Anguillara, Lega su assenza luminarie e commercianti in ginocchio. “Sindaco si vergogni!”

Mancano le luminarie a scaldare il clima natalizio per le vie di Anguillara e
il coordinatore locale della LEGA Daniele De Vito non ha risparmiato una dura nota nei confronti dell’amministrazione di Sabrina Anselmo che sembra incassare sempre più mancanza di consensi da parte dei cittadini. “L’Amministrazione di un Comune – afferma De Vito – indipendentemente dal suo colore, credo debba basare la sua opera sull’organizzazione, sulle tempistiche
degli eventi e, soprattutto, sulle esigenze del proprio territorio.
Nel nostro caso, sarebbe quantomeno umano, che si prepari il paese alla stagione estiva in tempo per renderla fruibile dagli ormai pochi turisti che ci vengono a trovare e, soprattutto, per il Natale che con le sue luci e le sue feste, dovrebbe allietare gli ormai pochi giorni di festa dei lavoratori!
La presenza di luminarie, da sempre simbolo di gaiezza delle feste natalizie, non serve solo ad alimentare l’orgoglio dei cittadini, ma soprattutto ad attrarre i turisti, anche dei paesi limitrofi, visitatori che si spera spendano i propri soldi sul territorio di Anguillara.
Ma quale è la trovata di questa amministrazione che sta affondando in balia delle onde? Eliminare le luminarie e le attrazioni, con una Pro Loco ormai allo sfinimento che cerca di fare i salti mortali per dare decoro a questo paese, con un’amministrazione che cerca di gestirla come se fosse un’Area comunale.
Sindaco ma lei si è mai soffermata a parlare con qualche commerciante di Anguillara? Ha mai chiesto loro cosa avrebbe potuto fare per aiutarli? Perché aiutare gli esercizi commerciali aiuta il paese stesso, poiché
loro sono sempre in prima linea a finanziare le varie feste cittadine con soldi intrisi di sangue e sudore!
Sì, sangue e sudore! Si rende conto che le sue battaglie contro l’ACEA, le sue ordinanze di non balneazione, i ritardi nelle concessioni demaniali e comunali, i suoi mega piani di sicurezza per le feste, i suoi sensi unici
annullati dal TAR, la mancanza di luminarie, sta uccidendo le attività produttive di Anguillara?
Sa che è proprio durante il periodo natalizio che i negozi, ristoranti e attività riescono ad incassare di più? Oppure si diverte a camminare sulla luna?
Per non parlare del fatto che all’area artigianale dove lei, invece di sollecitare le imprese ormai disincantate a presentare i progetti e costruire facendo crescere l’occupazione, ha preferito revocare le concessioni
nonostante gli stessi avessero pagato migliaia di euro per oneri concessori, ed esporre il Comune ad una miriade di ricorsi al TAR che hanno confermato l’assoluta inidoneità degli atti effettuati dalla sua Amministrazione.
Perché cerca in tutti i modi di distruggere l’economia di Anguillara? Cosa le hanno fatto i commercianti ed i cittadini di Anguillara, che le pagano regolarmente lo stipendio il 27 di ogni mese? Lo sa che, a causa delle
scelte strampalate sue e della sua Giunta, dovranno passare un Natale ristretto e pieno di debiti? E cosa dire di quelle attività che si trovano nelle aree periferiche del paese?
Qui non si parla più di politica o di scelte politiche, qui ad Anguillara si parla di sopravvivenza! Ma lei lo capisce?
Per adesso, nelle segrete stanze del suo misero potere, si vergogni e prima di approcciarsi alla sua tavola imbandita di natale, si soffermi per una preghiera per i commercianti ormai costretti alla fame per le sue
scelte scellerate.
La nostra letterina a Babbo Natale l’abbiamo già inviata ! Gli abbiamo chiesto di farci dimenticare i nostri ultimi tre anni del suo governo”.




Scuola: rissa tra mamme a recita Natale

La recita di Natale dei bambini della scuola elementare di contrada «Albani Roccella» a Gela è finita con un fuggi-fuggi generale per la rissa scoppiata tra due mamme che si contendevano il posto migliore per girare il video dello spettacolo cui partecipavano i propri figli. Nemmeno l’aria natalizia e l’ambiente scolastico in cui si trovavano sono riusciti a indurle alla calma, mentre gli scolari sul palco vestiti da angioletti e da personaggi del presepe piangevano terrorizzati.

Lo scontro tra le due donne, a pugni, calci e schiaffi, ha coinvolto anche alcuni loro familiari e parenti inducendo le altre mamme a prendere i figli e allontanarsi in tutta fretta dalla gremita sala teatrale trasformata in ring. Molti hanno temuto che la calca potesse degenerare in tragedia.

Qualcuno telefonato alla polizia che è intervenuta con due «volanti». I protagonisti della rissa (due donne e due uomini, che hanno riportato graffi e contusioni) sono stati fermati e trasferiti in commissariato dove sono stati identificati e deferiti alla magistratura. Alcuni video girati dalle mamme con i telefonini sono stati acquisiti agli atti delle indagini per identificare altri partecipanti alla rissa




Anguillara, online sul sito “avvisi e bandi” per la gestione dei servizi socio-assistenziali

                                                               
Il Capo Area “Servizi alla Persona”   del Comune di Anguillara Sabazia, Dott.ssa Simonetta Princigalli sta procedendo ad avviare le procedure propedeutiche all’affidamento della gestione di alcuni importanti servizi socio- assistenziali (Assistenza Domiciliare per Anziani e Minori e Assistenza Educativa Scolastica; Gestione del Polo per la Disabilità). Per informazioni consultare il sito del Comune (www.comune.anguillara-sabazia.roma.it – Sezione ”Avvisi e Bandi di Gara”) dove è reperibile la documentazione integrale                                                                       




Gioco, Italia primatista europea per tutela del consumatore

Avanguardia per livello di sperimentazione, l’Italia si colloca ai primi posti anche perquanto riguarda la tutela del consumatore, nonostante il Governo si ostini anon tenere conto dei passi fatti in questa direzione.

A
certificare la leadership sono le cifre, che dimostrano inequivocabilmente la
bontà dei vincoli assunti, alcuni dei quali molto rigidi, assolutamente congrui
a contrastare le degenerazioni legate al gioco d’azzardo.

L’Italiaè senza dubbio uno dei mercati al quale gli operatori internazionali del settore del gioco online guardano con maggiore attenzione. All’annuale evento di SiGma Malta è stato dedicato unintero ciclo di conferenze al caso italiano, per affrontare la questione delfaccia a faccia con il governo e studiare i progressi evidenziati nel campodella sperimentazione tecnologica (basti pensare ai Virtual Game, amatissiminel nostro paese, che ne è stato tra i principali apripista). L’attenzioneposta al caso italiano appare quindi come una naturale conseguenzadell’importanza assunta in questi anni. Un’importanza a cui il Governopurtroppo pare non corrispondere il giusto riconoscimento.

Comedetto, le cifre sono dalla parte dell’Italia. Nel 2017, sono stati 3,7 milionigli account aperti in uno dei tantissimi siti di scommesse, e di questi 2,2milioni hanno effettuato almeno una giocata, in crescita del 22% rispettoall’anno precedente. Complessivamente, ammonta a 3 miliardi il deposito suiconti gioco, anche questo dato in crescita rispetto ai circa 2 miliardi del2016. Ma non c’è solo questo. Grazie ad una normativa molto rigidasull’autoesclusione (in Italia è sorto anche un registro unico delle autoesclusioni, acronimo RUA), sono stati circa 56mila i giocatori che hanno preferito allontanarsi temporaneamente dal mondo delgioco. Un ottimo modo per contrastare la Ludopatia.

L’Italia è uno dei pochissimi paesi in cui la pubblicità del gioco d’azzardo è vietata.Inoltre, a seguito di un’autoesclusione (che nel nostro paese è una procedurache può adottare anche l’agenzia stessa), è possibile riattivare l’account soloal termine di un periodo di 6 mesi. In Europa, sono soltanto 5 i paesi chehanno un vincolo così rigido; oltre all’Italia, la Spagna, la Slovacchia, laRomania e la Lituania. A fronte degli sforzi in questa direzione, il proibizionismo del Governo non pare essere la soluzione. Gli operatori europeipropongono invece un approccio più equilibrato, che faccia leva principalmentesulla distinzione tra gioco legale e illegale e sull’importanza di salvaguardarei minori (un altro tema sul quale l’Italia ha fatto passi da gigante; inEuropa pochi altri possono vantare la rigidità del divieto del gioco minorileche ha conosciuto il nostro paese). La tutela del consumatore passa infatti perla consapevolezza dei rischi legati al gioco e per la capacità di riconoscereil gioco illegale che, contrariamente agli operatori che agiscono in manieralecita, non ha sicuramente nel rispetto dei giocatori il proprio punto di forza. 




Castel Gandolfo, successo per il Concorso Fotografico “Il Movimento”: aspettando il prestigioso Premio “Castel Gandolfo”

Premiati al Centro Arte e Cultura di Castelgandolfo i fotoamatori che hanno partecipato al Concorso Fotografico “Il Movimento”.

Di seguito i nomi di tutti i partecipanti : NANDO PIZZINI – ROMA, CLAUDIO GIULI- ROMA, RICCARDO SALVATELLI VELLETRI, ROBERTO SABATINI – RAVENNA, STEFANO RUZZINI – ALBANO, MARCO SORRENTINO – ROMA, SIMONA PERONI – ALBANO, CLAUDIO TEMPOBUONO – CIAMPINO, MARCO FUNARI- SANTA MARIA DELLE MOLE (MARINO), MASSIMO IENCO -CASTEL GANDOLFO.

La mostra collettiva rimarrà aperto presso il Centro Arte e Cultrura di Corso della Repubblica fino a Martedì prossimo, dalle 16 alle 18. Le Associazioni culturali “Centro Arte Castel Gandolfo”, “CulturiAmo” e “AgenSal” hanno organizzato la 7^ edizione del Premio di Fotografia “Cultura e Arte – Castel Gandolfo”, con il patrocinio gratuito del Comune di Castel Gandolfo.

Un concorso fotografico con il fine di promuovere e divulgare l’Arte e la cultura della fotografia valorizzando e promuovendo il territorio. La premiazione si è tenuta alla presenza del fotogiornalista del Messaggero Luciano Sciurba e del direttore artistico del Centro Culturale Dario Pettinato.

La commissione giudicatrice è stata composta da membri afferenti a varie categorie professionali, specializzati nel settore della fotografia, del fotogiornalismo e dell’arte.

Sono stati omaggiati con una pergamena tutti i dieci finalisti, le migliori tre fotografie sulla base della qualità e della tecnica fotografica, della creatività e della migliore espressione del tema proposto, hanno vinto : 1° classificato: mostra personale di una settimana e candidatura per il prestigioso “Premio “Castel Gandolfo” nella sede del Centro Arte Castelgandolfo, 2° classificato: targa ricordo e piccola scultura del maestro Dario Pettinato, 3° classificato: cena per 2 persone in un noto ristorante di Marino.

I primi 3 classificati sono stati : Marco Funari, di Santa Maria delle Mole ( Marino), giovane tecnico sulle piattaforme petrolifere, con la foto “ L’Attesa” che ritraeva alcune donne su un isola di Zanzibar, in attesa che si asciugassero i loro panni stesi su due bastoni. 2° posto Nando Pizzini, romano, 30enne, con la foto della Foca Pulcinella che si posa su una roccia nel mar della Norvegia, 3° posto Caludio Giuli, 40enne infermiere di Roma, con la foto di un pugile in un angolo, bagnato dalle gocce d’acqua lanciate dal suo allenatore.

Premio della critica giornalistica a Massimo Ienco, di Castelgandolfo, con la foto di uno scorcio di Castelgandolfo centro, con due cornacchie in volo, scattata alle prime ore del mattino.

Tutti i ragazzi sono stati lodati dalla giuria per le bellissime foto esposte, tra cui uno scorcio di Atene su una strada con i una veduta dei pedoni dall’alto, un bus nella notte romana, in via della Conciliazione, davanti alla Cupola di San Pietro, con un gruppo in movimento ed una signora anziana ferma ad osservare, un salto di gioia di una ragazza che balla, migliaia di stelle nel cielo soprastante a delle croci sferzate dal vento, un ballo di gruppo mosso e molto colorato. Appuntamento al prossimo anno, con l’ottava edizione del Premio Fotografico “Cultura e Arte Castelgandolfo”




Anguillara Sabazia, Manciuria (AnguillaraSvolta), Natale 2018: “Raschiare le casse comunali per buche e rete idrica. Dove sono le luminarie acquistate con soldi pubblici?”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – “Il Natale è alle porte tranne per la città di Anguillara Sabazia dove, l’ufficio propaganda della “Diversamente Amministrazione” continua ad insultare l’intelligenza dei concittadini con proclami e spese distanti dalle esigenze della comunità Sabatina.

Per il terzo anno consecutivo la città si trova a trascorrere le rituali vacanze al buio e con i noti problemi legati alla sicurezza delle strade dotate di buche indecorose e dell’approvvigionamento idrico a fasi alterne in attesa di essere ceduto ad ACEA senza se e senza ma”

Cosi Sergio Manciuria Presidente di AnguillaraSvolta sulla nota web della Giunta Anselmo legata alla recente sentenza del TAR sull’iter amministrativo della variante al PRGC

“Simpaticamente avevamo suggerito un corso di aggiornamento nella lingua italiana per evitare le solite derisioni – ironizza il referente sabatino – ma alla luce delle strampalate interpretazioni del primo cittadino sui risvolti imposti dal TAR LAZIO sulla Delibera Regionale di approvazione della variante del 2006, a malincuore ci troviamo costretti a prendere atto che, non è solo questione di grammatica ma soprattutto di comprensione :
in sintesi l’unica verità è la legittimità della Delibera Consiliare 48 sino al voto del comitato tecnico dell’Aprile 2016 che va semmai revocata per mantenere le promesse da pinocchio formulate in campagna elettorale.
In pratica l’unica carta straccia da mandare al macero, salvo diverso parere del Consiglio di Stato che auspichiamo per stabilire inequivocabilmente l’esatto iter amministrativo, risulta essere la fase conclusiva approvata dalla Regione Lazio e soprattutto le due varianti (controdeduzioni e variante della variante) ed il bando piani integrati poste in essere dall’Anselmo”

“La sindaca pentastellata sospesa in attesa di giudizio dei probiviri grillini – sottolinea il Presidente di AnguillaraSvolta- non soddisfatta della sua conclamata incapacità amministrativa rimane asserragliata nel palazzo baronale piuttosto che scendere in mezzo alla gente preoccupandosi delle strade dissestate, della rete idrica, delle luminarie (che fine hanno fatto quelle acquistate con soldi pubblici ?) e di addobbare seppur al minimo la nostra città, raschia il fondo di riserva delle casse comunali (rimangono solo un migliaio di euro a disposizione) per poter procedere all’assegnazione di un primo incarico da 12.000 euro (che sarà oggetto di esposto ANAC qualora fosse spacchettato per assegnazione diretta sotto soglia) e annunciare di voler redarre la terza variante di modifica o revisione del governo del territorio, dopo le prime due sonore bocciature.

Legittimo avocare la pianificazione come competenza dell’ente comunale non certo per ingrassare qualche tecnico come per il piano di recupero di Vigna di Valle impossibile da redigere dopo la recente sentenza, ma gettare queste ulteriori somme purtroppo solo iniziali, dopo essere stati tacciati da un giudice, come incompetenti allo stato puro per avventurarsi in un iter che non vedrà mai luce sotto il residuo cielo pentastellato – conclude Manciuria – ci sembra irrispettoso dei sacrifici dei contribuenti che aspirano ad un paese migliore per il proprio futuro e quello dei figli e dove si pretende la messa in sicurezza della viabilità priva di una qualsiasi atmosfera natalizia e un piano straordinario per operai e vigili finalizzato a porre in essere sistemi idonei per delimitare e coprire le buche oltre segnalare lo stato indecente in cui versa Anguillara.
Dopo il risultato delle amministrative del 2016 la Giunta Anselmo rappresentava la speranza di rinascita del paese mentre oggi ,come cita il saggio Niectzsche, si caratterizza come il peggiore dei mali perché sono stati capaci di prolungare le sofferenze di una città che merita il paradiso ”.




Osservatorio Accessibilità dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia, concorso fotografico: mensione speciale per l’Asd Scacchi in Tour

In occasione della giornata dedicata alla disabilità e all’impegno per l’abbattimento di ogni barriera che ostacoli l’integrazione del disabile nel contesto sociale, l’Associazione Sportiva Dilettantisca Scacchi in Tour ha partecipato ad un concorso fotografico indetto dall’Osservatorio Accessibilità dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia.

L’obiettivo del concorso era quello di rappresentare, quanto di positivo è stato fatto e quanto c’è ancora da fare in tema di accessibilità degli edifici e degli spazi urbani quali piazze, strade, giardini, marciapiedi, parchi, accessi a edifici pubblici e edifici privati aperti al pubblico, nella convinzione che la prima barriera da abbattere sia l’indifferenza.

La fotografia denominata “SCACCO ALLA DISABILITA’ “, presentata dall’Associazione marinese che si dedica alla promozione del gioco degli scacchi, si è aggiudicata una Mensione Speciale della giuria del concorso.

La foto rappresenta la difficoltà per un disabile (pedone) di accedere ad un passaggio pedonale privo di rampa, le sole persone non disabili (cavalli) possono attraversare perché è capace di saltare.

“Sempre più orgogliosi portiamo a casa un altro successo nel nostro ambizioso percorso: associare il nobile gioco ad altrettanto nobili cause sociali”, dichiara Igor Sagratini, Presidente dell’ASD Scacchi Tour, ” Non c’è soddisfazione nel perseguire un progetto se il risultato non è orientato verso il miglioramento comune”.
La foto dell’ASD Scacchi in Tour insieme alle altre foto presentate al concorso, sono rimaste esposte fino all’ 8 dicembre nella prestigiosa Casa dell’Architetture a Roma, dove è avvenuta la consegna dei riconoscimenti.

Il concorso fotografico punta l’attenzione sulla necessità di rendere accessibile il patrimonio culturale per iniziare a declinare il tema del superamento delle barriere architettoniche a Roma.

Questa scelta, come ribadito nei corsi dei lavori introdotti da Ombretta Renzi, Consigliere dell’Ordine degli Architetti e Coordinatore Osservatorio Accessibilità, nasce dalla consapevolezza di ” un cambiamento radicale nei concetti di museo e bene culturale, che non sono più soltanto luoghi di conservazione, ma elementi dinamici in cui si innesca un dialogo con il fruitore. Luoghi chiave per la crescita culturale, dove la fruibilità non rappresenta tanto il diritto della persona diversamente abile, quanto un dovere sociale della collettività”




Intenso vertice tra Conte, Salvini e Di Maio: mancano ancora 3 miliardi per evitare guai con Bruxelles

Una riunione ristretta di un’ora per evitare che sulla manovra lo scontro tra M5S degeneri in crisi. Prima del vertice allargato sulla legge di bilancio a Palazzo Chigi il premier Giuseppe Conte e i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini si vedono in una stanza separata. Sul tavolo ci sono alcuni dei nodi che, ormai da giorni, incendiano i rapporti tra M5S e Lega.

Conte invita i due contraenti di governo alla calma con un primo risultato: l’accordo sull’ecotassa è il simbolo della rinnovata tregua tra i vicepremier. Ma sull’altro nodo, quello delle coperture per il 2,04% con cui puntare a evitare le sanzioni Ue, manca ancora una soluzione e Di Maio e Salvini arrivano a Palazzo Chigi con la comune intenzioni di non cedere su reddito di cittadinanza e quota 100.

“Le coperture ci sono”, assicurano fonti di Palazzo Chigi a vertice ancora in corso spiegando che saranno prese dalle pieghe del bilancio. Ma la strada per trovarle, in realtà, è molto più laboriosa di quanto appaia.

Per sopperire alle richieste di Bruxelles servono almeno 3 miliardi. Conte, che si è intestato da giorni la partita del negoziato tra Italia e Ue, secondo quanto si apprende da fonti nell’esecutivo, avrebbe chiesto un ulteriore taglio di 1,5 miliardi alle due misure “bandiera” di M5S e Lega.

La richiesta non troverebbe, al momento, nessun placet né in Di Maio né in Salvini: oltre il taglio da 2 miliardi a cui si è pervenuti su reddito e quota 100 i due vicepremier non vanno. E torna, sullo sfondo, lo scontro tra M5S e Lega e l’ala moderata del governo, rappresentata da Conte e dal ministro del Tesoro Giovanni Tria.

Tanto che, a tarda notte e a riunione ancora non finita, rimbalzano voci secondo cui Conte, di fronte ai “no” dei suoi vice, avrebbe messo sul tavolo il suo incarico in caso dell’apertura di una procedura di infrazione da parte dell’Ue. Voci che fonti leghiste di governo smentiscono seccamente, parlando di “totale accordo” tra il presidente del Consiglio e i vicepremier su numeri e contenuti della manovra. La trattativa, nel governo e tra governo e Ue, però è tutt’altro che finita.

Il vertice allargato, al quale partecipa anche il titolare del Mef Giovanni Tria, il ministro Riccardo Fraccaro e i viceministri al Mef Laura Castelli e Massimo Garavaglia, inizia alle 21:30 circa e termina all’una del mattino, con ancora l’incognita dell’accordo con Bruxelles. Passi avanti notevoli vengono invece fatti sull’ecotassa.

L’imposta resta per le auto extralusso e i Suv ma non per quelle di piccola cilindrata. Un ecobonus fino a 6mila euro viene introdotto per chi compra elettriche e ibride. Il M5S ottiene anche l’ok al taglio alle pensioni d’oro fino al 40% – con cui si finanzierà “opzione donna” – e i fondi per le metro e le buche di Roma.

Via libera del governo anche sul taglio dei premi Inail (per un totale da 600 milioni) e sull’innalzamento per i sindaci della soglia degli appalti diretti da 40mila a 600 milioni di euro (quest’ultima norma voluta dalla Lega). Il bonus cultura, inoltre, non si applicherà più a concerti e cinema.

La manovra comincia comunque a prende forma e, assicurano a Palazzo Chigi, in giornata gli accordi presi stanotte saranno spiegati nei dettagli




Appropriazione indebita di attentato terroristico: Tajani rivendica l’attacco di Strasburgo come attentato contro l’Ue

Ai tempi felici in cui ancora esisteva il reato di vilipendio a pubblico ufficiale, – quello che oggi ci consentirebbe di toglierci dai piedi parecchi ‘maleducati’, bianchi, gialli, rossi o neri, non ha importanza, e di restituire autorità ai nostri tutori dell’ordine – durante il processo intentato contro un manifestante di piazza che aveva spernacchiato un sottufficiale dei carabinieri intervenuto con altri per ristabilire l’ordine pubblico, l’avvocato difensore chiese al carabiniere come, in tanto chiasso e confusione, avesse potuto discernere che la pernacchia era rivolta proprio a lui. Alla risposta del sottufficiale, l’avvocato se ne uscì con la frase: “Allora io l’accuso di appropriazione indebita di pernacchia vagante.” L’aula del tribunale – di Bari – fu scossa da una unica, potente, irrefrenabile risata, e l’imputato fu assolto, manco a dirlo.

Molte le analogie con la situazione di oggi, nella quale il presidente Tajani vuole a tutti i costi considerare l’attacco jihadista di Strasburgo come rivolto all’Unione Europea.

Comodo pretesto per continuare a difendere un organismo traballante e ai limiti della liceità, altro che padri fondatori! Tanti incominciano a chiedersi, visti i risultati, da dove siano spuntati così numerosi obblighi e pastoie per i nostri governi, e quali vantaggi ne possano aver ricavato i cittadini. Una delle ultime: dovremo importate 70.000 tonnellate di carne bovina dal Sudamerica, senza dazi, senza controlli, e certamente con tanti ormoni via siringa. Ce lo chiede l’Europa. Come anche l’Europa ci ha ‘chiesto’ di importare arance e ortaggi dal Marocco, latte dal Nord Europa, olio dalla Tunisia, con grave pregiudizio della salute nazionale e del lavoro dei nostri produttori. E via così.

Difendere l’indifendibile è diventato l’impegno H24 di Tajani. Anche se gli chiedi che ora è. Ti risponde che l’Europa è l’unica soluzione, che è la nostra casa, che la manovra è sbagliata, che danneggia i cittadini – ma non spiega perché – che è tutto da rifare; secondo lui e i suoi compagni di partito. Scherzi a parte, da quando Berlusconi stranamente si tace, o parla solo con Bruno Vespa al suo fianco – anche lui strenuo difensore dell’UE: ma perché certi personaggi fanno politica da giornalisti? Che scelga ciò che vuol fare – è il buon Tajani che si attiva per fare la ‘voce’ dell’ex cavaliere. Senza voler essere irriverenti, un po’ come quel personaggio che veniva in tv con un corvo – Moreno – finto a cui dava voce.

Dello stesso parere di Tajani è l’attuale presidente della CEI, cardinale Gualtiero Bassetti. Che ha ricevuto – ça va sens dire – la visita proprio del presidente dell’UE. Insieme hanno convenuto, secondo i media, che è proprio così: “L’Europa è la casa comune. Se la perdiamo, non ne abbiamo un’altra di riserva” ha detto Bassetti. Dimostrando ancora una volta, ove ce ne fosse bisogno, che la vocazione politica a certi livelli è molto più forte di quella spirituale. Poi, dopo il colpo al cerchio, uno alla botte: “Se l’Europa è la casa comune come l’avevano proposta i nostri padri” ha continuato il presidente della CEI “vuol dire che noi dobbiamo ancora mettere mattone su mattone per la sua costruzione.” Il che significa chiaramente che l’Europa è ancora all’anno zero, e che non è come l’avevano prevista i padri fondatori. Bella scoperta. Insomma, l’attentato di Strasburgo se lo litigano, e anche la Bonino inzuppa il pane, lei che vorrebbe “Più Europa”.

Noi invece, come tanti, di questa Europa siamo stufi, e soprattutto delle cifre enormi che costa alla nazione e ai cittadini – sono soldi nostri – e delle prevaricazioni economiche, giuridiche e politiche che ci impone, nel nome del nulla. Non crediamo che sia corretto che il destino della nostra nazione sia appeso all’umore di un Moscovici, che magari quel giorno ha ricevuto una telefonata da chi-so-io, e che la manovra per il rilancio della nostra economia debba essere bocciata. Siamo stufi anche dell’austerità, di questo volerci mettere sotto il tallone, di questo volerci far ripiombare al livello della Grecia, sotto l’ombra non ancora spenta della Merkel; quando invece Macron – inviato di Goldman Sachs, la banca dove per caso è stato assunto a suo tempo il figlio del professor Monti – dichiara di voler arrivare a sforare il 3% e forse anche il 3,5%. Ma no, il suo sforamento sarà considerato in primavera del 2019! Allora è chiaro che tutta questa manfrina è soltanto politica, contro l’unico governo possibile che non si prostri, o non prenda i soldi, dai gruppi lobbistici paramassonici al vertice della finanza mondiale.

Le famose tredici famiglie che detengono il 90% del denaro che circola al mondo, e che ogni giorno accumulano profitti incalcolabili, soprattutto sul nostro spread. Che d’altronde possono agevolmente controllare e pilotare, come hanno già fatto quando hanno costretto alle dimissioni Silvio Berlusconi. Già. L’ex cavaliere che oggi cavalca nella direzione opposta, è diventato amico di quelli che lo hanno ‘trombato’. Tutto per l’Europa, ma sempre, pare, secondo alcuni media, in vena di shopping fra i banchi di altre coalizioni politiche. Un Berlusconi, come riporta in prima pagina Il Fatto Quotidiano, “Graviano vide Berlusconi e il suo orologio”. Giuseppe Graviano, uno dei boss della mafia palermitana, l’ordinante, assieme a suo fratello Filippo, dell’assassinio di don Pino Puglisi. A loro si attribuiscono anche le uccisioni di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Pare che già dal 1993 Cosa Nostra avesse deciso di appoggiare Forza Italia, e che, secondo il pentito Nino Giuffrè ed altri ‘collaboratori’, i fratelli Graviano fossero gli intermediari fra B. e Cosa Nostra. Ancora dalla prima pagina del Fatto, dal verbale di Brusca: “Nel 1995 Messina Denaro mi disse che Giuseppe gli aveva raccontato i suoi vertici con B.” Il resto – sarebbe troppo lungo – lo lasciamo alla cronaca di quegli anni.

Tornando con i piedi per terra, che fine farà la nostra manovra finanziaria, l’unica, checché se ne dica, che può far ripartire l’economia in Italia? Quella manovra invisa alle sinistre, proprio per questo? Invisa alle Cassandre, ai corvi, agli avvoltoi a cui non va bene niente, neanche un po’ di etica civile e istituzionale? Tradendo il compito dell’opposizione, che deve vigilare, ma non andare contro gli interessi della nazione. Cosa che invece si fa quotidianamente, con l’avallo della tv di Stato, della quale aspettiamo ancora il ‘cambiamento’.

Roberto Ragone