Profughi, richiesta d’asilo e principio di territorialità: qualcuno risponda in maniera chiara

che da diverse parti si sollevano.

ora molto accesa

e ogni salotto televisivo invita il  fior fiore degli opinionisti, giornalisti di grido e costituzionalisti di fama ad avvalorare la tesi del procuratore Patronaggio e la sua accusa di sequestro di persona.

di una dichiarazione di principio sostenuta in coro durante questi talk show

Estensione del suolo italiano

della nazione.

:

Si considera territorio dello stato italiano:

à per niente da trascurare per il ragionamento che si vuole sviluppare.

Trattato di Dublino

nel 2013

ora vigenti nel trattato di Dublino

” Inghilterra con la nave della guardia costiera.

ù spagnolo.

diverse, tanti suoli diversi, tanti territori diversi

,  sorgono spontanee  le domande:

  • non si devono considerare come suolo del paese della bandiera che battono?
  • ?

cittadina?

Emanuel Galea




Genzano di Roma, Palazzo Sforza Cesarini: tornata, dopo il restauro, la statua di Paolo IV Carafa

GENZANO DI ROMA (RM) – Sono terminati i lavori per il restauro della scultura lignea raffigurante Paolo IV Carafa. La statua, che fa parte della mostra dedicata alla donazione Hager-Sportelli, è di nuovo esposta in teca nella sala del primo piano di Palazzo Sforza Cesarini. La scultura è stata rimossa perché presentava chiari segni di infestazione da insetti xilofagi, noti più comunemente come tarli; per rimuovere il problema e assicurarne la corretta conservazione, l’Amministrazione ha contattato il curatore della mostra, il dott. Adriano Amendola, che ha individuato uno studio per il restauro. Una volta trasportata in loco, l’opera è stata sottoposta a trattamento chimico, finito il quale si è reso opportuno un intervento che ripristinasse l’unità estetica del pezzo. La scultura infatti presentava uno strato superficiale alterato nella colorazione per l’ingiallimento di vernici protettive, e stuccature oramai obsolete. Lo studio Merlini Storti ha quindi provveduto all’asportazione delle vernici, al reintegro delle parti mancanti e a trattare la superficie con cera vergine neutra. Si ringraziano il curatore della mostra, Adriano Amendola, e lo studio Merlini Storti che ha provveduto a titolo gratuito al ripristino della statua.




Rocca di Papa, Mondo Migliore: gli immigrati e la pantomima, degli anni di piombo, andata in scena

Rocca di Papa ridente cittadina dei Castelli Romani. L’altra sera accoglie 100 migranti della nave Diciotti presso il centro “Mondo Migliore”. Conosco bene Rocca di Papa, vi ho vissuto per otto anni. Guardo lo squallido e teatrale (a parer mio) video dei manifestanti in attesa dell’arrivo dei migranti. Beh in primis mi fa sorridere questa pantomima parodia degli anni di piombo.

Destra fa una parte e sinistra (offensiva e disgraziata) dall’altra, urla e insulti fra loro tipo ” fascisti vi squagliamo nell’acido” ma non si toccano l’un l’altro. Pantomima ad uso e consumo di tv e social. Guardo le facce, gli abitanti del luogo sono 4 gatti gli altri 4 gatti sono di fuori.

Allora chiamo Daniela di Rosa una delle cittadine più attive di Rocca di Papa e articolista dell’autorevole mensile locale il Segno che conferma tutte le mie impressioni.


Queste le sue parole sul suo profilo fb: “Rocca Di Papa The Day After Fb brulica di “compagni” veri, presunti, compagnucci della parrocchia o compagni di merende, tutti indignati per la manifestazione del giorno prima… “compagni”, io c’ero e da antifascista sono andata a parlare con i temibili poundini dicendogli che sono 5stelle e che dovevano smetterla di gridare vecchi slogan contro la sinistra e di pensare ai migranti e ai cittadini. Poi sono andata dai comunisti e ho detto loro la stessa cosa, entrambi hanno continuato a gridare vecchi slogan, ognuno accusando l’altro delle stesse cose. Alla fine ho urlato: Oh, ma la fate finita? qui c’è da risolvere un problema serio, questa è una polveriera e da entrambi le parti state solo esasperando gli animi, uscite dagli anni ’70 e dateci una mano, oppure tornate su fb a giocare ai ” buoni e cattivi”. La verità è che da entrambi i lati, esclusi i pochi cittadini presenti, c’erano solo politici e provocatori, interessati a farsi pubblicità, chi pro e chi contro, ma dei migranti e dei cittadini, non gliene fregava nulla a nessuno di loro.

Una domanda ai “compagni” rocchiggiani che continuano su fb a fomentare odio verso i neri e a ergersi a unici paladini dell’amore e ad unici paladini dell’antifascismo: Ma ieri dove c…. eravate? Sarà che i rocchegiani che tanto blaterano giustamente sui social non sono li a protestare per il famoso clima di paura che vivono da due anni? Hanno un sindaco Emanuele Crestini che tenta di rientrare nel Pd e ora ha la chiesa per apparire a livello nazionale? Ma qui il problema é ben più serio Non fare spettacolo preconfezionato, la figura così la facciamo tutti e a livello europeo. Meglio bloccarlo quel video ridicolo o no? Quello che ci hanno fatto vedere l’altra sera non é la voce degli italiani ma dell’Italia che ha paura. Di cosa? Ognuno tragga le sue conclusioni. I sovranisti devono cambiare obiettivo.

In italia comanda il Vaticano da sempre. Questa é la prova tangibile: un capo di stato estero (il Papa) decide e tutti, governo compreso si inchinano. Il traffico dei migranti é l’affare del secolo e frutta più della droga, va combattuto in altre sedi e non con comparse fuori da “Mondo Migliore”.

Cristiana Zarneri




Come Folgore sempre e dovunque: cambio al comando del 185° Art. Par. “FOLGORE”

BRACCIANO (RM) – Questo pomeriggio, presso la Caserma “Romano”, alla presenza del Comandante della Brigata Paracadutisti “Folgore”, Generale Rodolfo Sganga, ha avuto luogo l’avvicendamento al vertice del 185° Reggimento Artiglieria Paracadutisti “FOLGORE”. La cerimonia di avvicendamento tra il Comandante cedente, Colonnello Ettore Gagliardi e il Comandante subentrante, Colonnello Mauro Bruschi, è culminata con il passaggio della Bandiera di Guerra del Reparto, formale atto di cessione, avvenuto alla presenza di numerose Autorità civili e militari, tra cui il vice Sindaco della Città di Bracciano, Dott. Luca Testini e i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche A.N.P.d’I. e A.N.ART.I.

Il Colonello Gagliardi, durante il suo intervento, ha riassunto brevemente il lungo ed intenso periodo trascorso alla guida dei “Diavoli Gialli”, evidenziando sforzi e traguardi raggiunti dai propri paracadutisti ed esprimendo parole di profonda gratitudine per l’incondizionato impegno e la straordinaria professionalità dimostrati durante quasi 4 anni di lavoro.

 

Il Generale Sganga, ha inoltre sottolineato la dedizione degli uomini e delle donne dell’Unità, complimentandosi per gli eccellenti risultati ottenuti sia in Patria, sia all’Estero, sotto la guida del Colonnello Gagliardi, il quale, dopo il periodo di comando, ricoprirà un prestigioso incarico nell’ambito dello Stato Maggiore della Difesa.

 

Il 185° Reggimento Artiglieria Paracadutisti “Folgore”, dalla ricostituzione nella sede di Bracciano come Unità di “supporto di fuoco” della Brigata Paracadutisti, avvenuta il 1° luglio 2013, ha partecipato con proprie componenti e assetti operativi a tutte le operazioni di home-land security e alle principali Missioni internazionali, fornendo in ultimo il core del Multinational Battle Group West (MNBG-W) in Kosovo, nell’ambito dell’operazione “Joint Enterprise”.

 




Monterotondo, due casi di violenze in famiglia: arrestati due uomini già noti alle Forze dell’Ordine

MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Monterotondo hanno arrestato due uomini con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate nei confronti delle rispettive compagne. Nel primo caso, i militari del nucleo operativo, allertati da una chiamata al NUE 112, sono intervenuti in una abitazione di Monterotondo scalo, ove hanno bloccato un 24enne del posto, già noto alle Forze dell’Ordine, dopo che, alla presenza delle due figlie minori, aveva picchiato la moglie e le aveva sottratto con violenza il portafogli con all’interno 200 euro. Alla signora, trasportata presso l’ospedale di Monterotondo, veniva riscontrato uno “stato ansioso, capelli strappati, trauma cranico non commotivo, dolore ed escoriazione mano destra”. L’uomo, su disposizione del PM di turno presso la Procura di Tivoli, è stato tradotto presso il carcere di Rebibbia.

I Carabinieri dell’aliquota radiomobile, invece, hanno arrestato un 32enne di origine egiziana, anch’egli già noto alle Forze dell’Ordine, il quale, all’interno di un’abitazione popolare di via Aldo Moro, a seguito di una lite per futili motivi, aveva dapprima distrutto diverse suppellettili della casa, poi aveva aggredito la convivente e la madre di quest’ultima, entrambe italiane. Le donne, medicate all’ospedale di Monterotondo, sono state giudicate affette da “ecchimosi braccia, erosioni al collo e trauma minore occipitale” la prima e “costrizione del collo e lieve epiremia cute cervicale” la seconda. Anche in questo caso il PM di turno presso la Procura di Tivoli ha disposto la traduzione dell’arrestato  presso il carcere di Rebibbia.




A Oriolo Romano tutti pazzi per i funghi porcini: al via la XV edizione della tradizionale sagra

ORIOLO ROMANO (VT) – I sapori e i profumi del bosco racchiusi in piatti dal sapore inconfondibile, che dagli Antichi Romani ai giorni nostri sono sinonimo di buona cucina e di gioia di stare in tavola. In zuppa, in crema o ad accompagnare le bruschette, le fettuccine e le carni, i funghi porcini saranno serviti in tutte le salse a Oriolo Romano: per due fine settimana consecutivi – dal 14 al 16 e dal 21 al 23 settembre – il paese ricco di storia in provincia di Viterbo celebrerà una delizia già apprezzata dagli abitanti dell’Urbe, i primi a chiamarli “suillus” per il loro aspetto massiccio.

Alla Sagra del fungo porcino, giunta alla 15esima edizione, ce ne sarà davvero per tutti i gusti per accontentare gli amanti di questa nobile varietà e i visitatori che preferiscono le portate tradizionali dell’Alto Lazio. I porcini, dalla polpa bianca che non cambia colore né all’aria né al tocco, saranno trasformati in una deliziosa crema e nobiliteranno le bruschette; saranno poi il condimento ideale delle fettuccine, nelle due versioni con e senza ragù, e l’ingrediente principale di una prelibata zuppa con i fagioli; fra i secondi, si potrà scegliere fra l’arista ai funghi porcini, un particolare hamburger con crema ai porcini e i funghi fritti.

Nel paese che sorge nei pressi di Manziana, a soli 50 chilometri da Roma, lo stand gastronomico sarà aperto il venerdì solo a cena e il sabato e la domenica a pranzo (dalle 12.30) e a cena (dalle 19); grazie alla collaborazione con l’Associazione Italiana Celiachia sezione Lazio, dal 21 al 23 settembre sarà proposto anche un ricco menù gluten free per permettere a tutti di gustare queste specialità. E grande spazio sarà dedicato a ricette più classiche come le bruschette olio e sale (con o senza aglio), fettuccine al ragù, braciola, salsiccia e ventresca alla brace, patatine fritte e dolci.

Al contempo, sui banchi del mercatino, i visitatori potranno scoprire la pasta fatta in casa, l’olio, il vino, le carni, i formaggi e i dolci, tutti prodotti a chilometro zero provenienti dalle aziende del territorio. Organizzata dall’Associazione Culturale Oriolo Romano in collaborazione con il Comune, la Sagra del fungo porcino affiancherà alle delizie gastronomiche un ricco programma che spazia dagli spettacoli musicali alle conferenze a tema, dai mercatini fino alle mostre d’arte. Ogni serata sarà animata da spettacoli musicali dal vivo e i più piccoli potranno divertirsi le domeniche pomeriggio con i ludobus, il sabato e la domenica con i gonfiabili e con il battesimo della sella, in programma sabato 14, sabato 22 e domenica 23.

La sagra prenderà vita in una location dal fascino unico, piazza Umberto I° dominata dall’imponente Palazzo Altieri; sulla pavimentazione che copre tutta la piazza, è disegnata una rosa dei venti che indica i punti cardinali rispetto ai quali sono orientate le quattro bocche da dove fuoriesce l’acqua della Fontana delle Picche, attribuita ad un allievo del Vignola. Nel Paese meritano una visita anche le chiese di S. Giorgio e S. Anna, oltre al Convento di S. Antonio da Padova, mentre poco fuori dall’abitato sorgono una splendida faggeta nominata patrimonio dell’Unesco e il Parco della Mola, che prende il nome da un vecchio molino costruito nel 1573. Il tutto senza dimenticare l’affascinante parco di “Villa Altieri”, inserita da poco all’interno dell’elenco dei beni accreditati nella rete regionale delle dimore, ville, complessi architettonici, parchi e giardini di valore storico e storico-artistico della Regione Lazio.




ViniMilo, sei sindaci dell’Etna uniti per promuovere il territorio

MILO (CT) – Progetti partecipati e condivisi per valorizzare l’Etna, il vulcano e le sue contrade dove dinamici produttori di vino – chi da dieci generazioni, chi dall’altro ieri, affascinato dall’energia del vulcano e dal suo suolo ricco di minerali – investono nella terra, recuperano vecchi vigneti, reimpiantano vitigni autoctoni, assumono manodopera locale e creano un circuito virtuoso che crea un indotto positivo in termini di sviluppo socioeconomico, cura e manutenzione del paesaggio.

E’ l’obiettivo che martedì, a Milo, ha visto unanimemente d’accordo i sindaci dell’Etna (Castiglione di Sicilia, Linguaglossa, Nicolosi, Pedara e Piedimonte Etneo) che, accogliendo invito del sindaco Alfio Cosentino, hanno preso parte alla prima tavola rotonda della ViniMilo 2018.

L’incontro – che ha visto la partecipazione di una nutrita schiera di produttori, sia grandi cantine che piccole aziende familiari interessati a conoscere le opportunità di crescita del comparto – era dedicato a un confronto fra i territori dell’Etna e del Barolo, entrambi nella lista Unesco dei “Patrimoni dell’Umanità” ed entrambi vocati alla produzione di vini d’eccellenza. Erano presenti Antonio Benanti (Presidente del Consorzio di tutela dell’Etna Doc, che quest’anno compie 50 anni), Gabriele Ragusa (Commissario del Parco dell’Etna), Rosa Spampinato (Agronomo e dirigente del Parco). Ospite d’onore il sindaco di Barolo, Renata Bianco, e il Presidente dell’Enoteca Regionale Barolo, Federico Scarzello. Moderatore dell’incontro il giornalista ed esperto di Etna Turi Caggegi.

“Dopo la DOC del 1966 – ha spiegato il sindaco di Barolo, Renata Bianco – la svolta è stata la denominazione Docg del 1980. La menzione geografica ha consentito di far conoscere fisicamente il territorio del Barolo e di conseguenza di far apprezzare ulteriormente le peculiarità del nostro vino. E’ utile il confronto con altre esperienze, perché stimola a non sederti sugli allori ma a cercare sempre nuove opportunità di scambi culturali per far crescere i territori. Ben venga questa occasione di dialogo promossa da ViniMilo tanto più che con l’Etna condividiamo il riconoscimento Unesco e quindi l’impegno per la salvaguardia del territorio custodito con sapienza dai nostri antenati”. A seguire Federico Scarzello ha fornito alcuni numeri: “Produciamo 100% uva nebbiolo coltivata su circa 2000 ettari di vigneti che si estendono sul territorio di 11 comuni nelle Langhe nel sud del Piemonte. Produzione potenziale di 14,5 MLN di bottiglie suddivise tra più di 300 produttori ed imbottigliatori, di cui la stragrande maggioranza produce tra 10 e 50 mila bottiglie l’anno, con una superficie media ad azienda di circa 5 ha. Se si sommano i viticoltori che conferiscono l’uva a terzi il numero di aziende supera le 500. Nella scorsa campagna il valore delle uve era tra i 450 e 550 €/q con un ricavo ad ettaro lordo medio di 40.000 €”.

Antonio Benanti, dopo aver documentato l’impennata di produttori di Etna Doc nell’arco degli ultimi dieci anni (da 25 circa sono adesso più di 150), ha spiegato come “già dal 2011 il riconoscimento del termine ‘contrade’, come aree privilegiate di produzione d’eccellenza (per via dell’esposizione e di altri fattori microclimatici), consenta la menzione in etichetta, per aggiungere valore al prodotto alla stregua dei francesi Cru, che appunto identificano un territorio perimetrato e con vigneti importanti”.

Soddisfatto il sindaco di Milo che ha incassato l’apprezzamento dei colleghi “vicini di casa” per l’organizzazione della ViniMilo, evento che al tradizionale concetto di festa pre-vendemmia condiviso in piazza con proposte enogastronomiche e degustazioni di vini dell’Etna, affianca ormai da qualche anno un programma di convegni con istituzioni, produttori, distributori, sommelier, giornalisti e critici di settore che hanno contribuito a far crescere la qualità dell’offerta. “Ma anche – sottolinea Alfio Cosentino – la consapevolezza, da parte della comunità, di essere parte di un unico grande sistema produttivo che ha nell’Etna il suo nume tutelare. Per questo abbiamo voluto confrontarci con Barolo: sono molte le affinità fra i due territori e il confronto fra le due esperienze è stato certamente positivo. Anche sull’Etna la crescente “cultura del vino” ha prodotto l’aumento di manodopera specializzata e di addetti all’accoglienza nelle cantine con grande dimestichezza con l’inglese”. A conclusione della tavola rotonda si è svolta la degustazione di tre grandi rossi: Etna Doc Rosso delle Cantine Biondi e Calcagno e un Barolo del 2014. In serata, nella piazza del Municipio di Milo, si è svolta la tradizionale cena di gala sotto le stelle organizzata dall’Osteria 4 Archi e che ha visto il piemontese Fabio Fresia e la siciliana Lina Castorina “duettare” ai fornelli fra pietanze delle due regioni abbinate a calici di Etna Doc e Barolo DOCG.

Il prossimo convegno di ViniMilo è in programma venerdì 31/08 (ore 18) e vede di scena l’olio DOP Monte Etna, con la modifica del disciplinare. Ne parlerà Giosuè Catania (Presidente APO Catania). A seguire una degustazione “al buio” di olii d’oliva che vedrà impegnati anche un gruppo di disabili visivi coordinati dai volontari di vEyes (virtual Eyes), onlus che si occupa di progettare e realizzare ausili visivi per semplificare la vita e l’autonomia quotidiana di ipovedenti e non vedenti.

 I CONVEGNI – Il programma della settimana 3-9 settembre

 “Vino e Comunità Intelligenti” (03/09 ore 16.30) con l’europarlamentare Michela Giuffrida, esponenti del mondo universitario, della cooperazione e del comparto vinicolo (produttori, enologi, buyers e distributori) per presentare un progetto comunitario dedicato alla filiera del vino e ai modelli virtuosi di business; infine “Doc Etna, la vita comincia a 50 anni” (09/09 ore 9.30) con il neo presidente dell’omonimo Consorzio di tutela, Antonio Benanti, e il presidente della Strada del vino dell’Etna, Marco Nicolosi.

APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA IN CORSO [27 agosto – 02 settembre]

Venerdì 31 agosto

Ore 18, Centro Servizi | Tavola rotonda su olio DOP Etna. Segue Degustazione “A occhi chiusi”

Al termine del convegno dedicato all’olio DOP Monte Etna delle 18, degustazione degli olii dell’Etna rivolta anche i disabili visivi. Evento organizzato in collaborazione con Slow Food e la onlus vEyes, impegnata nella realizzazione di ausili didattici per ipovedenti e non vedenti e nel supporto psicologico di chi è affetto da retinopatie ereditarie, patologie rare e senza cura. Info 333.799.45.26

Sabato 1 settembre

Ore 18.30, Piazza Belvedere | Inaugurazione della Festa

Dalle 18.30 piazze e vicoli aperti ai visitatori. Sul Belvedere “Isola del gusto”, spazio gastronomico a cura delle aziende di Milo con gli stand dei presidi regionali Slow Food. Accanto al Municipio l’Enoteca ViniMilo con decine e decine di etichette selezionate fra le produzioni della Strada del Vino dell’Etna e il Consorzio di Tutela dei Vini Etna Doc”; quindi gli artigiani in mostra con i mestieri di una volta, il mercatino bio e a km zero, lo stand dell’Unicef e quello con i dolci e la cucina di casa. Alle 19 l’enoteca letteraria, con autori ed editori ospiti. Dalle 21 musica live.

Ore 20.30, Centro Servizi | “I vini pre-filossera”

Di scena i vitigni sopravvissuti alla filossera, il terribile insetto – proveniente dall’America – che un secolo e mezzo fa decimò le vigne in Italia e in Europa cambiando la storia della viticoltura (e pure il destino di molte famiglie, in Sicilia, costrette a emigrare per disperazione). Misteriosamente, alcuni piccoli vitigni riuscirono a resistere all’aggressione di questo parassita. Fra questi i rossi dell’Etna, del Sulcis (Sud Sardegna) e della zona Irpina (Campania, Avellino) protagonisti della degustazione a cura della Fisar. Info e prenotazioni 347 61.45.209. Alle 20, nel museo Virtuale, degustazione di dolci e vini a cura di Slow Food. Prenotazione 347 58.57.201.

Domenica 2 settembre

Dalle 10 del mattino riapre l’esposizione nel centro storico di Milo, visitabile fino alle 24.

La degustazione del giorno è alle 20, al Centro Servizi, protagonista l’Etna e il suo territorio con abbinamenti vino-formaggi che vedranno sul banco degli assaggi una decina di etichette di vini Etna Doc accostati a formaggi prodotti a Randazzo: provole fresche e stagionate, aromatizzate al limone, canestrati e pecorini da pascoli in quota nel Parco dell’Etna. A cura dei maestri Onav in collaborazione con il club Papillon.

VINIMILO, l’evento

Edizione numero 38 per la tradizionale manifestazione dedicata alle produzioni vinicole d’eccellenza “Made in Etna”: fra queste l’Etna Bianco Superiore DOC, prodotto da uve carricante ed esclusiva del territorio di Milo. Un evento che, a fine agosto, riunisce sull’Etna cultori e addetti ai lavori del “nettare divino”, enogastronauti curiosi e appassionati della civiltà del vino per due settimane di eventi divenuti il rito propiziatorio della vendemmia in arrivo.

In programma 4 convegni, 15 fra cene e degustazioni con menu a tema dedicati a Piemonte, Veneto, Toscana, Umbria, Lazio, Campania e ovviamente Sicilia; 2 weekend nel centro storico di Milo, dove la spettacolare Piazza Belvedere e i vicoli del borgo, per due sabati e due domeniche, saranno la meta ideale per una gita fuori porta con famiglia e amici per esplorazioni del gusto tra decine di etichette di vino “Made in Etna”, street food ed eccellenze agroalimentari. Partner di ViniMilo 2018 le aziende Barone di Villagrande, Benanti, I Vigneri e Tenute di Nuna, l’osteria “4 Archi” e l’agriturismo “Le Case del Merlo”. Le cene-degustazione si prenotano e acquistano online con rilascio di QRCode (in programma focus su bianchi vulcanici, bollicine, rossi da siti Unesco, progetti comunitari, olii d’oliva e formaggi e un evento dedicato ai 50 anni della Doc Etna, denominazione istituita proprio nell’agosto del 1968). Famiglie, comitive ed escursionisti sono attesi nei due weekend (1/2 e 8/9 settembre, sabato 18.30-24.00, domenica intera giornata dalle 10.30-24.00) quando Milo aprirà piazze e vicoletti alle degustazioni – rigorosamente in calici di vetro – di vini d’autore “made in Etna” da scegliere fra decine di etichette; e ancora cibo di strada, presìdi Slow Food, mercatini bio e a km zero, gli artigiani al lavoro con i “mestieri di una volta” e musica dal vivo. Alle 19, nella scalinata di Largo dei Mille Enoteca letteraria con presentazione di libri dedicati al mondo del vino. Nelle due domeniche, alle 9 del mattino, escursioni nei boschi con le guide del CAI;




Vetralla e il marchese del Grillo: tutto pronto per la ricostruzione storica

VETRALLA (VT) – Vetralla, il 22-23 settembre 2018, si sveglierà ai tempi del marchese del Grillo. Il celebre grido: “S’è svegliato” darà vita ad una ricostruzione storica della vita quotidiana nei primi anni dell’Ottocento, quando Vetralla era stata annessa all’Impero francese. È anche il periodo di ambientazione del celebre film, del 1981, “Il marchese del Grillo”, con Alberto Sordi e Paolo Stoppa, uno dei film più amati della storia del cinema italiano. Il film fornisce lo spunto per alcune scene teatralizzate, recitate dai celebri personaggi del capolavoro di Mario Monicelli.

La colonna sonora del film eseguita magistralmente dal Complesso Bandistico “Ottavio Pistella” – Città di Vetralla, diretto dal maestro Augusto Mentuccia (che ha suonato nella colonna sonora originale del film), accompagnerà lo spettatore per le scene ambientate nella splendida cornice del centro storico di Vetralla.

L’evento è organizzato dalla Pro Loco di Vetralla con il patrocinio del Comune di Vetralla, coinvolgendo le realtà locali. In particolare le Compagnie teatrali amatoriali “I Casaioli” e “I Dialettanti”; il Complesso Bandistico “Ottavio Pistella” – Città di Vetralla; Opera Extravaganza, Associazione culturale per l’opera lirica – Viterbo; Francis & Friends – Presepe Vivente di Vetralla; ApriBottega! Lo spazio degli artigiani di Vetralla e dintorni; AVIS Vetralla; A.S.D. 1928 Vetralla; l’Associazione Centro Soc. Pol. Diurno PIETRO CANONICA; l’Associazione Vetralla Centro Storico – Daniela Marconi e i Cittadini del Comune di Vetralla e, non solo, che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa.

Il coordinamento e la regia dell’evento sono a cura di Francesca Spurio e di Andrea Natali.

Particolare attenzione sarà rivolta ai costumi, prendendo spunto, oltre che dalla tradizione del Presepe Vivente di Vetralla, da una ricerca storica sulla produzione dei pittori dell’epoca che ritraggono situazioni e persone (fra i quali il pittore e incisore Bartolomeo Pinelli, che produce un ampio repertorio di immagini dedicate ai costumi romani e laziali, e le pubblicazioni di Renato Mammucari “Viaggio a Roma e nella sua campagna” e “Ottocento Romano” editi da Newton Compton). Per quanto riguarda la veridicità storica, ci si baserà sulla bibliografia locale e, in particolare, sulla specifica pubblicazione “La vita quotidiana a Vetralla nei primi dell’Ottocento”, autore Andrea Natali, 2007, Davide Ghaleb Editore.

Appuntamento quindi al 22 e al 23 Settembre 2018 alle ore 18 in Piazza Umberto I a Vetralla (VT).

Ingresso 5 € (bambini gratis). Nel corso dell’evento sarà inoltre offerto agli spettatori un “aperitivo teatralizzato”, con prodotti tipici locali, ambientato nell’Osteria del marchese del Grillo




Palermo, 19mila euro di sanzioni a una discoteca e denunciato un DJ

PALERMO – nell’ambito dell’attività di controllo dei locali notturni, i Carabinieri della Compagnia San Lorenzo, coadiuvati dai Vigili Del Fuoco di Palermo, dai militari del N.I.L. (Nucleo Ispettorato Del Lavoro) e del N.A.S. (Nucleo Antisofisticazione e Sanità), hanno fatto accesso all’interno di una discoteca, nel quartiere “Arenella”. Nell’accedervi, i Carabinieri si sono trovati di fronte ad un gran numero di avventori, conteggiati in 1341 che, sui brani riprodotti da tre deejay, ballavano sia sulla spiaggia che nella parte superiore.

Dalla visione della documentazione, i Carabinieri ed i Vigili Del Fuoco hanno riscontrato che la capienza massina autorizzata e riportata nella licenza rilasciata dal Questore, a fronte della valutazione effettuata dalla commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, era di 900 persone.

Al termine delle operazioni di conteggio le persone sono risultate pertanto 441 in più rispetto a quanto previsto, in violazione delle prescrizioni riportate sulla licenza a tutela dell’incolumità pubblica: pertanto, il legale rappresentate della società a cui è stata data in concessione l’area per lo svolgimento delle serate è stato denunciato per apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo, mentre la discoteca è stata sottoposta a sequestro preventivo.

Durante l’attività di controllo i Carabinieri, accertando che 4 lavoratori su 12 erano impiegati in nero, applicavano la sospensione dell’attività imprenditoriale e le previste sanzioni pecuniarie. Anche la società impiegata nel posizionamento delle luci della serata danzante è stata contravvenzionata per aver impiegato un operaio in nero.

In totale, le sanzioni applicate ammontano a ben 19.000 euro.

Ed ancora uno dei tre deejay, sprovvisto della licenza S.I.A.E., è stato denunciato per proiezione illegale di opere musicali, reato previsto dalla legge sui diritti d’autore visto che riproduceva i brani musicali contenuti in un hard disk scaricati illegalmente.




Parma, 21 enne imbavagliata e violentata per ore: in manette un italiano e un nigeriano

PARMA – La Polizia di Stato di Parma ha arrestato un 46enne italiano ed un 53enne nigeriano per violenza sessuale e lesioni pluriaggravate in danno di una 21enne.

L´attività investigativa della Squadra Mobile, coordinata dalla Procura della Repubblica di Parma, ha preso avvio da una segnalazione pervenuta dal locale Pronto Soccorso dove la giovane si era recata a seguito delle violenze subite. La violenza è stata consumata nella notte tra il 18 ed il 19 luglio nell´abitazione del 46enne italiano, il quale, dopo aver invitato la donna nella propria casa, ha provveduto a contattare  il nigeriano, suo spacciatore abituale, chiedendo di portare della droga.

Entrambi hanno sottoposto la 21enne ad ogni genere di violenza per oltre 5 ore, immobilizzandola e imbavagliandola

La donna, una volta liberata, riuscì a prendere un taxi e a far ritorno a casa. Gli evidenti segni sul corpo e le difficoltà nell´alimentazione, hanno però indotto la madre a condurla in ospedale, che l´ha dimessa con 45 giorni di prognosi segnalando il fatto alla Polizia di Stato. I poliziotti della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura di Parma, hanno riscontrato il racconto della ragazza fino alla ricostruzione delle violenze.




Salvini a Macron: “Presidente ipocrita, riapra i confini”. Intanto la Procura di Agrigento prepara nuove accuse

“Da inizio 2017 ad oggi la Francia del “bravo Macron” ha respinto più di 48.000 immigrati alle frontiere con l’Italia, comprese donne e bambini. Sarebbe questa l’Europa “accogliente e solidale” di cui parlano Macron e i buonisti? Al posto di dare lezioni agli altri, inviterei l’ipocrita presidente francese a riaprire i confini e accogliere le migliaia di rifugiati che aveva promesso di prendere.
L’Italia non è più il campo profughi d’Europa, la pacchia per scafisti e buonisti è finita!” Così sul social Facebook il vice premier e Ministro degli Interni Matteo Salvini 

Nuove accuse per Matteo Salvini

Intanto nuove accuse al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che nell’inchiesta sul caso Diciotti risponde di sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio, insieme al suo capogabinetto. Ipotizzati dalla procura di Agrigento, come confermato da fonti giudiziarie, anche i reati di sequestro di persona a scopo di coazione, in quanto secondo i magistrati il titolare del Viminale avrebbe impedito lo sbarco per fare pressione sull’Ue in direzione della ridistribuzione dei migranti; e l’omissione d’atti di ufficio poiché avrebbe ignorato la richiesta della Guardia costiera di un porto sicuro, indicando Catania solo come scalo tecnico.

Il procuratore Luigi Patronaggio sta effettuando ulteriori accertamenti e verifiche anche per quanto riguarda l’identificazione e la tutela dei diritti delle persone offese e per problemi di carattere tecnico-giuridico. L’intenzione è assicurare ai migranti che erano a bordo della ‘Diciotti’ la la piena tutela legale e la possibilità di costituirsi in giudizio contro il ministro dell’Interno.

Domani dovrebbero arrivare gli atti dell’inchiesta alla procura di Palermo. Gli uffici diretti da Francesco Lo Voi avranno 15 giorni per inviare tutto al Tribunale di ministri che avvierà la sua istruttoria decidendo entro 90 giorni (più eventuali sessanta) se archiviare o trasmettere nuovamente le carte al procuratore della Repubblica che dovrà inoltrare l’autorizzazione a procedere al Senato.