Uln Consalvo (calcio), Garzina: «Le nostre squadre dell’agonistica possono fare bene»

Roma – Il Consalvo è pronto per tuffarsi nei campionati agonistici. Le varie squadre allestite dal club capitolino stanno ultimando la fase di preparazione: l’esordio ufficiale avverrà per tutte a metà ottobre. Fabio Garzina, che affianca Massimo Del Monaco nel ruolo di responsabile del settore agonistico, parla delle selezioni del Consalvo ai nastri di partenza. «Nel corso delle ultime settimane ci sono state due novità: una è stata rappresentata dalla partenza del gruppo Juniores che sarà allenata da Giuseppe Centrone e giocherà nella categoria regionale C, anche se le partite ufficiali (per motivi di dimensioni di campo, ndr) le dovrà disputare sul terreno di gioco del De Rossi. L’altra è stata la nascita del secondo gruppo Under 16 affidato a mister Paolo Schiavi che giocherà un campionato sperimentale e fungerà da serbatoio per il gruppo “principale” guidato da mister Angelo Maura: avevamo diverse richieste di iscrizioni per ragazzi nati nel 2003 e nel rispetto della filosofia del Consalvo, che cerca sempre di accontentare le richieste di tutti, abbiamo deciso di formare questo secondo gruppo. Per ciò che concerne gli obiettivi, il quadro è abbastanza chiaro: la Juniores è composta da uno “zoccolo duro” storico che viene dal nostro settore giovanile e che non volevamo “lasciare per strada”. Il gruppo Under 17 di mister Sergio Del Monaco e quello Under 16 di mister Maura possono ambire alle posizioni di testa, ma sono sicuro che pure il gruppo Under 15 di mister Emanuele Aiuto saprà crescere in maniera importante. D’altronde quello è l’obiettivo principale che abbiamo al Consalvo: far migliorare i nostri ragazzi in un clima molto sereno, mettendo loro a disposizione dei tecnici qualificati e molto preparati». Garzina, che sarà anche allenatore del gruppo Esordienti 2007, è ormai da tempo una delle presenze fisse nello staff del Consalvo. «Qui ho mosso i miei primi passi da calciatore, poi oltre dieci anni fa ho portato mio figlio a giocare in questa società e nel 2012 ho fatto il corso da istruttore di Scuola calcio, iniziando ad allenare i più piccoli. Il Consalvo è certamente un club speciale per me».




Rugby Frascati Union 1949, domenica scorsa la grande festa della palla ovale rosa a Spinoretico

Frascati (Rm) – E’ stato un grande successo il primo torneo “Frascati Seven”, organizzato domenica scorsa presso il campo di Spinoretico dal Rugby Frascati Union 1949. «Una manifestazione con squadre provenienti da diverse regioni d’Italia che vogliamo portare avanti e allargare nei prossimi anni» dice Maria Cristina Tonna, che avrà la responsabilità tecnica dei vari gruppi “rosa” del sodalizio tuscolano in collaborazione con Daniele Mariotti. «L’evento è stato dedicato a tutte le categorie femminili, dalle Seniores all’Under 14 passando per Under 16 e Under 18. Le nostre ragazze si sono comportate tutte molto bene, cimentandosi in una disciplina (quella del rugby a 7, ndr) che abitualmente non giocano nei rispettivi campionati. Ma la cosa più bella è stato lo spirito dei genitori delle nostre atlete che si sono messi a disposizione affinché ci fosse un’accoglienza impeccabile per tutte le squadre ospitate». Per ciò che concerne i risultati, a livello di prima squadra la rappresentativa del Rugby Frascati Union 1949 ha battuto una mista Spoleto-Cassino nelle due gare disputate conquistando il torneo. Stessa sorte per le Under 18 che hanno avuto la meglio nel confronto con Amatori Napoli e Aprilia. L’Under 16 si è classificata terza nel raggruppamento che ha visto la partecipazione di Spartan Queens di Montegranaro, Aprilia, Capitolina e Amatori Napoli e infine c’è stato un buon livello rugbystico anche nella categoria Under 14 dove le ragazze frascatane si sono confrontate con Aprilia e Torre del Greco. In questa categoria da sottolineare la partecipazione di ragazzine di varie società che, non avendo una squadra completa, hanno formato un gruppo misto. «Il torneo, che ha avuto un direttore di eccellenza in Sebastian Caffaratti, si è concluso con le premiazioni per tutte le squadre partecipanti alla presenza dei massimi dirigenti del Rugby Frascati Union 1949». Il week-end del settore femminile della società tuscolana è stato impreziosito dalla partecipazione di due ragazze al Trofeo Coni che la rappresentativa regionale Under 12 ha disputato a Rimini: Flaminia Farina e Juanita Di Giusto si sono disimpegnate molto bene in questo importante appuntamento a cui un’altra ragazza (Aurora Salvagni) non ha potuto partecipare per un piccolo infortunio.
Infine giovedì scorso tutte le rappresentative maschili e femminili del Rugby Frascati Union 1949 sono state “immortalate” nello splendido scenario di Villa Aldobrandini per le tradizionali foto di gruppo di inizio stagione. Poi dirigenti e tesserati del sodalizio tuscolano si sono recati presso la Sala degli Specchi del Comune di Frascati per ricevere il saluto e l’in bocca al lupo per la nuova stagione da parte dell’amministrazione con in testa il sindaco Roberto Mastrosanti.




Tc New Country Club Frascati anche quest’anno ha partecipato alla “Festa dello Sport”

Frascati (Rm) – Il Tc New Country Club Frascati ha partecipato anche quest’anno alla tradizionale “Festa dello Sport” organizzata domenica scorsa dal Comune presso l’incantevole scenario di Villa Torlonia, popolata da tantissimi appassionati e semplici curiosi anche grazie ad una splendida giornata di sole. A guidare lo staff del circolo frascatano c’era Modesto Molinari con i maestri del tennis che si sono messi a disposizione sin dalle prime ore del mattino e fino al tardo pomeriggio. Davvero molti i curiosi che si sono avvicinati allo stand del Tc New Country Club Frascati, soprattutto bambini affascinati dalla possibilità di fare una prova, ma anche adolescenti e ragazzi più grandi animati dallo stesso spirito. «Il nostro circolo ha risposto presente a questo appuntamento come d’altronde fa puntualmente quando si tratta di partecipare a questo genere di iniziative ideate dal Comune di Frascati – dice il direttore sportivo e maestro di tennis Marcello Molinari – Abbiamo allestito due mini-campi dando a tutti gli appassionati, più o meno piccoli, di fare qualche scambio seguendo i consigli di maestri qualificati. Al tempo stesso abbiamo promosso anche il nuoto, l’altra disciplina sportiva che ormai da anni portiamo avanti nel nostro circolo anche a livello agonistico, e tutte le altre attività legate al fitness o alla piscina che non hanno “sbocchi” agonistici. A tutti coloro che ci sono venuti a trovare, abbiamo dato in omaggio una maglietta del Tc New Country Club Frascati». D’altronde settembre è il mese in cui il circolo riprende la sua piena attività. «Al di là dei settori agonistici di tennis e nuoto che di fatto non si fermano mai, dal primo ottobre ricominceranno anche i corsi di base di queste due discipline e tutte le altre attività, tra cui la novità rappresentata dalla palestra in acqua che sta riscuotendo grande successo. Per chiunque volesse informazioni, invitiamo a contattare il numero di telefono della segreteria che è lo 06-9409241 oppure 06-9409244».




Ecco come contenere la spesa pubblica senza mettere in discussione i diversi principi giuridici dei diritti acquisiti. Intervista al prefetto Francesco Tagliente – terza parte

Occupandoci dello schema del Decreto Salvini su migranti e sicurezza, nella prima e seconda parte della nostra intervista al prefetto Francesco Tagliente, abbiamo affrontato il tema delle nuove norme per rafforzare i dispositivi a garanzia della sicurezza pubblica, con particolare riferimento alla minaccia del terrorismo con la revoca della cittadinanza ai terroristi naturalizzati italiani, della importanza di migliorare l’efficienza e la funzionalità dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata focalizzando l’attenzione sulla importanza della nuova piattaforma telematica, sulla quale sono ora disponibili le informazioni e la documentazione riguardanti gli immobili confiscati e i beni mobili registrati con i dati disaggregati con dettaglio comunale.

Nella parte conclusiva della seconda parte dell’intervista il prefetto aveva anche fatto una riflessione critica dicendo che “anziché procedere con nuove e più incisive misure per il contenimento della spesa pubblica vengono messi in discussione i diritti acquisiti mettendo le mani nelle tasche degli strati meno difesi della popolazione, alimentando la paura di chi teme che l’attacco alle pensioni sia solo il primo degli interventi per sovvertire diversi principi giuridici dei diritti acquisiti”. Sollecitato a chiarire meglio il concetto aveva poi aggiunto che “Il nuovo decreto-legge recante le disposizioni in materia di sicurezza pubblica, prevenzione e contrasto al terrorismo e alla criminalità, nella parte in cui prevede nuovi strumenti finalizzati a migliorare l’efficienza e la funzionalità dell’Agenzia, offre lo spunto per riflettere su come poter ridurre progressivamente e in maniera diversa l’impatto sull’indebitamento.

In questa terza parte dell’intervista Tagliente per rendere più agevole la comprensione del suo pensiero fa espresso riferimento agli interventi per il contenimento della spesa sperimentati a Firenze, Roma e Pisa. Ecco il seguito dell’intervista.

D. Ricordo che in occasione della consegna del “Premio Castel Gandolfo in presenza del Ministro della Difesa Elisabetta Trenta e di altre autorità ha fatto un cenno all’esperimento fiorentino. Vuole ripeterlo per i lettori del nostro Giornale?

R. Già nel 2007, quando il termine Spending Review non era conosciuto dal grande pubblico, da Questore di Firenze, ho coinvolto vari soggetti istituzionali pubblici, in un vasto e diversificato piano di razionalizzazione e riqualificazione degli spazi in uso alle strutture della Polizia di Stato fiorentina. Resomi conto che pagavamo un affitto di circa 5 milioni di euro all’anno per un complesso edilizio in uso alla Questura chiamato “Il Magnifico” che tanto magnifico non era, ho fatto monitoraggio degli immobili di proprietà del demanio dismessi dall’esercito. Uno di questi, l’ex Caserma De Laugier sul lungarno della Zecca Vecchia, una ex caserma dell’Esercito già sede dell’Accademia di Sanità militare, che il movimento per la casa tentava di occupare, risultava compatibile per trasferirvi tutti gli Uffici dal complesso edilizio il Magnifico. Grazie anche all’impegno dell’allora Provveditore interregionale per le opere pubbliche della Toscana Costanza Pera, sono riuscito ad acquisirla nella disponibilità della Questura. Oggi i lavori sono ultimati, manca il collaudo. In questi 10 anni solo il Magnifico ci è costato 50 milioni di euro. Se questa operazione fosse stata pensata prima quei 50 milioni li avremmo potuti risparmiare. E sto parlando di un solo immobile di una Forza di polizia limitando l’esempio all’arco temporale di 10 anni.

D. Lei dopo Firenze è stato destinato a fare il Questore di Roma. Ha ripetuto quell’esperimento?

R. Nel 2010 la successiva esperienza come Questore di Roma, mi ha consentito di replicare le iniziative promosse a Firenze. Con il Vice Questore Filiberto Mastrapasqua e i Dirigenti dei vari Commissariati cittadini e distaccati, abbiamo monitorato gli immobili del demanio, della regione, della provincia e dei comuni non utilizzati e quelli sequestrati e confiscati alla criminalità per valutare la compatibilità a ricollocare alcuni dei 52 immobili di privati adibiti ad uffici di polizia dove pagavamo l’affitto. E’ stato un lavoro impegnativo con il prezioso supporto dell’allora Assessore alla sicurezza della Regione Lazio Giuseppe Cangemi. Ricordo che allora l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata non disponeva della piattaforma telematica. In assenza di dati disaggregati con dettaglio degli immobili gestiti dall’Agenzia abbiamo dovuto fare una ricerca con sopralluoghi non agevoli degli immobili sequestrati. Ricordo ripetuti sopralluoghi ad un immobile sequestrato per ricollocare il Commissariato Flaminio Nuovo (abbiamo dovuto scavalcare le recinsioni per vedere le cubature) come i sopralluoghi fatti alla Romanina su alcune immobili sequestrati al clan dei Casamonica. Solo per citare alcune iniziative per il contenimento delle risorse ricordo il progetto Fregene e Torvaianica a costo zero; il progetto via dei Tordi per il trasferimento del commissariato Casilino in via dei Tordi 38 con la prevedibile economia di oltre 160.000 euro l’anno; il progetto Velletri per il trasferimento del Commissariato in un immobile demaniale risparmiando 66.000 euro l’anno; il progetto Colleferro con il trasferimento del Commissariato e della Sezione Polizia Stradale presso un immobile privato ma a canone agevolato risparmiando 170.000 euro l’anno; il progetto Commissariato Guidonia Montecelio in via Agrigento, in uno stabile concesso in comodato d’uso dal Sindaco di Guidonia, con conseguente risparmio annuo di oltre 74.000 euro; il progetto Largo Leopardi con il trasferimento in un immobile demaniale dei Commissariati Viminale ed Esquilino accorpati, della Divisione Polizia Amministrativa, l’Ufficio passaporti, le Caserme Alvari e Massaua, il magazzino Salviati con la previsione di un risparmio di 4.600.000 euro; il progetto Forte Boccea per ospitare il Commissariato Aurelio, la caserma Bencivenga e magazzino di via Salviati con la previsione di risparmiare di 800.000 annui. Questo solo per fare alcuni esempi.

Un lavoro importante che avrebbe consentito annualmente il risparmio di alcuni milioni e che secondo il progetto reso pubblico, avrebbe comportato un contenimento dei costi di circa 20 milioni di euro all’anno.

D. Dopo l’esperienza romana con gli immobili in uso alla Questura lei è stato destinato a fare il rappresentante del governo a Pisa. Si è occupato del contenimento dei costi anche nella Città della Torre?

R. Nel 2012 da Rappresentante del Governo a Pisa, mi è stato possibile continuare nella concreta attuazione di quella stessa politica di contenimento dei costi avviata a Firenze e proseguita a Roma. Ho fatto un progetto per dismettere tutti i contratti di locazione con privati e trasferire negli immobili demaniali gli uffici della pubblica amministrazione. Ho fatto monitorare tutte le unità immobiliari in uso alla pubblica amministrazione. E’ emerso che 164 unità immobiliari erano in uso ad uffici governativi di cui 66 (circa il 40%) in locazione passiva 30 dei quali presi in affitto da privati: 15 pagati dal ministero dell’interno, 8 dal ministero dell’economia e delle finanze, 2 ministero della Giustizia, 2 ministero politiche agricole e forestali. Dal monitoraggio è emerso anche che degli immobili demaniali, alcuni erano in uso dai Comuni, dalla Scuola Normale Superiore, delle poste ora S.p.A. e altri in uso di privati o liberi ed infine altri ancora no acquisiti formalmente al patrimonio demaniale.

D. Tutto questo per rimarcare che la situazione economica del Paese impone un maggiore impegno e una diversa strategia per in contenimento dei costi anche con la razionalizzazione delle spese per gli immobili in uso a tutta la pubblica alla pubblica amministrazione dalle forze di polizia agli enti territoriali dei vari organismi della pubblica amministrazione. Tutto questo per dimostrare che è una strada agevole da percorrere?

R. Tutto questo per rimarcare che se è stato possibile farlo a me a margine degli impegni per l’esercizio delle funzione di Autorità di Pubblica sicurezza, sicuramente lo potrebbe fare un organismo sovraordinato ai ministeri con maggiore autorevolezza e competenza. Parto da un punto fermo: non è concepibile che con tanti immobili dismessi dall’esercito, del demanio e degli vari enti pubblici e di quelli o sequestrati e confiscati alla criminalità, si debbano pagare milioni di euro per locazioni di immobili di privati.

D. In concreto lei ritiene che il decreto sicurezza, nella parte in cui fa espresso riferimento alla necessità di “trasmissione telematica dei dati tra l’Autorità giudiziaria e l’Agenzia consente una grande occasione per riflettere su nuove opportunità di razionalizzazione delle risorse.

R. Penso che una straordinaria occasione di riflessione ci viene offerta proprio dalla avvertita esigenza di consentire la corretta operatività della nuova piattaforma web “Open Re.G.I.O.” sviluppata per la ANBSC sulla quale sono disponibili le informazioni e la documentazione riguardanti gli immobili confiscati e i beni mobili registrati.

Con una piattaforma analoga, si potrebbe alimentare una piattaforma comune mettendo da un lato i dati di tutti gli immobili demaniali non utilizzati dagli uffici della pubblica amministrazione e quelli sequestrati e confiscati alla criminalità e dall’altra tutti gli immobili in uso agli Uffici della pubblica amministrazione dove viene pagato l’affitto a privati.

Dalla sovrapposizione dei dati, per area geografica interessata, sarebbe così possibile valutare, anche a tavolino e a costo zero – senza dover fare la ricerca porta a porta con spreco di tempo e risorse – la compatibilità degli immobili disponibili alle esigenze degli Uffici della pubblica amministrazione in locazione passiva a privati.

Se poi la valutazione della compatibilità fosse affidata ad un Ufficio sovraordinato ai singoli ministeri interessati e a prescindere dalla richiesta degli interessati, i singoli progetti diventerebbero anche più veloci.

D. Grazie per la sua paziente disponibilità. Un’ultima domanda: chi partecipa oltre a lei alla tavola rotonda del 29 settembre?

R. Per affrontare la tematica – che sarà moderata da Enrico Paoli, capo servizio quotidiano Libero – sono state chiamate personalità con un patrimonio di saperi e di esperienze come il generale Tullio Del Sette, ex Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri. E’ prevista anche la partecipazione di Rosario Vitarelli, già presidente osservatorio per la legalità e la scurezza della Regione Lazio; Diego Porta, presidente dell’Associazione Nazionale Comandanti ed Ufficiali Corpi Polizia Municipale; Claudio Fazzone, Senatore Componente Copasir e Don Antonio Coluccia, fondatore della comunità Opera Don Giustino Onlus.

D. La data del convegno, coincidente con quella della annunciata valutazione in Consiglio dei Ministri del decreto, è una coincidenza o una data scelta appositamente?

R. Io sono stato invitato il 7 settembre. Me ne ha parlato, anticipandomi il tema, il vice presidente Consiglio regionale del Lazio Pino Cangemi in occasione del “Premio Castel Gandolfo 2018”.




Smartphone e altre “droghe”: c’è chi la chiama “cocaina digitale”

C’è chi la chiama “cocaina digitale”. In effetti hanno molto in comune.
In entrambi i casi vieni preso, portato in un mondo frizzante di illusioni e finte speranze e poi rilasciato in un senso di vuoto e di apatia.
In entrambi i casi non hai idea di essere dipendente da qualcosa.
In entrambi i casi ti senti molto figo perché hai tanti amici virtuali.
In entrambi i casi inizi a vivere una doppia vita.
In entrambi i casi sei solo.
In entrambi i casi ti dici che smetti quando vuoi.
In entrambi i casi non è vero.
È la prima cosa che fai quando apri gli occhi la mattina e l’ultima prima di addormentarti.
Se scrivi un whatsapp a qualcuno che non risponde immediatamente e vedi la fantomatica “doppia spunta blu” vai in ansia, pensi che non voglia più vederti, che forse hai fatto una gaffe senza accorgerti che hai rovinato inesorabilmente il vostro rapporto e ora probabilmente non
potrai mai più riparare, pensi che in effetti potevi usare un tono diverso quando gli hai scritto che era meglio vedervi giovedì e che un rapporto come quello sarà difficile da ricostruire e poi – finalmente – il tuo telefono trilla: ti ha risposto.
Siamo l’esercito della notifica. Del tweet, del like, del poke, del wave…
Un’enorme folla narcotizzata che lentamente scivola nella sillabazione delle risposte farcite di emoticon senza accorgersi di alimentare un analfabetismo funzionale che, probabilmente, non sarebbe opportuno sottovalutare.
Un tempo i bambini facevano rumore al ristorante. Si sbucciavano le ginocchia. Costruivano la casa sotto il tavolo con gli scialli delle mamme e ci portavano dentro le provviste. I pavimenti erano tappeti di pennarelli dove rischiavi di romperti un dente perché i bambini, un tempo, disegnavano.
Oggi hanno le occhiaie presto, quelle da monitor, e gli occhi pallati che cercano di raccogliere tutte le caramelle per finire il quadro… al ristorante non li vedi e non li senti. Sono buoni. Buonissimi. Troppo. Non si muovono più. Forse tra qualche centinaio d’anni non avremo più bisogno delle gambe, ci basterà telecomandarci in giro per il mondo.
Da qualche parte iniziano a spuntare studi, terapie ad hoc per disintossicarci; e iniziamo a renderci conto che non è poi così facile.  Lo smartphone ci è entrato dentro, è una parte del nostro cervello.
Benedetta tecnologia, ma per favore non abituiamoci al punto di non saper più riconoscere quando stiamo per essere lobotomizzati.

Valeria De Luca




Nemi, danneggiamento fontana Dea Diana: identificato il responsabile

NEMI (RM) – A distanza di sole 48 ore è stato individuato il responsabile dell’accaduto riguardante la nota fontana della Dea Diana di Piazza Roma a Nemi che aveva subito un pesante danneggiamento a seguito di un sinistro stradale. Il lavoro congiunto, della Polizia Locale del Comune di Nemi diretta dal Comandate Gabriele Di Bella e dal Comandante Dario Riccio della Stazione dei Carabinieri, è stato propedeutico ad individuare il proprietario dell’autovettura di una cittadina Romana di Tor Bella Monaca, la quale aveva dato in uso la macchina al proprio figlio residente nella zona dei Castelli Romani. Convocati nell’ufficio di Polizia Locale di Nemi hanno riconosciuto le proprie responsabilità.

Questo accertamento permetterà il restauro della fontana ripristinandola al suo massimo splendore senza gravare sulle casse della collettività.




Marino, il Partito Comunista attacca sul reddito di cittadinanza: “Un fallimento!”

Riceviamo e pubblichiamo dalla segreteria del Pci di Marino 

Perché c’è incapacità politica/amministrativa e perché si nega confronto!
“Ormai, guardando a ritroso, è diventata una telenovela che se non fosse drammatica, sulla pelle delle persone,
potremmo incastonarla nelle farse all’italiana! Parliamo dello sbandierato reddito di cittadinanza che il capoclown ha
avuto anche l’ardire di proporlo come “modello nazionale” andando a metterlo come perno della campagna elettorale in
Molise!
Parliamo di questa sequenza:
1. Presso il settore dei servizi sociali del comune di Marino sono attive da anni misure di sostegno sociale. Queste, con
una spesa di circa 300mila euro annui, interviene a soddisfare i bisogni di centinaia e centinaia di persone, di giovani,
indirettamente di famiglie. Per poco tempo ma in modo diffuso.
2. Elezioni amministrative. Vince il M5S, propone il reddito di cittadinanza. Il PCI chiede di essere ascoltato perché ha
proposte realizzative di merito. Ci viene detto si, poi si nega confronto reale e veniamo lasciati fuori dalla porta.
3. Viene reso noto, dopo un anno perso e senza che i cittadini, quindi, abbiano potuto usufruire delle misure precedenti,
che ci sarà il reddito di cittadinanza. Denunciamo che i soldi sono pochi. Anche molti altri, in consiglio e pubblicamente
esprimono dubbi. Nulla.
4. Il Sindaco e il M5S continuano e con soli 300mila euro annunciano che daranno soluzione a centinaia di cittadini.
5. Facciamo i conti, con le proposte economiche dette da chi sta governando Marino, dimostriamo che al massimo
possono rispondere a 100 persone. Silenzio.
6. Si approva regolamento, si apre bando, si ricevono risposte: a fronte dei drammi che economicamente le famiglie
stanno subendo, tanto è contorto il bando che solo 81 presentano richiesta!
7. Dalla tragedia, alla farsa: tanto è da labirinto ed enigma irrisolvibile il percorso dei requisiti, che tra le 81 domande,
solo 31 sono gli ammessi a ricevere il sostegno!
Che genio della politica e della amministrazione occorre per rispondere a questa semplice domanda: A Marino non è
vero che c’è il dramma del lavoro, non è vero che c’è una diffusa soglia di povertà tra i ceti popolari e medi, oppure
questa buffonata imposta e realizzata da Sindaco e Giunta M5S è un totale fallimento?
Un tema centrale, per la loro politica di Cinquestelle, non meriterebbe come risposta coerente e non truffaldina, le scuse
per non averci capito nulla, e le dimissioni in blocco?”




Anguillara Sabazia, il Country club chiude i sipari: al via l’acquisizione da parte del Comune

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – La Discoteca The Country Club ad Anguillara Sabazia sta per essere acquisita a patrimonio comunale dopo aver assistito ad un’alternanza di atti psichedelici.

L’amministrazione comunale lo scorso dicembre 2017 aveva ordinato alla società gestionale – Adelfai srl – di demolire alcune opere edili realizzate in assenza o in totale difformità o con variazioni essenziali dal permesso di costruire, nello specifico:

– Muretti in calcestruzzo e blocchi dell’altezza di circa mt 1.30 per ml 9.00;
– Innalzamento della quota di calpestio per circa mt 0.50 per un’area di circa mq 37.50;
– Modifica dei percorsi di sicurezza;
– Realizzazione di due ambienti adibiti a bar durante l’esercizio delle discoteca;
– oltre a tutte le opere oggetto di sanatoria (oggetto di diniego);

Nell’ordinanza veniva specificato che in caso di mancata demolizione, entro il termine fissato, l’immobile abusivo e la relativa area sarebbero stati acquisiti gratuitamente al patrimonio del Comune, ai sensi dell’art. 31 del D.P.R. del 06/06/2001, n. 380, senza pregiudizio dell’azione penale.

Ma a giugno 2018, dopo ben 6 mesi dal precedente atto, l’amministrazione comunale sospese l’ordine di demolizione

Una decisione definita da molti come un vero e proprio coup de théâtre da parte dell’ufficio Tecnico dell’Ente. E subito dopo l’ordinanza sospensiva del precedente ordine di demolizione dal Comune partì un’iniziativa finalizzata a “Implementare lo sviluppo sociale, culturale e aggregativo dei ragazzi più giovani”. Il comune di Anguillara Sabazia a inizio dello scorso Luglio accoglieva “con entusiasmo” la richiesta del The Country House di organizzare una serie di serate (Ogni venerdì dalle 21.00 alle 24.00) dedicate ai più piccoli. In pratica presso la struttura con tanto di opere abusive si dava vita ad un “esperimento di tipo ludico che permette ai giovani delle scuole medie e dei primi anni di liceo, delle scuole di Anguillara Bracciano e Trevignano, di poter trovare uno spazio aggregativo dove potersi divertire durante l’estate nella massima sicurezza e con la totale tranquillità per i genitori.”

Ebbene, l’estate è finita, i giovani si sono divertiti “in massima sicurezza?” E adesso si apre il sipario: al via l’acquisizione. Infatti il Comune ha emesso una nuova ordinanza che revoca la precedente sospensione dell’ordine di demolizione.




Nemi, danneggiata la fontana della Dea Diana: ennesimo incidente

NEMI (RM) – L’ennesimo sinistro stradale che danneggia il bene pubblico viene registrato a Nemi. In questo caso ad essere coinvolta è la bella fontana della Dea Diana sulla rotatoria proprio all’ingresso di Nemi a piazza Roma.

Nella notte tra venerdì e sabato una autovettura ha urtato violentemente il monumento danneggiandolo pesantemente.

Dopo l’accaduto l’automobilista si è allontano senza lasciare nessun riferimento dimostrando una mancanza di senso civico. Purtroppo questi episodi che danneggiano il patrimonio pubblico sono sempre più frequenti.

Invece nel pomeriggio di sabato un altro pirata della strada urtava in sorpasso un ciclista sulla via Nemorense e dopo l’accaduto fuggiva senza portare soccorso. Il ciclista è stato ricoverato con varie fratture.

Sulle tracce degli automobilisti di entrambi gli incidenti sono la Polizia Locale di Nemi e la stazione dei Carabinieri.

Mi auguro che il lavoro congiunto fra l’ufficio di Polizia Locale e la stazione dei Carabinieri di Nemi possa fare al più presto luce sui fatti accaduti – conclude il Sindaco di Nemi Alberto Bertucci




Milano, 32enne prende il taxi (abusivo) e viene sequestrata e violentata

MILANO – Una giovane è stata sequestrata, a Milano, da un tassista abusivo che avrebbe dovuto accompagnarla a casa dopo la discoteca e che invece l’ha costretta a seguirlo a casa sua a Corsico, nel Milanese, dove l’ha violentata. L’uomo, un marocchino 30enne, è stato rintracciato dai carabinieri e arrestato con l’accusa di violenza sessuale, rapina e sequestro di persona.
L’uomo arrestato è stato fermato dai carabinieri della Compagnia di Corsico (Milano). La sera del 20 settembre ha caricato la ragazza, una marocchina di 32 anni, in una discoteca in zona Corvetto. Poi l’ha obbligata ad andare a casa sua e l’ha costretta a subire gli abusi sessuali.




Anguillara, l’ANCRI su progetto “Decoro delle Bandiere”: “Grande apprezzamento per la sensibilità istituzionale del vicesindaco Galea”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Se è concluso il sopralluogo dei rappresentanti dei vari organismi interessati alla pianificazione e gestione della cerimonia di consegna delle nuove Bandiere da parte dei vertici dell’ANCRI al Comune di Anguillara Sabazia.

L’evento avrà inizio alle ore 11.00 di venerdì 28 settembre nei Giardini dei Caduti di Anguillara, con i saluti delle Autorità e del presidente dell’ANCRI Tommaso Bove. Al termine degli interventi e della formale consegna delle Bandiere, le Autorità e gli invitati si sposteranno a piedi presso il Palazzo Baronale Orsini, sede istituzionale del Comune, per assistere al momento in cui, mentre viene eseguito l’Inno Nazionale, il flag man del Comune fa fissare le Bandiere sulle aste dell’edificio del Comune.

A seguire tutti proseguiranno verso i Giardini del Torrione dove, dalle 12:00, il Commissario della Polizia di Stato in servizio presso il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Marco Valerio Cervellini, terrà un conferenza alle scolaresche di Anguillara sul tema “Tutela della sicurezza e della reputazione online sui social network”.

Con questa iniziativa la Giunta del Comune di Anguillara vuole tenere alti decoro e dignità del Tricolore, per questo ha aderito “Progetto decoro della Bandiera” proposto dall’Associazione Nazionale insigniti al Merito della Repubblica (ANCRI). Negli ultimi anni, infatti, è sempre più frequente notare (anche su edifici pubblici) la bandiera italiana strappata, lacerata, scolorita o sporca.

Il Progetto “Decoro della Bandiera” è finalizzato a garantire il prestigio del Tricolore, primo simbolo ufficiale identificativo della Repubblica italiana. L’ANCRI dà concreto sostegno agli Enti pubblici che non sono economicamente in grado di sostituire il Tricolore esposto, qualora versi in degrado. L’Associazione degli insigniti al Merito della Repubblica si è così resa disponibile a valutare espresse richieste da parte di organismi pubblici che non possono provvedere in proprio all’acquisto delle bandiere rovinate.

All’incontro del 28 settembre, organizzato dal vice sindaco di Anguillara, Sara Galèa, parteciperanno anche il presidente dell’Associazione Tommaso Bove, il prefetto Francesco Tagliente, delegato nazionale ai rapporti istituzionali dell’Associazione, e il vice presidente organizzativo del Sodalizio, Domenico Garofalo.

La presidenza dell’ANCRI, ha espresso grande apprezzamento per la sensibilità istituzionale del vicesindaco Galèa a mantenere alta l’attenzione sui valori e i simboli della Repubblica richiamati nella nostra Carta Costituzionale