Tensioni governative: Salvini attacca Toninelli: “Ci sono troppe infrastrutture bloccate dal ministero dei Trasporti”

Resta alta la tensione nella maggioranza con i dossier caldi dell’autonomia e della Tav sul banco e Lega ed M5s che continuano a discutere. “”Non ho incontri in agenda. Per il futuro siamo nelle mani del buon Dio”, dice il vicepremier Matteo Salvini replicando a una domanda durante la conferenza stampa a Firenze.

Il vicepremier, inoltre, torna ad attaccare il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli al centro di una polemica, tra l’altro, per il licenziamento di uno degli esperti dell’analisi costi-benefici sulla Tav.

“Ci sono troppe infrastrutture bloccate dal ministero dei Trasporti. Il Mit deve aiutare la gente a viaggiare e non bloccare porti, aeroporti, ferrovie, tunnel, autostrade. Il vero problema è il blocco di centinaia di opere pubbliche”, ha detto parlando con i giornalisti a Firenze. A chi chiedeva se chiederà un rimpasto di Governo Salvini ha risposto: “Non è questione di rimpasto, se uno fa il ministro ai blocchi stradali, noi siamo al governo per sbloccare le strade, non per bloccarle”.

“Il trambusto intorno al governo è legato”, al taglio dei parlamentari, dice Luigi Di Maio. “Ma ve li immaginate senza poltrona mentre si cercano un lavoro come tutte le persone normali? È quindi chiaro che, chi vuole buttarci giù, è chi vuole restare nella preistoria per tenersi stretto il suo posto a Roma”. “Ma noi non ci arrendiamo. Taglieremo i parlamentari e cambieremo davvero il Paese. Ormai – conclude – manca davvero poco. Meno di due mesi!”.

Intanto il governatore del Veneto Zaia difende il progetto dell’autonomia. “I vantaggi dell’Autonomia – sottolinea – sono l’efficienza e la responsabilità, soprattutto premiare le virtuosità, ma non si creerà un Paese di serie A e di serie B”. “Questa è una brutta manfrina – aggiunge – che non vogliamo più sentire”. La verità, per Zaia, “è che da un lato i cittadini avranno risposte celeri e avranno viste ridotte le catene decisionali. Dall’altro per quanto riguarda i cittadini del Sud finalmente riusciranno a misurare la qualità dei loro amministratori, perchè questa è la verità”. “Oggi già abbiamo un esempio di Autonomia, che è quella della sanità: non c’è l’Autonomia del Veneto, non c’è quella della Lombardia o dell’Emilia Romagna ma nella sanità tutte le regioni hanno un budget e la gestione della sanità – spiega -. Se ci sono ancora regioni che vedono i loro cittadini costretti a fare le valigie per andarsi a curare fuori regione, molto probabilmente il problema non è dell’Autonomia ma della mala gestio da parte di qualcuno”. “Noi abbiamo fatto un progetto serio, validato a livello scientifico: non vogliamo la secessione dei ricchi, non possiamo accettare che si dica che vogliamo creare un Paese di serie A e di serie B, vogliamo solo l’efficienza, la responsabilità e la modernità di questo Paese”. Lo sottolinea il governatore del Veneto Luca Zaia.

Fico, qualsiasi intesa passerà in Parlamento – “L’autonomia regionale non deve dividere il Paese, non deve lasciare il Sud nella condizione economica in cui si trova ma deve essere un’autonomia che dà qualche potere in più alle Regioni. L’Italia è unita, una e indivisibile e bisogna lavorare e coordinarsi insieme. Qualsiasi sia l’intesa, passerà in Parlamento”. Lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico a Napoli commentando le polemiche degli ultimi giorni.




Roma, Fori Imperiali: stretta dei carabinieri nell’area monumentale: 3 persone arrestate, 8 denunciate, 9 “salta-fila” illegali sanzionati e 32 richieste di “daspo”

ROMA – Dalla mattinata di ieri fino a tarda sera, i Carabinieri della Compagnia Roma Centro, coadiuvati dai militari dell’8° Reggimento Lazio, del Nucleo Radiomobile Sezione Moto, Compagnia Speciale con il supporto del personale della Polizia Locale Roma Capitale, a conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio, finalizzato a contrastare varie forme di degrado, illegalità e abusivismo commerciale, nell’area del Colosseo, Fori Imperiali e Piazza Venezia, hanno arrestato 3 persone, denunciate altre 8 in stato di libertà, sanzionato 32 venditori ambulanti di cui 9 salta-fila illegali.

A finire in manette 3 persone, tutti cittadini di origini nord-africane, arrestati per furto aggravato. I tre sono stati sorpresi dai Carabinieri subito dopo aver borseggiato una turista.

Sono 8 invece le persone denunciate in stato di libertà per molestie e disturbo alle persone con richieste insistenti di elemosina o vendita di oggetti. Le varie pattuglie dei militari hanno pizzicato 23 persone sorprese a vendere prodotti non alimentari senza alcuna autorizzazione e nei loro confronti sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di euro 118.772.

Nei confronti di altri 9 soggetti, salta-fila illegali, sono scattate altre sanzioni amministrative per esercizio di lavori e/o professioni, in aree e spazi pubblici, senza autorizzazione. Infine sono state 32 le persone segnalate al Questore per il Daspo Urbano.




Fiumicino, di nuovo atti vandalici alla scuola di Passoscuro

FIUMICINO (RM) – Vandalizzata la palestra della scuola di Passoscuro: durante la scorsa notte sono stati rotti i vetri, messo a soqquadro i locali e scassinato le porte.

“Era già accaduto venerdì, – racconta l’assessore alla Scuola Paolo Calicchio -e già allora avevo provveduto a sporgere denuncia. Oggi – spiega Calicchio – sono tornato dai Carabinieri di Passoscuro per quest’ennesimo atto di vandalismo. È inaccettabile che qualcuno decida di distruggere il patrimonio pubblico dei nostri giovani per una bravata o solo per il gusto di farlo. Spero che al più presto vengano individuati i responsabili dell’accaduto, per i quali ho richiesto il risarcimento dei danni, e che atti del genere non si ripetano più”.




Il braccio pesante di Giulia Rossi nel roster di Emiliano Giandomenico

Cresciuta nel vivaio della Vbc Viterbo, con la quale ha fatto incetta di trofei, Giulia Rossi, Red per gli amici,è stata una delle protagoniste della storica scalata alla B2 dello scorso anno. Diciotto anni, schiacciatrice, 180 cm di pura potenza, frequenta lo Scientifico “Paolo Ruffini” e dalla scorsa stagione è arbitro territoriale Fipav.
So che hai parlato con il nuovo coach, che impressione ti ha fatto e, soprattutto, cosa pensi si aspetti da te?
“Mi piacciono i caratteri forti e lui sicuramente per quel poco che ho visto lo ha. Da quello che ho capito vorrebbe riuscire a migliorare e a far crescere una squadra di ragazze giovani e spero tanto di riuscire, insieme a lui, a superare alcune difficoltà e alcuni miei punti deboli. Spero di non deluderlo, Di sicuro darò il massimo”.
Lo scorso anno hai avuto problemi a trovare continuità nelle prestazioni anche per una serie di fastidiosi infortuni che hanno pregiudicato il tuo rendimento e che, per fortuna, sembrano sul punto di risolversi.
“Sì purtroppo la passata stagione sono stata ferma per vari periodi e non ho potuto dimostrare appieno le mie capacità, non ho avuto continuità e purtroppo sono stata sfortunata. Ora devo affrontare una riabilitazione per la spalla che durerà tutto l’anno (sarò seguita dal preparatore Simone Di Serio), non vedo l’ora di poter tornare a giocare”.
Come riesci a conciliare sport e studio?
“Come conciliarli? Semplicemente con la passione… ognuno fa dei sacrifici per ciò in cui crede. Sarà difficile, anche perché quest’anno dovrò affrontare l’esame di maturità. Stranamente però mi sono accorta che più mi alleno è più studio, nel momento in cui mi fermo poi non faccio più nulla. Quindi spero che tutti gli allenamenti servano a stimolare anche lo studio per quest’anno!”.
In bocca al lupo, Giulia!




Catania, riempie di botte e minaccia la madre

Catania – La Procura Distrettuale della Repubblica, nell’ambito di indagini a carico di S.M., di anni 47, indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione, commessi in danno della madre, di anni 84, ha richiesto ed ottenuto la misura cautelare degli arresti domiciliari eseguita dai Carabinieri della Stazione di Riposto (CT).
Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, hanno evidenziato come la parte offesa abbia dovuto patire dal gennaio 2019 ad oggi ogni sorta di vessazione psicofisica ad opera del proprio figlio.
L’uomo, tossico dipendente da sostanze alcooliche, vessava giornalmente l’anziana madre con violenza e minaccia per ottenere il denaro necessario per l’acquisto di bevande alcooliche.
Per raggiungere il suo scopo non esitava a minacciarla anche di morte e a sottoporla ad atti di violenza fisica (quali spintoni e schiaffi) e a distruggere, durante le violente liti, gli arredi di casa.
In tale contesto di violenza la persona offesa è stata costretta a rifugiarsi, in più occasioni, presso vicini di casa fino a quando non ha trovato il coraggio di denunciare il figlio ai carabinieri i quali, già intervenuti in casa della vittima per scongiurare l’ennesima aggressione, hanno acquisito tutti gli elementi utili per richiedere ed ottenere la misura cautelare.




F&D H2O, under 19: Velletri quinta in Italia dopo le finali scudetto a Firenze

Spedizione a Firenze per l’Under 19 dell’F&D H2O Velletri. La squadra allenata da mister Di Zazzo si è qualificata alle final eight e in terra toscana si è giocata lo scudetto insieme alle più titolate compagini d’Italia. Una rete subita a sette secondi dalla fine della gara valevole per i quarti di finale è valsa l’eliminazione per le veliterne, poi in vasca per le restanti gare volte a definire il posizionamento finale. Alla fine dei conti l’F&D H2O è quinta in Italia, risultato lusinghiero ma allo stesso tempo stretto al club del presidente Perillo, partito con buone ambizioni e capace comunque di giocarsela alla pari con le altre squadre. Nella prima giornata l’F&D H2O ha perso contro il Plebiscito Padova (11-18). Nella seconda gara è arrivato un ko contro Florentia (5-10), mentre nel terzo match è arrivata una vittoria ai danni del Varese (7-6). Si decide tutto ai quarti, dove le gare sono a senso unico (Florentia batte Plebiscito 6-1, Ekipe batte Milano 15-0, Bogliasco supera Varese 12-1) tranne quella tra Trieste e F&D H2O, terminata 6-5 in favore delle avversarie con la rete della vittoria arrivata a sette secondi dalla sirena finale, quando tutti avevano già la testa ai tiri di rigore. Nelle semifinali per il quinto/ottavo posto, la squadra di Di Zazzo ha superato Milano 15-1 e poi Plebiscito Padova 10-7 chiudendo quindi quinta. Sugli scudi l’atleta Francesca Colletta, già titolare in questa stagione di A1, con ben venti reti che significano il titolo di capocannoniere della final eight. Un’esperienza positiva ma non gratificante al 100%, come dichiarato dal presidente Francesco Perillo: “Sicuramente la palla è rotonda, gli arbitraggi hanno il loro peso e il quinto posto non è negativo, però sono convinto che questa squadra potesse senza presunzione ambire ad un posto tra le prime quattro. Sarà per la prossima e speriamo bene per l’Under15 che ad agosto giocherà le sue finali scudetto”.




Rugby Frascati Union 1949, il dg Spagnoli: “Che emozione la nostra squadra femminile in serie A”

Frascati (Rm) – Nelle scorse ore la Federazione Italiana Rugby ha diramato il comunicato delle squadre partecipanti al prossimo campionato di serie A femminile e tra queste compare il nome del Rugby Frascati Union 1949. Il sodalizio tuscolano culmina in questo modo un lavoro intensissimo iniziato tre anni fa con un piccolo gruppo di ragazze che nel tempo è cresciuto notevolmente sia dal punto di vista numerico che della qualità tecnica. “Vedere il nome del Rugby Frascati Union 1949 nel massimo campionato femminile nazionale è sicuramente un’emozione – dice il direttore generale Antonio Spagnoli – Questo risultato è il frutto del lavoro portato avanti da Laura Scisciani e da tutto lo staff del settore femminile con la fondamentale collaborazione di Cristina Tonna. L’approdo in serie A deve rappresentare un punto di partenza e non uno d’arrivo per il Rugby Frascati Union 1949”. Il dg tracia anche un bilancio e poi parla delle prospettive del settore maschile. “La retrocessione della serie B è stata sicuramente inaspettata, siamo tuttora convinti che la squadra meritasse la salvezza per valori tecnici. In ogni caso non ne facciamo un dramma perché queste esperienze possono anche essere utili per crescere e stiamo già lavorando per costruire un gruppo competitivo nella prossima annata. Inoltre continuiamo a ottenere soddisfazioni con il nostro settore giovanile: nella stagione 2019-20 avremo una squadra Under 14 tutta nostra, frutto del lavoro iniziato appena due anni fa sul minirugby. Al contempo, schiereremo una Under 16 in collaborazione con Arnold con cui metteremo in campo una franchigia nell’Under 18”.
Tornando a parlare della grande notizia della squadra femminile che approda in serie A, è Cristina Tonna a fare un’ulteriore riflessione. “Le ragazze affronteranno questa avventura con tanta voglia di imparare e di confrontarsi con il livello rugbystico più alto che c’è in Italia. La serie A sarà la punta dell’iceberg di un movimento che conterà ancora sull’Under 14 e sull’Under 16, mentre giocheremo solo qualche tappa del campionato Under 18 visto che diverse ragazze faranno parte del gruppo della prima squadra”.




Roma, la banda dei dipendenti infedeli ACEA: 9 persone indagate per corruzione e frode

ROMA – Nell’ambito di una lunga e articolata attività di indagine condotta dagli investigatori del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche – CNAIPIC del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, è stata data esecuzione, con l’ausilio di personale del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, alle perquisizioni locali e personali eseguite nei confronti di 9 persone, che, in concorso tra loro, avevano messo i piedi una complessa ed articolata attività criminale.

Al vertice del sistema 2 dipendenti infedeli di ACEA, oltre ad alcuni tecnici della municipalizzata ed elettricisti specializzati

Contestati agli indagati, a vario titolo, i reati di corruzione e frode

Nel corso delle attività, svolte grazie alla collaborazione di ACEA e l’importante apporto della Protezione Aziendale e dei tecnici verificatori dell’azienda capitolina, è stato dato seguito inoltre a 10 provvedimenti di sequestro, con i quali sono stati assicurati altrettanti contatori manomessi dal sodalizio criminale, nell’ambito dei servizi offerti ai “clienti”, nella quasi totalità dei casi esercizi commerciali (bar, ristoranti, supermercati) i cui titolari sono stati denunciati per corruzione e frode.

I provvedimenti, emessi dalla Procura della Repubblica di Roma, che ha coordinato la complessa attività investigativa, sono stati eseguiti all’interno delle abitazioni ove gli autori del reato risiedono, nei luoghi ove questi prestano le loro opere professionali e nei siti ove sono stati manomessi i contatori.

Come riscontrato dagli investigatori diversi indagati fruivano a loro volta dei sistemi alterati, lucrando, in danno della municipalizzata capitolina, fino al 75 % dell’effettivo consumo ovvero, addirittura, fruendo di allacci totalmente abusivi alla rete di distribuzione elettrica.

Oltre ai contatori oggetto di provvedimento di sequestro, sono stai repertati decine di rilevatori in uso agli indagati già manomessi o pronti per la manomissione. Sequestrati ai tecnici del sodalizio punzonatrici provento di furto o con matricole abrase, utilizzate al momento dell’ alterazione dei contatori.




Autonomia, niet di Fontana e Zaia su “farsa”

Il premier Giuseppe Conte, si apprende da fonti di Palazzo Chigi, ha preso atto della lettera dei governatori Fontana e Zaia e, soprattutto, ha registrato un cambio di toni, che prelude a una corretta interlocuzione istituzionale.

Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, e del Veneto, Luca Zaia, non firmeranno l’intesa sull’autonomia “se si continua con una farsa”. Lo hanno scritto in una lettera aperta al premier. “Signor Presidente – è l’esortazione dei governatori -, arrivi al più presto a trovare una intesa coi ministri, formuli una bozza di intesa seria da proporci, quindi con altrettanta velocità saremo in grado di replicare in modo costruttivo”. “Al Presidente del Consiglio deve essere però chiaro – hanno avvertito Zaia e Fontana – che noi non firmeremo un accordo senza qualità come quello per ora che si sta profilando. Lei si assumerà la responsabilità quindi di aver negato quanto è stato chiesto da referendum, da milioni di elettori veneti e lombardi, da risoluzioni dei consigli regionali approvati all’unanimità”. “Per parte nostra vogliamo mantenere fede all’impegno assunto con i nostri cittadini – hanno assicurato -. Presidente Conte, Lei ha l’opportunità di scrivere una pagina di storia di questa Repubblica. Se non la scriverà Lei, lo farà qualcun altro. Perché la spinta verso l’autonomia e verso la responsabilità nei confronti dei cittadini è ormai inarrestabile”

Fontana e Zaia, autonomia vera non pannicello caldo – “Noi restiamo aperti al dialogo con Lei, Presidente Conte, e pronti a cambiare opinione se il testo delle intese sarà capace di rispondere alle esigenze della vita vera che abbiamo provato a descrivere. Ma – hanno sottolineato – se si continua con una farsa, come accaduto finora, e’ evidente che non firmeremo nulla”. “Nessuno vuole aggredire l’unita’ nazionale, nessuno vuole secessioni. Lei sa bene quanti e quali Ministri si sono impegnati in questa irresponsabile gara a spararla più grossa. Vogliamo una autonomia vera, non un pannicello caldo che produrrebbe ulteriori guai”. “Ci sentiamo tutti profondamente feriti quando leggiamo le Sue esternazioni, Presidente Conte, soprattutto dopo colloqui diretti durante i quali – ricorderà benissimo – abbiamo più volte sottolineato che non si chiedono più risorse, ma semplicemente la possibilità di spendere in autonomia quelle che ci sono già assegnate”: così hanno scritto in una lettera aperta al premier Giuseppe Conte i presidenti di Lombardia e Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia.

Conte, ‘basta insulti, vedrò governatori’ – Basta con gli insulti, serve rispetto, ed è ingeneroso sostenere che il governo è poco attento alle richieste delle Regioni. Con una lettera aperta al Corriere, il premier Giuseppe Conte si rivolge ai cittadini della Lombardia e del Veneto e rivendica con forza il lavoro che il governo sta facendo sull’autonomia differenziata. Spiega che essa non è una bandiera regionale da sventolare, ma una riforma che farà bene all’Italia intera, e si dice pronto ad incontrare i governatori anche prima di portare la bozza finale in Consiglio dei ministri.

Musumeci, Conte convochi tutte le regioni – “Chiedo formalmente, fin da subito, di procedere alla convocazione di tutte le Regioni italiane. E, in ogni caso, trattandosi di un deliberato del Consiglio dei ministri che incide sugli interessi della Regione Siciliana, voglio sperare che si proceda, come la Costituzione impone, a integrare il governo con la presenza dell’unico presidente di Regione legittimato dal proprio Statuto a partecipare ai lavori”. E’ quanto chiede al premier Conte il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci sul tema Autonomia. “Ho letto sul Corriere la lettera agli ‘italiani del nord’ (e solo a loro!!!), con cui il premier Conte si dice pronto a portare nel prossimo Consiglio dei ministri il testo della riforma sull’autonomia differenziata. Pare di capire che sarebbe un testo diverso da quello che era stato richiesto dai governatori di Lombardia e Veneto”, aggiunge in una nota il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. “Ritiene il presidente del Consiglio, anche alla luce del dettato dell’articolo 10 della legge costituzionale che ha modificato il titolo V – continua – che sia sensato procedere a un deliberato del governo nazionale senza avere mai convocato a Palazzo Chigi tutti i presidenti di Regione? Ritiene Conte che sia sensato andare verso un testo che raggiunge il duplice effetto di scontentare i richiedenti ed essere totalmente sconosciuto agli altri?”.