Guidonia, la denuncia di Ammaturo (Lega) e Cacioni (FdI): “Zona industriale traformata in accampamento nomadi tra rifiuti e degrado nonostante le rassicurazioni del vice sindaco”

GUIDONIA (RM) – La denuncia di Giovanna Ammaturo (Lega) e di Arianna Cacioni (FdI) consiglieri d’opposizione al Comune di Guidonia Montecelio. 

Il 10 maggio conferma Ammaturo c’erano 9 roulotte mentre ad oggi – 11 giugno – ben 19 caravan e decine di auto nelle strade appena costruite e pagate con i soldi della Comunità nel Pip 2, l’area industriale di Guidonia Montecelio a ridosso della Tiburtina tra la Pista d’Oro e Setteville, in mezzo a decine di stabilimenti.

Uno spettacolo di inciviltà e contrario ad ogni tipo di sussidiarietà

“Lì i Rom mangiano, fanno il bucato e i loro bisogni a cielo aperto senza nessun tipo di controllo e sicurezza per tutti”. Affermano Ammaturo e Cacioni. “200 persone stazionano da giorni, – proseguono le due consigliere di Guidonia – occupano strade pubbliche, mentre le Istituzioni latitano. Eppure avevamo avuto rassicurazioni dal vice Sindaco Russo che telefonicamente aveva garantito fin da lunedì 14 maggio che ci sarebbe stato l’intervento della Polizia Municipale e della Polizia di Stato. Sono trascorsi trenta giorni con il risultato che la popolazione dei camminanti si è più che raddoppiata. Debbono esserci controlli sui mezzi e sulle persone. Sappiamo di almeno due richieste regolarmente protocollate agli uffici del Sindaco Barbet ( M5S) senza nessun esito apparente da parte degli industriali della zona che sono esasperati e intimoriti. Il Sindaco per altri motivi, leggi donna violentata sulla 28 bis, si è incontrato con la Comitato Sicurezza della Prefettura ma si è ben guardato dal chiedere ed ottenere ciò che per Legge è dovuto. Fa effetto – conferma la consigliera Cacioni – camminare tra fili di bucato stesi, bambini ignudi e coperte lungo le strade appena asfaltate occupate dai Rom. È necessario intervenire per evitare che i terreni adiacenti non diventino vespasiani all’aperto e il diffondersi di questi accampamenti abusivi che sono vietati dalle leggi e per controllare chi e perché ha scelto questa zona a ridosso di centinaia di aziende manifatturiere e di stoccaggio di merci di vario genere. Il controllo del territorio è tra i compiti dell’Amministrazione Barbet il cui fine è di assicurare gli interessi della Comunità ma è evidente che una volta eletti si dimenticano del Popolo e delle istanze.”




Palermo, Amerigo Vespucci: la nave più bella del mondo lascia il porto e spiega le vele verso Civitavecchia

PALERMO – Lasciata Palermo, nave scuola Amerigo Vespucci della Marina Militare si dirige alla volta di Civitavecchia, dove prevede di sostare dal 13 al 16 giugno.
La “nave più bella del Mondo”, dopo la consueta sosta lavori invernale finalizzata alla manutenzione e al miglioramento generale delle strutture, riprende così a navigare per svolgere la prima fase della Campagna d’Istruzione di quest’anno con il compito di addestrare gli allievi Volontari in Ferma Prefissata Quadriennale (VFP4), della Scuola Sottufficiali di La Maddalena e, al contempo, portare in giro per il mondo i valori e la storia della Marina Militare e del nostro Paese.

Le attività didattiche e addestrative a bordo dell’Amerigo Vespucci

Durante il periodo a bordo gli 82 allievi marinai, di cui 25 nocchieri e 57 tecnici di macchina, saranno impegnati in numerose attività didattiche ed addestrative nell’ambito delle discipline marinaresche e della formazione etico-militare, al fine di far propri i valori di fedeltà, disciplina e senso del dovere e acquisire l’importanza del lavoro di squadra, che caratterizza ogni marinaio nell’assolvimento dei compiti della forza armata al servizio della collettività.

La sosta a Civitavecchia

Mercoledì 13 giugno, alle ore 10.00, il Comandante dell’Amerigo Vespucci, Capitano di Vascello Roberto Recchia, terrà una conferenza stampa a bordo per illustrare la nave e le attività che la vedranno protagonista durante la sosta nella città laziale.

Il ritorno a La Spezia dopo la sosta laziale

Dopo la sosta a Civitavecchia, l’Amerigo Vespucci farà ritorno a la Spezia, dove parteciperà, dal 19 al 23 giugno, alla 6^ edizione del Seafuture 2018, evento dedicato alle innovazioni navali e marittime e di importanza strategica per lo sviluppo di opportunità di business per le imprese nazionali ed internazionali del “comparto difesa”. La navigazione proseguirà nel Mar Tirreno e nel Mar Ligure con le soste a Genova e Livorno, da dove gli allievi VFP4 saranno avvicendati dagli allievi della prima classe dell’Accademia Navale di Livorno. Saranno loro i protagonisti, in Oceano Atlantico e Nord Europa, che porteranno l’eccellenza italiana ed il prestigio delle nostre Forze Armate in giro per il mondo. La Nave Scuola Amerigo Vespucci, ormeggiata presso la banchina Cialdi Nr. 8 del porto di Civitavecchia, sarà aperta alle visite a bordo da parte della popolazione nei seguenti orari:
– mercoledì 13 giugno dalle 15.00 alle 20.00
– giovedì 14 giugno dalle 17.00 alle 20:00
– venerdì 15 giugno dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 20.00

La storia dell’Amerigo Vespucci

La nave fu progettata, al pari della “gemella” Cristoforo Colombo, da Francesco Rotundi, ingegnere e tenente colonnello del Genio Navale, nonché direttore dei cantieri navali di Castellammare di Stabia. Il 22 Febbraio 1931 (87 anni fa) a Castellammare di Stabia fu varata la nave Amerigo Vespucci, tutt`oggi in servizio per l`addestramento degli allievi ufficiali dell`Accademia di Livorno.
Il Vespucci ha effettuato dal 2014 al 2016 l’ammodernamento delle capacità operative di bordo e soprattutto l’adeguamento delle sistemazioni logistiche agli standard moderni. L’apparato propulsivo e quello di generazione dell’energia elettrica sono stati completamente sostituiti con prodotti tecnologicamente avanzati; l’Unità è stata dotata di una nuova elica e nuovi sistemi di piattaforma, più efficienti e rigorosamente orientati alla tutela dell’ambiente. L’importante attività di “ringiovanimento” e “re-styling” del Vespucci è stata coordinata dalla Direzione Lavori e Servizi, ed in particolare della Sezione Studi dell’Arsenale M.M. di La Spezia, con un importante contributo della manodopera “in house” costituita dalle maestranze arsenalizie, e dal personale di bordo.
Dalla sua entrata in servizio, la Nave ha svolto ogni anno attività addestrativa (ad eccezione del 1940, a causa degli eventi bellici, e degli anni 1964, 1973 e 1997, per lavori straordinari), principalmente a favore degli allievi dell’Accademia Navale, ma anche degli allievi Volontari in Ferma prefissata e degli allievi del Collegio Navale, ora Scuola Navale Militare “Francesco Morosini”.
Dal punto di vista tecnico-costruttivo l’Amerigo Vespucci è una Nave a Vela con motore; dal punto di vista dell’attrezzatura velica è “armata a Nave”, quindi con tre alberi verticali, trinchetto, maestra e mezzana, dotati di pennoni e vele quadre, più il bompresso a prora, a tutti gli effetti un quarto albero. L’Unità è inoltre fornita di vele di taglio: i fiocchi, a prora, fra il bompresso e il trinchetto, gli stralli, fra trinchetto e maestra e fra maestra e mezzana, e la randa, dotata di boma e picco, sulla mezzana. L’equipaggio è composto da circa 270 militari tra uomini e donne. Nel periodo estivo, la nave imbarca gli allievi volontari in ferma prefissata prima, e successivamente i cadetti dell`Accademia Navale per la consueta Campagna di Istruzione, aumentando l’equipaggio di altre circa 140 unità arrivando così a pieno regime ad oltre 400 persone a bordo. La Nave scuola Amerigo Vespucci è Ambasciatrice dell’UNICEF da settembre 2007.

Le caratteristiche tecniche dell’Amerigo Vespucci

Gianfranco Nitti




Governo gialloverde, al cortile delle comari ce n’è per tutti: che giornalismo!

Dal 4 marzo sono trascorsi quasi cento giorni. Per molti questa data probabilmente è già sbiadita nella memoria, per altri è considerata come un giorno qualunque, mentre per la maggioranza degli italiani il 4 marzo 2018 è diventato una storia senza fine, degna delle migliori telenovelas sud americane. Dei protagonisti di quel fatidico giorno ormai si conosce tutto, o quasi.

Tante le menadi moderne

cresciute fanciulle seguaci della dea informazione, presentatrici dei vari talk show televisivi, che cercare di distinguere l’una dall’altra risulta arduo. Delle danzatrici di flauti magici, al suono di tamburelli suonati da altrettanti eccitati presentatori e cronisti, sguinzagliati per tutto il territorio, con macchine fotografiche e gelato in mano, che rincorrono estasiati ed ansimanti l’orgasmo di uno scoop, di uno scandalo, piccolo o grande che sia da poter dare in pasto ai telespettatori dei vari dibattiti televisivi ormai in onda ad orario continuato. E’ molto difficile stabilire se volutamente oppure ignaramente, queste baccanti dell’informazione del 21° secolo compiano l’antico rito di Dionisio, cioè ridurre a brandelli un animale con le mani e mangiarne le carni crude. La differenza questa volta sta che al posto dell’animale c’è l’umano e anziché adoperare le mani usano la lingua e non accontentandosi della carne cruda cercano di stuprare il suo onore e la sua dignità durante la loro estasi parossistica.

E’ troppo facile dire cambiare canale

Ammesso e non concesso che ciò venga fatto, cosa cambierebbe? Come si fa a cambiare il canone? Poi, in ultima analisi, cambiare con quale canale? L’ultimo network che non presenti questo spettacolo indegno è Padre Pio Tv. Nulla da ridire ma come dice Qoelet cap.3 “Per tutte le cose c’è un tempo”

E’ proprio il caso di lasciarsi andare all’urlo liberatorio intonato da Magda nel film “Bianco, rosso e Verdone”: “Non ce la faccio piùùù”

Chi non si ricorda la simpaticissima attrice russa Irina Sanpiter, stressata e sfinita nel film “Bianco, rosso e Verdone”, cosi vanno a letto gli italiani, stressati e sfiniti dopo le interminabili trasmissioni di trattenimento, un vero eccitamento collettivo, colmo di episodi e comportamenti “xenofobi, razzisti, fascisti, comunisti, massonici e non solo” del “perfido” Salvini.

Di Salvini hanno raccontato tutto

Le cose più civili che hanno detto è che è nato a Milano nel 1973, iscritto alla Lega nel 1990, si sa che è padre di due figli, un maschio ed una femmina. Un promettente conduttore ha intervistato suo padre e un rampante cronista ha avuto la fortuna di mettere mano su una fotografia di Salvini quando era bambino.

I cronisti non dormono, scavano e bussano ovunque. Ma non ci si deve disperare, la saga continua

Le zelanti baccanti dell’informazione hanno scoperto che Luigi DiMaio è nato a Pomigliano d’Arco nel 1986. E’ giornalista pubblicista con diploma del liceo classico, scoprono che è pure figlio dell’insegnante Paola Esposito, e di Antonio, un imprenditore edile. Altre cose sensazionali da raccontare non hanno trovato. Per loro è solo una figura incolore.

Al cortile delle comari ce n’è per tutti

Il più intelligente è stato il bravo segugio che scoprì, per suo godimento, che il neo presidente Giuseppe Conte aveva presentato un curriculum taroccato. Quel giorno tutti i talk show si sono dati alle orge mediatiche. Che onta per l’Italia, paese che ha dato nobili curriculum a signore ministre dell’educazione!

Il Pd cerca di risalire la china

e mentre Renzi gira il medio oriente nella nuova veste di conferenziere, nei vari talk show, presenta una pattuglia di belle giovani signore che, ahinoi, digiune di argomenti politici, lanciano una intifada biliosa e rancorosa che sfigura le loro belle faccine e rende il finto sorriso una caricatura. Ripetono a pappagallo: “Ma, si, come faranno a combinare la flat tax con il reddito di cittadinanza?” Conoscono solo questo. Per aiutarle a capire, un presentatore si è avvalso dell’aiuto di un barbiere per spiegare la flat tax e di un pasticcere per illustrare gli effetti di questa sull’Iva,

Il virus orgiastico non ha colpito solamente l’Italia

Mr. Europa, il burocrate Jean-Claude Juncker, dopo aver tracannato il terzo boccale di birra, essendo stonato, anziché cantare si è lasciato andare in un sfogo liberatorio, insultando gli italiani. E’ più che condivisibile la pronta e puntuta risposta che gli ha mandato Lily Gruber: “Nel tardo pomeriggio sale il tasso alcolemico?”

Qualcuno dice più Europa! Non di questi burocrati, certamente

La stampa inglese anziché occuparsi della sua signora May e anziché chiedere scusa per le fake news del gas nervino russo a Londra, si divertono con il governo giallo-verde italiano. Questi signori non farebbero meglio ad occuparsi dell’ affair sexminster, sesso e scandali in Gran Bretagna? La stampa americana, invece, possibile che non abbia nulla da indagare sulla passata legislazione Obama, sulla dilagante criminalità?

In Spagna il governo Mariano Rajoy, è stato scaricato e basta; non indagano oltre? Del governo Sanchez non ha nulla da spettegolare El Pais?

Che giornalismo!

Tutti con una trave nell’occhio e si preoccupano della pagliuzza nell’occhio degli italiani!
Scopo unico di questo articolo è unirsi al grido delle tante Magda del film “Bianco, rosso e Verdone”, davanti al dilagare di questi talk show-fiume con contenuti e valori tasso zero e ai vari baccanti dell’informazione orgiastica, per ribadire: non ce la si fa piùùù! Si sta schiacciando tutto!

Emanuel Galea




Dramma della gelosia ai Castelli Romani, ristoratore spara al marito della presunta amante

ROCCA PRIORA (RM) – I Carabinieri della Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frascati e della Stazione di Rocca Priora hanno arrestato un 51enne ristoratore dei Castelli Romani e un 52enne di Rocca Priora, al termine di una lite tra i due, sfociata per motivi di gelosia, il tutto condito dai fumi dell’alcol.

I fatti

Ieri pomeriggio, il 52enne accecato dalla gelosia e presumendo una relazione, non accertata, tra la sua donna e il ristoratore, si è recato da quest’ultimo, prima presso la sua attività commerciale, facendo una scenata e minacciandolo di morte, e successivamente lo ha raggiunto a casa. Presso l’abitazione del ristoratore, l’uomo accecato dalla gelosia, ha fatto di tutto per cercare di entrare in casa, violando il domicilio con violenza sulle cose, danneggiando e sfondando la porta d’ingresso dell’abitazione, costringendolo a restare dentro l’abitazione con violenza e minaccia. Dall’interno di casa, il ristoratore ha risposto esplodendo un colpo di pistola che ha ferito, per fortuna, di striscio l’aggressore. A quel punto, l’uomo ferito, dopo aver fatto ulteriori danni nel cortile dell’abitazione con la sua auto, è rientrato a casa propria e ha chiamato i Carabinieri.

I militari ci hanno messo un po’ per sbrogliare la matassa e alla fine, coordinati dalla Procura della Repubblica di Velletri hanno arrestato entrambi. Il ristoratore 51enne per tentato omicidio e l’uomo geloso per violazione di domicilio e violenza privata.

L’arma utilizzata per fare fuoco è risultata essere stata detenuta illegalmente dal ristoratore, come pure una doppietta e una carabina trovate dai Carabinieri in casa. Il ferito, visitato da personale sanitario dell’Ospedale di Frascati, ha riportato “una ferita lacero contusa al braccio destro”, giudicata guaribile in giorni 10 giorni. Entrambi gli arrestati sono stati associati presso il carcere di Velletri a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Castel Gandolfo, disperso Elnur Babayev: dai video alle ricerche fino alle comunicazioni Azerbaigian – Italia. Ecco i fatti

CASTEL GANDOLFO (RM) – Ci sono due video che riprendono gli ultimi istanti di vita di Elnur Babayev, il ragazzo 29enne dell’Azerbaigian annegato e disperso nelle acque del lago Albano a Castel Gandolfo sabato pomeriggio scorso mentre faceva il bagno in compagnia di un suo amico coetaneo ad oltre 200 metri dalla riva. I due avevano affittato un pedalò per trascorrere un po’ di tempo immersi nel magnifico paesaggio gandolfino, rilassati, in uno degli specchi d’acqua più belli d’Italia.

Elnur Babayev – I video

Dai brevi video, uno di un minuto e l’altro di un minuto e mezzo, si evince che il clima tra i due giovani era tranquillo e giocoso. Elnur è stato ripreso dall’amico con lo smartphone e durante il video dice: “Dai, riprendimi, guarda com’è bello questo posto! Le acque sono limpide, sono pulite, al contrario di quello che dicono, qui è bellissimo!”
Nel secondo video si vede Elnur che indossa la ciambella alla vita e simula il gesto del nuoto e poi, secondo quanto riportato dal suo amico, avrebbe detto “voglio provare senza salvagente”. Il problema è che il giovane non sapeva nuotare e il lago non è il mare, si cola a picco in pochi secondi.

La tragedia diElnur Babayev

Elnur si butta in acqua ma inizia a bere. L’amico gli tira la ciambella rimasta a bordo e si tuffa per salvarlo ma anche lui non sa nuotare bene. Elnur si aggrappa al suo collo, tenta di tenersi a galla ma ritorna giù. Anche l’amico ha difficoltà però, alla fine, riesce ad aggrapparsi al pedalò. Per Elnur invece non c’è nulla da fare. In quel momento, passa una famiglia di Genzano a bordo di un pedalò: mamma padre e figlio minore. Si avvicinano e soccorrono l’amico di Elnur che è riuscito a salvarsi. Il ragazzo fa capire subito che con lui c’era un’altra persona e che è affogato. La donna, un’infermiera, sale sul pedalò dei due ragazzi e rimane con l’amico di Elnur per segnalare ai soccorritori il punto in cui è successa la tragedia. Il ragazzo superstite, visibilmente in stato di choc, ha iniziato a sentire dolore al petto e alla spalla sinistra, L’infermiera lo ha voluto accompagnare a riva. Ad aiutarli anche l’equipaggio della barca del Parco Regionale dei Castelli Romani che li hanno recuperati e hanno preso anche l’altra ciambella che era rimasta in acqua.

Le ricerche di Elnur Babayev

Nel frattempo sono già arrivati i Carabinieri della stazione di Castel Gandolfo, i Vigili del Fuoco con l’elicottero, l’imbarcazione e i sommozzatori nel posto indicato dal superstite. Le ricerche sono partite subito e sono state estese anche a nord della costa perché si è pensato che con la corrente il corpo potesse essersi spostato in quella direzione.
Dopo circa un’ora arriva sul posto anche il secondo segretario presso l’ambasciata dell’Azerbaigian in Italia console Sarkhan Aghakishiyev che da subito ha presenziato sul posto alle ricerche ed è rimasto accanto all’amico sopravvissuto e ancora oggi, a una settimana di distanza è in costante contatto con il comandante dei carabinieri della stazione di Castel Gandolfo .

Quel tragico sabato

L’elicottero sorvola il lago in contatto con i sommozzatori fino alle 21 di sera per poi rientrare a causa della mancanza di visibilità. Ma i vigili del fuoco proseguono ininterrottamente le ricerche anche mediante l’aiuto di un sonar fino all’una di notte. Il comandante consegna al console i documenti del ragazzo annegato. Tutti e due gli amici risultano domiciliati a Roma dove da circa due anni frequentavano un’università. Il maresciallo della stazione dei carabinieri il quale nel frattempo ha informato il magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Velletri, la dottoressa Giuseppina Corinaldesi, inizia ad ascoltare i testimoni e il superstite in caserma. Acquisisce anche i filmati che ha fatto l’amico poco prima della tragedia. Il giorno dopo arriva anche Mammad Ahmadzada, ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaigian in Italia. Si interessa delle ricerche, segue passo passo tutto il caso dall’inizio. La domenica un elicottero dei Carabinieri sorvola tutto il lago

La geolocalizzazione

Dai video dell’amico gli inquirenti riescono ad individuare la geolocalizzazione del punto in cui si trovavano con il pedalò. Gli investigatori così hanno potuto individuare un quadrilatero di 10 mila metri quadri dove, anche i questo momento, i sommozzatori stanno lavorando. Ogni 36 metri mettono un punto e proseguono. Eseguono il cosiddetto “controllo a chiocciola” con la speranza di trovare il corpo.
L’ambasciatore sta facendo il possibile, segue da vicino la vicenda ora dopo ora. Si relaziona almeno tre volte a giorno con il comandante della stazione dei Carabinieri di Castel Gandolfo.

Il padre di Elnur Babayev

Quando è arrivato il padre è stato accompagnato dal console e dall’ambasciatore a vedere il posto in cui si è disperso suo figlio. Il padre è stato accerchiato dai giornalisti. L’uomo, parlando anche con i media sul posto, si è convinto in qualche modo che non ci fossero abbastanza uomini impegnati nelle ricerche per il figlio. Il padre è un pensionato, ex dipendente comunale a Baku, capitale dell’Azerbaigian. Il padre, distrutto dal dolore per il figlio e sicuramente influenzato anche da pareri esterni, ha rilasciato delle dichiarazioni alla stampa in Azerbaigian.

Comunicazioni Azerbagian – Italia

Così dalla patria dello scomparso sono iniziate le pressioni al ministero Affari Esteri italiano, convinti forse che le ricerche fossero condotte con superficialità. Dall’Azerbagian agli affari esteri italiani parte la richiesta di avere maggiori rinforzi delle ricerche.
Fatto sta che questo clima di critiche e tensioni non rende onore a tutti quegli uomini e volontari impegnati nelle ricerche del corpo del giovane Elnur Babayev. Addirittura un gruppo di amici della vittima si sono messi a sventolare le bandiere dell’ Azerbagian in spiaggia, quasi fosse un segnale di protesta e in mezzo a loro c’era anche il papà del giovane disperso.

Le ricerche di Elnur Babayev continuano

I carabinieri, Vigili del Fuoco, protezione civile e altri volontari non si sono mai fermati. Tanto per dare un ulteriore dati sono impiegati nelle ricerche al lago Albano tutti i sommozzatori del Lazio. Dodici uomini impegnati 24 ore su 24 per scandagliare metro quadro dopo metro quadro il fondale del lago. Gli inquirenti hanno fatto sapere che le ricerche non si fermeranno fin quando non sarà stato recuperato il corpo.




Albalonga calcio, Giovanissimi regionali B in trionfo. Armeni: «Dedicata a Samuele De Petrillo»

Albano Laziale (Rm) – Il botto finale della stagione dell’Albalonga lo hanno scoppiato in un sabato di pieno giugno i Giovanissimi regionali fascia B: i giovani azzurri, che hanno partecipato alle finali regionali da miglior seconda dei vari gironi, hanno piegato il Trastevere (capolista del loro girone di campionato) nella finale disputata al “Superga” di Ciampino: 1-0 il punteggio finale con la rete decisiva di Tofa attorno al quarto d’ora del primo tempo. «Al contrario di ciò che accade in molte finali, questa è stata decisamente una bella sfida – commenta Paolo Armeni, direttore sportivo del settore giovanile dell’Albalonga – Avevamo perso nei precedenti incroci stagionali con il Trastevere che evidentemente quest’anno vive il nostro club come un piccolo “incubo” pensando anche a quello che è accaduto con la serie D. Ma i ragazzi hanno fatto un brillante percorso in questa stagione e sono cresciuti in maniera notevole, sognando di poter rincontrare proprio alle finali i forti avversari capitolini, che non avevano mai perso in questa annata: hanno affrontato la gara con grande concentrazione, la differenza l’hanno fatta l’umiltà e la voglia di vincere». Il direttore sportivo dedica il trionfo «a Samuele De Petrillo, capitano di questo gruppo che da qualche tempo è impossibilitato a stare vicino ai suoi compagni». In panchina con i Giovanissimi regionali B dell’Albalonga, nell’ultimo periodo, è andato Luis Pagliuca (già tecnico dei 2003 d’Elite), ma Armeni non dimentica di «ringraziare mister Matteo Moretti per aver tracciato la strada giusta per questi ragazzi. Matteo ha dovuto fermarsi nella parte conclusiva di stagione per motivi di lavoro, ma il suo contributo è stato fondamentale». Appena arrivato all’Albalonga, due anni fa, Armeni aveva pronosticato per il club azzurro la conquista di tutte le categorie d’Elite nel giro di tre stagioni: obiettivo centrato con un anno d’anticipo. «Potevamo festeggiare già al primo colpo, ma una serie di situazioni non dipendenti dall’Albalonga hanno “costretto” il nostro gruppo 2004 a rifare i regionali quest’anno. La vera soddisfazione è legata al fatto che ora i ragazzi del territorio non decidono di fare 50 chilometri per andare in una società romana, ma scelgono di restare vicini a casa perché possono contare su un club di grande spessore come l’Albalonga». Lo staff allenatori del club castellano rimarrà identico anche per l’anno prossimo con Maurizio Masi agli Allievi Elite, Francesco Talarico agli Allievi fascia B Elite B e Luis Pagliuca ai Giovanissimi Elite. «Manca solo l’allenatore dei prossimi Giovanissimi fascia B Elite, nei prossimi giorni chiuderemo il cerchio – sottolinea Armeni -. Il gruppo 2005 che erediterà questa categoria è già competitivo e nelle prossime settimane provvederemo a rinforzarlo».




Football Club Frascati, Di Carlo dal campo alla scrivania: «Trasmetterò la mia passione pure da dg»

Frascati (Rm) – Il Football Club Frascati sta crescendo e prova a strutturarsi ulteriormente a livello societario. Tra le (molte) novità della prossima stagione ci sarà una “nuova” figura di direttore generale: Gianfranco Di Carlo, infatti, lascia il campo e si siede virtualmente dietro la scrivania con l’ormai ex dg Claudio Laureti che diverrà co-presidente assieme a Stefano Lopapa. L’esperto allenatore, 69 anni, smette i suoi panni dopo 35 anni di attività di alto livello sia nel settore giovanile che in quello dilettantistico dove è riuscito a vincere in tutte le categorie dalla Terza fino alla Promozione allenando anche in Eccellenza e serie D. L’ultima esperienza sulla panchina è stata quella di quest’anno con la Juniores regionale C del Football Club Frascati, portato a un passo dai play off di categoria e fino alla semifinale della Coppa Primavera. «Al momento ancora non ho avvertito lo “stacco” dal campo – sorride Di Carlo – Sicuramente l’effetto sarà strano anche perché, da quando smisi di giocare all’età di 33 anni, solamente in una stagione non ho allenato e cioè quando il presidente Camerini mi propose di fare il direttore tecnico all’Albalonga. La prima esperienza? Fu da tecnico dell’Ina Casa Selinunte, una storica società romana con cui vinsi subito il campionato di Terza categoria» ricorda l’esperto allenatore che poi spiega com’è nata questa idea di “spostarsi” nel ruolo di direttore generale. «Parlando con Claudio Laureti, una persona straordinaria con cui ci confrontiamo quotidianamente, è uscita questa ipotesi. Nel corso della mia carriera, per certi versi, mi sono talvolta occupato di aspetti organizzativi e quindi mi auguro di poter essere all’altezza della situazione anche in questo ruolo nuovo. Di sicuro continuerò a trasmettere la mia passione verso questo mondo ai ragazzi del Football Club Frascati anche nelle nuove vesti di direttore generale». La società frascatana, dunque, procede la sua corsa verso la stagione 2018-19: dopo l’annuncio dell’accordo con Federico Rumbo, neo tecnico degli Allievi fascia B, ora l’importante novità legata alla figura di Di Carlo e conseguenzialmente anche di quella di Laureti. Ma altre interessanti notizie sono all’orizzonte…




Rugby Frascati Union 1949, Under 16 femminile a testa altissima alle finali nazionali di Calvisano

Frascati (Rm) – Un inizio di giugno davvero entusiasmante per il Rugby Frascati Union 1949. Splendide le emozioni vissute nella seconda edizione del “Trofeo dei Vini” ospitato quest’anno a Frascati con l’Under 18 maschile di coach Claudio Girini terza a testa alta in un quadrangolare di alto livello tecnico, ma non sono state da meno quelle regalate a diversi chilometri di distanza dalle ragazze dell’Under 16 che hanno ottenuto un 11esimo posto di tutto rispetto nelle finali nazionali disputate a Calvisano, comune della provincia di Brescia. Le tuscolane, che prima di arrivare hanno fatto sosta a Parma per vedere la “Cittadella del rugby” della località ducale, sono scese in campo con la bellissima nuova maglia presentata in Comune lo scorso 31 maggio, in occasione del lancio del “Trofeo dei Vini”, e sono state accompagnate da diversi parenti e amici tifosi nella loro avventura in terra lombarda. Nel girone eliminatorio hanno affrontato avversari tosti come Rivoli (che poi è andato in finale), Sinnai e Valsugana (piazzatosi al quarto posto conclusivo): nel primo match contro le piemontesi, dopo un primo tempo di sofferenza, le ragazze del Rugby Frascati Union 1949 hanno combattuto con ardore “limitando” i danni, pur non riuscendo a evitare la sconfitta. Contro le sarde del Sinnai è invece arrivata una convincente vittoria, poi nel match contro le trentine della Valsugana le frascatane hanno sfoderato una buona prova, ma ciò non è bastato contro una delle squadre più forti d’Italia. Prima della seconda giornata di partite, l’Under 16 femminile del Rugby Frascati Union 1949 ha potuto assistere dal vivo alla finale Seniores tra Colorno e la stessa Valsugana con le prime a spuntarla al termine di un match con tante grandi giocatrici in campo. La splendida avventura del giovane gruppo tuscolano si è conclusa con le finali dal nono al 12esimo posto in cui le ragazze del Rugby Frascati Union 1949 hanno perso di misura sia con Pesaro che con le modenesi del Formigine, pareggiando con le BelveNeroverdi di L’Aquila, avversario più volte incrociato nel corso della stagione. Le frascatane hanno comunque migliorato di quattro posizioni il piazzamento dello scorso anno e hanno dimostrato di essere cresciute tantissimo nel loro percorso di squadra: la strada è ancora lunga, ma insieme si fa meno fatica…

Questo l’elenco delle atlete del Rugby Frascati Union 1949 che hanno partecipato alla spedizione di Calvisano: Martina Farina (capitano), Erika Veronesi (vice capitano), Gioia Grammatico, Gaia Salvagni, Alice Fracassi, Zeudi Iacente, Maria Vdovii, Ginevra De Iorio, Michela Passariello, Alessia Piccolo, Marianna Dessi, Siria Ermini, Giulia De Cesaris e le due under 14 Rachele Giuffrè e Martina De Cesaris.




Lirfl (rugby a 13), L’Aquila parte col botto. Peretti: «Vogliamo arrivare fino in fondo»

Roma – E’ una delle protagoniste annunciate del campionato 2018 organizzato dalla Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl). L’Aquila (che l’anno scorso sotto la denominazione di L’Aquila Neroverde arrivò a un passo dal tricolore, conquistato poi dagli umbri degli Hammers) ha lanciato un chiaro segnale alle avversarie nel primo match ufficiale del suo torneo: sul campo dell’altra squadra abruzzese della Lega Italica, la formazione aquilana ha vinto con un eloquente 72-14. «Una partita senza mai storia che si è messa subito sui binari a noi favorevoli» dice Alessandro Peretti, estremo classe 1993 che ha giocato la sua prima partita nel rugby a 13. «Mi ha coinvolto Alessandro Marozzi che da tempo stava provando a farmi tornare in campo. Ero fermo da cinque anni, avendo fatto l’ultima partita nel rugby a 15 e poi intrapreso un percorso da allenatore – spiega l’atleta dell’Aquila – E’ stato sicuramente emozionante poter rivivere le “emozioni da campo”, anche se il rugby league è una disciplina molto diversa dall’union e quindi è stato positivo l’aver giocato una gara non troppo “intensa” a livello di risultato per poter entrare meglio nei meccanismi». Il prossimo match che attende L’Aquila, sabato sera alle ore 20,30 nella prestigiosa cornice dello stadio “Fattori”, sarà sicuramente più testante. «Ce la vedremo coi Gladiators che hanno già vinto la loro partita interna contro la Lega Italica e, da quello che mi dicono, saranno certamente un avversario tosto. Conosco alcuni giocatori, vedremo che tipo di partita ne uscirà fuori». Giocare al “Fattori” sarà un ulteriore stimolo. «E’ uno stadio che significa tanto non solo per il rugby aquilano, ma per tutta la palla ovale nazionale. Sono certo che ci sarà anche una cornice di pubblico importante e questo non potrà che regalare ulteriore fascino a questa nostra sfida». D’altronde gli obiettivi dell’Aquila sono abbastanza chiari. «L’anno passato questa squadra arrivò seconda, vogliamo migliorare quel piazzamento e arrivare fino in fondo» conclude Peretti.




Velletri, elezioni: è ballottaggio tra Pocci e Greci

VELLETRI– Rimangono ancora 20 sezioni da passare a scrutinio sulle totali 42. È sicuro il ballottaggio tra Giorgio Greci sostenuto da 9 tra liste civiche e partiti, tra cui figurano Fratelli D’Italia e Lega, che prende il 29% e il candidato di area centrosinistra Orlando Pocci col 39%.

 

Il Movimento 5 Stelle anche schierando il fratello dell’attuale ministro della Difesa Elisabetta Trenta, Paolo Trenta registra un 11%.  Un’altra sezione del centrodestra che accorpa anche Forza Italia con l’aspirante Alessandro Priori non si spinge oltre il 10,7%.

 

 

 9% per CasaPound legata ad altre due liste civiche, mentre poco al di là del 2% per Augusto Di Lazzaro e Stefano Pennacchi. Continua però lo scrutinio anche se si rendono noti alcuni disordini al seggio 26.

Gianpaolo Plini




Roma, lotta all’illegalità: maxi operazione dei carabinieri tra piazza Indipendenza e piazza dei Cinquecento

ROMA – Nella giornata di ieri è scattata l’ennesima importante operazione di controllo dei Carabinieri del Comando Provinciale Roma, finalizzata alla tutela del decoro e al contrasto di ogni forma di illegalità. Decine di Carabinieri della Compagnia Roma Centro, della Stazione Roma Macao e del Nucleo Scalo Termini, supportati dai militari della Compagnia di Intervento Operativo dell’8° Reggimento “Lazio” e da personale del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Roma, hanno passato al setaccio l’area compresa tra piazza Indipendenza e piazza dei Cinquecento.

Nove persone sono state denunciate a piede libero:

si tratta, nello specifico, di 3 cittadini romeni di età comprese tra 31 e 37 anni e un italiano originario della provincia di Genova di 29 anni – tutti pregiudicati – risultati inosservanti al foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Roma; un cittadino sudamericano 36enne sorpreso in possesso di 2 grammi di cocaina pronti per essere venduti e di denaro ritenuto provento della sua attività di spaccio; un cittadino egiziano di 20 anni che nascondeva in tasca un coltello a serramanico con lama lunga 16 cm; una cittadina romena di 31 anni, nella Capitale senza fissa dimora, che stava chiedendo l’elemosina portando con sé il figlioletto di 1 anno; due nomadi di 15 e 18 anni provenienti dall’insediamento di Castel Romano indicate quali autrici del furto di un portafogli ai danni di una turista della Repubblica Ceca.

I Carabinieri hanno, inoltre, sanzionato 3 cittadini peruviani sorpresi in via Enrico De Nicola dove avevano allestito la loro attività di “street food” completamente abusiva

I cittadini sudamericani, infatti, stavano vendendo bottiglie di birra in vetro, lattine di bevande analcoliche e generi alimentari, contenuti in pentolame e confezioni di plastica rinvenuti in un furgone a loro in uso. Due i punti vendita al dettaglio scoperti dai Carabinieri sul marciapiede antistante l’ingresso del complesso monumentale delle Terme di Diocleziano, sequestrate 160 bibite e 30 kg di generi alimentari contenuti in pentolame e confezioni di plastica di varie dimensioni, trasportati sul posto utilizzando un furgone, sprovvisto di autorizzazione per il trasporto di alimenti e sottoposto a sequestro amministrativo.

Durante l’attività sono stati eseguiti numerosi posti di controllo alla circolazione stradale che hanno permesso all’identificazione di 100 persone e alla verifica su 60 veicoli.