Canale Monterano, chiusa la “tre giorni” maltese. Il Sindaco Bettarelli: “Il gemellaggio con Qala grande occasione per le nostre due comunità”

CANALE MONTERANO (RM) – Si è conclusa ieri notte la “tre giorni” maltese per il Comune di Canale Monterano, che dal 30 aprile al 2 maggio scorso è stato impegnato sull’isola di Gozo per la firma del Protocollo d’Intesa per il gemellaggio con il Comune di Qala.

“Sono stati tre giorni pienissimi – commenta il Sindaco di Canale Monterano, Alessandro Bettarelli – finalizzati alla conoscenza di reciproche tradizioni, storie, modi di vivere, economie, strutture scolastiche e culminati con la firma del patto e l’incontro con il Ministro per Gozo del Governo di Malta, Justyne Caruana. Ne esce un rapporto forte tra le nostre due comunità, che proveremo a mantenere e a sviluppare nei prossimi anni. La firma del Protocollo d’Intesa ha posto le basi per un gemellaggio duraturo e foriero di soddisfazioni reciproche. Basti pensare alle possibilità che potrebbero aprirsi: progettazione comunitaria, impresa, lavoro e istruzione su tutte.”

“Malta – continua il Sindaco Bettarelli – è un Paese che ha saputo sfruttare i fondi europei in modo eccezionale e che, anche grazie a questi, sta attraversando un periodo di grande sviluppo economico. Visitando gran parte dell’isola di Gozo e buona parte di quella di Malta, è emerso chiaramente come queste isole siano diventate attrattive per i nostri giovani che vogliano perfezionare l’inglese o lavorare nel campo della ricettività turistica, oppure per le nostre imprese che vogliano provare a intraprendere attività nella ristorazione e nell’edilizia. Ma Malta, e Gozo in primis, insegnano anche come sia possibile coniugare perfettamente sviluppo e rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Insomma, potremmo mettere a fattor comune problemi e risorse per un’idea di Europa, di collaborazione e integrazione, concreta e non solo a parole.”

“È stato un piacere – aggiunge l’On Alessandro Battilocchio, promotore di questo gemellaggio – essere al fianco di Canale Monterano in questo percorso comune con la splendida località di Qala, nell’isola maltese di Gozo. Questo scambio tra comunità imperniato su cultura, turismo e valorizzazione delle risorse naturali dei territori, costituirà un’opportunità e un’occasione da cogliere per entrambi i Comuni che potranno impostare insieme anche alcune progettualità in ambito UE ”.

La “delegazione” italiana, oltre al Sindaco Bettarelli e all’on. Battilocchio era composta dall’assessore del Comune di Canale, Vilma Piccioni, che occupandosi di Cultura e Sociale, ha potuto approfondire questi due settori con i colleghi di Qala e da Giuseppina Bettarelli, responsabile per il Twinning Committee, che ha perfezionato i dettagli per la visita del Comune di Qala a Canale Monterano tra due settimane. In quell’occasione sarà firmato l’ultimo atto necessario al perfezionamento del gemellaggio: il Patto di Gemellaggio o Giuramento di Fraternità.

Alessandro Poggio




Ciampino, controlli in aeroporto: nel mirino le società che trasportano i passeggeri

CIAMPINO (RM) – I Carabinieri dell’Aliquota Servizi Sicurezza e della Stazione di Ciampino Aeroporto congiuntamente con i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Roma hanno effettuato mirati controlli all’interno del sedime dell’aeroporto “G.B. Pastine” di Ciampino, per contrastare il fenomeno della manodopera irregolare nel settore delle ditte private specializzate nel trasporto di passeggeri, tramite bus, dallo scalo aeroportuale al centro città  e viceversa.

Quattro le società interessate dai controlli. Ad una, in particolare, è stata elevata una sanzione amministrativa, pari a € 6.000,00, per un dipendente, cittadino romeno di 29 anni e residente a Roma, privo di regolare contratto di lavoro. Multati invece i 4 dipendenti di tutte e quattro le ditte, che operavano nelle rispettive biglietterie, presso lo scalo di Ciampino, per omessa esposizione del tesserino aeroportuale. Sono in fase di ulteriore sviluppo gli accertamenti relativi ad eventuali ulteriori omissioni contributive, assistenziali e previdenziali  nei confronti delle ditte sottoposte a controllo. Nel corso del servizio, i Carabinieri hanno inoltre identificato più di 30 persone, sottoposto a controlli circa 20 veicoli e contestato 3 sanzioni amministrative al Codice della Strada.




Mattarella fa pressing sui partiti: Colle pronto a nuovo giro di consultazioni. Lunedì unico giorno

Il capo dello Stato Sergio Mattarella ha convocato per lunedì un nuovo giro di consultazioni per la formazione del governo. Le consultazioni si terranno in un unico giorno. Il capo dello Stato pressa i partiti: “A distanza di due mesi – si sottolinea da fonti del Quirinale – le posizioni di partenza dei partiti sono rimaste invariate. Non è emersa alcuna prospettiva di maggioranza di governo”.

 

Oggi la Direzione del Pd

A poche ore dalla direzione, mentre proseguono i contatti tra i “big” del partito e le riunioni di correntela conta sembra l’ipotesi più probabile. Per i “non renziani” il punto irrinunciabile è un voto di fiducia al reggente Maurizio Martina: su questo sono pronti a contarsi. L’ala dura della minoranza vorrebbe un documento che confermi la fiducia al reggente fino al congresso, ipotesi a cui i renziani sono contrari perché ormai puntano all’elezione di un nuovo segretario in assemblea. Su questo si continua a trattare.

Quanto ai numeri, secondo i calcoli renziani, Matteo Renzi, che sarà in direzione, avrebbe dalla sua 125 membri della direzione, tutte le altre aree 80. Secondo fonti “governiste”, invece, il fronte che sostiene Martina avrebbe 96 voti contro i 112 dei renziani: al netto delle assenze, sostengono, i numeri sarebbero sul filo e perciò una parte della minoranza contesta il voto dei venti membri della segreteria renziana, perché in grado di condizionare il risultato.




Colleferro: arrestata “insospettabile pusher”

COLLEFERRO (RM) – Rimane alta l’attenzione dei Carabinieri della Compagnia di Colleferro sulla prevenzione e la repressione del fenomeno dello spaccio di droga.
I Carabinieri della Stazione di Colleferro hanno arrestato una 29enne bulgara, senza occupazione, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso di un servizio nei pressi dei locali notturni, i militari hanno notato subito movimenti ed incontri apparsi riconducibili a cessioni di stupefacente e hanno proceduto al controllo della 29enne. In suo possesso sono state rinvenute dosi di cocaina pronte per essere spacciate.
La successiva perquisizione scattata nella sua abitazione ha consentito di sequestrare quattordici grammi della stessa sostanza, un bilancino di precisione e 300 euro, ritenuti provento della sua attività illecita.
La sostanza stupefacente, destinata alla piazza di spaccio locale, avrebbe fruttato al dettaglio circa 1.200 euro. La pusher è stata sottoposta agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.
All’esito del giudizio, l’attività dei Carabinieri è stata convalidata in attesa di giudizio definitivo.




Valle del Sacco, allarme salute cittadini: il Comitato residenti di Colleferro chiede risanamento e bonifica urgenti

COLLEFERRO (RM) – Nicola Zingaretti, riconfermato Presidente della Regione Lazio, ha recentemente indicato i 10 punti fondamentali dell’azione di governo per i prossimi anni. Tra questi non c’è il risanamento
ambientale della Valle del Sacco (e la questione idrica).
Eppure, il territorio che va da Colleferro a Ceprano, che si estende lungo tutta l’asta fluviale del fiume Sacco, comprende più di 30 Comuni per oltre 200.000 abitanti, con una serie di “emergenze”
ambientali e sanitarie, ormai strutturali, da sempre trascurate e che sembra continueranno ad esserlo.
Tutte e tre le matrici ambientali –acqua, aria, suolo – risultano in uno stato di grave degrado.
La qualità delle acque del bacino del Sacco è allo stato di “pessimo” o “scarso”, i gradini più bassi della scala di valutazione europea. A gennaio l’ISPRA ha rilevato, per l’ennesima volta, livelli
inaccettabili di concentrazione del HCH (esaclorocicloesano) nelle acque del fiume, e ha denunciato la presenza di fonti di contaminazione attive dopo oltre 20 dalla prima dichiarazione di emergenza.
E quali provvedimenti sono stati adottati a tutela della salute della popolazione? Nessuno! La valle del Sacco è sotto procedura d’infrazione in sede comunitaria per la mancata depurazione di
reflui civili ed industriali; basti pensare che il depuratore che dovrebbe servire l’area industriale di Anagni, dopo un lustro ed oltre 20 milioni di € spesi è ancora inattivo, nonostante rassicurazioni,
protocolli d’intesa ed impegni formali di tutte le Amministrazioni coinvolte: gli scarichi di più di 100 attività industriali e di circa 10.000 abitanti finiscono nel Sacco senza adeguata depurazione.
La recente Relazione di Arpa Lazio (Determina 28.32018, n. G03901) ha riconfermato che in tutti Comuni della valle del Sacco la qualità dell’aria è in classe 1, la peggiore, con l’obbligo per le Amministrazioni di adottare provvedimenti urgenti a tutela della salute dei cittadini.
A parte l’adozione – sulla carta – di Piani d’Intervento Operativo da parte dei Comuni, nessuna misura è stata avviata per interventi strutturali volti al risanamento della qualità dell’aria. La
maggior parte delle risorse regionali sono state indirizzate su Roma Capitale, lasciando la valle alla mercè della Commissione Europea, che non solo ha avviato da tempo una procedura d’infrazione ma sta per comminare una pesantissima sanzione, che ricadrà sulle nostre tasche.
Le conseguenze sanitarie dell’inquinamento atmosferico si manifestano con esiti che non è esagerato definire drammatici, esiti del tutto ignorati dagli enti preposti alla difesa della salute
pubblica.
La nuova perimetrazione del SIN Bacino del fiume Sacco approvata a novembre 2016 ha definitivamente sancito, con apposito divieto, la grave compromissione di estese parti del territorio;
basti pensare a tutte le fasce ripariali, per 100 metri dagli argini del Sacco e per tutta la sua lunghezza. Il divieto tuttora vigente viene fatto rispettare?
I siti da bonificare, fra quelli inseriti nel SIN e quelli “esterni”, sono oltre 300, come ha dichiarato il Prefetto di Frosinone nell’audizione avanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei
rifiuti svolta nella precedente legislatura.
Il Piano delle bonifiche della Regione Lazio risale al 2012 e non è mai stato aggiornato. Le risorse necessarie per le bonifiche, notevolissime, sono stimate in oltre 150 milioni di €.
Inoltre, le questioni relative alla gestione del ciclo dei rifiuti da decenni pendono come una spada di Damocle sulle teste dei cittadini della valle del Sacco.
E’ vero che nell’agenda politica del Presidente Zingaretti, tra le 10 azioni prioritarie, c’è la definizione del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti, ma troppe sono le opacità e le
incertezze sugli indirizzi e le azioni che l’Amministrazione intende attuare: finora solo titoli generici, come il richiamo all’economia circolare e la revisione dell’impiantistica ma, in concreto,
quali saranno in sintesi i contenuti del nuovo Piano?
Il Piano Rifiuti risale al 2012 e il 31.12.2017 è scaduto il termine per la sua revisione; fin dal 2013 l’Amministrazione regionale aveva avviato il procedimento per la definizione del nuovo fabbisogno
impiantistico, vero nodo centrale: quanti impianti, quali e dove collocarli.
Solo nel 2016 con la “famigerata” DGR n.199 la Regione ha indicato il quadro del fabbisogno impiantistico in modo assai deludente: nuove volumetrie di discarica, revamping degli inceneritori
di Colleferro, potenziamento dei TMB (impianti di trattamento meccanico biologico).
Insomma, la vecchia, vecchissima, obsoleta gestione del ciclo dei rifiuti, altro che economia circolare!
Dell’anarchia del settore ne ha fatto le spese il nostro territorio che supplisce con gli impianti già esistenti alle deficienze del resto della Regione, mentre nel corso degli ultimi anni si è aperta una
vera e propria gara per collocare nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti nella valle del Sacco, impianti ad elevato impatto ambientale, non sostenibile dall’attuale situazione, così come descritta.
All’ignavia degli amministratori pubblici e dei rappresentati politici hanno risposto solo i comitati e le associazioni di cittadini con tutto lo spettro delle azioni possibili, dalla mobilitazione popolare,
all’intervento nei procedimenti autorizzativi, ai ricorsi al TAR; ne dà persino conto la Relazione finale della già citata Commissione Parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti: “In questo contesto l’attenzione posta dalla Commissione alla posizione di comitati e associazioni ambientaliste ha fornito il riscontro di una situazione in cui la percezione della mancanza di un quadro di riferimento programmatico da parte dei poteri pubblici genera sfiducia e la sensazione della necessità di attivarsi con interventi diretti come spinte esterne rispetto alla ritenuta inerzia
dei soggetti istituzionalmente competenti”.
Più volte comitati e associazioni hanno chiesto, inascoltate, la moratoria per la valle del Sacco, in attesa della definizione del nuovo Piano Rifiuti che la Regione non ha ancora presentato, e neppure è stata avviata l’indispensabile Valutazione Ambientale Strategica (VAS) sul fabbisogno impiantistico, come pure aveva stabilito la stessa Amministrazione regionale nel dicembre 2016.
Il mancato governo del ciclo dei rifiuti lascia il settore in balia dei fragilissimi equilibri strutturali, sempre sull’orlo dell’emergenza.
E’ forse questa la vera intenzione della Regione? Gestire il ciclo dei rifiuti – anche in futuro – con provvedimenti emergenziali, infischiandosene delle ricadute ambientali e sanitarie?
E in proposito, basta rileggere le conclusioni del DEP Lazio nell’ultima Relazione del 2017 sullo stato di salute della popolazione della Valle del Sacco: “La contaminazione del fiume Sacco rimane
un disastro ambientale di proporzioni notevoli che ha comportato una contaminazione umana di sostanze organiche persistenti considerate tossiche dalle organizzazioni internazionali. Proprio perchè la contaminazione è purtroppo persistente non esistono metodi di prevenzione e di rimozione dell’inquinante”.
A nostro avviso, è mancata una reale presa di posizione degli Amministratori locali a favore della bonifica e del ripristino ambientale delle aree dei Comuni della valle, di cui sono Sindaci, Assessori
e Consiglieri.
Anche per questo e per effetto dei meccanismi elettorali nazionali e regionali il 4 marzo 2018 larappresentanza eletta è stata penalizzata e ha subito un ridimensionamento per quel discredito – non certo astratto – che circonda il mondo della politica.

In un contesto di perdita di consenso popolare, senza una reale alternativa tra le forze di sistema, un passo avanti nell’interesse della collettività è possibile se si riconosce il ruolo attivo e propositivo di comitati e associazioni.

A nostro avviso, è necessario un rapporto completamente diverso tra il territorio e il Consiglio regionale, in particolare con la Commissione Ambiente e la Commissione Rifiuti, che stanno per
insediarsi, affinchè il risanamento ambientale e la salvaguardia della salute nella valle del Sacco siano iscritte tra le questioni prioritarie dell’Amministrazione regionale.

Ina Camilli
Rappresentante Comitato residenti Colleferro




Roma VIII calcio (I cat.), Fede Fagotti: «Vogliamo vincere sul campo questo girone»

Roma – La Prima categoria della Roma VIII è tornata a giocare e vincere per uno dei numerosi turni infrasettimanali che la attendono da qui alla fine del campionato. Ieri, sul campo della Novauto, la squadra di mister Fabrizio Fiaschetti (che per la seconda assenza consecutiva dell’arbitro in una gara interna aveva dovuto saltare il match di domenica scorsa contro l’Atletico Monteporzio) ha vinto 2-1 grazie alle reti di De Palma e di Di Mena. «E’ stata una partita complicata – conferma l’esterno difensivo classe 1994 Federico Fagotti – Loro hanno giocato il primo tempo con uno spirito migliore del nostro e lo hanno concluso in vantaggio per 1-0. Nella ripresa abbiamo subito pareggiato i conti con De Palma e poi, nonostante il cartellino rosso a Dantimi, abbiamo dominato in lungo e in largo trovando la rete decisiva con Di Mena, sugli sviluppi di un corner. Non è stata facile, ma ce l’abbiamo fatta. Purtroppo il nostro rendimento è inevitabilmente condizionato dalla mancanza di continuità dell’ultimo periodo, ma non vogliamo mollare nulla». La classifica, in questo momento, vede la Roma VIII (che deve ancora recuperare due partite) al secondo posto con nove punti di distacco sul Giardinetti Garbatella e tre in più sull’Atletico Zagarolo terzo, ma secondo Fede Fagotti «il gruppo non pensa alle questioni extra-campo legate all’eventuale ricorso contro la penalizzazione di sei punti. Vogliamo dimostrare di meritare questo primo posto facendo più punti di tutti sul campo: per farlo dobbiamo continuare a vincere, poi quello che deciderà il club sono cose che ci riguardano poco». Nel prossimo turno la Roma VIII giocherà ancora fuori casa e stavolta l’avversario sarà il Bellegra. «All’andata vincemmo in maniera larga, ma ogni partita fa storia a sé. Giocare fuori casa o in casa, comunque, non fa differenza per noi: abbiamo una mentalità molto chiara e cerchiamo di imporre il nostro gioco su qualunque campo» conclude il giovane Fagotti.




Sporting San Cesareo (II cat.), finalmente la vittoria. Bonardi: «Ora altri sei punti per chiudere»

San Cesareo (Rm) – Mancava da cinque partite il successo in casa Sporting San Cesareo. Un periodo che è costato ai ragazzi del direttore sportivo Stefano Roma il secondo posto (ora ipotecato dalla Dinamo Labico che ha cinque punti in più dei casilini con due partite alla fine del campionato), ma lo Sporting San Cesareo rimane comunque al terzo posto assieme al Marino. «Ci serviva assolutamente la vittoria e l’abbiamo ottenuta su un campo per nulla semplice e contro un avversario ostico» dice il centrocampista esterno classe 1993 Ivan Bonardi in riferimento al match di domenica scorsa vinto per 3-1 sul campo della Nuova Canarini Rocca di Papa. «Abbiamo iniziato bene la partita e siamo andati in vantaggio col sigillo di Parabolani – continua l’esterno – Poi a inizio ripresa è accaduto un episodio che ha innervosito un po’ la gara: su una palla contesa che avremmo restituito agli avversari, un loro giocatore ha improvvisamente tirato in porta segnando il gol del pareggio. Va detto, però, che i padroni di casa successivamente ci hanno “restituito” il gol fermandosi e lasciando passare in maniera molto corretta il nostro Parabolani che ha così segnato il 2-1. Successivamente la partita è stata molto dura, loro hanno attaccato, ma noi ci siamo difesi bene creando anche un paio di opportunità importanti fino al gol del 3-1 di Moretti a pochi minuti dal termine». Il campionato dello Sporting San Cesareo terminerà con la sfida interna al Pro Appio e con quella esterna alla Virtus Ariccia fanalino di coda. «Ci sono pochi calcoli da fare, dobbiamo obbligatoriamente conquistare sei punti – taglia corto Bonardi – Scavalcare la Dinamo Labico sarà un’impresa difficile, ma molto dipenderà dal prossimo turno perché loro all’ultima affronteranno l’Acds e non sarà facile». Bonardi, che ha dovuto saltare un pezzo di stagione perché condizionato da problemi lavorativi e fisici, ripercorre l’annata dello Sporting San Cesareo. «Siamo partiti con la convinzione di avere una squadra più forte dell’anno scorso, ma senza obiettivi prefissati. La stagione, quindi, è stata positiva, ma per come si era messa potevamo fare anche qualcosa in più».




Volley Club Frascati, l’orgoglio del presidente Musetti per l’Under 14 arrivata alle finali nazionali

Frascati (Rm) – L’Under 14 femminile del Volley Club Frascati è nella “storia recente” del club. Le ragazze allenate da coach Patrick Mineo (che è anche direttore tecnico del sodalizio tuscolano) sono il primo gruppo della gestione triennale del presidente Massimiliano Musetti a riuscire ad ottenere l’accesso per le finali nazionali di categoria. Il traguardo è stato ottenuto nello scorso fine settimana ad Amatrice dove si sono giocate le finali regionali: nella sfida per il terzo e quarto posto, l’Under 14 del Volley Club Frascati ha battuto per 3-1 Terracina e ha guadagnato il prestigioso “pass”. «Un risultato molto bello che ci rende orgogliosi perché questi sono gruppi su cui lavoriamo intensamente da quando abbiamo cominciato il nostro percorso societario – dice il presidente Musetti – Ragazze talentuose su cui il nostro club ha puntato e che ci stanno ripagando con soddisfazioni importanti. La sfida con Terracina, che ci aveva battuto nei due precedenti stagionali, è stata giocata con la giusta determinazione e concentrazione. E’ stato molto bello ricevere i complimenti degli avversari e ora le ragazze si concentreranno sulla prima fase delle finali nazionali che si terrà a Tortolì i prossimi 14 e 15 maggio al cospetto di Ravenna, Chatillon e di una squadra ligure. L’obiettivo è quello di fare un’ulteriore esperienza in un contesto di alto livello: quello che bisognava fare è stato fatto». Il risultato dell’Under 14 arricchisce ulteriormente una stagione estremamente positiva per il settore giovanile del Volley Club Frascati. «L’Under 16 giocherà le finali regionali il prossimo 13 maggio, tra l’altro in casa, e potrebbe anch’essa ottenere il pass per la fase nazionale – aggiunge Musetti – Il gruppo dell’Under 18 ha fatto molto bene diventando vice campione provinciale e guadagnando la categoria d’Eccellenza per la prossima stagione e poi anche l’Under 13 sta regalando grandi soddisfazioni. La filosofia del Volley Club Frascati è assolutamente incentrata sul lavoro sulle giovanili e i risultati ci confortano: siamo sulla strada giusta».




Asd Judo Frascati, la Farina si qualifica ai campionati italiani Juniores e conquista la cintura nera

Frascati (Rm) – Un fine settimana da ricordare per Veronica Farina. L’atleta classe 1999 in forza all’Asd Judo Frascati, che di recente aveva conquistato il secondo posto in un torneo internazionale a Malta, ha confermato il suo buon momento anche nella gara di qualificazione ai campionati italiani Juniores che è andata in scena sabato scorso a Fabbrica di Roma. La Farina ha fatto tre incontri vincendoli con personalità e ottimo stile, aggiudicandosi la prova e conquistando nel contempo il pass per la kermesse tricolore di categoria che si disputerà nel week-end del 12 e 13 maggio prossimi a Ostia. «Sono contenta di questo risultato e di come ho combattuto – commenta la Farina – Mi sentivo bene e speravo di poter fare una buona prestazione. Ora il pensiero va ai campionati italiani Juniores che disputai già l’anno scorso senza brillare: l’obiettivo è di riscattare quella gara e di fare decisamente meglio». Grazie alla vittoria di Fabbrica, la Farina ha guadagnato i punti necessari per ottenere la cintura nera: per l’Asd Judo Frascati si tratta del 110ecimo atleta a riuscire a tagliare questo traguardo nella ultraquarantennale storia del club tuscolano del presidente e maestro Nicola Moraci. «Una bellissima soddisfazione, era da tanto che ci provavo – dice la Farina – La cintura nera mi ripaga di anni di sacrifici e di allenamenti, a un certo punto avevo anche perso la speranza di riuscire a prenderla. Questo è certamente uno stimolo per fare ancora meglio nei prossimi mesi».
Nello scorso fine settimana, a Monterotondo, si è tenuto anche il terzo “Gran Premio Giovanissimi” dedicato alle classi Fanciulli (nati nel 2009 e 2010) e Ragazzi (2007 e 2008). Come al solito, i giovani atleti dell’Asd Judo Frascati hanno dato dimostrazione di notevoli capacità e sono stati protagonisti nelle rispettive gare: tra i Ragazzi sono arrivati i primi posti di Jacopo Quartucci (categoria 30 chili), Alessio Enrico Pannunzi (36 chili) e Simone Antonelli (39 chili), ma anche i secondi posti di Rocco Caramoni (29 chili), Tommaso Ioli (26 chili) e Tommaso Fioranelli (42 chili) e i terzi posti di Alessandro Bruno D’Amico (40 chili) e Gabriele Dominijanni (39 chili). Per ciò che concerne i Fanciulli, vittoria per Emanuele De Sanctis (nella categoria dei 29 chili), secondi per Giacomo Viti (29 chili) e Giacomo Violetti (26 chili) e infine terzo posto per Christian Zappalà (38 chili).




Asd Frascati Skating Club, dieci titoli e tantissimi podi ai campionati provinciali

Frascati (Rm) – Con nel cuore (per sempre) la figura dell’indimenticabile Gabriele Quirini, tecnico scomparso a inizio marzo, l’Asd Frascati Skating Club ha ripreso la sua intensa attività sportiva. Come da tradizione, i primi appuntamenti stagionali sono stati quelli dei campionati provinciali federali di libero e solo dance che hanno visto gli atleti tuscolani come grandi protagonisti. Nella prima specialità va sottolineato il primo posto di Irene Di Tullio, bravissima a sbaragliare la concorrenza nella Divisione nazionale C (Dnc), e quello di Alessia Simoncini che ha fatto altrettanto tra le Allieve B. Ottimo anche il secondo posto di Martina Belelli (Cadetti) e i quarti di Serena Simoncini (Dnc), Giulia Bizzarri (Esordienti B) e Giulia Di Iorio (Allieve A). Da ricordare anche i piazzamenti di Ludovica Califri (decima nella Dna), Giulia Sborchia (19esima nella Dna), Eleonora casto (12esima nella Dnb), Sabrina Pera (ottava nella Dnd), Giulia Ulisse e Emma Romagnoli (sesta e settima tra gli Esordienti A), Viola Cannavale (ottava nei Giovanissimi B), Greta Bernardini, Elena Mariani e Matilde Cavallin (rispettivamente sesta, settima e 13esima negli Allievi regionali B). Ancor più ricco il bottino del solo dance con ben otto primi posti e tanti altri risultati di spessore: nella Dna Giulia Sborchia ha ottenuto il titolo di campionessa provinciale con Martina Belelli terza e Serena Caressa quarta, nella Dnb Diana Maggese ha vinto anticipando la compagna di società Flavia Fioravanti e nella Dnc Francesca Santini ha bruciato la concorrenza e anche la sorella Veronica (seconda). Tra gli Juniores titolo sia al femminile con Lavinia Cutrone che al maschile con Alessio Coltella, mentre tra gli Allievi B internazionali il podio è stato monopolizzato con vittoria di Alessia Simoncini, secondo posto di Giulia Di Iorio e terzo di Greta Bernardini. Doppietta sia tra gli Allievi B nazionali con Francesca Buri prima e Matilde Cavallin seconda che tra gli Esordienti B nazionali con Giulia Bizzarri vincitrice e Lucrezia Varrica alle sue spalle, ma in questa categoria il podio è stato completato da Elisa Nota (terza) e a seguire sono arrivati anche i piazzamenti di Ginevra Spano (quarta), Emma Romagnoli (settima), Lucrezia De Vivo (ottava), Diana Valente (decima) e Valerio Massimo Paoletti (12esimo). «Grazie a tutti questi risultati – specifica il presidente dell’Asd Frascati Skating Club Claudio Valente – ci siamo piazzati al terzo posto complessivo della classifica per società dove abbiamo raggiunto la prima posizione nella specialità del solo dance. Considerata la preparazione piuttosto tormentata a queste gare, la scomparsa di Gabriele e anche il meteo avverso che non ci ha permesso una preparazione ottimale, ci possiamo dire sicuramente soddisfatti dei risultati ottenuti anche perché molti atleti, soprattutto nel libero, erano alla prima vera gara federale con la nostra società».




Centro Psicologia Castelli Romani: il neonato a rischio neuroevolutivo

A cura della Dottoressa Francesca Bertucci

ALBANO LAZIALE (RM) – Il neonato a rischio neuroevolutivo è un bambino che durante la vita intrauterina, o alla nascita, o nei primi giorni di vita ha subito un evento traumatico di vario genere (nascita pretermine, ipossia cerebrale, emorragia cerebrale, malformazioni, patologia gravidica della madre, ecc.) che potrà produrre un rallentamento e/o un’alterazione del percorso evolutivo evidenziabile in anomalie neuropsichiatriche più o meno gravi, transitorie o persistenti (Valente, 2012).
A causa del trauma questi bambini presenteranno dei segni clinici alla nascita (sindrome neuro comportamentale), indicatori di anomalie neuromotorie o comportamentali, che possono evolvere in disturbi cerebrali maggiori, minori o in “turbe transitorie dello sviluppo” (che tenderanno alla normalizzazione entro i primi anni di vita).
Per i disturbi di maggior gravità la diagnosi viene tendenzialmente fatta entro il primo anno di vita; per i  disturbi minori, anche se i primi segni di difficoltà nello sviluppo delle diverse aree (emotiva, cognitiva e relazionale) si possono riscontrare nel primo anno di vita, si giunge a una diagnosi certa in età prescolare e scolare.
Le sequele del danno cerebrale subito dal bambino possono essere riscontrabili nelle immagini ecografiche, nelle neuro immagini e nella risonanza magnetica.
Oggi grazie alla Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) volumetrica tridimensionale è possibile rilevare una modificazione strutturale dello sviluppo cerebrale anche nelle sequele minori.
Questo oggi ha portato a una più accurata distinzione tra le sequele dei vari disturbi che vengono classificati in:
– Disturbi cerebrali maggiori: paralisi cerebrali infantili, ritardo mentale, epilessia, patologie uditive o visive;
– Disturbi cerebrali minori: disturbo di coordinazione motoria, goffaggine, deficit attentivi, di linguaggio o relazionali;
– Turbe transitorie: ipereccitabilità, asimmetria posturale, tono muscolare scarsamente regolato.

Fattori di rischio del neonato a rischio neuroevolutivo
L’asfissia perinatale, la prematurità, le emorragie cerebrali, la presenza di malformazioni, l’azione di farmaci materni e le infezioni possono interferire con i normali processi di adattamento alla nascita e causare l’insorgenza di patologie che possono compromettere il normale processo evolutivo del bambino.
Dal 5% al 10% dei nati a termine e l’80% dei nati pretermine possono avere bisogno di cure supplementari oltre la normale routine assistenziale e hanno maggiori probabilità di incorrere in patologie che possono compromettere lo sviluppo armonioso del bambino (Castello,2008).
I primi fattori che predispongo il neonato a un rischio neuroevolutivo sono i traumi di natura lesionale (ischemie, emorragie, malformazioni, infezioni), che sono le principali cause di sequele a distanza.
I secondi fattori di rischio si possono riscontrare nelle condizioni ambientali (non idonee allo sviluppo del bambino) a cui questi neonati sono esposti precocemente e per tempi prolungati, come: l’ospedalizzazione nei reparti di Terapia Intensiva Neonatale (TIN). I lunghi periodi di permanenza in ambienti innaturali, stressanti (per via delle molteplici manovre invasive) possono alterare la normale organizzazione degli stati comportamentali del bambino, complice anche la forzata separazione genitori-neonato che mina le dinamiche relazionali della triade padre-madre- bambino.

Se i neonati vengono esposti a questi fattori di rischio, si creano condizioni reali di danno cerebrale o condizioni potenziali di danno, legate ad un ambiente ed a situazioni relazionali sfavorevoli che determinano alto rischio per lo sviluppo neuropsichico futuro del bambino.
Fondamentale mezzo di prevenzione è l’utilizzo di procedure diagnostiche ed interventi riabilitativi precoci atti a ridurre tale rischio.
Infatti, vari studi hanno evidenziato che un intervento abilitativo precoce, mirato e individualizzato può ridurre l’incidenza di sequele a distanza e nel caso di turbe transitorie può anticipare il processo di “normalizzazione” o gettare la basi per un vero e proprio intervento riabilitativo.

Centro psicologia Castelli Romani-Dott.ssa Francesca Bertucci
Psicologa-Psicodiagnosta dell’età evolutiva-Mediatore familiare
Cell 3345909764-dott.francescabertucci@cpcr.it
www.psicologafrancescabertucci.com
piazza Pia 21 00041 ALBANO LAZIALE

Bibliografia
Allemand F. (2003), “Neuropsichiatria del neonato e del lattante”, Roma, Aracne
Artese C. (2008), “La Riabilitazione Integrata in Neonatologia”, Firenze, IMR Europe
Battaglia C. et al. (2005) , “Fattori di rischio e diagnosi clinica del parto pretermine”, Riv. It. Ost. Gin., Vol 8
Brazelton T.B. (2003), “Il bambino da zero a tre anni”, Milano, Fabbri editore
Cioni G., Ferrari A. (1996), “Le forme discinetiche delle Paralisi Cerebrali Infantili”, Pisa, Edizioni del Cerro
Manuel A. Castello (2007), “Manuale di pediatria”, Milano, Piccin
Valente D. (2009), “Fondamenti di riabilitazione in età evolutiva”, Roma, Carrocci Faber