Salvini: “Reintrodurremo il servizio militare obbligatorio”. Ma la Difesa frena: “È una idea romantica”

“Vorrei che oltre ai diritti tornassero a esserci i doveri”. Di fronte ai casi di mancanza di educazione e senso civico, “facciamo bene a studiare i costi, i modi e i tempi per valutare se, come e quando reintrodurre per alcuni mesi il servizio militare, il servizio civile per i nostri ragazzi e le nostre ragazze così almeno impari un po’ di educazione che mamma e papà non sono in grado di insegnarti”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, nel corso di un comizio a Lesina, in Puglia.

“La capotreno andrebbe premiata perchè ha difeso il diritto a viaggiar sicuri. Io i treni pendolari li ho presi i fenomeni della sinistra no”. Lo ha detto Matteo Salvini, vicepremier e ministro degli Interni, parlando a RaiNews24 da Lesina, in Puglia parlando dell’annuncio della capotreno di Trenord che invitava i nomadi a scendere dal treno.
“Magari la capotreno una parola fuori posto l’ha detta ma il concetto era quello, viaggiare sicuri”, ha aggiunto.

“L’immigrazione serviva alla sinistra per avere schiavi da far usare dalle multinazionali e da mettere nei ghetti per guadagnare sulla pelle dei disgraziati: non vanno messi in venti sul furgone, dietro c’è anche un fenomeno mafioso”. “Il lavoro va pagato, non vanno messi venti migranti su un furgone, diranno che gli italiani non vogliono fare certi lavori ma se fossero pagati come tutti molti foggiani farebbero gli operai, gli imbianchini. Il lavoro va pagato”.

“A settembre con una ventina di sindaci partirà Scuole sicure: daremo soldi per andare a beccare gli spacciatori fuori dalle scuole medie e dagli istituti. Poi c’è il problema della giustizia certo: ne arresti 500 e poi te li ritrovi fuori e su questo stiamo lavorando”. Lo ha detto Matteo Salvini, vicepremier e ministro degli Interni, parlando a RaiNews24 da Lesina, in Puglia. “Noi non approveremo mai indulti o sconti di pena, anzi per i condannati in via definitiva vorrei fare come in Austria dove hanno l’obbligo di lavorare per ripagare i costi che gravano sulla comunità della loro carcerazione”, ha aggiunto. Sulla legittima difesa Salvini ha ricordato che “il paese più armato d’Europa è la Svizzera e non mi risulta ci siano stragi, un ladro però ci pensa due volte ad entrare in una casa dove potrebbero essere armati”.

“Ci impegneremo tantissimo anche sul piano economico, per fare anche lì la rivoluzione che abbiamo già messo in atto sull’immigrazione. Me lo ricordo cosa ci siamo impegnati a fare, piaccia all’Europa o no”, a partire dallo “smontare la Fornero”, “ridurre le tasse e ridurre la burocrazia, togliere dalle scatole spesometri, redditometri studi di settore”. Lo dice il ministro Matteo Salvini in piazza a Lesina. “Ci stiamo lavorando così come stiamo lavorando per la pace fiscale: non sarà facile, avremo parecchi avversari”.

“Il diritto alla scuola, all’educazione è fondamentale. Da genitore preferisco educare, spiegare, convincere piuttosto che multare e obbligare: così funziona in tanti Paesi del mondo e dovrebbe funzionare anche in Italia”. Così risponde Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, a una domanda sui vaccini, in un’intervista a Lesina a RaiNews24.

Alle periferie “arriveranno anche più soldi”. Così risponde Matteo Salvini a RaiNews24 che lo interpella sulle proteste dei Comuni sul decreto Milleproroghe. Quanto alle critiche degli imprenditori veneti al decreto dignità, afferma: “Abbiamo ascoltato tantissime segnalazioni, il decreto è stato migliorato, è arrivato alla fine e siamo assolutamente soddisfatti”.

Il ministro Trenta su ipotesi leva obbligatoria

“Il ministro Trenta si è già espressa sul tema nei giorni scorsi: è una idea romantica ma i nostri militari sono e debbono essere dei professionisti e su questo aspetto è d’accordo anche Salvini”. E’ quanto si apprende da fonti della Difesa in merito alle dichiarazioni del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che ieri ha parlato dell’ipotesi di reintrodurre per alcuni mesi il servizio militare.

Nei giorni scorsi, il ministro della Difesa Elisabetta Trenta aveva sottolineato, durante un’intervista, che il servizio militare obbligatorio è un qualcosa “non più al passo con i tempi”. I soldati di oggi, aveva spiegato il ministro, “sono dei professionisti. E non abbiamo più le truppe che vengono dalle Alpi”. Dunque, “non c’è più bisogno di tanti soldati tutti insieme”.




Vincenza Sicari, da Padova a Frascati continua l’incubo per l’ex maratoneta dell’esercito italiano

Di Vincenza Sicari ci siamo occupati più volte. La sua storia è molto semplice, ancorché decisamente assurda. Atleta olimpionica, maratoneta in forza all’esercito Italiano, di colpo un giorno sente che le vengono meno le gambe.

L’inizio dell’incubo

Da quel giorno, con una pesante eredità ideologica sul capo, cioè quella di non essere sana di mente, gira tutta l’Italia, in cerca di qualcuno che sappia finalmente dare un nome alla sua malattia. Anche la speranza di andare negli USA svanisce. Qualcuno formula una ipotesi, non suffragata da alcuna prova, ma piuttosto attendibile, che cioè si tratti di una malattia autoimmune. Ma niente, tutti i medici continuano a trattarla come se la sua malattia fosse immaginaria, dipendente dalla sua psiche. È costretta a rivolgersi ad un avvocato, e nel tempo a cambiarlo, vista la pervicacità di certi medici. Subisce, a suo dire, anche prepotenze, documentate con il suo cellulare sui social.

Il trasferimento dall’ospedale di Padova a quello di Frascati

Oggi, senza il suo consenso, è stata trasferita d’autorità dall’ospedale di Padova a quello di Frascati, dove l’abbiamo raggiunta al telefono. Continua a dire che le fanno ‘porcate su porcate’, e a minacciare ritorsioni contro chi per anni l’ha maltrattata, arrivando al punto, lei non autosufficiente, a lasciarla sola e senza assistenza per le operazioni più elementari, come lavarsi e andare in bagno. Al punto di sottoporla – dice lei per ritorsione per tutto ciò che Vincenza pubblica sui social – ad un TSO che lei definisce ‘illegittimo’, dato che è un trattamento da praticare a chi è pericoloso per sé e per gli altri. Ma Vincenza nelle sue condizioni non solo non è, né potrebbe essere pericolosa per gli altri, ma neanche per sé. Purtroppo la sua salute va sempre peggiorando, e qualcuno sostiene – e guardando in prospettiva potrebbe aver ragione – che tutti i medici da cui lei è passata starebbero aspettando soltanto la sua morte, il che li scaricherebbe da un peso sulla coscienza. Posto che ne abbiano una. Comunque, da qualsiasi parte la si guardi, la faccenda è assurda: in un momento storico in cui si scoprono nuovi vaccini – che rendono denaro – e nuovi rimedi magari per il cancro – la cui raccolta per la ricerca frutta milioni di euro – non è possibile che non si possa capire quale sia il male che sta divorando Vincenza ormai da anni. Come da anni è costretta a letto, paralizzata dalla vita in giù. Abbiamo conosciuto, circa tre anni fa – e siamo stati fra i primi, se non i primi, a darne notizia – una Vincenza florida nonostante tutto. Oggi troviamo il suo spettro, molto simile ad un uccellino bagnato più che alla potente maratoneta olimpionica, purtroppo rinnegata perfino dalla sua stessa società sportiva, quella per cui correva, l’Esercito Italiano. Magari per una inimicizia personale, che potrebbe aver compromesso il suo destino, segnandolo nel prosieguo della sua degenza. Un po’ un caso Tortora in sedicesimo, ma sempre doloroso.

Vincenza Sicari continua a lottare contro tutti e contro il suo male, da sola, non si arrende

Ma sa che fatalmente la sua solitudine la porterà all’inevitabile, se nessuno vorrà realmente trovare il bandolo della matassa. Attualmente è ricoverata all’ospedale di Frascati, ma in psichiatria. Ancora una volta la si vuole far passare per pazza, come anni fa. Anche se lei riferisce che il primario del reparto ‘una bravissima persona’, come lo definisce, ‘ha capito tutta la situazione’, è ‘dalla sua parte’, e insieme cercheranno una soluzione. Non ci aspettiamo di meno dal primario di un reparto di psichiatria. Speriamo solo, e ce lo auguriamo, che questa ‘bravissima persona’ possa essere davvero dalla parte di Vincenza, e che davvero insieme si possa trovare una soluzione che lei e tutti coloro che la seguono aspettano da almeno tre anni.

A margine annotiamo che, quando era all’ospedale di Padova, il presidente della regione Veneto Luca Zaia, interpellato, ha dichiarato, dopo aver ascoltato soltanto il parere dei medici e non quello di Vincenza o del suo avvocato, di non avere alcun potere per intervenire sulla situazione. Il ministro della Salute Giulia Grillo, anch’essa interpellata, non ha risposto.

L’avvocato di Vincenza Sicari: “Avviate una serie di iniziative giudiziarie sia in sede civile che penale”

Abbiamo voluto raggiungere l’avvocato di Vincenza Sicari, Antonio Petrongolo. L’avvocato Petrongolo ci ha riferito del TSO fatto in maniera piuttosto improvvisa ed arbitraria, avallato da medici sconosciuti a Vincenza, che in pratica non l’avevano mai vista. Il trattamento è stato effettuato a tempo di record, come anche il trasferimento a Frascati, dopo che l’ospedale Maggiore di Milano aveva rifiutato l’arrivo di Vincenza, ad insaputa dei suoi legali. “In base a questo – dichiara l’avvocato Petrongolo – abbiamo avviato tutta una serie di iniziative giudiziarie sia in sede civile che penale.”

Come giornale stiamo seguendo Vincenza dal gennaio del 2016. Lei ritiene che ci siano speranza di arrivare ad una conclusione?

Questa patologia è seguita da specialisti del settore. Se non si riesce a dare un nome o una definizione, o una origine, ad una patologia neurologica, il tutto viene pilotato verso un disturbo di natura psichiatrica. Sono tutte ipotesi che hanno la loro valenza nel momento in cui si realizza una osservazione ad hoc. Se non è stata effettuata, questo poi ha influito nei rapporti con le persone.

Qualcuno a suo tempo ha ipotizzato una malattia autoimmune

“E’ un’ipotesi ancora valida”.

Oggi le malattie autoimmuni si possono curare, e qualche volta si può anche guarire.
Il problema è un altro. Se non fosse stato per la nostra insistenza… Facciamo un passo indietro. Padova, al momento dell’arrivo di Vincenza, si era rifiutata di effettuare altri accertamenti. Dissero che li avevano avuti anni indietro, e che per loro andavano bene quelli. A quel punto abbiamo dovuto forzare la mano con tutta una serie di iniziative. Nel prosieguo di queste analisi, si è poi scoperto che Vincenza soffre anche di un linfoma. Lei immagini. Se non fosse stato per l’insistenza di Vincenza e delle persone che la circondano, non avremmo scoperto il linfoma. La cui tipologia e origine potrebbe essere correlata alla sua patologia, ma peraltro questo linfoma non è stato adeguatamente seguito e curato a Padova, dove Vincenza è stata sottoposta ad un ciclo di terapia di ciclosporina, che peraltro è una terapia molto blanda, un anticoagulante che di solito si dà a chi ha subito un trapianto per evitare la formazione di trombi.

Tempo fa qualcuno disse che Vincenza aveva un tumore al timo.
In effetti lei ha avuto una patologia di quel genere, e il timo le è stato asportato. E’ successo circa quattro anni fa. Come anche l ‘asportazione del timo potrebbe essere la causa scatenante della sua patologia attuale. In effetti, da quando ha subito quell’operazione, la sua condizione è peggiorata. E’ un caso molto complesso e particolare, ma, voglio dire, le università di ricerca e studio esistono per questo, e i fondi magari si utilizzano per andare a cercare qualcosa che sia più conveniente.

Ringraziamo l’avvocato Petrongolo per la sua testimonianza. L’augurio che facciamo a Vincenza è che dopo tante peripezie, finalmente possa scorgere un luce in fondo a quel tunnel in cui è entrata quattro o più anni fa. Forza Vincenza!

Roberto Ragone




Bracciano, stasera Ron canta Lucio Dalla in piazza IV Novembre

BRACCIANO (RM) – Ron canta Lucio Dalla. E lo fa attraverso un viaggio musicale straordinario. Proprio lui che, con il cantautore bolognese, ha condiviso palchi e ricordi. “Lucio! Il tour” è ormai entrato nel vivo con una serie di concerti in tutta Italia che continuano a registrare un grande successo di pubblico e critica. Particolarmente attesa la data del prossimo 12 agosto a Bracciano ad ingresso libero (ore 21:30, piazza IV novembre).

In scaletta l’emozionante repertorio di Lucio Dalla: da “Piazza Grande” a “Canzone”, passando per “Come è profondo il mare”, “Futura”, “Cara”, “Attenti al lupo” e molti altri successi. Un omaggio impreziosito da una scenografia curata, ma anche aneddoti, racconti e, immancabili, foto inedite e alcuni filmati di Dalla.

L’evento gratuito è inserito nel cartellone estivo dell’amministrazioni comunale ed è stato fortemente voluto dal sindaco Armando Tondinelli per offrire a residenti e turisti un’occasione di intrattenimento e promozione di altissimo livello. Una serata speciale (e davvero imperdibile) in cui Ron interpreterà le più belle canzoni di Lucio Dalla, tra emozioni e musica.

Non un semplice concerto, ma una serata intrisa di magia, considerando il forte legame che ha caratterizzato questi due artisti, le cui strade s’incrociarono- la prima volta- negli anni ’70. Da qui l’idea di continuare a portare la sua musica in giro per le piazze. Del resto, è difficile immaginare che altri, meglio di lui, possano cantare o ricordare Lucio. Ad oggi, Ron rappresenta uno dei cantautori più apprezzati del panorama musicale italiano e la sua voce continua ad emozionare intere generazioni.

Un grande progetto, nato dal disco “Lucio!”, una raccolta di 12 brani, incluso “Almeno Pensami”, l’ultimo brano composto da Dalla che- quest’anno- ha vinto il Premio della critica al Festival di Sanremo. L’album è presto diventato un tour estivo, incentrato sui grandi successi del cantautore scomparso nel 2012, molti dei quali scritti insieme a Ron. Proprio quest’ultimo, a breve, taglierà il traguardo dei 50 anni di carriera. Nel frattempo, instancabile, sta girando l’Italia con il repertorio di Dalla: idea di fondo è continuare a raccontare il suo grande amico, attraverso uno spettacolo dal taglio teatrale che, in questa tournée estiva, sta letteralmente incantando il pubblico.




Canale Monterano, obiettivo turismo: al via i lavori di riqualificazione dell’arredo urbano

CANALE MONTERANO (RM) – Grande soddisfazione per l’avvio dei lavori della Rete di Imprese “Canale Monterano Parco del Cinema”, la sinergia tra commercianti, imprese, Amministrazione Comunale vincitrice del bando regionale “Reti di Imprese tra Attività Economiche su Strada” e finanziata lo scorso Agosto dalla Regione Lazio con 100 mila euro.

Dopo la costituzione formale della Rete e i successivi atti amministrativi necessari, il posizionamento di circa trenta fiorire nei corsi principali di Canale e Montevirginio ha dato il via alle azioni di riqualificazione dell’arredo urbano con un tocco di colore e bellezza. Il progetto vede la partecipazione di 41 operatori economici locali, ha come obiettivo la promozione turistica del territorio comunale e tema dedicato a Canale come location importante di grandi opere della cinematografia italiana e internazionale.

“Raccogliamo – ha dichiarato la Presidente della Rete d’Imprese, Anna Di Biagio – i primi frutti del lavoro svolto nei mesi scorsi, lavoro che è stato faticoso ma proficuo, considerato che è la prima volta che i commercianti di Canale e Montevirginio si uniscono per promuovere le proprie attività e, nel contempo, l’immagine del territorio. Speriamo che questo progetto serva a incentivare le attività commerciali nel nostro paese”.

“L’obiettivo era quello di unire le forze – commenta l’Assessore al Turismo, Andrea Magagnini, che ha seguito il progetto per l’Amministrazione Comunale – per creare e costruire un’immagine comune del territorio e del mondo del commercio che lo caratterizza, attraverso una politica di marketing non più calata dall’alto, ma condivisa da tutte le realtà imprenditoriali del territorio. Questa era la finalità della costituzione della Rete e questo è ciò che stiamo realizzando. Il risultato è lo sviluppo di un’immagine comune e forte del territorio, con tutto ciò che lo contraddistingue che va dal turismo al commercio, dall’artigianato alle produzioni tipiche, usando come veicolo promotore le tante produzioni cinematografiche nelle quali il nostro comune è stato protagonista”.

“In questi due primi anni di mandato – ha dichiarato Alessandro Bettarelli, Sindaco di Canale Monterano – ci siamo attivati per incentivare il turismo e molto è stato fatto. Tra i risultati più evidenti il ritorno delle produzioni cinematografiche a Monterano e la ricaduta promozionale derivante, nonché l’aumento degli introiti da diritti, che a questi livelli non abbiamo mai avuto. Ma il risultato migliore è stato vedere tanti operatori commerciali, artigiani, piccoli imprenditori, lavorare insieme per migliorare il proprio paese, lo spirito collaborativo che ha invaso le varie realtà territoriali. In molti hanno capito che l’arroccamento su singole posizioni, il fai da te, non porta a nulla e che occorre puntare sulla cooperazione attuabile attraverso progetti condivisi, i soli che possono davvero far crescere il paese.”

La collaborazione della Rete, tuttavia, non finirà qui. “Stiamo realizzando – conclude l’Assessore Magagnini – le altre opere di riqualificazione dell’arredo urbano, un logo della rete e, grazie alla collaborazione con la società SL&A stiamo progettando un anno di promozione turistica basata su Canale Monterano come location fondamentale della cinematografia italiana ed internazionale, che ci aspettiamo porterà beneficio alle attività commerciali e ricettive del nostro comune”.