Napoli: vince il fascino di “Lampadedromia”

Nell’ambito delle manifestazioni collaterali all’Universiadi Napoli 2019, torna la “Lampadedromia” giunta alla sua IV Edizione, la corsa con le fiaccole su un percorso di 25 chilometri (mezza staffetta ultra, staffetta non competitiva), che si è snodata venerdì 28 giugno tra l’antica l’Acropoli di Cuma dei Campi flegrei e il Castel dell’Ovo di Napoli.

L’iniziativa è stata promossa da Amartea-Isolympia, con le associazioni di
Napoli e afro Napoli, con il patrocinio del Comune di Napoli e del Comune di Pozzuoli. La cerimonia è stata aperta con il rituale dell’accensione della fiaccola isolimpica con la coreografia del Gruppo IXOR di Atene e dell’Art Dance Theater diretto da Artemis Ignation, con un suggestivo spettacolo all’interno del sito flegreo, l’Acropoli di Cuma che si trova nel territorio dei comuni di Bacoli e di Pozzuoli appartenente al Parco archeologico dei Campi Flegrei e risale in linea di massima tra al 740 a.C. e fu tra le più antiche e più lontane colonie elleniche.

Tra le testimonianze ricordano che sin dal V sec. a.C., quando il navarca ateniese Diotimo giunse a Neàpolis per allearvisi in funzione antispartana, trovò che gli abitanti celebravano una corsa con le fiaccole durante i riti funebri in onore della sirena Partenope. Egli quindi potenziò tale usanza, che quindi può essere fatta risalire sino alle origini, nel VII sec. a. C., istituendo la “Lampedromìa Neapolitana”, che divenne presto tra le più antiche e note del Mediterraneo. Quando Augusto istituì gli “Italika Romaia Sebastò Isolympia”, sacri agoni alla greca “simili ai Giochi di Olympia”, aveva ben presto tale rituale legato ai miti fondativi della Graeca Urbs, ed
incluse la corsa con le fiaccole tra le competizioni sportive degli Isolympia.




Atac, certificata la “morte” delle Ferrovie regionali. Di chi sono le colpe?

Riduzione
della velocità commerciale, soppressioni incroci, battuta d’arresto agli
attraversamenti e nei deviatoi: queste, in sostanza, le pesanti restrizioni
della Direzione Esercizio Atac in vigore da lunedì 1 luglio, e riferite agli esercizi delle ferrovie Roma-Viterbo e Termini-Giardinetti. Provvedimenti emanati in applicazione del Decreto 1/2019 (Allegato B) dell’ASFN – Agenzia Nazionale per la Sicurezza
delle Ferrovie
, che subentra all’USTIF
– a Roma come nel resto d’Italia – nel monitoraggio della sicurezza anche delle
linee isolate.

A
sancire il passaggio le modifiche inserite all’articolo 2 comma 4 del Decreto
Legislativo 162 del 10 agosto 2007
(“Attuazione
delle direttive 2004/49/CE e 2004/51/CE relative alla sicurezza e
allo sviluppo delle ferrovie comunitarie
”), apportate con il Decreto Legge 148 del 16 ottobre 2017 convertito, con
modificazioni, tramite la Legge 172 del
4 dicembre 2017
recante “Disposizioni
urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili
”. Al comma 4,
infatti, è stato aggiunto che il “presente
decreto non si applica alle reti
funzionalmente isolate dal resto del sistema ferroviario ed adibite unicamente
a servizi passeggeri locali, urbani o suburbani
, nonché alle imprese ferroviarie che operano esclusivamente su tali
reti, fino al 30 giugno 2019
” e che “entro il 31 dicembre 2018,
l’ANSF individua le norme tecniche e gli standard di sicurezza applicabili alle reti funzionalmente isolate dal resto
del sistema ferroviario
nonché ai gestori del servizio che operano su tali
reti, tenendo conto delle caratteristiche delle tratte ferroviarie, dei
rotabili e del servizio di trasporto, fermo restando quanto previsto dai
trattati internazionali per le reti isolate transfrontaliere
.

Di fatto, com’è già successo per le ferrovie complementari interconesse alla rete nazionale di RFI, in ossequio al Decreto del Ministero dei Trasporti 5 agosto 2016, licenziato in seguito al disastro ferroviario avvenuto in luglio sulla Andria-Corato in cui morirono 23 morti persone, anche le linee isolate sono soggette agli obblighi individuati nel Decreto Legislativo 162 e, di conseguenza, al Decreto 1/2019 dell’ANFS. Sotto controllo dell’USTIF, istituiti nel 1986 con l’obiettivo di mettere ordine proprio nelle reti complementari ex-concesse, realizzate per lo più dall’industria privata tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, restano solo le metropolitane, le tranvie e gli altri impianti leggeri di trasporto su rotaia e a fune. “Nel rilasciare le autorizzazioni di propria competenza – rimarca la normativa – l’ANSF valuta le misure mitigative o compensative proposte dai gestori del servizio sulla base di una analisi del rischio che tenga conto delle caratteristiche della tratta ferroviaria, dei rotabili e del servizio di trasporto”.

Il che applicato nelle linee in gestione – ma ancora per poco – all’Atac, è un’ecatombe, una Walterloo, in quanto sia la Roma-Viterbo che la Termini-Giardinetti non presentano standard di sicurezza rispondenti alle Direttive ANSF. Tanto da costringere l’Azienda Capitolina a ricorrere alle “misure mitigative”, previste nel Decreto 1/2019 dell’Agenzia, al fine di garantire la continuità al servizio. Ma si può parlare ancora di servizio?

Nella tratta extraurbana della Viterbo, quella maggiormente colpita, la Disposizione Operativa n. 135 del 29/ 06 /2019, nelle more dell’adeguamento tecnologico e normativo, dispone: 50 Km/h velocità massima consentita, “salvo eventuali limitazioni più restrittive di velocità notificate secondo le modalità regolamentari in vigore”; abolizione tutti gli incroci; battuta d’arresto su tutti gli attraversamenti, “pertanto tutti i treni prima di impegnare gli stessi devono arrestarsi e l’agente di condotta può riprendere la marcia dopo essersi accertato del relativo stato di libertà e dell’assenza dei transiti sugli stessi”; battuta d’arresto su tutti i deviatoi di linea non comandati da ACEI, “pertanto tutti i treni prima di impegnare tali enti devono arrestarsi e l’agente di condotta può riprendere la marcia dopo essersi accertato del corretto posizionamento degli stessi”. Inoltre, “nella tratta Catalano-Viterbo viene istituito servizio a Spola” e “si abolisce la sede obbligatoria di giunto di Vignanello e rimangono confermate le sedi obbligatorie di S. Oreste e Castelnuovo”.

Per quanto attiene la tratta urbana: “la circolazione dei treni in senso opposto rispetto a quello per cui il binario è attrezzato non è ammessa se non in caso di interruzione accidentale del binario attrezzato, al solo fine di consentire ai treni già in circolazione di superare il tratto interessato dall’anormalità, garantendo le necessarie condizioni di sicurezza; “Per i treni deve essere garantita la presenza del secondo agente in cabina, in possesso di abilitazione per la frenatura dei rotabili col compito di vigilare sulla corretta applicazione dei segnali di linea; Ai convogli non dotati di dispositivo di train-stop non è consentita la circolazione sulla tratta urbana; I treni straordinari per trasferimento materiali rotabili circolanti ad agente unico devono viaggiare alla velocità massima di 50 km/h; Qualora un movimento di manovra debba oltrepassare il punto protetto dal segnale di protezione, deve essere preventivamente interrotta la circolazione dei treni nel tratto di linea attiguo”. Analogo discorso nella Giardinetti, ora limitata a Centocelle (Disposizione Operativa 136 del 29/06/2019), solo che la velocità massima consentita passa dagli attuali 50km/h ai 30 Km/h.

Devastante l’impatto, 22 treni extraurbani sospesi e solo parte di questi sostituiti coi bus, così come annunciato da Atac nel presentare l’orario estivo, che, coincidenza, entra in vigore proprio il 1 luglio. I treno depennati sono: il 300, 302, 304, 305, 307, 309, 310, 311 (tratta Montebello-Catalano e viceversa), il 400 e 401 (tratta Vignanello-Viterbo e viceversa), il 500 e 501 (tratta Montebello-Sant’Oreste e viceversa), il 600 e 617 (tratta Flaminio-Catalano e viceversa), il 803, 808, 809, 816, 820 (tratta Viterbo-Catalano e viceversa) e, infine, il 817 e 821 (tratta Viterbo-Civitacastellana e viceversa). “I treni 300, 302, 304, 305, 307, 309, 310, 311, 500 e 501- prosegue la nota – saranno sostituiti da un servizio di bus che seguono lo stesso orario dei treni sospesi, compatibilmente con la situazione del traffico. I treni 600 e 617 saranno cancellati tra Flaminio e Montebello e viceversa e sostituiti da bus tra Montebello e Catalano e viceversa”. Mentre nella tratta urbana “non saranno effettuati i treni: da Flaminio ore 9.38; da Montebello ore 13.10 e 22.18”.

“Siamo diventati una gommovia”, ironizza un lavoratore dell’Azienda. “La Roma-Viterbo è morta”, tuona il Comitato Pendolari della RomaNord, “sono quasi due anni che si sa questa cosa, maturata subito dopo la tragedia ferroviaria di Andria e Corato e nessuno ha fatto nulla per prevenire. È una vergogna, l’ennesima. Uno schiaffo che non possiamo tollerare, un immane e apocalittico disservizio che ha come primi responsabili i dirigenti di Regione Lazio e Atac, incapaci nonostante il molto tempo avuto, di fare gli interventi necessari per evitare lo sfacelo. Con la prima che si trascina con le aggiudicazioni della gara per il raddoppio tra Riano e Morlupo da ormai 7 mesi e attualmente il contratto con le aziende aggiudicatarie dei due lotti non è ancora stato firmato. Ricordiamo che per fare il progetto esecutivo le ditte hanno a disposizione altri 3 anni. L’acquisto dei nuovi treni non è ancora perfezionato, ma se dovesse essere firmato oggi, questi nuovi mezzi non arriverebbero prima della fine del 2021″.

“Quelle poche corse effettuate saranno lentissima, al limite dello sfinimento per il povero e (sempre più) martoriato pendolare della Romanord. Si potrà prendere il treno forse solo di domenica, quando ci saranno meno corse e meno utenti, e questo è veramente paradossale. La conseguenza sarà l’abbandono della linea per salire sulle automobili private per spostarsi a Roma, con la chiusura di fatto dell’extraurbano…ma forse qualcuno vuole proprio questo? Chi sta sbagliando deve pagare”. Da qui l’invito: “Sollecitate i vostri sindaci, assessori e cittadini (non solo gli utenti della ferrovia) a prendere coscienza del problema e a farsi promotori di una forte azione sociale per evitare il peggio. Noi faremo altrettanto, ma dobbiamo essere uniti…soprattutto in questo momento”.

“Quarant’anni
fa questi paesini contavano ciascuno 4000 abitanti circa, oggi la loro
popolazione è più che raddoppiata e quel trenino per come lo conoscevamo non ha
migliorato il suo servizio, anzi da quello che dicono gli attuali utenti la
situazione è peggiorata. Un tema da Conferenza dei Sindaci – approva Stefano Rossi, attivista di Fratelli d’Italia di Riano – una richiesta di finanziamenti
e miglioramenti da spingere tutti insieme. Oggi quella tratta deve essere potenziata e
non abbandonata, i binari devono essere raddoppiati e le corse devono essere
intensificate
, per incoraggiare l’utenza a non optare per il mezzo
privato per raggiungere Roma (considerando che anche Flaminia e Tiberina non
sono state adeguate) ma per quello pubblico. Questioni politiche, questioni di
cui partiti e amministrazioni comunali dovrebbero farsi carico non lasciando da
soli i cittadini che, non adeguatamente rappresentati, si sono organizzati da
soli e da qualche tempo per chiedere miglioramenti”.

Reazioni pesanti anche dal mondo sindacale. Le RSU Cisl delle ferrovie, in risposta alle Disposizioni 135 e 136, hanno tempestivamente inviato un fonogramma ai vertici aziendali e all’ANSF. “Le sottoscritte RSU – recita il testo – fanno presente che il Personale tutto non è stato né formato né informato sull’Allegato B al Decreto ANSF N° 1/2019 e del contenuto dell’allegato 1 del decreto stesso, riguardo norme tecniche e standard di sicurezza applicabili alle reti funzionalmente isolate dal resto del sistema ferroviari, nonché ai gestori del servizio che operano su tali reti, in cui entra in vigore il Regolamento per la circolazione ferroviaria emanato dall’ANSF con decreto 4 del 2012. Per la tratta extraurbana al quinto capoverso [della Disposizione n.d.r.] si legge ‘nella tratta Catalano Viterbo viene istituito servizio a spola’. Tale servizio impone un altro regime di circolazione che confligge con l’attuale e senza una regolamentazione con successiva formazione e informazione mette a rischio i lavoratori deputati a dirigere la circolazione treni, alla condotta e alla scorta dei convogli ferroviari. Dovrebbe essere emanata una Disposizione Operativa che contenga: Norme Generali; Norme Integrative, Generalità; Norme Impiantistiche; Normative di Esercizio. In mancanza di ciò non si capisce come possano i Dirigenti di Movimento gestire la circolazione dei treni a spola”.

Il documento sottolinea altresì che “le modifiche interessanti la circolazione treni vanno emanate e coordinate nei tempi e nei modi previsti per ottemperare alle normative di legge quali ad esempio il TU 81/2008 in materia di salute e sicurezza relativamente alla formazione e informazione. L’azienda ha invece cambiato il quadro normativo e il regime di circolazione treni (Catalano Viterbo) con le disposizioni in oggetto, emanate il 29 giugno 2019 e da applicare a far data del 1 luglio 2019. L’obbligo della formazione e informazione è un obbligo di legge che non può essere disatteso. Invitiamo pertanto i soggetti in indirizzo affinché prima di applicare quanto contenuto nelle Disposizioni Operative in oggetto sia effettuata la dovuta formazione e informazione al personale tutto. Si invitano le segreterie sindacali a chiedere urgente riscontro al Direttore di Esercizio della mancata formazione e informazione su quanto da egli disposto nelle Disposizioni Operative e sulla mancata emissione di Disposizione Operativa che regoli il servizio a spola tra Catalano e Viterbo”.

Sulla Giardinetti è il Blog Sferragliamenti dalla Casilina a tirare le fila: “Analogamente a quanto sta accadendo sulla Linea C, anche sulla Termini-Centocelle la politica ha vinto sulla logica. Nonostante infatti, gli annunci pomposi degli scorsi mesi che, non è possibile nascondere, ci avevano ammaliato con la prospettiva del rilancio della linea a Tor Vergata, oggi i nostri più cupi timori sul passaggio sotto la legislazione ANSF si stanno avverando. Le disposizioni imposte determineranno un sostanziale abbattimento della velocità commerciale che, unitamente alla battuta di arresto su tutti gli attraversamenti (i treni si dovranno fermare anche col semaforo verde!), completeranno la distruzione della linea, che verrà abbandonata dai passeggeri perché troppo lenta. Il nostro appello, che rivolgiamo con forza agli assessori Alessandri e Meleo, è che si acceleri quanto prima al declassamento della linea da ferrovia a tramvia: un atto formale, di natura puramente burocratica, che potrebbe cancellare di colpo queste assurde imposizioni”. “Uniamoci all’appello di Sferragliamenti della Casilina – rilancia Gianfranco Gasparutto, consigliere del Municipio VI del PD -per chiedere all’assessore Linda Meleo e al Presidente della Commissione Mobilità Pietro Calabrese di procedere al declassamento della linea da ferroviaria a tranviaria in modo da rendere queste disposizioni ininfluenti”.

L’iniziativa del Blog trova un suo fondamento nel parere espresso dalla Direzione Regionale Infrastrutture e Mobilità in risposta al Ministero (prot. n. 3556 del 16/05/2019), dove rileva come la Giardinetti “non possa essere inserita tra quelle individuate come ferrovie isolate in quanto la stessa ha caratteristiche tranviarie. Il servizio svolto su tale linea ha velocità massima di 50 km/h, ridotta a 30 km/h in corrispondenza degli attraversamenti, tutti regolati da impianti semaforici di tipo stradale con circolazione a destra e marcia a vista”. “Tali caratteristiche generali della linea sono peraltro sostanzialmente corrispondenti alle norme tranviarie UNI 11174 e UNI 7156″.

E ancora: “Rispetto alle tranvie tradizionali la linea ha alcune caratteristiche specifiche che, pur nell’ambito del classico regime di circolazione di tipo tranviario sopra descritto, ne accrescono il livello di sicurezza e di efficienza quali: sede completamente protetta; Viale del stazioni controllate da ACEI con itinerari di ingresso e di partenza protetti da segnali di tipo ferroviario; scambi comandati elettricamente dai rispettivi impianti ACEI e non dal macchinista del treno. Tali caratteristiche la rendono del tutto conforme alla tipologia di tranvia veloce così come definita dalla Norma UNI 8379. Le caratteristiche specifiche della linea quali scartamento ridotto e alimentazione a 1,5 KV cc non si ritiene che possano in alcun modo essere considerati motivo ostativo alla definizione della linea in questione come linea tranviaria. Alla luce di quanto riportato in precedenza – conclude la nota – si ritiene urgente un incontro per una valutazione congiunta di quanto sopra con la partecipazione di ATAC SpA e USTIF”.

Appare logica una domanda: ma è colpa dell’Agenzia? Certamente no. Anzi: “La presa in carico della gestione della sicurezza da parte dell’ANSF tramite può considerarsi una svolta positiva”, si apprende dall’ultimo numero del giornalino interno La Marmotta a cura delle RSU Cisl-Cgil sempre delle ferrovie concesse, “che punta a superare la doppia normativa sulla sicurezza e allineare gli standard di tutta la rete italiana. Due diversi organismi di controllo sulla rete ferroviaria italiana andavano superati.  Ci sono adeguamenti più complessi, che richiedono tempo ma anche interventi da attuare subito. Tra questi la riduzione dei limiti di velocità e la messa in sicurezza dei passaggi a livello e il superamento del giunto telefonico”.

Su quest’ultimo – e rilevante – argomento, Atac istituiva nel 2014 (Ordine di Servizio 48 del 14/11/2014) un “Gruppo di lavoro interfunzionale in grado di garantire la messa a punto dell’informatizzazione ed emissione titoli di viaggio elettronici nelle biglietterie, l’informatizzazione della procedura di sicurezza del giunto telefonico, nell’ottica di miglioramento del servizio della linea ferroviaria Roma – Viterbo e nell’ambito delle linee strategiche di informatizzazione e digitalizzazione indicate nel Piano Industriale dell’Azienda”, formato, tra gli altri, dal Direttore dell’esercizio medesimo. Perché non è stato dato seguito?

Questa, come altre carenze croniche mai colmate in questi anni, pesano ora sull’andamento dei servizi, al personale quanto all’utenza. E ciò fa presupporre che, oltre alle responsabilità oggettive dell’Azienda, sia venuto meno il controllo analitico da parte di Roma Capitale, istituto ammesso negli affidamenti in house, e la mancata vigilanza della Regione Lazio, proprietaria delle infrastrutture.

Aspetti tutt’altro che irrilevanti, i quali impongono, almeno, la sostituzione o l’avvicendamento dei responsabili metroferro, dato che queste disposizioni suonano come l’ennesima sconfitta per le ferrovie concesse. Dopo il Premio Caronte alla Roma-Lido, che in questa vicenda si è salvata in corner, la multa comminata dall’Antitrust, confermata dal T.A.R, che altro deve succede? Qualcuno risponda.

David Nicodemi




Show di Panzironi a Roma, attacco al mondo scientifico: “Tanti nemici, tanto onore”

In migliaia oggi al Palazzo dello Sport di Roma per il “Life120 Day”, una iniziativa promossa da Adriano Panzironi, controverso giornalista che propone un regime alimentare a base di integratori commercializzati da una sua società e che promette di far vivere fino a 120 anni, oltre che di curare diverse patologie. Evento bocciato da medici e istituzioni, che avvertono come il metodo non abbia alcuna validità scientifica. Lo stesso ministro della Salute Giulia Grillo ha duramente criticato il guru in più occasioni.
    “In sala oggi ci sono i carabinieri del Nas – dice Panzironi – credo vogliano ascoltare quello che dirò, come è già accaduto per altri incontri su filosofie alimentari lontane dalla dieta mediterranea”. E riferendosi al mondo scientifico afferma: “Essere attaccati sapendo di essere nel giusto è un grande onore. Qualcuno disse ‘tanti nemici, tanto onore’, questo è proprio il caso”. Secondo l’ideatore di ‘Life120’ oggi all’evento ci sono 4.500 persone accreditate e circa 3mila che arriveranno senza prenotazione”




Tuscania – Ecco il libero: dalla Superlega arriva Domenico Pace

Ecco il libero: dalla Superlega arriva Domenico Pace

Direttamente dalla Superlega, al seguito di Paolo Tofoli, Domenico Pace è il nuovo libero del Tuscania Volley per la stagione 2019/2020. Nato a Castellana Grotte il 2 agosto 2000, 180 cm di altezza, Domenico è uno dei tanti gioiellini cresciuti nel prestigioso vivaio della società pugliese; società in cui ha sempre militato, dalle giovanili all’esordio, quindicenne, in B1 e poi, via via, in A2 fino alle ultime due stagioni nella massima serie nazionale.

Quella di Tuscania sarà la tua prima esperienza lontano dalla tua regione, cosa ti ha spinto ad accettare il trasferimento?

“Quando mi ha chiamato Paolo (Tofoli ndr) non ci ho pensato due volte ad accettare, perché con lui mi sono trovato bene l’anno scorso, ha fiducia in me e di certo non voglio deluderlo. Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura”.

Nel tuo anno in A2 hai avuto modo di incontrare la tua nuova squadra. Che idea ti sei fatto dell’ambiente e, soprattutto, della sua tifoseria?

“La scelta di venire è stata presa anche da ciò che mi ha tramesso quell’anno Tuscania, si vede che è un ambiente che ama la pallavolo. La Bolgia sarà il nostro settimo uomo per la forza che trasmette: quell’anno i tifosi mi hanno davvero impressionato, non vedo l’ora di conoscerli tutti”.

Parliamo di scuola. Per completare gli studi dovrai iscriverti a qualche istituto viterbese.

“Sì dovrò seguire il mio ultimo anno di Liceo sportivo a Viterbo, un anno doppiamente importante quindi visto che la prossima estate dovrò sostenere gli esami di maturità”.

CARRIERA

2019/2020 A3 Maury’s Italiana Assicurazioni Tuscania

2018/2019 A1 BCC Castellana Grotte

2017/2018 A1 Bcc Castellana Grotte

2016/2017 A2 BCC Castellana Grotte

2015/2016 B1 BCC-Nep Castellana Grotte

2013/2015 Giov. BCC-Nep Castellana Grotte

PALMARES

2017 Vittoria campionato A2

2016 Vittoria campionato B1




Roma, Tor Bella Monaca: chiuso un bar frequentato da spacciatori. Quattro arresti

ROMA – Nelle ultime 24 ore, i Carabinieri della Compagnia di Frascati hanno eseguito mirati controlli nel quartiere Tor Bella Monaca. In manette sono finite 4 persone, sono stati sequestrati oltre 19 kg di droga ed è stato chiuso un bar frequentato da pusher.

Impegnati in un posto di controllo alla circolazione stradale in via Prenestina angolo via Avola, i Carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca hanno fermato un 40enne del Kosovo e un 28enne romano a bordo di un’autovettura. Dagli accertamenti eseguiti alla Banca Dati sono emersi i precedenti per droga dei fermati e così i Carabinieri hanno deciso di perquisire il veicolo: nel vano portaoggetti è stato rinvenuto un panetto di cocaina del peso di oltre 1 kg. La successiva perquisizione nelle abitazioni dei due, ha permesso di sequestrare in totale 17 panetti della stessa sostanza, per un peso complessivo di oltre 18 kg, e 28.500 euro in contanti, ritenuti provento attività illecita. Gli arrestati sono stati portati in carcere a Regina Coeli.

Al termine di un blitz in una nota piazza di spaccio in via Camassei, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Frascati hanno invece arrestato due cittadini romani, un 30enne già sottoposto all’obbligo di presentazione in caserma e un 28enne con precedenti, trovati in possesso di 26 dosi di cocaina e 510 euro. Sono stati portati in caserma e trattenuti nelle camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo.

Identificato e segnalato all’Ufficio Territoriale del Governo di Roma, quale assuntore, anche un 33enne romano trovato in possesso di alcune dosi di hashish.

Nel corso delle attività, i Carabinieri hanno anche notificato ad una 40enne romana, titolare di un bar in via dell’Archeologia, la sospensione della licenza (ex art. 100 Tulps) e contestuale chiusura dell’esercizio per 20 giorni. Il provvedimento è stato emesso dal Questore di Roma su richiesta dei Carabinieri che, a seguito di numerosi controlli negli ultimi due mesi, hanno accertato l’assidua presenza, all’interno del bar, di persone con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti.

Al termine dei controlli, i Carabinieri hanno identificato 74 persone e eseguito accertamenti su 55 veicoli.




AAA: sofferenze, tormenti, disagi e vicende scabrose cercasi per trasmissione di intrattenimento

Esistevano, molto tempo fa, degli uomini e delle donne capaci di grandi sentimenti di pietà, di amore, di rispetto, di lealtà e di riconoscenza.
Che una figlia maltratti la madre pubblicamente o viceversa che quest’ultima insulti e disprezzi con parole offensive il proprio figlio, a quei tempi lontani non si comprendeva. Liti in famiglia ci sono stati sempre e sempre ci saranno, scandali pure e cose sconce non mancavano, però si diceva che i panni sporchi si lavano in famiglia. Tutto ciò che andava avanti nel tàlamo rimaneva gelosamente custodito nel cuore dei due amanti.

Oggi non più. Tutto è cambiato

Il tempo passa e porta via il tutto. Oggi ci sono degli uomini e delle donne a cui piace dare in pasto al pubblico le proprie faccende personali, tristi, penose, scabrose. Oggi ci sono degli uomini e delle donne che mentre stanno a pranzo si divertono a seguire tragedie, sfortune e disgrazie di povera gente, vere o sceneggiate, mandate in onda su qualche rete all’ora di pranzo. Oggi ancora c’è qualche rete tv che arruola, prestatori a pagamento o a prestazione gratuita, questo non è dato sapere, volontari disposti a intrattenere il pubblico, raccontando le loro disgrazie, sfortune, le loro vicende scabrose, a volte piccanti e a volte misere e vergognose.
Di questo smercio di sentimenti altrui abbiamo scritto, stiamo scrivendo e continueremo a scrivere fino a che un qualche garante non ne ravvisi la necessità di controllare l’opportunità ed il messaggio educativo di tali intrattenimenti.

Per fortuna , non è reale la società, che certa trasmissione trash televisiva che si nutre di questi intrattenimenti vorrebbe veicolare

Ancora in Italia ci sono tanti che protestano per quel tipo di trasmissioni ed i commenti sul web ne sono la testimonianza.

Scrive una signora commentando la trasmissione : “Ennesima pagliacciata anche la causa di oggi…e pagliacciata è dire poco! Ho guardato Forum dai tempi del mitico Santi Licheri e ho imparato tante cose a livello legale. Lo hanno trasformato in un teatrino da quattro soldi. Almeno gli attori fossero bravi! Neanche quello…” E con questa citazione il gatto è fuori dal sacco perché la signora ha svelato una delle trasmissioni di riferimento. Commenti simili e forse più incisivi sono tanti ma si preferisce ometterli per ragioni di spazio. Forum non rappresenta l’Italia!

Alcuni dei casi dibattuti da querelanti urlanti in Sportello di Forum proprio questi giorni , quando le reti chiudono per ferie ed agli utenti vengono proposti i fondi dei loro magazzini, si è trasmesso il caso di un uomo di colore che non più in grado di pagare l’affitto, si era presentato una bella mattina alla locatrice, nudo come un pesce, proponendole di saldare gli arretrati con una sua prestazione sessuale. Una causa ridicola e la presentatrice, solo a proporla non ha fatto per niente una bella figura.
Un altro caso poco edificante e si spera solamente che i nostri giovani a quell’ora non stiano seguendo quella trasmissione, la giornalista presentatrice ha proposto al pubblico il caso triste e sconcertante di una “mamma” ed una figlia. La ragazza , avendo partorito una bambina, storia risalente a venti anni prima, ebbe l’orrore di subire da parte di sua madre la violenza di vederla strappare la neonata e gettarla nella spazzatura.
Che intrattenimento, mentre il signorino e la signorina con pudore baciano la tazzina di quello che dovrebbe rappresentare una pubblicità per il caffè.
La gestione del programma condotto dalla signora Palombelli ha mostrato la sua nuova linea già dal 2015. Di fatti, il 22 settembre di quell’anno, Stefania Stefanelli, su “ TV dietro le quinte “ di Davide De Maggio, aveva commentato la trasmissione della Palombelli in cui ribadiva che su Rete 4 allo Sportello di Forum < simulava una chat erotica alle ore 14.45, con una voce fuori campo ed un figurante “attizzato” a fare da cavia>.
Come si suole dire che l’appetito viene mangiando ed anche lo share dell’audience l’avevano capito a Rete4 perché ogni giorno allo “Sportello” di questo e non solo ma di più. Casi scabrosi e casi banali, risibili come di quel signore che non aveva potuto partecipare alla nascita del suo bambino perché in estrema necessità di andare in bagno , gli venne rifiutato l’uso dal proprietario del negozio.

Non di solo questo vivono queste trasmissioni trash pur di alzare il loro share di audience accetterebbero qualsiasi storia e cosi si propina la storia di una figlia che scopre suo marito a letto con suo padre. Due scoperte in una , storia insipida, di cattivo gusto, eppure ancora c’è chi la propone, chi si espone a rappresentarla e chi comodo a tavola, davanti a un’amatriciana, si diverte come matto a seguire queste “opere di genio”. Evviva l’Italia !
Ci consola lo scorrere inesorabile del tempo. Quello che era ieri oggi non e più. Il tempo passa e se ne porta il tutto. Bello pensare che ancora vi sia tanta gioventù sana che in silenzio aspetta il suo turno per spazzare via questo grigiume e fare brillare il sole su questo Belpaese.




La Campania da il via ai saldi estivi

Saldi estivi al via: oggi partono in Campania, lunedì sarà la volta della Sicilia, martedì della Basilicata e da sabato 6 luglio lo shopping scontato sarà possibile anche nelle restanti Regioni.

Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media poco meno di 230 euro – circa 100 euro pro capite – per un valore complessivo intorno ai 3,5 miliardi di euro.




Roberto Blasi è il nuovo allenatore del Tarquinia Calcio

È Roberto Blasi il nuovo allenatore del Tarquinia Calcio: come anticipato nei giorni scorsi, ad annunciare il nome del tecnico che guiderà la squadra blugranata nel corso della prossima stagione è stato – nel corso dello Special Day per l’omaggio a Marco Bellucci e Mario Seripa – Fernando Parmigiani, neo direttore tecnico e guida dei ragazzi nella splendida annata appena conclusasi.

Quaranta anni, dopo l’esperienza da calciatore nelle compagini tarquiniesi, l’avvio nella strada da tecnico nei settori giovanili, sino a giungere lo scorso anno al Tarquinia Calcio. Una soluzione interna, quindi, celebrata ieri dalla società al completo, dai giocatori e dai tifosi.

“Essere stato chiamato a guidare questa squadra, questi colori, è per me un orgoglio ed una grande felicità. – le parole di mister Blasi subito dopo l’annuncio – Ringrazio la società per la stima, che cercherò di ricambiare. Sicuramente l’impegno sarà massimo: io, come sempre, ce la metterò tutta. Speriamo arrivino anche i risultati, ma già allenare un gruppo così è motivo di grossa soddisfazione”.

Al suo fianco, confermatissima la figura di Salvatore Distefano, già fondamentale nelle scorse stagioni, a conferma del desiderio della società di mantenere la filosofia fatta di aggregazione, amicizia e condivisione che ha animato lo spogliatoio in questi anni.

In attesa di conoscere, ufficialmente, la categoria in cui i ragazzi blugranata saranno impegnati nella prossima stagione, la società si è già attivata per rinnovare l’entusiasmo e la passione generati negli ultimi mesi: nei prossimi giorni saranno, via via, resi noti i nomi dei tasselli che andranno ad implementare un gruppo compatto e determinato, che i dirigenti hanno voluto confermare in toto, salvo i già annunciati addii da parte del capitano e presidente Marco Bellucci e di Mario Seripa, già entrambi impegnati in ruoli preziosi nella struttura dello staff del Tarquinia Calcio.




Bovile Ernica, 200mila euro dal MIUR per la scuola di San Lucio

BOVILLE ERNICA (FR) – La scuola materna di San Lucio verrà riqualificata. Il progetto presentato dal Comune è arrivato terzo nella graduatoria stilata dalla Regione Lazio e verrà finanziato con circa 198 mila euro dal Miur e circa 22 mila di compartecipazione comunale.

“Il progetto è arrivato terzo su 123 finanziati e a soli due punti dai primi due – il commento del sindaco Enzo Perciballi – Sesto e settimo gli altri due progetti presentati; quello per la scuola di Valle Ariana e quello per la scuola di Santa Liberata per la stessa cifra. Ma il bando prevede che ogni anno venga finanziato un solo progetto per Comune. Possiamo ritenerci soddisfattissimi perché tre nostri progetti sono arrivati terzo, settimo e ottavo. Cominciamo a raccogliere i frutti di un attento e scrupoloso lavoro. Gli altri due progetti che hanno comunque ottenuto il massimo dei punteggi li ripresenteremo nel 2020 e nel 2021”.

Soddisfatto anche il vicesindaco e assessore all’Urbanistica e ai Lavori pubblici Benvenuto Fabrizi, che spiega: “Si tratta di contributi per interventi di carattere edilizio finalizzati all’adeguamento tecnico-impiantistico,all’efficientamento energetico e alla messa in sicurezza statica delle scuole per l’infanzia e asili nido di proprietà comunale. Le nostre scuole materne ne hanno tutte bisogno, in particolare quella di San Lucio. Per questo lo scorso mese di maggio abbiamo deciso di partecipare a questo bando. La nostra scelta si è rivelata vincente e ora, grazie a questa graduatoria nel giro di alcuni mesi potremmo intervenire sulla scuola di San Lucio e completare i lavori”.

“Perfettamente in linea con la mission della nostra Amministrazione – spiega invece l’assessore alla Cultura Anna Maria Fratarcangeli – che fra le tante priorità ha messo proprio bambini e ragazzi. Si tratta di un primo importantissimo passo verso un percorso che abbiamo ben delineato e che si pone come obiettivo quello di rendere le nostre scuole ambienti sempre più sicuri per i nostri scolari, se possibile in modo inversamente proporzionale rispetto all’età: ci prendiamo cura di tutti, ma se sono più piccoli lo facciamo anche con maggiore attenzione e premura”.




Catania, va a comprare la droga ma viene rapinato e accoltellato

CATANIA – I Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto il 19enne Bubaj Fadera, originario del Gambia senza fissa dimora, poiché ritenuto responsabile di rapina aggravata in concorso.

La vittima, un nigeriano di anni 30, l’altra notte si è addentrato nel quartiere San Berillo Vecchio per acquistare delle dosi di stupefacente per uso personale. Incontrando quello che da lì a poco sarebbe diventato uno dei suoi carnefici, gli ha chiesto del “fumo” consegnandogli una banconota da 50 euro utili all’acquisto dello stupefacente. Il pusher, preso il denaro, dopo aver detto all’acquirente di attenderlo sul posto, si allontanava nei meandri del quartiere. Il cliente, dopo alcuni minuti, non vedendolo più tornare, è andato a cercarlo trovandolo, poco dopo, in compagnia di altri due gambiani. L’uomo, avvicinatosi al terzetto, ha prima chiesto spiegazioni circa la mancata consegna della droga e poi la restituzione dei 50 euro. Per tutta risposta i tre lo hanno immobilizzato e colpito con dei cocci di bottiglia, impossessandosi anche del cellulare che il poveretto teneva nella tasca dei pantaloni.

La vittima, lasciata in terra sanguinante, ha chiesto aiuto tramite un passante al 112 consentendo ad una pattuglia del radiomobile di intervenire sul posto, acquisire la descrizione dei rapinatori, e rintracciare ed ammanettarne uno mentre tentava di far perdere le proprie tracce nel dedalo di viuzze del quartiere.

Il rapinato, prima di salire sull’ambulanza del 118 che lo avrebbe trasportato in ospedale, ha riconosciuto il 19enne preso dai carabinieri come uno degli aggressori. Visitato al pronto soccorso dell’Ospedale Garibaldi Centro se l’è cavata, per fortuna, con 8 giorni di prognosi per delle ferite lacero contuse ad entrambe le braccia.

Il fermato, assolte le formalità di rito, è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza dove permarrà così come deciso dal G.I.P. del Tribunale etneo in sede di convalida.




Anguillara Sabazia, tutto pronto per “Zu-Zu Zuppa di Lago”: alla scoperta dei sapori antichi

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Tradizione contadina per l’evento “Zu-Zu Zuppa di Lago” in programma domenica 30 giugno ad Anguillara al Museo della Civiltà Contadina e della Cultura Popolare “Augusto Montori”.

Sarà un viaggio alla riscoperta di saperi e sapori antichi con pesce rigorosamente pescato in zona e con una articolata preparazione della zuppa secondo i gusti anguillarini. L’evento è inserito nel calendario Tesori Naturali promosso in collaborazione con il Parco di Bracciano-Martignano, ed è in programma in via Doria D’Eboli 2 il 30 giugno alle ore 20.30 (il forte caldo di questi giorni ha infatti indotto gli organizzatori a spostare l’orario).

L’Associazione Culturale Sabate nella stessa giornata propone inoltre la minicrociera Carpe Diem con visita guidata al centro storico di Anguillara. Partenza alle 16.30 dal Molo degli Inglesi di Bracciano. Ale 17.05 si sbarca ad Anguillara per visita guidata del centro storico di Anguillara, del palazzo baronale Orsini e della Collegiata. Alle 18.30 imbarco sulla motonave per il rientro a Bracciano. I partecipanti verranno muniti di auricolari che consentirà loro di ascoltare le spiegazioni della guida e allo stesso tempo di godersi in libertà la vista del paesaggio lacustre.