Fiera di Grottaferrata: “L’alba di un grande cambiamento”

La 418esima edizione della Fiera di Grottaferrata, apertasi nella mattinata di oggi, inaugura di fatto, coincidendovi in pieno, la Settimana Santa che condurrà alla Pasqua, che si celebrerà quest’anno  domenica 1 aprile. Per questo il sindaco Luciano Andreotti nel suo breve saluto prima del taglio del nastro ha voluto sottolineare come l’Amministrazione comunale abbia voluto con convinzione  promuovere per il prossimo venerdì santo, 30 marzo, la prima edizione della Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo che si terrà nel cortile del monastero di San Nilo.
“Nel giro di una settimana – ha detto il sindaco – Grottaferrata vivrà un grande evento religioso nel pieno dell’evento fieristico”.

Una edizione, quella appena iniziata, dell’evento più antico e tradizionale della cittadina castellana che il sindaco ha definito  “di mezzo”, “a cavallo tra passato e futuro “ “alba di un grande cambiamento” di cui in realtà già dalla logistica e dall’organizzazione degli spazi si vedono le prime tracce.
Numerosi i sindaci del territorio presenti: tra gli altri Roberto Mastrosanti di Frascati, Emanuele Pucci di Monteporzio, Emanuele Crestini di Rocca di Papa, Carlo Colizza di Marino e altri rappresentanti dei comuni castellani e di quelli gemellati nel percorso niliano, in particolare il comune salernitano di Bracisgliano, presente in fiera con uno stand e all’inaugurazione con il sindaco Antonio Rescigno.
Tra gli stand istituzionali anche quello del comune calabrese di Orsomarso.
“Ora tuttavia – ha annunciato il sindaco in un passaggio  del discorso – il compito che la mia amministrazione si assume, a partire già da domani, è quello di dare alla fiera una nuova veste e far sì che la fiera sia fattore di sviluppo economico e culturale attrattore di turismo e nuove iniziative commerciali.  Per rilanciare l’evento – ha detto Andreotti – occorrerà un vero cambio di passo affidando l’organizzazione dell’evento a un vero e proprio ente Fiera partecipato da più soggetti che possa programmare, individuare e sviluppare  nel quartiere fieristico di San Nilo le tematiche di una fiera vincente e d’eccellenza che guardi in primo luogo al territorio dei Castelli Romani”.
Il primo cittadino ha quindi salutato i numerosi colleghi sindaci presenti e ringraziato gli amministratori e gli uffici del Comune di Grottaferrata come gli uffici, i consiglieri comunali e la presidente del Consiglio comunale, Francesca Passini che ha curato il cerimoniale della mattina inaugurale.
Dopo il sindaco, è intervenuto il vescovo di Frascati, S.E. monsignor Raffaello Martinelli  che ha definito la Fiera come “un evento di unità, collaborazione perché solo attraverso l’unione delle forze, la collaborazione e il rispetto l’uno dell’altro possiamo far crescere i Castelli Romani e Grottaferrata”.
Il vescovo Martinelli ha quindi sottolineato con piacere la notizia della Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo, tornando a spiegare come anche un evento come la Fiera più che mai quest’anno nell’ottica pasquale possa vedere “morire gli egoismi e le divisioni per darci una mano gli uni gli altri” e vedere una resurrezione del lavoro, soprattutto di quello giovanile perché “i nostri giovani hanno diritto di sentirsi soggetti attivi nell’opera produttiva della comunità”.
Il nastro è stato tagliato dalla signora Ivonne Orzilli, matriarca di una famiglia di imprenditori vitivinicoli grottaferratesi, scelta come madrina della 418esima edizione della Fiera di Grottaferrata.
A pranzo  il sindaco Andreotti, assessori e consiglieri di Grottaferrata hanno dato il via al Callara Tour 2018 organizzato dalla frazione di Saletta di Amatrice, salutando la prima mattina della #Fiera418 con un gustoso gesto di solidarietà a base di maccheroni all’amatriciana a sostegno delle comunità del centro Italia colpite dal terremoto del 2016.




Virata M5S, da Fico a Fraccaro: giochi ancora aperti per le Camere

Colpo di scena notturno nella rosa dei candidati M5S per la presidenza della Camera. Con un blitz a poche ore dall’assemblea dei gruppi congiunti i capigruppo del Movimento Giulia Grillo e Danilo Toninelli annunciano che il candidato ufficiale alla guida di Montecitorio è Riccardo Fraccaro.

E l’annuncio arriva una manciata di minuti dopo dalle indiscrezioni secondo cui a Silvio Berlusconi sarebbe stata sottoposta l’ipotesi di candidatura di un quarto nome unitario per il centrodestra, l’ex magistrato Maria Elisabetta Casellati. “Fraccaro ha esperienza, essendo stato segretario dell’ufficio di presidenza della Camera”, spiegano fonti vicine ai vertici del M5S motivando così la virata notturna dalla scelta di Roberto Fico – dato per favorito nelle ultime ore – a quella dell’esponente del Trentino Alto Adige, tra i parlamentari più vicini a Luigi Di Maio e “supervisore”, assieme a Alfonso Bonafede, della giunta di Virginia Raggi nei mesi critici dell’amministrazione capitolina.

“Contiamo sui voti della Lega”, è la posizione dei vertici del M5S che ricordano come Fraccaro sia stato anche protagonista della battaglia del Movimento sull’abolizione dei vitalizi, uno dei “topic” del programma annunciato da Di Maio. Resta da vedere se la candidatura di Fraccaro – che sarà ratificata questa mattina dall’assemblea congiunta – sia destinata a resistere. Ancora aperti infatti sono i giochi per le Camere dopo la rottura tra Lega e FI e dopo l’annuncio, da parte di Matteo Salvini, del suo appoggio al M5S per Montecitorio. Nelle ore notturne, infatti, sembra ritornare in auge l’ipotesi di una ricucitura interna al centrodestra sul nome di Casellati. Il suo nome sarebbe stato proposto a Berlusconi come punto di caduta tra FI e Lega e l’ex Cavaliere ci starebbe riflettendo, è la novità che emerge a tarda notte. Una novità che potrebbe incontrare anche l’ok del M5S: Di Maio, infatti, questa sera dava il suo via libera alla candidatura di Anna Maria Bernini – che ha poi declinato – o “di un profilo simile”.




Anguillara Sabazia, acqua non potabile a Ponton dell’Elce: è caos tra comunicazioni ufficiali e chiacchiere

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Ad Anguillara da oltre due mesi l’acqua fornita dall’acquedotto di Ponton dell’Elce risulta “non potabile”. A stabilirlo l’ordinanza del sindaco Sabrina Anselmo del 16 gennaio che dispone il divieto di uso potabile a seguito delle analisi effettuate dall’Arpa il 4 gennaio e comunicate dalla Asl Roma 4 al Comune il 16 gennaio.

L’incertezza dei residenti tra chiacchiere e dati ufficiali

Un atto meramente formale, secondo alcuni membri dell’amministrazione comunale, in quanto il prelievo dell’Arpa sarebbe coinciso con lo stesso giorno in cui è stato effettuato un lavoro di manutenzione dell’impianto di potabilizzazione, che risultava non funzionante. Dal 16 gennaio ad oggi i residenti del quartiere vivono nell’incertezza di capire se l’acqua è tornata potabile oppure se vige ancora il divieto d’uso potabile. Incertezza causata soprattutto da chi asseriva: “L’acqua è potabile, si è dovuto emettere l’ordinanza perché nel momento che si sostituiva la pompa la Asl ha fatto i prelievi”. Affermazioni, queste ultime, smentite dalle successive analisi dell’acqua, effettuate sempre dall’unico organo deputato a farlo: l’Arpa Lazio. Il campionamento dell’acqua del pozzo di Ponton Dell’Elce fatto a febbraio da Arpa Lazio ha confermato che i valori dell’arsenico restano superiori ai limiti di legge.

Le rassicurazioni su facebook del consigliere di maggioranza Massimiliano De Rosa smentite dalle analisi dall’Arpa Lazio

Ma a creare ulteriore confusione sul fatto se bere o meno l’acqua di Ponton dell’Elce, nonostante permanga il divieto dell’ordinanza sindacale del 16 gennaio 2018, sono le dichiarazioni rilasciate su Facebook del consigliere di maggioranza Massimiliano De Rosa. Il 22 febbraio un cittadino di Ponton Dell’Elce formula per iscritto sul social Fb la seguente domanda: “A distanza di 50 giorni si possono avere informazioni sulla potabilità dell’acqua a Ponton Dell’Elce?”. La risposta arriva sempre su Facebook dal consigliere di maggioranza Massimiliano De Rosa il quale tra l’altro dice: “Comunque se può rasserenare le analisi private che abbiamo fatto fare dalla Hydrocon – laboratorio analisi privato ndr. – il 6/2 sono OK. Purtroppo per la revoca dell’ordinanza di non potabilità aspettiamo esito analisi Arpa”. La risposta dell’amministratore è molto chiara: ufficiosamente “è tutto OK” perché lo dice un laboratorio privato, quindi l’acqua non ha arsenico oltre i limiti di legge, ma ufficialmente si deve aspettare l’Arpa, che è l’unico organo deputato. Ma a smentire le analisi del laboratorio privato e quindi le rassicurazioni del consigliere sono i risultati del campionamento effettuato a febbraio dall’Arpa: La Asl ROMA4 scrive al presidente del Comitato di Quartiere Francesca Martini comunicando che le analisi effettuate il 13 febbraio hanno dato esito NON conforme per l’arsenico e che tale esito è stato comunicato al Sindaco.

Acqua non potabile e interruzioni del servizio idrico, un residente: “Siamo ormai allo sbando”

Una vera e propria doccia fredda per i cittadini del quartiere di Anguillara che ora dovranno attendere i risultati delle nuove analisi dell’Agenzia regionale effettuate lo scorso 8 marzo. Intanto ieri c’è stata l’ennesima interruzione del servizio idrico nel quartiere di Colle Sabazio dove i residenti non sono riusciti a contattare il Comune al fine di segnalare il disservizio. “Non si riesce ad avvisare nessuno – racconta una residente del luogo – perché i vigili non rispondono più al numero delle emergenze, non sappiamo chi dover avvisare. Siamo ormai allo sbando”.

Una macchina comunale da rivedere?

Silvia Silvestri, consigliere con delega all’Acqua Pubblica ha dichiarato che non era a conoscenza delle analisi del 13 febbraio da parte dell’Arpa, nonostante la comunicazione fosse stata recapitata all’ufficio comunale competente. A questo punto ci si interroga sul funzionamento della macchina comunale, perché se su un fattore importante come la salute pubblica le comunicazioni non vengono riportate ai responsabili, qualcosa da rivedere profondamente c’è sicuramente.

Silvio Rossi – Ivan Galea




Frascati: palla al centro con “Le Donne del Vino”

FRASCATI (RM) – “Le donne del Vino” un evento che ha messo in evidenza la grande sensibilità che ha il Comune di Frascati e l’assessorato alla Cultura rispetto ai temi dell’enogastronomia, del turismo e anche all’imprenditoria femminile. Ottimi padroni di casa sia il sindaco Roberto Mastrosanti che lo stesso assessore Emanuela Bruni.

Il Comune di Frascati sta cercando di promuovere i suoi vini al meglio con iniziative e formule che aiutino a rimettere in tavola i vini nostrani. A tale proposito a spiegare questo indirizzo politico sono stati Roberto Gherardi Consigliere Delegato all’Enoturismo e Basilio Ventura delegato all’agricoltura.

Molto interessante l’intervento della presidente de Le donne del vino Donatella Cinelli Colombini la quale ha commentato diverse slide che raccontano non solo l’evoluzione e i traguardi raggiunti dalle donne nel mondo del vino ma sono dei veri e propri vademecum utilissimi per guidare gli addetti ai lavori verso una promozione dei prodotti vitivinicoli mirata ad espandersi e ad affermarsi anche nell’ormai florido comparto enogastronomico.

L’associazione che guida Colombini conta oltre 770 donne straordinarie di tutte le regioni italiane: produttrici, enotecarie, ristoratrici, giornaliste, sommelier, esperte che stanno dando moltissimo al mondo del vino. Donatella Cinelli Colombini è una donna straordinaria: nel 1998 ha lasciato l’azienda di famiglia per crearne una sua composta dal Casato Prime Donne a Montalcino dove produce Brunello e dalla Fattoria del Colle a Trequanda con cantina di Chianti e centro agrituristico. Le sue sono le prime cantine in Italia con un organico interamente femminile.Nel 2003 Donatella ha vinto l’Oscar di miglior produttore italiano ed ha pubblicato il Manuale del turismo del vino. Nel 2007 è uscito il suo secondo libro Marketing del turismo del vino seguito nel 2016 dal Marketing delle Cantine aperte. Dal 2001 al 2011 è stata Assessore al turismo del Comune di Siena ed in questo periodo ha ideato il “trekking urbano” nuova forma di turismo sostenibile e salutare. Nel 2012 le è stato assegnato il “Premio Internazionale Vinitaly” e nel 2014 il titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana. Dal 2016 è presidente Nazionale delle Donne del Vino

Molto coinvolgente anche l’intervento dell’imprenditrice serronese Pina Terenzi vicepresidente nazionale dell’associazione “Donne in campo” che ha messo in evidenza il ruolo fondamentale che hanno le donne nel mondo del vino perché sono il fulcro delle aziende a conduzione familiare, che rappresentano il 76% di tutte le aziende agricole europee. Donne come motore della ripresa e della crescita dunque per mettere in campo nuove idee e attuare quelle possibili come i distretti del cibo che si sposano con le degustazioni. Una maniera per rilanciare le zone rurali e incentivare ancora di più il turismo enogastronomico

In sala ad ascoltare un alta rappresentante CIA-Agricoltori Italiani, una delle maggiori organizzazioni di categoria d’Europa che lavora per il miglioramento e la valorizzazione del settore primario e per la tutela delle condizioni dei suoi addetti, contando su circa 900 mila iscritti in Italia.

Una suggestiva degustazione di vini ha concluso l’evento che si è rivelato un vero e proprio successo.

 




Anguillara Sabazia, Stazione del Cinema: tutto esaurito per Carlo Verdone

 

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Un successo. Non può essere altrimenti definito l’incontro organizzato dalla biblioteca comunale di Anguillara Sabazia e dall’associazione “Lo sguardo di Handala”, presso la Stazione del cinema, nell’ex consorzio agrario, con l’attore e regista Carlo Verdone. La sala piena, gli applausi e le risate che sottolineavano i divertenti aneddoti che hanno ripercorso le tappe fondamentali della sua ormai quarantennale carriera, i selfie scattati dai ragazzi degli istituti Vian e Paciolo, ma anche da appassionati meno giovani, hanno caratterizzato questa giornata all’insegna del cinema di qualità.

Gli onori di casa sono stati fatti dalla vice sindaca Sara Galea e dalla responsabile della biblioteca Maria Assunta Montori

L’attore regista ha intrattenuto un colloquio piacevole con Luigi Lozzi, che da anni ad Anguillara cura rassegne cinematografiche, particolarmente orientate alla proiezione di pellicole lontane dai circuiti Blockbuster. Nelle due ore di chiacchierata, Verdone ha ricordato la nascita dei primi personaggi quando era ancora ragazzo, la prima rappresentazione in un teatro del suo quartiere, i primi film.

Ampio spazio è stato dato ai suoi personaggi, dall’emigrante del film Bianco Rosso e Verdone, al Gallo Cedrone, a Don Alfio del suo film di esordio

Simpatico è stato anche il racconto dell’incontro con Sora Lella, la simpaticissima nonna in un paio di pellicole, avvenuto al bar sotto gli studi dell’emittente Radio Lazio dove l’anziana attrice conduceva una trasmissione radiofonica, dove esibiva tutta la sua ironia. Al termine dell’incontro, selfie di rito con i ragazzi degli istituti scolastici, che hanno partecipato a progetti di alternanza scuola lavoro in campo cinematografico, ed erano quindi particolarmente interessati ai racconti di Verdone.