Genzano di Roma: partito il conto alla rovescia per la XXX edizione della Festa del pane

GENZANO DI ROMA (RM) – A Genzano di Roma arriva la XXX edizione della Festa del pane. La manifestazione – organizzata dal Comune di Genzano di Roma in collaborazione con il Consorzio del Pane Casareccio IGP, il Festival Cerealia e le associazioni dei Commercianti e Rete Imprese di Genzano – si terrà il 15 e il 16 settembre.

Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti il sindaco Daniele Lorenzon e l’assessore a Sviluppo locale, Turismo e Cultura, Francesca Saitta che hanno illustrato le tante novità dell’edizione di quest’anno, a partire da uno sguardo più attento alle tematiche legate alla sostenibilità ambientale.

Nei due giorni di festa saranno allestite a via Bruno Buozzi due postazioni multimediali che riprodurranno una serie di video realizzati da Legambiente per sensibilizzare la cittadinanza sul rispetto e la tutela dell’ambiente circostante. Sui monitor sarà possibile ammirare anche alcuni filmati della Tradizionale Infiorata e della lavorazione del pane. Sabato 15 settembre l’Auditorium dell’Infiorata ospiterà la presentazione di una collana di libri su diritto e ambiente a cura della casa editrice Aracne.

Insignito nel 1997 del marchio IGP dall’Unione europea, il pane è il vero protagonista della manifestazione che ogni anno ne celebra il valore. Da non perdere domenica pomeriggio l’appuntamento con la bruschettona IGP: un’occasione per assaporare il nostro tipico pane, dal sapore unico dovuto all’impiego del lievito madre e di farine di cereali di altissima qualità, realizzato con particolari metodi di cottura, frutto di un sapiente lavoro tramandato da generazioni di fornai, che gli conferisce il caratteristico colore scuro della crosta. La bruschettona quest’anno sarà anche ‘solidale’ perché durante la degustazione si svolgerà una raccolta fondi destinata alla popolazione di Amatrice colpita nell’agosto del 2016 da un sisma. Per valorizzare al meglio l’importanza del mangiar bene è in programma per domenica 16 settembre una tavola rotonda organizzata grazie alla collaborazione con il Festival Cerealia con un focus sulla filiera del pane e più in generale sulla nutrizione.

La Festa del pane si celebra anche nell’arte dei maestri infioratori, che ogni anno realizzano quadri rappresentativi del mondo del pane. A partire dal primo pomeriggio di sabato via Nazario Sauro si colorerà di fiori, farine, mais e crusche per la tradizionale Infiorata di pane. Per esaltare il valore storico-artistico di Genzano non potevano mancare attività culturali all’interno della manifestazione. Grazie ad un ampliamento dell’orario di apertura sarà possibile visitare Palazzo Sforza Cesarini, che da sabato ospiterà la mostra “Villa degli Antonini” con reperti archeologici della villa suburbana di epoca tardo-repubblicana patrocinata dalla Soprintendenza archeologica.

Per il programma completo delle attività si rimanda al sito web istituzionale: www.comune.genzanodiroma.roma.it




Corleone, operazione “Giustizia”: stroncata organizzazione criminale dedita allo spaccio

CORLEONE (PA) – Il notevole incremento dei controlli e dei servizi da parte dei Carabinieri della Compagnia di Corleone sta rendendo sempre più fitte e inviolabili le maglie della giustizia.
Alle prime luci dell’alba di mercoledì 12 settembre, i militari della Compagnia Carabinieri di Corleone, hanno eseguito 6 ordinanze di applicazione di misure cautelari emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Termini Imerese, su richiesta della competente Procura della Repubblica, nei confronti di altrettanti indagati resisi responsabili a vario titolo ed in concorso tra loro, di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

L’operazione, denominata “Giustizia”, in ricordo di una delle opere del famoso scrittore Federico De Roberto, a cui è intitolata la strada ove avvenivano i traffici illeciti, scaturisce da una lunga e complessa attività investigativa condotta dal personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Corleone, che ha consentito di disarticolare, mediante sofisticate attività di indagine, un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti nel locale centro.

L’indagine, iniziata nel mese di ottobre 2016, si è conclusa questa mattina con l’esecuzione di 2 obblighi di dimora nel comune di Corleone e 5 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Nella sua fase esecutiva, l’operazione ha visto l’impiego di circa venti Carabinieri e di personale del Nucleo Cinofili di Palermo.
Nel corso dell’attività di polizia giudiziaria, venivano inoltre eseguite delle perquisizioni domiciliari e personali alla ricerca di stupefacenti, al termine delle quali venivano deferiti in stato di libertà due soggetti poiché trovati in possesso di complessivi grammi 12 circa di hashish, uno spinello, bilancino di precisione e materiale vario per il confezionamento.
Non accenna a placarsi l’opera di controllo da parte dei Carabinieri di Corleone e continueranno incessanti le attività dei militari della Benemerita nella cittadina volte alla prevenzione dei reati ed al contrasto di attività illecite, con particolare attenzione alla detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, reati spesso rivolti ai giovani.




Velletri, Ospedale Colombo: 400 mila euro dalla Regione per la “camera calda”

VELLETRI (RM) – L’Ospedale Paolo Colombo di Velletri ha ottenuto il finanziamento di 400.000 euro per la realizzazione della ”Camera Calda”, un locale che sarà collegato con il Pronto Soccorso e la Medicina d’urgenza. “Finalmente è arrivata la buona notizia su un argomento che mi ha visto impegnato in prima persona, già prima della campagna elettorale”, ha affermato Daniele Ognibene (LeU), Consigliere Regionale del Lazio residente a Velletri.

“Questa è la risposta che aspettavano da tempo i cittadini di Velletri, ma anche quelli del territorio dei Castelli Romani e del Litorale Sud. Questa è la vera risposta -continua Ognibene- dell’alleanza del fare, che vuole sempre di più migliorare il servizio offerto ai cittadini. L’Assessore alla Sanità Alessio D’Amato aveva preso questo impegno anche con il Sindaco di Velletri ed ora possiamo dire che, in breve tempo, la delibera ha visto l’approvazione nella Giunta Regionale del Lazio”.

“L’Assessore alla Sanità Alessio D’Amato ha promesso che la Regione Lazio vigilerà affinché i lavori siano eseguiti correttamente ed in tempi rapidi, in modo che la struttura possa davvero essere messa a servizio dei cittadini quanto prima. Il potenziamento dell’Ospedale Paolo Colombo di Velletri ha avuto in questo periodo, oltre alla ”Camera Calda” odierna, anche 8 assunzioni che renderanno questo polo sempre più efficiente e strategico per l’intero territorio”.




Amatrice, taglio del nastro per il nuovo distaccamento di Polizia Stradale

E’ stata inaugurata oggi, mercoledì 12 settembre, alle ore 10.30, alla presenza del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Franco Gabrielli, la nuova sede del Distaccamento Polizia Stradale di Amatrice, duramente colpita dal sisma che, il 24 agosto del 2016, ha interessato il Centro Italia.

Proprio quest’anno il Distaccamento celebra la ricorrenza dei 60 anni dalla sua istituzione.

Inaugurato nel 1958, il Reparto garantisce la presenza delle pattuglie sulle arterie viarie che collegano Rieti con le province limitrofe.

In occasione dei terribili eventi del 2016 la sede storica del reparto è crollata, tuttavia gli uomini e le donne della Polizia Stradale, nonostante le difficoltà da affrontare in quanto vittime loro stessi del terremoto, hanno continuato ad operare senza soluzione di continuità, coadiuvando la Protezione Civile Nazionale e fornendo un decisivo contributo sia nelle operazioni di soccorso subito dopo il sisma, sia garantendo la viabilità in una zona in cui la rete viaria era compromessa, effettuando servizi anti-sciacallaggio e scortando mezzi di soccorso.

Dagli eventi dell’Agosto 2016 ad oggi la Polizia Stradale, con la base logistica ed operativa fornita dal Distaccamento di Amatrice e dalla Sezione di Rieti, ha garantito oltre 8.000 pattuglie dedicate a questa emergenza, supportando, insieme a tutte le Forze di Polizia, la Questura di Rieti, in base ad una sinergia operativa oggi confermata e testimoniata dagli uffici, siti all’interno del nuovo Distaccamento della Polizia Stradale, che ospitano il personale della Questura di Rieti per lo svolgimento dei servizi finalizzati alla salvaguardia dell’ordine e della sicurezza pubblica.




Il Tenente Colonnello Salvatore Sauco è il nuovo Comandante del Gruppo Carabinieri di Frascati

FRASCATI – Il Tenente Colonnello Salvatore SAUCO è il nuovo Comandante del Gruppo Carabinieri di Frascati da cui dipendono le compagnie di Frascati, Velletri, Colleferro, Castel Gandolfo, Anzio, Pomezia, Tivoli, Subiaco, Palestrina e le Tenenze di Guidonia Ciampino e Ardea. La carica era stata lasciata dal Tenente Colonnello Stefano COTUGNO che ha assunto l’incarico di Comandante Provinciale di Trieste.

Il Tenente Colonnello SAUCO, nato a Milano il 17 ottobre 1975, è coniugato, ha un figlio, ha intrapreso la carriera militare nel 1995, frequentando i corsi dell’Accademia Militare di Modena e della Scuola di Applicazione Carabinieri in Roma.

È laureato in Giurisprudenza, Scienze Politiche e in Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna.

Dopo una prima esperienza quale Comandante della 3^ Compagnia dell’8° Battaglione Carabinieri “Lazio” di Roma, ha ricoperto l’incarico di Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Treviso e di Comandante del Nucleo Operativo di Verona. Successivamente ha retto le Compagnie territoriali di Battipaglia (SA) e Napoli Centro.

Negli ultimi 6 anni ha ricoperto gli incarichi di “Addetto” e “Capo Sezione” presso l’Ufficio Operazioni del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri in Roma.

Ha altresì frequentato il 18° Corso Superiore di Stato Maggiore Interforze, conseguito il Master in “Studi Internazionali Strategico-militari”, nonché la qualifica di “Consigliere Giuridico” per le Forze Armate.




Aumenta la fame nel mondo

Un pianeta diviso a metà, dove da una parte c’è chi “soffre” per non avere l’ultimo telefonino o magari l’ultima maglietta firmata, dall’altra si muore di fame. Segno evidente che c’è qualcosa che non quadra nel disegno della globalizzazione. O forse per una sorta di guadagno, nell’ottica capitalista è meglio che le cose vadano come vanno….Fatto sta, che la fame nel mondo cresce: nel 2017 il numero di persone denutrite è aumentato toccando 821 milioni di persone, circa una su nove, tornando ai livelli di quasi dieci anni fa. E’ quanto emerge dal nuovo rapporto ‘Lo stato di sicurezza alimentare e nutrizione nel mondo’, presentato dalle agenzie delle Nazioni Unite, Fao, Ifad, Pam Unicef e Oms. Si registrano incrementi in quasi tutte le sotto regioni dell’Africa, così come in Sud America; situazione stabile invece nella maggior parte delle regioni dell’Asia. Circa 151 milioni di piccoli sotto i cinque anni, il 22% nel mondo, sono affetti da arresto della crescita per denutrizione. Tra le cause principali dell’aumento della fame, il rapporto indica la variabilità climatica caratterizzata da eventi estremi, i conflitti e i rallentamenti economici. Ed è il cambiamento climatico, in particolare, secondo il rapporto, a minare la produzione di cibo in alcune regioni dove, senza interventi specifici e in vista di un costante innalzamento della temperatura, si prevede un rapido peggioramento. Secondo il rapporto, per sradicare la fame occorre intraprendere urgentemente più azioni entro il 2030 per raggiunge l’obiettivo di sviluppo sostenibile della fame zero. Questo include azioni concrete e costanti per migliorare la nutrizione e costruire la resilienza delle popolazioni al cambiamento del clima. Anche un recente rapporto di Oxfam aveva sottolineato il dramma, parlando di 815 milioni di persone nel mondo, che soffrono la fame e di queste 200 milioni sono bambini e bambine sotto i 5 anni, vittime della carenza di cibo e nutrienti fondamentali per la crescita, nati in moltissimi casi da madri a loro volta denutrite. Un’emergenza senza precedenti, che sta colpendo soprattutto l’Africa orientale, lo Yemen e la Nigeria nord-orientale: solo in Yemen oltre 17 milioni di persone (tra cui circa 400mila bambini) soffrono di malnutrizione. Stessa sorte tocca a metà della popolazione in Sud Sudan e a circa 5 milioni di persone nella Nigeria. Anche per l’Oxfam oltre la guerra, tra le cause ci sono anche i cambiamenti climatici, che hanno provocato lunghe e durissime siccità in Paesi come l’Etiopia dove interi raccolti sono andati persi e molti allevamenti sono stati decimati e dove ora 12,5 milioni di persone stanno rimanendo senza cibo. Bisogna agire subito: secondo le Nazioni Unite, rimanere a guardare potrebbe costare la vita a centinaia di migliaia di bambini.

Marco Staffiero




Migranti, caso Diciotti. Conte al Senato: “L’Italia non è più disponibile ad accogliere indiscriminatamente”

“Quello che è cambiato rispetto al passato è che l’Italia non è più disponibile ad accogliere indiscriminatamente i migranti, contribuendo seppure involontariamente a incrementare il traffico di esseri umani e supplendo alla responsabilità che spetta all’Unione europea, ottundendo il vincolo di solidarietà che grava su ciascuno Stato membro”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella sua informativa al Senato sulla vicenda Diciotti.

“Senza l’intervento concreto e diretto” della nave della Guardia Costiera italiana – ha evidenziato – molti dei migranti soccorsi “sarebbero morti”. A dimostrarlo la ricognizione di un velivolo della Guardia Costiera in zona che, per Conte, aveva rilevato l’assenza del barcone soccorso con “chiare tracce di un affondamento quali iridescenze da idrocarburi, diversi giubbotti di salvataggio ed elementi strutturali di un’imbarcazione”.

La vicenda Diciotti – ha detto Conte – “non è stata una bella pagina per l’Europa: che ha perso l’occasione per dare concretezza a quei principi di solidarietà e responsabilità che vengono costantemente evocati come valori fondamentali dell’ordinamento europeo”.
Le operazioni di sbarco dei migranti – ha puntualizzato – soccorsi dalla nave Diciotti della Guardia “ad avviso delle Autorità italiane permanevano in capo alla responsabilità” di Malta.

Un lungo applauso dai banchi di Lega e M5s in Aula al Senato subito dopo l’informativa del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, sulla vicenda della nave Diciotti.
“Nei 7 giorni in cui la Diciotti è stata in mare e nei 4 in porto, senza poter attraccare, è stato sospeso il diritto”. Lo ha detto l’ex ministro della Difesa, Roberta Pinotti, intervenendo al Senato, a nome del Pd, dopo l’informativa del premier Giuseppe Conte sulla vicenda Diciotti. “Non è stata una bella pagina per l’Europa, ma neanche per l’Italia”, ha aggiunto.




Governo, manovra di bilancio: si prepara la pace fiscale, reddito di cittadinanza e pensioni quota 100

A meno di un mese dal varo della nuova legge di Bilancio il Movimento cinque stelle alza la voce. Mentre emergono ulteriori dettagli del provvedimento il vicepremier Luigi Di Maio avverte in tv a Carta Bianca: “Il reddito di cittadinanza deve entrare nella legge di bilancio. O C’e’ o c’e’ un grave problema per questo governo. Noi lo facciamo, agli italiani abbiamo fatto una promessa”. Di Maio parla nella giornata in cui la Lega dopo un vertice al Viminale spiga la propria proposta sulle pensioni: si stanno ancora facendo i calcoli ma la richiesta è quella di arrivare alla famosa ‘quota 100’ fissando il paletto dell’età non a 64 anni ma a 62, da accompagnare da “quota 41 e mezzo”.

Altro capitolo citato dal vicepremier leghista Matteo Salvini, quello della pace fiscale che si rivolgerà “a chi ha fatto la dichiarazione dei redditi” ma non può pagare e che invece “correrebbe a pagare” se il conto fosse “il 10%”, comunque “non un regalo”. Le stime di gettito, viene riferito, sono comunque ancora in corso ma si dovrebbero superare i 15 miliardi, spalmati su più anni.
La manovra, come ricorda sempre Tria, metterà comunque le basi per realizzare le priorità per l’intera legislatura e sul fronte fiscale riguarderà anche le famiglie, non solo gli autonomi o le imprese che investono. I redditi medi soffrono di una pressione fiscale “troppo alta”, afferma il ministro. Per questo “bisogna trovare gli spazi per la partenza di un primo accorpamento e di una prima riduzione delle aliquote”.

Sempre valutando “le compatibilità di bilancio”, ha puntualizzato immancabile il titolare dell’Economia, dicendosi “molto favorevole a partire” purché con estrema gradualità, senza insomma compromettere la finanza pubblica. L’importante è iniziare a ridurre il debito, che quest’anno si manterrà sostanzialmente stabile, con una correzione dello 0,1% (dovrebbe dunque scendere al 131,7%), e contemporaneamente non peggiorare “ma anzi migliorare” il saldo strutturale, cercando gli spazi non in deficit ma “nel nostro bilancio che è molto grande”.

Per la flat o dual tax, o più semplicemente riforma fiscale, bisogna quindi guardare alla massa delle tax expenditures, troppe e confusionarie, mentre per il reddito di cittadinanza lo spazio si potrebbe trovare partendo dalle risorse del Rei e delle altre forme di sostegno al reddito “aggiungendo qualcosa in più”. Su tutte e tre le riforme basilari del contratto di governo, quindi anche sulle pensioni, si può insomma iniziare a dare un segnale dando forma ad una strategia politica coerente “anche se partita da una campagna elettorale non del tutto coerente”.

L’idea, illustrata in questo caso dal viceministro Massimo Garavaglia, è anche quella di una dual tax Ires, che scenderebbe dal 24% al 15% sugli utili reinvestiti in azienda. Un intervento quindi strutturale, ha spiegato, evitando ogni anno di rinnovare ammortamenti, incentivi e agevolazioni varie. L’ultima stoccata Tria la riserva su infrastrutture e investimenti, vero pallino del titolare di Via XX Settembre che non a caso si espone anche sulla Torino-Lione e sul gasdotto Tap. “Personalmente spero che si facciano, che il problema si sblocchi, che ci sia una soluzione, anche perché si tratta di grandi collegamenti internazionali”.




Mafia Capitale, processo d’appello: pene ridotte a Buzzi e Carminati

Ridotte in appello le condanne per Massimo Carminati e Salvatore Buzzi nell’ambito del processo al Mondo di Mezzo. Per l’ex Nar ridotta la pena da 20 anni del primo grado ai 14 anni e sei mesi inflitti oggi. Per Buzzi dai 19 anni, ai 18 e 4 mesi di oggi.La terza corte di appello di Roma ha anche riconosciuto l’associazione mafiosa.

Ribaltato così quanto deciso in primo grado

I giudici hanno riconosciuto l’associazione a delinquere di stampo mafioso, l’aggravante mafiosa o il concorso esterno, a vario titolo, oltre che a Carminati e Buzzi, anche per Claudio Bolla (4 anni e 5 mesi), Riccardo Brugia (11 anni e 4 mesi), Emanuela Bugitti (3 anni e 8 mesi), Claudio Caldarelli (9 anni e 4 mesi), Matteo Calvio (10 anni e 4 mesi). Condannati anche Paolo Di Ninno (6 anni e 3 mesi), Agostino Gaglianone (4 anni e 10 mesi), Alessandra Garrone (6 anni e 6 mesi), Luca Gramazio (8 anni e 8 mesi), Carlo Maria Guaranì (4 anni e 10 mesi), Giovanni Lacopo (5 annu e 4 masi), Roberto Lacopo (8 anni), Michele Nacamulli (3 anni e 11 mesi), Franco Panzironi (8 anni e 4 mesi), Carlo Pucci (7 anni e 8 mesi) e Fabrizio Franco Testa (9 anni e 4 mesi).

“Abbiamo sempre detto che le sentenze vanno rispettate: lo abbiamo fatto in primo grado e lo faremo anche adesso. La corte d’appello ha deciso che l’associazione criminale che avevamo portato in giudizio era di stampo mafioso e utilizzava il metodo mafioso. Era una questione di diritto che evidentemente i giudici hanno ritenuto fondata”. Così il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini ha commentato a caldo la decisione dell’appello nel processo al Mondo di mezzo. In aula erano presenti anche il pm Luca Tescaroli e i procuratori generali Antonio Sensale e Pietro Catalani.
A luglio del 2017 i giudici di primo grado avevano escluso l’aggravante mafiosa per tutte le persone coinvolte dall’inchiesta, riconoscendo invece la corruzione e l’esistenza di due gruppi criminali. Per questo Massimo Carminati e Salvatore Buzzi erano stati condannati a 20 e 19 anni di reclusione in una sentenza che ha riguardato altre 44 persone, tra cui politici e uomini dell’amministrazione. Una sentenza storica in cui sono state inflitte pene pesanti proprio per gli episodi di corruzione con condanne, in alcuni casi, superiori alle richieste della Procura.
“Questa sentenza conferma la gravità di come il sodalizio tra imprenditoria criminale e una parte della politica corrotta abbia devastato Roma”. Così il sindaco di Roma Virginia Raggi subito dopo la sentenza della Corte di Appello di Roma.” Conferma, qualota ce ne fosse ancora bisogno, che bisogna tenere la barra dritta sulla legalità. E’ quello che stiamo facendo e continueremo a fare per questa città e i cittadini”.

Per la difesa di Buzzi invece “Quanto accaduto è grave, è un atto assolutamente stigmatizzabile l’aver riconosciuto in questa roba la mafia. Credo che per molti cittadini da oggi sia molto pericoloso vivere in Italia: è una bruttissima pagina per la giustizia del nostro Paese” dice Alessandro Diddi, legale di Salvatore Buzzi.Sulla stessa lunghezza d’onda anche Giosuè Naso, legale di Massimo Carminati, “Questa sentenza rappresenta per me una sorpresa, perchè già non condividevo la sentenza di primo grado che aveva riconosciuto due associazioni distinte. L’insussistenza dell’accusa mafiosa mi sembrava inattaccabile: mi sbagliavo. Questo collegio ha invece riconosciuto l’esistenza della mafia. E se persino questo collegio, che è uno dei migliori della corte d’appello, ha riconosciuto l’aggravante mafiosa di questa, o io non capisco più nulla di diritto, ci può stare, oppure è successo qualcosa di stravagante che ha influito sulla sentenza. In questo Paese la magistratura mette bocca su tutto e si arroga il compito di moralizzare la società”.




Uln Consalvo (calcio, Under 16 prov.), Maura sicuro: «Il ritiro è stato molto importante»

Roma – Il gruppo dell’Under 16 provinciale dell’Uln Consalvo rientrerà oggi dal ritiro di Tagliacozzo, dove è stata assieme all’Under 17 di mister Sergio Del Monaco. I ragazzi allenati da Angelo Maura hanno fatto un buon lavoro, lasciando delle sensazioni positive al loro nuovo allenatore. «Il ritiro è stato molto importante – dice l’esperto tecnico – I ragazzi, alla loro prima esperienza di questo tipo, hanno potuto fare un notevole lavoro atletico in una struttura davvero ottima. Ma al di là dell’aspetto agonistico, questi giorni a Tagliacozzo ci hanno permesso di conoscerci meglio e di parlare molto: un aspetto che favorirà indubbiamente la formazione di uno spirito di squadra». Il ritiro in terra abruzzese è servito anche allo stesso allenatore. «Ho preso la guida di questo gruppo da pochi giorni e in questo periodo ho potuto studiare meglio i ragazzi a disposizione» rimarca Maura che si è rimesso in gioco dopo qualche anno di inattività. «Mi ero fermato per i troppi impegni lavorativi, poi il direttore sportivo Giorgio Proietti e il responsabile della Scuola calcio Armando Ciarrocchi che conosco da tempo mi hanno proposto di prendere questo gruppo e io accettato con molto entusiasmo. Qui c’è un ambiente sereno dove si può lavorare bene: l’obiettivo è quello di mettere la mia esperienza al servizio di questi ragazzi per provare a trasmettere loro i miei principi di calcio, quelli che nel corso degli anni mi hanno “suggerito” i miei allenatori. L’aspetto principale del mio lavoro sarà quello di creare una mentalità di “abitudine” ad un certo tipo di allenamento: alla loro età non è facile cambiare certe attitudini, ma proveremo a farlo». Dopo pochi giorni di lavoro, Maura ha la sensazione di avere a disposizione un gruppo dalle buone qualità. «La rosa è numerosa, forse anche troppo abbondante. Ma la squadra è interessante e possiamo provare a divertirci, poi alla fine della stagione tireremo le conclusioni».




Asd Judo Frascati, la Favorini agli Europei Juniores: «Sono pronta, vediamo che succede»

Frascati (Rm) – Quarto europeo consecutivo per la talentuosa atleta dell’Asd Judo Frascati Flavia Favorini. La judoka classe 2000, che gareggerà nella categoria 63 chili della classe Juniores, è pronta per volare a Sofia dove da domani (giovedì 13 settembre) a domenica si terranno i campionati europei. La gara della Favorini, alla sua quarta presenza consecutiva nella rassegna continentale (la prima della classe Juniores dopo le tre tra i Cadetti), è prevista per la giornata di venerdì e l’atleta tuscolana non vede l’ora di calcare i tatami bulgari. «Mi sono allenata tanto e fisicamente sto bene – dice la Favorini – Oltre che in vari raduni della Nazionale, sono stata a fare un collegiale a Lignano Sabbiadoro tra la fine di agosto e l’inizio di settembre e in precedenza mi sono allenata anche in Slovenia presso la palestra del maestro Marian Fabjan assieme agli atleti del. Banzai Cortina di Roma del maestro Gianluca Accogli al quale vanno i miei ringraziamenti per l’ospitalità offertami e che mi ha permesso di continuare la preparazione per questo importantissimo appuntamento combattendo con atlete forti come la campionessa olimpica Tristynak. A fare la differenza durante l’Europeo saranno l’atteggiamento mentale e le sensazioni nel giorno di gara. Ma sono la più piccola del gruppo di contendenti e quindi vediamo cosa succede». I risultati nelle recenti prove di European Cup, però, dicono che la Favorini può essere competitiva anche con atlete più grandi: tre quinti posti e una medaglia di bronzo a La Coruna nelle tappe della manifestazione in cui Flavia ha incrociato le migliori judoka del vecchio continente. «Sono convinta di poter fare bene, anche se mi troverò di fronte delle atlete molto forti. Non ho pressioni di risultato, ma proverò a fare il massimo». La Favorini è stata scelta dal direttore tecnico della Nazionale Kiyoshi Muramaki assieme a un’altra atleta italiana, vale a dire Nadia Simeoli. «Ho creduto fino alla fine nella possibilità di essere convocata e infatti ho cercato di dare il massimo anche nelle ultime tappe stagionali della European Cup. Il sudore ripaga sempre» conclude la Favorini che in terra bulgara sarà seguita ovviamente anche dal maestro e presidente dell’Asd Judo Frascati Nicola Moraci. «Che Flavia partecipi al quarto europeo consecutivo della sua carriera, ad appena 18 anni, è sicuramente un fatto rilevante. Si è allenata con grande costanza ed impegno e siamo tutti convinti che anche all’Europeo, come dice il nostro motto, “darà il massimo”» spiega Moraci.