Viterbo, mostra Tesori di Tutankhamon: pienone al Polo Monumentale del Colle del Duomo

VITERBO – Quella della mostra “I tesori di Tutankhamon” è ormai una storia di successi: un’estate da ricordare, quella del 2018, per il Polo Monumentale del Colle del Duomo di Viterbo.

Dopo le molte giornate con centinaia di visitatori; dopo il Ferragosto pieno e i record delle ultime settimane, la mostra della tomba e del corredo del Faraone d’oro segna un nuovo record nella giornata del 7 ottobre 2018 con 769 visitatori in un solo giorno.

“E’ la dimostrazione che la città può funzionare al meglio se tutte le professionalità, strategiche per lo sviluppo turistico del capoluogo, diventano sistema”, dichiarano in una nota congiunta Fondazione Caffeina Cultura, Carramusa Group e Polo Monumentale del Colle del Duomo: i numeri record nella data di ottobre, infatti, oltre che per la mostra organizzata in collaborazione con la Fondazione SIB Benedetti – Società Italiana di Beneficenza, si sono riscontrati anche nelle visite al museo della Cattedrale di Viterbo: “Con il lavoro di questi mesi siamo riusciti a creare un polo di attrazione di sicuro interesse, con un richiamo che va ben oltre i confini della provincia”.
“Un successo che potevamo soltanto sperare”, dichiara in particolare Filippo Rossi, direttore artistico di Fondazione Caffeina Cultura: “C’è tempo fino al 28 ottobre per visitare il Faraone d’Oro: vi aspettiamo a Viterbo”.




Flaminio, operazione contro degrado e abusivismo: boom di multe e segnalazioni

ROMA – Per tutta la giornata di ieri, i Carabinieri della Compagnia Roma Trionfale – coadiuvati dai militari del Nucleo Radiomobile di Roma, da personale del N.A.S di Roma e della Polizia Locale Roma Capitale – hanno eseguito un’importante operazione antidegrado nella zona compresa tra piazzale Flaminio, piazza Mancini e il parco di Villa Borghese.

Il bilancio dell’attività è di 1 persona arrestata – un cittadino moldavo di 31 anni che a seguito di un controllo nei pressi della fermata metro “FLAMINIO” è risultato gravato da un ordine di carcerazione – e di altre 5 denunciate a piede libero.

Di queste, nello specifico: un romano di 31 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine, è stato sorpreso mentre tentava di rubare una bicicletta ancorata ad un alo della pubblica illuminazione; un cittadino dell’Ecuador di 21 anni, con precedenti, è stato “pizzicato” mentre stava tentando di rubare il portafogli di un passante in piazzale Flaminio; un altro cittadino dell’Ecuador di 21 anni, fermato per un controllo alla circolazione stradale in piazza Mancini, è stato denunciato per essersi rifiutato di sottoporsi all’accertamento dell’etilometro; un cittadino egiziano di 21 anni, nella Capitale senza fissa dimora e con precedenti, è stato trovato dai Carabinieri in piazzale Flaminio nonostante fosse gravato da un provvedimento di divieto di dimora nel Comune di Roma; un cittadino peruviano di 31 anni, infine, è stato denunciato poiché, allo scopo di sottrarsi al controllo, si è scagliato violentemente contro i Carabinieri.

Nel corso dell’operazione, inoltre, i Carabinieri hanno sequestrato 100 pezzi, tra scarpe, borse e cinture, tutti con marchi contraffatti, abbandonati da abusivi che alla vista delle divise si sono dati velocemente alla fuga facendo perdere le loro tracce.

Altre 9 persone, di età compresa tra i 15 e i 31 anni, sono stati sorprese con modiche quantità di hashish e marijuana durante un controllo scattato nel parco di Villa Borghese. Nei loro confronti è scattata la segnalazione all’Ufficio Territoriale del Governo in qualità di assuntori di sostanze stupefacenti.

I Carabinieri del N.A.S. hanno ispezionato 6 esercizi commerciali della zona riscontrando, in alcuni di questi, delle violazioni in merito alla conservazione degli alimenti: nei confronti degli esercenti “fuorilegge” sono state comminate sanzioni per complessivi 16.000 euro.




Scoperto il super hacker che ha violato 8 domini della NASA: è un 25enne di Salò

SALO’ (BS) – E’ un disoccupato di venticinque anni (Z.R.) di Salò, in provincia di Brescia, l’uomo che, nell’anno 2013, ha violato ben otto domini della National Aeronautics and Space Administration (N.A.S.A.).

Gli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno eseguito una perquisizione informatica disposta dalla Procura della Repubblica di Brescia nei confronti del venticinquenne. L’uomo é ritenuto responsabile della violazione di sessanta siti istituzionali di enti territoriali, (fra cui quelli della Polizia Penitenziaria, di alcune provincie della Toscana e della RAI), nonché di otto domini collegati all’Agenzia statunitense NASA (National Aeronautics and Space Administration), la cui home page fu sostituita mediante la tecnica del defacement nel 2013.

Fatale è stata la rivendicazione delle proprie gesta sui principali social network quale appartenente alla c.d. crew “Master Italian Hackers Team”, comunità già nota per aver perpetrato numerosi attacchi a vari siti internet istituzionali.

Ma è solo dopo aver violato i sistemi di sicurezza dei domini collegati alla N.A.S.A. che la notorietà della crew raggiungeva popolarità internazionale, tanto da attrarre sui propri componenti l’attenzione degli uomini del CNAIPIC*, organo del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, i quali davano inizio all’attività d’indagine finalizzata all’individuazione dell’autore della rivendicazione.

Le indagini della Polizia Postale sfociavano in una perquisizione che portava al sequestro di dispositivi informatici il cui contenuto ha permesso di acquisire importanti elementi utili.

Posto di fronte alle contestazioni ed all’evidenza degli elementi acquisiti, il giovane ammetteva le proprie responsabilità di fronte agli investigatori della Postale.

La complessa ed articolata attività d’indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Brescia, grazie al coordinamento del Servizio polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, permetteva agli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano, di individuare l’autore dell’attacco nei confronti della N.A.S.A. ed all’acquisizione di ulteriori elementi tali da potergli attribuire la violazione di almeno altri sessanta siti istituzionali del Paese. Alle contestazioni mossegli, Z.R. non poteva far altro che ammettere le proprie responsabilità.

Le indagini, condotte dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Lombardia, scaturivano dal monitoraggio del web con cui il CNAIPIC del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, individuava il citato collettivo, che aveva raggiunto popolarità internazionale proprio con la rivendicazione delle intrusioni nei sistemi di sicurezza dei siti violati, la cui home page fu sostituita mediante la tecnica del “defacement”.