Crimini informatici: siglato accordo tra Polizia di Stato e SKY Italia

ROMA – E’ stato siglato oggi a Roma l’accordo tra Polizia di Stato e Sky Italia per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici che hanno per oggetto i sistemi e servizi informativi critici di particolare rilievo per il Paese.

La convenzione, firmata dal Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Dott. Franco Gabrielli e dall’Amministratore Delegato Sky Italia Dott. Andrea Zappia, rientra nell’ambito delle direttive impartite dal Ministro dell’Interno per il potenziamento dell’attività di prevenzione alla criminalità informatica attraverso la stipula di accordi con gli operatori che forniscono prestazioni essenziali. La Polizia Postale e delle Comunicazioni è, infatti, quotidianamente impegnata a garantire l’integrità e la funzionalità della rete informatica delle strutture considerate “sensibili” per il Paese attraverso il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche.

Sky Italia, media company leader nella produzione di contenuti culturali e informativi, ogni giorno raggiunge con i propri programmi milioni di italiani attraverso molteplici piattaforme tecnologiche. Sky Italia rappresenta dunque una realtà di rilievo strategico per il Paese e risulta perciò necessario assicurare l’integrità dei sistemi informatici funzionali al perseguimento della mission aziendale.

L’accordo sigla una sinergia operativa tra il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni e Sky Italia ispirata al principio di sicurezza partecipata, nell’intento di metter a fattor comune esperienze ed informazioni per garantire un elevato livello di sicurezza informatica nonché prevenire e contrastare eventi critici di natura cibernetica.

Alla firma della convenzione erano presenti per il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, il Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato, Roberto Sgalla, e il Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Nunzia Ciardi. Mentre per Sky Italia, oltre all’Amministratore Delegato, Andrea Zappia, l’Executive Vice President Communication and Public Affair, Riccardo Pugnalin, il direttore Public Affair e Institutional Communication, Roberto Scrivo, il Direttore Cyber Security, Content Protection and Resilience, Matteo Feraboli.

Enrico Pellegrini




Nemi processo Bertucci, una sentenza annunciata: i reati verranno prescritti. I tempi della giustizia d’aiuto agli imputati

NEMI (RM) – L’appello di questo quotidiano finalizzato a chiarire le responsabilità degli imputati prima che cali il sipario della prescrizione rimarrà inevaso. La sentenza di prescrizione verrà emessa il prossimo 29 gennaio 2019 perché lo scorso martedì 12 giugno il GOT (Giudice Onorario Togato) non ha potuto formalmente pronunziarla. Il processo che vede imputato il sindaco di Nemi Alberto Bertucci per turbativa d’asta e frode nei pubblici incanti verrà definitivamente estinto per decorsi i termini determinati dalla legge

Con i tempi della giustizia italiana c’era da aspettarselo

Se il sindaco di Nemi Alberto Bertucci avesse voluto chiarire in sede giudiziaria la sua posizione come disse circa dieci anni fa, avrebbe potuto rinunciare alla prescrizione e farsi giudicare.

Il sindaco di Albano Nicola Marini, per esempio, ha chiesto il giudizio immediato

Nicola Marini è stato assolto per una vecchia vicenda di una municipalizzata. E anche il suo predecessore ha rinunciato alla prescrizione ed è stato assolto.

ALBANO LAZIALE: NICOLA MARINI RINUNCIA ALL'UDIENZA PRELIMINARE E CHIEDE IL GIUDIZIO IMMEDIATO

Alberto Bertucci no. Non sarà giudicato per i reati per cui è imputato perché il tempo è stato un suo ottimo alleato

Tant’è. La vicenda è chiusa e nonostante le belle frasi e slogan, i cittadini non vedranno chiarite mai le responsabilità in un processo che, come spesso avviene, parla di soldi pubblici con accuse molto pesanti che cadranno definitivamente nel dimenticatoio a gennaio 2019.




Operazione Happy Dog, ‘ndrangheta e canili: arresti, perquisizioni e sequestri tra la Calabria e Milano

REGGIO CALABRIA – “Happy Dog” è il nome che la Polizia di Stato di Reggio Calabria ha dato all’operazione nel corso della quale, dalle prime ore di questa mattina, nella provincia di Reggio Calabria, in altre provincie calabresi, nonché in quella di Milano, sono stati eseguiti arresti, perquisizioni e sequestri di aziende.

L’inchiesta della D.D.A. di Reggio Calabria [sviluppata dal 2014 al 2016]

Ha consentito di accertare l’infiltrazione nel settore dei canili, degli interessi di soggetti vicini alla cosca Zagari-Fazzalari-Viola di Taurianova (RC), con conseguente condizionamento degli appalti indetti dal suddetto comune della piana di Gioia Tauro per l’assegnazione dei servizi di custodia e assistenza di cani randagi presso strutture private (canili). Sono state accertate, oltre a condotte intimidatorie ed estorsive poste in essere nei confronti di alcuni imprenditori della zona, anche attività di concorrenza sleale, quali campagne mediatiche e denigratorie volte a screditare i concorrenti nell’aggiudicazione degli appalti, con il coinvolgimento di trasmissioni televisive locali e nazionali. Scoperto anche il concorso di funzionari pubblici infedeli, che ponevano in essere comportamenti ostruzionistici nell’esercizio delle loro funzioni.

La Polizia di Stato di Reggio Calabria, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, ha eseguito 11 provvedimenti di custodia cautelare (3 in carcere, 4 agli arresti domiciliari, 3 di sottoposizione all’obbligo di dimora e presentazione alla P.G. e 1 di sottoposizione all’obbligo di dimora), nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di tentata estorsione e illecita concorrenza con minaccia e violenza, commesse con l’aggravante del ricorso al metodo mafioso, ovvero al fine di agevolare la ‘ndrangheta; turbata libertà degli incanti; intestazione fittizia di beni e truffa aggravata. Assieme a numerose perquisizioni, è in corso di esecuzione anche il sequestro di alcune aziende.

Due le vicende criminose oggetto delle indagini svolte dal Commissariato di Bovalino e dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria: la prima trae origine da una denuncia presentata nel 2014 da un imprenditore della Locride in merito ai tentativi estorsivi aggravati dal metodo mafioso, perpetrati ai suoi danni dal gestore di un canile di Rocca di Neto, per costringerlo a rinunciare all’espletamento del servizio di custodia ed assistenza di cani randagi del comune di Taurianova, a seguito di appalto pubblico che l’imprenditore vittima di estorsione si era aggiudicato, al fine di favorire due fratelli imprenditori taurianovesi, la cui società (la Happy Dog srl) era stata affidataria del servizio fino a quando non era stata estromessa dalla partecipazione alla nuova gara a causa di un’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Reggio Calabria, poiché i titolari erano ritenuti contigui – per vincoli familiari e frequentazioni – alla cosca FAZZALARI-ZAGARI-VIOLA, egemone nel comune di Taurianova.

Tale fatto delittuoso si inseriva in un ampio contesto di condotte anticoncorrenziali finalizzate ad ostacolare e screditare l’operato dell’imprenditore della Locride, anche attraverso campagne mediatiche e denigratorie con il coinvolgimento di trasmissioni televisive locali e nazionali, poste in essere con il concorso di funzionari pubblici ed esponenti di associazioni animaliste, nell’interesse dei due fratelli imprenditori.

La seconda vicenda criminosa scaturisce da un’ulteriore denuncia sporta a gennaio 2016, presso il Commissariato di P.S. di Bovalino, dallo stesso imprenditore della Locride in ordine alla pianificazione, ai suoi danni, di un’estorsione da parte di alcuni esponenti, anche di vertice, della ‘ndrangheta della Locride.

L’indagine ha riscontato tre condotte poste in essere con metodo mafioso ed afferenti alla perpetrazione di un’unica tentata estorsione, ad esecuzione frazionata, ordita ai danni della vittima, dal mese gennaio al mese di agosto 2016.

Riguardo a tale vicenda, il G.I.P. ha disposto la misura cautelare in carcere nei confronti del nipote del boss di Platì (attualmente detenuto), indagato, in concorso con altri soggetti, non colpiti da provvedimento coercitivo, per 3 episodi di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, finalizzati ad ottenere somme di denaro nonché alla cessione gratuita di un terreno

Nel corso delle indagini sono state effettuate numerose attività di intercettazione che hanno consentito di acquisire solidi riscontri alle ipotesi di accusa ascritte agli indagati.

E’ stato disposto il sequestro di diverse imprese con sede a Taurianova e a Rocca di Neto (KR), operanti nel settore della custodia e assistenza di cani randagi.




Roma, truffe: Si fingevano vicini al Vaticano e a fondi Lussemburghesi [FOTOGALLERY]

ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina hanno dato esecuzione, nella provincia di Roma, Napoli, Caserta, Bologna, Grosseto, Modena, Novara e Brescia, ad un decreto che dispone perquisizioni, personali e locali, nei confronti di 26 indagati per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe, nazionali e internazionali, furto, falsi in atto pubblico e privato, riciclaggio internazionale.

 




Ndrangheta: gestione canili, arresti. Coinvolto direttore servizio veterinario

REGGIO CALABRIA – Una vasta operazione di polizia coordinata dalla Diresione Distrettuale Antimafia della procura di Reggio Calabria ha portato a 11 provvedimenti di custodia cautelare. L’inchiesta, denominata Happy Dog, ha consentito di accertare l’infiltrazione nel settore canino degli interessi di persone ritenute vicine alla cosca Zagari-Fazzalari-Viola della ‘ndrangheta, con conseguente condizionamento degli appalti indetti dal Comune di Taurianova per l’assegnazione dei servizi di custodia e assistenza nei canili privati. Dall’inchiesta sono emerse anche le presunte condotte intimidatorie ed estorsive ai danni di un imprenditore del settore della custodia canina, vessato anche da persone vicine alle cosche di Platì e Sant’Ilario sullo Ionio.
Tra le persone per le quali sono stati disposti gli arresti domiciliari c’è il direttore del servizio veterinario dell’Asp di Reggio Calabria, Antonino Ammendola.




Tc New Country Club Frascati, Santopadre e la “24 Ore di tennis” «Che atmosfera». La kermesse slitta a luglio

Frascati (Rm) – E’ stato uno dei grandi personaggi protagonisti, nel corso del tempo, alla “24 Ore di tennis” del Tc New Country Club Frascati. Vincenzo Santopadre, ex tennista professionista (arrivò al numero 100 della classifica Atp nel maggio del 1999) e attuale coach di uno dei più promettenti prospetti del tennis italiano vale a dire Matteo Berrettini, parla delle sue esperienze alla manifestazione organizzata dal circolo di via dell’Acquacetosa. «Ho avuto la fortuna, l’onore e il piacere di presenziare in passato alla “24 Ore di tennis” organizzata dal Tc New Country Club Frascati. Un evento eccezionale nel vero senso della parola: nell’aria si sente in maniera forte la voglia di esserci da parte delle persone di tutte le età che partecipano. Sono convinto che chi è passato al circolo di Frascati ne conserva dei bellissimi ricordi e, come il sottoscritto, appena possibile partecipa ad eventi come questo perché lì ci si sente come a casa. Il merito di tutto questo va ascritto alla famiglia Molinari, a Modesto e Marcello in particolare e a tutto lo staff di persone che lavorano al Tc New Country Club Frascati: la loro passione e la loro cortesia creano le condizioni ideali per un contesto di questo tipo». Santopadre ha partecipato in alcune occasioni alle passate edizioni della “24 Ore di tennis” e potrebbe tornare anche quest’anno. «Se c’è la possibilità, lo farò molto volentieri – dice l’ex tennista – Ho conosciuto l’evento perché invitato da Marcello Molinari con cui esiste un’amicizia forte che dura dai tempi in cui eravamo praticamente bambini. Posso dire senza timore di smentita che la “24 Ore di tennis” arricchisce chi partecipa». Stante le previsioni meteo che indicano maltempo per la serata di sabato, quando ci sarebbe il “clou” dell’evento con la mega-cena all’aperto attorno alle 20,30 e quindi a poche ore dalla chiusura della manifestazione sportiva, il Tc New Country Club Frascati ha deciso di rinviare l’appuntamento dal 23 giugno a sabato 14 luglio dalle 0:00 alle 24:00. «Una decisione che condivido perché sarebbe un peccato che il maltempo “guasti” l’evento della cena – rimarca Santopadre – Egoisticamente dico che questo rinvio aumenta le possibilità che io possa intervenire, visto che in questo fine settimana seguirò Matteo Berrettini in un altro torneo internazionale in Gran Bretagna».




Roma, truffe: smantellata banda internazionale. Si fingevano vicini al Vaticano e a fondi Lussemburghesi

ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina hanno dato esecuzione, nella provincia di Roma, Napoli, Caserta, Bologna, Grosseto, Modena, Novara e Brescia, ad un decreto che dispone perquisizioni, personali e locali, nei confronti di 26 indagati per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe, nazionali e internazionali, furto, falsi in atto pubblico e privato, riciclaggio internazionale.

Il decreto è stato emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Roma, sotto l’egida della DDA.

L’attività investigativa, convenzionalmente denominata “Prova a Prendermi”, svolta a carico, complessivamente, di 53 soggetti, è stata condotta dai Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina, dal marzo 2017 a tutt’oggi, e ha consentito di individuare due principali sodalizi criminali, con base a Roma e operanti in tutta Italia e all’estero, composti da cittadini italiani, del Camerun, della Nigeria e dell’Afghanistan, specializzati in truffe finanziarie e immobiliari, ma anche di compravendita di opere d’arte e metalli preziosi falsi, che hanno fruttato illeciti profitti per milioni di euro.

L’intensa indagine dei Carabinieri ha portato alla luce diversi modus operandi del gruppo criminale.

In alcuni casi i truffatori si proponevano di aiutare società estere a ottenere prestiti, per milioni di euro, fingendo di reperire garanzie bancarie, e quando le vittime avevano pagato ingenti cifre in contanti, anche decine di migliaia di euro, per ottenere la documentazione necessaria, poi risultata falsa, i malviventi facevano perdere le loro tracce.

In altri episodi, il gruppo si qualificava come appartenenti al Vaticano, e offriva alle vittime di acquistare, per milioni di euro, opere d’arte, a patto di effettuare una donazione in contanti ad una onlus, anche questa risultata poi fittizia.

I Carabinieri hanno accertato che i truffatori, in altri casi, qualificandosi  come funzionari di banche italiane, si offrivano di far rientrare capitali dall’estero in Italia senza pagare le tasse. In realtà, adottando la tattica del doppio appuntamento, la vittima all’estero effettuava la consegna del denaro contante, anche milioni di euro, mentre il corrispettivo veniva consegnato in contemporanea in Italia ad un collaboratore della vittima che però, in questo caso, riceveva soldi finti, denaro fac-simile (spesso solo la prima e l’ultima banconota delle “mazzette” erano vere).

In altri casi, il gruppo si presentava come vicino a fondi lussemburghesi o del Vaticano, offrendo finanziamenti a società in fallimento, richiedendo una fidejussione in contanti (dai 15.000 ai 150.000 euro). Una volta ricevuta la somma, nei pressi di istituti di credito, i truffatori entravano all’interno con il contante, fingendo di incontrare il direttore ed invece si dileguavano con il malloppo, utilizzando uscite secondarie. Stessa “tecnica” utilizzata in un altro episodio, quando impossessatisi dei contanti e fingendo di avere un ufficio nella chiesa “Santa Maria degli Angeli e dei Martiri” di piazza della Repubblica a Roma, sono entrati all’interno per poi fuggire da un’altra uscita, lasciando le vittime ad attenderli davanti.

Altre volte, fingendosi intermediari del Vaticano, proponevano alle vittime l’acquisto di alberghi da destinare ad usi ecclesiastici e, in cambio di un prezzo vantaggioso, venivano richiesti onerosi compensi per l’intermediazione.

Le perquisizioni dei Carabinieri hanno portato al sequestro di: un assegno da 5 milioni di euro emesso da una banca francese; di 9.000 euro in contanti; di 3 milioni di euro in banconote con la scritta fac-simile; di documentazione e certificazioni contraffatte, tra cui false deleghe per la vendita di lingotti d’oro del Vaticano; carta intestata allo IOR; un passaporto diplomatico falso della Repubblica Democratica del Congo;  un lingotto d’oro finto; timbri di diversi istituti di credito; numerosi telefoni cellulari, sim, personal computer, chiavette e memorie USB; un abito talare per il travestimento da prete, usato per truffare; diverse armi bianche, coltelli a serramanico, scimitarre e spade.

I Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina hanno anche sequestrato numerosi biglietti da visita riportanti nomi di pseudo-professionisti

In una pertinenza di un’abitazione perquisita a Roma, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato anche un quadro “L’angelo che annuncia la resurrezione di Cristo alle pie donne”, con annessa falsa certificazione, a firma di critico d’arte di fama internazionale, attribuito falsamente a noto pittore del Seicento Napoletano, Bernardo Cavallino (1616-1654), con stima di valore pari a 600.000 euro, ma in realtà riconducibile ad artista minore dello stesso periodo per un valore di 10.000 euro.

Nel corso dell’attività, a riscontro delle indagini, i Carabinieri hanno anche arrestato in flagranza 7 persone e ne hanno denunciate altre 22, oltre ad aver accertato 23 truffe consumate e più di 45 tentate impedendo profitti illeciti per oltre 10 milioni.

Chiunque si ritenga vittima di truffa, tentata o consumata, da parte di questa organizzazione, attraverso il riconoscimento di una delle tecniche, dei nomi delle società o delle persone utilizzati è pregato di rivolgersi al più vicino comando dei Carabinieri o segnalarlo ai Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina, tel. 06.69594538.

210618




Gsd Casilina Bccr (calcio), Muzi è il neo tecnico dei Giovanissimi B regionali: «Una bella sfida»

Roma – Il Gsd Casilina Bccr ha perfezionato l’accordo con mister Claudio Muzi che sarà l’allenatore della squadra Giovanissimi regionali fascia B classe 2005 per la prossima stagione sportiva. Tecnico di grande esperienza, 64 anni, Muzi sta per iniziare il suo 47esimo anno consecutivo su una panchina. Tantissime le società in cui ha lavorato nel suo lungo percorso: tra queste la Vigor Perconti, il Savio, il San Lorenzo, la Vis Sezze (squadra Berretti e allenatore in seconda dell’Interregionale con il tecnico Tamborrini), Spes Artiglio, Ceccano (Juniores nazionale), Ciampino (Juniores regionale), Lupa Frascati (Allievi Elite), Pro Roma (Giovanissimi Elite), oltre ad una vasta attività ed esperienza nel settore Scuola Calcio da cui nasce il suo college privato denominato “Personal training for football players” di cui è ideatore e direttore. Inoltre Claudio Muzi, dal 2000 al 2011 sotto l’ala del direttore generale del settore giovanile Leonardo Generoso, è stato osservatore del Bari per la zona di Roma e della regione Lazio. Tra l’altro per Muzi si tratta di un ritorno visto che guidò i Giovanissimi regionali Elite classe 1985 nella stagione 1999/2000
contribuendo in modo importante al raggiungimento della finale per il titolo di campione regionale, poi persa 2-1 con la Romulea. «Già all’epoca c’era il presidente Umberto Coratti che non mi ha mai nascosto la sua profonda stima – dice Muzi – Tra l’altro da quel gruppo mandammo in prova proprio al Bari un ragazzo, vale a dire Davide Roscioli. Torno in un club verso cui ho un sentimento di affetto e lo faccio con grande energia. Le sfide non mi hanno mai spaventato, anzi sono stimolanti. Il mio concetto fondamentale è che il professionismo è l’arte del comportamento: dovrò guardare negli occhi i ragazzi per cercare di tirare fuori il massimo da loro. Credo fortemente nel mio lavoro e da questo punto di vista sono abbastanza presuntuoso».
La società Gsd Casilina Bccr è onorata di aver offerto ai propri ragazzi del 2005 un allenatore di tale spessore ed esperienza, lo ringrazia per aver accettato il progetto e gli augura buon lavoro.




Ssd Colonna (calcio), che novità! Di Girolamo: «Orgogliosi di esserci affiliati al Perugia»

Colonna (Rm) – Era nell’aria da diversi giorni e ora c’è pure l’ufficialità. Il presidente della Ssd Colonna Simone Di Girolamo annuncia l’avvenuta affiliazione del club castellano con la società professionistica del Perugia. «Un’idea nata nel corso della stagione appena messa alle spalle – spiega il massimo dirigente – Abbiamo ritenuto che un rapporto di questo tipo con una società di serie A o B potesse farci fare un ulteriore salto di qualità. Abbiamo valutato il nostro staff tecnico, che tra l’altro sarà potenziato, pienamente all’altezza di un impegno di questo tipo. Il Perugia ci ha chiesto di seguire in maniera particolareggiata le linee guide del suo progetto tecnico per le Scuole calcio che si affiliano e a noi è piaciuto il loro modo di intendere il calcio». L’affiliazione produrrà diverse iniziative. «Ci sarà una continua supervisione da parte dei responsabili del club umbro – spiega Di Girolamo – Verranno organizzate riunioni coi nostri tecnici e ci sarà anche l’opportunità di fare alcune di queste direttamente a Perugia. Ovviamente c’è ampia disponibilità da parte del club del Grifone di ricevere i gruppi della nostra Scuola calcio nel centro sportivo del Perugia o magari direttamente allo stadio nei giorni delle partite. Chiaramente il Perugia avrà una corsia preferenziale anche per ciò che concerne i ragazzi della nostra agonistica nel momento in cui qualcuno si mettesse particolarmente in luce. Insomma siamo molto contenti di poter offrire ai nostri tesserati un’opportunità di questo tipo». L’affiliazione al Perugia è l’ennesimo “colpaccio” del settore calcio della Ssd Colonna che nel giro di un anno ha totalmente “cambiato passo” e ha ottenuto risposte importanti in termini di consenso da parte di ragazzi e genitori.

Intanto da domani a domenica il centro sportivo “Maurizio Tozzi” ospiterà l’evento della “Festa dello sport” organizzata dal Comune di Colonna. Nell’ambito di questa manifestazione, la Ssd Colonna celebrerà nella serata di domani la tradizionale cena di fine anno a cui parteciperanno i tesserati delle varie discipline della polisportiva castellana (calcio, basket, volley, pattinaggio e futsal), ma anche semplici amici del sodalizio presieduto da Di Girolamo.




San Nilo Grottaferrata (ginn. ritmica), Martinelli: «Che soddisfazione per il saggio finale»

Grottaferrata (Rm) – Il settore della ginnastica ritmica del San Nilo Grottaferrata si è preso di prepotenza la scena. Nello scorso fine settimana le ragazze della responsabile Simona Martinelli hanno riempito il palazzetto dello sport intitolato a Saverio Coscia mettendo in scena un saggio finale davvero molto coinvolgente. Circa 80 tesserate del gruppo criptense hanno prodotto uno spettacolo sul tema dei musical più famosi che si è concluso dopo un paio d’ore con l’esibizione di tutte le ragazze sulle note di “Romeo e Giulietta”. «Siamo davvero molto contente per come è andato il saggio – commenta la Martinelli – Avevamo qualche timore perché c’erano tante bimbe piccole tra le partecipanti, ma sono state tutte molto ordinate, composte e decisamente brave nell’esecuzione di ciò che avevamo preparato». Al di là dell’inevitabile allegria trasmessa dalle più piccole, uno dei momenti salienti del saggio è stato legato alle ginnaste più grandi. «Ci sono venute a trovare due mie ex allieve, le gemelle Valentina e Susanna Landi. Sulle note di “Notre Dame de Paris” si sono esibite assieme alle nostre ragazze più esperte vale a dire Flavia Scotini, Costanza Arveni, Sara Procaccini, ma anche Alice Rastelli e Sofia Camilli che l’anno prossimo smetteranno l’attività agonistica per motivi di studio. E’ stato un momento decisamente emozionante». Al termine delle varie esibizioni, si è poi passati alla premiazione di tutte le atlete presenti tra gli applausi festanti di genitori, parenti e amici che sono sembrati davvero compiaciuti da quanto visto. La stagione del settore ginnastica ritmica del San Nilo Grottaferrata si è conclusa così, anche se gli allenamenti andranno avanti fino alla fine di giugno. «Il bilancio dell’annata è estremamente positivo – sottolinea la Martinelli -. Abbiamo avuto ottime risposte dalle gare agonistiche che abbiamo affrontato e forse nella prossima stagione potremmo anche decidere di cimentarci in qualche gara federale. A livello numerico il gruppo è cresciuto ulteriormente e nell’ultimo periodo diversi genitori sono venuti a chiederci informazioni per la prossima stagione: questo è il segnale più concreto che siamo sulla strada giusta».