Nemi, Università della Terza Età: l’intervista al professor Guido Brunetti dopo la rinuncia a tenere conferenze e lezioni

NEMI (RM) – Sulla rinuncia da parte del professor Guido Brunetti a tenere conferenze e lezioni presso l’Università della Terza Età di Nemi, inaugurata lo scorso 14 settembre presso la Sala del Pattinaggio di palazzo Ruspoli, Brunetti ha voluto ricordare che è ormai trascorso esattamente un anno dalla notizia pubblicata dalla stampa locale su quello che oggi appare come un vero e proprio giallo relativo al mancato conferimento della cittadinanza onoraria di Nemi al professore.

“Era stata concordata perfino la data della cerimonia prevista il 9 settembre del 2017. – Ricorda Brunetti – Era stata redatta, – prosegue il professore – come prescrive la norma, anche la relazione sulle motivazioni dell’onorificenza. Poi… poi niente. Un mistero, che permane ancora. Non una riga di spiegazione da parte del sindaco Alberto Bertucci. Non ha avuto un minuto di tempo il sindaco, non un minuto il vice, né il segretario, l’addetto alle relazioni… l’usciere o il suo vice. Risposte zero. Un comportamento incomprensibile e ingiustificabile. Eppure, rispondere è ‘un dovere, un obbligo morale, buona creanza’, come ci ripeteva alle elementari il nostro maestro. Ne va di mezzo la credibilità, la serietà e il ruolo del signor Bertucci. Anche la stampa non ha avuto risposta. Ma non è la stampa il quarto potere? Certamente, l’immagine di Nemi da questo sgradevole episodio viene rovinosamente scalfita e ferita. Rimane l’amara considerazione: sindaco, faccia sentire fieri lei e i suoi cittadini di essere nati in una terra, Nemi, che sa riconoscere i valori millenari della cultura e della scienza, e il pregio di uomini illustri.”

Professor Brunetti, il nostro Paese ama la cultura?

“L’ Italia non ama il libro, la cultura. Siamo agli ultimi posti in Europa nella lettura di libri. Fatto che ci pone in una condizione di oscurantismo culturale e di impoverimento etico. Intorno alla cultura c’è un senso di indifferenza, supponenza, talora fastidio, ostilità, invidia. Siamo al tempo dell’elogio dell’ignoranza e dell’incompetenza, della cultura della non-cultura, del non sapere. Si ostenta cultura, ma in verità, si odia la cultura e i suoi esponenti. Essa crea un complesso di inferiorità, veri attacchi biliari. Chi non vede la grandezza della cultura- ha scritto Nietzsche- ‘rivela quello che in lui è di più basso, un animo gretto’. Siamo pervenuti all’Homo sapiens- conclude Brunetti- attraverso l’evoluzione biologica e l’evoluzione culturale, come mostrano le splendide scoperte delle neuroscienze.”

E se ricevesse, professore, la notizia del conferimento della cittadinanza onoraria?

“Non accetterei, continuando ad amare Nemi.”

 

Guido Brunetti, che vive a Roma, frequenta Nemi sin da bambino, quando entra nel locale convento dei Mercedari, rimanendovi fino alla soglia del liceo, stabilendo un profondo legame affettivo con la perla castellana, da lui definita “Terra di magia, poesia e incanto dei Castelli Romani”. Negli anni ha presentato qui alcuni suoi libri e tenuto conferenze. Alcuni brevi dati danno la cifra della sua insigne personalità. Ha tenuto lezioni nelle Università di Roma, Lecce e Salerno. Scrittore, è autore di numerosi libri e saggi nel campo delle neuroscienze, della psichiatria e della psicoanalisi. Brunetti è stato definito un “umanista scienziato” e “uno dei pochi autori capace di scrivere un libro sul cervello, la mente e la coscienza”. Tra i tanti premi e riconoscimenti, è stato insignito dal Presidente della Repubblica dell’onorificenza di “Benemerito della Cultura e della Scienza”.

Anna Gabriele




Stefano Cucchi, a che punto è il caso? Un altro carabiniere indagato: è un maggiore

C’è un nuovo indagato nel nuovo filone di inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi in cui si procede per falso. Si tratta del maggiore Luciano Soligo, allora comandante della compagnia Talenti Montesacro.

Nell’indagine sono già indagati per falso ideologico il luogotenente Massimiliano Colombo (comandante della Stazione Tor Sapienza) e il carabiniere scelto Francesco Di Sano che nel corso del processo a carico di altri cinque carabinieri ha dichiarato di aver dovuto, dopo un ordine gerarchico, modificare il verbale sullo stato di salute di Cucchi.

LA TESTE – CHIAVE

“Era solo un drogato di merda. Queste parole le ha sempre dette”. A parlare è Anna Carino, ex moglie di Raffaele D’Alessandro, uno dei carabinieri accusati di aver picchiato a morte Stefano Cucchi. La donna, intervistata da Le Iene, racconta come il suo ex marito parlasse di quella fatidica notte del 22 ottobre 2009.

“Lo raccontava divertito, col sorriso, mi inquietava questa sua tranquillità nel parlare di ciò che avevano fatto a quel ragazzo”, dice Anna Carino. Un carattere difficile quello di D’Alessandro, come lei stesso racconta: “Mi faceva paura, era gelosissimo, mi chiedeva sempre dove fossi, con chi fossi, con chi avessi parlato. Tante volte per le sue urla ci chiamavano, perché le sue grida erano impressionanti”. E così anche Anna nel 2015 si è presentata davanti alla Procura di Roma, per portare la sua testimonianza.

L’INCHIESTA PARALLELA

La procura della Repubblica di Roma. Tenterà di illuminare le zone d’ombra del caso Cucchi con una nuova inchiesta che punta sui responsabili delle manomissioni. L’indagine procede parallela al processo bis di primo grado sulla morte di Cucchi, che vede imputati cinque carabinieri coinvolti a vario titolo nel fermo avvenuto la notte del 15 ottobre 2009. Per tre di loro l’accusa è omicidio preterintenzionale.

MISTERI E DEPISTAGGI

Troppi sono ancora i nodi da sbrogliare. Per esempio la scomparsa dei cd con le registrazioni delle comunicazioni con la sala operativa effettuate la notte dell’arresto. Erano depositati sia in corte d’Appello sia in corte d’Assise. Più che un danno, alla fine, si è rivelato una beffa, perché la procura ha richiesto, ottenendole, delle nuove copie. Un’altra questione da chiarire riguarda la telefonata al 118 quando Cucchi si trovava nella cella di sicurezza a Tor Sapienza. L’appuntato sentito al processo sostiene di essere stato solo in quegli istanti. Ma dalle registrazioni delle chiamate in sottofondo si sentono altre due voci. Possibile? E perché tanto mistero rispetto all’ipotetica presenza di altri due colleghi?




Conte e quella lettera all’Ue dove spiega la manovra: “Se arriverà una bocciatura, ci siederemo a un tavolo”

Nella lettera all’Ue vogliamo spiegare la nostra manovra. Abbiamo detto perché l’abbiamo impostata in questi termini, abbiamo spiegato la direzione della nostra politica economica, gli obiettivi che intendiamo raggiungere. Ma siamo disponibili a metterci a un tavolo per proseguire una interlocuzione con la Commissione europea”. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte incontrando la stampa estera. “Abbiamo ribadito nella lettera che è stata spedita poco fa che noi siamo assolutamente in Europa, vogliamo dialogare con le istituzioni Ue, vogliamo che quest’interlocuzione si svolga nello spirito di un dialogo costruttivo, non mettiamo in discussione il ruolo della commissione Ue”.

Se un commissario Ue prima di leggere la manovra e prima che arrivi la lettera dell’Ue mi dice che questa manovra verrà rigettata, io dico che è un pregiudizio e che è inaccettabile che provenga da chi rappresenta un’istituzione” come l’Ue, ha detto ancora Conte facendo probabile riferimento alle parole dei giorni scorsi del commissario al Bilancio Oettinger. Chi dalla commissione Ue “ha anticipato il giudizio” sulla manovra dell’Italia “ha precisato essere la sua un’opinione personale, ma quando si rappresenta una istituzione le opinioni personali non devono essere espresse”.

La stessa cosa secondo il presidente del consiglio italiano vale sui migranti.”Non abbiamo lasciato una sola persona a morire in mare. Quando qualche commissario europeo descrive l’Italia come xenofoba si assume una responsabilità grave”.

“Se arriverà una bocciatura, ci siederemo a un tavolo e valuteremo insieme” “Il 2,4% è tetto massimo che ci siamo impegnati solennemente a rispettare, anzi nella programmazione triennale abbiamo previsto di andare all’1,8% nel 2022. Siamo anche disponibili a valutare un contenimento nel corso di attuazione della manovra”. “Il grande problema con l’Europa è di chi programma la crescita allo “zero virgola”, noi la programmiamo all’1,5%. Ma abbiamo tante riforme strutturali da fare, alcune le  abbiamo già fatte e le altre le realizzeremo per incidere lì dove dobbiamo crescere”. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte incontrando la stampa estera. “Quando io riuscirò con la cabina di regia a spendere i fondi Ue non spesi, vedrete che la crescita volerà. Quando avrò fatto la semplificazione volerà”.

La patrimoniale è assolutamente esclusa: se per qualche motivo dovessimo andare in difficoltà semplicemente adotteremmo dei tagli di spesa per rientrare negli obiettivi prefigurati. Ad esempio se la crescita del Pil non dovesse assecondare le nostre posizioni. Ma la patrimoniale è esclusa”. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte incontrando la stampa estera.

Non dobbiamo girare attorno al fatto che questa esperienza di governo è sorretta da due forze chiamate sovraniste e descritte come anti-sistema. Questo non significa che sono forze politiche che vogliono scardinare il rule of law ma che mettono e metteranno in discussione molte leggi. Noi non vogliamo un’anarchia ma siamo qui per rinnovare il sistema, è un punto che va inteso sennò non riuscirete a cogliere la nostra esperienza. La nostra è una rivoluzione gentile” afferma il premier Giuseppe Conte..

Conte torna anche sulla storia della ‘manina’. “Ho ritenuto opportuno e necessario il nuovo Cdm sul decreto fiscale per verificare che il testo traducesse puntualmente l’accordo. Così abbiamo fatto in piena trasparenza, verificando meglio i testi, ripassando l’accordo raggiunto e confezionando un testo che traduce fedelmente i termini dell’accordo”. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte incontrando la stampa estera. “Sul decreto fiscale c’è stata la necessità di ritornare in Consiglio dei ministri perché come potete immaginare la legislazione fiscale è molto complessa, vi posso assicurare che è molto complesso scrivere le norme e interpretarle”, aggiunge. “C’era una bozza per la dichiarazione integrativa che era giunta nel corso del Cdm, scritta in fretta e personalmente a me recapitata, era sorto qualche dubbio tecnico e interpretativo e c’è stata qualche incomprensione”.

La risposta di Tria – La manovra “non espone a rischi la stabilità finanziaria dell’Italia né degli altri paesi dell’Unione europea”. Lo scrive il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, nella lettera di risposta inviata a Valdis Dombroviskis e Pierre Moscovici dopo i rilievi di Bruxelles. “Riteniamo infatti che il rafforzamento dell’economia italiana sia anche nell’interesse dell’intera economia europea”, si legge nella missiva.




Anguillara Sabazia, gestione acquedotti: Bianchini (Pd) presenta una mozione

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Mozione ad Anguillara Sabazia per impegnare il Sindaco e la Giunta ad un maggiore controllo e trasparenza sulla potabilità degli acquedotti. “Non è possibile che ci sono continue Ordinanze di non Potabilità per carenza gestionale degli impianti e che queste vengono comunicate solo a valle delle Analisi della ASL. – Ha detto Silvio Bianchini, consigliere comunale del Pd che ha presentato la mozione nella mattinata di oggi. – Pertanto – prosegue Bianchini – è necessario che l’ Amministrazione utilizzi tutti gli strumenti in suo possesso per controllare la qualità dell’acqua immessa in rete a tutela della Cittadinanza tutta.”

#2016 dal faccia a faccia pre ballottaggio

Nella mozione si chiede:

1. ad adoperarsi affinché sia assicurata una più costante qualità dell’acqua erogata dagli acquedotti comunali;

2. ad effettuare controlli interni, tramite la ditta appaltatrice – se esistente – o tramite gli Uffici comunali, almeno una volta al mese e a rendere pubbliche su tutti i canali informativi (sito web, social network, stampa locale, manifesti nei maggiori luoghi di aggregazione, etc) tutte le analisi delle acque di tutti gli acquedotti comunali (provenienti sia dai controlli interni anzidetti, sia da quelli esterni);

3. ad accelerare la procedura di individuazione di un operatore economico cui affidare l’installazione dei 5 erogatori automatici di acqua microfiltrata che possano, quanto meno, consentire alla cittadinanza di approvvigionare acqua potabile in caso di ordinanza di non potabilità;

4. a disporre la modifica della fattura idrica affinché sia prevista, nella stessa, l’informazione in merito al nome dell’acquedotto comunale cui l’utenza risulta connessa;

5. a disporre la definizione di una procedura amministrativa volta al riconoscimento, in via compensativa, della riduzione del 50% della quota fissa della fattura per il semestre in cui si determina la condizione di mancata potabilità dell’acqua;

6. a rendere note le necessarie informazioni alla cittadinanza per poter accedere a tutte le informazioni concernenti l’acqua destinata al consumo umano.




Veroli, caccia al cinghiale vicino alle case: residenti presentano un esposto

VEROLI (FR) – Un esposto denuncia contro le battute di caccia che si stanno pericolosamente ripetendo nelle vicinanze di case e abitazioni. E’ quanto presentato da alcuni residenti di Veroli al sindaco Simone Cretaro, alle forze dell’ordine e alle istituzioni regionali chiedendo loro l’immediato intervento.

L’esposto è stato firmato dagli abitanti di Via Crocifisso, cda Castello, Via Piacentini, Coste San Giacomo, denunciando il comportamento scorretto di una squadra di caccia al cinghiale che ha delimitato con alcune tabelle la zona che, come detto, comprende abitazioni e stalle
di animali.

I cittadini nella missiva hanno sottolineato di aver timore per la propria incolumità alla luce degli ultimi incidenti che si sono verificati e dunque chiedono al sindaco di intervenire per impedire qualsiasi battuta di caccia nelle vicinanze di abitazioni, far rimuovere le tabelle apposte in modo illegittimo e farle posizionare a molti km di distanza per non costringere i residenti verolani a non rinchiudersi
dentro casa per non correre il pericolo di venire colpiti da qualche pallottola sparata ai cinghiali: “Siamo favorevoli all’attività venatoria – sottolineano gli abitanti – soprattutto quella al cinghiale che sta arrecando danni alle coltivazioni causando anche incidenti stradali con feriti più o meno gravi. E’ fondamentale però il rispetto di tutte le leggi che regolano la caccia e soprattutto delle distanze per non arrecare
danni alle popolazioni”.




Unione Europea, cresce l’apprezzamento in tutta Europa: l’Italia meno entusiasta

Secondo i dati dell’ultimo sondaggio Eurobarometro il 68% degli europei ritiene che il proprio paese ha tratto beneficio dall’appartenenza all’UE. Inoltre, il 62% degli intervistati considera positivamente l’adesione del proprio paese all’Unione europea (62%). Queste percentuali sono le più alte registrate negli ultimi 25 anni.

Fanno eccezione solo pochi Paesi, tra cui l’Italia. Il 43% degli italiani intervistati, difatti, pensa che l’Italia abbia tratto beneficio dall’essere membro UE, il dato più basso di tutti i paesi europei. Questo dato è comunque in crescita di 4 punti percentuali rispetto a settembre 2017, e mostra un trend positivo negli ultimi anni. La grande maggioranza degli italiani (65%) dichiara, inoltre, di essere favorevole all’euro, con una crescita di quattro punti rispetto a marzo 2018 e con una percentuale superiore alla media Ue (61%).

Commentando i risultati dell’Eurobarometro, il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha dichiarato:

“In quasi tutta Europa cresce l’apprezzamento per l’appartenenza all’Unione e per i benefici che ne derivano, con livelli record dal 1983. Anche la moneta unica piace alla grande maggioranza dei cittadini. In Italia il gradimento per l’Euro supera la media europea – 65% contro il 61% -, ed è cresciuto del 4% rispetto a marzo 2018.

Ma non possiamo certo cullarci sugli allori. In alcuni Stati membri, tra cui l’Italia, la percentuale di chi pensa che l’appartenenza all’Ue sia positiva è ancora troppo bassa. Dobbiamo raddoppiare gli sforzi per dimostrare che l’Unione sa dare risposte davvero efficaci ai principali problemi degli europei, come immigrazione, sicurezza e disoccupazione”.

Quasi tutti i dati che misurano il sostegno per l’UE mostrano una significativa ripresa dopo il referendum nel Regno Unito nel 2016, con una percentuale crescente di europei che si dimostra preoccupata per gli effetti della Brexit.

In caso di referendum nel proprio Paese, il 66% degli intervistati voterebbe per restare nell’UE, e solo il 17% per l’uscita.

In crescita anche gli europei che si dicono soddisfatti del funzionamento democratico dell’UE (49%, +3% rispetto ad aprile), mentre il 48% ritiene che la propria voce sia importante nell’Unione Europea.

Per quanto riguarda l’immagine del Parlamento, un terzo (32%) ha un’opinione positiva, un quinto (21%) esprime un parere negativo e una maggioranza relativa (43%) rimane neutrale. Il 48% degli intervistati vorrebbe che l’UE svolgesse un ruolo più significativo in futuro, mentre il 27% preferirebbe fosse ridimensionato.

Cresce la consapevolezza delle elezioni europee del prossimo anno, con il 41% che identifica correttamente la data nel Maggio 2019 – un aumento di nove punti percentuale rispetto ad un’indagine analoga di sei mesi fa, e il 51% degli intervistati si dichiara interessato alla tornata elettorale europea. Tuttavia, il 44% ancora non sa dire quando si voterà.

L’immigrazione è al primo posto nell’agenda dei temi prioritari per l’imminente campagna elettorale (50%), seguita dall’economia (47%) e dalla disoccupazione giovanile (47%), mentre la lotta al terrorismo scende al quarto posto con il 44%. Priorità simili anche per i cittadini italiani, anche se l’immigrazione è percepita come tema chiave da ben il 71% degli intervistati. Seguono l’economia con il 62% e la disoccupazione giovanile al 59%.




Roma, maltempo: allagata la basilica di San Sebastiano fuori le mura

ROMA – Forti piogge, grandine e vento hanno colpito la Capitale, dove alcuni automobilisti sono rimasti bloccati sui tetti delle auto dopo essere riusciti ad uscire dalle macchine per mettersi in salvo. La grandine ha ricoperto l’asfalto in molte zone della città, compreso il centro storico. Veri e propri blocchi di ghiaccio galleggiavano ieri sera sulla via Palmiro Togliatti dove l’acqua ha raggiunto un metro di altezza. Le stesse auto di servizio dei vigili sono rimaste bloccate perché semisommerse. Chiuse sei stazioni della metropolitana e una della ferrovia regionale Roma-Viterbo. Le stazioni sono state tutte riaperte questa mattina.

L’acqua ha anche invaso una basilica storica, quella di San Sebastiano fuori le Mura

All’interno della basilica di San Sebastiano fuori le mura, sull’Appia, l’acqua ha raggiunto quasi il mezzo metro. L’allagamento sarebbe iniziato sul piazzale poi l’acqua È entrata dentro la chiesa. Sul posto diverse pattuglie della polizia locale. La basilica di San Sebastiano fuori le mura è una delle basiliche storiche della Capitale. Fino al Giubileo del 2000 ha fatto parte delle sette chiese visitate dai pellegrini. In appena tre ore i vigili del fuoco del Comando di Roma sono stati impegnati in circa 120 interventi. Le criticità maggiori si sono registrate in via Tiburtina, via Collatina e via Prenestina con numerosi sottopassi allagati: il personale e i sommozzatori giunti sul posto hanno provveduto a tirare fuori gli occupanti dalle auto rimaste bloccate dall’acqua. Altri allagamenti si registrano all’interno di negozi posti al piano stradale, terrazzi condominiali, con alberi e rami pericolanti. In nottata il Campidoglio ha riunito il Coc, Centro operativo comunale, per coordinare al meglio le operazioni.




Maltempo, nubifragi da nord a sud: a Pescara chiudono le scuole

Effetto neve ieri sera a Roma su via Palmiro Togliatti dopo la forte grandinata che si è abbattuta su alcuni quartieri della città. Auto rimaste bloccate dal ghiaccio all’altezza dell’incrocio con via Prenestina. Circa 90 gli interventi effettuati finora in città dai vigili del fuoco. Molti per strade e sottopassi allagati in diverse zone. Soccorsi alcuni automobilisti bloccati dall’acqua. Allagamenti anche all’interno di negozi e scantinati. “Dopo la grandinata anomala che ha colpito la zona est di Roma, con precipitazioni ininterrotte per circa mezz’ora, intorno alle 20 di ieri si è riunito il Centro operativo comunale per coordinare gli interventi di urgenza”, fa sapere il Campidoglio.

A Palermo allagamenti in numerose zone della città e alberi caduti anche per il forte vento

Numerose le squadre dei vigili del fuoco impegnate a prestare soccorsi. La zone maggiormente interessate sono via dell’Olimpo, Favorita, via Bonanno a Montepellegrino. In via Falconara numerosi alberi si sono abbattuti sulla strada anche su auto. Allagamenti si sono registrati in via Messina Marine e Ugo la Malfa. Interventi dei pompieri per danni dal maltempo anche a Ficarazzi e a Campofelice di Roccella.

E scuole chiuse oggi a Pescara per maltempo

“A causa delle copiose piogge che si stanno abbattendo sulla città, del previsto peggioramento delle condizioni meteo e dei disagi che tale situazione arreca alla circolazione di diverse zone cittadine, il sindaco Marco Alessandrini si prepara a firmare l’ordinanza di sospensione della didattica”. E’ quanto pubblicato poco prima delle 8 sul sito e sulla pagina Facebook del comune. Nel frattempo molti alunni e studenti di scuole elementari, medie e superiori – pendolari, ma non solo – avevano già raggiunto gli istituti dove però, nella maggior parte dei casi, hanno trovato i cancelli chiusi.




Carpineto Romano, escursionisti dispersi sui Monti Lepini: lieto fine dopo una notte di ricerche

CARPINETO ROMANO (RM) – Erano partiti per un’escursione in solitaria sui Monti Lepini, ma, al calare del sole, hanno perso l’orientamento e non sono riusciti a ripercorrere il sentiero che li avrebbe riportati alla loro auto anche a causa delle avverse condizioni meteo.
Una brutta avventura quella capitata ad una coppia di coniugi romani, lui di 60 anni, lei di 57 anni, che sono stati rintracciati, dopo 6 ore di ricerche, dai Carabinieri della Compagnia di Colleferro unitamente al personale della Protezione civile di Carpineto Romano e dal
Soccorso Alpino di Frosinone.
I coniugi, partiti dalla piana della Faggetta, verso le ore 20 sono arrivati sul Monte Semprevisa – nel territorio di Carpineto Romano – e, una volta resisi conto di non avere più punti di riferimento, hanno fatto partire il primo SOS contattando il “112”.
I Carabinieri della Stazione di Carpineto Romano, stabilito un contatto telefonico con la coppia e grazie alla conoscenza dell’area dei Monti Lepini, sono riusciti a intuire la posizione in cui si trovavano, consentendo un rapido intervento da parte del Soccorso Alpino scattato in località Valvisciolo.
Impauriti e infreddoliti, ma fortunatamente incolumi, gli escursionisti sono stati trasportati alla Stazione dei Carabinieri e, alle prime luci di questa mattina, accompagnati alla loro autovettura.




As Roma Futsal, Fabrizio Davide presenta le giovanili del centro “Manianpama” di Setteville

Roma – Al fianco dell’Under 19 nazionale (che fa attività all’Oasi di Pace e gioca al PalaMunicipio esattamente come la serie B) e della squadra Giovanissimi (che fa attività al “Peter Pan” di Castelverde e giocherà il suo campionato fuori classifica), l’As Roma Futsal ha un altro corposo “pezzo” delle sue giovanili presso il “Manianpama” di Setteville. Il supervisore e responsabile di tutta l’attività che si svolge presso quel centro è Fabrizio Davide. «Una volta chiusa l’esperienza con la Brillante, è nata l’opportunità di portare tutto il nostro settore giovanile sotto il nome dell’As Roma Futsal. L’idea che ho condiviso totalmente con Remo Arnaudi è stata quella di formare ragazzi “in casa” per poi portarli un giorno in prima squadra. Lo storico nome del club giallorosso ha fatto il resto, creando indubbiamente tanto entusiasmo e un aumento delle iscrizioni presso il nostro centro». Davide ha un’esperienza pluriennale nel mondo del calcio a 5 e sta seguendo in prima persona tutta l’attività che si svolge al “Manianpama” di Setteville. «Alleno il gruppo Under 15 e quello Under 17 che fanno la categoria provinciale – specifica Davide – Ma sotto alle categorie agonistiche ci sono tutte quelle del settore di base, a partire dai ragazzini nati nel 2014 e 2013». Il responsabile delle giovanili giallorosse conclude la panoramica parlando più nello specifico delle qualità dei due gruppi agonistici. «L’Under 15 parte con l’intento di prendere la categoria Elite. L’anno scorso la sfiorammo, perdendola per tre punti, ma quest’anno il gruppo ha tutte le qualità per stare ai vertici del suo girone. Nella prima partita di campionato contro il Virtus Aniene abbiamo vinto con un convincente 6-0 grazie alle doppiette di Folco e Valocchia e ai gol di Fanelli e Fefè. Per quanto riguarda l’Under 17, che ha riposato nella prima giornata del suo campionato, il discorso è abbastanza diverso: parliamo di un gruppo sostanzialmente nuovo che dovrà lavorare senza pensare troppo al risultato stagionale, ma con l’obiettivo di crescere e guardare a traguardi in prospettiva» conclude Davide.