Anguillara Sabazia, tegola “abusiva” sul consigliere Massimo Pierdomenico: pausa di riflessione?
ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Indagini in corso per opere abusivamente realizzate senza alcun titolo abilitativo e taglio di alberi e piante per rifare il manto stradale per Massimo Pierdomenico, consigliere di maggioranza del Comune di Anguillara Sabazia.
La vicenda è stata denunciata da un cittadino attraverso un esposto, presentato lo scorso mese di settembre, in cui ha segnalato il disboscamento della strada di accesso al fabbricato, oltre alle opere in cemento e muratura realizzate nella proprietà del consigliere comunale.
Ma non è tutto, sembrerebbe, per stessa ammissione di un operaio comunale, che il trasporto del materiale inerte, necessario al rifacimento del manto stradale della via di ingresso all’abitazione, sia stato effettuato dallo stesso dipendente comunale. Quindi sarebbe stato utilizzato un dipendente pubblico per finalità private.
Uso della privacy a fase alterne?
Intanto, nonostante l’avvio del procedimento sia datato 31 ottobre, lo stesso non viene riportato sull’elenco abusi del mese scorso, probabilmente perché secretato. Diversamente viene invece esplicitato il nominativo della società proprietaria del Country sull’elenco abusi di ottobre.
Anguillara Sabazia, il Comune si prende la discoteca. L’avvocato del Country: “Azione persecutoria”
Le dichiarazioni sull’uso della privacy del capogruppo Pd Silvio Bianchini
In sintesi sembrerebbe un uso della privacy a fase alterne come aveva denunciato il Consigliere comunale e capogruppo Pd ad Anguillara Sabazia Silvio Bianchini durante la trasmissione Officina Stampa dello scorso 25 Ottobre e come è stato da questo giornale ben evidenziato nell’ambito del caso riguardante l’emergenza loculi dove il dirigente comunale non ha esitato a pubblicare nomi e cognomi dei destinatari di un provvedimento di requisizione temporanea dei posti cimiteriali.
OFFICINA STAMPA 25/10/2018 CLICCARE QUI PER LA PUNTATA INTEGRALE
Il dilemma: dimettersi o allinearsi alla sindaca?
Pierdomenico, che al momento parrebbe in tutt’altre faccende affaccendato (love story?) sotto qualche palma o noce di cocco, dovrà raccogliere tutte le energie possibili per prendere una delicata decisione: dimettersi, in linea con i principi del movimento oppure decidere se seguire le orme della prima cittadina eletta nelle fila del M5s senza aver dichiarato di avere una condanna ad un anno di reclusione, pena patteggiata e dichiarata estinta per indulto, per aver denunciato “falsamente” lo smarrimento di tre assegni incolpando del reato di cui all’art. 648 cp (ndr ricettazione) i successivi prenditori sapendoli innocenti”.
E intanto Di Maio silura l’eroe De Falco ma prosegue a non pronunciarsi riguardo l’amministrazione sabatina. Benvenuti nell’era, è il caso di dire, di coloro che predicano bene ma razzolano male.