Ladispoli, lungomare: tutti pazzi per il Rock’n’Roll con gli Stray Dogs Band

LADISPOLI (RM) – Concerto all’insegna del Rock’n’Roll a Ladispoli il prossimo 30 aprile con gli Stray Dogs Band, la tribute band romana che omaggia Elvis Presley oramai da più di un ventennio. L’appuntamento per gli amanti del genere è dunque sul lungomare di Ladispoli in via Cantoni 12 quando alle 21.30 davanti al suggestivo scenario marittimo le chitarre elettriche, la batteria, il basso elettrico, le voci soliste e i cori si metteranno in moto per offrire una audio passerella delle canzoni che sono scolpite nella storia della musica dagli anni ’50 ai ’70.

Gli Stray Dogs Band

Pablo Moriggi (Voce e chitarra)
Mauro “Cobra” Luberti (Batteria e voce)
Fabio Landi (Basso)
Marco Giuliani (Chitarra)
Demi & Asia ” The Sisters” (Cori)

Cliccare per vedere l’intervista di Chiara Rai ai rappresenti degli Stray Dogs Band intervenuti al programma Officina Stampa del 16 novembre 2017




Natale di Roma, la Capitale festeggia con la riapertura del roseto comunale

ROMA – Il 21 Aprile, Natale di Roma, giorno in cui si celebra la nascita di Roma, riaprirà il Roseto Comunale della Capitale. Il meraviglioso giardino di via di Valle Murcia n. 6 ospita più di 1100 varietà di rose, provenienti da tutto il mondo.

Vi sono specie originarie dell’Europa, dell’Estremo Oriente, della Nuova Zelanda e delle Americhe

Tra gli esemplari coltivati si possono ammirare specie antichissime come le rose Damascene che ornavano già i giardini di Paestum e di Pompei oltre a rose legate a avvenimenti storici come quella dedicata alla fine della guerra delle Due Rose. Questo particolare fiore è rosso come la rosa dei Lancaster quando è in boccio e diventa bianco come la rosa degli York quando si apre, assumendo così i colori delle due famiglie in guerra per il trono inglese. Altro esemplare singolare è la rosa chiamata “ Mutabilis” che cambia colore sette volte in cinque giorni: dal rosso all’arancione al giallo poi crema, rosa chiaro, rosa intenso e cremisi. Nel roseto si può osservare anche la rosa Omeiensis Pteracantha Lutea, originaria della Cina, le cui spine sono rosse e trasparenti.

Di fronte al Circo Massimo si apre questo scenario in cui si fondono natura e storia creando un effetto fiabesco

Passeggiare tra i viali del Roseto diventa così un’esperienza visiva e olfattiva straordinaria, un incanto che si rinnova ogni anno come un rito beneaugurante, simbolo di rinascita e omaggio alla bellezza della Città Eterna.

Susanna Donatella Campione




Governo sì, governo no: dalle stelle (cinque) allo stallo

Probabilmente, anzi, certamente, la sconfitta post-elettorale di questo governo era già nelle intenzioni di chi il Rosatellum ha preparato, come un piattino avvelenato, a chi avesse ricevuto più voti del PD a queste elezioni. La realtà è che nessuno ha vinto, ma tutti hanno perso, e questo era ampiamente prevedibile in un paese che si nutre di sondaggi politici e di intenzioni di voto. Dovessimo andare oggi a rivotare, certamente alcune posizioni si radicalizzerebbero, ma non a vantaggio della governabilità. Nel senso che M5S e Lega avrebbero più consensi, a scapito degli altri partiti, ma questo non sarebbe determinante.

Lo scenario è da prima elementare:

Ognuno dice d’aver vinto e di avere il diritto al premierato e alla creazione di un governo. Ma non è così. Certe liti le abbiamo viste da piccoli attorno ad una pista di sabbia, per stabilire chi avesse diritto a vincere tutte le biglie in gioco. Ricordate, quelle belle biglie di vetro che dentro mostravano piccole volute di colori affascinanti? Bene, questa è la lite di oggi, purtroppo. Da una parte Berlusconi, che accusa i Cinque Stelle di porre veti, pone il veto più impegnativo, non volendo rinunciare, se non altro in nome del senso dello Stato e dell’amore per l’Italia sempre proclamato, a partecipare ad un governo che senza di lui si farebbe in un minuto. Dall’altra Di Maio, che, dopo aver fatto tuoni e fulmini da sempre contro il Berlusca, a questo punto proprio non lo può accettare, pena la perdita di metà, almeno, dei suoi consensi. Per terzo, Salvini, che non può accettare l’esclusione politica del Cav, dato che senza Forza Italia la Lega sarebbe soltanto il terzo partito, dopo il PD.

D’altronde Berlusconi sa benissimo che questa è la sua ultima spiaggia:

Rimanere fuori oggi vorrebbe dire rimanere per sempre a margine di qualsiasi governo. Come un grosso avvoltoio, Martina sta sul ramo a guardare, per cibarsi dei resti dei contendenti. E sa, o spera, che alla fine tutti abbiano bisogno di lui. Tutti mostrano – ora – considerazione per la volontà degli Italiani, e sanno che un passo falso li farebbe precipitare nei sondaggi, e questa è la loro reale preoccupazione. Tutti richiamano al senso di responsabilità, ma solo a quello degli altri. Responsabilità – altrui – è la pezza a colore di chi non sa come risolvere una situazione, e cerca di scaricare il barile sulle spalle degli antagonisti. Insomma, dalle Stelle – Cinque – allo Stallo.

Il voto per i Cinque Stelle e per la Lega è stato, certamente, un voto anche, e soprattutto, contro un Renzi spocchioso, bugiardo, clientelare, eccetera

Tutti abbiamo visto e stigmatizzato alcune sue manovre, a favore di chi certamente non voleva il bene dell’Italia: una per tutte – e val la pena di ricordarlo sempre – l’abolizione del divieto di trivellazione in mare entro le dodici miglia, a favore di alcune grosse società petrolifere. Quelle stesse a cui è stato risparmiato l’obbligo – contemplato nella concessione – di smantellare le torri petrolifere una volta finita l’estrazione. Allora di chi è amico Renzi? Quando poi dobbiamo anche contemplare che il costo delle concessioni è ridotto al minimo. Ma che in realtà ogni Società può, a sua discrezione, denunciare un estratto – che nessuno controlla – inferiore al reale, per cui la concessione diventa gratuita. Oggi don Matteo siede su uno dei banchi di quel Senato che avrebbe voluto esautorare, e trasformare a sua immagine e somiglianza, con uno pseudo referendum costituzionale alla riuscita del quale ci aveva ‘messo la faccia’, e al fallimento del medesimo aveva promesso la sua rinunzia alla carriera politica. Di certe persone l’italiano medio deve avere paura.

E infatti, il rischio è che Di Maio faccia entrare nel governo il PD, anche se mascherato come unità di intenti sul programma

E che don Matteo rientri nella politica del governo neonato, portando la barra del timone dove vuole lui. Una via d’uscita non si intravede, almeno dalle nostre postazioni di osservatori. Berlusconi in questo psicodramma fa la parte di Sansone, che, pur di uccidere il maggior numero di Filistei, fece crollare il palazzetto in cui erano riuniti, e morì egli stesso. Questo vorrebbe dire andare incontro ad altre elezioni. Ma con questa legge elettorale, i risultati cambierebbero poco, specie se i tre moschettieri vorranno continuare a tenere insieme la coalizione di centrodestra. Il governo del Presidente non lo vuole nessuno, a meno che non serva a cambiare le regole elettorali.

Allora si ricomincia daccapo

Intanto, chi ha votato sperando in un aumento delle pensioni, un reddito di inclusione o di cittadinanza, l’abolizione degli iniqui ‘diritti acquisiti’ a favore della Casta, una crescita vera, e non solo quella delle banche: insomma, un miglioramento della situazione precedente, si attacca al tram. La Fornero continua a far vittime, prevedendo l’uscita dal mondo del lavoro almeno a settant’anni, con un cifra mensile ridicola. La disoccupazione galoppa, i grandi distributori di prodotti di consumo e di consumo durevole chiudono i negozi, il lavoro latita, in Italia, e continuerà sempre peggio, dati i balzelli vari che aumentano sempre, e che non potranno diminuire, dati gli impegni economici con l’UE; in attesa del ‘colpo del coniglio’ con l’aumento dell’IVA al 24% (ce lo chiede l’Europa). Ma non siete capaci di mandare a quel paese certe richieste e chi ve le fa? O siete amici del giaguaro? Non sappiamo a che titolo la Bonino si sia prestata a mettere la faccia su di un logo che vorrebbe “+ Europa”, ma sappiamo che di questa Europa ne abbiamo, come diceva tempo fa un quotidiano che fa opinione, ‘i Gentiloni pieni’. Il debito pubblico aumenta, nonostante le notizie diverse – e ciò è fatale, dati i ceppi che l’Italia ha ai piedi con l’euro, la perdita di sovranità monetaria, il patto di stabilità e il pareggio di bilancio; tutti fattori che ci costringono ogni mese a versare fior di milioni di euro alle avide casse dell’Unione Europea, accrescendo, di fatto, il nostro debito. Diceva un economista in TV, che l’usuraio teme due cose: la prima è la morte del debitore, la seconda il fatto che possa ripianare totalmente il debito. Gli usurai vivono degli interessi dei loro clienti, e nessuno, in certi ambienti, avrebbe piacere che l’Italia riuscisse a ripianare il debito pubblico. In realtà, ciò che è debito, lo abbiamo già ampiamente ripagato con gli interessi pagati, anzi, molto di più, e quindi il nostro debito andrebbe azzerato, come è stato fatto con la Germania dopo la caduta del muro di Berlino: la quale Germania non ha pagato un bel nulla. L’altra soluzione è senz’altro l’uscita dall’euro, anche con le ossa rotte.

L’Italia si potrà riprendere solo riconquistando la propria sovranità monetaria

Cioè tornando a poter autonomamente battere moneta per dare impulso all’economia. Questo è un fatto reale, non una battaglia ideologica. Quei paesi che sono usciti dall’euro hanno un’economia che vola. Naturalmente le opinioni di chi sostiene l’UE sono diverse. Allora guardiamo il quotidiano: si dice che la bontà dell’albero si veda dai suoi frutti. Facciamo un bilancio dal governo Ciampi in poi: Prodi, autore di una valutazione della lira a tutto vantaggio della Germania – un marco, 880 lire, un euro –; le dimissioni provocate del Berlusca, manovrando 400 miliardi di euro sul mercato internazionale per far salire lo spread; Monti, con il suo ‘governo tecnico’ che ha distrutto l’economia dell’edilizia; ça va sans dire, l’avvento di Renzi, e così via. Ci va di paragonare il frutto rosso e lucido dell’UE a quello che uccise Biancaneve: avvelenato.

Roberto Ragone




Guidonia, Ammaturo e Cacioni: “Il centro invaso da immondizia e puzza da una settimana”

GUIDONIA (RM) – In via Fabio Massimo, adiacente a via Pietrara in Guidonia centro, l’immondizia non viene raccolta da una settimana. Lo hanno evidenziato le consigliere di opposizione Arianna Cacioni ( FdI) e Giovanna Ammaturo ( Lega per Salvini). Eppure ci hanno riferito siamo davanti a due scuole materne e decine di attività commerciali tra cui una panetteria ed un noto Pub, oltre a emanare odori nauseabondi ed olezzi ad un centinaio di appartamenti che affacciano sul lordo deposito. Ma la comunità non può mica tenersi in casa l’immondizia né tantomeno sono apparsi avvisi a giustifica.

Sarcastici i commenti di entrambe, quanto dei cittadini che si sono immediatamente raccolti per stigmatizzare tanto disdoro, verso la geologa Guida che è la responsabile e che proprio una settimana fa grazie ai voti dei consiglieri del M5S era riuscita ad evitare la sfiducia presentata da tutta l’opposizione in Consiglio Comunale.

Tra le quisquilie redatte dalla Guida e lette dal sindaco Barbet prima del voto sulla mozione c’era scritto che “ prioritario il servizio di raccolta e smaltimento stiamo rendendo efficiente di giorno in giorno, e questo non lo dico io , ma i cittadini che mi riferiscono di non aver mai visto una Città così pulita”.

Senz’altro una claque come quelle del varietà televisivo o radiofonico a cui la Guida è abituata, considerato che qui in via Fabio Massimo non si vede nessuno da una settimana. Questa è la realtà che non può essere confusa con il gossip o lo scandalo a tutti i costi. Davanti a cumuli di immondizia maleodoranti, con attività commerciali penalizzate quanto i fanciulli nelle scuole adiacenti per un servizio pubblico primario fermo da una settimana, non si avvisano i cittadini né un megafono né una giustificazione da parte dei responsabili. I cittadini sono importanti sempre, non solo quando ci si autoreferenza e quando si cercano i voti ma principalmente sono sovrani a tutto e tutti ed occorre sempre rispetto.




Grottaferrata, botte, spaccio di droga e intimidazioni: smantellata banda di bulli che terrorizzava i ragazzi

GROTTAFERRATA (RM) – I Carabinieri della Stazione di Grottaferrata hanno smantellato una banda di bulli capeggiati da un 16 enne.

Il gruppo era composto da sei ragazzi, due 19enni, due 26enni, un 17enne e il citato 16enne; agiva incutendo timore e paura nei giovani dei Castelli Romani, con veri atti di bullismo, talvolta imitando atteggiamenti da “boss”. Ai minori, i Carabinieri hanno notificato un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della permanenza in casa, emessa dal Gip del Tribunale per i Minorenni, poiché imputati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, di estorsione aggravata, lesioni personali aggravate e violenza o minaccia in concorso. A carico dei maggiorenni, sono state emesse misure cautelari coercitive del divieto di dimora in Grottaferrata e Frascati, con obbligo di presentazione in caserma dai Carabinieri.

Le loro “scorribande” erano di dominio pubblico e molte azioni censurabili penalmente, non venivano denunciate dalle vittime, per lo più minorenni e neanche dai loro genitori, per paura di ritorsioni da parte dei componenti della famigerata banda.

Gli episodi denunciati e quelli non denunciati, avevano creato un allarme sociale e alcuni componenti della banda, forse credendosi impunibili per le mancate denunce, non si sono più accontentati di azioni di “bullismo”, ma hanno cominciato a picchiare o aggredire i loro coetanei, solo perché si erano trovati sulla loro strada.

Un caso eclatante è stata la violenta intrusione da parte di 5 componenti del predetto gruppo, all’interno del Liceo Touschek di Grottaferrata, nel febbraio 2017, mentre 500 (cinquecento) studenti del liceo stavano festeggiano, creando disordini all’ordine e alla sicurezza pubblica. Nella circostanza, alcuni studenti vennero picchiati dal “gruppo”, tanto da dover ricorrere al pronto soccorso; nell’occorso vennero danneggiati anche alcuni locali della scuola e nel parapiglia, furono asportati anche due giubbotti.

Altri episodi sono stati denunciati e nel contempo i Carabinieri della Stazione di Grottaferrata hanno monitorato il “gruppo”, identificando ed assegnando ad ognuno dei componenti il relativo ruolo.

Un concreto epilogo ed un proficuo riscontro, si è ottenuto quando una pattuglia del Comando Stazione Carabinieri di Grottaferrata, nel transitare in Piazza de Gasperi, notava un minore con il volto insanguinato. Immediatamente soccorso, il minore riferiva ai Carabinieri che un suo conoscente (poco più grande di lui), spalleggiato da un complice, lo aveva picchiato, nei pressi di un PUB di Grottaferrata, per futili motivi.

Successivamente, si è appurato che il motivo del “pestaggio” era dovuto al fatto che al minore, alcuni componenti della banda, avevano affidato quantitativi di “droga” da spacciare e per cui aveva trattenuto parte del ricavato dell’illecita attività.

Le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Grottaferrata, anche con l’utilizzo di intercettazioni telefoniche, coordinate dalla Procura della Repubblica preso il Tribunale di Velletri e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma, hanno permesso di confermare l’esistenza di questa banda, formata da ragazzi minorenni o poco più che maggiorenni e capeggiata da un 16 enne, che oltre a compiere atti di bullismo, avevano messo in atto un sodalizio criminoso che con l’uso sistematico e reiterato della violenza, facevano spacciare stupefacenti a minori per loro conto che dovevano poi consegnare il ricavato prestabilito.

I giovani, forse inconsapevoli “pusher”, una volta entrati “nel giro”, loro malgrado, dovevano sottostare alle imposizioni della “banda” e di volta in volta minacciati se non consegnavano correttamente il guadagno dello spaccio.

In un caso, un minore venne costretto, mediante minacce di un “pestaggio”, a derubare i genitori di oggetti in oro, custoditi nella cassaforte di casa, simulando un furto. Il guadagno (dal valore di migliaia di euro) dell’oro venduto o meglio “svenduto”, a negozianti di compro oro disonesti e compiacenti, vennne consegnato ai vari componenti della banda.

In alcuni casi, i componenti della banda hanno minacciato di bruciare casa a coloro i quali non pagavano il debito che avevano maturato con la vendita della droga, anche in questi casi ceduta “in conto vendita”.

A volte, i minori, per questi “debiti” ed impauriti delle minacce e violenze subite, chiedevano aiuto ai propri genitori, affinché pagassero i debiti di droga ai fornitori, per essere salvati dai “pestaggi”.

Risulta infatti che alcuni genitori hanno pagato questi “debiti di droga” dei loro figli. A conclusione dell’attività investigativa, sono state emesse misura cautelari di permanenza a casa contro i minori, poiché imputati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, di estorsione aggravata, lesioni personali aggravate e violenza o minaccia in concorso.

Mentre a carico dei maggiorenni, sono state emesse misure cautelari coercitive del divieto di dimora in Grottaferrata e Frascati, con obbligo di presentazione ai Carabinieri.

Nel corso della esecuzione delle misure, i Carabinieri hanno eseguito delle perquisizioni locali, che hanno permesso di sequestrare ulteriore droga, che avvalora ancora più, l’attività illecite poste in essere dal gruppo criminale.

Si sottolinea come importante sia stata la collaborazione delle “vittime” e dei loro genitori, che hanno avuto il coraggio di denunciare ai Carabinieri i loro aguzzini, senza farsi soggiogare dalla paura o dall’omertà, ma facendo valere i propri diritti tramite le istituzioni preposte a far rispettare le leggi e la legalità.




Festival Country di Roma: 7 giorni per vivere in prima persona il Far West

Per gli amanti del vecchio west e dei mitici film con John Wayne l’appuntamento è sicuramente dal 21 aprile al 1 maggio alla nuova Fiera di Roma dove è stato allestito un parco a tema Western in occasione del Festival Country di Roma. Sette giornate all’insegna di un divertentissimo viaggio interattivo nel Far West pensato per tutta la famiglia con le tradizionali atmosfere Western, con coraggiosi cowboys ed impavidi pellerossa che si sfideranno in duelli spettacolari per la gioia di grandi e piccini.

Si potrà prendere parte alla caccia al tesoro di Jesse James, provare l’arco del grande capo Toro Seduto, avventurarsi nell’accampamento Indiano con i suoi Tepee o nel villaggio West tra saloon e prigione per fuorilegge, oppure calarsi nei panni di un condottiero nel Fortino Western, saltare sul treno della Miniera dei Cercatori d’oro in cerca delle pepite nascoste, provare il “battesimo della sella” con i fieri destrieri Appaloosa, immergersi nel fascino della vita rurale nella Casa nella Prateria e molto altro ancora.

E non finisce qui

Tante le attività interattive pensate appositamente per bambini e famiglie, affascinanti personaggi in costume, giochi, divertimento, enogastronomia tipica, una fattoria didattica dove i più piccoli troveranno tanti simpatici animaletti con cui giocare e fare amicizia e tanto altro ancora.

Insieme al Festival Country ci saranno anche That’s America la fiera dedicata al mondo americano:

Auto e Moto da sogno tra cui imperdibili esibizioni con stunt-man professionisti, musica, vintage. Inoltre un’intera area dedicata al favoloso mondo dei cavalli americani.

 




Atletico 2000 calcio (Juniores reg.), De Bonis: «La vittoria col Pro Cecchina? Dedicata a Federico»

Roma – Lo spirito di gruppo della Juniores regionale dell’Atletico 2000 è venuto fuori, in maniera forte, anche nell’ultimo turno di campionato. Al “Catena” il gruppo di mister Ivan Migani, sotto gli occhi del direttore sportivo Massimiliano Martinelli presente come sempre al seguito della giovane squadra capitolina, ha sconfitto con un netto 5-0 la Pro Calcio Cecchina grazie ai sigilli di Ceci (doppietta), Bettacchi, Solfiti e Ferrari. Ma al di là del risultato, la seconda della classe del girone C della categoria, ha indossato all’inizio una maglia di sostegno allo sfortunato Federico Notaro, vittima nella precedente gara interna con la Cynthia di un grave infortunio al legamento crociato del ginocchio. «Federico è un giocatore importante all’interno di questo gruppo e così abbiamo pensato di fargli questa dedica, oltre a quella per la vittoria della partita col Pro Cecchina» dice il centrocampista classe 2000 Davide De Bonis che poi analizza il match coi castellani. «Siamo andati subito in vantaggio con Bettacchi, poi il primo tempo si è chiuso sull’1-0 nonostante le numerose occasioni create e sciupate dalla nostra squadra. Nella ripresa il risultato è stato in bilico fino alla parte finale, quando sono arrivate le altre quattro marcature». Era importante vincere per provare a rimanere in scia alla Lodigiani capolista che è ancora in vantaggio di sei punti sul gruppo allenato da Migani. «Mancano cinque partite ad entrambe, considerando che avremo i tre punti a tavolino con la Praeneste Carchitti che si è ritirata. Il calendario è complicato per tutte e due le contententi, ma è chiaro che molto dipende da loro: se non sbagliano, possiamo fare poco. Noi cercheremo di dare il massimo da qui alla fine del campionato». Nel prossimo turno l’Atletico 2000 sarà di scena a Nettuno contro una squadra in piena lotta per evitare i play out. De Bonis conclude parlando delle sue ambizioni e della sua stagione. «Sono in questo club da sei anni e mi trovo bene, credo di aver fatto una buona scuola. Ho esordito già in Promozione sia in Coppa che in campionato: spero in futuro di avere l’opportunità di giocare in serie D o in Eccellenza, vedremo cosa accadrà in estate».




Sporting San Cesareo (II cat.), Testa… all’Oir: «Domenica abbiamo un solo risultato»

San Cesareo (Rm) – Lo Sporting San Cesareo è costretto di nuovo a rincorrere. La squadra del direttore sportivo Stefano Roma è caduta sul campo del Castel San Pietro Romano e ora è di nuovo a tre punti di distanza dalla Dinamo Labico seconda, mentre alle spalle dei sancesaresi c’è il Marino a -2. «Non dobbiamo assolutamente mollare in questo momento della stagione – dice l’esterno offensivo classe 1994 Claudio Testa che fa parte del club da ormai cinque anni – Domenica scorsa non abbiamo giocato una partita brillante, ma dobbiamo immediatamente metterci alle spalle quella sconfitta». Nel prossimo turno il San Cesareo ospiterà l’Ordine Ingegneri Roma (Oir), al momento terz’ultimo della classe. «Abbiamo un solo risultato, inutile girarci intorno – dice Testa – Scenderemo in campo sapendo il risultato della Dinamo Labico che gioca di sabato. La nostra è una squadra forte, ma evidentemente nell’ultimo periodo non siamo riusciti a dimostrare le qualità di questo gruppo. Dobbiamo preparare al meglio la prossima sfida casalinga e portare a casa il successo». Per Testa non è stata una stagione semplice. «Per motivi di lavoro ho dovuto saltare diversi allenamenti e quindi anche molte partite di questo campionato. Ma sono troppo attaccato allo Sporting San Cesareo anche perché abito a due passi dal campo e difendere la maglia del tuo paese è sicuramente una sensazione speciale». Testa fa un passo indietro per parlare del match perso contro il Castel San Pietro Romano, tra l’altro avversario della Dinamo Labico nell’anticipo di domani. «Siamo partiti con troppo timore, forse anche per prendere le “misure” al campo di gioco in terra battuta a cui non siamo abituati. Dopo il gol subito a metà primo tempo, abbiamo tentato una reazione, ma senza particolare incisività e non siamo riusciti a raddrizzare il risultato». Lo Sporting San Cesareo è sicuramente in un momento non semplice, ma deve scuotersi. «Il morale del gruppo è un po’ basso perché chiaramente manca la vittoria, ma bastano un paio di risultati positivi per ridare entusiasmo all’ambiente».




Ssd Colonna (calcio, Juniores prov.), De Luca: «Dobbiamo finire al meglio, poi tireremo le somme»

Colonna (Rm) – Non è stata per nulla un’annata semplice quella della Juniores provinciale della Ssd Colonna. Il gruppo di mister Massimo De Luca era partito per fare un altro tipo di campionato, ma poi il campo ha dato risposte altalenanti. Il tecnico, comunque, sapeva bene le difficoltà a cui andava incontro visto che in un’intervista a novembre aveva parlato della sua squadra come di un “cantiere aperto”. «Purtroppo le cose non sono andate come speravamo – spiega De Luca – Non nascondo che ci sono stati ragazzi che ci hanno deluso a livello comportamentale e non hanno portato a termine l’impegno, facendoci rimanere “corti” e obbligandoci a pescare dal gruppo della Juniores regionale C (la vecchia categoria Primavera, ndr). Per fortuna abbiamo trovato ragazzi disposti anche a fare talvolta la doppia partita nello stesso fine settimana, altrimenti sarebbe stata dura portare avanti la stagione. Inoltre siamo capitati in un girone che ha visto ben tre ritiri di squadre avversarie: non voglio accampare scusanti perché ci siamo meritati quello che abbiamo, però non è nemmeno semplice fare un campionato in cui ci si deve fermare spesso. Basti pensare che adesso ci mancano da giocare sei turni, ma scenderemo in campo quattro volte e tre di queste fuori casa proprio a causa dei ritiri che si sono verificati. Per tutti questi motivi non siamo riusciti a costruire quell’identità di squadra che è fondamentale per fare bene in queste categorie». Non tutto è stato negativo, comunque. «Qualche ragazzo di buona qualità si è visto e mi auguro che alcuni di loro possano anche far comodo alla prima squadra (che milita in Seconda categoria, ndr) nella prossima stagione. Ora dobbiamo cercare di chiudere al meglio e poi a fine anno si tireranno le somme» rimarca De Luca. Nell’ultimo turno i castellani hanno vinto sul campo del Lunghezza con un netto 6-0, mentre nel prossimo match la Juniores provinciale della Ssd Colonna ospiterà la Roma VIII. «Anche loro dal punto di vista dei risultati hanno avuto delle difficoltà, vedremo che partita ne uscirà. Nel finale di campionato ci troveremo a incrociare anche squadre come Tivoli e Olevano che hanno ambizioni e quindi bisognerà cercare di offrire una buona prestazione».




San Nilo Grottaferrata (basket, C Gold), Tretta: «Chiudiamo bene per arrivare pronti ai play off»

Grottaferrata (Rm) – Ultime due gare della stagione regolare per la serie C Gold del San Nilo Grottaferrata basket. La squadra dei coach Stefano Busti e Matteo Apa, da neopromossa, ha già conquistato con ampio anticipo la certezza di partecipare ai play off e con la testa è già proiettata agli appuntamenti decisivi di questa stagione. Nell’ultima gara i criptensi hanno battuto Civitavecchia con un bel 62-40 esterno. «Un risultato e una prestazione che ci volevano dopo due partite non molto brillanti – commenta il play classe 1989 Marco Tretta – Abbiamo fatto un’ottima gara dal punto di vista difensivo: non è facile tenere a 40 punti una squadra molto strutturata fisicamente come Civitavecchia, tra l’altro sul suo campo. Ma siamo stati bravi a costruire un certo gap nel corso del primo tempo e poi abbiamo gestito il vantaggio, pur non trovando soluzioni ottimali in attacco. Era importante tornare a rendere ai livelli della prima parte della stagione e con questo spirito giocheremo anche le ultime due partite contro Frascati e Formia». La prima di queste arriva sabato (palla a due alle ore 18,45) e sarà un derby dai sentimenti contrastanti che tra l’altro Tretta (come Spizzichini) giocherà da ex. «Anche se c’è molta distanza in classifica tra le due squadre loro avranno motivazioni particolari per provare a portare a casa i due punti, noi come detto cercheremo di fare la nostra partita anche perché sarà l’ultima gara casalinga di questa stagione regolare e nelle recenti esibizioni non abbiamo regalato grande basket ai nostri tifosi». La classifica è corta e al momento è difficile capire quale sarà il piazzamento finale del San Nilo Grottaferrata e delle altre concorrenti. «Non facciamo troppi calcoli perché onestamente durante la stagione regolare abbiamo dimostrato di potercela giocare anche con le migliori squadre di questo campionato – rimarca Tretta – Possiamo fare un buon play off se rendiamo al meglio delle nostre potenzialità: non ci sono squadre “schiacciasassi” in questa categoria e ciò che conterà di più sarà la condizione psico-atletica con cui si arriverà alla post-season».




Tc New Country Club Frascati (nuoto), la solita grande festa per le gare “Primavera sprint”

Frascati (Rm) – Il settore nuoto del Tc New Country Club Frascati ha celebrato domenica scorsa l’evento tradizionale delle gare “Primavera sprint”, una manifestazione ideata dal club tuscolano e organizzata dal direttore della piscina Elia Laurenti con il supporto dell’ente promozionale Csain che ha distribuito coppe e medaglie. Si tratta di una gara dedicata a tutti i ragazzi e i bambini della Scuola nuoto del Tc New Country Club Frascati che hanno risposto presenti in massa (oltre 180 gli atleti in vasca nati tra il 2004 e il 2015) assieme a genitori, parenti e amici. La piscina del circolo tuscolano si è riempita sin dalle 9 del mattino per una bella giornata dedicata totalmente al nuoto. «Nelle prime due ore sono stati protagonisti i ragazzi che nuotano gli stili completi – racconta Laurenti – Alla fine di ogni gara per fascia d’età sono state consegnate le medaglie del primo, secondo e terzo posto. Nella seconda parte della manifestazione, invece, sono scesi in vasca i semi principianti e coloro che sono al primo anno assoluto di nuoto, in questo caso tutti premiati con medaglie di partecipazione. Per tutti i ragazzi presenti, comunque, c’è stata la gradita sorpresa di una cuffia in regalo». Una manifestazione molto ben riuscita e come sempre gradita sia dai ragazzi che dai genitori: per qualcuno dei giovani atleti in vasca è stato anche il modo per capire se si può fare il salto nell’agonistica. «Alcuni ragazzi, in special modo quelli nati tra il 2009 e il 2011, possono passare nel gruppo agonistico» rimarca Laurenti che poi ricorda un altro importante appuntamento per il gruppo della Scuola nuoto. «Il 6 maggio molti di questi ragazzi saranno a Tivoli per affrontare le finali regionali dello Csain. Infine, nella seconda metà di maggio ci sarà la giornata dei brevetti con la consegna dei diplomi per i ragazzi che hanno frequentato la Scuola nuoto» conclude il direttore della piscina del Tc New Country Club Frascati.