Palermo, beni confiscati: appuntamenti ai cantieri culturali alla Zisa

PALERMO – Ciclo di eventi organizzato da FabLab Palermo e Genius Loci presso la Bottega 1 dei Cantieri Culturali alla Zisa dal 3 al 10 settembre.

L’associazione Fablab Palermo e l’associazione Genius Loci, sono liete di invitarVi all’evento “Beni confiscati: un’Opportunità per il Territorio”, che si svolgerà presso la Bottega 1 dei Cantieri Culturali alla Zisa dal 3 al 10 Settembre 2017.

L’evento sarà strutturato in una serie di incontri con associazioni e organizzazioni assegnatarie di un bene o attive nelle politiche e nelle pratiche di gestione, a supporto della loro rigenerazione.  L’incontro sarà una occasione non solo per conoscere queste realtà e comprendere le loro modalità operative, ma anche per fare rete e costruire insieme percorsi di comunità e rigenerazione.  Durante gli incontri sarà attivo un Info Point, gestito dall’associazione Genius Loci, su un Contest di Progettazione Architettonica, rivolto agli studenti universitari, invitati a presentare progetti per la riqualificazione di alcuni beni confiscati selezionati.

Nello spazio dove si svolgeranno gli incontri sarà possibile anche visitare la Mostra “109/96” di Giuseppe Mazzola, un progetto fotografico sul riutilizzo dei beni confiscati alla mafia.

Il programma:

Domenica 3 Settembre ore 18: inaugurazione della mostra fotografica “109/96” di Giuseppe Mazzola

Mercoledì 6 Settembre ore 18: incontro con la Cooperativa Solidaria e l’associazione CISS.

Giovedì 7 Settembre ore 18:00: incontro con le associazioni Addiopizzo e Libera.

Venerdì 8 Settembre ore 18: incontro con le associazioni Fablab Palermo e Sartoria Sociale e CEIPES.




Palermo: al via “In September” la rassegna di musica classica e jazz

PALERMO – Il 6 settembre, alle ore 21:15, nell’atrio della Biblioteca comunale di Palermo prenderà il via “In September”, la rassegna di musica classica e jazz promossa dagli Amici della Musica con “Gli Archi Ensemble” al pianoforte Andrea Bacchetti. Il concerto è ad ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti.




Brescia, bambina di 4 anni muore di malaria

La magistratura apre un’inchiesta per stabilire dove e come la piccola ha contratto la malattia

 

di Angelo Barraco

BRESCIA – Nella notte tra domenica e lunedì, una bambina di soli quattro anni è morta di malaria all’Ospedale Civile di Brescia. Si apprende che la piccola è stata colpita dalla forma più aggressiva della malattia, che in poco più di 24 ore ha strappato alla vita una bambina e gettato nello sconforto un’intera comunità. Si chiama Plasmodium Falciparum e rallenta il regolare flusso dei globuli rossi.

La piccola era stata in vacanza con i genitori sulla riviera veneta, poi ha iniziato ad accusare mal di testa, la febbre è iniziata a salire e aveva serie difficoltà a comunicare e rimanere sveglia. Immediatamente la famiglia l’ha portata in ospedale. Le cause della morte sarebbero da attribuire ad un rigonfiamento cerebrale, che avrebbe compromesso il tronco e quindi provocato il blocco respiratorio. E’ stata aperta un’inchiesta dalla magistratura, per stabilire dove e come la piccola ha contratto la malaria. Il primario di malattie infettive dell’ospedale Santa Chiara di Trento, ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera: “È la prima volta in trent’anni di carriera che assisto ad un caso di malaria autoctona in Trentino”.

In questi giorni si è parlato tanto di malattie e soprattutto di vaccini. Il Veneto è stato a centro di lunghi dibattiti e polemica per la scelta di far presentare tutta la documentazione vaccinale dei bambini da zero a sei anni fino al 2019-2020. Una proroga che ha ricevuto risposte dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: “Ci riserviamo tutte le azioni di nostra competenza, il decreto del Veneto non è sostenibile” e in un’intervista il Ministro riferisce: “Se derogano di due anni si assumono la responsabilità di quello che può accadere in ogni struttura e ai singoli alunni. L’epidemia di morbillo non è finita.

Nel 2017 ci sono stati oltre 4.300 casi, non c’è altro da aggiungere per spiegare la gravità della situazione”. La Lorenzin inoltre è perentoria, “senza vaccini non si entra. E’ un divieto sacrosanto. In questa fase scolastica, da 0 a 6 anni, convivono bambini di età diverse. Quelli sotto i 6 mesi rischierebbero di essere contagiati dai più grandi e di essere colpiti da infezioni gravi come il morbillo, che quest’anno nel 46% dei casi ha richiesto il ricovero in ospedale”.




Brescia: bambina di 4 anni muore di malaria

di Angelo Barraco

Brescia – Nella notte tra domenica e lunedì, una bambina di soli quattro anni è morta di malaria all’Ospedale Civile di Brescia. Si apprende che la piccola è stata colpita dalla forma più aggressiva della malattia, che in poco più di 24 ore ha strappato alla vita una bambina e gettato nello sconforto un’intera comunità. Si chiama Plasmodium Falciparum e rallenta il regolare flusso dei globuli rossi. La piccola era stata in vacanza con i genitori sulla riviera veneta, poi ha iniziato ad accusare mal di testa, la febbre è iniziata a salire e aveva serie difficoltà a comunicare e rimanere sveglia. Immediatamente la famiglia l’ha portata in ospedale. Le cause della morte sarebbero da attribuire ad un rigonfiamento cerebrale, che avrebbe compromesso il tronco e quindi provocato il blocco respiratorio. E’ stata aperta un’inchiesta dalla magistratura, per stabilire dove e come la piccola ha contratto la malaria. Il primario di malattie infettive dell’ospedale Santa Chiara di Trento, ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera: “È la prima volta in trent’anni di carriera che assisto ad un caso di malaria autoctona in Trentino”.

In questi giorni si è parlato tanto di malattie e soprattutto di vaccini. Il Veneto è stato a centro di lunghi dibattiti e polemica per la scelta di far presentare tutta la documentazione vaccinale dei bambini da zero a sei anni fino al 2019-2020. Una proroga che ha ricevuto risposte dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: “Ci riserviamo tutte le azioni di nostra competenza, il decreto del Veneto non è sostenibile” e in un’intervista il Ministro riferisce: “Se derogano di due anni si assumono la responsabilità di quello che può accadere in ogni struttura e ai singoli alunni. L'epidemia di morbillo non è finita. Nel 2017 ci sono stati oltre 4.300 casi, non c'è altro da aggiungere per spiegare la gravità della situazione”. La Lorenzin inoltre è perentoria, “senza vaccini non si entra. E' un divieto sacrosanto. In questa fase scolastica, da 0 a 6 anni, convivono bambini di età diverse. Quelli sotto i 6 mesi rischierebbero di essere contagiati dai più grandi e di essere colpiti da infezioni gravi come il morbillo, che quest'anno nel 46% dei casi ha richiesto il ricovero in ospedale”.




Presidenziali: Crocetta da Renzi. Pronto a ritirare la sua candidatura a favore di Micari

di Paolino Canzoneri

PALERMO – Si stringono i tempi per le prossime elezioni Regionali in Sicilia previste per il 5 Novembre e già da mesi contrasti e colpi di scena hanno fatto intendere chiaramente che la sfida per il Palazzo D'Orleans non sarà certo una cosa da poco. L'attuale Presidente della Regione Rosario Crocetta è volato nella capitale per conferire con il segretario nazionale del PD Matteo Renzi. L'esito di questo importante incontro sembra aver rivoluzionato certe previsioni che fino a ieri apparivano certezze. Rosario Crocetta adesso sembra essere diretto verso il ritiro della sua candidatura a favore e a sostegno del rettore dell'Università di Palermo Fabrizio Micari. Questo è emerso all'incontro al Nazareno con la presenza del segretario regionale Fausto Raciti. L'attuale Presidente Crocetta ha commentato: "Ho incontrato Renzi, gli ho esternato le mie preoccupazioni per una candidatura poco conosciuta e gli ho illustrato i risultati del mio governo ma siamo troppo avanti per le primarie e a questo punto rischierei di non avere candidature alternative. Non sono uno sfasciatutto, la politica sfascista non mi ha mai interessato, voglio passare alla storia come il primo esponente che viene dalla storia del Pci che ha vinto le elezioni in Sicilia, non come colui che l'ha fatte perdere. Domani discuterò con i miei, perché non decido da solo. Mi sono preso 18 ore di tempo". Riguardo alla candidatura del rettore Fabrizio Micari, Crocetta ha assicurato che non ci sono stati negoziazioni ma è stato un atto di "amore": "non ho egoziato nulla, nessun ticket. Presenterò le liste del mio movimento in Sicilia e anche al Senato in alleanza con il Pd. Il mio è un atto di amore, senza odio. Ce ne fossero altri come me". Un atto che al momento raccoglie il plauso e la gratitudine della direzione regionale del PD che nella voce del responsabile dell'organizzazione regionale del PD in Sicilia Antonio Rubino ha commentato in una nota: "A nome di tantissimi dirigenti e militanti del pd sento il dovere di esprimere un sentito ringraziamento al nostro segretario nazionale Matteo Renzi e al presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta per il lavoro unitario che stanno facendo". Il neo candidato, quasi a sorpresa, Fabrizio Micari è convinto che si sia compiuto comunque un vero passo in avanti: "Da giorni parlo di unità e il fatto che ci sia un bel passo avanti mi rende felice. È un segnale positivo. Credo che la coalizione di centro sinistra si rafforzi ed è solida. Ho più volte parlato di cambio di marcia, il governo Crocetta ha avuto aspetti positivi e altri che possono essere migliorati. Serve un allargamento con persone nuove e io stesso sono una novità. Su questo si deve andare avanti e su questo serve un'accelerazione e un allargamento, non ci sono ostracismi o tentativi di allontanare qualcuno, bisogna partire e recuperare". Sembra quindi un coro unanime che accoglie positivamente questo cambio di convergenza. Le parole dell'assessore regionale all'Agricoltura Antonello Cracolici ne è un ulteriore esempio lampante: "Sono molto contento per l’esito positivo dell’incontro a Roma tra Rosario Crocetta e il Pd. La decisione di convergere e di costruire una coalizione forte, ci fa superare le incertezze della vigilia e conferma l’utilità dell’ iniziativa portata avanti un questi giorni, grazie anche al lavoro assiduo del segretario regionale del Pd Fausto Raciti, per rivendicare la necessità di un accordo largo che comprendesse il contributo del presidente Rosario Crocetta. Un grande risultato che rafforza il centrosinistra in Sicilia e lo schema che vede nella convergenza tra progressisti, riformisti e moderati, una proposta politica competitiva. Abbiamo adesso le carte in regola per sostenere insieme una candidatura di altissimo livello alla presidenza della Regione e scongiurare il rischio di consegnare la Sicilia ai populismi rappresentati dal M5S e dal centrodestra a trazione fascista. Nella terra dell’accoglienza e della tolleranza, il fatto che il presidente della Regione Siciliana rischi di essere il presidente più di destra che l’Italia possa esprimere rappresenta un’ipotesi agghiacciante”. Rosario Crocetta nel pomeriggio di oggi confermerà definitivamente la sua decisione intorno alle 18 e la direzione regionale del PD candiderà ufficialmente Fabrizio Micari.
 



L’economia italiana è in crescita

In  un quadro  internazionale  caratterizzato  dalla  crescita dell’economia statunitense e dell’area euro, l’economia italiana accelera sostenuta da una  crescita    diffusa    tra    i    settori    produttivi   e  dall’aumento dell’occupazione. L’indicatore anticipatore mantiene un’intonazione positiva segnando un rafforzamento delle prospettive di crescita.

 

La congiuntura italiana                                                                                                                                                                                                                                                                               Nel secondo trimestre 2017, il prodotto interno lordo in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, ha segnato un aumento dello 0,4% sul trimestre precedente, registrando la crescita tendenziale  più  alta  degli  ultimi  sei  anni  (+1,5%  rispetto  al  secondo  trimestre 2016)

 

Nell’area euro si consolida la crescita: la revisione della stima preliminare del Pil relativa al secondo trimestre ha confermato l’accelerazione rispetto al trimestre precedente (+0,6% rispetto al +0,5% del primo trimestre) sostenuta dall’ espansione in Spagna (+0,9%) e in Austri a (+0,8%).
Gli indicatori anticipatori e coincidenti del ciclo economico continuano a mostrare un andamento positivo.
Nel mese di agosto l’Economic Sentiment Indicator ha segnato un aumento rispetto al mese precedente.
Il clima di fiducia è migliorato sia nella manifattura, trainato dalle attese sulla produzione futura, sia nei servizi.
Anche la fiducia dei consumatori ha mostrato un’evoluzione positiva sostenuta dalle aspettative sulla situazione finanziaria futura. Ad agosto l’indicatore euro – Coin si è rafforzato condizionato positivamente dal ciclo economico dell’industria e da un maggior ottimismo dei mercati solo in parte contro bilanciato dagli effetti negativi dell’apprezzamento del cambio.
Negli ultimi giorni di agosto il tasso di cambio dell’euro nei confronti del dollaro ha raggiunto il valore massimo dall’inizio dell’anno di 1,2; in media la variazione rispetto al mese precedente è stata pari al +2,5%.



Catanzaro: salvato un cavallo da un fosso

CATANZARO – A Catanzaro è stato salvato un cavallo. Alle 18.00 circa del 4 settembre, due squadre dei Vigili del fuoco, una proveniente dal distaccamento di S.Anna e una dalla Centrale di Crotone con l’ausilio di un’autogru, sono intervenute in loc. Steccato di Cutro per il salvataggio di un cavallo caduto in una buca di circa 3 metri.

L’intervento, impegnativo e delicato, è stato eseguito con molta cautela e professionalità. Inaftti, da l’animale é stato recuperato senza subire alcun danno e, successivamente, riconsegnato ai legittimi proprietari in buono stato.

Il cavallo

L’evoluzione del cavallo è cominciata dai 55 ai 45 milioni di anni fa e ha portato dal piccolo Hyracotherium con più dita, al grande animale odierno, a cui rimane un unico dito. L’essere umano ha iniziato ad addomesticare i cavalli più tardi rispetto ad altri animali, attorno al 5.000 a.C. nelle steppe orientali dell’Asia (il tarpan), mentre in Europa lo si iniziò ad addomesticare non prima del III millennio a.C. I cavalli della specie caballus sono tutti addomesticati, sebbene alcuni di questi vivano allo stato brado come cavalli inselvatichiti, diversi dai cavalli selvaggi che, invece, non sono mai stati addomesticati. L’unico cavallo selvaggio rimasto oggi è il quasi estinto cavallo di Przewalski. Il cavallo ha accompagnato e accompagna l’uomo in una notevole varietà di scopi: ricreativi, sportivi, di lavoro e di polizia, bellici, agricoli, ludici e terapeutici. Tutte queste attività hanno generato vari modi di cavalcare e guidare i cavalli usando ogni volta i finimenti più appropriati. L’uomo trae dal cavallo anche carne, latte, ossa, pelle e capelli, nonché estratti di urine e sangue per scopi farmaceutici.

La femmina del cavallo, chiamata giumenta, ha un periodo di gestazione (gravidanza) dei puledri di circa undici mesi, al termine dei quali il piccolo, una volta partorito, riesce a stare in piedi e a correre da solo dopo pochissimo tempo. Solitamente l’addomesticamento avviene dopo i tre anni di vita dell’animale. A cinque anni è completamente adulto, con una prospettiva di vita che si aggira sui 25-30 anni. Il cavallo presenta un’elevata specializzazione morfologica e funzionale all’ambiente degli spazi aperti come le praterie, in particolare ha sviluppato un efficace apparato locomotore e un apparato digerente adatto all’alimentazione con erbe dure integrate con modeste quantità di foglie, ramoscelli, cortecce e radici.

Le oltre trecento razze di cavalli si dividono in base alla corporatura (dolicomorfi, mesomorfi e brachimorfi) e in base al temperamento (a sangue freddo, mezzo sangue e i cosiddetti purosangue). Il tipo brachimorfo comprende i cavalli da tiro (Shire, Vladimir, Gypsy Vanner, ecc.), il tipo dolicomorfo le “razze leggere da sella” (purosangue inglese, arabo, trottatori, ecc.), mentre il tipo mesomorfo comprende le “razze da sella” (inglese e americana, Quarter Horse, trottatori, ecc.).

 




PIL, trimestre 2017: lieve aumento dei consumi delle famiglie. La domanda estera è nulla

Nel secondo trimestre del 2017 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell’1,5% nei confronti del secondo trimestre del 2016.

Sia la crescita congiunturale del PIL, sia quella tendenziale sono rimaste invariate rispetto alle stime preliminari diffuse il 16 agosto scorso.

Il secondo trimestre del 2017 ha avuto tre giornate lavorative in meno del trimestre precedente e due in meno rispetto al secondo trimestre del 2016.

La variazione acquisita per il 2017 è pari a +1,2%.

Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna registrano aumenti, con una crescita dello 0,2% dei consumi finali nazionali e dello 0,7% gli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono cresciute, rispettivamente, dello 0,7% e dello 0,6%.

La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per 0,3 punti percentuali alla crescita del PIL (+0,2 i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private ISP, +0,1 gli investimenti fissi lordi e contributo nullo della spesa della Pubblica Amministrazione, PA). Anche la variazione delle scorte ha contribuito positivamente alla variazione del PIL (+0,1 punti percentuali), mentre il contributo della domanda estera netta è risultato nullo.

Si registrano andamenti congiunturali positivi per il valore aggiunto dell’industria (+0,6%) e dei servizi (+0,4%), mentre il valore aggiunto dell’agricoltura è diminuito del 2,2%.

Il prossimo 3 ottobre l’Istat diffonderà le nuove serie dei conti economici trimestrali coerenti con la revisione dei conti economici annuali che verrà pubblicata il 22 settembre e che riguarderà essenzialmente le stime annuali relative al 2015 e 2016.




Lavoro, a luglio 59 mila occupati in più rispetto a giugno. Donne in calo

A luglio 2017 la stima degli occupati cresce dello 0,3% rispetto a giugno (+59 mila), confermando la persistenza della fase di espansione occupazionale. Negli ultimi due mesi il numero di occupati ha superato il livello di 23 milioni di unità, soglia oltrepassata solo nel 2008, prima dell’inizio della lunga crisi. Il tasso di occupazione sale al 58,0% (+0,1 punti percentuali).

La crescita congiunturale dell’occupazione interessa tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni ed è interamente dovuta alla componente maschile, mentre per le donne, dopo l’incremento del mese precedente, si registra un calo. Aumentano sia i lavoratori dipendenti sia gli indipendenti.

Nel periodo maggio-luglio si registra una crescita degli occupati rispetto al trimestre precedente (+0,3%, +65 mila), determinata dall’aumento dei dipendenti, sia permanenti sia, in misura prevalente, a termine. L’aumento riguarda entrambe le componenti di genere e si concentra esclusivamente tra gli over 50.

Dopo il calo di giugno, la stima delle persone in cerca di occupazione a luglio cresce del 2,1% (+61 mila). L’aumento della disoccupazione è attribuibile esclusivamente alla componente femminile e interessa tutte le classi di età, mentre si registra una stabilità tra gli uomini. Il tasso di disoccupazione sale all’11,3% (+0,2 punti percentuali), quello giovanile si attesta al 35,5% (+0,3 punti).

La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni a luglio è in forte calo (-0,9%, -115 mila), confermando la tendenza in atto da metà 2013. La diminuzione nell’ultimo mese interessa principalmente gli uomini e in misura minore le donne, distribuendosi tra tutte le classi di età. Il tasso di inattività si attesta al 34,4%, in calo di 0,3 punti percentuali rispetto a giugno.

Nel trimestre maggio-luglio, rispetto ai tre mesi precedenti, alla crescita degli occupati si accompagna il calo sia dei disoccupati (-1,2%, -35 mila) sia degli inattivi (-0,3%, -35 mila).

Su base annua si conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati (+1,3%, +294 mila). La crescita interessa uomini e donne e riguarda i lavoratori dipendenti (+378 mila, di cui +286 mila a termine e +92 mila permanenti), mentre calano gli indipendenti (-84 mila). A crescere sono gli occupati ultracinquantenni (+371 mila) e i 15-24enni (+47 mila), a fronte di un calo nelle classi di età centrali (-124 mila). Nello stesso periodo diminuiscono sia i disoccupati (-0,6%, -17 mila) sia, soprattutto, gli inattivi (-2,4%, -322 mila).

Al netto dell’effetto della componente demografica, su base annua cresce l’incidenza degli occupati sulla popolazione in tutte le classi di età.




Tropea: due turisti passano la notte imprigionati nella grotta del “Palombaro”

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Campotosto: paura per una scossa di terremoto tra L’Aquila e il Lazio

CAMPOTOSTO (AQ) – Paura nella provincia de L’Aquila dove la terra ha tremato vicino Amatrice. Una scossa di terremoto di magnitudo 3,7 è stata registrata alle 6,34 con epicentro a due chilometri a ovest di Campotosto.
Nella serata di ieri un’altra scossa, di magnitudo 3,3, è stata registrata dalla rete dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) alle 20,54 di lunedì sera a 14 chilometri di profondità nell’Aquilano al confine con il Lazio. I comuni più vicini, a 4 km Campotosto e Capitignano; a 7 km Montereale, a 10 km Amatrice (Rieti).

Intanto c’è molta preoccupazione perché le persone temono che non sia finita qui: ”Ci sono state tre scosse ravvicinate, una di 3,3, le altre sotto i 3, che ci hanno impaurito molto. Ma non ci sono stati danni”. Così Luigi Cannavicci, sindaco di Campotosto, il comune epicentro delle scosse. Il primo cittadino riferisce di aver fatto un giro per il paese e di essere ”rientrato a casa visto che non c’è molta gente per strada”.

Questo perché ”nella stragrande maggioranza dei casi i miei concittadini vivono nei moduli abitativi provvisori antisismici – spiega ancora il sindaco – quei pochi, come il sottoscritto, che vivono in case in muratura, sono più preoccupati. Sicuramente, non sarà una notte tranquilla”.
Le scosse sono state avvertite anche negli altri centri dell’alta valle dell’Aterno, in particolare Montereale e Capitignano.  Le altre scosse sotto magnitudo 3 sono state di 2,2 alle 20,55, di 2,0 alle 22,56 e piu’ tardi di 2,4 alle 23,01, tutte a Campotosto