Camplus: al college di Palermo il premio “Romano Del nord” come miglior residenza universitaria in Italia

La residenza di Palermo di Camplus – il primo provider di housing per studenti universitari in Italia, che oggi gestisce circa 8 mila posti letto in tutta Italia – ha ricevuto il Premio “professor Romano Del Nord” come Migliore residenza universitaria italiana.

Il Premio, istituito dal MIUR con il  Decreto n. 165 del 28 febbraio 2018 e con il contributo della Cassa Depositi e Prestiti, in ricordo del docente Romano del Nord che ha presieduto a lungo la Commissione paritetica ministeriale alloggi e residenze per studenti universitari, è stato decretato da una giuria composta dall’architetto Mario Cucinella; dal professor Mario Panizza, membro della commissione paritetica alloggi e residenze per studenti universitari; dalla professoressa Maria Teresa Lucarelli, presidente della Società Italiana della Tecnologia dell’Architettura; dal professor Roberto Bologna, in rappresentanza del Dipartimento di Architettura – DIDA dell’Università degli Studi di Firenze e dall’avvocato Agnese del Nord. Tra le cinque residenze selezionate Camplus Palermo si è aggiudicato il primo premio.

Camplus Palermo, dopo Catania, è la seconda residenza College di Camplus in Sicilia.

Situata nel quartiere Albergheria, nel centro storico della città, a soli 600 metri dalla cittadella universitaria, la residenza è ben collegata con le principali sedi universitarie della città e vicina ai principali servizi di trasporto (stazione centrale e metropolitana). Camplus Palermo dispone di 110 posti letto con camere doppie o singole, completamente arredate. Come ogni struttura Camplus, la residenza di Palermo è dotata di comfort di standard elevato con aree comuni attrezzate: una sala ristorazione, un auditorium modulabile, una biblioteca, sale studio, sale workshop e quelle ricreative, una palestra pluriattrezzata, una lavanderia e 150 mq esterni. Camplus Palermo si distingue per la sua audacia, infatti, oltre ad essere una residenza per studenti offre il servizio Guest con soluzioni di accoglienza in hotel, residence e guest house, per chi viaggia per turismo e per lavoro, mettendo in contatto studenti e turisti.

Le residenze universitarie Camplus College, che in Italia ospitano oltre 1.000 studenti, sono progettate appositamente per garantire le migliori condizioni abitative, di studio e per il tempo libero. Tratto distintivo delle residenze Camplus è quello di non essere solo un alloggio, ma un ambiente creato per collegarsi con altri studenti,  con i docenti universitari e le realtà del territorio, compreso il tessuto economico e imprenditoriale locale. Al suo interno Camplus offre anche formazione, community e networking, tutto sotto la guida di una direzione composta da Direttori, Responsabili formativi di community e Responsabili Careers Service e di una rete di oltre 500 tutor specializzati che sostiene ciascuno studente nelle sue scelte, orientandolo verso la scoperta del suo talento e il raggiungimento dei suoi obiettivi.

 “Siamo davvero onorati di ricevere il “premio come miglior residenza universitaria in Italia” – commenta Maurizio Carvelli, Fondatore e CEO di Camplussin dalla nostra nascita ci prendiamo cura di ogni studente, accompagnandolo, non solo durante il percorso di studi, ma sostenendolo nel cammino verso il suo futuro. Per questo proponiamo attività formative e multidisciplinari con lo scopo di far emergere il talento di ogni studente e di coltivare le proprie passioni. In Camplus crediamo fortemente nelle relazioni tra gli studenti e  mondo accademico e abbiamo a cuore il futuro di ogni studente per questo abbiamo istituito al nostro interno un Careers service che si occupa di orientare ognuno verso il proprio futuro professionale dandogli la possibilità di entrare in contatto con grandi realtà e professionisti, per accompagnarlo e supportarlo in uno dei periodi più importanti della sua vita.”




Decreto Martina su uso pesticidi, ancora una volta minacciata l’economia pugliese: “a pensar male si fa peccato, ma…”

Il ‘Decreto Martina’ del 13 febbraio del 2018, relativo all’impiego di pesticidi neonicotinoidi contro il fenomeno Xilella, è arrivato con effetto dirompente sullo scenario già abbastanza provato degli uliveti pugliesi, con prescrizione di quattro trattamenti obbligatori all’anno, pena sanzioni. Minacciate anche le colture biologiche. L’AIAB, Associazione Italiana Agricoltura Biologica, ha preso posizione contro questa iniziativa. Abbiamo voluto sentire il parere del dottor Vincenzo Vizioli, presidente nazionale dell’AIAB.

Dottor Vizioli, questo decreto entra a gamba tesa in un comparto già abbondantemente provato dal TAP. Cosa ci può dire in proposito?

Il problema è annoso e difficilmente riusciremo a risolverlo, perché noi, come servizio fitosanitario alle frontiere, abbiamo controllato poco e male. In più, il meccanismo che ha portato questi insetti è quello degli accordi bilaterali in seno all’UE. Le spiego: l’Olanda fa produrre, tra l’altro, piante ornamentali, in Colombia e in altri paesi terzi, e li vende come Olanda, così noi rilasciamo il passaporto fitosanitario. Di contro, in Olanda non circola un bulbo, uno solo, che non sia prodotto da loro, a tutela del loro patrimonio. Sta di fatto che il vettore della Xilella, quello detto ‘la sputacchina’, è un insetto che vive su di una miriade di piante ornamentali, per questo è impossibile combatterlo. Ormai noi con la Xilella ci dobbiamo fare i conti, e dobbiamo solo lavorare su di un grosso incremento di misure che riescano a contenere il proliferare di questo insetto.

Ricordo che all’inizio di questa epidemia gli ulivicultori del Salento si ribellarono all’abbattimento, e misero in atto un qualche sistema per salvare le piante.

Noi siamo stati contro l’abbattimento delle piante, rivendicando il fatto che erano piante secolari ancora produttive. La cosa è stata aggravata da trattamenti sbagliati, anche dal fatto che si usassero diserbi sotto gli uliveti, per cui siamo arrivati al disseccamento quasi giornaliero di alcune piante. Il problema è che è assurdo imporre ad aziende biologiche di trattare con prodotti non conformi, a quel punto il danno non è solo nel trattamento. Un trattamento a calendario ormai non è ammesso da nessuna parte dei paesi civili, si fa solo a seguito dei monitoraggi. Se i monitoraggi sono in corso, comunque l’azienda biologica ha dei presidi ammessi che può utilizzare. Quindi ormai bisogna intervenire, non si può fare diversamente. Nel modo in cui hanno tagliato il burro con l’accetta alla Regione Puglia non è accettabile. La gente è preoccupata perché il Salento rischia di diventare una seconda terra dei fuochi, se si sparge la voce che questi trattano ‘a bomba’ quattro volte l’anno senza bersaglio.

Oltretutto una classe d’insetti fondamentale come le api sarebbero colpite in una maniera massiva, con gravissime conseguenze.

Dei prodotti che sono ‘consigliati’, neonicotinoidi, la UE pochi giorni fa ha ne vietati tre proprio per il danno che creano alle api: per noi una vittoria storica. Purtroppo, dato che la gamma di prodotti è molto ampia, si continua a danneggiare gravemente le api. Le api sono l’elemento discriminante per l’equilibrio di un ecosistema, e quindi la moria delle api è un segnale di moria di un ecosistema. Per questo motivo quei prodotti dovrebbero essere sicuramente sconsigliati, e, se del caso, utilizzati con mille accortezze. Noi speriamo che non vengano utilizzati, perché i neonicotinoidi sono letali per gli insetti, anche altri impollinatori oltre le api.

In che modo ci si potrebbe opporre a queste ordinanze europee che dimostrano poca competenza?

Credo sia stato convocato, nella città metropolitana di Bari, un tavolo tecnico che dovrebbe riunirsi a giorni, che ha raccolto le proteste degli ulivicultori. Noi abbiamo fatto opposizione, e credo si stia creando un comitato che impugnerà il decreto, al TAR, o in altre sedi competenti.

Un commento: visto che i prodotti il cui uso indiscriminato è stato ordinato da Martina, pena sanzioni pesanti, sono già stati esclusi dall’UE da fine anno, si può legittimamente pensare che il ministro, anche involontariamente, abbia voluto fare un favore alla Bayer, società produttrice, per permettere lo smaltimento delle scorte. A pensar male si fa peccato, ma… (diceva un certo Giulio Andreotti)

Roberto Ragone




Albano Laziale, la Prefettura diffida il Comune e minaccia scioglimento. Silvestroni: “Così non si può andare avanti”

ALBANO LAZIALE (RM) – Ad Albano Laziale l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Marini è stata diffidata dalla Prefettura di Roma ad inviare il rendiconto di gestione dell’anno finanziario 2017 – il cui termine di approvazione è scaduto lo scorso 30 aprile – entro 20 giorni a partire da oggi, periodo dopo il quale saranno avviate le procedure di scioglimento del Consiglio comunale. E la Prefettura aveva già sollecitato l’Ente locale lo scorso 23 aprile a rispettare la scadenza di approvazione. Adesso la situazione appare molto più pesante per l’amministarzione Marini perché la prefettura ha avvertito che scioglierà il Consiglio comunale se non verrà rispettato l’ultimatum.

Marco Silvestroni (FdI): “Così non si può più andare avanti”

“In merito alla nota del Prefetto di Roma – Dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Marco Silvestroni – nella quale si intima l’amministrazione di Albano ad approvare urgentemente il rendiconto di gestione del 2017 altrimenti tra 20 giorni inizieranno le procedure di scioglimento del Consiglio Comunale. “E’ dal 26 Marzo – continua Silvestroni – che questa giunta a guida PD non convoca un Consiglio Comunale quando il rendiconto 2017 doveva essere approvato per legge entro il 30 Aprile 2018. A fine Marzo la maggioranza approvò unicamente il bilancio di previsione. Ma nonostante la disastrosa situazione della città che avrebbe richiesto adeguate coperture economiche per buche, parcheggi, sicurezza e decoro urbano, ci siamo trovati di fronte ad un bilancio senza programmazione, vuoto di linee politiche e soprattutto privo di stanziamenti a mio avviso urgenti. Abbiamo atteso invano una variazione sul bilancio per altri due mesi, ma invece è arrivata solo l’ennesima conferma dell’incapacità gestionale di questa amministrazione, che oggi viene certificata anche dal Prefetto della Provincia di Roma. Non mi sono mai augurato che la Città di Albano facesse questa fine – conclude il deputato nonché capogruppo in consiglio comunale di FdI – per avere dei vantaggi politici perché il miglioramento della qualità di vita dei cittadini è sempre stato al primo posto. Il fallimento di questa Amministrazione non è in discussione, bisogna immediatamente lavorare per dare riposte agli albanensi. Così davvero non si può più andare avanti”.




Governo, Ue fa pressing e i due leader attaccano: “No a interferenze”

Proseguono serrati i lavori del tavolo tecnico tra Lega e Movimento 5 Stelle per mettere a punto il contratto sul programma di governo, con l’obiettivo di chiudere entro giovedì. “Oggi contiamo di trovare la quadra, domani” si affronteranno “i temi sottolineati in rosso” spiegano fonti autorevoli del Movimento.

Il contratto, secondo quanto riferiscono fonti 5S, sarebbe lievitato a quota 39 pagine e i punti (anche questi cresciuti rispetto all’ultima bozza con 22 capitoli) di disaccordo sarebbero pochi, non superiori al 5 per cento del totale. Fra questi vi sarebbe però la revisione dei trattati Ue e anche i costi della politica. Per quanto riguarda le politiche europee, viene riferito, entrambi i partiti puntano a chiedere modifiche ma vi sarebbero divergenze sulle modalità.

“Buona giornata Amici! Coerenza, pazienza, voglia di fare, umiltà e concretezza, e serve anche fortuna. Vi voglio bene”: così su Twitter il leader della Lega Matteo Salvini postando la foto di un cappuccino con tanto di disegno di un cuore di cacao.

Il pressing dell’Ue – “Speriamo” che col nuovo governo in Italia “non ci siano cambiamenti sulla linea della politica migratoria”, ha detto il commissario europeo alla Migrazione Dimitris Avramopoulos che è tornato anche a lodare l’Italia per quanto fatto, ricordando, tra l’altro, che il Paese è tra gli Stati che hanno il maggior sostegno da Bruxelles.

“Le regole del Patto di stabilità si applicano a tutti gli stati membri e non ho segnali che la Commissione concederà eccezioni a chiunque”: così il vicepresidente della Commissione Ue Jyrki Katainen rispondendo a una domanda sui piani per i conti pubblici del possibile nuovo Governo Lega-5 stelle. “Non è solo una cosa che sta a noi, alla fine le decisioni sul Patto le prende il Consiglio e non vedo segnali che in Paesi vogliano cambiare le regole o fare eccezioni per qualcuno”, ha aggiunto.

Attacca Salvini: “Dall’Europa ennesima inaccettabile interferenza di non eletti. Noi abbiamo accolto e mantenuto anche troppo, ora è il momento della legalità, della sicurezza e dei respingimenti”.

Secondo Maurizio Martina, in conferenza stampa al Nazareno“abbiamo assistito ancora in queste ore a un balletto di dichiarazioni e responsabilità non ancora chiare che ci preoccupa molto – dice il reggente del Pd parlando delle trattative di governo tra M5s e Lega -. C’è un’inaccettabile paralisi per l’Italia. C’è una difficoltà politica evidente da parte di chi per 80 giorni, per settimane, ci ha raccontato che tutto si sarebbe fatto in modo veloce e facile e che il governo del cambiamento sarebbe stato facile, alla portata. Alla prova dei fatti, questi leader ci stanno regalando pratiche che non hanno nulla a che vedere col cambiamento né per i contenuti né per il merito”.

“Abbiamo attacchi continui, anche oggi da qualche eurocrate non eletto da nessuno Il Ft parla di nuovi barbari, ma come vi permettete?”. Lo afferma il capo politico M5S Luigi Di Maio in un video su facebook. “Io più vedo questi attacchi, più sono motivato, perché vedo tanta paura di un certo establishment del cambiamento. Ma chi ha paura del cambiamento oggi è nostro nemico, chi lo vuole invece lotti con noi”, spiega.




Napoli, sanità e sicurezza: un tavolo per superare le criticità del Cardarelli

NAPOLI – Una zona cruciale per l’intera città, ha detto Simeone nell’introduzione, per la presenza degli ospedali, e di due presìdi di pronto soccorso (Cardarelli e CTO), che necessita di particolare attenzione e di proposte che possano, già nell’immediato, contribuire a risolvere alcune delle criticità, tra queste, ad esempio, il prolungamento del cordolo che impedisca l’inversione di marcia alle auto provenienti dai Colli Aminei alla rotonda del Cardarelli, oppure la proposta di una unità operativa della Polizia Locale specificamente dedicata a presidiare la zona che, comunque, è tra quelle alle quali la Polizia Locale dedica costante attenzione, come precisato dal comandante Esposito.

E’ un servizio irrinunciabile per la Polizia Locale, ha detto il comandante Esposito: in alcuni giorni, in particolare quelli nei quali sono aperti gli ambulatori ospedalieri (martedì e giovedì) la PL rafforza la propria presenza con i motociclisti dell’unità Vomero e, in casi eccezionali, come avvenuto la scorsa settimana con la chiusura improvvisa dello svincolo Soccavo Pigna della tangenziale, ha fatto convogliare da tutta la città le proprie forze per il maxi-ingorgo che ne è stato generato.

Una situazione di emergenza, per l’assessore Calabrese, che non può giustificare speculazioni, al limite del reato penale di “procurato allarme”, come è avvenuto proprio la scorsa settimana quando sono stati evocati inesistenti “pericoli di morte”.

L’assessore ha invitato a tenere in considerazione i dati di miglioramento sull’afflusso di veicoli e sul traffico legati all’apertura della uscita metro di Cardarelli e ai lavori completati in largo Cappella Cangiani. Per alcuni aspetti strutturali, e per l’impegno economico di risorse che questi richiedono, occorre anche continuare l’interlocuzione con Tangenziale: è per domani previsto un tavolo tecnico per definire l’apporto di Tangenziale e Anas ad interventi sugli assi viari utilizzando le rimesse del pedaggio della stessa tangenziale.

I consiglieri comunali che sono intervenuti hanno sottolineato: nella zona, che ha una particolare difficile struttura urbanistica, ma che può anche contare su due grandi infrastrutture, come metropolitana e tangenziale, il problema è costituito soprattutto dal fatto che le strade non riescono a contenere l’ingente flusso di veicoli dovuto non solo agli utenti degli ospedali ma anche ai dipendenti degli stessi, per cui è urgente ripristinare il tavolo di concertazione tra Comune e le direzioni dei presidi ospedalieri e i loro mobility manager per progettare diverse misure per gli spostamenti casa-lavoro e il coordinamento degli orari degli ambulatori; sul piano infrastrutturale, occorre riprendere i progetti per un nuovo accesso alla tangenziale che alleggerisca il traffico intorno al Cardarelli (Mario Coppeto di Sinistra Napoli in Comune a sinistra); occorre riconoscere la professionalità e lo spirito di sacrificio della Polizia Locale, che ha oltre 32 compiti oltre quello della direzione del traffico; ad essa vanno forniti gli strumenti giusti per combattere fenomeni quali l’abusivismo della sosta (Carmine Sgambati di Agorà); accanto alla concertazione con le aziende ospedaliere, occorre riprendere la progettazione di una nuova entrata per la tangenziale e, sul piano della viabilità, intervenire su alcuni punti critici, come via Mariano Semmola, valutando anche la possibilità che l’Istituto Pascale utilizzi prevalentemente il suo secondo ingresso (Ciro Langella di Agorà); proprio per decongestionale Rione Alto occorrerebbe riprendere il tracciato ormai in disuso dello svincolo della tangenziale a ridosso del Cardarelli, chiuso dal 1992, come proposto in un ordine del giorno approvato recentemente dal Consiglio (Alessia Quaglietta del PD); occorre riprendere alcuni dei progetti che all’inizio degli anni Novanta erano finalizzati a realizzare un nuovo svincolo della tangenziale, unica strada urbana a pedaggio, e operare perché questa utilizzi gli incassi investendo sulla viabilità in città; va inoltre ripristinato il percorso originario della navetta tra MN Colli Aminei e via Nicolardi senza costringerla ad un giro che rallenta le frequenze (Buono di Verdi Sfasteriati); mancando uomini e mezzi, come da tempo denunciato, non si può chiedere alla Polizia Locale di istituire un nuovo drappello dedicato, mentre va sollecitato uno studio approfondito, con gli uffici tecnici e le direzioni degli ospedali, per apportare quei cambiamenti necessari a garantire la viabilità (Aniello Esposito di PD).

Il presidente della 3a Municipalità, Ivo Poggiani, ha sottolineato che la particolare conformazione della zona comporta riflessi enormi sul traffico anche per occasioni minime, per cui ha sollecitato un tavolo tecnico che consenta la progettazione di interventi che possano nell’immediato risolvere alcune questioni, ad esempio l’istituzione del senso unico in via Saverio Gatto, il ripristino delle scale che agevolerebbero gli abitanti dei Colli Aminei che usano la metro, il ripristino delle strade che il cantiere del filobus ai Colli Aminei ha disastrato, mentre, in prospettiva, va assolutamente preso atto del fatto che i flussi turistici in aumento dovunque stanno indirizzando un numero sempre maggiore di persone verso Capodimonte: il sabato e la domenica, già oggi l’afflusso sale da 28mila a 40mila persone.

Per il presidente della commissione Mobilità dell’8a Municipalità, Gennaro Sepe, accanto ad interventi a costo zero sulla viabilità, occorre prendere in considerazione il completamento della strada tra Pianura Soccavo e l’area Nord che, con una galleria che passa sotto il Cardarelli, potrebbe offrire la soluzione al problema dell’accesso alla tangenziale, problema che, come ha sottolineato il consigliere Passaro della stessa Municipalità, non viene mai preso in considerazione così come non vengono adeguatamente valutati i danni economici ed i pericoli per la salute pubblica determinati dagli ingorghi nella zona ospedaliera. Per Enrico Von Arx, presidente della commissione Mobilità della 5a Municipalità, il recupero della “incompiuta” via di collegamento tra la zona occidentale e l’area Nord costituirebbe una importante soluzione alla mancanza di accesso alla tangenziale dall’area del Cardarelli, problema sul quale è intervenuto anche un rappresentante del comitato civico “Medaglie d’Oro” che ha promosso sul tema una campagna di sensibilizzazione; nell’immediato, occorrerebbe che il cambio turno della Polizia Locale presso il piazzale Cardarelli avvenisse in loco per evitare vuoti in ore cruciali; opportuno, infine, il confronto con i mobility manager dei presidi ospedalieri per migliorare la situazione del traffico nell’intera zona.




Grand Tour delle Marche 2018: la regione marchigiana raccontata in 30 eventi!

MARCHE – Recanati e il Centro Mondiale della poesia “Giacomo Leopardi” lanciano il Grand Tour delle Marche 2018, con una presentazione gremita di amministratori, imprenditori e rappresentanti della stampa provenienti da tutta la regione.
Il modo migliore per viaggiare nelle Marche è viverle!”. Questo lo slogan del Grand Tour delle Marche, il circuito “esperienziale” studiato da Tipicità ed ANCI Marche in occasione di EXPO 2015, per far assaporare l’essenza di una regione in trenta eventi, soprattutto enogastronomici e del “saper fare”.
Una vera e propria “mappa del tesoro” che stimola l’ospite ad avventurarsi in profondità nel territorio, con le sue esclusive tradizioni, la geniale sapienza della manualità, la gioiosa atmosfera della festa, ma anche con proposte turistiche su misura ed una piattaforma web altamente innovativa.
Da maggio a novembre, ce n’è per tutti i gusti! Al centro dell’attenzione buon cibo e creatività: dalla trota di Sefro alle prelibatezze marinare di Tipicità in blu, con Ancona capitale della blue economy, passando per il fungo spignolo e la crescia di Frontone, riapprodando sulle rive del mare con GustaPorto a Civitanova Marche e con il succulento brodetto alla zafferanella di Porto Recanati.
Il Fabrianese si presenta in versione turismo attivo con la “Frasassi Experience”, mentre a Sant’Angelo in Vado va in scena Domus Romana ed a Serra Sant’Abbondio è l’ora della “Libera poesia tra le mura”. A Castelraimondo ritorna il rito dell’Infiorata del Corpus Domini, a Capodarco di Fermo si rinnova l’appuntamento con il cinema dedicato al sociale e Recanati è sede di ben due tappe: “In festa con Giacomo” ed “Amantica”.
Le più significative eccellenze marchigiane delineano un suggestivo percorso nella Made in Marche Gallery all’interno delle monumentali cisterne romane di Fermo, città che ospita anche l’evento di chiusura del circuito. E poi, ancora, eventi dedicati al ricamo a Venarotta, al Verdicchio, sia a Matelica che a Montecarotto, all’alogastronomia ed al tartufo ad Apecchio ed ancora tartufo ad Acqualagna.
Pollenza propone il “restauro del mobile antico”, Montappone la “Festa del cappello”, Ascoli Piceno “Ascoliva”, Castelfidardo il “Premio Internazionale della fisarmonica” e Campocavallo di Osimo la tradizionale “Festa del covo”. Oltre al tartufo, l’autunno celebra lo “stoccafisso” a Porto Sant’Elpidio, la “mela rosa dei Sibillini” a Montedinove, la “cicerchia” a Serra de’ Conti, mentre Cantiano propone la “Fiera cavalli”.
Tutte le informazioni per godere al meglio questa “esperienza Marche” sono reperibili nella piattaforma www.tipicitaexperience.it, con proposte turistiche e di shopping aziendale, per costruirsi il proprio “menù” di viaggio personalizzato.




Napoli, selfie in 4 sul trono di Palazzo Reale: scoppia la polemica

NAPOLI – “Sedute in quattro sul trono di Palazzo Reale a Napoli a farsi foto. Possibile che nessuno le abbia fermate?”. La denuncia viene dal consigliere regionale dei Verdi della Campania, Francesco Emilio Borrelli, che diffonde la foto ‘incriminata’ tratta dai social.
Secondo quanto spiega Borrelli, la foto è stata scattata durante il gala della rassegna “Wine and the City 2018”, svoltosi il 10 maggio scorso a Palazzo Reale, in piazza del Plebiscito. Sottolinea in una nota il consigliere regionale: “Alcune partecipanti alla cena hanno pensato bene, per farsi delle foto da pubblicare sui social, di percorrere la sala del trono, passando sui tappeti antichi con i tacchi, per andarsi poi a sedere in quattro sul trono stesso, oltrepassando tutte le barriere di protezione e mettendo a rischio tappeti e trono.
Chiedo a chi avrebbe dovuto garantire il controllo della sala del trono di capire come sia stato possibile che quelle donne abbiano attraversato le zone protette”




Giulio Regeni: al vaglio le telecamere della metro del Cairo

Punterà a recuperare le immagini delle telecamere di tutte le stazioni della linea 2 della metropolitana del Cairo il team di esperti russi nominati nell’ambito dell’inchiesta sul sequestro e la morte di Giulio Regeni, trovato privo di vita il 3 febbraio del 2016. Oggi nella capitale egiziana, alla presenza degli inquirenti e tecnici italiani e cairoti, è iniziata l’attività di recupero delle immagini. La procura generale di Egitto ha recepito la rogatoria firmata dal procuratore capo Giuseppe Pignatone e dal sostituto Sergio Colaiocco del febbraio 2016, stabilendo che l’attività di estrapolazione delle immagini non si limiterà alle stazioni El Bohoth e Dokki (in quest’ultima fu agganciato per l’ultima volta il cellulare di Regeni ndr) ma riguarderà l’intera linea.
Obiettivo di chi indaga è individuare la presenza nelle stazioni di poliziotti o agenti della National security coinvolti nelle indagini tra le 19 e le 21 del 25 gennaio del 2016, giorno in cui si sono perse le tracce di Regeni.




Takrouna 1943, l’ultima battaglia italiana nella campagna d’Africa: il ricordo a Officina Stampa

Dopo la battaglia di El Alamein, i paracadutisti italiani sopravvissuti si ritirarono verso la Tunisia attraversando tutta la costa libica, in una estenuante marcia di 2500 chilometri, tra patimenti, combattimenti, sete, fame e fatica, sfruttando mezzi di fortuna. Stremati, giunsero a Takrouna dove li attendeva un’ultima cruenta battaglia prima di essere uccisi o catturati. Era il 20 Aprile del 1943. Nell’appuntamento settimanale con Officina Stampa, la trasmissione di approfondimento giornalistico condotta da Chiara Rai, sarà ricordato questo episodio storico, poco noto ai più, insieme agli ospiti in studio: il Contrammiraglio Gian Paolo Sessa, il Presidente dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia – ANPDI – Sezione provinciale di Latina Ludovico Bersani, la giornalista Tiziana Bianchi e in video registrazione il presidente dell’associazione italiani Hammamet Donato Ladik.

La trasmissione può essere seguita in diretta a partire dalle ore 18 di giovedì 17 maggio 2018 sul riquadro sottostante dove resterà disponibile anche successivamente




Lanuvio, vicesindaco Volpi: “Al via il II lotto di lavori per la ristrutturazione del campo sportivo”

 LANUVIO (RM) – Questa mattina sono iniziati i lavori per il rifacimento della pista di atletica leggera del campo sportivo E. Martufi approvati dalla Giunta comunale guidata da Luigi Galieti il 31 agosto 2017. L’intervento, che si svolgerà tra il mese di maggio e settembre, completerà l’impianto in tutte le caratteristiche per cui è stato progettato e lo doterà delle attrezzature funzionali alla pratica del calcio e dell’atletica leggera.
Da settembre 2017 l’Egilberto Martufi è stato teatro della magnifica stagione condotta dall’Asd Lanuvio Campoleone, casa di tantissimi sportivi appassionati di calcio che hanno gremito le nuove tribune dello stadio e palcoscenico per eventi di spettacolo e beneficenza.
I lavori effettuati hanno sancito il rinnovo e la totale messa a norma di tutti gli ambienti fattori importanti per garantire a bambini e ragazzi di poter frequentare il campo sportivo in totale sicurezza.
Un livello adeguato di struttura sportiva genera due conseguenze positive: da un lato favorisce la crescita del livello sportivo, dall’altro garantisce una risposta sociale, inclusiva, democratica, educativa e salutare.
 
Come annunciato, una volta conclusi i lavori, predisporremo un nuovo regolamento di accesso all’impianto al fine di garantirne l’utilizzo agli sportivi che ne faranno richiesta. Doverosi i ringraziamenti alla Giunta Comunale, al Settore Tecnico e a tutti gli sportivi che hanno atteso con pazienta la realizzazione del progetto.
 
E’ quanto dichiara in una nota Andrea Volpi Vice Sindaco e Assessore ai L.L.P.P del Comune di Lanuvio



Genzano: Lorenzon vara nuova Giunta

GENZANO DI ROMA (RM) – Formata la nuova giunta guidata dal sindaco Daniele Lorenzon. Una squadra di governo completamente rinnovata, fatta di alte professionalità espresse, ognuna nel proprio campo, in modo reale e concreto, con esperienza acquisita nella partecipazione a bandi nazionali ed europei per poter affrontare nel miglior modo possibile le problematiche del tessuto locale.

La nuova giunta sarà composta da: Giuseppe Guarrera, Stefano Chirico, Shqiponja Dosti e Francesca Saitta.

Classe 1954, Giuseppe Guarrera ha contribuito a redarre il programma di governo 2016-2021, sulla base delle reali esigenze espresse dai cittadini, raccogliendo le istanze in tre aree tematiche connesse tra loro, sintetizzate nelle parole chiave: valorizzazione, protezione e sostegno. Vanta un’esperienza pluridecennale nella pianificazione e nella gestione di gruppi di lavoro – con competenze tecniche e gestionali di programmi fortemente innovativi e di elevato valore economico-tecnologico – maturata sia in ambito istituzionale che industriale. Guarrera è stato nominato vice sindaco.

Deleghe: Urbanistica, ambiente e lavori pubblici

Esperto in pianificazione strategica e sviluppo locale, Stefano Chirico attualmente ricopre il ruolo di consulente esperto per l’area programmazione comunitaria della Regione Lazio e svolge l’attività professionale di advisory agli enti locali nei campi dell’efficientamento del bilancio, della valorizzazione dei patrimoni immobiliari pubblici e della pianificazione dello sviluppo socio-economico dei territori. Nato nel 1964, si è laureato in Scienze politiche e ha conseguito il Cambridge English Proficiency (CPE) presso l’università di Cambridge. Iscritto al Movimento Cinque Stelle, gode di un’esperienza trentennale nella consulenza alle amministrazioni comunali.

Deleghe: Bilancio, finanze e patrimonio

Shqiponja Dosti, italoalbanese, classe 1968, economista, è esperta in migrazione e sviluppo. Sposata nel 1993 e mamma di due figli, ha contribuito alla nascita di un’associazione onlus nei Castelli Romani con l’obiettivo di tutelare i diritti umani. Ha svolto diversi incarichi come docente per istituzioni, scuole e aziende sanitarie e ha coordinato vari progetti all’interno delle istituzioni scolastiche sulle tematiche intercultura, accoglienza e dispersione scolastica.

Deleghe: Pubblica istruzione, politiche sociali e sanità

Mamma di due bimbi, classe 1974, Francesca Saitta, vanta un’esperienza ventennale nell’ambito della comunicazione e del marketing. Figura professionale di elevata sensibilità nel campo della gestione e della valorizzazione degli eventi, si occupa da sempre di ideazione, organizzazione e promozione dei beni culturali del territorio. Ha lavorato per agenzie nazionali su Roma e Milano e cura un blog letterario di recensioni di eventi e cultura.

Deleghe: Sviluppo locale, turismo e cultura

“Sono orgoglioso di questa nuova giunta, sono fiducioso che sarà in grado di svolgere al meglio il lavoro per cui è stata scelta, un lavoro di squadra fatto di persone con un bagaglio di esperienza e capacità riconosciute, coscienti che occorre ripartire con maggior determinazione per raggiungere i traguardi del nostro programma elettorale puntando ancora di più su programmazione, condivisione e una comunicazione efficace verso i cittadini – ha commentato il sindaco Daniele Lorenzon –. Ci impegneremo, io e la mia maggioranza, per fare in modo che i nuovi assessori siano in grado di venire incontro alle esigenze della nostra comunità ed è con questo rinnovato entusiasmo che lavoreremo in stretta sinergia. Questa nuova fase deve puntare a realizzare quel cambiamento per cui tutti noi ci siamo impegnati fin dal primo giorno di questa consiliatura”.