Palermo: 27enne con precedenti per rapina spacciava in pieno giorno in via Maqueda

PALERMO – Direttissima per uno spacciatore colto in flagranza ed arrestato da una pattuglia della Polizia Municipale lunedì­ pomeriggio, in pieno giorno in via Maqueda, mentre consegnava una dose di hashish in cambio di denaro.

L’operazione è frutto di una puntuale pianificazione dei posizionamenti delle pattuglie basata sulla suddivisione del territorio cittadino in zone caratterizzate da peculiari criticità. Questa progettazione permette di effettuare costantemente un controllo capillare delle dinamiche cittadine. Gli agenti, distribuiti in posizioni strategiche, spesso in abiti civili e con autovetture prive di segni distintivi, svolgono attività investigative e di controllo del territorio.

Gli agenti del Nucleo Vigilanza Trasporto Pubblico, lunedì intorno alle 17:30, notavano lo scambio tra due uomini e fermavano spacciatore ed acquirente all’altezza di via Trieste, perquisendo entrambi. Lo spacciatore, identificato per I.A. M. di  27 anni, aveva addosso altre due dosi di droga, per un peso complessivo di 4 grammi e risultava schedato con precedenti penali per rapina, resistenza, furto in appartamento e con un avviso orale emesso dal questore nel 2014. Condotto presso gli uffici di polizia giudiziaria di via Dogali, convalidato l’arresto, su disposizione del magistrato, è stato sottoposto, al processo per direttissima avvalendosi del rito abbreviato.




Pensioni: ai giovani assegno minimo 650-680 euro


Redazione

 

I giovani che sono interamente nel sistema contributivo e hanno avuto carriere discontinue, in futuro, potrebbero andare in pensione prima dei 70 anni e con 20 anni di contributi avendo maturato un trattamento pari a 1,2 volte l'assegno sociale (448 euro), invece dell'attuale 1,5. E' l'indicazione arrivata dal governo al tavolo con i sindacati. In sostanza, la soglia verrebbe ridotta da 1,5 a 1,2 e quei giovani uscirebbero con un assegno minimo di circa 650-680 euro, perché verrebbe aumentata anche la cumulabilità tra assegno sociale e pensione contributiva.

Abbiamo registrato una disponibilità del governo ad affrontare i temi legati alla prospettiva previdenziale per i giovani e alla previdenza complementare", sottolinea al termine dell'incontro il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. In particolare è stato evidenziato come "la base di una pensione adeguata non possa essere 1,5 volte l'assegno sociale ma che appunto la soglia vada rivista al ribasso", soprattutto per chi ha una carriera discontinua o carente a livello delle retribuzioni.

Il segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, sottoliena però la necessità di "rimuovere anche il vincolo che lega la possibilità di pensionamento nel contributivo a 63 anni e 7 mesi al raggiungimento di una soglia di importo minimo della pensione pari a 2,8 volte il valore del l'assegno sociale ed eliminare l'aggancio dei requisiti pensionistici all'aspettativa di vita, perché nel sistema contributivo i lavoratori vengono doppiamente penalizzati dato che l'aspettativa di vita incide sia sull'aumento dei requisiti pensionistici, sia sul calcolo della pensione attraverso la riduzione periodica dei coefficienti di trasformazione".




Bracciano, captazioni lago: il caos dell'acqua


Redazione

 

BRACCIANO (RM) – “Le parole di Saccani rilasciate questa mattina nel corso della trasmissione televisiva Uno Mattina testimoniano il grave stato di confusione di una società che, non sapendo più che pesci prendere, tenta in tutti i modi di salvare la faccia nei confronti dei cittadini e delle stesse istituzioni. Saccani sostiene che dal 12 agosto Acea ha interrotto qualsiasi tipo di captazione dal lago di Bracciano e che le attuali condizioni del lago sono da addossare al fenomeno dell’evaporazione e ai 20 allacci abusivi individuati ieri in tutto il territorio lacustre. Dando per buono questo, Saccani ci deve spiegare perché allora la sua società ha impegnato l’intero mese di luglio a contrastare quell’ordinanza regionale che imponeva sin da subito l’interruzione dei prelievi. Ci deve spiegare, ancora, per quale motivo Acea si è appellata al Tribunale delle acque e il motivo dell’immensa soddisfazione manifestata dalla Raggi all’indomani dell’ultima sentenza del TSAP. In quell’occasione, e stiamo parlando di 15 giorni fa, l’energica Sindaca grillina sosteneva di aver garantito l’acqua a un milione e mezzo di romani anche nel mese di settembre. Di fronte questo quadro confuso, fateci capire chi ha ragione: la Raggi, ieri, che garantiva per settembre l’acqua ai romani? O Saccani, oggi, che ha annunciato razionamenti nella capitale? Ripeto: tra una dichiarazione e l’altra sono trascorsi appena 15 giorni. Il problema è che sia a Piazzale Ostiense che in Campidoglio regna una confusione senza precedenti che, se non chiarita subito, rischia di produrre grossi problemi sia per i cittadini che per l’ambiente. A questo punto mi sento di lanciare un consiglio sia a Saccani che alla stessa Virginia Raggi: dimettetevi”. Lo ha riferito il deputato PD, Emiliano Minnucci.




Genzano, rifiuti: stretta sui trasgressori, Pioggia di sanzioni per gli incivili


Redazione


GENZANO DI ROMA (RM) – Proseguono senza sosta i controlli sul territorio per l’individuazione dei responsabili dell’abbandono di rifiuti. Oggi sono state esaminate via della Macina, via Matteotti, via Appia Antica e viale Unione Sovietica. In tre casi sono stati rinvenuti alcuni elementi che permetteranno l'individuazione dei responsabili. I rifiuti, abbandonati giornalmente nei luoghi ispezionati, sono stati rimossi.
"Dispiace rilevare un tale disinteresse da parte dei cittadini – rileva il sindaco Daniele Lorenzon –. Noi continueremo a contrastare il degrado urbano effettuando i dovuti controlli e punendo i trasgressori con le opportune sanzioni. Stiamo lavorando ad una rimodulazione del sistema sanzionatorio per gli abbandoni dei rifiuti. Ma per sconfiggere questa mentalità dobbiamo partire da un'educazione ambientale dei cittadini".




Agents of Mayhem, il nuovo sparatutto free roaming di Volition

 

di Francesco Pellegrino Lise

 

Avete una gran passione per i videogame action-free roaming in stile Saints Row? Bene, con Agents of Mayhem il vostro desiderio di avventura misto a demolizione e sparatorie sarà finalmente colmato. Il titolo di Volition, disponibile su Pc, Xbox One e PlayStation 4, ha molti punti in comune con Saints Row. Nel gioco infatti spicca ancora una volta il colore viola, e dietro al logo ritorna trionfante il giglio rosa marchio distintivo della gang. Il titolo si ambienta nello stesso universo narrativo della saga dei Saints, e più precisamente nella "terra ricostruita" a cui accenna uno dei finali del quarto capitolo. Strappato via il sottotesto criminale delle gang, Agents of Mayhem trasporta i giocatori in una frenetica Seoul dalle tinte fortemente futuristiche, mettendo i giocatori al controllo degli agenti scelti di una virtuosa organizzazione per lo sterminio dei geni del male (Mayhem, appunto: Multinational Agency for Hunting Evil Masterminds). L'obiettivo è quello di sventare i piani di conquista della spietata organizzazione Legion (League of Evil Gentlemen Intent on Obliterating Nations), sfruttando ovviamente tutta la potenza di fuoco a disposizione dei 12 superprotagonisti che sarà possibile controllare.

 

La storia del gioco viene raccontata attraverso una serie di cut-scene realizzate con il motore grafico del gioco e di sequenze animate in stile fumettosi. La trama c’è da dire però che ha un ruolo molto marginale perché l’intera esperienza è tutta incentrata su folli esplosioni, sparatorie e rocamboleschi inseguimenti. Il tipo di comicità abbracciato da Agents of Mayhem si allontana da quella esagertamente triviale che ha caratterizzato alcuni capitoli di Saints Row mantenendo però una forte dose di humor a tratti intelligente e spesso demenziale. Il tema scelto per questo gioco si allontana da quello delle gang spaziando nell'ambiente militaresco e nel complottismo delle mega-corporazioni tipiche dei b-movie. Un impasto volutmente "pacchiano", che farà spesso e volentieri sbellicare dalle risate. Per quello che concerne il gameplay, Agents of Mayhem si presenta come uno sparatutto action-open-world in terza persona. Il ritmo dell'azione è acceso ma mai eccessivo, ed il gunplay sembra quasi "estratto" dalle precedenti produzioni del team. C'è poco spazio per la mira di precisione, un evidente disinteresse per le coperture dinamiche, e generalmente si procede a testa bassa, scagliando tonnellate di proiettili e granate contro i nemici. Tutta l’azione di gioco quindi sibasa sulla mobilità, e sulla capacità di alternare i tre eroi di cui si dispone il controllo. In Agents of Mayhem, si dovranno gestire delle piccole squadre d'assalto composte da un tris di soldati, selezionati da un roster di dodici protagonisti, uno più folle dell’altro, ognuno con caratteristiche, manie e armamenti differenti. Una volta iniziato il gioco si avranno a disposizione soltanto tre personaggi, così da entrare in sintonia con le meccaniche di gioco, ma ben presto si potranno accettare diversi incarichi di reclutamento, per ottenere più agenti e avere una maggior scelta prima di iniziare le missioni. Si avranno a disposizione letali ninja mediorientali, yakuza mascherati, gangster di quartiere, enormi giganti glaciali, arcieri indiani, hooligan urlanti e persino un’affascinante ingegnere italiana maestra dell’hacking. Come preannunciato ognuno di essi avrà la sua arma peculiare, un'abilità speciale pronta a massimizzare il danno o infliggere qualche status alterato ai nemici, ed una distruttiva abilita "Mayhem", pronta a disseminare morte e distruzione su larga scala, tra bombardamenti aerei, tempeste glaciali, poderose smitragliate, e chi più ne ha più ne metta. Grazie a questa scelta è un piacere avere a disposizione una serie di eroi così diversificati fra loro, su cui contare per ogni missione principale o incarico secondario. Prima di lanciarsi in missione, sarà possibile assemblare la propria squadra ideale, così facendo si avrà la possibilità di divertirsi a testare tutte le possibili combinazioni in relazione all’obiettivo di missione. Naturalmente, mentre si proseguirà nella lotta contro i cattivi della Legion si avrà modo di potenziare in diversi modi i propri agenti. Oltre a salire di livello grazie all'esperienza accumulata sul campo, gli eroici protagonisti possono sbloccare potenziamenti di vario tipo, che garantiranno abilità passive o modificheranno il funzionamento delle armi o dei colpi speciali.

 


Vagando per le strade di Seul si possono inoltre raccogliere schemi con cui costruire gadget particolari, trovare skin per i personaggi e le armi e raccogliere i classici collezionabili che aiuteranno i giocatori a potenziare gli agenti: ricostruendo un nucleo energetico con 10 frammenti recuperati sulla mappa di gioco, si possono ad esempio attivare delle abilità passive molto potenti che renderanno l’agente ancora più letale in combattimento. Nonostante la mappa sia piuttosto povera di attività stimolanti le missioni sono un buon numero e i giocatori possono catturare alcuni punti di scambio per garantirsi un guadagno regolare, con cui poi acquistare dei "potenziamenti agenzia" applicati indistintamente a tutti gli agenti oppure utili a potenziare il veicolo ufficiale del Mayhem. Per quanto riguarda la base operativa dell’organizzazione, infine, è possibile sfruttare gli agenti non attivi per indagini sparse in tutto il globo: facendo cio, oltre a raccogliere risorse e materie prime fondamentali per il crafting dei gadget, queste operazioni in giro per il globo sbloccano poi uno dei contenuti endgame più difficili da ottenere. Agents of Mayhem, garantisce una progressione molto profonda per incanalare gli sforzi del giocatore, facendogli sentire la soddisfazione di creare una struttura sempre più efficace e poderosa. I modificatori di difficoltà fanno il resto: applicandoli per ottenere più esperienza e soldi si trasformano le varie scorribande in un inferno, così da rendere quello che si può considerare l'endgame molto difficile da raggiungere. È un peccato, però, che una volta terminate le molte missioni della trama principale e gli incarichi personali dei vari agenti, manchi un open-world più accattivante e vivo, un ambiente più caratterizzato e vasto, e magari una serie di missioni cooperative. Tecnicamente e visivamente parlando il titolo si difende bene, anche se non fa gridare al miracolo. La direzione artistica, fatta eccezione per il design degli Agenti e per alcune sequenze d'intermezzo è spesso sottotono: le architetture di gioco sono banali, così come lo stile futuristico di edifici e oggetti, che sono incapaci di donare al titolo quella scintilla creativa che caratterizzava alcuni dei passati Saints Row. Il meglio di di Agents of Mayhem è tutto legato alle numerose esplosioni ed all'uso di shader molto sgargianti ma anche un po' patinati. Insomma, il titolo non è del tutto a fuoco per quel che riguarda le prestazioni dell'engine, e se non fosse per la presenza degli Agenti il colpo d'occhio sarebbe l'aspetto più mediocre della produzione. Tirando le somme, con Agents of Mayhem il team di Volition ha creato un titolo assolutamente divertente, a tratti impegnativo ma che purtroppo non riesce a convincere totalmente. Se quello che si cerca è un gioco dove non è necessario pensare, dove bisogna mettere a ferro e fuoco qualsiasi cosa e che sia legato al single player allora questo è il vostro gioco. Se diversamente si vuole un titolo dove bisogna spremere le meningi, con una grafica realistica e che offra caratteristiche più profonde allora è meglio navigare verso altri lidi.

GIUDIZIO GLOBALE:


Grafica: 7,5
Sonoro: 7,5
Gameplay: 8
Longevità: 7,5


VOTO FINALE: 7,5




L’Aquila, incendi: da 10 giorni i Vigili del fuoco impegnati sul monte Morrone. In campo 90 unità e la flotta aerea del Corpo

L’AQUILA – Dal 20 agosto diversi incendi stanno interessando le montagne del Morrone, il massiccio della Majella che sovrasta il comune abruzzese di Sulmona (AQ) e le frazioni di Fonte D’Amore, Bagnaturo, Badia e Le Marane.

I vigili del fuoco sono impegnati nell’area sia con le squadre a terra che con la propria flotta aerea di Canadair ed elicotteri: ad oggi sono 412 i lanci effettuati da parte dei Canadair e 386 quelli da parte degli elicotteri Drago VF. Ogni giorno sono oltre 50 i vigili del fuoco del comando dell’Aquila che operano a terra con 20 automezzi di spegnimento. Il dispositivo di soccorso è stato rafforzato con sezioni operative fatte confluire dai comandi di Perugia, Pesaro Urbino, Bologna e Modena, per un totale di ulteriori 36 vigili del fuoco con 8 mezzi antincendio. Stante la difficoltà di raggiungere le aree più impervie, parte del personale viene trasportato con gli elicotteri Drago AB412 in zona operativa e recuperato a termine intervento.

Al momento si registrano criticità nel comune di Roccacasale (AQ), dove stanno intervenendo due Canadair del Corpo nazionale e squadre via terra schierate a protezione di alcune strutture, e di Pacentro, dove sono a lavoro 20 vigili del fuoco.




Torino: esercizio commerciale con 17 punti di videosorveglianza abusivi

TORINO – I “Baschi Verdi” del Gruppo di Torino , nel corso di un normale controllo per verificare la regolarità in materia di etichettatura e conformità dei prodotti, all’interno di un esercizio commerciale, sito nel quartiere di “ Porta Palazzo ” del capoluogo piemontese, hanno individuato numerosi “occhi elettronici” che vigilavano tutti i presenti.

Per controllare che l’impianto fosse dotato delle necessarie autorizzazioni per la videosorveglianza, previste dalla legge, i Finanzieri hanno richiesto la documentazione autorizzativa di cui, però, la titolare era sprovvista. 17 i punti di video ripresa abusivamente installati, alcuni dei quali abilmente occultati all’interno di oggetti di vario tipo e 2 i monitor posizionati nel locale.

L’imprenditrice cinese, L.J. di anni 35, titolare del negozio controllato, si è resa responsabile dell’installazione di un impianto di videoripresa non autorizzato; è emerso, infatti, che i dipendenti non avevano sottoscritto il consenso informato sulla privacy e che nessuna richiesta era stata inviata al competente ufficio dell’ Ispettorato Territoriale del Lavoro.

Inoltre, all’interno del locale, nessun cartello segnaletico informa va gli avventori sulla presenza dell’impianto . L’intero sistema di video sorveglianza è stato sottoposto a sequestro e la titolare dell’azienda è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per violazione sia dello Statuto dei Lavoratori che del Testo Unico sulla Privacy; la commerciante dovrà, in breve tempo, regolarizzare l’impianto e richiedere le necessarie autorizzazioni. Inoltre, a carico della stes sa penderanno contestazioni di carattere amministrativo.

La normativa speciale , a garanzia della privacy, tutela i soggetti che necessitano di impianti di videosorveglianza per la loro sicurezza ma, nel contempo, deve garantire anche l’impossibilità di utilizzi impropri delle immagini di terze persone. L’intervento rientra nel più ampio quadro delle attività svolte dalla Guardia di Finanza in collaborazione con il garante per la Tutela della Privacy di Roma.

Sul sito www.garanteprivacy.it infatti è possibile consultare la normativa specifica scaricando, per chi ne avesse la necessità, la modulistica relativa alla richiesta di autorizzazione per il trattamento dei dati riservati.




Avellino: l’Arma dei carabinieri intensifica l’attività antidroga

AVELLINO – Prosegue l’azione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino quotidianamente impegnati nel controllo del territorio finalizzato a garantire sicurezza e rispetto della legalità. E nel mirino c’è sempre la piaga del consumo di sostanze stupefacenti che, diffondendosi finanche tra le fasce di età più basse, va a macchiare di toni cupi il colorito fenomeno dell’aggregazione giovanile.

Nella serata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Baiano, al termine di specifica attività info-investigativa finalizzata al contrasto dei reati in materia di stupefacenti, hanno tratto in arresto due giovani del posto e deferito in stato di libertà un terzo.

Nel corso di svariati servizi di osservazione recentemente effettuati dai militari della Stazione di Monteforte Irpino, venivano individuati alcuni ragazzi del posto che, in orari insoliti, uscivano dalle rispettive abitazioni per poi incontrarsi in zone isolate ove si intrattenevano per breve tempo. Nella giornata di ieri i militari operanti, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Baiano, alla luce degli indizi acquisiti, decidevano di intervenire, procedendo a bloccare un 19enne ed un 24enne che, scesi dallo scooter, si avvicinavano ad un ragazzo per cedere un panetto di circa 100 grammi di hashish. Le successive perquisizioni domiciliari eseguite presso le abitazioni dei due spacciatori permettevano di rinvenire complessivamente circa 30 grammi di cocaina già suddivisa in dosi, circa 300 grammi di hashish,  un bilancino ed altro materiale utilizzato per il confezionamento della droga.

I due giovani, le cui responsabilità venivano definitivamente sancite dalle analisi tossicologiche eseguite dai Carabinieri del Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti di Salerno, sono stati quindi dichiarati in arresto e, dopo le formalità di rito, su disposizione della Procura della Repubblica di Avellino, trattenuti presso le camere di sicurezza del Comando Compagnia di Baiano in attesa di essere giudicati con la formula del rito direttissimo.

Nel corso delle perquisizioni, all’interno di una delle due abitazioni si aveva la presenza di un terzo soggetto, 23enne, che, in considerazione delle evidenze probatorie emerse, è stato denunciato in stato di libertà alla medesima Autorità Giudiziaria poiché ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.




Anche in Italia iPhone bloccati dai pirati informatici

 

di Francesco Pellegrino Lise

 

Apple ha sempre vantato un sistema di sicurezza molto alto per i suoi dispositivi, ma adesso quella che sembrava essere una roccaforte inespugnabile sta affrontando una seria minaccia, ossia un massiccio attacco di phishing. Nel mirino dei cybercriminali infatti sono finiti sia i dispositivi mobile, ossia iPhone e iPad, ma anche i Macbook. Fino a qualche settimana fa gli episodi erano stati segnalati soprattutto all’estero, ma nelle ultime settimane, però, la cronaca ha cominciato a segnalare episodi di questo genere anche in Italia. Ma cosa accade nello specifico? L’attacco informatico ha inizio con una classica email di phishing preparata in modo che sembri provenire proprio da Apple. Nel testo del messaggio viene segnalato un accesso a iCloud avvenuto da un paese straniero e viene chiesto di verificare le credenziali di accesso collegandosi a un link indicato all’interno del messaggio di posta. Ovviamente, tale collegamento non punta assolutamente al sito di Apple ma a un clone gestito dai pirati informatici. Se vengono inseriti username e password, questi vengono immediatamente memorizzati dai cyber-criminali, che hanno così accesso al profilo iCloud del malcapitato utente. Questo significa che possono avere libero accesso a tutti i documenti, i contatti e le informazioni personali che si è scelto di conservare nel servizio cloud di Apple. Ma non finisce qui, infatti grazie a tali credenziali i pirati informatici hanno la possibilità di utilizzare la funzione Trova il mio iPhone per attivare la Modalità smarrito che consente di bloccare il dispositivo impostando un codice a 6 cifre attraverso iCloud. La logica di tale feature è quella di impedire l’accesso a chi avesse rubato o avesse trovato dopo lo smarrimento. Ma se utilizzato in questa maniera, diventa un sistema che rende inutilizzabile il dispositivo a meno di non conoscere il codice di sblocco impostato e utilizzato dai cybercriminali. A questo punto, il malcapitato si ritrova con il dispositivo bloccato e, visto che i pirati hanno il pieno accesso a iCloud e come prima cosa avranno modificato la password, nell’impossibilità di sbloccarlo usando il sito di Apple. Una volta fatto ciò, gli hacker invieranno al proprietario del dispositivo bloccato un’email con una richiesta di riscatto per riattivare il device. Generalmente, almeno stando a quanto accaduto fino a ora in Italia, la somma di denaro richiesta per lo sblocco si aggira fra i 50 e i 100 euro da pagare in Bitcoin su un conto indicato dai cyber-criminali. La cifra non è molto alta perché i pirati informatici sanno che il blocco può essere aggirato rivolgendosi al servizio di assistenza Apple, ma che di norma comporta la perdita di tutti i dati memorizzati e rappresenterebbe comunque un danno da non poco per l’utilizzatore. In una situazione del genere è consigliabile però non pagare perché non è sicuro che una volta fatto il bonifico il dispositivo venga sbloccato, ma soprattutto perché una volta pagato i pirati potrebbero chiedere ulteriori somme di denaro. Se vi state chiedendo che cosa si può fare per proteggersi da tale minaccia, la risposta è molto semplice: tale forma di attacco si può prevenire esclusivamente diffidando dalle comunicazioni via mail e controllando sempre il testo della “lettera” e l’indirizzo del mittente. Se si ha il minimo sospetto che si tratti di un messaggio originale, la verifica va fatta in ogni caso collegandosi al sito ufficiale di Apple digitandone l’indirizzo nel browser ed evitando categoricamente di usare il link contenuto nel messaggio. Un’ulteriore mossa per prevenire questo tipo di attacco è quella di attivare il sistema di autenticazione a due fattori. Così facendo, ogni volta che verrà tentato un accesso a iCloud da un dispositivo sconosciuto, oltre alla password il sito chiederà l’inserimento di un codice che Apple invia all’iPhone, anche via sms, e di conseguenza l’accesso sarà impossibile per chi non ha tra le mani uno dei dispositivi associati all’account. Insomma, non sentitevi mai troppo sicuri, se si tratta di dispositivi elettronici nulla è sicuro al cento per cento, evitate mosse avventate e informatevi bene.




Mega Man Legacy Collection 2, una raccolta per veri gamer

 

di Francesco Pellegrino Lise

 

Dopo aver lanciato un anno fa la raccolta dei primi 6 capitoli classici dell’eroico personaggio dal casco blu armato di blaster, Capcom ha deciso di chiudere il cerchio lanciando sul mercato Mega Man Legacy Collection 2, ossia un titolo che racchiude gli ultimi 4 titoli della saga per Pc, Xbox One e PlayStation 4. Naturalmente per chi volesse provare l’esperienza completa, sui rispettivi store è presente un’edizione bundle che contiene entrambe le raccolte a prezzo scontato, tale occasione rappresenta un’offerta davvero molto ghiotta per tutti gli amanti del titolo di Capcom. Nato su NES nell’ormai lontano 1987, la saga di Mega Man ha al suo attivo oltre un centinaio di titoli, suddivisi per serie e usciti per le più svariate piattaforme, tra cui PC, console portatili e casalinghe, cabinati arcade e smartphone. Tutto questo successo è senz’ombra di dubbio dovuto alla capacità di coniugare un platforming in due dimensioni a scorrimento al genere action più puro, fatto di combattimenti molto impegnativi, in particolar modo quando bisogna vedersela con i boss di fine livello. Proprio in virtù di tali qualità, la Mega Man Legacy Collection 2 propone una difficoltà spesso ai limiti del frustrante. Certo è che il grado di sfida elevato rappresenta, in un certo senso, la croce e la delizia di alcuni dei giochi di quel periodo, che venivano volutamente sviluppati in modo tale da essere complessi e difficili da portare a termine, ma è anche vero che questo aspetto è uno di quelli che hanno maggiore appeal nei giocatori. Mega Man Legacy Collection 2 non si estrania da questa prerogativa, presentando, nel complesso, una collezione dalla difficoltà alta. Nello specifico, il titolo comprende Mega Man 7, uscito su SNES nel 1995, il controverso Mega Man 8, del 1997, approdato su Playstation e Sega Saturn, e gli ultimi due capitoli usciti unicamente in digitale, Mega Man 9 e Mega Man 10, rispettivamente del 2008 e 2010. Il primo gioco è indubbiamente il migliore dell’offerta dell’intero pacchetto. Mega Man 7, infatti, oltre ad offrire un level design bello da vedere, presenta soluzioni di gameplay rivisitate, come una nuova gestione delle armi secondarie, che contribuiscono a renderlo ancora più godibile che in passato. L’unica pecca da ascrivergli è relativa all’eccessivo sbilanciamento tra la difficoltà degli otto boss iniziali, con quella proposta invece, nella parte finale del gioco che risulta veramente molto impegnativa e che spingerà i giocatori a spegnere la console nervosamente molte e molte volte. Per quanto riguarda Mega Man 8, esso rappresenta uno dei titoli più discussi nella storia della proprietà intellettuale Capcom: c'è chi lo odia e chi lo ama, ma fu effettivamente un momento importante nello sviluppo del franchise, grazie anche all'inclusione di dialoghi e sequenze animate che, pur se doppiate non in maniera impeccabile, servivano a far calare i giocatori ancora meglio nell’universo di un mondo che fino a quel momento era stato descritto esclusivamente attraverso immagini statiche e testi brevi. Mega Man 8 era ed è un platform impegnativo, un gioco pieno di colori e di belle idee che danno ancora oggi al gameplay una marcia in più. Per questa ottava avventura del cyborg di casa Capcom va detto inoltre che viene ricordata dai fan anche grazie anche ad alcune armi tra le più creative e sorprendenti della serie che generano una sensazione di euforia quando vengono utilizzate per far piazza pulita dei nemici.

 

 

Mega Man 9 e Mega Man 10 completano il pacchetto passando dalla grafica cartoonesca e dettagliata di Mega Man 8 agli sprite 8-bit vecchia scuola. Mega Man 9 è un platform di gran qualità che molti fan considerano tra i migliori della serie. Il giudizio nei confronti di Mega Man 10, ultimo episodio a uscire nel 2010 prima che il franchise andasse in pensione, invece è molto più freddo. Infatti nonostante il titolo introduca la possibilità di controllare Proto Man e Bass al posto di Mega Man, sfruttando le loro peculiari capacità, appare chiaro fin da subito che in Mega Man 10 manca quel qualcosa in più che lo renda al pari dei suoi predecessori. E’bene sottolineare che la Mega Man Legacy Collection 2 include tutti i DLC di Mega Man 9 e Mega Man 10, sbloccabili completando i giochi oppure attraverso una, vecchia combinazione di tasti segreta. Nel complesso si può dire che questa seconda raccolta ripercorre attentamente i passi della compilation precedente con qualche piccola differenza. Nello specifico si può notare il passaggio a un semplice sistema di checkpoint che potrebbe rendere più frustrante l'esperienza per i giocatori alle prime armi: questi ultimi, comunque, avranno la possibilità di attivare a piacimento una sorta di "scudo" che dimezza i danni subiti e che rende alcune sequenze marginalmente più semplici. Fanno poi ritorno tutte le caratteristiche già implementate nella prima Mega Man Legacy Collection, e quindi il museo pieno di illustrazioni e informazioni, il jukebox per riascoltare i brani musicali, gli stage di "allenamento" contro i vari boss, le sfide a tempo e via dicendo. Tecnicamente parlando il lavoro svolto da Capcom sulla grafica è davvero buono ed è, per certi versi, figlio dell'ottimo risultato tecnico ottenuto dai Digital Eclipse con la prima parte della Legacy Collection. Oltre a questo, come nel precedente capitolo, i controlli sono reattivi e rispondono alla grande, con una combinazione di tasti semplice e immediata che mette a proprio agio il giocatore. In conclusione, acquistando questa Mega Man Legacy Collection 2, si farà un vero e proprio tuffo nel passato, un viaggio nel tempo che dimostra ancora una volta come i capolavori di un tempo siano del tutto attuali e come fosse piacevole divertirsi nonostante non esistessero grafiche strabilianti e trame hollywoodiane. Quindi, sia che siate amanti della storica saga di Capcom, sia che non abbiate mai vestito i panni dell’eroico cyborg, il nostro consiglio è di giocarlo assolutamente. Essere appassionati di videogame tralasciando un titolo del genere a nostro avviso sarebbe un vero errore.

GIUDIZIO GLOBALE:


Grafica: 7,5
Sonoro: 8,5
Gameplay: 8
Longevità: 8


VOTO FINALE: 8




Arriva su Facebook la prima social exhibition dedicata ad Assassin's Creed Origins

 

di Francesco Pellegrino Lise

 

Dieci giovani concept e game artist, un videogioco diventato leggenda e una storia mitologica che diviene musa ispiratrice: si chiama “AC GameArt”, la prima exhibition in chiave social che vive sulla pagina Facebook di Assassin’s Creed (https://it-it.facebook.com/assassinscreeditalia/), il gioco di Ubisoft in uscita il 27 ottobre con il nuovo atteso capitolo, Assassin’s Creed Origins. Dal digital painting alla pittura classica, dal digital sculpting alla photomanipulation, fino ad arrivare ai video interattivi: le forme di espressione dell’era contemporanea diventano strumenti per intraprendere un viaggio interattivo tra i personaggi, i segreti, il fascino e la storia dell’Egitto tolemaico, celebrando il mito di Assassin’s Creed. Il videogioco sviluppato da Ubisoft è ambientato in Egitto, alla metà del I sec. a.C., tra la fine della dinastia dei Tolomei, di cui Cleopatra è l’ultima esponente, e l’inizio della dominazione romana. In un contesto in cui il mondo occidentale si appresta a un cambiamento epocale, le trasformazioni, gli intrighi e i misteri dell’Antico Egitto diventano oggetto d’ispirazione per tutte le arti. La social exhibition è frutto di un progetto sviluppato da Ubisoft e Neoludica ®Game Art Gallery ed è finalizzata a coinvolgere e promuovere i concept e game artist italiani, sviluppando un percorso artistico interattivo che possa vivere e diffondersi in rete. Le opere dei 10 autori saranno esposte a Lucca Comics & Games, il festival internazionale di fumetto, cinema di animazione, illustrazione e gioco. “Assassin’s Creed – commenta Debora Ferrari di Neoludica – è un raffinato contenitore di storia, arte e immaginazione. È un videogioco che ha raggiunto tutte le forme multimediali, dal fumetto al cinema, per raggiugere il suo vasto pubblico e diventare terreno fertile per la nascita di altra arte: la Game Art”. “La collaborazione con Neoludica è iniziata nel 2011 – spiega Alberto Coco, Marketing Director di Ubisoft – e insieme possiamo dire di aver contribuito a valorizzare il coinvolgimento diretto di tanti game artist nel far conoscere i valori e la magia di questa forma d’arte innovativa al grande pubblico”. “Questa è la dedica d’amore che faccio alla pittura e al videogioco che, fondendosi, si ispirano a vicenda e rinascono in molteplici forme in un balletto infinito che dà vita a quella che oggi possiamo chiamare Game Art”, racconta della sua opera il concept artist Christian Scampini, che ha collaborato al progetto. “Ho cercato di trovare un punto comune a tutto il mio percorso per rinnovarmi e dare nuova forma alla mia espressione, per questo mi sono ispirato a Sir Lawrence Alma Tadema che ben si lega al tema di Assassin’s Creed Origins e all’idea che avevo in mente. Le atmosfere, la composizione e il tipo di luce sono le cose più difficili da replicare, ma in ogni caso è stato un ulteriore passo avanti”. Dieci le creazioni che compongono un percorso artistico con cui accompagnare i fan del videogioco attraverso le più innovative forme d’espressione. I dieci talenti che hanno reinterpretato Assassin’s Creed Origins sono: Samuele Arcangioli, Claudia Gironi, Biancamaria Mori, Federico Vavalà, Francesco Delrio, Filippo Scaboro, Luca Baggio, Giacomo Giannella, Christian Scampini e Ivan Porrini. A caratterizzare la social exhibition è la commistione di tecniche espressive differenti: ne è un esempio la tecnica mista su cartone con fusaggine, carbone e gesso con cui è stata realizzata l’opera di Samuele Arcangioli, legata al tema delle divinità egizie, sviluppate su una serie di bozzetti cartacei riguardanti le fusioni uomo-animale e un bozzetto su cartone in grande formato. Lo scopo è quello di ricreare il mito e le sue rappresentazioni, umane e bestiali: il gatto cosmico, Bastet, e il falcone di Horus prendono forma nelle dimensioni colossali degne di un’epopea. Rivivono nella social exhibition anche alcuni dei più iconici personaggi storici, come Cleopatra, frutto del lavoro di Claudia Gironi, che ha realizzato un disegno a mano libera con Photoshop che trae ispirazione dall'affascinante nonché tragica vita di Cleopatra e i suoi intrighi con Giulio Cesare e Marco Antonio. L’opera di Francesco Delrio s’intitola “Animus Origins” ed è stata creata con la tecnica della Photomanipulation. Attraverso un processo di fotomanipolazione, il capo della Sfinge e i colossi di Memnone, vengono decostruiti, privati della fisica, della gravità, della consistenza, in un’anticamera onirica fatta di codice, uno e zero, linguaggio binario. “Mysteries, Intrigues and Threats, Dove tutto ebbe inizio” è il titolo dell’artwork di Federico Vavalà. Usando come tecnica il 3D sculpting e il matte painting, l’artista rappresenta l'antico Egitto, terra intrisa di sangue e misteri, plasmata da lotte senza fine in nome di miti dimenticati. Ubisoft ha inoltre deciso di promuovere il contest “La Porta Del Tempo”, organizzato da Neoludica Game Art Gallery, in collaborazione con Lucca Comics & Games, che si impegna nell’obiettivo di dar voce a numerosi artisti e studenti appassionati della saga di Assassin’s Creed. L’obiettivo è selezionare circa 40 autori, che attraverso le loro opere inedite realizzate in digitale raccontino il mondo di Assassin’s Creed Origins e i suoi personaggi. Le opere verranno esposte nella prestigiosa location del Baluardo San Regolo, in occasione di Lucca Comics & Games 2017 e pubblicate sull’artbook a cura di TraRari TIPI edizioni.



Roma e Milano protagoniste dell'Assassin's Creed Origins – The Tour


Dallo skyline delle metropoli alle piramidi e ai misteri dell’Antico Egitto. Per un intero fine settimana sarà possibile vivere le emozioni dei leggendari combattimenti nei deserti sabbiosi, nelle oasi lussureggianti e nelle iconiche città dell’Egitto dei faraoni. Dall’8 al 10 settembre, presso la Microsoft House di Milano e dal 15 al 17 settembre a Roma al Vigamus-Museo del Videogioco, si terrà l’atteso Assassin’s Creed Origins – The Tour, esclusivo appuntamento pensato per tutti i fan in occasione del quale provare in anteprima Assassin’s Creed® Origins, l’ultimo episodio del videogioco di Ubisoft. Assassin’s Creed Origins sarà disponibile in tutto il mondo dal 27 ottobre 2017 per Xbox One X e le altre console della famiglia Xbox, PlayStation 4 Pro, PlayStation 4 e CP Windows 10.  I fan del gioco amato da intere generazioni potranno vestire i panni di Bayek, un guardiano dell’Egitto e ultimo appartenente della tribù dei Medjay – popolazione nubiana che abitava la regione Medja del Sudan settentrionale – la cui storia personale porta alla nascita della Confraternita degli Assassini. A fare da sfondo alla storia del gioco sono sono la natura selvaggia africana e le leggendarie città dell’antico Regno, rappresentate da sei ambientazioni esclusive, da Alessandria d’Egitto alle tombe di Giza. Nel corso del Tour verrà mostrato ai fan anche l’ultimo atteso trailer presentato alla GamesCom 2017, in cui è possibile riconoscere i volti di personaggi epici come Cleopatra, Giulio Cesare e Tolomeo XIII, scenari mozzafiato e una trama intricata ed avvincente. Un video manifesto in cui il messaggio celebra la fine del vecchio mondo e l’inizio di una nuova era, per mano del protagonista.