Velletri, in manette 43enne: ha minacciato di morte l’ex fidanzata e aggredito l’attuale compagno con un pugno al volto

E’ un 43enne originario di Velletri l’uomo che ieri si è recato ad Ostia a casa dell’ex compagna minacciandola di morte e colpendo il suo attuale compagno con un pugno al volto, per poi allontanarsi.

Dalla prima attività investigativa effettuata dagli agenti del commissariato di Ostia, intervenuti sul posto, è emerso che l’aggressore, residente a Velletri, avesse dei precedenti di polizia per detenzione illecita di armi comuni da sparo.

Immediata la comunicazione ai poliziotti del commissariato di Velletri che, organizzatisi con personale specializzato, visto il tenore della segnalazione, hanno fatto irruzione nell’abitazione dell’uomo.

Qui gli agenti hanno rinvenuto una pistola Glock, camerata con una cartuccia e rifornita con un caricatore con 17 cartucce, una pistola ad aria compressa munita di pallini, due balestre, 6 frecce, un pugnale di colore nero, due kit per la pulizia delle armi. Nella camera da letto poi, sono stati trovati 9.60 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e sostanze dopanti. Altri proiettili di cui 1 proiettile calibro 257 magnum, 55 proiettili calibro 9×21 e quattro caricatori, erano all’interno di un borsello poggiato sulla rete di recinzione del giardino.

Al termine dell’operazione, C.A., già destinatario di un divieto di detenzione armi e munizioni emesso dal Prefetto di Roma nel 2009, è stato arrestato. Dovrà rispondere dinanzi all’autorità giudiziaria dei reati di detenzione di armi clandestine e spaccio di sostanze stupefacenti. La pistola marca Glock, infatti, è risultata provento furto




Lega presenta mozione di sfiducia a Conte. Salvini: “Chi perde tempo vuole solo salvare la poltrona”

Rotti gli indugi, la Lega deposita in Senato la mozione di sfiducia a Giuseppe Conte, chiedendo di metterla ai voti ‘al più presto’. E il Presidente del Senato Elisabetta Casellati ha convocato la conferenza dei capigruppo per lunedì 12 agosto alle ore 16. La data della discussione della mozione di sfiducia al premier sarà fissata in quella circostanza.

La Lega rimarca anche che Conte non era in Aula sulla Tav a ribadire il sì, e ha così creato ‘il paradosso della spaccatura, come su altri temi’. Salvini, da Termoli, afferma: ‘Sento toni simili tra Pd e Di Maio, sarebbe incredibile che ci fosse un governo così. Conte mi ha sempre detto: mai un altro governo’. Pronta la replica di M5s: “Caro Salvini stai vaneggiando, inventatene un’altra per giustificare quello che hai fatto, giullare”. “Questa storia di Di Maio-Renzi è una fake news di Salvini per nascondere il tradimento del contratto di governo e del Paese”, conclude la nota M5s.

E da Facebook anche Davide Casaleggio attacca il ministro dell’Interno: “Salvini sta giocando d’azzardo con la vita degli italiani per un (presunto) tornaconto personale, ma soprattutto perché non vuole tagliare le poltrone” in Parlamento.

“Le ultime elezioni fatte in autunno sono quelle nel 1919, proprio perché non avere un governo mentre si fa la legge di bilancio espone al rischio concreto di far scattare” gli aumenti Iva. “Se dobbiamo andare a elezioni andiamo il prima possibile. Prima si faccia il taglio dei parlamentari, anche ad agosto, servono due ore”, scrive Casaleggio.

Salvini intanto chiama tutti i parlamentari della Lega lunedì a Roma. ‘Spero che Conte arrivi in Parlamento già la prossima settimana’, annuncia il leader leghista replicando al premier Conte che aveva chiesto di chiarire le ragioni della crisi davanti alle Camere.

E M5s valuta la possibilità di chiedere la convocazione straordinaria della Camera, prima che venga votata la mozione di sfiducia al governo, per approvare in via definitiva la riforma costituzionale per il taglio dei parlamentari.

Il M5s potrebbe farlo a norma dell’articolo 62 della Costituzione, che stabilisce che ciascuna Camera possa essere “convocata in via straordinaria per iniziativa di un terzo dei suoi componenti”. Il gruppo M5s è composto da 216 deputati: ne bastano 210. Salvini invece vuole stringere i tempi: “Chi perde tempo vuole solo salvare la poltrona”. In vista delle elezioni, con la Lega si fa avanti Giorgia Meloni: “Noi le alleanze le facciamo prima del voto e non dopo – dice la leader di FdI – perché vogliamo essere chiari. Non avrebbe senso rischiare – sostiene – di fare un altro governo con un gioco di palazzo dopo il voto, piuttosto che un’alleanza che gli italiani invocano da mesi”. Entra in campagna elettorale anche Zingaretti, secondo il quale la sfida “non è persa: il populismo al governo ha fallito – sostiene – e Salvini ha accelerato la crisi perché ha paura di fare la manovra”. Dal centrodestra, Toti assicura che il suo movimento ‘Cambiamo’ parteciperà alle elezioni. “Siamo con chi difende gli interessi nazionali del Paese – dice – e vogliamo cambiare il centrodestra: nessuno pensi di tornare a coalizioni del passato. Secondo l’Osservatore Romano, “il Paese si prepara a una campagna elettorale che si prevede senza esclusioni di colpi”, che evidenzia come l’ipotesi di tornare alle urne ad ottobre “confliggerebbe con le scadenze legate al bilancio”.
La Borsa di Milano peggiora, lo spread tra Btp e Bund sale. Colano a picco le banche.




Roma: ragazzino spedito in casa famiglia a tempo record. I Servizi sociali conoscevano la decisione prima che fosse emanata? Il padre vicino all’ex Giunta Alemanno

ROMA – Il decreto è stato emesso il 5 agosto e un giorno dopo i Servizi sociali del Municipio V di Roma avevano già trovato una casa famiglia in cui alloggiarlo: capita a un bambino romano, che da qualche mese vive in Umbria con la madre, al centro di una separazione dei genitori piuttosto conflittuale.

“I Servizi sociali asseriscono che la loro sia stata una scelta scrupolosa, che hanno valutato bene la comunità migliore per lui: ma come hanno fatto in così poco tempo?” domanda l’avvocato Francesco Miraglia, che assiste la madre. “Meno di due giorni di tempo non sono certo sufficienti: o sono davvero così tanto scrupolosi al Municipio V? E perché il tribunale è già pronto ad accusare la madre, con cui il ragazzino di dieci anni sta vivendo, di mancata esecuzione dolosa del provvedimento del giudice se non ottempererà in poche ore al provvedimento, obbligandola a tornare a Roma? Perché tanta fretta? Che pressioni hanno avuto? Mi meraviglio di cotanta celerità dimostrata in questo caso dal Tribunale di Roma, dove io stesso ho cause pendenti dall’inizio dell’anno per le quali non è stata ancora emessa sentenza”.

Il padre è un personaggio in vista, vicino all’amministrazione romana dell’ex sindaco Gianni Alemanno

“Non esiste urgenza alcuna per assumere tale provvedimento, dal momento che il ragazzino sta bene con la madre. Diversamente da come sta con il padre, che lui non vuole più vedere e che è stato accusato dall’ex moglie di maltrattamenti”. A sentenziare così velocemente è stata la Corte d’Appello, dopo aver rigettato il ricorso presentato dalla donna. “Madre e figlio sono in vacanza, ma le viene intimato di portare subito il figlio in comunità, pronti ad accusarla di mancata esecuzione del provvedimento” prosegue l’avvocato Miraglia, “ma non è lei la “cattiva”, non è lei che il ragazzino non vuole più vedere, non è lei che lo maltratta. Qualcuno, infatti, oltre a scagliarsi contro questa donna che si è allontanata da Roma proprio per garantire la serenità al figlio, si è chiesto come sia questo padre prima di strappare il bambino alla madre e di affidarlo con tanta velocità a una comunità? Per favorire la posizione del padre sono disposti a rendere infelice, allontanandolo da casa, un bambino di dieci anni? Tra l’altro il bambino sta bene, in sostanza è in vacanza, non certo in pericolo di vita!”.

Non essendoci quindi tutta questa urgenza, l’avvocato Miraglia ha chiesto del tempo prima che venga reso esecutivo il provvedimento e che il ragazzino venga portato in casa famiglia, così da prepararlo bene a questo cambiamento che sconvolgerà la sua vita: ma ha ottenuto soltanto un secco e ostinato diniego. “Un dispetto crudele sulla pelle di un povero bambino innocente” conclude l’avvocato Miraglia.




Football Club Frascati riparte dalla Seconda. Stella: “E’ un piacere tornare all’ombra del Tuscolo”

Frascati (Rm) – La prima squadra del Football Club Frascati giocherà in Seconda categoria. Quello che il club dei presidenti Claudio Laureti e Stefano Lopapa sperava da tempo, è stato ufficializzato dal Comitato regionale nel comunicato di venerdì scorso. La società tuscolana sta lavorando per completare il gruppo allenato da mister Mauro Fioranelli e in tal senso si sta muovendo anche il neo dirigente responsabile della prima squadra Fabio Stella. “Il nostro sarà un gruppo sostanzialmente giovane perché il tecnico è stato spesso abituato a lavorare coi ragazzi – dice Stella – Ovviamente in organico ci sarà qualche elemento di esperienza come il già annunciato bomber Romei e inoltre verranno aggregati alla prima squadra alcuni elementi classe 2000 della vecchia Under 19 provinciale. Poi dal 2 settembre, giorno d’avvio della preparazione, il mister valuterà anche gli elementi che si presenteranno per provare con il nostro gruppo: siamo fiduciosi di poter allestire una squadra competitiva, l’obiettivo è quello di salire al più presto di categoria anche se come sempre sarà il campo a dare il suo verdetto. Comunque il progetto del Football Club Frascati è solido e si basa su una struttura societaria forte, non si può che crescere”. Oltre alle firme già annunciate del già citato Romei e di Bruni, Bocci, Corona, Costantini, Cignitti (nella foto con Stella), Calicchio e Taraborelli, la società ha ufficializzato gli innesti di Omar Atiqi (altro ex allievo di Fioranelli) e del centrocampista Gianluca Rettagliati (di ritorno a Frascati). Di fatto anche per Stella si è trattato di un rientro all’ombra del Tuscolo. “Ho avuto diverse esperienze qui a Frascati e mi fa piacere tornare a lavorare in questo ambiente. Negli ultimi mesi della scorsa stagione avevo seguito l’Under 19 provinciale dell’Atletico Morena anche per fare un’esperienza nuova, ma ora con grande entusiasmo torno a lavorare con mister Fioranelli e spero di poter dare il mio contributo alla costante crescita del Football Club Frascati”.




Clima, rapporto IPCC: proteggere le foreste e riformare il sistema agro-alimentare per vincere la sfida

Proteggere le foreste e proporre un nuovo paradigma per il sistema agro-alimentare: secondo il nuovo rapporto dell’IPCC (Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici) sui cambiamenti climatici e l’uso del suolo, sono queste le soluzioni alla crisi climatica ed ecologica che stiamo affrontando.
«Il suolo e la biodiversità stanno soffrendo una pressione enorme a causa dell’aumento della deforestazione in Amazzonia e degli incendi che proprio in questi giorni stanno devastando Siberia e Indonesia» dichiara Martina Borghi, campagna foreste di Greenpeace Italia. «Questi fenomeni hanno un impatto diretto sulla vita di milioni di persone e sul clima, poiché minacciano la nostra sicurezza alimentare favorendo la desertificazione e il degrado del suolo. Alla luce del nuovo rapporto IPCC, i governi dovranno perciò aggiornare e migliorare i propri piani d’azione per mantenere l’innalzamento delle temperature globali sotto il grado e mezzo».

Dal rapporto dell’IPCC, emerge che dal periodo preindustriale la temperatura sulle terre emerse è già aumentata di 1,53 gradi centigradi. La media globale dell’aumento è di 0,87 tenendo conto della variazione di temperatura sopra gli oceani. Più di un quarto della terra del Pianeta è soggetta al “degrado indotto dall’uomo” e la produzione di bioenergia può rappresentare un pericolo consistente per la sicurezza alimentare e la degradazione del suolo. Il rischio infatti è quello di privarci di preziosi terreni agricoli, spostando piantagioni e pascoli per il bestiame in aree naturali di grande importanza per la conservazione della biodiversità e la salvaguardia del clima, come le foreste.

«Lottare contro i cambiamenti climatici è complicato, ma le soluzioni ci sono e bisogna agire immediatamente. Chiediamo ai governi e alle multinazionali di promuovere pratiche agricole sostenibili ed ecologiche, ma nel frattempo anche noi possiamo fare la nostra parte: una dieta più sana, con meno carne e pasti più ricchi di verdure e proteine di origine vegetale, aiuterà a migliorare l’equilibrio tra ecosistemi naturali e terreni per la produzione agricola» conclude Borghi.

Il rapporto dell’IPCC fornisce anche altri importanti elementi:

  • Concentrarsi unicamente sull’uso del suolo non basterà per vincere la battaglia contro i cambiamenti climatici: per quello è fondamentale procedere all’eliminazione graduale dei combustibili fossili.
  • Il 23 per cento delle emissioni umane di gas a effetto serra deriva proprio dalla deforestazione, dagli incendi e dall’agricoltura industriale.
  • Negli ultimi 60 anni il consumo di carne è più che raddoppiato e il suolo è stato convertito a uso agricolo ad un ritmo senza precedenti nella storia umana.
  • Nel mondo ci sono circa 2 miliardi di adulti in sovrappeso o obesi, mentre 821 milioni di persone sono denutrite: questi dati evidenziano la necessità di riformare l’attuale sistema alimentare.



Roma, metro A: la fermata Barberini riapre a novembre… (forse)

ROMA – La fermata Barberini della Linea A potrà riaprire non prima della “metà di novembre”. È quanto ha riferito Renato D’Amico, Direttore dell’Esercizio Atac della metro A e B, durante la seduta della commissione capitolina Trasparenza del 8 agosto, presieduta dal consigliere Dem Marco Palumbo.  Salvo ulteriori intoppi, meglio essere chiari fin dall’inizio.

“La stazione è sequestrata”, ha spiegato il dirigente dell’Azienda comunale di trasporto, “e il 6 agosto abbiamo presentato istanza di dissequestro sulla base del cronoprogramma dei lavori presentato dalla ditta Otis [ditta incaricata dei lavori sulle scale mobili, ndr). Aspettiamo di poter entrare per effettuare i lavori sulle 4 scale. I tempi che sono previsti da Otis per i lavori sono: fine settembre per i lavori sulla prima coppia di scale, fine ottobre per la seconda coppia di scale. Quindi prevediamo nelle prime settimane di novembre di avviare le verifiche necessarie sulle stesse e poi riaprire la stazione, perché la riapertura deve avvenire in sicurezza e senza ombre”.

“La città è vittima della maledizione delle scale mobili”, ha tuonato Svetlana Celli, capogruppo della Lista Civica Roma Torna Roma, “sì, è sicuramente una maledizione a tenere chiuse le stazioni della metropolitana a Roma per almeno 9 mesi. Non si spiegano tempi tanto lunghi in una Capitale Europea, meta di turismo internazionale, per di più in una zona centrale della città”.

“I
tempi sulla possibile riapertura, che è stata ipotizzata per novembre”, ha
rincarato la dose, “sono davvero inconcepibili. Oltretutto, se non ci fosse
stata la commissione Trasparenza, che ho espressamente richiesto per le difficoltà
oggettive dei cittadini e dei commercianti della zona, incontrati dopo le
battaglie per la riapertura della fermata Repubblica,
nessuno dell’Amministrazione Capitolina si sarebbe degnato di dare informazioni
precise. Per questo, come fatto per Repubblica, annuncio che presenterò una
mozione analoga a quella approvata all’unanimità per chiedere la riduzione
delle imposte comunali ai commercianti”.

“Ricordo
a chi siede in Campidoglio che sono tutti lì su mandato dei romani e che ai romani
sono tenuti a rispondere e nel loro interesse a gestire la cosa pubblica. Ma il
rispetto per i cittadini è l’ultimo degli interessi di questa maggioranza,
dimostrato anche dall’assenza oggi dell’assessore competente. Una mancanza di
rispetto verso i cittadini e i commercianti che hanno chiesto più volte un
incontro mai concesso. A mancare in questa città”, conclude la consigliera
Celli, “è ancora una volta la politica, quella che ci mette la faccia e si
assume le responsabilità delle scelte e delle decisioni”.




Roma, la Raggi presenta il PUMS e cerca di sfatare un mito: “M5S favorevole alle grandi opere… utili”.

ROMA – Nuove infrastrutture su ferro tram e metro, piste ciclabili, nodi di scambio, trasformazione delle linee ferroviarie in metropolitane. Sono i punti cardini del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), votato a maggioranza dell’Assemblea Capitolina e presentato nella giornata del 7 agosto in Campidoglio. Un percorso avviato nel 2016, scandito dalla partecipazione dei cittadini, associazioni, comitati di quartiere e Municipi, con l’obiettivo di dotare Roma, nei prossimi dieci anni, di un sistema di trasporto sostenibile e integrato con la mobilità dolce, attraverso interventi a medio e a lungo termine. “Oggi gli spostamenti di auto e moto sono più del 64 per cento e solo il 36 per cento utilizza i mezzi pubblici, bici e sharing”, ha dichiarato la Sindaca Virginia Raggi. “Con il Pums avremo una completa inversione di marcia: parliamo del 52 per cento di spostamenti con i mezzi pubblici e del 48 per cento con quelli privati”.

Estensione metro. Oltre all’ammodernamento della
Linea A e B della metropolitana e la chiusura dell’Anello Ferroviario, il Piano prevede l’incremento dei chilometri
delle sotterranee: prolungamento della metro “A” da Battistini alla stazione FL3
Monte Mario, passando per Torrevecchia (5,2 Km e 4 fermate); prolungamento
della “B” da Rebibbia a Casal Monastero (2,9 Km e 2 fermate);
il prolungamento della “B1” da Jonio
a Colle Salario (5,1 Km e 5
fermate); il completamento della tratta Colessio-Farnesina
della Linea C (6,5 km e 7 fermate) e
la realizzazione della Metro D OjettiEur Agricoltura (18,8 Km e 19 fermate).
Per un totale di 38,5 km di
estensione.

Ferrovie concesse. La rinnovata “cura del ferro” in
salsa pentastellata contempla inoltre, la trasformazione in metropolitana sia
della Roma-Lido (Metro E) che della tratta urbana Flaminio-Montebello (Metro F) della Roma-Civita Castellana-Viterbo; visioni, però, che appaiono in
contrasto con quanto stabilito dalla Regione
Lazio
. La terza
ex-concessa, l’attuale Laziali-Centocelle,
sarà, invece, trasformata in un metrotram
con l’estensione da un lato a Termini
e dall’altra a Tor Vergata via Giardinetti. Certo, una volta definito
il passaggio dell’infrastruttura dalla Regione al Comune e, di conseguenza,
sottratta la linea dalla giurisdizione dell’ANSF, che potrebbe inserirla, considerate le peculiarità e
criticità tecniche, non conformi a quanto dettato nelle sue direttive, in una
sorta di lista nera e chiederne l’immediata sospensione dell’esercizio. Il
tempo stringe.

Funivie. La grande novità del Piano è la
realizzazione dei nuovi sistemi a fune, grande scommessa della Raggi fin dall’inizio
del suo mandato. Quattro le opere individuate, Battistini MACasalotti
(3,8 Km e 7 fermate), Jonio MB1-Bufalotta/Porta
di Roma
(3,6 Km e 7 fermate), Eur
Magliana
MB/MDVilla Bonelli FL1 (1,0 Km e 3 fermate) e Clodio-Ponte
della Musica
.

Tranvie. Grande investimenti sono inseriti anche
per l’ampliamento dell’odierna rete tranviaria con oltre 58 chilometri di sviluppo,
altro discorso di indiscussa importanza. Prevista la realizzazione della Verano-Stazione Tiburtina e i
collegamenti Largo Corrado Ricci-Piazza
Venezia
, Subaugusta- Ponte Mammolo e,
infine, Torre Angela MC-Anagnina MA,
anch’esso già inserito nel Piano
Regolatore Generale
. Nel PUMS trova inoltre spazio la famigerata TAV, per troppi anni rimasta nel
cassetto, con la costruzione dell’asse tranviario Termini-Venezia-Risorgimento.

Mobilità Dolce. Una nuova rete di ciclabili e
isole pedonali. Obiettivo del Piano realizzare altri 293 chilometri di nuovi
percorsi ciclabili, nuove interconnessioni, definite grazie alle proposte
pervenute dal processo partecipativo. Implementare le aree pedonali e zone 30
non solo nel centro città, ma anche nelle periferie di Roma, favorendo la
valorizzazione degli spazi verdi, l’integrazione della rete di trasporto con la
mobilità dolce e il coinvolgimento attivo della cittadinanza e delle scuole.

“Roma
si dota finalmente di una vera programmazione sulla mobilità, una strategia
futura di medio e lungo periodo che risponde a una visione precisa di quello che
vogliamo per la Capitale”, spiega la Raggi. “Idee che prendono forma
all’interno di questo corposo documento, che è la base per lo sviluppo di Roma.
Negli anni la nostra città, purtroppo, è diventata a servizio del traffico
privato. Il PUMS rimette al centro la persona, a favore del trasporto pubblico,
con un piano pensato soprattutto per le periferie. Abbiamo immaginato la Roma
del futuro e abbiamo iniziato a costruirla passo dopo passo. Un processo
concreto, reso possibile grazie a una programmazione capillare: dalle nuove
linee tranviarie, alle ciclabili e preferenziali. A dicembre scorso Roma Capitale ha chiesto al Ministero delle Infrastrutture i
finanziamenti per sette progetti contenuti nel PUMS: tre nuove tranvie; il
potenziamento e l’estensione di linee ferroviarie urbane; due funivie e
l’acquisto di nuovo materiale rotabile per la rete tranviaria di Roma”.

La
Sindaca poi, durante la conferenza stampa, tenta di togliersi un macigno dalla
scarpa nell’istante in cui al Senato,
a pochi chilometri di distanza dal Campidoglio, veniva bocciata la mozione NO-TAV del M5S, mandando letteralmente in frantumi maggioranza e Governo. “Sfatiamo
un mito, il MoVimento non è contrario alle grandi opere, noi siamo a favore
delle opere utili”.

“Nei
prossimi dieci anni Roma si doterà della rete di infrastrutture per il
trasporto pubblico su ferro rimasta irrealizzata per decenni”, ha aggiunto Pietro Calabrese, Presidente
Commissione Mobilità, “tutto quello di cui la città ha bisogno, così come
richiesto dalle romane e dai romani, è contenuto nel Piano Urbano della
Mobilità Sostenibile. Ora il nostro obiettivo è realizzarlo. Si guarda al
futuro, non solo a quello prossimo in cui verranno ovviamente costruite le
opere meno impegnative, ma anche ai lavori più complessi che necessitano di una
programmazione di lungo periodo”. Sulla stessa linea il consigliere Enrico Stefàno, uno degli alfieri di
questo progetto. “Il Pums rappresenta una visione di città, un’idea, una
programmazione che mancava da troppo tempo e che consentirà di ottenere dal
Ministero e dalla Regione i fondi necessari alla realizzazione delle opere,
delle infrastrutture che sono fondamentali per il rilancio della città, per
aumentare l’attrattività e la competitività di Roma”.

Per
l’assessore alla Città in Movimento, Linda
Meleo
, “i principi guida del Piano si basano sull’integrazione tra le
diverse tipologie di mobilità, la promozione di diverse modalità di trasporto
alternative all’auto privata, il rafforzamento degli standard di sicurezza nel
trasporto pubblico e per il traffico stradale, l’aumento della capacità di
trasporto pubblico, progetti e strategie per la mobilità dolce e condivisa. Tra
i progetti inseriti nel Pums, e recentemente presentati al Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti per avere accesso ai fondi governativi, ci sono
tre tramvie, due funivie e l’acquisto di nuovi tram”. “È un importante pezzo
della visione che questa Amministrazione ha e che guarda alle città come luoghi
in cui si giocano le sfide del futuro. Un futuro – ha sottolineato Luca Montuori, l’assessore all’Urbanistica
– che si lega anche agli impegni che Roma ha sottoscritto con altre grandi
città del mondo per raggiungere obiettivi condivisi sulla sostenibilità
ambientale, sociale ed economica. Una visione integrata che prevede diversi
interventi sia per quanto riguarda gli obiettivi già definiti e finanziati,
quindi in corso di realizzazione, sia quelli per lo scenario di programmazione
dei prossimi anni. Stiamo dialogando anche con altri attori fondamentali per
raggiungere risultati attesi da tempo, come ad esempio il completamento
dell’anello ferroviario, dello sviluppo dei nodi delle stazioni, sia con il recupero
delle aree urbane esistenti, da piazza dei Cinquecento a piazzale Ovest a
piazzale Ostiense e piazzale Flavio Biondo, che con lo sviluppo delle aree
dismesse previste dall’ambito strategico: la revisione del piano di assetto di
Tiburtina, in collegamento, tra gli altri, con l’area dello Sdo di Pietralata e
di Tuscolana”.

Critica l’opposizione. Da Fratelli d’Italia si è levata la voce del capogruppo Andrea De Priamo sul modus operandi della maggioranza pentastellata: “il documento del Pums, approvato dalla Giunta a febbraio è arrivato in commissione a inizio luglio, venti giorni fa al massimo. Stiamo parlando dell’idea di mobilità sostenibile per i prossimi dieci anni, si tratta di un modo di immaginare il futuro della città. Qualcuno lo può definire il libro dei sogni, ma in ogni caso è uno strumento importante che avrebbe meritato un maggiore rispetto in assemblea capitolina che invece è costretta a lavorare sempre di fretta perché voi arrivate tardi”. “Siamo in forte ritardo nell`approvazione del documento sulla mobilità sostenibile”, ha incalzato invece Ilaria Piccolo, consigliera Pd e vicepresidente della commissione Trasporti. “Peraltro non si è dato corso a sinergie istituzionali utili a rendere più forti i progetti che verranno presentati, così come è accaduto per Milano e la Lombardia. Il nostro voto di astensione al PUMS, nasce dalla constatazione che circa il 90% dei progetti che verranno presentati recuperano piani ideati nelle passate giunte di centrosinistra. Non ci convincono invece progetti poco utili e realistici come la funivia Casalotti-Battistini o il people mover a Ionio. Siamo fortemente contrari al Tram sui Fori Imperiali che non è una strada qualsiasi ma una bellissima passeggiata archeologica”. Inoltre ha precisato che “resta peraltro la preoccupazione per il proseguimento dei lavori della metro C, mentre a Milano si apprestano a dare avvio alla quinta linea metropolitana, che si attesterà nella città di Monza. Sfidiamo ora la Giunta e la maggioranza a tenere fede agli impegni e a realizzare opere importanti e necessarie a cambiare e a rendere più fluida e compatibile la mobilità cittadina. Ci auguriamo che per dicembre tutti i progetti da presentare al bando siano stati redatti correttamente per vincere la competizione con altre città e che gli uffici non siano costretti a riporli nel cassetto per assenza di un minimo cofinanziamento da parte di questa Amministrazione”. “Ogni Amministrazione che si succede alla guida della nostra città presenta un piano per la mobilità, il problema è che sia reso effettivo, che ciò che c’è scritto diventi realtà e non il libro dei sogni”. È stato il commento di Dario Nanni, Coordinatore per Roma e provincia di Italia in Comune. “E poi come ci si può fidare di chi quando era all’opposizione si opponevano al prolungamento della Metro C, presentando atti affinché il suo percorso terminasse a Lodi, ed oggi afferma l’esatto opposto? In tre anni di governo 5 Stelle, abbiamo visto stazioni della metropolitana chiuse per mesi, ascensori e scale mobili rotte, metà degli autobus che non escono dalle rimesse per svolgere il servizio di trasporto pubblico, ed ora vorrebbero far credere che nei prossimi 22 mesi di governo faranno tutto quello che sta nel PUMS? Dove tra l’altro si parla della trasformazione in metropolitana della tratta urbana della ferrovia RomaNord. Cosa intendono per questo? Chiudere il restante tracciato extraurbano, dove sono stati previsti finanziamenti, e sostituirlo con bus? Ce lo spieghino, e lo spieghino soprattutto ai pendolari e ai lavoratori”. “I cittadini – ha concluso – sono stanchi non solo dai disservizi e di una città congestionata, ma soprattutto dal fatto di essere presi in giro, spero che qualcuno prima o poi lo capisca”.




Fine del Governo gialloverde. Salvini: Subito in aula poi al voto

Ore di tensione altissima nel governo con la situazione che sembra precipitare, scambi di accuse tra gli alleati della maggioranza e la Lega che evoca esplicitamente le elezioni. Nel pomeriggio un vertice a Palazzo Chigi tra il premier, Giuseppe Conte, e il vicepremier Matteo Salvini.

Conte a Salvini: ‘In Aula dovrà spiegare le ragioni della crisi’

“Andiamo subito in Parlamento per prendere atto che non c’è più una maggioranza, come evidente dal voto sulla Tav, e restituiamo velocemente la parola agli elettori”. Lo scrive in una nota Salvini.

“Inutile andare avanti a colpi di NO e di litigi, come nelle ultime settimane, gli Italiani hanno bisogno di certezze e di un governo che faccia, non di “Signor No. Non vogliamo poltrone o ministri in più, non vogliamo rimpasti o governi tecnici: dopo questo governo (che ha fatto tante cose buone) ci sono solo le elezioni”. Lo scrive in una nota Matteo Salvini.

Nel M5s cresce l’insofferenza per la il Carroccio. Luigi Di Maio: ‘La Lega ha preso in giro il Paese; votare subito taglio parlamentari, poi le elezioni’. “Una cosa è certa: quando prendi in giro il Paese e i cittadini prima o poi ti torna contro. Prima o poi ne paghi le conseguenze”, sottolinea Di Maio.
“C’è una riforma a settembre, fondamentale, che riguarda il taglio definitivo di 345 parlamentari. E’ una riforma epocale, tagliamo 345 poltrone e mandiamo a casa 345 vecchi politicanti. Se riapriamo le Camere per la parlamentarizzazione, a questo punto cogliamo l’opportunità di anticipare anche il voto di questa riforma, votiamola subito e poi ridiamo la parola agli italiani. Il mio è un appello a tutte le forze politiche in Parlamento: votiamo il taglio di 345 poltrone e poi voto”. Lo dice il vicepremier Luigi Di Maio.

“Con la mossa di Salvini, l’Italia probabilmente perderà importante Commissario europeo alla concorrenza che avrebbe sostenuto il sistema Italia e le nostre imprese in Europa. Non si è mai visto un partito che prende il 34% alle elezioni europee e si condanna in questo modo all’irrilevanza internazionale. Nemmeno Renzi riuscì in tale impresa. Salvini e la Lega stanno danzando sulla pelle degli italiani, complimenti”. Così in una nota il Movimento 5 Stelle Europa definendo un “autogol” la mossa del leader leghista.

Conte ha visto questa mattina il Capo dello Stato. Si è trattato di un colloquio informativo per fare il punto della situazione. Non si è quindi parlato di apertura di crisi e tanto meno di dimissioni del premier. Sono fonti leghiste a sottolineare che Salvini è contrario a ogni ipotesi di rimpasto, in qualsiasi forma.

“Questo politicante di professione manda tutto all’aria per pagare cambiali a parlamentari terrorizzati dal taglio delle poltrone o agli amici del “suocero” Verdini che se la fanno sotto per la riforma della prescrizione che entrerebbe a breve in vigore. Il bello è che dirà in Parlamento che non si possono fare queste cose perchè quelli del 5 Stelle lo trattano male poro amore. Spettacolo da vomito di chi si è mascherato da protettore del Popolo ma che è schiavo del sistema”. Così Alessandro di Battista in un post su fb.

“Siamo pronti alla sfida. Nelle prossime elezioni non si deciderà solo quale governo ma anche il destino della nostra democrazia,della collocazione internazionale del nostro Paese. Il Pd chiama a raccolta tutte le forze che intendono fermare idee e personaggi pericolosi. Da subito tutti al lavoro,insieme,per fare vincere l’Italia migliore”. Lo scrive su Facebook il segretario del Pd Nicola Zingaretti.

“Noi siamo prontissimi, perchè siamo quella forza che ha aperto una grande fase di rinnovamento e che oggi è la vera alternativa a Salvini”. Lo ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti, questa sera a margine della Festa Pd di Villalunga (Reggio Emilia), a chi gli chiedeva se il Pd sia pronto alle elezioni. “Le prossime elezioni – spiega Zingaretti – saranno una scelta tra la Lega di Salvini o il Partito Democratico, che abbiamo rimesso in campo. E dobbiamo chiamare a raccolta tutta quella parte di Italia onesta che vuole il lavoro, la crescita e lo sviluppo, non vuole la cultura dell’odio, che vuole ridare una dignità all’Italia che è isolata nell’Europa e nel mondo, che vuole salvare l’Italia da chi ha promesso la rivoluzione e poi ha reso questo paese più debole e più fragile. Noi diciamo innanzitutto lavoro, scuola, formazione, ripresa produttiva, investimenti, un programma per l’Italia che dia una speranza a questo bellissimo paese”.