Bracciano, la Tosca di Giacomo Puccini inaugura la rassegna estiva operistica:

L’appuntamento è per mercoledì 10 luglio 2019 alle ore 21:00 in piazza Mazzini 14/a Castello Odescalchi. L’ingresso è gratuito

BRACCIANO (RM) – Apertura in grande stile per la seconda edizione di “Bracciano Opera sotto le stelle” con la Tosca di Giacomo Puccini, un capolavoro italiano e tra le opere liriche più conosciute e apprezzate al mondo.

“L’amministrazione Tondinelli ha fortemente voluto riportare a Bracciano la Cultura con la maiuscola – ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Sociali Claudia Marini – e aprire la stagione con un’opera simbolo della lirica made in Italy, ricca di colpi di scena e di momenti di pathos che saranno ancora più vissuti e sentiti grazie all’orchestra che si esibirà dal vivo nella splendida cornice di Castello Odescalchi”.

L’assessore Claudia Marini

“Siamo lieti – ha detto il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli – di poter proseguire con la rassegna estiva operistica consegnando alla cittadinanza un calendario ricco di appuntamenti, tutti ad ingresso gratuito. A partire dal 10 luglio fino al 6 settembre ci saranno ben otto appuntamenti con l’Opera ma allo stesso tempo avremo altre rassegne di alto spessore artistico perché il nostro obiettivo è quello di richiamare a Bracciano un “turismo eccellente” offrendo una tangibile progettualità anche sotto il profilo dell’intrattenimento culturale. Più Bracciano volerà alto e più risposta avremo in termini di visitatori e di rilancio della nostra splendida Città. Vi aspettiamo numerosi per la Tosca che sono sicuro sarà un autentico successo”.

“A Bracciano quest’anno l’Amministrazione Tondinelli ha messo in cantiere tantissimi eventi che saranno di volta in volta ampiamente comunicati e promossi : “Abbiamo altre importanti rassegne – ha aggiunto l’assessore Marini – come la Musica dal Mondo, le Tradizioni Popolari e la Musica Popolare delle regioni italiane ma anche moda, festival , concerti e liscio. Sarà mia cura aggiornare di volta in volta la cittadinanza con le specifiche dei singoli eventi, gli orari e i particolari. Per il momento abbiamo voluto comunicare alla cittadinanza le date e gli eventi per fissare in calendario tutti gli appuntamenti”.




Racconti inenarrabili di mezz’estate: politici in barca… in cerca di gloria

Non certo di letteratura che si vuole trattare oggi, perché quello che commentiamo, nonostante descriva scenari tragi-comici, rappresenta le disavventure di superstiti, più precisamente di naufraghi, sempreché non li si voglia classificare come derelitti.

Comunque li si voglia considerare rimangono sempre dei sopravissuti all’agonia di un partito politico.

Sono tre uomini in barca, Orfini, Del Rio e Faraone, con una voglia matta di alzare la vela e prendere il largo, invece si sono trovati, loro malgrado, arenati ed impantanati in una storia che acutizza e impoverisce sempre più il già modesto bacino dei consensi della corrente ideologica a cui appartengono.

A fargli compagnia sulla barca è precipitato Riccardo Magi sognando lidi più gloriosi dopo il flop di +Europa.

In questa solenne occasione non poteva mancare Nicola Fratoianni di Sinistra italiana, conosciutissimo come Maestro Cerimoniere in materia di emigrazione.

“Posti esauriti” si è sentito dire Zingaretti al telefono ed ha dovuto rimandare l’exploit a Lampedusa. Matteo Renzi è arrivato fuori tempo massimo e si è visto sulla banchina contemplando il tramonto e la decadenza degli eventi.

Sono questi racconti che proprio ci volevano, in parte comici, leggeri, spensierati da assaporare e che fanno coinvolgere sentimentalmente. Figure di spicco, altri insignificanti, movimenti nazionali, una eroina in cerca spasmodica di notorietà e una tifoseria da ultras curva sud.

E’ molto strano eppure ritornano in mente alcuni versi della canzone “Sempre” di Mario Castellucci, divinamente interpretata da Gabriella Ferri: “Ognuno è un cantastoria /Tante facce nella memoria /Le parole di tanta gente. /Tanto buio tanto colore /Tanta noia tanto amore /Tante sciocchezze tante passioni /Tanto silenzio tante canzoni”.
Canta bene Gabriella. Quanti cantastorie in giro per l’Isola ! Quanto buio nella politica odierna e quante nefandezze che di tanto in tanto affiorano, vengono in superficie con tutto il tanfo di una cloaca in ebollizione. Casi come gli orrori degli affidi di quelli di una scuola di Reggio Emilia, un vero ventaglio del male che corrompe e corrode il tessuto sociale italiano.
Quanto buonismo, falsità, moralismi da lungo predicati per rinfacciare agli altri, lì, in quella scuola si è presentata la nudità dei fatti crudi, con nomi e cognomi. Quanti silenzi, quante facce nella memoria! Quanta retorica, quante sciocchezze!
Quando è che si smette di adoperare i bambini come scudo, come merce, come cause per commuovere, per impietosire le anime? I bambini muoiono se diventano merce per guadagni, ideologia gay o finti abusi», dice giustamente don Noto, il sacerdote in prima fila contro la pedofilia.
Proprio di oggi lo scandalo delle “fake Onlus” che vede coinvolti alcuni come (“Volontari senza frontiere”, “Milano Solidale”, “Amici di Madre Teresa” e “Area solidale”.

Qualcuno, molto caro agli italiani, usava dire: “E non finisce qui”e Magda di Verdone memoria, con quella voce esasperata , ci pare ancora essere presente supplicando: “Non ce la faccio più”!

Tante storie, tanti silenzi e tanta corruzione. Ovunque si può leggere che l’attuale scandalo che investe il CSM, centro di potere che per spartirsi le nomine esternamente allo stesso Consiglio, è di una gravità senza precedenti e sta scuotendo l’Italia. A giudizio a Perugia figurerebbe anche l’ex presidente ANM.

Lo scandalo si allarga a macchia d’olio e si salvi chi può

Si rasenta il ridicolo. Gian Carlo Perego, vescovo di Ferrara vuole dedicare il porto di Lampedusa alla “capitana” paragonandola a Garibaldi.
Ma per cortesia! Caro Monsignore, non sarebbe meglio dedicarsi al Vangelo e a pascere il gregge?

“Battere il ferro finché è caldo”, pensava l’opposizione a Salvini

Lo scandalo CSM è targato PD ed è scoppiato nel momento sbagliato quando il partito, frantumato non dava segni di vita. C’è chi dice che Zingaretti ci sia ma non si vede. Renzi c’è, gira il mondo e pensa a Zingaretti. Calenda impegnato con Cuperlo nel difficile compito d’inventare un nuovo PD. Intanto, zitti zitti e mogi mogi, mentre aspettano l’ispirazione, stanno seduti sulla riva del fiume aspettando di vedere passare il corteo funebre dell’avversario politico per non diventare: “Come un vecchio ritornello /Che nessuno canta più”.

All’improvviso gli è piovuta dal cielo l’avventura Carola e vincendo lo smarrimento e l’incertezza si sono buttati sul carro vincente del momento, la barca della buona speranza.

La storia non finisce qui perché il gesto gli verrà a costare caro quando gli italiani entreranno nuovamente nella cabina elettorale. Salvini se la ride sotto i baffi mentre i vari Giannini, Lilly, Mughini,i Fazio e la sinistra chic continuano ad aspettare “ Il sole che sorge”.

Auguri e lunga vita.




Roma, movida nel mirino: a caccia nei quartieri di Testaccio, San Saba e Aventino

ROMA – I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno messo in atto mirati dispositivi di controllo alla circolazione stradale, anche con etilometro e drug-test, al fine di garantire maggiore sicurezza lungo le strade dei quartieri Testaccio, San Saba e Aventino nei pressi dei luoghi di ritrovo dei giovani frequentatori della Movida.

I Carabinieri hanno denunciato un 44enne, originario della provincia di Cosenza ma residente nella Capitale, per guida in stato di ebbrezza. L’uomo è stato notato a bordo di uno scooter mentre procedeva a zig-zag lungo via delle Terme di Caracalla ed è stato fermato. Al termine dei controlli è risultato positivo agli accertamenti alcolemici.

In via del Campo Boario, invece, i Carabinieri hanno fermato un 28enne romano, già noto alle forze dell’ordine, poi denunciato per false attestazioni a Pubblico Ufficiale. Durante le operazioni di identificazione, l’uomo ha tentato di eludere gli accertamenti, prima riferendo di non avere al seguito i documenti, poi fornendo ai militari generalità false. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile, però, non si sono fatti abbindolare dalle sue scuse e, approfondendo le verifiche sulla sua auto sono riusciti a risalire alla sua vera identità, scoprendo che la sua patente di guida era stata sospesa dalla Prefettura di Reggio Emilia, per precedenti violazioni.




‘Ndrangheta e politica, 34 arresti: le cosche puntavano ai servizi aeroportuali di Malpensa

‘Ndrangheta, politica e gestione di attività commerciali attorno all’aeroporto di Malpensa. Sono gli elementi dell’indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano e condotta dai carabinieri del comando provinciale del capoluogo lombardo, che dalle prime luci dell’alba stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 34 persone (32 italiani, un marocchino e una romena) in varie province italiane. Al centro dell’inchiesta ci sono le dinamiche della locale di ‘ndrangheta di Legnano (Milano)-Lonate Pozzolo (Varese).

Sono 400 i carabinieri impegnati nell’esecuzione dell’ordinanza nelle province di Milano, Ancona, Aosta, Cosenza, Crotone, Firenze, Novara e Varese. I destinatari del provvedimento (27 in carcere e 7 ai domiciliari) sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, danneggiamento seguito da incendio, estorsione, violenza privata, lesioni personali aggravate, minaccia, detenzione e porto abusivo di armi, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti (tutti aggravati perché commessi avvalendosi del metodo mafioso e al fine di agevolare le attività dell’associazione mafiosa), truffa aggravata ai danni dello Stato e intestazione fittizia di beni, accesso abusivo a un sistema informatico o telematico.

L’indagine è partita nell’aprile 2017 e ha documentato la capacità dell’associazione di infiltrarsi negli apparati istituzionali dell’area di Varese. Gli investigatori hanno inoltre accertato che dalla seconda metà del 2016 era in corso un processo di ridefinizione degli assetti organizzativi della locale di ‘ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo, a seguito della scarcerazione di due boss in contrasto tra loro.

L’indagine dei Carabinieri e della Dda di Milano avrebbe accertato un legame tra l’ex sindaco di Lonate Pozzolo (Varese), Danilo Rivolta, e alcuni esponenti del locale di ‘ndrangheta. L’elezione di Rivolta sarebbe stata appoggiata da influenti famiglie calabresi che lo avrebbero aiutato in cambio di un assessorato alla nipote del boss Alfonso Murano, ucciso il 28 febbraio del 2006 a Ferno (Varese). Tra gli indagati anche un consigliere di Fratelli d’Italia e un perito che lavorava per la Procura di Busto Arsizio (Varese): avrebbe fatto da ‘talpa’ su alcune indagini.

Le cosche puntavano ai parcheggi attorno all’aeroporto di Malpensa e alla costruzione di nuove attività commerciali in aree nei comuni adiacenti. E’ uno degli aspetti che emergono dall’inchiesta “Krimisa” che questa mattina ha portato all’arresto di 34 persone accusate a vario titolo di reati commessi con l’aggravante del metodo mafioso. Il gip della procura di Milano ha disposto il sequestro di due parcheggi privati, “Malpensa Car Parking” e “Parking Volo Malpensa”, oltre a metà delle quote della società “Star Parkings”, che non si trovano nell’area aeroportuale. In totale il decreto ha consentito di sequestrare beni per un valore complessivo di 2 milioni di euro. I carabinieri sono riusciti a documentare summit criminali durante i quali, oltre alle questioni prettamente politiche, c’era anche la pianificazione imprenditoriale della cosca, i cui proventi erano investiti in parte nell’acquisto di ristoranti e di terreni per la costruzione di parcheggi poi collegati con navette all’aeroporto.




Fiumicino, colpito il circolo Aldo Moro. Il sindaco Montino: “Sono gruppi di fascisti dell’odio! Stufi di questa violenza”

“Dopo il blitz di qualche giorno fa alla sede del Partito democratico in via del Nazareno, questa notte Azione frontale ha ben pensato di prendere di mira il nostro circolo Aldo Moro in via della Scafa. Gli estremisti di destra hanno infatti imbrattato la cancellata e la parete attaccando manifesti ingiuriosi e oltraggiosi con la loro sigla.

Siamo stufi di queste manifestazioni di intolleranza e violenza. Fiumicino non è questo.

Ci batteremo sempre affinché certi gesti, che condanniamo fermamente, non vengano più ripetuti. Questo clima di repressione e fanatismo non fa bene a Fiumicino e all’intero nostro Paese.

Questi gruppi di fascisti dell’odio continuano a spadroneggiare oramai in tutto il Paese senza che accada mai nulla. Evidentemente pensano di sentirsi tranquilli”. Lo dichiara il sindaco di Fiumicino Esterino Montino.




Orrore a Catania: violenta continuamente la figlia con disabilità mentali

CATANIA – La Procura Distrettuale della Repubblica, nell’ambito di indagini a carico di F.G., di anni 60, indagato per il reato di violenza sessuale aggravata, commesso in danno della figlia, oggi di anni 24, ha richiesto ed ottenuto la misura cautelare in carcere eseguita dai Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Dante.

Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, hanno messo in evidenza le azioni spregevoli commesse dal genitore dal 2015 ad oggi il quale, approfittando dello stato di disabilità intellettiva della figlia, ne ha abusato sessualmente in modo sistematico.

Sfruttando le condizioni minoritarie sia della figlia che dalla moglie, anch’ella affetta da patologie mentali, il bruto imponeva la propria supremazia sessuale alla discendente attraverso minacce e
violenze consistite in percosse a lei e alla madre.

Proprio grazie alla mamma della ragazza, che sorprese suo marito in bagno mentre abusava della figlia (episodio confidato dalla donna al figlio più grande non convivente) è stata presentata una denuncia contro l’uomo, mentre per salvaguardare la vittima si provvedeva a trasferirla in casa di
una zia materna.

La perfetta osmosi investigativa tra carabinieri e magistrati, consentiva nel frattempo di acquisire numerose testimonianze tra le quali quella della ragazza, sentita previo parere di un noto psichiatra, tutte comunque convergenti verso un solo responsabile di tale abominio seppur commesso in un contesto socio familiare alquanto problematico, connotato da scarsissime risorse intellettive e culturali.

La mancanza di scrupolo dimostrata dall’indagato nel porre in essere dei gesti di tale gravità nei confronti della figlia disabile, nei cui confronti avrebbe dovuto, invece, apprestare condotte finalizzate all’assistenza ed alla cura, nonché la perseveranza nel perseguire lo scopo abbietto anche
quando la figlia si era trasferita in casa della zia, con continui ppostamenti e abboccamenti dove, anche in presenza della cognata “pretendeva” (anche afferrandola per un braccio e minacciandola) che la figlia facesse ritorno a casa, ha convinto il giudice, su proposta del magistrato titolare del
fascicolo, di ritenerlo una persona socialmente pericolosa e capace di reiterare il reato, tanto da ordinarne l’immediato arresto e la reclusione nel carcere di Catania Piazza Lanza