Frascati Sporting Village (padel), Frabollini e D’Angelo trionfano nel torneo dell’Aurelia

Frascati (Rm) – Lavinia Frabollini e Giulia D’Angelo sono state protagoniste nel torneo dell’Aurelia andato in scena nello scorso fine settimana e facente parte del circuito Tpra. Le ragazze tesserate per il Padel Frascati di coach Ludovico Pisani (che rientra nella “grande famiglia sportiva” del Frascati Sporting Village) hanno sbaragliato la concorrenza in un torneo che presentava un buon livello tecnico. “Non hanno giocato al meglio delle loro possibilità – commenta Pisani – Ma hanno messo tanto impegno nel corso delle varie partite, specialmente in quelle decisive che sono state tutte tirate”. Una bella soddisfazione per due atlete che sono state formate totalmente sui campi del Frascati Sporting Village. “Il percorso di Lavinia e Giulia inizia due anni fa qui da noi – racconta Pisani – Pur non conoscendosi, hanno iniziato a fare lezione assieme e da lì è nata una bella amicizia fuori e dentro al campo. Hanno formato una coppia che è affiatata e assai “rognosa” e per gli avversari batterle non è semplice”.
Intanto venerdì scorso è stato un successo il torneo casalingo a inviti (prettamente maschile) organizzato presso i campi del Frascati Sporting Village. Tanti gli iscritti (e anche un buon pubblico) per una manifestazione che è iniziata attorno alle 18 ed è terminata dopo l’una di notte. La formula ha previsto una prima fase con sei gironi da tre coppie l’uno: la vincente e le migliori due classificate si sono qualificate ai quarti di finale, poi semifinali e finale. “Ne è uscito un torneo di qualità e siamo felici del riscontro che abbiamo avuto” conferma Pisani. In questo caso a trionfare sono stati Marco Sardellitti e Alessandro Favoriti che in finale si sono dimostrati più brillanti e concentrati rispetto alla coppia composta da Marco Bonanni ed Emanuele Lulli. Intanto sta viaggiando a gonfie vele l’iniziativa della “scuola padel” per bambini dai 4 ai 14 anni. Per tutte le informazioni ci si può rivolgere al numero di segreteria 3478071355, alla mail padelfrascati o direttamente passando al circolo.




Fondazione Rugby Frascati, sabato il convegno “La donna nello sport: da novità a parità”

Frascati (Rm) – “La donna nello sport: da novità a parità”. E’ questo il tema del convegno che sabato si svolgerà nell’affascinante location dell’Auditorium delle Scuderie Aldobrandini, in piazza Marconi a Frascati. Un appuntamento molto importante su una tematica estremamente attuale, un evento organizzato dalla Fondazione Rugby Frascati nell’ambito dei festeggiamenti del 70esimo anniversario del Rugby Frascati. Il programma dei lavori, che saranno moderati dal giornalista Paolo Cecinelli, si aprirà alle 9,30 coi saluti istituzionali del sindaco di Frascati Roberto Mastrosanti, dell’assessore allo Sport Claudio Marziale, dell’assessore alla Cultura Emanuela Bruni e del consigliere regionale della Fir Lazio Sabrina Miceli. A seguire sarà fatta una breve presentazione del convegno che alle 10,15 vedrà un momento molto importante, vale a dire la presentazione della squadra del Rugby Frascati Union 1949 che farà il suo debutto assoluto nel campionato nazionale femminile di serie A, portando con grande orgoglio in giro per l’Italia il nome della cittadina tuscolana. Alle 10,45 ci sarà una relazione introduttiva da parte di Maria Cristina Tonna e poi la successiva apertura di una tavola rotonda a cui parteciperanno nomi di spicco del mondo della politica e dello sport come Emanuele Dessì, Maria Spena, Ivana Veronese, Flaminia Bottacchiari, Onorio Rebecchini, Claudio Gori e Marisell Mendez. La conclusione dei lavori è fissata per le 12,45. La Fondazione Rugby Frascati auspica una corposa partecipazione all’evento da parte di tanti cittadini e appassionati di sport, stante la tematica molto attuale.




Caltanissetta, cosa nostra-clan Rinzivillo: in manette 4 persone tra cui un avvocato del foro di Gela

CALTANISSETTA – La Polizia di Stato di Caltanissetta ha eseguito 4 ordinanze di misura cautelare in carcere, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica per associazione mafiosa aggravata, per avere fatto parte di cosa nostra- clan Rinzivillo.

L’attività investigativa, che si è conclusa con gli arresti di oggi, costituisce una costola dell´Operazione “Extra fines” che portò all´arresto, nel 2017, di 37 affiliati al clan-Rinzivillo. Tale indagine fece luce sull´ascesa, nella famiglia di cosa nostra gelese, del boss RINZIVILLO il quale, approfittando della carcerazione dei suoi fratelli e dell´assenza sul territorio di uomini in grado di contrastarne il carisma, riorganizzò il clan facendo leva sia su figure tradizionalmente appartenenti ad esso sia su figure nuove ed emergenti che si erano messe a sua disposizione per assicurare il mantenimento in vita del clan.

Nell´ambito dell´indagine, condotta dai poliziotti della Squadra Mobile di Caltanissetta, con l´ausilio Squadra Mobile di Parma, è emersa la figura di un avvocato del Foro di Gela, quale uomo di fiducia del boss gelese RINZIVILLO sin dal 2016 (durante il periodo delle indagini poi confluite nell’operazione Extra Fines) quando lo aveva fatto contattare da un suo affiliato.

L´avvocato costituiva la longa manus del RINZIVILLO negli affari intessuti dal boss gelese con altri appartenenti al clan RINZIVILLO. RINZIVILLO impartiva all´Avvocato ordini precisi che andavano ben oltre gli incarichi forensi.

La disponibilità del legale nei confronti del boss gelese si manifestava anche dopo la carcerazione del boss: infatti, è proprio al suo avvocato che RINZIVILLO, approfittando del suo status di insospettabile legale, affidava il compito di fare uscire i suoi ordini per altri esponenti della consorteria mafiosa, ancora liberi sul territorio.

Nel corso dell´indagine è stato anche rilevato che l´avvocato faceva pervenire al boss messaggi dai sodali liberi, attraverso l´esibizione di fogli manoscritti durante i colloqui in carcere: una modalità ingegnosa con la quale l´avvocato gelese pensava di eludere eventuali intercettazioni ambientali a suo carico. Inoltre, uno degli odierni arrestati, appartenente a cosa nostra-clan Rinzivillo, imprenditore gelese tradizionalmente operante nel commercio di carni, assicurava aiuto economico all´associazione, al capo clan RINZIVILLO e ad altri sodali in stato di carcerazione. Lo stesso imprenditore offriva disponibilità al capo dell´associazione ad assumere alle proprie dipendenze personale indicato dal capomafia e favoriva l’infiltrazione del clan rinzivilliano nel tessuto economico legale attraverso il riciclaggio di danaro di provenienza illecita.

L´imprenditore è indagato anche per tentata estorsione, aggravata per averla commessa in qualità di appartenente al clan mafioso, per avere tentato di procurarsi un ingiusto vantaggio in danno di un imprenditore concorrente, rappresentante di carni e salumi, che veniva minacciato di morte qualora avesse continuato ad offrire ai clienti, la stessa carne da lui commercializzata. Un terzo soggetto arrestato, imprenditore licatese di cosmetici e profumi, era a disposizione del capo clan RINZIVILLO favorendo il boss gelese nell´attivazione di attività economiche funzionali all´investimento e riciclaggio di illeciti proventi, avvalendosi anche in questo caso della figura dell´Avvocato. Non meno importante la figura di un altro soggetto arrestato, storico appartenente al clan rinzivilliano di Gela, il quale, approfittando dei permessi premio durante la carcerazione a Milano, riprendeva i contatti con RINZIVILLO, favorendo l´incontro tra quest´ultimo e l´esponente di cosa nostra di Salemi.

Ad ulteriore riprova del ruolo importante acquisito dall´avvocato all´interno della consorteria, va segnalato che era stato proprio lui il prescelto dal RINZIVILLO per accompagnarlo ad un incontro riservato con lo storico appartenente al clan, avvenuto il 14.4.2017.




Milano, confiscati beni per 5 milioni di euro a due fratelli di origini campane

MILANO – Confiscati beni mobili e immobili per un valore di 5 milioni di euro a due fratelli di origini campane residenti nella provincia di Varese. Il provvedimento è stato eseguito dagli uomini della DIA insieme ai militari dell’Arma in ottemperanza dei decreti emessi dal Tribunale di Varese su proposta del Direttore della DIA.

I due fratelli, risultati inseriti nel contesto criminale della provincia, sono un 67enne di Torre Annunziata (attualmente latitante) ed un 60enne della provincia di Salerno, entrambi residenti a Fagnano Olona (VA), attivi nella gestione illecita di discariche e nel traffico illecito di rifiuti, in quanto manifestavano un tenore di vita sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.

A fronte di tale attivazione, la DIA di Milano, attraverso mirate indagini patrimoniali, è riuscita a dimostrare che effettivamente il patrimonio da loro accumulato era il frutto dei proventi delle loro attività illegali, quantificando l’esatta dimensione dei beni posseduti dai fratelli.

Il Tribunale di Varese, a seguito dei provvedimenti di sequestro emessi a febbraio del 2018 e a fronte di ulteriori approfondimenti, ha disposto l’applicazione dell’odierna confisca che ha riguardato beni immobili e mobili, quote aziendali, nonché rapporti finanziari a loro direttamente
o indirettamente riconducibili, per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro.




Canale Monterano, al teatro Fiorani va in scena “Titina De Filippo – Giunse nel nostro territorio … e si fermò tra noi”

Il 21 Settembre al Teatro di Canale Monterano torna lo spettacolo dedicato alla grandissima interprete del Novecento. Carrellata di artisti celebra il poliedrico personaggio per la regia di Adriana Rasi

CANALE MONTERANO (RM) – Tra le grandi attrici del Novecento Titina De Filippo torna sulle scene con uno spettacolo retrospettivo a lei dedicato che ne ritrae la poliedrica personalità di interprete teatrale, pittrice, sceneggiatrice, poetessa e tanto altro. Una figura che nei panni di Filumena Marturano ha fatto la storia del teatro italiano non celebrata a dovere. Una figura oscurata dalla fama dei fratelli, prima fra tutti Eduardo, e Peppino.

A grande richiesta sul palco del teatro Maurizio Fiorani di Canale Monterano sabato 21 settembre 2019 alle 21 viene riproposto lo spettacolo “Titina De Filippo – Giunse nel nostro territorio …e si fermò tra noi” andato in scena per la prima volta esattamente sei anni prima a Manziana. Fu un evento speciale in occasione del cinquantenario della morte con il quale Manziana tutta volle ricordare la sua concittadina illustre, le cui spoglie oggi riposano nel cimitero comunale. Fu tale il richiamo dello spettacolo del 2013 che il teatro Quantestorie non riuscì ad ospitare i tanti spettatori accorsi per l’evento, tanto che già allora si parlò di una replica imminente. Dopo sei anni finalmente lo spettacolo ritorna.

Si tratta di una serata-evento, per la regia di Adriana Rasi, che mette insieme musica, teatro, arte, poesia e memoria e che impegna moltissimi artisti in un crescendo di emozioni. Una carrellata in piena regola con la quale Il Cantiere dell’Arte torna a proporre al pubblico una Titina per molti versi poco conosciuta e introspettiva come nei versi “’O iurne e a notte” da lei scritti, o come nell’amorevole rapporto di Eduardo con la sorella che vede il grande drammaturgo napoletano – come si ricorda nel programma – fare da insolito padrone di casa alla mostra di “collage” – “cartuscelle colorate” come le chiamò lui – che Titina tenne nel 1950 alla galleria Barbaroux di Milano. Titina ebbe anche l’onore di essere ricevuta privatamente assieme alla compagnia nel 1947 da papa Pio XII. In quella occasione recitò dinanzi al pontefice “La preghiera alla Vergine” tratta da Filumena Marturano. L’incontro fu immortalato da una copertina de La Domenica del Corriere.

A fare da filo conduttore dello spettacolo, e non poteva essere altrimenti, Napoli dove Titina, figlia naturale del commediografo Eduardo Scarpetta e di Luisa De Filippo, debuttò sin da bambina.

Uno spettacolo che solo la sensibilità di chi ha conosciuto questi interpreti e quel mondo poteva mettere in scena elaborando una pièce davvero unica nel suo genere.

Tra gli artisti chiamati ci sono gli attori Laura De Simone e Carmine Ferrara della Compagnia Partenope, Rita Pensa, Fausto Cassi, il soprano Vania Pietrobattista, il pianista Alessandro Aloisi, la presentatrice Alessandra Bertoldi. C’è anche l’Ensemble Mandolinistico Romano. Ci sono soprattutto i St John’s Singers, diretti magistralmente dal maestro Alessandra Paffi, che dal repertorio spiritual gospel che interpretano ormai da decenni si cimentano in pagine celebri della tradizione canora napoletana.

Lo spettacolo è patrocinato dal Consiglio Regionale del Lazio, dal Comune di Napoli, dal Comune di Canale Monterano e dai Lions Clubs. Si ringraziano inoltre la Frimm Magnum Lago di Bracciano, la Pro Loco di Anguillara Sabazia e Manziana La Fiora Protezione Civile.