Bracciano, a gara il complesso sportivo in via Cupetta delle Cartiere: Il Sindaco Tondinelli: “Un risparmio di 60 mila euro l’anno per i cittadini”

Al via il bando per la concessione del servizio di gestione del complesso sportivo di proprietà comunale  in via Cupetta delle Cartiere a Bracciano. Il termine di scadenza per la ricezione delle offerte è fissato per il 27 giugno 2019.

Il campo sportivo è rimasto per poco più di un anno chiuso a causa di una ordinanza di inagibilità. Adesso l’impianto oltre ai singoli immobili che si trovano all’interno potrà di nuovo essere fruibile alla collettività.

Soddisfatto il Consigliere delegato allo Sport Michele Iodice: “Questo è il primo passo  – ha detto – verso la valorizzazione degli impianti sportivi che necessitano di una gestione regolamentata attraverso un bando di gara. Dopodiché, passeremo ad occuparci dei palazzetti sportivi su cui faremo un altro bando. Il nostro interesse è per tutti gli sport senza lasciare alcuna attività indietro”.

Il valore stimato del contratto di concessione è di 1un milione e 500 mila euro oltre iva di legge: “Dopo anni di immobilismo e di mancanza di rispetto della normativa di legge in tema di sicurezza  – ha detto il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli – un altro atto concreto è stato compiuto da questa amministrazione che continua a voler agire nella legalità per tutelare prima di tutto gli interessi della comunità. Dopo l’affidamento della gestione dell’impianto sportivo attraverso una gara di evidenza pubblica si sono scongiurati possibili e deleteri “affidamenti preferenziali”. Ma c’è anche un notevole risparmio per le tasche dei cittadini perché il Comune non dovrà più pagare 60 mila euro l’anno quale contributo al gestore del campo.E possiamo stare tranquilli anche sotto il profilo della sicurezza. La politica del fare ripaga sempre e i cittadini potranno tornare a usufruire di un bene pubblico centro di aggregazione importantissimo per la Città. Questo è un ennesimo atto che prova la nostra volontà ferma di cambiare Bracciano con i fatti e non con le parole”.




Monterotondo, Fonte Nuova e Mentana: sgominato grosso giro di spaccio. Diciannove arresti

Al fine di assicurare, nel rispetto del segreto investigativo e dei diritti delle parti coinvolte, il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, comunico che questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza che dispone misure cautelari nei confronti di 19 persone (8 custodie cautelari in carcere, 8 agli arresti domiciliari e 3 obblighi di firma), emessa dal GIP- dottor Mario Parisi- del Tribunale di Tivoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per il reato di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.

Nello stesso contesto operativo, su disposizione della Procura della Repubblica di Tivoli, sono state eseguite numerose perquisizioni nei comuni di Monterotondo, Sant’Angelo Romano, Fonte Nuova, Mentana e Poggio Mirteto (RI).

L’indagine, avviata nel mese di marzo 2018, a seguito del sequestro di una decina di grammi di cocaina rinvenuti nella disponibilità di un 34enne incensurato di Mentana, ha consentito di individuare due gruppi di soggetti, in contatto tra loro, dediti allo spaccio di stupefacente nei comuni di Fonte Nuova, Mentana e Monterotondo.

L’operazione è stata denominata convenzionalmente “New Generation”, perché i soggetti coinvolti nell’indagine, in particolare coloro che sovrintendevano alle attività di organizzazione dello spaccio, rappresentano nel panorama dell’attività illecita delle nuove leve, spesso incensurate, che hanno sostituito altri personaggi, coinvolti in precedenti operazioni di polizia.

Il primo gruppo, quello operante in Mentana e Monterotondo, era gestito da un 33enne di Mentana, che avvalendosi di giovani collaboratori, era in grado di garantire oltre 30 consegne di cocaina al giorno. I giovani pusher si avvalevano dei più svariati stratagemmi per occultare lo stupefacente, in particolare utilizzavano anfratti e arbusti di strade isolate come nascondigli dei quantitativi di droga, che poi provvedevano a confezionare e a spacciare; lo stesso modus operandi veniva utilizzato per occultare il denaro proveniente dall’attività illecita.

Inoltre, l’indagine ha consentito di ricostruire due ipotesi di estorsione poste in essere da altrettanti pusher, che, spacciandosi per appartenenti al “clan dei Casamonica”, minacciavano di morte una coppia di tossicodipendenti di Fonte Nuova, in ritardo nel pagamento di alcune dosi di cocaina.

Il secondo gruppo, presente in Fonte Nuova, era organizzato da un 27enne di Tor Lupara, che, avvalendosi di diversi collaboratori, gestiva, tramite un collaudato sistema di smistamento delle “richieste” basato sull’utilizzo di telefonini di “servizio”, una fiorente attività di spaccio di hashish e cocaina. L’attività l’illecita, che assicurava la consegna di oltre 30 dosi giornaliere, si concentrava negli androni e negli spazi comuni di una palazzina popolare di via delle Mimose di Fonte Nuova.

Le complesse indagini – condotte attraverso le intercettazioni telefoniche e numerosi servizi di pedinamento – hanno consentito negli scorsi mesi di eseguire 17 arresti in flagranza (che si aggiungono alle 19 misure cautelari eseguite oggi) e di sequestrare oltre 200 gr di cocaina, 150 gr di hashish, nonché 5.000 euro in contanti, quale provento dello spaccio.

Ancora una volta, l’impegno delle forze dell’ordine, specificamente dell’Arma dei Carabinieri, coordinate della Procura della Repubblica, ha consentito di intervenire su un pericoloso sistema criminale, con l’arresto di numerose persone per le quali il Giudice per le Indagini Preliminari ha ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati contestati, con sequestri di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente destinata alla vendita.




Roma, ricattato per tre anni dall’ex amante: arrestata per estorsione

ROMA – Ha preteso somme di denaro per tre anni dall’ex amante sposato, per mantenere il silenzio sulla loro storia. Sfinito dalle richieste della donna, l’uomo ha denunciato tutto ai Carabinieri della Stazione Roma Villa Bonelli che hanno arrestato la 46enne con l’accusa di estorsione.

La donna dal 2016, al termine di una relazione extra-coniugale, avuta con la vittima, un 57enne romano, ha chiesto in più occasioni, indebite somme di denaro, per un ammontare complessivo di 20.000 euro, minacciandolo di rivelare la loro relazione alla famiglia, mostrando materiale compromettente, che la donna custodiva nella memoria del suo smartphone, in caso di mancata corresponsione.

La vittima dopo aver trovato il coraggio di denunciare tutti gli episodi di ricatti ai Carabinieri, lo scorso pomeriggio, ha organizzato un altro incontro con la donna ricattatrice per soddisfare l’ennesima richiesta di denaro.

Questa volta però, all’appuntamento il 57enne si è presentato con i Carabinieri che, appostati a pochi metri dal luogo dell’incontro concordato, hanno bloccato la donna mentre intascava la somma contante di 800 euro.

Per la donna si sono aperte le porte del carcere di Rebibbia.




Roma metro Spagna, ruba lo smartphone a una turista e scappa: bloccato da una pattuglia dell’esercito

ROMA – Ieri pomeriggio, i Carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina hanno denunciato a piede libero un cittadino pakistano di 27 anni, senza occupazione e con precedenti, con l’accusa di furto aggravato.

L’uomo è stato fermato da una pattuglia dell’Esercito del 152° Reggimento Fanteria della Brigata “Sassari”, impegnata nell’operazione “Strade Sicure”, subito dopo aver asportato unosmartphone ad una turista inglese che stava viaggiando in un vagone della metropolitana all’altezza della fermata “Spagna”.

I militari lo hanno consegnato ai Carabinieri, prontamente allertati, che lo hanno preso in consegna e portato in caserma, dove è stato denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria.

La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita alle vittima.




Casilina (calcio, I cat.), Liverotti guarda avanti: “Nei prossimi giorni decideremo cosa fare”

Roma – E’ stata una stagione molto sofferta per la Prima categoria del Casilina che ha terminato il campionato all’ultimo posto del girone F e la conseguente retrocessione in Seconda categoria. Fernando Liverotti, che assieme a Riccardo Centonze, Fabio Pomponi, Massimo Ruggeri, Stefano Imparato ed Emiliano Cataldi ha sostenuto a livello dirigenziale l’avventura della prima squadra del club caro alla famiglia Coratti, non nasconde la propria amarezza per come sono andate le cose. “Sapevamo che sarebbe stato un anno complicato visto che il gruppo era mediamente molto giovane, ma ci aspettavamo comunque di fare un altro tipo di campionato”. La piega della stagione dei ragazzi allenati da Marco Piccirilli era subito sembrata negativa. “Le difficoltà si sono viste già nella prima parte di campionato – osserva Liverotti – Col senno di poi, avremmo dovuto prendere dei provvedimenti di qualche tipo già a dicembre e invece ci siamo fatti convincere dall’ambiente che le cose si sarebbero aggiustate. Purtroppo non è stato così, ma ora bisogna guardare avanti”. Tra le cause di un rendimento deficitario, anche diversi episodi sfortunati. “Su tutti il grave infortunio di Iacobelli, uno che lì davanti avrebbe potuto togliere le castagne dal fuoco in diverse occasioni anche se Hassanein, che l’ha sostituito, ha fatto quello che era nelle sue possibilità”. Ora è tempo di guardare al futuro. “Nei prossimi giorni avremo un incontro con la famiglia Coratti e a quel punto il nostro gruppo dirigenziale farà le sue valutazioni. Bisognerà stilare dei programmi chiari e poi pensare alle cose da fare per un pronto rilancio”. Tra queste c’è anche l’ipotesi di una domanda di ripescaggio della prima squadra. “Se troveremo un accordo con la famiglia Coratti per proseguire al Casilina, il tentativo di essere ripescati sarà indubbiamente la prima cosa da fare. Comunque adesso è presto per fare ogni tipo di discorso, vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni”.




Club Basket Frascati, l’Under 13 femminile tra le prime quattro del Lazio. Monetti: «Che gioia»

Frascati (Rm) – Il settore femminile del Club Basket Frascati continua a stupire. Dopo il titolo regionale con l’Under 16, ecco che anche le piccole cestiste dell’Under 13 hanno conquistato la matematica certezza di un posto nella “Final four” laziale di categoria. “Una grandissima soddisfazione, una gioia probabilmente anche superiore a quella provata con l’Under 16 – dice il tecnico Manuel Monetti che è anche il responsabile dell’intero settore femminile del club tuscolano – Il motivo? Mentre nell’Under 16 il lavoro è partito da tempo, con queste ragazze lavoriamo assieme da pochi mesi e molte di loro sono alla prima esperienza in assoluto nel basket. I progressi fatti nel giro di pochissimo tempo sono stati impressionanti e siamo davvero felici di questo risultato decisamente inaspettato”. Monetti ripercorre la splendida stagione delle sue piccole atlete. “Finora abbiamo perso due sole partite in tutta l’annata e tra l’altro contro la prima della classe nel girone della prima fase che abbiamo concluso al secondo posto. Nella seconda fase abbiamo avuto di fronte la Smit (già incrociata nel primo girone, ndr) che abbiamo battuto agevolmente in entrambi gli scontri diretti e poi l’Athena che abbiamo superato sia all’andata che al ritorno dopo due partite più tirate. Ora potremmo giocarci il primo posto di questa seconda fase contro l’Alfa Omega che però ha una squadra molto forte e parte certamente favorita”. I match si giocheranno giovedì a Frascati e sabato fuori casa, ma l’Under 13 femminile del Club Basket Frascati ha comunque conquistato la certezza del passaggio all’ultimo atto di questo campionato. “Il gruppo che sta nascendo passerà per la maggior parte nella categoria Under 14 e sono convinto che potrà togliersi altre soddisfazioni anche nella prossima stagione” conclude Monetti.




Frascati Scherma: Ottaviani campione d’Italia Cadetti, altri tre ragazzi salgono sul podio

Frascati (Rm) – Il Frascati Scherma continua a pitturarsi… di tricolore. Dopo le soddisfazioni dei piccoli talenti del Gpg (categorie Under 14), ecco quelle ai campionati italiani Cadetti e Giovani che si sono svolti a Lecce nel fine settimana appena messo alle spalle. Nella categoria minore dei Cadetti, Lorenzo Ottaviani ha sbaragliato la concorrenza e si è laureato campione d’Italia nella sciabola. Davvero strepitosa la prova dell’atleta tuscolano (nella foto Trifiletti-Bizzi assieme al compagno di società Pucci) capace di mettere in fila nei quarti di finale il livornese Edoardo Cantini col punteggio di 15-11 per poi ripetersi in semifinale contro il napoletano Marco Abate al termine di un tiratissimo assalto (15-14). Nell’atto conclusivo Ottaviani ha saputo mantenere la freddezza e la concentrazione necessarie e ha inflitto un eloquente 15-7 al foggiano Emanuele Nardella. Nella sua stessa gara è salito sul podio il compagno di società Riccardo Pucci, splendido terzo dopo essersi fermato in semifinale per mano dello stesso Nardella. Proprio Abate, invece, aveva eliminato l’altro frascatano Lupo Veccia Scavalli che ha concluso con un ottavo posto di tutto rispetto. Tra i Cadetti della sciabola va ricordato anche l’ottimo quinto piazzamento di Francesca Burli, stoppata ai quarti di finale dalla padovana Lucia Stefanello. La terza medaglia di bronzo del Frascati Scherma nella kermesse leccese l’ha conquistata Ludovica Mancini nel fioretto: la corsa della talentuosa atleta del Frascati Scherma si è fermata solo in semifinale contro l’anconetana Benedetta Pantanetti che ha poi vinto il tricolore. Nella categoria maggiore dei Giovani, davvero notevole il podio di Federico Colamarco nel fioretto: l’atleta tuscolano si è fermato in semifinale al cospetto del mestrino Alessandro Stella che si è poi laureato campione d’Italia. Nella stessa categoria, lo sciabolatore Damiano Rosati è riuscito a entrare tra i migliori otto della competizione, arenandosi ai quarti di finale contro Matteo Cederle del Petrarca Padova.
Nessuno squillo, invece, dalla prova di Coppa del Mondo assoluta di sciabola che si è svolta a Mosca. Il miglior risultato lo ha ottenuto Irene Vecchi che ha concluso al 13esimo posto, eliminata agli ottavi di finale dalla padrona di casa Velikaya che ha poi vinto la prova. Nello stesso turno è caduta anche Rossella Gregorio (15esima) contro l’altra russa Egorian, mentre si sono fermate in precedenza Arianna Errigo (22esima), Camilla Fondi (44esima) e Lucia Lucarini (99esima).
Il sigillo internazionale è invece arrivato da Saskia Loretta Van Erven Garcia, atleta colombiana che ha passaporto olandese. Nella gara nazionale disputata nei Paesi Bassi, la fiorettista ha confermato la sua tradizione vincendo per la decima volta in carriera. Un’altra grande soddisfazione internazionale è arrivata per merito del paralimpico Alessio Sarri che ha sfiorato il successo nella prova di sciabola di Coppa del Mondo sulle pedane brasiliane di San Paolo. Fatale la sconfitta all’ultima stoccata contro il polacco Adrian Castro dopo un ottimo percorso in cui il forte atleta aveva messo in fila il canadese Pierre Mainville (agli ottavi), l’ungherese Istvan Tarjanyi (ai quarti) e il polacco Grzegorz Pluta (in semifinale).




‘Ndrangheta, arrestate 5 persone indagate per omicidio aggravato dalle finalità mafiose

MILANO – Questa mattina, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalle procure di Milano (dal procuratore della Repubblica dott. Francesco Greco, dal proc. agg. dott.ssa Alessandra Dolci e dai sost. proc. dott.ssa Alessandra Cerreti e dott.ssa Cecilia Vassena) e Catanzaro (dal procuratore della Repubblica dott. Nicola Gratteri, dal proc. agg. dott. Vincenzo Luberto e dai sost. proc. dott. Paolo Sirleo e dott. Domenico Guarascio), è stata data esecuzione a un provvedimento cautelare, emesso rispettivamente dai Gip di Milano e Catanzaro nei confronti di 5 indagati per omicidio aggravato dalle finalità mafiose.

L’attività di indagine

svolta in stretta sinergia e costante coordinamento dalla procure distrettuali di Milano e Catanzaro – segue l’operazione “Stige” condotta dai carabinieri del Ros nel gennaio del 2018 (che ha disarticolato la “locale” di ‘ndrangheta di Cirò), che ha consentito di dare nuovo impulso alle indagini in ordine agli omicidi di Pirillo Vincenzo e Aloisio Cataldo, verificatisi rispettivamente in data 5 agosto 2007 in Cirò marina (Kr) e in data 27 settembre 2008 in Legnano (Mi).

L’attività investigativa

condotta dal raggruppamento operativo speciale carabinieri (nelle sue articolazioni periferiche di Milano e Catanzaro), con la collaborazione del centro operativo Dia di Milano e del Roniv del comando provinciale dei carabinieri di Crotone, ha consentito di accertare come i due delitti, maturati in seno al sodalizio cirotano e decisi dai vertici della locale di Cirò marina (Farao Silvio e Marincola Cataldo) fossero tra loro strettamente collegati e finalizzati al mantenimento degli equilibri interni all’organizzazione.

L’esecuzione dell’omicidio

in territorio lombardo affidata al capo della locale di Legnano Lonate Pozzolo (Rispoli Vincenzo) conferma, altresì, che le due locali di ‘ndrangheta (operanti, rispettivamente, sul territorio di Cirò Marina e Legnano) siano strettamente collegate ed operino in stretta sinergia, come già accertato da sentenze definitive.
Dalle ordinanze dei Gip di Milano e Catanzaro emerge, in particolare, che l’eliminazione di Pirillo Vincenzo – per un periodo reggente della cosca – veniva stabilita (da Marincola Cataldo e Spagnolo Giuseppe) ed eseguita (da Spagnolo Giuseppe) per punirne l’impropria gestione delle casse del clan, avendo lo stesso Pirillo anteposto i propri interessi al mantenimento delle famiglie dei detenuti.
L’omicidio di Aloisio Cataldo – nipote di Pirillo – veniva conseguentemente deliberato (da Farao Silvio e Marincola Cataldo) ed eseguito (da Rispoli Vincenzo e Farao Vincenzo) per il timore di una sua vendetta, che avrebbe inevitabilmente destabilizzato gli equilibri dell’associazione mafiosa.




3T Frascati Sporting Village protagonista ai campionati italiani primaverili di salvamento

Frascati (Rm) – Arrivano ottime risposte dai primi giorni di campionati italiani primaverili di nuoto per salvamento che si svolgeranno a Riccione fino a domenica prossima. I ragazzi guidati dal responsabile tecnico Franco Fanella e dall’altro allenatore Cristiano Mariani hanno fornito delle buone prestazioni nelle varie prove in cui sono stati impegnati. Sette di loro (alcuni dei quali molto giovani) erano in gara ai campionati italiani Assoluti: Flavio Feliciangeli (classe 2000) ha gareggiato sulle specialità dei 200 superlife, 100 trasporto con pinne, 100 percorso misto e 50 trasporto manichino, Giulia Simoni (2002) sui 200 superlife, Matteo Pennesi (1995) sui 50 trasporto manichino, Gaia Bacile (1998) sui 200 superlife, 100 percorso misto, 100 trasporto con pinne, 100 torpedo e 50 trasporto manichino, il fratello Cristian Bacile (2002) su 200 superlife e 100 percorso misto, Gioia Mazzi (2004) sui 200 superlife, 200 ostacoli, 100 trasporto con pinne, 100 torpedo e 50 trasporto manichino e infine Alessandro Bassani (2003) sui 200 superlife e 100 trasporto con pinne. “Si sono comportati tutti molto bene, migliorando in molti casi i loro tempi – dice Fanella – La difficoltà maggiore di questa gara è che si svolge su otto giorni e quindi non è semplice mantenere alta la concentrazione e lo stato di forma per un periodo così lungo. In ogni caso la nostra società si è piazzata al 19esimo posto nella speciale classifica che ha visto partecipare ben 44 club provenienti da tutta Italia. Inoltre va sottolineato il buon decimo posto (su 27 società) della staffetta 4×25 trasporto manichino composta da Pennesi, Bassani, Bacile e Feliciangeli. Infine tre dei nostri sette ragazzi hanno partecipato alle finali Giovani (per atleti con età compresa tra i 15 e i 18 anni) entrando tra i primi otto d’Italia: si tratta nello specifico della Mazzi (nelle specialità dei 200 superlife, 100 torpedo e 100 trasporto con pinne dove non è salita sul podio per un soffio), Bassani (sui 200 superlife e 100 trasporto con pinne) e Bacile (200 superlife)”. In questi primi giorni di manifestazione c’è stata anche la finale Gran Prix della categoria Esordienti A: Alice Pezza (classe 2007) si è classificata settima nella classifica complessiva delle quattro specialità in programma. “Una bella gara condizionata dalla squalifica sui 100 torpedo, mentre è arrivata prima a pari merito sui 50 trasporto con pinne, terza sui 50 ostacoli e quarta sui 50 trasporto manichino” sottolinea Fanella. Ieri, intanto, il 3T Frascati Sporting Village si è piazzato al 14esimo posto nel campionato italiano per società (dove ogni club può schierare un solo atleta per specialità) dove oltre ai sette ragazzi citati hanno partecipato pure altri sei atleti, vale a dire Gian Marco Ippoliti (2001), Manuel Durastante (1998), Lorenzo De Angelis (1999), Alice Midei (2001), Melissa Mura Cittadini (2003) e Sara Dell’Ospedale (2003). “Siamo risultati la prima società del Lazio e abbiamo migliorato il piazzamento dello scorso anno, quando arrivammo 19esimi. I ragazzi sono stati molto bravi perché le condizioni per lo svolgimento delle gare erano al limite con pioggia, freddo e acqua del mare sui 15 gradi. Prestazioni di rilievo quelle di Feliciangeli, quinto assoluto nella gara con la canoa e vicinissimo al terzo nella specialità Oceanman dove ha chiuso quarto, e della Midei, settima nella gara con tavola. Numeri importanti a livello italiano» conclude Fanella. Oggi e domani ci saranno i campionati italiani assoluti oceanici, con i 13 atleti 3T Frascati Sporting Village già citati che si cimenteranno su 12 gare individuali e 8 staffette.