Migranti, la soluzione è vicina: Francia e Germania ne prenderanno 100

Appare più vicina la soluzione nell’impasse delle due navi Sea Eye e Sea Watch con 49 migranti a bordo, mentre proseguono intensi i contatti tra Bruxelles e le capitali. Per sbloccare la situazione Parigi e Berlino hanno aumentato l’impegno, pronte a ricevere 50 persone ognuna. Così fonti diplomatiche europee all’Ansa. I posti offerti non bastano però a soddisfare la richiesta di Malta di trasferire anche i 249 arrivati a dicembre, per questo la Commissione Ue ipotizza di trasferire solo chi ha possibilità di ottenere asilo. La Germania è pronta a ricevere 50 migranti arrivati con le navi, lo ha detto oggi il ministro dell’Interni tedesco Horst Seehofer. “Trovo che questa sia una sana valutazione tra la gestione della migrazione e l’atto umanitario”, ha detto il ministro. Un portavoce del ministro ha detto che in tutto sono 298 attualmente i migranti da redistribuire, 249 dei quali si trovano già a Malta e gli altri sulle due navi delle ong.

La posizione della Commissione, già espressa, resta che “gli Stati devono ora mostrare solidarietà concreta e le persone a bordo devono essere sbarcate in sicurezza e senza ulteriore ritardo“: così il portavoce del presidente della Commissione Ue. “Alcuni Stati hanno espresso la volontà di contribuire a questo sforzo comune e ora continuano i contatti”. L’Unione europea dunque continua a lavorare per cercare una soluzione condivisa. Ieri sera l’annuncio che una decina di paesi, tra cui anche l’Italia e la Germania, erano pronte ad ospitare alcuni dei 49 migranti bloccati da giorni al largo di Malta sulle navi Sea Watch e Sea Eye ma solo se La Valletta avesse aperto i porti. Ma il governo maltese ha rilanciato chiedendo di ricollocare anche i 249 migranti salvati nei giorni scorsi. E la questione ‘nave’ non è all’ordine del giorno del consiglio Affari europei come precisa il ministro degli esteri Enzo Moavero Milanese. “Può darsi che venga evocata, ma non è detto che se ne debba discutere”.

 “Con gli scafisti e i trafficanti nessuna complicità“. Lo ribadisce il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini sottolineando che sta lavorando “per diminuire ancora gli sbarchi, agevolare gli arrivi via aereo di chi scappa davvero dalla guerra con i corridoi umanitari e moltiplicare le espulsioni”.
    Secondo i dati del ministero dal 1 gennaio ad oggi nessun migrante è sbarcato in Italia mentre nello stesso periodo dell’anno scorso sono stati 453. 

Arrivano notizie dalla nave. “Per il diciottesimo giorno siamo ostaggio in mare dei governi europei. La situazione è tesa ma almeno tutti mangiano di nuovo”: è l’ultimo messaggio giunto via Twitter dalla Sea watch questa mattina, riferito ai 49 migranti soccorsi da due navi, la Sea Watch 3 e la Sea eye, da 18 giorni in attesa di un permesso di sbarco in un porto europeo del Mediterraneo. Alcuni migranti avevano cominciato ieri a rifiutare il cibo, esasperati dalle condizioni a bordo, ma oggi hanno ricominciato a mangiare. Intanto i media internazionali si sono raccolti negli uffici di Sea Watch a Berlino dove è in corso una conferenza stampa.




Carchitti, preoccupazione per il progetto di un mega impianto per i rifiuti: sabato l’incontro pubblico

PALESTRINA (RM) – Incontro pubblico a Carchitti (Palestrina) il prossimo sabato 12 gennaio alle ore 16 presso il ristorante Petronzi di via IV Novembre n.11, Carchitti (Palestrina) dove si parlerà del progetto presentato alla Regione per realizzare a Palestrina/Carchitti un grande complesso impiantistico per il trattamento di terre varie da 55.000 tonnellate annue, una discarica di servizio per rifiuti inerti da 350.000 mc. aperta anche a terzi e un impianto di recupero di materiali plastici da 30.000 tonnellate annue. Tutto questo proprio nella Zona di Protezione della Risorsa Potabile “Pantano-Borghese-Finocchio-AcquaVergine-Torre Angela.

Tanti gli interrogativi che verranno affrontati nel corso dell’incontro

Questo mega-impianto quali ricadute potrebbe avere sulla nostra salute
e lo sviluppo del nostro territorio? Quanti Comuni si troverebbero a
confrontarsi con la presenza di questa struttura e in quale modo? Perché la Regione non deve ritenere l’impianto e la discarica proposti a Carchitti compatibili con le attività delle realtà territoriali coinvolte?

Interverranno

Giancarlo Ceci, Presidente Comitato Alternativa Sostenibile
Marco Cacciatore, Consigliere M5s Regione Lazio, Presidente
Commissione Rifiuti

Con la partecipazione di

Andrea Saladino, consigliere M5S Palestrina; Antonio Pucci,
consigliere M5S Rocca Priora; Comitato Cura e Salvaguardia del
territorio Carchitti/Valvarino.




Ariccia, violenze all’asilo: il video che inchioda le 4 donne

ARICCIA (RM) – Manette per tre maestre e una bidella scattate all’alba di oggi presso le abitazioni delle 4 donne a Velletri, Albano, Ariccia e Formia.




Marsala, da Facchinetti e Fogli ad Antonella Ruggiero passando per il balletto di San Pietroburgo: calendario d’eccezione per i teatri Impero e Sollima

MARSALA (TP) – Le canzoni di Facchinetti e Fogli, la comicità di Perroni e del gruppo “I 4 Gusti”, il “Lago dei Cigni” del Balletto di San Pietroburgo, la voce di Antonella Ruggiero. Sono questi alcuni degli spettacoli, patrocinati dall’Amministrazione Di Girolamo, in programma a Marsala nei due teatri cittadini: l’Impero e il Sollima.

Gli appuntamenti

Si comincia domani, 9 Gennaio – teatro Impero (ore 21) – con il tour INSIEME del duo Roby Facchinetti e Riccardo Fogli.

Venerdì 11, ancora all’Impero (ore 21, 30), in scena i “Trikke e Due” con “La Corrida” presentata da Enzo Amato e Nicola Anastasi.

Sabato 12, la comicità di Andrea Perroni – già apprezzata nel programma televisivo “Zelig” – invaderà il teatro Impero (ore 21,30) con lo spettacolo “Dal Vivo”.

Domenica 13, l’Isola Onlus presenta “Somnium”, per la regia di Massimo Pastore. Due gli spettacoli al teatro Sollima: alle 17 e alle 19,30.

Mercoledì 16, torna a Marsala il Balletto di San Pietroburgo che, al teatro Impero (ore 21), presenta “Il Lago dei Cigni”: la storia della principessa Odette che un perfido sortilegio costringe a trascorrere le ore del giorno sotto le sembianze di un cigno bianco. Musiche di Tcajkovskij e coreografie di Marius Petipa.

Giovedì 17, il palcoscenico del teatro Sollima (ore 21) è per l’esilarante Giovanna La Parrucchiera con lo spettacolo “Le Mille e una Camurria”.

Domenica 20 sono due gli spettacoli in programma. Al teatro Sollima (ore 17,30) la Compagnia “Smile” presenta “Quaranta…ma non li dimostra”, commedia brillante di Titina e Peppino De Filippo. Al teatro Impero (ore 18), per la rassegna “Lo Stagnone”, la Compagnia “Il Sipario” propone il cabaret “Ci facciamo in Quattro” del gruppo comico “I 4 Gusti”.

Infine, Venerdì 25 Gennaio, il tributo del gruppo “I Musicanti” per Fabrizio De Andrè, a 20anni dalla sua scomparsa. Lo spettacolo, in programma al teatro Impero (ore 21,30), vedrà anche la partecipazione straordinaria di Antonella Ruggiero.




Ariccia, botte e insulti ai bambini: in manette 3 maestre e una bidella

ARICCIA (RM) – In manette tre maestre e una bidella di una scuola dell’infanzia di Ariccia dove al termine di una delicata attività d’indagine coordinata dalla locale Procura, i Carabinieri della stazione di Ariccia coordinati dalla Compagnia di Velletri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare con sottoposizione agli arresti domiciliari, di tre insegnanti ed una collaboratrice scolastica, tutte di età compresa tra i 55 ed i 65 anni, ritenute responsabili di maltrattamenti di minori all’interno di un asilo dell’area dei Castelli Romani, in provincia di Roma.
Le manette sono scattate all’alba di oggi presso le abitazioni delle 4 donne a Velletri, Albano, Ariccia e Formia.

Episodi di violenza documentati dalle riprese video

Le indagini sono iniziate lo scorso mese di ottobre a seguito di un esposto di alcuni genitori che segnalavano i maltrattamenti subiti dai figli. Gli accertamenti eseguiti dai Carabinieri, mediante intercettazioni ambientali e riprese video delegate dall’Autorità Giudiziaria, hanno permesso di constatare diversi episodi di violenza che le quattro arrestate compivano, quotidianamente, nei confronti di diversi bambini.

Episodi quali strattonamenti, colpi alla testa ed espressioni verbali spregiative che causavano, nei piccoli, sofferenze, umiliazioni e continui disagi, incompatibili con le normali condizioni di svolgimento dell’attività scolastica.

Un grave quadro indiziario

Nel provvedimento giudiziario notificato questa mattina dai Carabinieri della Compagnia di Velletri, il Giudice per le Indagini Preliminari, concordando con le richieste del Pubblico Ministero, descrive un grave quadro indiziario nei confronti delle quattro donne, ritenute responsabili di condotte di “sopraffazione sistematica” perpetrate nella loro attività lavorativa in danno di minori di età compresa tra i 3 ed i 5 anni.




Violenza negli stadi, Salvini: “Sradicheremo i teppisti”

Si è tenuta presso la Scuola superiore di polizia a Roma la riunione dell’Osservatorio nazionale delle manifestazioni sportive dedicata alla violenza negli stadi, convocata dal ministro dell’interno Matteo Salvini d’intesa col sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega allo sport Giancarlo Giorgetti.

Oltre al vicepremier e al sottosegretario, partecipano all’incontro il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, il Capo della Polizia, Franco Gabrielli, i presidenti del Coni, Giovanni Malagò, della Figc, Gabriele Gravina, delle Leghe di Serie A, Serie B e Lega Pro, della nonché i presidenti delle Associazioni Italiane Calciatori, Arbitri, Allenatori, i Presidenti della Federazione Italiana Editori Giornali e dell’Ordine dei Giornalisti.

“Ogni settimana – ha detto Salvini al termine della riunione – ci sono 12 milioni di tifosi che seguono gli eventi sportivi e 6mila teppisti, da non confondere con i tifosi che sono il 99%. L’obiettivo è sradicare la violenza con ogni mezzo necessario”. Quanto alla sospensione delle partite in caso di cori offensivi, il ministro giudica il tema ‘scivoloso’: “Rischiamo di mettere in mano a pochi il destino di tanti. Io preferisco prevenire e non lasciare potere di ricatto ad una frangia minoritaria. E poi è difficile trovare criteri oggettivi per la decisione. Nel 2018 – ha ricordato il capo del Viminale – sono stati utilizzati 75mila agenti per garantire la sicurezza delle manifestazioni sportive. E’ giusto che i club contribuiscano alle spese, come prevede la legge sulla sicurezza e che quei 40 milioni di euro non gravino sui cittadini”. Salvini ha anche auspicato “Una nuova legge per consentire alle società di fare i propri stadi, con camere di sicurezza per mettere dentro i delinquenti”.

“Per la sicurezza dentro e fuori gli stadi – ha detto il sottosegretario Giancarlo Giorgetti – sono importanti la certezza delle pene, la rapidità dei giudizi, le aggravanti specifiche e le misure accessorie. Ecco quanto può fare lo Stato su questo fronte”.




Lecce, scattati gli arresti per numerose persone accusate di associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti e spaccio

LECCE – La Polizia di Stato di Lecce sta eseguendo numerosi arresti per associazione a delinquere di stampo mafioso, nonché per traffico di sostanze stupefacenti e spaccio.

Le indagini portate avanti dagli uomini della Squadra Mobile di Lecce in collaborazione con quelli della Squadra Mobile di Ravenna, dei Reparti Prevenzione Crimine di Lecce, Potenza e Pescara, del Reparto Cinofili di Brindisi e del Reparto Volo di Bari hanno accertato che gli arrestati sono tutti facenti parte di un gruppo criminale che aveva acquisito il controllo di parte del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, nel capoluogo leccese attraverso una serie di sodali storicamente legati alle loro persone.

Il procedimento, avviato a seguito di attività di indagine finalizzate ad individuare gli autori di una serie di atti intimidatori posti in essere nei confronti di congiunti di un collaboratore di giustizia, è stato, poi, ulteriormente implementato dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia il quale ha, di fatto, riscontrato l’intero quadro probatorio acquisito nell’ambito dell’attività investigativa.

Gli elementi acquisiti hanno dimostrato come il gruppo criminale avesse ormai raggiunto nel territorio leccese, approfittando anche dello stato di detenzione delle figure di riferimento dei menzionati clan della SCU, una relativa autonomia criminale mantenendo peraltro trasversali rapporti con personaggi di rilevante spessore criminale i quali, in più occasioni, si sono posti da intermediari nella vendita di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente.

L’attivita’ investigativa, protrattasi per oltre un anno e supportata anche dalle preziose dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, ha consentito di ricostruire centinaia episodi di spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina, hashish e marijuana, posti in essere dai vari indagati sul territorio di questa provincia.




Cesano e Osteria Nuova, impianto di compostaggio: sabato la manifestazione per dire no al Campidoglio e all’Ama

CESANO DI ROMA (RM) – Sabato 12 gennaio 2019, alle ore 15, presso l’Auditorium della Parrocchia San Sebastiano su via della Stazione di Cesano n. 402 si terrà la manifestazione per dire no all’impianto di compostaggio che Campidoglio e Ama intendono realizzare in via della Stazione di Cesano, a metà strada fra quest’ultima località e Osteria Nuova. Questo quanto fanno sapere gli organizzatori.

“Non mancate, è tempo di lottare per difendere il nostro territorio, è tempo di lottare contro l’ennesima minaccia alla salute” è l’invito rivolto alla cittadinanza dall’Associazione “Progetto Comune” che ha organizzato la manifestazione in collaborazione con il Comitato “NO al compostatore”, il CdQ “Insieme per Cesano”, il CdQ “Osteria Nuova”, il Consorzio “Poggio dei pini” e l’Associazione “Progetto comune”.

La nota dell’Associazione Progetto Comune”

Progetto Comune si batte, sin dall’inizio, contro la volontà dell’Amministrazione capitolina, di realizzare l’ennesimo impianto industriale, a servizio della Città di Roma, nel quadrante nord della Città Metropolitana, territorio verso il quale, la Città Metropolitana stessa, si rivolge solo per chiedere di cedere diritti. Siamo preoccupati, perché realizzare l’ennesimo impianto in questa zona, rappresenta una ulteriore minaccia al diritto alla salute!
Nessuno di noi pensa che gli impianti di trattamento dei rifiuti organici, per produrre compost, siano dannosi. Siamo favorevolissimi alla realizzazione di impianti utili alla gestione del ciclo dei rifiuti, abbiamo tra i nostri soci esperti della materia e, quindi, conosciamo l’importanza di una giusta gestione dell’intero ciclo.

Un’area che presenta già molteplici criticità

Ma al contempo, conosciamo il nostro territorio e sappiamo che è completamente sbagliato realizzare un altro impianto, in un’area che presenta già molteplici criticità, una vasta area che, nel corso degli anni, ha già fornito ospitalità a strutture di utilizzo e beneficio collettivo: deposito e trattamento scorie radioattive, antenne Radio Vaticana, depositi vari (fanghi e liquami) ed ha già accettato di modificare le proprie abitudini per fini di interesse collettivo (acqua potabile dal lago, cave di basalto).
A tutto ciò, va aggiunto che la rete viaria è talmente scadente, da aver indotto l’Ufficio Mobilità di Roma Capitale, ad escludere Via di Santa Maria di Galeria, dal percorso per raggiungere il sito del realizzando impianto. Tutto il traffico sarà quindi veicolato su Via di Baccanello e Via Braccianese, con problematiche facilmente ipotizzabili.
Noi di Anguillara, peraltro, subiremo oltre il danno anche la beffa.
E questo perché:
• l’impianto sorgerà a meno di 500 mt dalle prime case a sud del territorio comunale;
• le strade che generalmente percorriamo per andare o tornare da Roma sono, appunto, Via di Baccanello (per chi utilizza la Cassia Bis) e Via Braccianese (per chi va verso Roma Nord);
• non potremo usufruire dell’impianto per trattare i nostri rifiuti che, quindi, continueranno ad essere inviati oltre i limiti della nostra Provinca con ingenti costi scaricati sulla TaRi.
Quindi:
• subiremo i miasmi del processo di putrescenza dei rifiuti organici e lo sversamento di percolato in strada;
• subiremo il transito dei mezzi pesanti sulle vie di comunicazioni che solitamente usiamo per recarci a Roma;
• non godremo dei benefici economici ovvero della riduzione della TaRi.
• Perché da tanti anni, ad Anguillara, abbiamo avviato il percorso difficile e costoso della raccolta differenziata, avevamo pensato anche alla realizzazione di un impianto di trattamento del rifiuto organico solo per noi ed altri comune del quadrante che, come noi, da anni effettuano una corretta raccolta differenziata. Questo ci avrebbe permesso di abbattere del 50% i costi del trattamento e smaltimento della frazione organica e del verde (oltre ad introitare oltre 300 mila euro/anno per i conferimenti degli altri Comuni del quadrante). Progetto cancellato dalla Città Metropolitana con l’assoluto silenzio della nostra Amministrazione che, evidentemente, paga caro il prezzo della vicinanza ai pezzi da novanta del Movimento 5 Stelle di Roma.
• Contro tutto ciò, contro questa ingiustizia, invitiamo tutti voi, cittadini di Anguillara, alla manifestazione che abbiamo organizzato in collaborazione con le Associazioni e i Comitati di Quartiere del quadrante nord di Roma, il giorno 12 gennaio 2019, alle ore 15, presso l’Auditorim della Parrocchia San Sebastiano che si trova su Via della Stazione di Cesano n. 402.
• Non mancate, è tempo di lottare per difendere il nostro territorio, è tempo di lottare contro l’ennesima minaccia alla salute.
• Associazione Progetto Comune
• PS: nel frattempo il Comune di Roma ha finanziato con circa 40 mila euro un “percorso partecipativo” che avviene a “posteriori” delle decisioni assunte e contro il quale noi, in qualità di componenti il Comitato per il NO all’impianto di compostaggio tra Osteria Nuova e Cesano, invitiamo maggiormente a protestare. Ciò dimostra, ancora una volta, semmai ve ne fosse bisogno, i forti interessi e la forte pressione politica ed economica a trovare una rapida soluzione che sia il più possibile lontana dalla città, in quella periferia (la nostra) dove c’è poca gente che protesta. Partecipare vuol dire dimostrare a questi signori che non siamo disposti a perdere ulteriormente il diritto ad un luogo salubre e bello.

Il territorio dove dovrebbe sorgere il sito

L’area di progetto, esterna al Grande Raccordo Anulare, è localizzata nel quadrante nord ovest della città e ricade nel territorio del Municipio Roma XV su via della stazione di Cesano in una sorta di triangolo con ai vertici Cesano, Osteria Nuova, due Consorzi lungo la via Anguillarese, e Anguillara Sabazia.
Il comparto in questione ha subito una graduale e progressiva trasformazione del carattere agricolo originario, mantenendo però in gran parte la sua natura originaria di terreno a prevalenza agricola di alto pregio.
Nelle immediate vicinanze, nella località Casaccia, sulla strada per Anguillara Sabazia, si trova il Centro ricerche dell’ENEA, che occupa un’area complessiva di 90 ettari suddivisa in due aree separate dalla via Anguillarese. All’interno di questo centro si trova l’attuale Sito provvisorio di scorie radioattive: al suo interno vengono stoccati anche i rifiuti di provenienza ospedaliera, tipologia a media e bassa radioattività, che vengono trattati per la decontaminazione e poi smaltiti.
A confine con Anguillara, direzione nord-ovest adiacente all’alveo del fiume Arrone, sorge il mega depuratore detto CO.BIS noto impianto adibito allo smaltimento delle acque reflue del bacino del Lago di Bracciano e oltre, sito da cui pervengono odori nauseabondi. Attualmente si sta’ predisponendo un ampliamento.
A est del sito scelto per il compostatore, vi è il territorio della Santa Sede, con le antenne di Radio Vaticana, già nota alle cronache per la vicenda dell’elettrosmog dovuto alle antenne.

Il sito

L’impianto di compostaggio dovrebbe sorgere contro il volere dei territori proprio immerso in questo contesto già fortemente provato. La natura dell’insediamento industriale è atto alla chiusura del ciclo dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata più precisamente dalla frazione organica detta FORSU.
La coesistenza di questa tipologia di infrastrutture tecnologiche di servizio al processo del ciclo sostenibile dei rifiuti, a parere dei Comitati del NO contrasta fortemente dal punto di vista ambientale con la natura della nostra zona. Sin dal principio i cittadini si sono opposti alle ipotesi di progetto esposte dall’amministrazione Capitolina e da AMA.
Successivamente i Comitati del NO, dopo aver appreso da fonti giornalistiche in piena campagna elettorale dell’intenzione da parte del Comune di Roma e Ama di proseguire con la progettazione, hanno dato inizio ad una campagna di raccolta firme tra i cittadini.
Circa 2000 quelle raccolte, che non sono bastate a convincere il Comune di Roma e Ama a desistere dal presentare il progetto in Regione Lazio per l’inizio della procedura VIA (Verifica Impatto Ambientale). Agli inizi di marzo è stato depositato il progetto e la reazione dei Comitati è stata immediata.

Le controdeduzioni

Dallo studio dei progetti escono delle novità importanti, l’impatto ambientale presenta dei punti deboli. La relazione geologica ha delle anomalie, sembra un esame non troppo accurato e determinato più che altro su carta, con metodo bibliografico storico. Alcun campionamento o sondaggio del terreno risulta inserito nella relazione.
Più accurata e ricca di dettagli risulta essere invece l’indagine archeologica. I punti esaminati sul terreno sono oltre 30 punti chiave da cui si riscontrano su circa 26 diversi reperti di grande importanza, tali da indurre gli stessi archeologi a definire non idonea la zona.
Un’antica strada presente in zona, la via Clodia, un ponte di epoca pre-Romana, un cimitero, l’acquedotto Alsietino e quello Augusteo poi (Paolo) e altre importanti rilevanze storico-artistiche insistono in quella zona prescelta per la costruzione del compostatore.
Anche gli studi sui venti e le masse d’aria non sembrano confortanti per l’indagine di impatto ambientale. Dai grafici il raggio di spostamento delle emissioni odorifere, (i cosiddetti miasmi) sembrerebbero coinvolgere i centri abitati. I venti prevalenti spingerebbero le probabili emissioni verso Osteria Nuova e i consorzi confinanti quando sorretti da venti provenienti da nord e fino ad Anguillara e Cesano, con venti provenienti da sud- sud est.
Da non sottovalutare la vicinanza dell’impianto al fiume Arrone, il pericolo di sversamenti incauti in un corso d’acqua già fortemente inquinato potrebbero comprometterne irreparabilmente l’ecosistema. Forti dubbi anche circa la possibile contaminazione dei due acquedotti moderni attualmente funzionanti, il Peschiera e l’Acquedotto di Acea ATO2 presenti proprio nelle immediate vicinanze.
Vengono segnalate anche grossissime carenze a livello di collegamenti, le strade risultano essere di vecchia concezione, inefficienti, strette, non idonee. L’aumento esponenziale del traffico potrebbe comprometterne definitivamente la tenuta. Il passaggio dei camion AMA potrebbe far collassare in modo irreparabile queste infrastrutture già ampiamente sfruttate dal traffico locale, delle attività industriali esistenti in zona.
Cave di basalto, sabbia, breccia, pozzolana lapilli, e impianti che producono bitume e calcestruzzi generano infatti da soli una situazione al limite. Tutto questo è stato segnalato in varie occasioni dai comitati ma nessuno sembra prendersene cura.
L’inquinamento acustico e ambientale sono già a livelli altissimi, servirebbe semmai una mitigazione dei fenomeni segnalati e non un aggravio delle emissioni.

Queste osservazioni sono state tutte trasmesse dai Comitati e dalle Associazioni riunite alla Regione Lazio, alla commissione VIA, al Comune di Roma e ad altri Enti inclusi nella futura conferenza dei Servizi.