Frascati Scherma, il Consiglio federale ieri di scena a Frascati. E domani la festa per gli iridati

Frascati (Rm) – Successi in pedana, ma non solo. Ieri è stata una giornata importante per il Frascati Scherma: la Federazione Italiana, infatti, ha deciso di celebrare proprio nella cittadina tuscolana il Consiglio federale (con tutti gli esponenti della “squadra” del presidente Giorgio Scarso al gran completo) e il sindaco Roberto Mastrosanti ha messo a disposizione le sale del Comune per poter celebrare l’importante evento istituzionale. Successivamente i dirigenti della Fis hanno visitato e inaugurato la nuova sala d’allenamento del Frascati Scherma presso la “Simoncelli”. «È stato un vero onore aver ospitato il Consiglio Federale presso il Comune di Frascati – commenta Paolo Molinari – Una testimonianza del profondo legame di collaborazione tra la città di Frascati e la Federazione. I miei ringraziamenti vanno al presidente Giorgio Scarso ed al sindaco Roberto per aver accolto con entusiasmo questa iniziativa». Domani sera, poi, altro grande appuntamento: si tratta della “Festa degli atleti mondiali”, vale a dire quei ragazzi che hanno tenuto alto il nome del club tuscolano alla recente kermesse iridata andata in scena a Lipsia (in Germania). Si comincia alle 18,30 presso la palestra “Simoncelli” di Frascati quando l’intero club tributerà il giusto applauso e il premio a Daniele Garozzo, Arianna Errigo, Camilla Mancini, Alice Volpi, Loreta Gulotta, Rossella Gregorio e Irene Vecchi oltre ai componenti tecnici che hanno fatto parte della spedizione azzurra. Il Frascati Scherma, poi, festeggerà anche la conquista del nono scudetto della sua storia: un grande traguardo che dovrà essere una sorta di “trampolino di lancio” verso la conquista del decimo tricolore e quindi dell’ideale “stella”.
Ma anche in questo fine settimana non sono mancati grandi risultati. Le più grandi soddisfazioni sono arrivate da Orleans (Francia) dove si è tenuta la tappa di Coppa del Mondo di sciabola: straordinarie Rossella Gregorio e Loreta Gulotta, arrivate a giocarsi la finale “in famiglia” con la prima che ha avuto la meglio nell’ultimo atto. Ottimo anche il sesto posto di Irene Vecchi, poi il terzetto non è riuscito ad andare oltre il quarto posto nella gara a squadre. Altro giro, altra tappa di Coppa del Mondo ma stavolta di fioretto Under 20: a Bochum (Germania) Arianna Pappone ha ottenuto un buon decimo posto, mentre a Leszno (Polonia) Andrea Funaro ha chiuso 128esimo. Infine da segnalare il notevole 32esimo posto di Leonardo Luongo nella prima prova Cadetti di spada: un risultato di rilievo considerato che i partecipanti alla gara erano addirittura 437.




La Bella d’Italia, tappa romana: i Castelli Romani spopolano al concorso di bellezza

La fascia vincitrice della tappa romana di “La bella d’Italia delle Nevi” è stata aggiudicata da Melania Verde 17 anni, di Rocca di Papa (RM) e la fascia “Ragazza Prima Pagina” è stata conquistata da Giorgia Palla, 16 anni di Ciampino (RM). La fascia “Ragazza gambe Ok” a Giulia Testalepre, 16 anni, di Civita Castellana (VT). E infine, il riconoscimento “Ragazza gold hair” è andato a pari merito ad Andreea Chasovschi, 19 anni di Roma e a Katia Pasquali, 17 anni di Vetralla (VT). Una kermesse che ha visto bellezza, moda, musica e spettacolo sfilare in passerella con le ragazze e i ragazzi impegnati in una coreografia per sensibilizzare il pubblico e per dire “NO” alla violenza delle donne. Questi, in sintesi, gli ingredienti principali protagonisti della serata da poco conclusa al Porto Turistico di Ostia, sede della tappa regionale del concorso di bellezza “La Bella d’Italia delle Nevi”, con la direzione artistica di Laura Pudda.

 

Dopo il successo registrato nel periodo estivo nei diversi comuni del territorio laziale, la patron Pudda sta organizzando la sessione invernale, da ottobre a marzo, in diverse cittadine. Il concorso “La bella d’Italia” che da tati anni, precisamente dal 1983, seleziona volti nuovi, rappresenta per le ragazze aspiranti al concorso un ottimo trampolino per il lancio nel mondo della moda, della pubblicità e dello spettacolo. Con un padrino d’eccezione, il conduttore radio-televisivo Anthony Peth, l’evento inserito nel cartellone del Festival delle Arti “Porto Expò”, dedicato alle culture del nostro tempo, prodotta da Acca Edizioni e patrocinata dalla Regione Lazio e dal Comune di Roma, con la direzione artistica del gallerista Roberto Sparaci, a visto sfilare decine di bellezze dell’hinterland laziale. L’evento condotto brillantemente da Serena Gray, attrice e presentatrice, ha avuto in apertura uno spazio dedicato a una coreografia per ricordare tristi episodi sulla violenza che ogni giorno le donne subiscono in Italia.

 

La Gray ha detto come sia fondamentale dire “Basta” e cambiare le cose è possibile, anche un concorso di bellezza può aiutare l’opinione pubblica, veicolando un messaggio efficace sul femminicidio. Il cantante Gianni Giacomini ha allietato la serata con alcuni brani di Renato Zero.

 

La giuria è stata composta da Simonetta D’Onofrio (giornalista), Silvio Rossi (giornalista), alla stilista Cinzia Maria Statuto. Sponsor della serata: Agelli & Co per il defilè uomo, Pagoda per aver vestito le modelle in gara nel quadro moda casual, Byas di Aldo Evangelista ai fotografi Daniele Anselmi e Valfredo Birugaglia, ad Elisabetta Viccica per il supporto tecnico, il parrucchiere e a tutto lo staff dell’Accademia di trucco professionale che hanno curato l’immagine delle ragazze. Presente anche il Patron Nazionale Alfonso Cariello, che ha omaggiato il pubblico della sua visita.

Simonetta D’Onofrio

Foto: Daniele Anselmi

 




Web Radio Festival, Pirozzi: “Radio Amatrice modello da esportare”

ROMA – “La radio trasmette la forza delle parole, entra da tutte le parti. È stata ed è un momento fondamentale ad evitare la dispersione della comunità di Amatrice. Poi diventata radio della solidarietà e della trasparenza.

Ogni comune dovrebbe averne una  perché può essere utile nelle emergenze.

Se Amatrice è ancora in vita lo deve al cuore della nostra grande nazione e pure alla radio”.

Con queste parole, Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice è intervenuto alla quarta edizione del Web Radio Festival, primo e unico evento in Italia dedicato alle radio on line e al Digital Audio  in corso a Roma con il patrocinio della Regione Lazio e dell’Assessorato alla Crescita Culturale di Roma Capitale.

Intervistato da Giorgio d’Ecclesia, ceo e founder di Radiospeaker.it e patron del Web Radio Festival, Pirozzi ha immaginato anche un futuro per la web radio amatriciana nata in un garage che oggi dispone di un app.

“Per ora la trasmette ancora  solo il sindaco – ha detto –  ma spero che fra qualche tempo anche qualche giovane si cimenti senza tradire la missione iniziale. La radio ci ha fatto sentire vivi, squadra. Sarebbe bellissimo – ha concluso – se diventasse la radio dell’Italia dei gesti, un contenitore di tutti i bei gesti di solidarietà che ci sono e continuiamo a vedere”.




Palermo, duro colpo a cosa nostra: arrestati 16 boss

PALERMO – Nelle prime ore di questa mattinata, il Comando Provinciale Carabinieri di Palermo ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che – sulla base dell’attività investigativa dei militari del Comando Compagnia Carabinieri di Bagheria – è stata emessa dal GIP presso il Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica di Palermo – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 16 persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata dall’ art. 7 d.l. n. 152/91, convertito in l.n. 203/91.

 

SPIEGAMENTO DI FORZE

Sono stati impegnati oltre 100 Carabinieri, con l’ausilio di unità cinofile e di un elicottero del 9° Nucleo di Palermo.

Le risultanze investigative, acquisite nell’ambito di un’indagine convenzionalmente denominata “Nuova Alba”, hanno permesso di:

–     accertare l’appartenenza di alcuni soggetti all’organizzazione criminale denominata “Cosa Nostra”;

–     documentare alcune estorsioni commesse da suoi affiliati ai danni di imprenditori operanti nel territorio di Bagheria e nei comuni limitrofi;

–     ricostruire i mutevoli equilibri mafiosi del Mandamento di Bagheria, sempre capace di rigenerarsi dopo ogni operazione di polizia, con l’immediato rimpiazzo dei soggetti arrestati.

 

I RUOLI DEI MAFIOSI

Nell’ordinanza di custodia cautelare sopra citata viene contestata ad alcuni indagati l’appartenenza alla famiglia mafiosa di Altavilla Milicia (PA), nel ruolo di soggetti preposti alla selezione delle vittime di estorsione e alla successiva riscossione delle somme di denaro, al sostentamento degli affiliati detenuti in carcere, nonché alla gestione monopolistica delle mediazioni immobiliari, imponendo provvigioni superiori a quelle di mercato.

Inoltre, sono state accertate una pluralità di condotte estorsive compiute da esponenti apicali del Mandamento mafioso di Bagheria ai danni di imprenditori locali i quali, operanti nel settore edile e nella fornitura di acqua minerale, sono stati costretti a consegnare ingenti somme di denaro a titolo di “pizzo”, ovvero ad assumere soggetti contigui all’organizzazione mafiosa.

 

COLPITI I CAPI DI COSA NOSTRA

Tra gli arrestati figura SCADUTO Giuseppe, già arrestato nel 2008 nell’ambito dell’operazione “PERSEO”, allorquando – al vertice del Mandamento mafioso di Bagheria – emergeva per il ruolo di promotore nella ricostruzione della Commissione Provinciale di Cosa Nostra e, dallo scorso aprile, tornato in libertà dopo un lungo periodo di detenzione.

Il provvedimento è stato notificato in carcere a DI SALVO Giacinto, altro esponente di spicco della consorteria mafiosa, già a capo del Mandamento mafioso di Bagheria dal 2011 fino al maggio 2013, quando venne arrestato nell’ambito dell’indagine denominata “ARGO”. Le indagini avevano permesso di ricostruire l’ascesa del predetto da capo famiglia a quello di reggente e cassiere del Mandamento di Bagheria.

Nel medesimo contesto, è stato arrestato TRAPANI Giovanni ritenuto fino al 2010 a capo della famiglia mafiosa di Ficarazzi, destinatario di misura cautelare nell’ambito dell’operazione denominata “IRON MEN”.

Colpiti dal provvedimento anche i vertici storici della famiglia mafiosa di Altavilla Milicia, come LOMBARDO Franco, ritenuto a capo della famiglia mafiosa di Altavilla Milicia tra il 2011 e l’ottobre 2012 e, per breve periodo, reggente del Mandamento di Bagheria, nonché MODICA Michele, a capo della famiglia mafiosa di Altavilla Milicia fino al giugno 2014, allorquando venne arrestato nell’ambito dell’indagine “RESET”. Per alcuni degli indagati, già detenuti, il provvedimento è stato notificato presso le Case circondariali di Palermo, Tolmezzo (UD) e Prato.




D’Alema non balla il tango, Renzi perde i partners e Grasso aspetta il suo turno

Mai a memoria d’uomo c’era stato un ceto politico con un “bagaglio culturale” così povero da far rabbrividire persino gli alunni delle prime elementari.

 

Ciò non sarebbe una colpa, però, se chi porta questo bagaglio non fosse pure arrogante, presuntuoso e prepotente. E chi ci va di mezzo è la democrazia che s’inceppa in mano ad amministratori culturalmente molto limitati. Ma tutto questo è stato scritto e riscritto. Lo riscriviamo ugualmente perché ricordarlo non può che far bene.

Momenti difficilissimi per la storia del Bel Paese. Montecitorio è diventato un covo di litigiosità, di accordi sotto banco e si legifera in virtù di interessi di bottega. Il Paese è sparito dall’agenda delle priorità. Ora è il momento di assestamento delle liste e listini ed a questo scopo hanno cucito un Rosatellum su misura.

 

D’Alema non balla il tango Vita frenetica a Montecitorio, strette di mano, ammiccamenti e sedute a non finire tanto è che molti si addormentano sugli scranni. Di questi ne abbiamo visto una folta documentazione sul web. E’ il momento della compravendita, dei trasferimenti e ognuno di loro sta pensando al proprio domani. Tutti tengono famiglia…
Pisapia, l’avvocato ex sindaco di Milano, ci tiene ad esprimere il suo giudizio sulla scelta di Grasso“Ha fatto il suo dovere fino alla fine. Rispetto e apprezzo la sua scelta” però più di là non osa andare. Sembra che per il momento vuole giocare a fare l’ago della bilancia nella galassia del centrosinistra. Pisapia ha chiesto a D’Alema di fare un passo di lato per facilitare gli accordi. D’Alema che non ha mai perso la pronta battuta gli ha risposto: “Passo avanti, uno indietro e poi di lato: devo imparare il tango”. Al momento, in questo versante regna la confusione più completa o se si vuole, la stagnazione della politica. E’ tutto in divenire tanto più che dopo l’uscita di Grasso dal PD e fino a che ricopre l’incarico di presidente del Senato, dice D’Alema, nessuno può nominarlo leader di nulla.

 

Renzi sempre più solo e lontano dal Paese
Si sta delineando una seconda “gioiosa macchina da guerra” di Occhettiana memoria. Sull’altra riva, in linea di fuoco, questa volta non ci sta Berlusconi, l’avversario è Matteo Renzi, anche se nelle linee arretrate sventolano le bandiere di Forza Italia. Sono lontani i giorni del Nazareno. E’ vero che fuori sede ci sarebbero stati accordi per il Rosatellum ed ora, anche se non lo ammette, Renzi si pente d’averlo fatto. Viaggia nel suo treno e si allontana sempre più da Roma, non solo Roma città ma anche Roma come consenso cittadino.
I rapporti con il Governo si lacerano sempre più. Come si dice, “lontano dagli occhi, lontano dal cuore” e Gentiloni si è approfittato per giocare un tiro mancino, proponendo, d’accordo con il presidente Mattarella, il rinnovo in carica di Visco alla presidenza della Banca d’Italia. Renzi fa buon viso e cattivo sangue e fa finta di abbozzare. Gentiloni nel frattempo si sta svegliando dal letargo e tratteggia un programma di sinistra in vista delle elezioni. E non sottovaluta il rancore di un “Matteo ferito” e cerca di avvicinarlo assicurandogli la leadership a condizione che ciò avvenga in una coalizione larga.

 

La stella di Renzi è in caduta libera. A Roma migliaia di cittadini rispondendo all’appello del Movimento 5 Stelle sono scesi in piazza a protestare contro il Rosatellum, cosa che gli ha rovinato il buon umore della giornata. Il modo muscolare del governo poi, e molti mormorano che dietro c’è stato proprio lui, di porre il doppio voto di fiducia per portare a casa una legge elettorale osteggiata dalla stragrande maggioranza degli italiani, oltre lasciare scontenti tutti, mette in rischio la stabilità del Paese. Tutto questo non si potrebbe dire buona pubblicità per il Matteo del 40% di quattro anni fa. Il fatto più indicativo è che ogni giorno diminuisce ogni sostegno alla sua esigua minoranza e aumentano sempre più i suoi obiettori. La cerchia del giglio magico si frantuma e per ritornare a galla ci vorrebbe più che un colpo di reni.

 

Grasso lascia il gruppo Pd al Senato e aspetta il suo turno Pietro Grasso è il più corteggiato sul mercato pre-elezioni. Piace a Pisapia, piace a D’Alema, piace a Bianca Berlinguer, ancora non si sa quanto piaccia agli elettori. Molti applaudono il suo gesto di correttezza e sono stati scritti plausi a sproposito. Il presidente del Senato, Pietro Grasso ha solo deciso di lasciare il gruppo del partito democratico a Palazzo Madama e di passare al gruppo misto. Non s’intravede alcun atto eroico. Quanti altri, prima di lui, per una ragione o altra hanno cambiato schieramento? L’Atto eroico sarebbe stato se si fosse dimesso da presidente del Senato prima della votazione come fece nel 1953 il presidente del Senato Paratore, contrario alla fiducia per l’approvazione della legge elettorale, cosa che aveva dimostrato l’altezza istituzionale e che a Grasso è venuta meno. Con quella mossa Grasso sembra abbia voluto arrivare prima della Boldrini per il posto di leader di un futuribile polo di sinistra, sapendo che anche lei è molto quotata per quel posto. Presa la sua decisione Grasso scrutando la situazione non si pronuncia, aspetta il suo turno. Il tempo è galantuomo.
Emanuel Galea

 




Turismo online, un mercato da 1,33 trilioni di dollari: presentata la 10ma edizione del BTO

ROMA – È stato presentato a Roma, presso la sede dell’ASEI, Associazione della Stampa Estera in Italia, il BTO no, 10 (Buy Tourism Online). Il mercato globale dei viaggi quest’anno vale 1,33 trilioni di dollari contro 1,26 del 2016 e negli ultimi 4 anni risulta in costante crescita.

 

Europa (35%), America (31%) e Asia (21%) rappresentano le aree di riferimento del viaggio scelto in rete, un mercato dominato dalle OTA (Online Travel Agency) che anche negli USA hanno superato il 50% dell’intero settore. Questa la fotografia scattata da Phocuswright (dati ottobre 2017) che, insieme ad altre ricerche, verrà approfondita da più punti di vista e da numerosi relatori nazionali e internazionali nella prossima edizione di BTO – Buy Tourism Online. La manifestazione leader del viaggio scelto in rete, giunta al traguardo della 10a edizione, torna alla Fortezza da Basso di Firenze il 29 e 30 novembre.

 

E non è un caso che dal 2008, anno della sua prima edizione, BTO – Buy Tourism Online scelse di stabilirsi a Firenze. La Regione Toscana ha assunto ormai da anni un ruolo di guida in Italia sui temi del turismo digitale e dell’innovazione, leadership riconfermata anche dalla 2a edizione di Ecosistemi Digitali che avrà luogo nel capoluogo toscano il 1 dicembre, e dal recente lancio del nuovo sito del turismo regionale www.visittuscany.com, assoluta novità nel panorama nazionale per concezione e fruibilità dei contenuti. BTO2017 | TEN vedrà quattro Sale e tre Arene, 161 appuntamenti per due giorni di incontri, dibattiti e seminari dedicati alle connessioni tra turismo e tecnologia. I focus di quest’anno saranno dedicati all’Internet Security, all’Asia come mercato emergente e alle applicazioni dell’Intelligenza Artificiale in ambito viaggi. Tra gli ospiti più attesi c’è Paolo Pepper, portiere robot che parteciperà come relatore ad alcuni incontri rispondendo alle domande del pubblico.

Sono, appunto, quattro i Saloni di BTO2017 | TEN – WORLD, SERENDIPITY, FOCUS, GONG! – ciascuno con una sua specifica declinazione, e tre Arene: Governance, Presentation, Innovation. Una visione decisamente internazionale sarà il filo conduttore della WORLD Hall by Toscana Aeroporti, che si aprirà con gli ultimi dati firmati Phocuswright e presentati dal suo ricercatore di punta Douglas Quinby, per la prima volta in BTO. Si parlerà quindi di rivoluzione digitale in ambito viaggi, dello stato del mercato italiano dell’house sharing, analizzandone gli aspetti di crescita e sviluppo. Al tema dell’Internet Security nel settore viaggi sarà dedicato uno degli appuntamenti più attesi di BTO2017 | TEN, ed in tema di Intelligenza Artificiale da non perdere l’incontro con Claudio Fadda che presenterà il progetto Watson di IBM, un sistema di cognitive computing che trova numerose applicazioni nel mondo viaggi (in particolare negli aeroporti). Qundi si parlerà di strategie digitali alternative al duopolio Booking-Expedia mentre La WORLD Hall ospiterà la finale di Startup Italian Open, seconda edizione del contest per startup travel prodotta da Travel Appeal e realizzata in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana e PromoFirenze.

La SERENDIPITY Hall ospita le contaminazioni da altri mondi a conferma della trasversalità dell’universo viaggi. La Hall verrà inaugurata da una riflessione sul turismo: sarà immune ai cambiamenti dell’intelligenza artificiale? Un secondo panel sullo medesimo argomento si allargherà al confronto con gli Umanoidi. A questo punto dirà la sua il robot Paolo Pepper sul palco insieme, tra gli altri, a Gianluigi Marchetti di Google, Federica Monaguti di Ciset e Luca Vescovi di Jampaa. Nella SERENDIPITY Hall spazio anche di videogiochi con l’esempio di Father&Son, il games che ha visto la partecipazione attiva del MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e che rappresenta il primo tentativo di integrazione tra la cultura videoludica e un’Istituzione Museale di creare un prodotto che riuscisse ad integrare due dimensioni di “patrimoni culturali” estremamente differenti. Spazio poi alla tavola rotonda sul ruolo degli uffici all’estero di Enti e Agenzie Turistiche governative. Spagna, Slovenia e Italia raccontano stato dell’arte e progetti futuri. Si confronteranno sul tema: Gianni Bastianelli di ENIT – Agenzia Nazionale per il Turismo, Aljosa Ota dell’Ente Sloveno del Turismo in Italia e Jorge Rubio dell’Instituto de Turismo de España (Turespaña) in Italia.

 

Nella FOCUS Hall by Keesy riflettori puntati sull’Asia e i suoi mille volti, a partire da quello ricco di contraddizioni di un Paese come l’India, sia come destinazione sia in termini di esigenze del viaggiatore indiano. Ci sarà anche modo di analizzare l’arrivo delle grandi major asiatiche in Europa, La FOCUS Hall approfondirà anche il tema del Revenue Management, alla scoperta di cosa è cambiato in questi 10 anni e quale strada stanno percorrendo le nuove piattaforme come Lodingq.

Sul palco della GONG! Hall by Best Western sfileranno oltre 40 tra ospiti e relatori che hanno contribuito al successo dell’evento, e che con le loro narrazioni brevi ripercorreranno dieci anni di progetti, idee e scommesse vinte
Alcuni dei temi lanciati da BTO2017 | TEN verranno raccolti da Ecosistemi Digitali, l’evento giunto alla sua seconda edizione in programma il 1 dicembre sempre alla Fortezza da Basso di Firenze. Cento esperti si confronteranno su come favorire l’avanzamento della digitalizzazione nella promozione della destinazione Italia. Ecosistemi Digitali è un progetto condiviso promosso dal MiBACT – Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo, dal MISE – Ministero dello Sviluppo Economico, in accordo con tutte le Regioni italiane e Province Autonome nel contesto delle azioni del Piano Strategico di Sviluppo del Turismo 2017-2022, sviluppato insieme alla Regione Toscana e a Toscana Promozione Turistica.

Tutti gli aggiornamenti su BTO2017 | TEN sul sito www.buytourismonline.com. Fino al 6 novembre è valida la tariffa promozionale SMART BOOKING a €230 + iva mentre i giovani Under 26 potranno approfittare del ticket a prezzo ridotto a €80 + iva per entrambe le giornate.
Verso #BTO2017, la più bella edizione di sempre!

https://www.buytourismonline.com/eventi/day/one/

https://www.buytourismonline.com/eventi/day/two/

Per maggiori info sulle modalità di partecipazione: https://www.buytourismonline.com/come-partecipare/

Per diventare espositore o sponsor: https://www.buytourismonline.com/diventa-espositore-sponsor/

 Gianfranco Nitti




Regionali Molise: la De Girolamo boccia Michele Iorio

De Girolamo: “Chi fa politica da tanti anni deve fare un passo indietro”. Detto dalla parlamentare forzista, è chiaramente riferito all’ex governatore

 

CAMPOBASSO – Nunzia De Girolamo non l’ha direttamente nominato, ma il riferimento all’ex governatore della Regione Molise, Michele Iorio, era sin troppo evidente.

A margine dell’inaugurazione della nuova ala dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Neuromed di Pozzilli, Nunzia De Girolamo, deputata di Forza Italia che ha rivestito l’incarico di commissario del partito in Molise fino allo scorso mese di agosto, ha chiarito la sua (e probabilmente non solo la sua) posizione riguardo le candidature del centrodestra per le prossime elezioni regionali molisane.

Nel video dell’intervista, la De Girolamo parla di “fare un passo indietro”, riferendosi a “chi fa politica da tanti anni”. Obiettivo delle critiche è il candidato di Direzione Italia, quel Michele Iorio che ha iniziato la sua carriera nelle istituzioni negli anni settanta, nell’allora Democrazia Cristiana, come assessore all’urbanistica del Comune di Isernia, per poi diventarne sindaco per un decennio a partire dal 1980. Dagli anni novanta, nelle file di Forza Italia e del Polo delle Libertà è stato prima consigliere regionale e vicepresidente della Regione (dal 1990 al 1995), poi presidente della stessa dal 1998 fino alla decadenza nel 2012, a seguito dell’annullamento delle elezioni dell’anno precedente.

Quanto sta avvenendo in Molise rappresenta lo scontro tra le varie forze del centrodestra. Direzione Italia, che conta sul carisma dell’ex presidente per avocare una supremazia nella coalizione, cerca di ritagliarsi uno spazio nella coalizione. Forza Italia non sembra però voler cedere facilmente questa possibilità. Potrà essere decisiva, in questa querelle, la posizione di Patriciello, l’europarlamentare forzista che ha molta influenza nelle scelte politiche che si svolgono nella regione. Forse un segno premonitore della decisione finale può essere l’assenza di Iorio alla cerimonia di inaugurazione. L’assenza di chi ha intenzione di guidare la giunta, in un contesto dove è presente tutto il gotha regionale, e non solo, sembra far capire come le parole dette dalla De Girolamo siano premonitrici di uno scontro ad alti livelli.

Silvio Rossi




Ercolano, rifiuti per la strada effetto Boschi – Renzi: operai aggrediti e minacciati

ERCOLANO (NA) – Ercolano piena di rifiuti e operai aggrediti e minacciati, questa mattina, durante il servizio di raccolta: è quanto fa sapere una nota della Buttol srl, la ditta che ha in appalto il servizio di nettezza urbana nel centro vesuviano. Dopo lo sciopero dei dipendenti del cantiere di Ercolano, l’azienda ha messo in piedi un servizio sostitutivo anche di domenica, un giorno in cui non è prevista la raccolta da calendario.

Circa trenta operai sono stati inviati dalla Buttol srl per l’attività di riassetto su tutto il territorio. Ieri sacchetti dei rifiuti era comparsi in città per l’agitazione del personale: uno sciopero attuato nonostante il Comune di Ercolano, nei giorni scorsi, avesse chiesto alla società di provvedere a una più accurata pulizia delle strade in occasione del soggiorno del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Maria Elena Boschi in un hotel della città. Soggiorno che poi non c’è stato a causa della convalescenza della stessa Boschi

Corso Resina a Ercolano piena di rifiuti. Sacchetti con l’indifferenziata persino accanto al Comune. Così si è presentata la città vesuviana dove alloggiano Matteo Renzi e il ministro Maria Elena Boschi in Campania per la tre giorni programmatica del Partito democratico. Nonostante l’ordinanza di un dirigente comunale con cui si chiedeva particolare cura nella pulizia delle strade del centro, stamattina l’immondizia non è stata ritirata, la notte scorsa per una improvvisa interruzione del servizio da parte dei lavoratori della ditta appaltatrice. Un vero e proprio dispetto nei confronti del sindaco renziano Ciro Buonajuto che avrebbe desiderato presentare a Boschi la città tirata a lucido.




Napoli: 23 Comuni chiedono il disinquinamento del fiume Sarno

NAPOLI – Sono ventitré i Comuni che chiedono a gran voce il disinquinamento del fiume Sarno. Bottiglie d’acqua: alcune limpidissime, altre con contenuto più torbido, altre ancora decisamente scure. Tutte poggiate su un manifesto della Rete a difesa del fiume Sarno. Si è chiusa così, a Torre Annunziata (Napoli), nella zona di Rovigliano dove sfocia uno dei corsi d’acqua più inquinati al mondo, la manifestazione promossa per sensibilizzare le autorità preposte sulla necessità di procedere a interventi radicali di disinquinamento del Sarno.
In tutto 23 i comuni coinvolti, quelli cioè attraversati dal fiume: si tratta di Angri, Bracigliano, Castellammare di Stabia, Castel San Giorgio, Cava de’ Tirreni, Mercato San Severino, Montoro, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, Poggiomarino, Pompei, Raccapiemonte, San Giuseppe Vesuviano, San Marzano del Sarno, San Valentino Torio, Sarno, Scafati, Solofra, Sorrento, Striano e Torre Annunziata tra Napoletano, Salernitano e Avellinese.

INQUINAMENTO Un fiume in forte sofferenza. Con livelli di inquinamento considerati rilevanti nell’80% dei punti di campionamento: così il dossier choc di Legambiente condanna il Sarno, definendolo “ostaggio di scarichi, rifiuti, pesticidi e consumo di suolo”. E’ il risultato delle indagini condotte da Goletta del Sarno, la campagna di monitoraggio giunta alla terza edizione, promossa da Legambiente Campania e realizzata dal circolo Legambiente Valle del Sarno in collaborazione con la rete dei circoli Legambiente del Bacino del Sarno e il supporto tecnico della azienda Hach.

Il dossier, presentato lo scorso anno al Dipartimento di Chimica e Biologia “Adolfo Zambelli” dell’Università degli Studi di Salerno, non lascia spazio all’ottimismo: il 55% della popolazione che risiede nell’area non è servito da impianti di depurazione, che raccolgono i reflui di appena 900 mila abitanti sui due milioni dell’area (tra i Comuni non serviti, anche Pompei, Ottaviano e San Giuseppe Vesuviano).

Il monitoraggio, che ha riguardato l’intero bacino del fiume, compresi i torrenti che vi confluiscono, ha evidenziato criticità significative, dando traccia di fenomeni peraltro visibili anche ad occhio nudo, dalla forte presenza di rifiuti solidi urbani di varia natura o a scarti delle attività produttive alla strana colorazione delle acque, passando per la presenza di schiume che rimandano a scarichi civili e scarichi pericolosi, fino “ai cattivi odori che rendono l’aria irrespirabile per i residenti lungo i corsi d’acqua”. Un report fotografico mostra, inoltre, l’impatto che “gli inquinanti solidi e liquidi provocano alle aree dall’elevato valore naturalistico, paesaggistico e ambientale”.

Di qui, dunque, l’accorata denuncia di Legambiente, che sottolinea – attraverso le parole di Antonio Giannattasio della segreteria regionale – come “i vari enti interessati al disinquinamento del Sarno hanno proposto ambiziose soluzioni in questi anni, ma ad oggi è evidente che non solo non si riesce a porre un freno all’inquinamento del corso dell’acqua, ma neanche si è riuscito ad arrestare il consumo di suolo, il disordine insediativo e l’abusivismo edilizio che interessa l’area. Fermare i numerosi scarichi industriali e civili che ancora oggi inquinano il Sarno – prosegue – è sicuramente una delle priorità, come quella di procedere alla bonifica delle falde contaminate.




Roma, bengalese pestato da branco: in manette ultras della Roma

ROMA – E’ un ultras della Roma e ha alle spalle qualche piccolo precedente il 18enne arrestato dalla polizia per il pestaggio a sfondo razziale di un bengalese 27enne la scorsa notte a Roma. Prima delle botte, assieme al resto del branco, avrebbe rivolto ai due migranti pesanti insulti a sfondo razzista. Il bengalese sarebbe regolare sul territorio italiano.

Prima gli insulti, come “sporco negro“, poi le botte. Aggressione a sfondo razziale nella notte nel centro di Roma. Le vittime, un cittadino del Bangladesh e un egiziano, sono state circondate da cinque ragazzi in piazza Cairoli e aggrediti, dopo essere stati insultati. Ad avere la peggio il ventisettenne del Bangladesh, trasportato in ospedale con traumi al volto giudicati guaribili in 30 giorni.

La polizia ha bloccato cinque ragazzi tra i 17 e i 19 anni. Uno di loro, un ultras della Roma con qualche piccolo precedente alle spalle, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio: per gli investigatori si sarebbe accanito sulla vittima quando era già a terra, colpendola ripetutamente con calci al volto. Gli altri sono stati denunciati per lesioni aggravate e percosse.

L’allarme è scattato intorno alle tre della notte scorsa, quando la polizia è intervenuta per soccorrere un uomo sanguinante a terra in piazza Cairoli. Accanto a lui, un cittadino egiziano che avrebbe raccontato che erano stati vittime di un’aggressione da parte di alcuni ragazzi, che avrebbero rivolto loro insulti a sfondo razziale, passando poi alle vie di fatto. Dalle descrizioni fornite dalle vittime gli agenti del commissariato Trevi hanno fermato poco dopo i cinque giovani in via delle Botteghe Oscure.




Verona, Fieracavalli: la 120ma edizione chiude i battenti confermando 160mila visitatori in 4 giorni

VERONA – Fieracavalli chiude oggi, consolidando il primato di manifestazione di riferimento in Europa per il settore equestre. Superati anche quest’anno i 160mila i visitatori, arrivati a Verona in quattro giorni. Gli appassionati dall’estero hanno raggiunto il 16,5%, in rappresentanza di 63 paesi. Duecento gli eventi che hanno animato i 12 padiglioni della fiera, tra gare sportive di altissimo livello come la Jumping Verona, competizioni morfologiche, discipline western, show e attività didattiche. Fieracavalli 2017 ha visto numerose iniziative sul fronte dell’intrattenimento a misura di tutta la famiglia, con le esibizioni nelle aree esterne, il Gala d’Oro serale e le Notti di Fieracavalli, senza contare il grande ritorno dell’horseball, del Villaggio del bambino e del cavallo arabo.

 

Il comparto allevatoriale è sempre stato protagonista assoluto grazie a 3mila esemplari di 60 razze internazionali che hanno messo in mostra la biodiversità italiana e straniera, con l’aiuto di 35 associazioni. Il pubblico ha poi trovato anche il meglio delle attrezzature per l’equitazione e le migliori offerte per il turismo in sella, presentati da 750 aziende da 25 nazioni. La prossima edizione, la numero 120, è già stata fissata dal 25 al 28 ottobre 2018.

 

“Questa Fieracavalli continua una tradizione di successi iniziata 119 anni fa – commenta Maurizio Danese, presidente di Veronafiere – e che vede Veronafiere impegnata insieme a istituzioni, federazioni, associazioni e aziende nel promuovere lo sviluppo di un settore della nostra economia “verde” che conta oltre 400mila cavalli e impiega quasi 50mila persone in Italia. Nel 2018 taglieremo l’importante traguardo delle 120 edizioni e siamo già al lavoro per celebrare questa data, con nuove iniziative e un maggiore coinvolgimento della città di Verona e del suo centro storico. Il nostro sogno è quello di riportare i cavalli anche in Arena”.

 

“I risultati di quest’anno hanno premiato l’impegno per migliorare e innovare costantemente Fieracavalli – conclude Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –. L’internazionalità della rassegna è cresciuta, con arrivi da 63 paesi contro i 59 dell’anno prima. Dal punto di vista commerciale le aziende hanno concluso buoni affari in tutte e quattro le giornate. Appassionati e operatori hanno trovato rappresentata a Verona tutta la filiera equestre attraverso i suoi appuntamenti ai vertici. Penso a Jumping Verona, unica tappa italiana della Coppa del mondo di salto ostacoli, alla Coppa delle Regioni under 21 o al Campionato europeo di morfologia del cavallo arabo. Oltre che sullo sport, abbiamo continuato a puntare sul turismo, inaugurando in città la prima ippovia urbana del Paese e dando vita ad un master universitario sull’equiturismo”.

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