Napoli, Maggio dei Monumenti 2019: aperta al pubblico la biblioteca Filangieri

NAPOLI – Aperta al pubblico la biblioteca del Museo Filangieri a Napoli per la prima volta, in esposizione il prezioso carteggio inedito tra Gaetano Filangieri senior e Benjamin Franklin, e circa quindici lettere con Melchiorre Delfico, Francesco Mario Pagano e di Filippo Briganti.

L’exhibition è nell’ambito della 25esima edizione del ‘Maggio dei Monumenti 2019’ a cura dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del comune di Napoli dal titolo “Il diritto alla felicità di Filangieri e il ‘700 dei Lumi”. L’illuminista partenopeo ebbe nella sua breve vita una notevole corrispondenza con i più grandi filosofi, intellettuali e politici europei e degli Stati Uniti d’America, arrivando ad ispirare in Benjamin Franklin l’esigenza del “Diritto alla ricerca della Felicità” come diritto inalienabile di tutti gli uomini, inserito nella Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America del 1776.

La biblioteca del suggestivo Museo situato a via Duomo imponente con la sua facciata a bugnato è conosciuto anche come il “Palazzo che cammina” è si trova nella strada dei musei in pieno centro storico del capoluogo partenopeo, oltre ad esporre 10.000 volumi che consente ai viaggiatori un immersion totale nell’epoca di Filangieri potrà fruire anche dell’edizione originale della “Storia dell’Arte e dei Mestieri di Napoli e Provincia” scritta dall’illuminista giurista fondatore del museo.

In esposizione nel museo partenopeo anche diverse cinquecentine, classici latini e greci, la “Description de l’Egypte”, il fondo di D’Ambra con libretti di opere degli antichi teatri, Guide antiche di Napoli, tavole e disegni del Regno, rari libri inglesi e rari spartiti musicali. Le missive in esposizione tra Gaetano Filangieri junior e Benjamin Franklin tra cui quella del 14 ottobre del 1787 tra cui Franklin gli trasmise una copia della Costituzione che appunto venne varata il 17 settembre 1787. I fruitori potranno ammirare nell’antica biblioteca anche lettere, tra le altre, di Melchiorre Delfico che gli dice di aver letto la “Scienza della Legislazione” e di aver apprezzato i contenuti, la lettera di Bernardo Tanucci ministro del Regno quando Filangieri si trovava in Sicilia quando iniziò la sua carriera militare, ma anche “L’Elogio funebre” che fu letto nel 1799 da Mario Pagano.
“Noi riteniamo che le seguenti verità siano di per se stessi evidenti; che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono dotati dal Creatore di alcuni Diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità”. (Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America, documento che segna la nascita degli Stati Uniti d’America, ratificato a Filadelfia il 4 luglio 1776).

Il nuovo percorso espositivo del Museo Filangieri diretto dal Direttore Paolo Jorio mette in esposizione quadri mai visti prima, tra i quali i due dipinti di Grandi che ritraggono Riccardo de Sangro e Argentina Caracciolo, il ritratto di Humboldt, dodici rari acquerelli con ricami e, in omaggio alla famiglia Filangieri, altri dipinti di personaggi legati alla nobile famiglia napoletana. Alla conferenza avvenuta il 9 maggio sono intervenuti l’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli Nino Daniele, il Direttore del Museo Paolo Jorio, il discendente della famiglia Filangieri, l’avv. Riccardo Imperiali di Francavilla nonché presidente della Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli.




Prima Repubblica, morto Gianni De Michelis

E’ morto Gianni de Michelis, ex esponente di spicco del Psi di Craxi, di cui è stato a lungo vicesegretario e capogruppo alla Camera. Dall’89 al ’92 De Michelis è stato ministro degli Esteri, firmando tra l’altro i Trattati di Maastricht. Tra gli altri incarichi di governo anche quello di ministro del Lavoro. Veneziano, aveva 78 anni.

De Michelis ra ricoverato da qualche giorno all’ospedale di Venezia, per il peggioramento delle condizioni generali di salute, riferisce Nereo Laroni, ex deputato socialista ed ex sindaco di Venezia. Non riusciva più ad alimentarsi, ed era stato necessario il ricovero. “Ero stato a trovarlo a casa l’ultima volta una quindicina di giorni fa – ha detto Laroni – e purtroppo non era più cosciente”.

“Gianni è stato un grande uomo di governo ed un compagno leale di mio padre, nella buona e nella cattiva sorte, a cui non fece mai mancare la sua vicinanza negli anni dell’esilio tunisino”, scrive Stefania Craxi, senatore di Forza Italia, ricordandolo. “Gianni, genio e sregolatezza, visionario lucido con lo sguardo sempre proteso oltre il confine, è stato innanzitutto un socialista generoso e coraggioso che ha saputo attraversare anche le stagioni più infami e buie della storia socialista e del paese con la schiena dritta, senza abiure, difendendo sempre il ruolo ed il primato della politica”.

“Scompare con la morte di Gianni De Michelis uno dei protagonisti della attività di governo dell’ultima parte del Novecento”. Lo afferma in una nota il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Intelligente e appassionato esponente della causa socialista ha segnato con la sua azione una significativa stagione della politica estera del nostro Paese, nella fase che faceva seguito al venir meno del contrasto est/ovest. Le sue intuizioni e il suo impegno sulla vicenda europea, dei Balcani, del Medio Oriente e del Mediterraneo, hanno consolidato il ruolo internazionale dell’Italia e contribuito alla causa della pace e della cooperazione internazionale”, conclude il capo dello Stato.




Il bosco viennese in trasferta a Roma

Visitabile dal 10 al 12 maggio, Airship.03 è
un‘installazione temporanea climatico-paesaggistica, che invita a immergersi in
un’esperienza di respirazione profonda. Il progetto nasce dal padiglione
austriaco a Expo Milano 2015: un’isola di verde che ha incuriosito, divertito e
– nei giorni più caldi –  rinfrescato il pubblico, testimone dello stretto
rapporto che lega l’Austria alla natura e all’ambiente.

Airship.03 ha
scelto Roma per mostrarsi nella cornice del Festival del Verde e del Paesaggio,
allestito nei giardini pensili dell’Auditorium Parco Della Musica, perfetto
interlocutore per aprire un dialogo sulla qualità della vita nell’ambiente
urbano. Tema dell’installazione è proprio l’essenza e l’essenziale. Il respiro,
l’ambiente, l’identità inconfondibile di un luogo e di un territorio percepiti
attraverso colori e profumi dello spazio circostante.

Progettato dal collettivo breathe.earth.collective
(già coautore del padiglione austriaco a EXPO 2015), Airship.03 è uno spazio di
microclima e respiro che si colloca come prototipo dalle diverse funzioni: oasi
di respiro in città, modello per purificare l’aria, spunto per stimolare il
visitatore a vivere un’esperienza attraverso i sensi e allo stesso tempo a
riflettere su aria e clima, risorse vitali del nostro tempo.

Airship.03 si presenta come una fitta, umida e profumata foresta, uno
spazio a disposizione della città, che offre un significativo miglioramento
della qualità dell’aria. Grazie alla ventilazione e alla tecnologia di
vaporizzazione dell’acqua, la temperatura interna percepita si riduce fino a
sei gradi in meno rispetto all’esterno. Un ruolo da protagonista hanno muschi,
felci e licheni: poco appariscenti per natura, sono importanti nell’ecosistema,
neutralizzando l’anidride carbonica e producendo ossigeno. La vasca d’acqua
centrale e la soprastante apertura al cielo agiscono come una sorta di radura
al centro della città. L’installazione interagisce direttamente con l’ambiente
locale: nelle calde, secche giornate Airship.03 diventa un’oasi rinfrescante.
Durante le giornate di pioggia, l’acqua viene raccolta sul tetto e pulita e
assorbita nella vasca centrale. In questo modo, l‘installazione diviene una
parte attiva dello spazio urbano nel moderare il microclima.

 Non appena entrati nell’oasi verde di Airship.03, il profumo delicato
del muschio e quello più deciso del pino cembro, esaltati dalle microgocce
d’acqua di cui è impregnata l’aria, colpiranno le narici. Tra le pareti
dell’Airship.03, gocce infinitesimali di acqua nebulizzata regaleranno una
piacevole sensazione di fresco benessere.

Effetti
speciali, della natura

Già dall‘esterno, il cilindro dell’Airship.03 lascia a bocca aperta.
All’interno, piante come felci e muschi, e un piccolo placido stagno rievocano
i paesaggi verdi dell’Austria. Il soffitto a specchio e la superficie dello
stagno giocano con il sole e regalano un luminoso benvenuto. Senza nemmeno
percepirlo, il visitatore si trova a essere un tutt’uno con l’ambiente e con le
atmosfere che lo circondano.

Aria
da vedere e da toccare

L’aria è un elemento vitale, il più importante, eppure spesso la
trascuriamo, forse perché non si vede e non si tocca. Almeno fino a ora.
All’interno dell’Airship.03 l’aria non sarà più invisibile. Piccole quantità di
acqua potabile vengono nebulizzate meccanicamente e diffuse nell’aria tramite
ugelli. Grazie a un gioco di specchi e di luci, le microgocce vengono
“magicamente“ illuminate e rese visibili. Un processo che non fa altro che
riassumere il naturale ciclo dell’acqua sulla terra. Muschi e felci trattengono
l’acqua, fino a che questa non evapora e torna nell’atmosfera sotto forma di
umidità, rinfrescando l’ambiente.

Le
piante primitive, (finalmente) protagoniste

A rivestire i 30 metri quadrati dell‘installazione sono oltre 500
piante. Ma la vera particolarità sta nel fatto che sono state scelte le
cosiddette piante inferiori – muschi, felci, licheni e licopodi – poco
appariscenti per natura e di conseguenza poco considerate, se non trascurate.
Con Airship.03 viene finalmente restituito loro il ruolo che meritano. È
infatti significativo il loro contributo all’ecosistema: neutralizzano
l’anidride carbonica, producono ossigeno e, in quanto piante indicatrici
d’inquinamento, immagazzinano informazioni importanti sui cambiamenti climatici
e sulle condizioni meteorologiche a livello locale. L’esperienza di
(ri)scoprire il bosco con il tutto il corpo e soprattutto con i sensi comincia
proprio da qui.

Breathe.earth.collective:
i cervelli dietro a Airship.03

Breathe.earth.collective è un gruppo di creativi – architetti,
paesaggisti, designer, tecnici e artisti – ovvero Karlheinz
Boiger, Lisa Maria Enzenhofer, Andreas Goritschnig, Markus Jeschaunig e
Bernhard König. Per i loro progetti si avvalgono della collaborazione di
esperti di altri settori. La passione per temi come l’ambiente, la natura, il
clima e l’aria ha poi permesso al gruppo di sviluppare le versioni successive
del prototipo Airship, che in futuro si intende realizzare anche in dimensioni
superiori. 

Per Airship.03 natura e high-tech

Il legname – larice e abete rosso – impiegato nell’installazione
proviene dalla Carinzia e viene fornito e assemblato dalla storica ditta
Tschabitscher, con componenti in acciaio della ditta Biribauer. L’involucro
esterno, a pannelli traslucidi, è stato realizzato con uno speciale tessuto,
capace di respingere i raggi solari fino a 75°, prodotto dalla ditta Svensson.
Ventilazione e tecnologia di vaporizzazione dell’acqua vengono forniti
dall’azienda viennese Raintime.

Alla presentazione romana sono
intervenuti Oskar Hinteregger Direttore
e Brigitte Resch
Addetta Stampa dell’Ente del Turismo Austriaco in Italia, aslla presenza del
console d’Austria e dell’addetta culturale d’Austria in Italia, nonché
rappresentanti di varie regioni austriache ed enti come OBB (Ferrovie
austriache).

Afferma Gaia Zadra, direttore e ideatore del Festival del
Verde e del Paesaggio,: “Ho
scelto il respiro, perché è l’origine di tutto. Volevo che il Festival
celebrasse la vita e ricordasse quanto l’uomo sia interconnesso con la natura e
i suoi abitanti con i quali condivide il pianeta. Respiro è reciprocità. Il
respiro delle piante consente il respiro degli esseri viventi che a loro volta
consumano e rilasciano sostanze necessarie al respiro altrui. E Airship.03
sintetizza concettualmente questo scambio e rappresenta visivamente il luogo in
cui questa complessa e affascinante simbiosi di respiri reciproci, si
manifesta”
ed Oskar Hinteregger: “Trovare dei luoghi di vacanza dove poter attingere ad ambienti di
salute e bellezza è una necessità con la frenetica vita dei nostri giorni.
 Luoghi giusti dove ritrovare la tranquillità e rigenerarsi. Concentrarsi
su quanto basta, ridurre i ritmi, condividere momenti di gioia con persone a
noi care, non è così immediato come potrebbe sembrare. La natura delle Alpi
austriache potrebbe aiutare. In quelle vallate, lontane dal caos cittadino, le
persone hanno imparato da secoli a utilizzare e trasformare le risorse
fondamentali per la vita, il benessere, l’alimentazione. Ne sono nati prodotti
di qualità, abitudini e stili di vita consapevoli che si possono condividere al
Festival del Verde e del Paesaggio. Con l‘installazione Airship.03 Austria
Turismo contribuisce a una riflessione sull‘importanza di respirare. È un
piccolo microcosmo, di alta tecnologia, dove si fa una sola cosa: si respira
aria fresca e pura, un nutrimento essenziale del quale non possiamo fare a
meno.”

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Volley Serie D play-off promozione, la Polistampa ospita Volley4us Anagni

Volley Serie D play-off promozione, la Polistampa ospita Volley4us Anagni

Al via domenica i play-off promozione della Serie D Regionale Femminile con la VBC Polistampa Viterbo impegnata nell’andata degli ottavi di finale in casa con Volley4us Anagni.
Le anagnine si sono classificate al secondo posto del girone D totalizzando 61 punti, 35 dei quali nel girone di ritorno e perdendo tre sole gare.
Quinto posto invece per le ragazze di Francesco Rita (53 punti) che, anche se di gare ne hanno perse sette, si sono tolte la soddisfazione di superare nel girone di ritorno sia la seconda Egan Volley, sia la capolista e neo promossa in C Smvolley2000, quest’ultima battuta anche all’andata.
Viste le premesse, domani alle 19 al PalaVolley di via Gran Sasso a Viterbo assisteremo sicuramente ad un vero e proprio accesissimo incontro.

Intanto, nel pomeriggio di oggi (sabato), sempre al PalaVolley di scena la Terza Divisione Femminile che alle 16 se la vedrà con Civitavecchia Volley.
Giancarlo Guerra




San Cesareo, Marionette senza fili lascia la gestione del Teatro Giulanco

L’associazione “Marionette
senza fili”, con estremo rammarico e dopo ben 11 anni di attività sempre a
vantaggio ed a disposizione della comunità, lascia la gestione e la direzione
del Teatro “Giulanco” di S. Cesareo.

“Questi i fatti – raccontano dall’associazione – L’amministrazione comunale con delibera di Giunta n. 39 del 5 marzo u.s. ha stabilito il pagamento di un canone pari a 1.200 euro mensili, fino al 30 giugno 2019, per la gestione del teatro ed anche il pagamento degli arretrati a partire da gennaio 2019, IVA compresa. Quindi, con una comunicazione inviata all’associazione in data 30 aprile u.s., è stato richiesto il pagamento di una somma totale pari a 7.200,00 euro da Gennaio 2019 al 30 giugno 2019. “Marionette senza fili” si è sempre dimostrata ben disposta a pagare un canone per l’utilizzo di uno spazio pubblico – precisando che tutti i materiali per renderlo un vero e proprio teatro sono di proprietà esclusiva dell’associazione e di conseguenza saranno portati via ad eccezione delle poltrone – presentando al Comune richieste ufficiali per predisporre una convenzione che regolamentasse la gestione e l’utilizzo del teatro, in ultima quella datata 6 settembre 2018, senza avere mai risposta. Ma l’istanza, così come presentata, non appare congrua anche perché non ci sarebbe la possibilità di una progettualità futura dato che dal 1 luglio in poi si dovrebbe attendere la decisione dell’Amministrazione sulle modalità di gestione del teatro “Giulanco” che potrebbe spaziare da una gestione comunale diretta, alla emanazione di un bando di gara con manifestazione di interesse a cui tutte le associazioni culturali, giustamente, potranno partecipare o la concessione a terzi, diversi dai soggetti di cui sopra. Nonostante si sia cercato di trovare un accordo di mediazione con l’amministrazione comunale, ogni tentativo è stato vano. Ringraziamo tutti i cittadini e gli appassionati di teatro, i bambini e gli adulti che frequentano i nostri corsi di teatro e gli amici che ci sono vicini in questa situazione difficile e ricca di amarezza. Per questo l’associazione ci tiene a confermare che i laboratori teatrali scolastici – oggetto di un bando dell’istituto comprensivo di S. Cesareo vinto da Claudio Tagliacozzo – non sono coinvolti in questa vicenda e saranno portati avanti fino alla loro naturale conclusione, cioè fino alla messa in scena dei saggi di fine anno, senza ulteriori ritardi o problemi, e che i corsi di teatro pomeridiani per bambini e ragazzi e l’Accademia di teatro per gli adulti continueranno, senza aggravi per i partecipanti, negli stessi orari ma presso la sala parrocchiale della chiesa di S. Giuseppe, grazie alla cortese disponibilità di Don Guido. Ci teniamo a pubblicare, per far conoscere a tutti la situazione ed evitare sterili polemiche, lo scambio di documentazione avvenuta tra Marionette senza fili e l’amministrazione comunale. La nostra attività continua e vi terremo aggiornati. La cultura non è la ciliegina sulla torta, la cultura è la torta!




“Ci vediamo a via Veneto”: dalla strada della Dolce Vita parte un nuova pagina di giornalismo

Approdano a via Veneto nuove pagine di cultura e attualità, personaggi protagonisti e portatori di valori nell’attuale tessuto sociale, nel mondo delle istituzioni e dello spettacolo: tutto è pronto per il decollo della trasmissione giornalistica web tv “Ci vediamo a via Veneto”, condotta dalla giornalista Chiara Rai che negli anni ha lavorato su approfondimenti giornalistici di qualità, spaziando dagli articoli su quotidiani nazionali fino ad arrivare alla sperimentazione del digitale in tutte le sue forme.

Oggi alle 18 la prima puntata [Guardala su questa pagina]

Un progetto che nasce come conseguenza di un percorso, forte dell’esperienza di una rete di colleghi e amici tra cui #NoBavaglio liberi di essere informati.

Saranno interviste che solleticheranno la curiosità e la voglia di conoscere episodi ancora inesplorati dei personaggi che siederanno nell’esclusivo salotto. Una chiacchierata informale con la giornalista che aprirà nuovi scenari in tema di attualità. “Ci vediamo a via Veneto” è nata dall’idea di un gruppo di giornalisti che intendono far parlare, con maggiore intensità e nuovi impulsi intellettuali, una strada che ha regalato a Roma e al mondo tante emozioni.

Una location esclusiva

Il prestigioso salotto dell’Harry’s Bar nel cuore di Roma. È il locale più famoso della via della Dolce Vita, strada conosciuta in tutto il mondo per essere diventata espressione dei grandi film d’autore e red carpet di attori, registi italiani e celebrità che si sono affermati nel panorama internazionale nonché centro di attività legate al cinema e alla cronaca rosa d’eccellenza.

La ricetta delle interviste è semplice ma virale: ospiti variegati che provengono da diverse realtà. La parola d’ordine è conoscere e curiosare per acquisire notizie dietro l’angolo. Tanti gli ospiti già in scaletta per le dirette streaming in alta risoluzione che saranno lanciate tutti i sabati pomeriggio a partre dall’11 maggio alle ore 18 su tre piattaforme.

La trasmissione giornalistica sarà visibile in alta definizione su www.civediamoavianeto.it e sui canali YouTube e Facebook cercando civediamoaviaveneto. Su Instagram ci saranno foto e curiosità dei vari backstage.

“Invito tutti a lasciare dei commenti sui social di “Ci vediamo a via Veneto” – ha detto la conduttrice – sarà un modo per essere più vicini e confrontarci. Da sabato 11 maggio si parte! Seguiteci”.

La prima intervista che darà l’avvio alla trasmissione è alla presidente del I° Municipio di Roma Capitale Sabrina Alfonsi e il prossimo sabato 18 maggio sarà la volta del Prefetto Francesco Tagliente e di sua moglie Maria Teresa. Se la rivoluzione parte dalla volontà di fare cultura, i politici e gli amministratori prima di tutti devono esserne consapevoli. Suggestivo tornare a parlare di “servizio alla collettività”. Tanti gli stimoli per questa nuova avventura del web. Appuntamento dunque a sabato alle ore 18 su www.civediamoaviaveneto.it