Bracciano, parla al telefono durante il Consiglio comunale. Il presidente del Consiglio la invita ad attaccare e lei “sbotta”: “Ma si faccia i cavoli suoi!”

BRACCIANO (RM) – Una donna scambia il Consiglio comunale di Bracciano per il “salotto di casa sua” e parla tranquillamente al telefono durante la seduta.

La video testimonianza dell’accaduto

Quando il presidente del Consiglio la invita o ad attaccare oppure in alternativa ad uscire dall’Aula la signora si stizzisce e gli fa cenno con la mano di aspettare che termini la telefonata. Poi si altera e risponde con un certo tono. Non contenta dopo qualche minuto ricomincia, prende il telefono e parla e quando viene richiamata per la seconda volta s’innervosisce, si alza visibilmente scocciata e dice al presidente di farsi i fatti suoi e poi con fare evidentemente provocatorio e minaccioso si rivolge all’agente di polizia locale, una donna, la quale invita la signora a mantenere la calma.

L’episodio è successo durante lo scorso Consiglio Comunale di Bracciano – 7 marzo 2019 – e chi l’ha vissuto in versione “live” ancora ne parla.

Parliamo di una signora di una certa età che quel giorno è
apparsa visibilmente alterata.

Al lettore l’ardua sentenza. È giusto consentire che si
arrivi a parlare al cellulare anche durante il Consiglio Comunale?

Ma veniamo ai dettagli, la seduta inizia con un palese invito del presidente del Consiglio: “Buonasera, chiedo ai presenti di spegnere i cellulari o quantomeno silenziarli , vi ricordo che è in atto la registrazione sul canale web del Comune di Bracciano”…

A un certo punto la signora inizia a parlare al cellulare e allora il presidente blocca per un attimo il consigliere Gentili che stava parlando e invita la donna a chiudere la telefonata, ma lei per tutta risposta fa cenno di attendere. Il dialogo è questo: “Consigliere Gentili – dice il presidente del Consiglio comunale – la interrompo un attimo, signora se deve stare al telefono può uscire grazie”. E la signora gli fa cenno con la mano di aspettare. Il presidente del Consiglio si ripete: “Signora mi scusi, non ha capito o attacca o esce grazie mille, le ripeto non siamo in un bar”.

La voce della signora disturba tutti i presenti (anche se dalla registrazione del Consiglio non si riesce a sentire l’audio con la stessa intensità che dal vivo perché la signora non è microfonata per fortuna). E la donna dice proprio questo in una maniera veramente alterata, stizzita, arrabbiata: “Non si sente nulla, non si sente… ma che vuole cacciarmi?”

La situazione sembra essere rientrata, ma dopo poco tempo ecco che la donna ricomincia a stare al telefono. Il presidente del Consiglio si ripete: “Consigliere Gentili – dice – forse la signora non ha capito, non è il salotto di casa sua, se deve telefonare esca e si metta composta per cortesia”.

A quel punto la donna si arrabbia: “Ma gurda te, ma si faccia i cavoli suoi lei…” dice rivolgendosi al presidente del Consiglio che ha semplicemente richiamato all’ordine per la seconda volta la donna. A quel punto la signora alza la voce e va avanti anche all’agente della Municipale… “Signora stia un po’ più calma.. per cortesia”.  

Pare che la donna, dopo questa scena palesemente immortalata
dalle telecamere, abbia poi raccontato pubblicamente tutta un’altra storia
accusando addirittura l’amministratore di aver assunto un “comportamento
sessista” nei suoi riguardi.

Oggi è permesso fare tutto, tanto c’è sempre una scusante. Forse…   




Campagnano di Roma, chiusa sala slot ritrovo di pregiudicati

CAMPAGNANO DI ROMA (RM) – Schiamazzi notturni e presenza di pregiudicati. Giro di vite dei Carabinieri della Stazione di Campagnano di Roma che hanno notificato un provvedimento di sospensione della licenza con chiusura per 10 giorni, ad una sala slot sita nella piazza principale del Comune.

Il provvedimento è stato emesso dal Questore di Roma, ai sensi dell’art.100 del T.U.L.P.S., a seguito della proposta avanzata dai Carabinieri che hanno constatato l’assidua frequentazione del locale da parte di persone con precedenti penali e il disturbo al riposo ed alla quiete pubblica in orario notturno, causato dagli avventori dell’esercizio commerciale.




Tav: “La crisi è già aperta”

Alta tensione nel governo sulla Tav. “La crisi è già aperta” , dice il sottosegretario alla presidenza del consiglio (M5s) Stefano Buffagni: “Cosa stia succedendo è chiaro – parlando alla presentazione del libro di Piercarlo Padoan e Dino Pesole “Il sentiero stretto”. -: non è che ci sia da aprire una crisi, la crisi è già aperta. Finalmente. I giornali nei giorni scorsi ne avevano scritto, noi dicevamo che non ne sapevamo niente. Adesso un po’ di difficoltà c’è, lo diciamo apertamente”. Ma il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, assicura: “Col buonsenso si risolve tutto. Nessuna crisi di governo e nessuna nostalgia del passato, lavoriamo per unire e per dare lavoro, sviluppo e futuro all’Italia”.

A stretto giro, ribatte il leader M5s, Luigi Di Maio: “Voglio solo che si rispetti il contratto e non si faccia cadere il governo, questo è buon senso: pensare che c’è ancora molto da fare”.

Un botta e risposta che si è svolto nel corso di tutta la giornate tra i due vicepremier.  “Nel contratto c’è la revisione dell’opera che è giusta, si possono tagliare spese, strutture, è giusto chiedere più contributi all’Europa e alla Francia. Non si può fermarla e conto che il buon senso prevalga”, ha detto Salvini a Rtl. E, sui possibili rinvii della decisione a dopo le Europee di maggio, il ministro ha sottolineato che “il tunnel sarà lì anche l’8 giugno, la scelta va fatta”. “Nessun vertice di Governo oggi, vado a Milano, ne parliamo lunedì, io sono per fare non per disfare “, ha aggiunto Salvini. 

Replica Di Maio: “Quando su tre, due la pensano in un modo, io e Conte, poi non decide solo uno, altrimenti avremo problemi in futuro”. 




Roma, fermato per un controllo prende a calci e pugni i carabinieri

ROMA – Ieri sera, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma San Pietro hanno arrestato un cittadino nigeriano, 36enne con precedenti, con le accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.

Transitando in via Casilina all’incrocio con viale Palmiro Togliatti, i Carabinieri hanno notato l’uomo e hanno deciso di fermarlo per un controllo. Il 36enne ha reagito colpendoli con calci e pugni nel tentativo di sottrarsi agli accertamenti ma è stato subito bloccato. Nelle sue tasche sono state trovate decine di dosi di cocaina e 700 euro in contanti, ritenute provento dello spaccio.

I Carabinieri hanno poi perquisito la sua abitazione, in zona Alessandrino, rinvenendo, sotto al materasso del suo letto, 67 involucri contenenti ben 760 g di eroina e materiale per il confezionamento.

Il 36enne è stato portato in caserma e trattenuto nelle camere di sicurezza, in attesa del rito direttissimo, dove il suo arresto è stato convalidato e disposto il suo trasferimento in carcere a Regina Coeli.

Gli esami tossicologici eseguiti sulla droga sequestrata hanno appurato che dall’eroina, con alto indice di purezza, si sarebbero potute ricavare oltre 10.000 dosi.




Fiumicino, in manette il “Lupin” dell’aeroporto

FIUMICINO (RM) – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno arrestato un cittadino francese intento a derubare un ignaro turista in arrivo all’aeroporto “Leonardo da Vinci”.

Durante un pattugliamento all’interno della sala arrivi aperta al pubblico del “Terminal 3”, i Finanzieri del Gruppo di Fiumicino venivano insospettiti dai movimenti repentini, ma circospetti di un soggetto, apparentemente passeggero in transito nello scalo capitolino, che si aggirava nei pressi dell’area informazioni. Proprio in quella zona il trentenne transalpino sceglieva la sua vittima, che nella circostanza era intenta ad organizzare l’ultima parte del suo viaggio ed era stata distratta da una telefonata.

Il malvivente dopo aver sottratto con destrezza uno zaino dal carrello bagagli di un sacerdote proveniente dal Vietnam, cercava di dileguarsi velocemente tra la folla, ma veniva prontamente inseguito e raggiunto dai militari che lo bloccavano e lo traevano in arresto. Lo stesso, scevro da precedenti di polizia, è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Civitavecchia.

Il ladro aveva scelto con molta cura il suo obiettivo, infatti lo zaino rubato conteneva due personal computer di ultima generazione, un tablet e denaro contante, per un valore complessivo di circa 7.000 euro.
Il risultato è frutto della costante e capillare attività di controllo attuata dai militari del Corpo, nel complessivo sistema di sicurezza assicurato unitamente alle altre forze di polizia, per la tutela delle oltre 150.000 persone che, tra passeggeri e operatori aeroportuali, frequentano quotidianamente lo scalo romano.