Frosinone, attimi di terrore: sequestrate 15 persone nella Curia

Momenti di paura all’interno della Curia vescovile di Frosinone dove un ghanese di 25 anni ha sequestrato 15 persone con l’intendo di estorcere loro del denaro. L’episodio è avvenuto ieri pomeriggio. La polizia di Frosinone ha liberato gli ostaggi e ha arrestato il 25enne che dovrà rispondere di sequestro di persona ai fini dell’ estorsione, resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.
    Durante l’intervento della polizia il giovane ha opposto resistenza ferendo lievemente due poliziotti. Il 25enne, richiedente asilo e senza fissa dimora, avrebbe bloccato i cancelli di uscita del cortile della Curia facendo una sorta di ‘barricata’ con i cassonetti dei rifiuti. Secondo quanto si è appreso, le 15 persone avevano partecipato a una riunione di una cooperativa che si occupa di richiedenti asilo e stavano andando via ma l’uomo li ha bloccati nel cortile. “Datemi soldi o nessuno esce da qui”, avrebbe detto.




Napoli, 4mila persone per la prima della mostra “Canova l’Antico”

NAPOLI – Arriva al MANN il “Novello Fidia” fino al 30 giugno dal titolo “Canova l’Antico” nel capoluogo campano, i “viaggiatori” potranno fruire di ben 110 opere  del maestro per eccellenza del neoclassicismo collocate tra l’ingresso principale e il Salone della Meridiana, un successo preannunciato a più riprese, al primo giorno di apertura ha registrato ben oltre 3900 visitatori.

La
mostra-esposizione del maestro definito “L’ultimo degli antichi e il primo dei
moderni” si prospetta tra gli “appuntamenti” dell’anno da non perdere del Bel
Paese, e anche di rilievo internazionale.

“Canova e l’Antico” colloca fortemente il Museo tra i percorsi cittadini più importanti, un esempio di museo sempre più connesso con la città e non più tempio custode della cultura accessibile a pochi, ma partecipativo in maniera totalitaria e contribuendo in maniera significativa allo sviluppo economico.

La mostra già annunciata con la presenza del Ministro per i Beni e le attività Culturali, Alberto Bonisoli è un ponte tra le antichità del passato, l’ottocento e la contemporaneità, ad accogliere i visitatori all’interno della Domus dell’arte due installazioni multimediali con C+by Magister ad alto contenuto scientifico e di grande potenza emotiva che “raccontano” in maniera immersiva ed esperienziale la vita dell’artista di Possagno.

L’exibhition
è un viaggio nel mondo del maestro veneto che tanto amò Napoli, egli trovò
ispirazione dai tesori appartenente al capoluogo partenopeo, Canova usava il
linguaggio del neoclassicismo che risultava essere comune al resto dell’Europa,
la fama dell’artista di Possagno già nell’ottocento era palesemente
internazionale. Tra in esposizione opere in marmo di notevole importanza che
hanno ispirato scrittori come Sthendal e Foscolo, riunite ora nel Salone della
Meridiana del Museo Archeologico napoletano come Maddalena penitente da Genova,
il Paride del Museo Civico di Asolo, la Stella Mellerio.

Capolavori
in assoluto e senza tempo da ammirare tra cui di “Le Tre Grazie” e “ Paolina
Borghese”, le opere risultano ancora le Star dell’arte e senza tempo, e
nonostante sono opere fortemente “utilizzate” dai media sembrano non aver perso
l’aura, ed offrono ai “viaggiatori” un’emozione unica, un esempio di bellezza
oggettiva capace ancora di incantare.

L’evento che
risulta essere epocale, grazie anche a prestiti internazionali, con ben sei
marmi provenienti dall’Ermitage di San Pietroburgo, che vanta la più ampia
collezione canoviana del mondo. L’amorino Alato, L’Ebe, La danzatrice con le
mani sui fianchi, Amore e Psiche stanti, la testa del Genio della Morte, La
Pace, proveniente da Kiev, l’apollo che s’incorona del Getty di Los Angeles.

Il
Governatore della Campania durante la conferenza stampa del 28 marzo
all’apertura ha dichiarato: “ Da San Pietroburgo, giungono a Napoli prestiti
unici e irripetibili, come i gruppi scultorei di Canova che, per la prima
volta, vivranno un emozionante confronto con i modelli che hanno ispirato
l’autore. A San Pietroburgo, reperti provenienti dal MANN e dal Parco
archeologico di Pompei danno vita alla mostra “Pompei, Uomini, dei ed eroi”.” –
Prosegue De Luca – “E’ il significato dell’arte come patrimonio universale e
collettivo. Ed è, per noi, motivo di orgoglio sentirci protagonisti di questa
eccezionale interazione, condividere la capacità quasi “olfattiva” del Mann di
intercettare, questo magma in movimento che è la Campania, un “sistema”
dell’arte unico nel suo genere, che possa indicare nuovi orizzonti nella
gestione della cultura della nostra nazione”.

La mostra ha
ottenuto il sostegno della Regione Campania, i Patrocini del Comune di Napoli,
Gypsoteca-Museo Antonio Canova di Possagno e del Museo Civico di Bassano del
Grappa ed è stata realizzata con la collaborazione di Ermitage Italia. All’inaugurazione
della mostra erano presenti il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De
Luca, Nino Daniele Assessore alla cultura e al Turismo del Comune di Napoli, il
Direttore del Museo archeologico Nazionale di Napoli, Paolo Giulierini, Sergej
Androsov, Capodipartimento delle arti figurative occidentali del Museo Statale
Ermitage, Giuseppe Pavanello, tra i massimi studiosi di Canova.




Quando la musica non è solo intrattenimento: il tenore Marco Voleri in prima linea contro la sclerosi multipla

Favorire e promuovere la sensibilizzazione alla Sclerosi Multipla attraverso la promozione della cultura e l’educazione in ambito artistico, questo l’obiettivo dell’’Associazione di Promozione Sociale “Sintomi di Felicità” presieduta dal tenore Marco Voleri.

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 28/3/2019

“Sintomi di Felicità” è anche un tour che nell’edizione di quest’anno ha già visto esibirsi lo scorso 24 febbraio, Marco Voleri, accompagnato dall’ensemble diretta dal maestro Beppe Vessicchio, al Teatro Bellini di Catania. E il prossimo appuntamento con il tour è fissato per il prossimo 17 aprile all’Auditorium CTO Careggi di Firenze

In questi anni, grazie al Tour, “Sintomi di Felicità” ha sostenuto altre associazioni in varie attività riguardanti persone con disabilità. Tra queste cicli fisioterapici e riabilitativi per persone con Sclerosi multipla, un corso di teatro per persone con Parkinson, l’apertura di uno sportello psicologico per parenti di persone con disabilità e recentemente è stato acquistato un monociclo da trekking per persone con disabilità, realizzato appositamente per il bilanciamento del trasportato durante percorsi su terreni impervi e discoscesi.
“Il forte messaggio di speranza lanciato da Marco, vuole donare una nuova prospettiva di vita a chi lotta quotidianamente con questa malattia e alle loro famiglie” ha dichiarato la vice presidente nazionale dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla Maria Grazia Anzalone.
“La sclerosi multipla – ha spiegato il professor Francesco Patti responsabile del Centro Sclerosi Multipla del Policlinico Rodolico di Catania – è per fortuna una malattia che possiamo controllare sempre di più, e infatti ci sono sempre meno malati gravi. Ma c’è ancora tanto da fare, per questo diventa fondamentale l’apporto e il sostegno alla ricerca, perché possano nascere altri progetti e costruire una situazione socio assistenziale sempre più efficace per tutti.”




Fusione nucleare ed energia rinnovabile: a Grottaferrata la presentazione del progetto DTT

GROTTAFERRATA (RM) – Il progetto DTT e la fusione nucleare al centro del convegno curato dall’amministrazione comunale di Grottaferrata che ha visto come relatori d’eccezione Aldo Pizzuto, direttore del Dipartimento Fusione e Tecnologia per la Sicurezza Nucleare di Enea, Massimiliano Smeriglio, vicepresidente della Regione Lazio, il viceministro della Pubblica Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti, oltre alla moderatrice dell’evento la ricercatrice Enea, Cristina Mazzotta e il primo cittadino Luciano Andreotti che ha salutato i convenuti in apertura convegno.

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 28/3/2019

Si è parlato delle opportunità
per il territorio legate alle ricerche sulla fusione nucleare, processo, quest’ultimo, opposto
alla fissione nucleare, che si propone di riprodurre il meccanismo fisico
che alimenta le stelle per ottenere energia rinnovabile,
sicura, economicamente competitiva, in grado di sostituire i combustibili fossili e contribuire al raggiungimento
degli obiettivi di decarbonizzazione.

La DTT, acronimo di Divertor Tokamak Test, sarà un cilindro ipertecnologico alto 10 metri con raggio 5, all’interno del quale saranno confinati 33 metri cubi di plasma con un’intensità di corrente di 6 milioni di Ampere (pari alla corrente di sei milioni di lampade) e un carico termico sui materiali fino a 50 milioni di watt per metro quadrato (oltre due volte la potenza di un razzo al decollo).

Un progetto ideato dall’ENEA in collaborazione con CNR, INFN, Consorzio RFX, CREATE e alcune tra le più prestigiose università italiane

E il sito
di Frascati, per requisiti tecnici, economici ed ambientali
richiesti, ospiterà il Divertor Tokamak Test,
con relativo impatto economico per l’intera area dei Castelli Romani. La
presenza continua di uno staff scientifico internazionale, infatti, avrà una
considerevole ricaduta economica per il territorio non solo sul livello
industriale e sulla nascita di start up, ma anche su attività turistico
ricettive, trasporti, enogastronomia, residenze, scuole e infrastrutture.

Un progetto da 500 milioni di euro che rappresenta una importante sfida tecnologica per l’Italia e che potrà generare un giro d’affari da 2 miliardi di euro.




Access Consciousness, un processo che promette di liberare la mente e rilasciare i vecchi modelli di pensiero

Secondo diverse scuole filosofiche e dottrine religiose,
noi umani: “Siamo esseri infiniti, padroni di conoscenze e capacità infinite”,
ma i traumi e le difficolta della vita ci fanno perdere tale consapevolezza
che, secondo alcuni, riguardano non solo la nostra vita attuale, ma anche le
esistenze precedenti, “bloccandoci”.

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 28/3/2019

Così si potrebbe riassumere la dottrina
rappresentata da “Access Consciousness”
che vede tra i fondatori il texano Gary Douglas, un tempo uno dei membri più
importanti di Scientology.

Una sorta di associazione, quindi, che organizza corsi,
incontri e seminari per condividere quello che viene definito “un diverso punto
di vista sul mondo”, con intenti motivazionali e spirituali.

Una metodica, scomodando un termine caro ai
ricercatori, che permette di recuperare la consapevolezza della nostra
“infinità” e delle nostre capacità di superare i blocchi.

I Bars, in lingua inglese, sbarre, sono elementi di
tale insieme, la prima classe di accesso. Ci sono, secondo gli esponenti di Access
Consciousness, 32 sbarre dove sono immagazzinati tutti i blocchi
e i traumi che rendono la nostra vita meno fluente, meno appagante e meno
ricca.

I “Facilitatori”, termine che indica chi ha compiuto studi su
tali tecniche, acquisendo la capacità di intervento pratico, sarebbero dunque in
grado, toccando leggermente i 32 punti della testa, sulle tempie, leggermente
sotto gli occhi, dietro le orecchie, e così via, di far scorrere le Barre (I
Bars) e liberare l’energia elettromagnetica accumulata nel corso di molte vite
che “congelava” problemi percepiti come irrisolvibili, rendendoci ricettivi e
aperti alle infinite possibilità di cui disponiamo.

Un processo che promette di liberare la mente e
rilasciare i vecchi modelli di pensiero, attraverso un tocco leggero in
sequenza di questi 32 punti sulla testa.

E migliaia di persone, asseriscono che grazie ai
massaggi dei Bars di Access Consciousness,
hanno visto cambiare molti aspetti del loro corpo e della loro vita. Risolto problemi
in diverse aree, come nel sonno, salute, peso, soldi, sesso, relazioni, ansia,
stress e molto altro ancora. Credere, non credere a
tutto ciò?
E’ un dilemma che caratterizza da sempre il pensiero umano, perché si
riferisce all’affascinante idea di poter determinare la propria esistenza,
colmandola di gioia e gratificazioni.




Nemi, morte di Paolo De Sanctis: nuove indagini

NEMI (RM) – Nuove indagini in corso sul caso della morte di Paolo De Sanctis il 22enne di Nemi che il 17 febbraio 2018 è stato trovato esanime dopo un volo di oltre 60 metri dal ponte di Ariccia.

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 28/3/2019

Un fascicolo è stato aperto a seguito della denuncia querela del papà di Paolo, Gino De Sanctis, qualche mese dopo l’archiviazione disposta dal sostituto procuratore della Procura di Velletri che non aveva ravvisato ipotesi di reato ma chiuso il caso come suicidio.

Ma papà Gino è andato avanti, ha raccolto
tutti gli elementi possibili, dagli atti, ai filmati, alle perizie per capire
cosa sia successo quel giorno e se ci siano responsabilità di terze persone che
possano aver portato Paolo al tragico epilogo:

“Dalla cartella clinica di pronto
soccorso leggo che Paolo dopo neanche un’ora di ricovero è stato dimesso e
definito un “paziente lucido e orientato” ma il suo tasso alcolemico, i filmati
di videosorveglianza e le informazioni acquisite ci raccontano un altro Paolo,
un ragazzo confuso in stato di ebrezza ha detto il papà di Paolo De Sanctis.
Dall’esame autoptico inoltre emergono ulteriori evidenze che meritano
l’approfondimento come una presunta emorragia cerebrale che potrebbe collocarsi
prima della caduta dal ponte di Ariccia.

Paolo è stato dimesso senza che fosse stata effettuata una Tac nonostante il trauma cranico lieve e il tasso alcolemico di 1,53 grammi per litro

Ripercorriamo solo un attimo per chi non ne conosce la storia cosa è successo. Venerdì sera del 16 febbraio il giovane è uscito con tre amici in un locale e intorno alle 2 di notte decide di ritornare a casa anziché proseguire il giro per un altro pub. Nella strada del ritorno però, fa un incidente con la sua Fiat Panda e finisce contro un palo vicino alla rotatoria in via Sebastiano Silvestri. L’auto s’incendia, i carabinieri intervengono sul posto per i rilievi e l’ambulanza trasporta il giovane al pronto soccorso di Albano intorno alle 2:40. Il ragazzo viene dimesso dall’ospedale alle 3:44 di notte ma anziché fare ritorno a casa raggiunge a piedi il ponte di Ariccia e finisce in tragedia.




Opere d’arte, acquistare in sicurezza: arriva “Artist Rating” l’App che rivoluziona il mondo dell’arte

Arte vera o falsa? Come difendersi dai bidoni nell’era della contraffazione? Come difendersi da acquisti d’arte che sembrano una vera occasione e invece il più delle volte sono un bidone, cioè delle opere d’arte vendute come vere a che invece sono contraffatte. Cosa deve fare, insomma, un collezionista o un normale cittadino per non essere truffato?

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 28/3/2019

Ecco qualche consiglio

1 – Diffidare degli acquisti facili, cioè fatti troppo velocemente, da persone che propongono l’opera come una “occasione da non perdere” a prezzo bassi, inventando vari motivi e scuse: bisogno di soldi immediato per una improvvisa crisi economica, ad esempio.

2 – Tutelarsi: la legge punisce non solo chi vende opere false ma anche chi compra un falso, anche senza accorgersene. Il reato non è ricettazione, che prevede la consapevolezza di comprare un bene oggetto di furto, ma l’acquisto di oggetti o beni di sospetta provenienza, l’incauto acquisto. Si può finire gabbati, quindi, addirittura due volte.

3 – Una volta innamoratisi di un’opera, prima di comprarla è necessario, da parte dell’acquirente, consultare il catalogo dell’autore di quella opera. In questo modo si può capire se il prezzo di vendita è congruo: se è troppo basso rispetto alle quotazioni, allora qualcosa puzza ed è meglio diffidare. Può trattarsi di un falso.

4 – Quasi tutti non sanno che all’atto dell’acquisto di una opera d’arte, il venditore è tenuto per legge, e non per cortesia o su richiesta, o per eccesso di zelo, a fornire insieme all’opera anche una fotografia della stessa opera. La foto, sul retro, deve riportare una dichiarazione di autenticità, di indicazione della provenienza della opera, con la firma del venditore. Foto e dichiarazione possono essere anche distinte ma vanno consegnate entrambe all’atto di acquisto. Di norma questo certificato è attaccato dietro all’opera, nel caso dei quadri, ad esempio.

5 – Devono rilasciare questo certificato tutto coloro che vendono un’opera d’arte: gallerie d’arte, negozi di antiquariato, mercanti d’arte e, a sorpresa, anche gli hobbisti. Anche coloro che incontriamo nei mercatini delle pulci, quelli di paese, che si sono diffusi in maniera esponenziale negli ultimi anni. L’hobbista, infatti, ha sì delle agevolazioni fiscali, cioè non deve rilasciare la ricevuta, ma è tenuto per legge pure lui a consegnare il certificato con foto, dichiarazione di autenticità e sua firma.
6 – Fare il pagamento non in contanti ma con bonifico o assegno circolare non trasferibile; così resta traccia di chi ha venduto e di chi ha acquistato nel caso poi l’opera si riveli un falso o comunque una opera rubata.

7 – Gli acquisti tra amici. In questo caso la trattativa va di norma in fiducia. Chi compra da una persona che conosce non chiede il certificato e paga come vuole. Nessuno dei due amici ha vincoli. Se poi però chi ha comprato in fiducia scopre di essere stato gabbato e di avere in mano un “tarocco” ha meno fonti di prova nel momento in cui decide di denunciare alle autorità l’amico che l’ha preso per i fondelli.

8 – Diffidare o comunque fare molta attenzione agli acquisti online e anche delle televendite di quadri e oggetti d’arte fatte con trasmissioni “gridate”, che tanto vanno di moda. Non è una regola, ma questo tipo vendita presenta aspetti molto insidiosi: è meglio toccare con mano, guardare con i propri occhi. Nel caso si prenda un bidone, poi, è difficile rintracciare i venditori.

Quali opere d’arte vengono contraffatte di più?

La maggior parte sono opere di arte contemporanea, di autori viventi o comunque realizzate nell’arco degli ultimi 70 anni. Il mercato dell’arte contemporanea è molto fiorente: va di moda, tra i nuovi ricchi, comprare opere di questo tipo per abbellire la propria casa, pagandole cifre considerevoli. Ma non tutti i nuovi ricchi, però, conoscono bene la normativa e rischiano il bidone.

Quali opere d’arte vengono contraffatte di meno?

Sembra assurdo ma sono quelle di arte antica, romana, greca. Perché? Perché di pezzi e reperti di questi periodi storici ce ne sono a tonnellate, sono milioni di pezzi. Non serve contraffarli, anche se esiste sempre il “furbetto” che tenta di imitare le vecchie monete e rifilarle al “pollo di passaggio”. Per l’arte antica greca e romana si parla più di traffico di opere vere, soprattutto online: vendute senza problemi sotto gli occhi di tutti i naviganti della rete.

Artist Rating l’App che rivoluziona il mondo dell’arte

La video presentazione della App Artist Rating trasmessa a Officina Stampa del 28/3/2019

E nell’era delle APP è arrivata quella che rivoluziona il mondo dell’arte figurativa. È stata, infatti, messa a punto “Artist Rating”, l’app gratuita grazie alla quale è possibile inquadrare, scattare e con poche semplici informazioni avere la valutazione del quadro che si sta osservando, sia che lo si abbia attaccato alla parete di casa, sia che lo si stia ammirando in una galleria durante una mostra. Pensata dai fondatori del primo sito di servizi per l’arte d’Italia, www.venderequadri.it, Nazzareno Trevisani e Pierluigi Polidori, Artist Rating funziona grazie ad un sofisticato algoritmo elaborato da un team tecnico-scientifico di analisti in collaborazione con critici ed esperti d’arte. Una App perfetta per collezionisti, artisti e curiosi che ambisce a diventare in breve tempo il più grande albo di pittori del mondo.




‘Ndrangheta calabrese: tribunale Uruguay conferma estradizione in Italia per il boss Rocco Morabito

Il tribunale penale di Appello dell’Uruguay ha
infatti confermato l’estradizione per Morabito condannato in contumacia dalla
magistratura italiana a 30 anni di carcere.

Arrestato nel settembre 2017 in un hotel di
Montevideo dopo 23 anni di latitanza, Morabito (53 anni) – riferisce sulla sua
pagina online il settimanale Busqueda – era agli arresti in attesa di un
processo per falsificazione di documenti. Il pregiudicato ha ingaggiato nei
mesi scorsi una battaglia legale con la magistratura locale per evitare
l’estradizione, ed ora, riferisce il portale uruguaiano Subrayado, i suoi
legali presenteranno un estremo appello alla Corte Suprema.

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Juventus: Rugani rinnova fino al 2023

Il difensore della Juventus Daniele Rugani, ha rinnovato il suo contratto, legandosi al club bianconero fino al 2023.




Serie A Tim, le designazioni arbitrali della 29ª giornata

Sono stati resi noti i nominativi degli Arbitri, degli Assistenti, dei IV Ufficiali, dei V.A.R. e degli A.V.A.R, che dirigeranno le gare della 10ª Giornata di Ritorno della Serie A TIM 2018/2019.

BOLOGNA – SASSUOLO h. 18.00
GUIDA
MANGANELLI – DE MEO
IV: SERRA
VAR: MASSA
AVAR: ALASSIO

CHIEVO – CAGLIARI Venerdì 29/03 h. 20.30
ABISSO
TEGONI – BOTTEGONI
IV: PEZZUTO
VAR: PICCININI
AVAR: FIORITO

FIORENTINA – TORINO
PASQUA
CECCONI – MARRAZZO
IV: FOURNEAU
VAR: MARIANI
AVAR: LONGO

FROSINONE – SPAL
DI BELLO
DI IORIO – LIBERTI
IV: BARONI
VAR: NASCA
AVAR: DI VUOLO

INTER – LAZIO h. 20.30
MAZZOLENI
BINDONI – VIVENZI
IV: ABBATTISTA
VAR: ROCCHI
AVAR: DI LIBERATORE

JUVENTUS – EMPOLI Sabato 30/03 h. 18.00
LA PENNA
POSADO – PRENNA
IV: MASSIMI
VAR: BANTI
AVAR: VUOTO

PARMA – ATALANTA h. 12.30
CHIFFI
VALERIANI – VILLA
IV: DI PAOLO
VAR: MANGANIELLO
AVAR: TASSO

ROMA – NAPOLI
CALVARESE
PERETTI – DEL GIOVANE
IV: SACCHI
VAR: GIACOMELLI
AVAR: TONOLINI

SAMPDORIA – MILAN Sabato 30/03 h. 20.30
ORSATO
LO CICERO – MONDIN
IV: GIUA
VAR: DOVERI
AVAR: PAGANESSI

UDINESE – GENOA Sabato 30/03 h. 15.00
PAIRETTO
RANGHETTI – PRETI
IV: DI MARTINO
VAR: MARESCA
AVAR: TOLFO




Maran: “Confermiamoci in trasferta”

Tra i 24 convocati, mancano solo Lucas Castro e Ragnar Klavan, oltre allo squalificato Leonardo Pavoletti. Per il tecnico Rolando Maran domani a Verona non può essere una gara come le altre. “Mentirei se dicessi il contrario. Ho giocato tantissime partite in quella squadra, l’ho allenata, il ChievoVerona mi ha dato tanto e sarò sempre riconoscente verso la Società. Ora però sono al Cagliari e voglio fare il massimo per questi colori”.

L’obiettivo è quello di fare risultato anche in trasferta: “A vedere le prestazioni, il ChievoVerona non merita l’attuale posizione in classifica. Un nostro risultato positivo darebbe maggior valore a quanto di buono fatto in casa. Manca un ulteriore step, sta a noi arrivarci, interpretando bene la partita. Bologna ci deve servire da lezione: voglio che la squadra dia il massimo”.

Sui nazionali azzurri: “Sono tornati tutti carichi dagli impegni con la Nazionale, la positività per i loro successi in azzurro coinvolge tutti quanti. Sicuramente dispiace per l’assenza di Pavoletti, che aveva trovato il gol, ma tra tre giorni si torna in campo, potrà sfruttare tutto il suo entusiasmo. Chi andrà in campo al suo posto deve interpretare il ruolo con le sue caratteristiche, abbiamo una nostra identità, la conserveremo anche domani”.

Sulla corsa salvezza: “La quota salvezza si è alzata, dietro stanno tutte correndo, dunque la gara di domani non sarà decisiva: dobbiamo continuare a correre per raggiungere al più presto il traguardo salvezza. Non voglio fare tabelle, abbiamo la convinzione giusta per toglierci subito il pensiero, raccogliere quanto più possibile per gioire insieme ai nostri tifosi”.