Forza Motorsport 7, il re dei racing games è solo su Xbox One e Pc

Con lo stesso fragore del rombo di una fuoriserie in pista, Forza Motorsport 7, il videogame di guida in esclusiva per Xbox One e Pc, arriva per tutti gli amanti di corse automobilistiche. I possessori della console di casa Microsoft o di un computer possono quindi finalmente godere del gioco di corse più realistico mai realizzato fino a oggi. Per rendersi conto della bellezza di questo prodotto bastano davvero pochi minuti di gioco, tutto sembra perfetto, impeccabile e tale impressione non muta mai man mano che si scopre tutto ciò che il software ha da offrire. Forza Motorsport 7 è un capitolo che consolida l’ottimo lavoro svolto da Turn 10 nel corso degli anni, ma al contempo vanta di una grande personalità, qualità che si manifesta soprattutto nella resa del peso delle vetture in pista, nei feedback prodotti dalla trazione e dall’eventuale scivolamento sull’asfalto, nella generale sensazione di solidità di un modello di guida di assoluto riferimento per quanto concerne il genere. L’equilibrio trovato dagli sviluppatori in tal senso è pressoché perfetto, le auto risultano divertenti da guidare, ma rispondono perfettamente ai comandi proprio come accade nella realtà, quindi sono pronte a punire i piloti qualora schiaccino troppo sul pedale quando non dovrebbero o non tengano in considerazione le condizioni climatiche e quelle dell’asfalto. Grazie all’immensa rosa di opzioni alla guida Forza Motorsport 7 però si propone come un titolo adatto a qualsiasi tipo di giocatore, dal casual gamer a chi invece desidera il realismo più assoluto. Il titolo inoltre grazie ai 700 veicoli a disposizione risulta essere assolutamente vario ed estremamente bello da giocare. Insomma, con questi presupposti è bene sottolineare che non amare Forza 7 è davvero impossibile. Il titolo sviluppato da Turn 10 fa quest’anno da cavallo di battaglia per la line-up di Microsoft, che si è andata via via restringendo, e forte del suo bagaglio di quantità e qualità mira dritto al prossimo mese quando arriverà Xbox One X e potrà sfoggiare soluzioni tecniche 4k da apprezzare sul televisore, soluzioni tecniche impensabili fino a qualche tempo fa. Dopo il suggestivo filmato introduttivo, si viene subito a contatto con la prima delle numerose novità di questo settimo capitolo: la creazione del pilota. Naturalmente, trattandosi di un titolo racing, non c’è un editor approfondito: bisognerà infatti semplicemente scegliere il sesso del proprio alter ego digitale e la sua attrezzatura, ossia casco e tuta. In principio non ci sono molte scelte, alcune tute vengono sbloccate come bonus a seconda della fedeltà verso il marchio “Forza”, ma in poco tempo e dopo poche gare si potrà contare su un buon numero di kit di abbigliamento tra le decine disponibili, alcuni dei quali decisamente particolari: si spazia dalle normalissime tute racing con varie colorazioni e sponsorizzazioni passando per kit di abbigliamento più casual, altri decisamente vintage ed arrivando infine a completi assolutamente originali.

https://www.youtube.com/watch?v=Dokpy_KIuyA]

 

Una volta compiute le prime scelte, il gioco mette i giocatori nei panni di tre diversi piloti facendoli affrontare un tutorial sotto forma di flashback in cui ci vengono illustrate le peculiarità del titolo ed alcune delle novità che incontreremo proseguendo la carriera, come nuove categorie di veicoli e il forte impatto del rinnovato meteo dinamico. Una volta completate queste prime competizioni, si viene a contatto con il fulcro della modalità a giocatore singolo di Forza Motorsport 7: la Forza Driver’s Cup. Una volta arrivati al menù di gioco ci si accorge subito che l’offerta di base resta la stessa vista nei precedenti capitoli, con la modalità carriera divisa in categorie di importanza crescente che includono eventi sempre diversi, il multiplayer che conserva l’ottimo matchmaking della versione precedente del gioco, le collezioni d’auto anche queste divise per rarità e potenza e la solita lista di modalità composte da gare libere, Forza Vista, Hub e altro ancora a completare la lista. Mancano però ancora alcune modalità nel menu principale: gli eventi Forzathon, le Leghe e le aste, che appaiono con la dicitura “coming soon” nelle loro caselle. Presumibilmente i primi saranno simili a quanto visto in Forza Horizon, ossia eventi a scadenza e con limitazioni particolari per vincere ricompense speciali; l’asta dovrebbe includere le trattative tra giocatori per scambiarsi design ed oggetti rari e le Leghe serviranno a competere in multiplayer in gare speciali classificate, come in Forza 6. La modalità principale in single player è sempre la carriera, modalità che si distanzia dal percorso realistico di un pilota professionista, che comprende il far parte di scuderie, competere in campionati secondo un calendario, stipendi e così via. Ancora una volta in Forza Motorsport 7 ci si divide tra tanti eventi, composti da almeno quattro gare dove piazzarsi più in alto possibile per guadagnare crediti e punti esperienza, da spendere per comprare nuove vetture e accrescere il livello della propria collezione di bolidi, e finalmente progredire verso gare più importanti e automobili più potenti. La varietà di questi eventi è molto alta, ognuno è dedicato ad una categoria diversa, con più o meno restrizioni a seconda dei casi, e si ambienta in una selezione di circuiti pensata per stressare il tipo di veicolo che si deve utilizzare, e di conseguenza anche il giocatore. Oltre a competizioni basate su classifica, ci sono gli eventi speciali che pongono chi sta dinanzi lo schermo in situazioni alternative come l’ormai leggendario car-bowling, esibizioni monomarca, endurance o le avvincenti sfide hoonigan. Per dare maggior peso alla vittoria si possono utilizzare le modifiche, ovvero delle carte speciali capaci di dare ad esempio maggiori limitazioni od obiettivi in gara per aumentare i crediti e i punti esperienza ottenibili. Non cambiano molto gli equilibri ma accrescono la sfida e velocizzano l’accumulo di valuta per far crescere la collezione di auto in possesso nel proprio garage. Per quanto riguarda il sistema di guida, ancora una volta la serie di Forza si conferma essere il giusto connubio tra simulazione e arcade. La quantità di sistemi di assistenza alla guida è tale da rendere il gioco godibile anche durante i primi minuti, e soprattutto anche a chi non ha mai provato prima un racing game. Disabilitando tutti i controlli la difficoltà di Forza Motorsport 7 aumenta sostanzialmente e quindi anche chi desidera un livello di sfida molto impegnativo sarà sempre soddisfatto. In gara un piccolo errore può compromettere l’intera corsa, quindi anche stavolta è stato inserito un sistema di “riavvolgimento del tempo”, attivabile premendo il tasto Y, che consente di trnare indietro di qualche secondo e quindi di evitare di commettere l’errore commesso in precedenza. Naturalmente i giocatori che desiderano un’esperienza realistica non usufruiranno mai di tale feature, ma i giocatori meno abili saranno felici di ciò e grazie al riavvolgimento potranno imparare più in fretta come affrontare determinate curve e come dosare l’acceleratore.

 

https://www.youtube.com/watch?v=QITXLdS3eW0

 

Il miglioramento delle performance passa attraverso l’esperienza sui tracciati, che porta a immaginare messe a punto specifiche, da impostare, salvare e condividere andando a modificare i valori relativi alla pressione delle gomme, alla lunghezza dei rapporti, all’allineamento delle ruote, alle barre antirollio e alla durezza delle sospensioni. Insomma se si vuole gareggiare ad alto livello, il titolo di Turn 10 vi offre tutte le armi necessarie per farlo. Un ultimo apprezzamento per quello che concerne il driving system va fatto alle condizioni climatiche e ai suoi effetti, infatti nei circuiti in cui è presente il meteo variabile, in particolare, l’incidenza della pioggia viene rappresentata alla perfezione, andando a creare gradualmente delle pozze d’acqua che influiscono in maniera sostanziale sulla tenuta di strada, allungando inevitabilmente le frenate e impedendo ai giocatori di dare completo sfogo al propulsore, specie se ci si trova alla guida di un’auto potente. Per quello che concerne il lato grafico e tecnico è necessario distinguere tra la resa su Xbox e PC, ma soprattutto tra le diverse periferiche di input utilizzabili, che cambiano radicalmente la nostra esperienza di gioco. Xbox One alle prese con Forza Motorsport 7 si difende egregiamente, prende quanto di buono visto con i precedenti capitoli e lo migliora ancora di più grazie ai nuovi effetti atmosferici e l’illuminazione generale, vera discriminante del fotorealismo. Purtroppo alcuni modelli di auto non sono perfetti, dimostrando come per raggiungere il numero ragguardevole di 700 auto si sia dovuti ricorrere a parecchi lavori svolti nel corso di tutti questi anni: un aspetto che si nota, ma che non rovina per nulla l’impatto grafico che resta comunque di altissimo livello. Su PC invece, grazie alla possibilità di accedere alle impostazioni avanzate, diventa un piacere adattare il motore di gioco alle proprie esigenze. Rimane in sospeso la versione Xbox One X, infatti solo all’uscita della console più potente del mondo, sviluppata da Microsoft, si potrà ammirare il reale potenziale di Forza Motorsport 7 su console. Eccezionali i tracciati, realizzati ad arte ancora una volta e perfettamente riconoscibili. Forse i migliori di sempre per via del meteo dinamico che ne cambia l’aspetto in tempo reale, e illuminati magistralmente. Considerando le molteplici varianti, è possibile affrontare più di 200 percorsi, quanto basta per soddisfare a lungo tutti gli appassionati e tenerli impegnati nello studio della curva perfetta evento dopo evento. A completare la grandezza del titolo c’è il sonoro. Il rumore dei motori in pista è la parte migliore, con tutti i suoni registrati dalle controparti reali. Di grande effetto sono anche i sobbalzi del motore tra una marcia e l’altra. Un po’ meno coinvolgenti i rumori delle collisioni che risultano poco credibili, ma ciò rappresenta l’unico vero neo della produzione, ma che in ogni caso non sporca il risultato d’insieme. La musica di accompagnamento alle selezioni nei menù è composta da una buona raccolta di brani per la maggior parte rock, genere che ha sempre caratterizzato la serie, ma trattandosi di un aspetto totalmente marginale esso non danneggia o migliora il prodotto finale.

 

https://www.youtube.com/watch?v=_PKL3323wkQ

 

Tirando le somme, con Forza Motorsport 7 Microsoft e Turn 10 hanno realizzato un vero e proprio capolavoro, un mastodonte dei racing games, un colosso inattaccabile capace di coinvolgere e appassionare qualsiasi tipo di giocatore. A nostro avviso se siete possessori di una console del colosso di Redmond o avete a disposizione un buon Pc da gioco, lasciarsi scappare Forza Motorsport 7 potrebbe essere un grave errore. Se state cercando un gioco davvero bello, coinvolgente e duraturo, allora questo è il titolo giusto.

 

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 10

Sonoro: 9

Gameplay: 9,5

Longevità: 9,5

VOTO FINALE: 9,5

 

Francesco Pellegrino Lise




Buy Puglia, ecco il primo bilancio dell’edizione 2017

“Obiettivo principale per il Buy Puglia è creare occasioni concrete di affari con gli incontri tra operatori. Questa borsa del turismo testimonia quanto sia rilevante il turismo in arrivo diretto in Puglia e come, una volta qui, i compratori rimangano attratti dalla nostra regione”. Ne è più che convinta l’Assessore regionale all’Industria Turistica e Culturale, Loredana Capone che ha commentato con queste parole la giornata conclusiva del Buy Puglia 2017.

Oltre 2000 appuntamenti di lavoro in cui 200, tra comparatori provenienti da 25 Paesi europei ed extraeuropei, e venditori pugliesi, si sono incontrati per scoprire, comprare e vendere la destinazione Puglia. E’ questo il bilancio dell’incontro d’affari che si è svolto nella giornata culmine degli incontri inter-operatori del Buy Puglia. Ideato e organizzato dall’Agenzia regionale Pugliapromozione, il Buy Puglia, giunto alla sua quinta edizione, si è svolto presso centro affari dell’Aeroporto di Bari.

Nella giornata conclusiva sono stati presentati i dati sulla reputazione delle strutture ricettive della Puglia dell’indagine di Attrattività Turistica (scaricabile da www.buypugliaitaly.it ) che ha analizzato i contenuti, e le prestazioni di tutti i canali web sui quali le strutture del territorio sono presenti.

All’incontro hanno partecipato, oltre all’Assessore Capone, Mario Romanelli di Travel Appeal, Alfredo de Liguori, responsabile Marketing di Pugliapromozione e Luca Scandale, responsabile del Piano strategico Puglia 365.

Dal primo controllo sulla soddisfazione generale degli ospiti, che nel periodo dal 1° settembre 2016 al 31 agosto 2017 hanno recensito le strutture ricettive pugliesi, si registra una attitudine positiva dell’85,5% rispetto all’83,9 dell’Italia (nel 2016 era 83,3% per la Puglia e 82,4% per l’Italia).
Il dato positivo proviene dall’analisi realizzata su un campione di 5358 strutture che impattano maggiormente sull’immagine della destinazione per quantità di contenuti in rete.

“Siamo soddisfatti. Ma vogliamo migliorare ancora. Come? Migliorando le nostre prestazioni, quelle degli operatori, delle strutture, di chi commercializza i servizi, della Regione e dei comuni – ha commentato l’assessore Capone – La reputazione positiva di una destinazione turistica non è istantanea; si costruisce nel tempo e varia nel tempo su dati che sono percezioni. Ci vuole grande impegno a potenziare la nostra reputazione, come già abbiamo fatto per superare lo stereotipo del sud, con la sua bellezza ma anche con i problemi della sicurezza e come abbiamo fatto per far conoscere la Puglia che, solo qualche anno fa, non si sapeva dove fosse posizionata sulla cara geografica. Oggi la Puglia non è solo ambita ma anche raggiunta: contano adesso le recensioni di chi dalla Puglia commenta e riporta le sue percezioni. Il Buy Puglia si è rivelato fin dalle prime edizioni una formula vincente: siamo soddisfatti della intensità della partecipazione e degli accordi di questa fiera. Anche in questa 5a edizione i tour hanno funzionato e hanno incontrato il favore dei compratori a testimonianza di quanto questa terra sia affascinante anche al di fuori dalla stagione balneare. Ovviamente il fascino da solo non basta. Si deve collegare all’organizzazione e all’offerta turistica sempre migliore per cui è indispensabile fornire servizi, tenere strutture aperte anche in questo periodo, insomma organizzare l’accoglienza in modo quanto più possibile efficace e direi attraente”.

Nell’edizione 2017 grande successo ha riscosso la nuova importante sezione di formazione dedicata al settore immobiliare rivolta agli operatori turistici pugliesi, Buy Puglia Investment & Education, (Compra Puglia Investimenti ed Istruzione) ideata e progettata con Federalberghi Puglia, PKF hotelexperts, Tourism Investment, BTO Educational; seguitissimo dagli operatori pugliesi il ricco programma di incontri su quattro aree tematiche: investimenti e sviluppo alberghiero, promozione, distribuzione e ospitalità.

Gianfranco Nitti




Roma, via Salaria: aereo turistico cade sui binari

ROMA – Un ultraleggero biposto è caduto all’altezza di via Salaria sui binari dell’Alta velocità. Dalle prime informazioni, sembra che le due persone a bordo siano rimaste ferite. Sul posto vigili del fuoco e polizia. Trenitalia ha fatto sapere che la circolazione ferroviaria fra Roma Tiburtina e Settebagni è fortemente rallentata. I treni sono stati deviati sulla linea convenzionale con ritardi fino a 60 minuti. Sul posto sono presenti le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana, i Vigili del Fuoco e l’Autorità giudiziaria.
Il veivolo, un biposto di colore bianco, è caduto adagiandosi sull’asse ferroviario. La coda con il timone è proprio al centro dei binari dove passano i treni, il muso si è schiantato contro alcuni alberi e contro la recinzione che delimita l’area.

 




Ddl, attività funerarie: arriva la tassa sui morti

Chi purtroppo, nel corso del tempo ha perso una persona cara, si renderà conto, oltre ovviamente al dolore, di quanto sia difficile morire in questo nostro paese. Si mette in moto una macchina burocratica devastante che dura parecchi mesi, per i più fortunati. Ebbene si, diventa difficile anche morire. L’Italia è il paese più tartassato del mondo e come servizi stiamo invece tra i peggiori. Ma nessuno avrebbe mai pensato alla tassa sul morto. “Se fosse uno scherzo, sarebbe di cattivo gusto. Purtroppo non lo è: alla vigilia del prossimo 2 novembre, giorno in cui si celebrano i defunti, ci troviamo a dover denunciare l’arrivo di una incredibile ‘tassa sui morti'”. Sono le parole del presidente nazionale del Movimento Difesa del Cittadino Francesco Luongo sul disegno di legge Disciplina delle attività funerarie che, proprio in questo giorni, si sta esaminando in Commissione permanente Igiene e Sanità del Senato.

 

“Si tratta di una proposta che vuole riorganizzare il settore dei funerali, riordinare il sistema cimiteriale e combattere l’evasione fiscale, ma che in sostanza introduce nuovi costi per i cittadini per il funerale e la sepoltura dei propri cari – denuncia Luongo -. La nuova ‘tassa’ prevede innanzitutto l’applicazione dell’Iva al 10% sui servizi funerari, fino a oggi esenti dall’imposta e persino il pagamento di una sorta di affitto sulla tomba”, un contributo annuale che dovrebbe essere pari a 30 euro, destinato a finanziare la vigilanza e il controllo da parte delle aziende locali.

 

Il disegno di legge introduce anche l’obbligo per i Comuni di destinare il 20% della TASI incassata ai cimiteri monumentali affinché possano coprire i loro costi”. Un’altra conseguenza del ddl, aggiunge Luongo, sarà “la riduzione delle agenzie funebri presenti sul territorio in quanto si stabilisce che le imprese che organizzano più di 300 funerali l’anno (fino a 1000) dovranno avere almeno 3 mezzi di proprietà, 6 dipendenti assunti a tempo indeterminato e un direttore tecnico, mentre quelle che organizzano più di 1.000 funerali dovranno possedere 4 carri funebri e avere 12 dipendenti”. Le aziende, ipotizza il presidente del Movimento Difesa del Cittadino, che “non si adegueranno alle nuove norme saranno inesorabilmente costrette a chiudere o a essere assorbite da altre imprese più grandi”. “Tutto questo comporterà inevitabilmente un aumento dei costi dei funerali e del mantenimento dei loculi e cappelle in cui sono sepolti i nostri cari estinti – calcola l’associazione -. Se un funerale tipo, ad esempio, oggi costa in media 2.000 euro, con la nuova norma la spesa aumenterà a 2.200 euro”. C’è un detto popolare, in merito alla perdita di un caro che vola in cielo, che dice: “Triste è per chi resta”.

Marco Staffiero




Catalogna, dichiarata l’indipendenza da Madrid: Rajoy assume la presidenza

Il parlamento di Barcellona ha dichiarato l’indipendenza da Madrid e ha dato il via al processo costituente della Repubblica. Nelle stesse ore, il Senato iberico ha attivato l’art.155 della Costituzione, che commissaria la regione ribelle.

E oggi il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha assunto le funzioni e i poteri del presidente della Generalitat catalana, dopo la destituzione di Carles Puigdemont, ai sensi dell’art. 155 della Costituzione. La vicepremier, Soraya Saenz de Santamaria, assume le funzioni e i poteri del vice presidente catalano al posto del numero due del Govern, Oriol Junqueras. E’ quanto si legge nella Gazzetta ufficiale spagnola pubblicata stamani e ripresa da El Pais.

Inoltre il comandante dei Mossos d’Esquadra, la polizia regionale catalana, Josep Lluis Trapero, è stato rimosso con un ordine del ministero degli Interni spagnolo. La rimozione di Trapero – che ieri non era stata annunciata dal governo spagnolo – è prevista dall’attivazione dell’art. 155 della Costituzione per il commissariamento della Catalogna, pubblicata stamani nella Gazzetta ufficiale, ripresa dai media spagnoli.

“Proteggere e garantire la sicurezza delle persone è la nostra priorità. Continuiamo a lavorare normalmente“. E’ quanto si legge sull’account Twitter dei Mossos d’Esquadra, la polizia regionale catalana, il cui comandante Josep Luis Trapero è stato destituito dal governo di Madrid. Nel post anche la foto di due agenti che camminano tra i passanti in una via affollata.

Le aspirazioni indipendentiste catalane hanno radici lunghe secoli e si sono rafforzate nell’Ottocento, il secolo di nazionalismi. Si è anche sviluppata una letteratura catalana, lingua romanza ben distinta dal castigliano parlata da 10 milioni di persone.

Il 6 ottobre 1934 il presidente del governo autonomo di Catalogna, Lluis Companys, proclamava uno “Stato catalano nel quadro di una Repubblica federale di Spagna”, ancora inesistente. Dieci ore e decine di morti dopo si arrendeva.

“Catalani! – esclamò dal balcone della Generalitat, la sede del governo catalano – In questa ora solenne, a nome del popolo e del
Parlamento, il governo che presiedo assume tutti i poteri in Catalogna, proclama lo Stato Catalano della Repubblica federale
spagnola”. La risposta del governo centrale non si fece attendere. Il comandante militare in Catalogna, generale Domingo Batet, rifiutò di mettersi agli ordini della Generalitat e dopo aver consultato il capo del governo a Madrid, proclamò lo stato di guerra.

Un soldato cadde sotto i colpi di un miliziano, l’esercito rispose con i cannoni. Gli scontri nella notte provocarono fra 46 e 80 morti, secondo gli storici. Alle 6 del mattino del 7 ottobre, 10 ore dopo la proclamazione, Companys annunciò la resa al generale Batet. Venne arrestato insieme al suo governo e a diversi deputati; la loro foto dietro alle sbarre farà il giro del mondo.

Il 14 dicembre, una legge sospese indefinitamente l’autonomia della Catalogna. Rifugiatosi in Francia dopo la guerra civile (1936-1939), Companys fu arrestato dai tedeschi nel 1940 e consegnato al dittatore Francisco Franco. Fu fucilato il 15 ottobre à Montjuic, fortezza che sovrasta Barcellona, diventando un eroe degli indipendentisti catalani.

La questione catalana ha punti di contatto con i Paesi Baschi e la Navarra, dove si parla la lingua basca, che non ha punti di contatto con le altre lingue indoeuropee, ed esiste un forte senso nazionale rispetto a Madrid. I baschi, a differenza, dei catalani per decenni si sono organizzati militarmente in modo clandestino tenendo a lungo testa al governo centrale. Alla fine si è raggiunto un accordo di compromesso in cui alle due regioni basche è stata riconosciuta una forte autonomia, anche fiscale, in base ad accordi speciali.




Macerata, albanese prende a martellate la compagna. Gravissima

MACERATA – E’ ricoverata in ospedale a Macerata in gravissime condizioni una donna albanese aggredita ieri notte dal compagno, un connazionale di 55 anni, che prima ha cercato di investirla con l’auto, poi l’ha colpita alla testa con un martello e una chiave a triangolo. L’uomo, Besnik Habiraj, 55 anni, è stato poi arrestato dalla polizia dopo che alcuni testimoni hanno dato l’allarme al 113. Il fatto è avvenuto a Piane di Potenza di Montecassiano, nei pressi della discoteca Liolà. La donna ha profonde lesioni alla testa e al volto. Il compagno è in stato di fermo con l’accusa di tentato omicidio.




Potenza: il mistero dei Templari al cimitero San Rocco

POTENZA – Secondo la storia, l’Ordine dei Templari fu fondato nel 1118, al termine della prima Crociata, dall’aristocratico Hugo di Payns. L’Ordine dei Templari era originariamente costituito da 11 frati francesi che, armati di spada, ebbero il compito di difendere dagli infedeli i pellegrini che viaggiavano lungo le strade sante fra Jaffa e Gerusalemme.

 

Nel cimitero di Borgo San Rocco a Potenza, nascosta tra le altre opere architettoniche, si scorge una piccola Cappella, risalente alla fine dell’800, che presenta incisioni esterne abbastanza comuni, ma soffermando meglio lo sguardo si possono scorgere alcuni particolari molto interessanti: non molto comune è la presenza di un giardino privato, contornato da ulivi recintati, la cripta si trova a capo della struttura, il tutto chiuso da un piccolo cancelletto in ferro. Le iscrizioni presenti in alto raffigurano una croce latina formata da due segmenti di diversa misura che si intersecano ad angolo retto, in cui il segmento minore è circa a tre quarti del segmento maggiore. Per la maggioranza dei cristiani la croce è un simbolo dell’amore di Dio. Il significato simbolico è di riferimento per i cristiani nel mondo, ma questa particolare croce ha, ai suoi lati, delle ali simili a quelle d’aquila, usate come contorno della svastica durante il periodo del nazionalsocialismo tedesco. Le ali, infatti rappresentavano l’aiuto “divino” che veniva chiesto durante le battaglie.

Possiamo dunque ipotizzare, attraverso questo particolare, un primo cenno visivo che riporta alle Crociate. E non è tutto, il mistero continua, in basso della Cappella possiamo osservare una scultura che prende la forma di una lampada ad olio, sul quale manico si trova un’altra croce latina.

 

Una lampada, dell’olio, l’attesa: sono questi gli elementi che caratterizzano la parabola delle dieci vergini che Matteo presenta al capitolo 25 del suo vangelo. Nel caso specifico della scultura posta sull’entrata della cripta, il significato è palesemente una sorta di attesa perpetua affidata a Dio, che toglie i peccati, assolvendo i fedeli proprio con l’olio. All’interno della cripta, le lapidi contornate da varie statuine raffiguranti Santi, e delle scritture il cui tono è solenne, ricercato e carismatico.

Leggendo queste parole l’attenzione va sulla missione posta in essere dal defunto che “Senza rancore, nel politico risorgimento contempla il sangue dei suoi, con abito d’onestà, affermò che nell’intima religione del dovere trae piedistallo di dolcezza l’anima veramente pura ed intemerata.” Tali scritti trovano affinità con i giuramenti Templari e con il tenore di vita che questi monaci-soldati erano tenuti ad avere.

 

Le donne non erano ammesse all’ordine, almeno non ufficialmente. Una donna, Ester, presente nella cripta, lascia un’incisione forte e in maiuscolo: Vuole quella dimora perpetua per sempre per la sua famiglia e per lei. Indagando presso gli uffici cimiteriali, il custode ha fatto sapere che la cappella è stata acquistata ad aeviternus, ovvero in eterno. Il costo o il nome dell’acquirente non sono stati svelati, ma sappiamo che la prima ad essere stata sepolta all’interno è stata proprio Ester. I suoi cari hanno provveduto all’istallazione di tutte le componenti della cappella.

Continuando ad osservare sull’altare, come di consuetudine c’è una croce, ma non è la semplice croce latina, bensì una Budded Cross, ovvero Croce bruciata. Nota anche come Croce degli Apostoli, sarebbe la Croce Latina fissata con tre cerchi o dischi, alla fine di ogni braccio. Per il cristiano rappresentano la Santissima Trinità, ed era uno dei simboli templari per eccellenza.
L’altra croce che si scorge al di sotto dell’altare, rossa anche se scolorita è una chiara Croce Templare: Croce rossa in campo bianco, nel corso degli anni ne sono state adottate di diversi tipi e forme, dalla croce greca a quella cosiddetta croce patente, ovvero la croce a bracci uguali che si allargano nella parte esterna.

 

Al cimitero di Borgo San Rocco di Potenza ci sono anche altre tombe dalle parvenze Templari, ma la cripta di cui si è parlato è l’unica ad essere perpetua e “fuori dal tempo”. Cosa significa? Significa che se anche dovesse crollare, nessuno potrebbe spostare, né toccarne i resti finchè qualche erede, seppur lontano, ne dia disposizione.

Il Professor Mario Moiraghi, docente universitario ed esperto di storia medioevale, avrebbe dimostrato che i Templari hanno avuto origine in Italia, fondati da Ugo dei Pagani nativo di Forenza in Basilicata. I Cavalieri Templari ebbero origine in Italia Altobradano, la magica terra di Basilicata sarebbe stata la culla dei Cavalieri, e da qui verrebbe anche spiegata la presenza di tali incisioni nella cripta presso il cimitero di Potenza, luogo di eterno riposo per la famiglia capeggiata da uno dei probabili Cavalieri del Tempio.

Giulia Ventura

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Marsala, guasti alla rete idrica: disagi per i residenti versante nord

MARSALA (TP) – Un doppio guasto alla rete idrica di Marsala comporterà, da stamani, qualche disagio ai residenti del versante nord/est del territorio. Il Servizio idrico comunale, infatti, ha comunicato che ieri sera un primo danno ha interessato la condotta che dai serbatoi di contrada Sotana fa giungere l’acqua sul versante nord.

Riparata tempestivamente la tubatura, nella stessa serata di ieri l’erogazione dell’acqua era ripresa lentamente, fino a ridursi da stamattina a causa di un altro guasto nei pozzi di contrada
Sant’Anna, collegata con la stazione di Sotana. La rottura di un motore verificata alle prime ore di oggi, in pratica, ha interrotto il quadro elettrico generale con arresto degli altri due motori che tecnici ed operai comunali riavvieranno comunque in mattinata. Resta il guasto al terzo motore, tenuto conto che si dovrà attendere fino a lunedì per la riparazione, con sostituzione dei componenti danneggiati. Ne consegue, che nelle prossime 48 ore ci saranno disagi per l’approvvigionamento idrico sia nel versante nord (da Dammusello a Birgi) che in alcune zone del
versante est (Matarocco, Paolini, ecc.).




Diritti, voti di fiducia e democrazia: sul treno con Renzi fermi nel tunnel

Il treno è partito con a bordo il simpatico Renzi versione Grillo 2.0 e mentre si allontana si sente l’eco nel vuoto della politica echeggiare alcuni versi dalla canzone di Toto Cotugno “Il treno va”. Distintamente si leva nell’aria il canto di alcuni versetti: “Dentro al mio vagone pieno di sogni / Il mio treno va… e va… / Con le paure ed incertezze ed inganni / Para papa para paparapa …ra papa…pa…pa” Cosa vorrà mai intendere il Matteo viaggiatore? Che messaggio vorrà lasciare? Para papa para paparapa!

 

All’esame della Commissione Affari Sociali della Camera dei deputati si trova attualmente il testo di una proposta di legge su iniziativa dei deputati: Russo, Castello, Catanaso,Genoese, Lainati,Romele e Sarro. La proposta, intitolata : Disposizioni concernenti l’interoperabilità dell’anagrafe della popolazione residente con le anagrafi canine regionali e l’indicazione degli animali di affezione nelle certificazioni relative allo stato di famiglia”,  fa parte del pacchetto degli “ altri diritti”, vanto del governo in scadenza. Sette deputati  impegnatissimi  in questa lotta di “civiltà” mentre si fatica a rintracciare un drappello di senatori così appassionatamente dedicati al problema della disoccupazione dei giovani e non solo. Si congeda da questi deputati salutando questo governo, augurando che chi lo seguirà  si dedichi  un po’ meno agli “altri diritti” ed un tantino di più ai diritti del Paese.

 

Augurandosi  che il governo che verrà si occuperà meno degli “altri diritti” perché dedicare il tempo prezioso della Camera a dibattere sull’eutanasia , seppure anche questo sia un nobile argomento, non presenta alcuna emergenza, tanto è che già esiste un certo automatismo istituzionale di eutanasia dolce e silente. La praticano regolarmente  dei soggetti che impossibilitati di permettersi  la sanità privata, le cure varie (in assenza di quella pubblica), questi soggetti si lasciano andare dolcemente, abbandonandosi nelle mani di Thanatos, dio dell’eterno sonno, senza scomodare il volenteroso Caronte dei tempi nostri per accompagnarli in Svizzera. Aspettare mesi nelle liste della Sanità per un esame specialistico mentre il male corrompe il corpo del soggetto,  non è altro che “eutanasia di seconda mano”. Anche per questa ipocrisia andrebbe salutato il governo degli “altri diritti” in scadenza.

I soliti movimenti ed associazioni, fautori degli “altri diritti”,  fanno pressione sul governo e molti deputati raccolgono il canto delle sirene, anche perché la “grande stampa” promuove anch’essa la liberalizzazione della droga. A volte parlano di legalizzazione per scopi terapeutici ma le associazioni più agguerrite la vogliono legalizzata anche per fini di svago.

Sia essa legale oppure di contrabbando i suoi effetti si incontrano ogni volta che un drogato alla guida della sua macchina lascia vittime innocenti sull’asfalto. Per questo e non solo va il saluto ai vari Manconi, i Roberto Saviano, i Della Vedova  e le associazioni Coscioni  e con loro  le vittime cadute sull’asfalto uccise da soggetti sotto l’effetto della droga, si salutano  quei giovani morti per overdose ,quelli che ogni  anno finiscono al Pronto soccorso  per l’uso  incosciente di cocaina, cannabis ‘rafforzata’ e anfetamine, e nulla importa se la droga provenga dal mercato legalizzato, liberalizzato  oppure dal mercato nero.

I morti  sono morti, il come e il dove non interessa. Si accomiata  questo governo in scadenza e il Paese spera  che non faccia  in tempo a portare a termine un simile  sfascio.

Viaggia insieme a Renzi sul treno, un cofanetto governativo custode dei “preziosi successi”, tutti articoli di propaganda da distribuire in ogni sosta alle stazioni programmate. La dentro  vi si custodiscono la memoria del matrimonio civile,le  unione fra soggetti dello stesso sesso e persino un progetto di  divorzio breve. Vi si trova la magna carta dell’aborto e un progetto targato “alta priorità” chiamato  Jus Soli, lo Jus Culturae. Questo governo chiude la legislatura  lasciando  sul terreno una grossa emergenza, un’ immigrazione  fuori  qualsiasi controllo. Non lo rimpiangono  le migliaia di giovani disoccupati, le  migliaia di cittadini senza casa. Non sentiranno  davvero la sua mancanza i tanti malati in lista d’attesa ed i pensionati alla minima che non ce la fanno a curarsi.

Contano invece i giorni sperando in domani migliori,  le vittime della criminalità, esposte  ai pericoli della delinquenza comune per l’inadeguatezza della  sicurezza. Altri aspettano maggiore tutela della libertà d’espressione di parola e libertà di stampa.

Un governo se ne va ma con la legge elettorale che ha imposto con la fiducia,  il domani non promette per niente bene e mentre “il vecchio” lascia gli scranni del Palazzo ci si augura che le prossime cabine elettorali sappiano discernere, scegliere e scartare. Rimane forte la preoccupazione  tuttavia, di ritrovare lo  stesso quadro del passato  insinuatosi  nelle pieghe di liste e listini così subdolamente costituite nelle retrobotteghe dei partiti.

Magra consolazione del Paese: dove difetta la classe politica, quando  sbaglia il legislatore ,per fortuna supplisce la Consulta la matita rossa della Corte Costituzionale; quando sbagliano i giudici a volte interviene il Consiglio Superiore della Magistratura;quando sbagliano i chirurghi si trova sempre un becchino.

Questa è l’Italia.

Altro giro, altre storie. Domani è un altro giorno. Domani si vota nuovamente.

Che vinca il migliore!

 

 

 




WhatsApp permetterà di cancellare i messaggi inviati, arriva la funzione “elimina”

Dopo quasi un anno di indiscrezioni, di annunci e di smentite, di false voci e di speranze, finalmente sta arrivando su WhatsApp la possibilità di cancellare i messaggi inviati per sbaglio, o di cui ci si è pentiti appena premuto il tasto “invia”. Secondo quanto diffuso dal sito WABetaInfo, portale dedicato alla popolare piattaforma di instant messagging di proprietà di Mark Zuckerberg, la novità è in fase di distribuzione su iPhone, telefonini Android e Windows Phone. In una pagina del sito di WhatsApp la nuova opzione viene chiamata “Eliminare i messaggi per tutti”. Questa feature “Permette di eliminare specifici messaggi che hai inviato a un gruppo o a una chat individuale”, ed è “utile se hai inviato un messaggio alla chat sbagliata o se il messaggio che hai inviato contiene un errore”, si legge. Per eliminare un messaggio, sia esso una frase, un’immagine, un audio o un filmato, basterà selezionarlo e toccare il simbolo del cestino, quindi selezionare “elimina per tutti”. Una volta fatto, i destinatari visualizzeranno la scritta “Questo messaggio è stato eliminato”. La novità ha tuttavia alcuni paletti: per avere ripensamenti si avranno a disposizione sette minuti, trascorsi i quali il messaggio non potrà più essere eliminato. La funzione, inoltre, richiede che mittenti e destinatari abbiano la versione più aggiornata dell’applicazione. C’è poi da tener conto che i destinatari potrebbero vedere il messaggio prima che venga eliminato e salvarlo sul loro dispositivo. WhatsApp, infine, non invierà una notifica nel caso in cui l’eliminazione non vada a buon fine. Quindi l’opzione migliore resta sempre quella di stare attenti a cosa si invia e soprattutto a chi lo si invia.

 

Francesco Pellegrino Lise




iPhone X: boom di prenotazioni, tempi di attesa fino a 6 settimane

Si sono aperte venerdì 27 ottobre, le prenotazioni per accaparrarsi il nuovo e attesissimo iPhone X (qui le specifiche del dispositivo), il modello che celebra i dieci anni del melafonino e che arriverà nei negozi il prossimo 3 novembre in 55 Paesi, Italia compresa. I preordini sono stati aperti sul sito Apple ma chi lo ha ordinato online dovrà aspettare un po’ per riceverlo a casa. Questo perché dal momento in cui è stata data la possibilità di “prenotare” il nuovo smartphone di Cupertino c’è stato un vero e proprio boom di richieste. Infatti appena dopo pochi minuti dall’apertura degli ordini i tempi di spedizione sono slittati dal 3 al 6 novembre e dopo poche ore la consegna stimata si è notevolmente allungata, fino a 5-6 settimane per i clienti italiani, sintomo di scorte ridotte come più volte ventilato dalle indiscrezioni delle ultime settimane, ma anche sintomo del fatto che gli italiani nonostante la crisi continuano a non rinunciare alla tecnologia. Apple dal canto suo ribadisce che nei negozi, il 3 novembre, saranno disponibili dei pezzi per la vendita, senza specificarne le quantità. La compagnia incoraggia i potenziali clienti ad arrivare “presto”, ma le code davanti ai negozi potrebbero risultare inutili se le scorte si preannunciano limitate. In Italia gli store apriranno alle 8. In ogni caso tutto ciò garantirà un enorme risalto mediatico al dispositivo, che sembra già essere destinato a infrangere diversi record di vendite.

https://www.youtube.com/watch?v=K4wEI5zhHB0

La strategia Apple di concepire iPhone X come lo smartphone della mela con il maggior numero di novità degli ultimi anni è apparsa convincente fin da subito, almeno da un punto di vista commerciale. Come sempre però, c’è anche un rovescio della medaglia, che in questo caso sembra essere rappresentato dall’andamento sul mercato di iPhone 8 e 8 Plus, ossia i modelli nuovi ma non top di gamma che l’azienda statunitense ha immesso sul mercato a settembre. Dopo la fase di prenotazione infatti, i tempi di consegna dei nuovi iPhone slittano solitamente fino a 3-6 settimane, mentre per iPhone 8 e 8 Plus non si è andati a più di 1-2 settimane o anche meno, a seconda degli operatori e delle catene di vendita. Senza dimenticare l’assenza delle code davanti agli Apple Store il 22 settembre, giorno in cui questi due dispositivi hanno fatto il loro debutto sul mercato. La sensazione comunque, fin dall’evento di presentazione di settembre, è che iPhone X abbia in qualche modo penalizzato l’offerta dell’azienda di Cupertino in ambito smartphone, mettendo in ombra iPhone 8 e 8 Plus. Con un prezzo di partenza che supera abbondantemente i mille euro, l’iPhone X introduce alcune novità significative. In primis il sistema di riconoscimento facciale, Face ID, principale imputato secondo le voci di corridoio dei ritardi di produzione per via delle componenti e del delicato assemblaggio del nuovo device del colosso di Cupertino.

Francesco Pellegrino Lise