Grottaferrata, San Nilo: i ringraziamenti del sindaco Luciano Andreotti: “L’Abbazia sempre più al centro della storia della città”

GROTTAFERRATA (RM) – È positivo e particolarmente felice il bilancio che il sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti fa all’indomani della conclusione della due giorni di celebrazioni per la festa patronale di San Nilo. “L’edizione di quest’anno della festa di San Nilo è stata bella e particolarmente sentita. Alla tradizione del pranzo in abbazia che abbiamo ripristinato dal 2017, si sono unite altre iniziative importanti dal punto di vista artistico e culturale che hanno portato la storia millenaria della badia e del percorso di San Nilo in un presente particolarmente bello che guarda al futuro grazie alle opere d’arte di giovani di valore che stiamo apprezzando e abbiamo premiato nella prima edizione della mostra Cammini di fede organizzata dalla Congregazione dei Monaci basiliani in Italia in collaborazione con associazioni artistiche del nostro territorio. Tutto ciò, insieme alla sempre nutrita presenza di rappresentanti delle istituzioni che hanno risposto al nostro invito, fa sì che l’abbazia greca di Grottaferrata continui ad essere orgogliosamente al centro di tanti rapporti, incontri tra popoli, culture, esperienze che rendono ancora di più onore all’apostolato di San Nilo”.

Il sindaco Andreotti ci tiene in tal senso a ricordare con orgoglio la recente visita a Lungro (Calabria) per il centenario della fondazione dell’Eparchia di Lungro, sede della Chiesa bizantina cattolica di rito orientale in Italia, cui fanno riferimento tutte le comunità italo-albanesi, occasione che ha reso possibile l’incontro del primo cittadino criptense con il patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I.

“Un esempio di rettitudine e fede incrollabile radicata in un millennio di Storia che parla di eternità di cui Grottaferrata e la sua badia sono parte integrante”.

Il sindaco Luciano Andreotti ha voluto quindi ringraziare ancora tutti gli ospiti: i sindaci e i rappresentanti delle amministrazioni dei Castelli Romani che hanno presi parte alle solennità di mercoledì 25 e giovedì 26 settembre. Sono stati presenti i sindaci di: Frascati, Monte Porzio Catone, Montecompatri, Rocca di Papa, Rocca Priora e assessori delle giunte comunali di Marino, Albano e Ciampino.

“Un ringraziamento particolare – ha detto il sindaco – intendo rivolgerlo alla delegazione diplomatica dell’Ucraina presso la Santa Sede, guidata dal signor Serhii Kulchytskyi”.

Un pensiero di riconoscenza il primo cittadino lo invia al vescovo di Frascati, S.E. Raffaello Martinelli che ha officiato la Santa Messa vespertina e preso parte alla processione in Corso del Popolo”, al vescovo di Albano, S.E. Marcello Semeraro “guida spirituale dei monaci dell’Abbazia che poco più di un mese fa ha nominato Dom Francesco De Feo amministratore parrocchiale della chiesa S. Maria di Grottaferrata, al quale è stato affidato l’onore per la prima volta di presiedere la Divina Liturgia del mattino di San Nilo, animata dai canti melurgici ai quali ha dato voce e particolare la Corale Polifonica di Grottaferrata”.

“Sempre viva e graditissima la presenza dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine. Un saluto particolare va al Colonnello Salvatore Sauco, al Capitano Jacopo Passaquieti del Gruppo e della Compagnia di Frascati e al luogotenente dei Carabinieri di Grottaferrata, Nicola Ferrante che assieme agli uomini e alle donne del commissariato di Polizia di Frascati, alla nostra encomiabile Polizia Locale diretta dal comandante Luca Vetri e alla Protezione Civile di Grottaferrata hanno reso possibile lo svolgimento della festa nella massima sicurezza per tutti e continuano a collaborare all’ordine degli eventi del Settembre Grottaferratese ancora in corso”.

Il primo cittadino ha quindi voluto rivolgere il suo “sentito ringraziamento allo Chef Bruno Brunori, alla brigata di cucina del Team Roma e alle aziende vitivinicole Gabriele Magno e Ranchella che hanno fornito dell’ottimo vino grottaferratese e agevolato al meglio la gioiosa necessità di onorare al meglio il momento di convivialità offerto dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’abbazia”.

Tra gli ospiti segnaliamo: il presidente di Trenitalia, dottor Tiziano Onesti, cittadino dei Castelli Romani, l’onorevole Maria Spena, il presidente del Parco dei Castelli Romani, Gianluigi Peduto, rappresentanti della Comunità Montana dei Castelli Romani e Colli Prenestini, il direttore amministrativo dottor Giovanni Tavani e il direttore sanitario dell’Ini, dottor Michele Di Paolo e di numerose associazioni del territorio cittadino tra le quali il Centro Socio Culturale di Grottaferrata, la Pro Loco, la CRI -Tusculum, Ce steva na vota, Beer & Co. “che oltre ad aver organizzato la seconda edizione del Festival della Birra in piazzale San Nilo ancora in corso – ha sottolineato Andreotti – ha reso possibile lo svolgimento del suggestivo spettacolo pirotecnico che ha concluso, tra l’emozione di tutti, i festeggiamenti per San Nilo 2019. Grazie e arrivederci all’anno prossimo – ha salutato idealmente il primo cittadino – a tutti gli ospiti che hanno visitato la nostra città in questa occasione particolarmente lieta e a tutti i grottaferratesi l’augurio di continuare il loro cammino con lo spirito e sulle orme di San Nilo”.




Cassia bis, rifiuti. Cangemi in prima linea per la lotta agli incivili: “Presto le piazzole saranno protette dalla videosorveglianza”

Tempi duri per gli incivili che abbandonano i rifiuti sulla Cassia bis. Presto le piazzole prese di mira per abbandonare rifiuti di ogni genere saranno protette da sistemi di videosorveglianza grazie al protocollo d’intesa promosso dal Consiglio regionale del Lazio, insieme al responsabile Anas-Area compartimentale Lazio, il presidente del Municipio XV, al sindaco del Comune di Formello e che coinvolge anche il Parco di Veio.

“Si tratta di un provvedimento importante – ha detto il Vicepresidente del Consiglio regionale Giuseppe Cangemi – frutto di una sinergia che permetterà di dare risposte celeri e concrete.”

L’intervista di Chiara Rai all’On Giuseppe Cangemi

Cangemi, insieme ai consiglieri comunali di Formello Giancarlo Zuccheri e Domenico Cagnucci, e il consigliere del Municipio Roma XV Giuseppe Mocci sono intanto scesi in campo in prima persona per fare pulizia dopo che i soliti incivili avevano riabbandonato rifiuti sull’arteria stradale.
“Ancora una volta gli incivili hanno colpiti abbandonando decine di sacchi di rifiuti urbani lungo la Cassia bis, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo ripulito la strada. Un gesto di educazione civica perché non vogliamo arrenderci al malcostume che sembra non avere fine. I soliti mascalzoni che pensano di farla franca hanno sporcato di nuovo dopo che Anas aveva pulito le piazzole e a bordo strada. Presto le aree che qualcuno ha scambiato per discariche, saranno protette da un sistema di videosorveglianza”.




“La mia libertà-Note in Carcere”, Cangemi: “Stiamo lavorando per ripetere l’iniziativa a dicembre”

I grandi successi di Enrico Ruggeri hanno chiuso la prima edizione del progetto ‘La mia liberta’-Note in Carcere’, nato da un’idea di Franco Califano per portare la musica nelle carceri, promosso dal vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, Giuseppe Cangemi, e realizzato insieme all’agenzia Joe&Joe.

Enrico Ruggeri e’ stato accolto nel teatro della casa circondariale di Civitavecchia, ristrutturato dai detenuti e inaugurato con l’esibizione del cantautore italiano. In platea insieme a detenute e detenuti, il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio Giuseppe Cangemi, il direttore del carcere Patrizia Bravetti, rappresentanti dell’amministrazione comunale e delle tante associazioni che sostengono le attivita’ dell’istituto penitenziario.

La rassegna ‘La mia liberta’-note in Carcere’, partita a luglio, ha coinvolto le strutture penitenziarie Rebibbia femminile, Casa circondariale di Velletri, Regina Coeli, Rebibbia Nuovo Complesso, Casa Circondariale di Civitavecchia dove si sono esibiti oltre ad Enrico Ruggeri, Paolo Vallesi, Dolcenera, Marcello Cirillo e Mario Zamma.

“A Civitavecchia termina la prima edizione del progetto che ha riscosso grande apprezzamento negli istituti – afferma Cangemi – Volevamo esaudire il desiderio di Franco Califano, di portare, attraverso la musica, serenita’ e sostegno nelle carceri, non solo ai detenuti ma a tutto il personale impegnato ogni giorno nella gestione della vita carceraria.

Stiamo lavorando per ripetere l’iniziativa a dicembre, durante il periodo natalizio – prosegue Cangemi – particolarmente delicato per chi si trova in stato di detenzione. Ringrazio i direttori che hanno accettato di condividere con noi questa esperienza e gli artisti per la disponibilita’, l’impegno e l’intensita’, davvero tanta, con cui hanno affrontato questo cammino negli istituti penitenziari”.




Napoli, nella Basilica di Pietrasanta va in scena la pop art di Andy Warhol

NAPOLI – Una magnifica exhibition quella di “Andy Warhol” che durerà fino al 23 febbraio 2020 nella Basilica di Pietrasanta, a Napoli, in pieno centro storico con oltre ben 200 opere dell’artista che risulta essere uno degli massimi esponenti della Pop Art.

Il percorso espositivo offre ai visitatori un “viaggio”, attraverso sette sezioni, nella produzione artistica del genio americano che ha rivoluzionato il concetto di opera d’arte e la figura dell’artista a partire, pressappoco nel dopoguerra del ‘900.

Nell’exposition partenopea i viaggiatori ripercorreranno attraverso icone, ritratti celebri che tanto identificano Warhol, fra questi l’opera di Marilyn Monroe, polaroid acetati, disegni, opere legate al mondo della musica e del fashion system, ad esempio i couturier Armani e Valentino, il ‘Brand Warhol’ e il suo rapporto con l’Italia, in particolar modo un focus sul rapporto del Warhol con Napoli, in esposizione anche una delle opere ‘Vesuvius’ realizzate nel 1985 quando l’artista originario di Philadelphia, ma che ebbe il suo successo a New York tornò nel capoluogo campano per presentare il vulcano in eruzioni, adottando le creazioni del soggiorno partenopeo con un linguaggio pittorico e con una scelta cromatica ispirato all’impressionismo (pop-impressionista) ed antinaturalistica con un risultato di grande impatto visivo e di carattere tipicamente partenopeo.

L’exhibition si avvale del patrocinio del Comune di Napoli, promossa dall’Assessorato alla Cultura e ala Turismo del Comune di Napoli, con l’Arcidiocesi di Napoli e in sintonia con la sezione San Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia, con la Rettoria della Basilica S. Maria Maggiore alla Pietrasanta e con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale ONULUS




“Ci siamo rotti i polmoni”: i giovani di tutto il mondo scesi in piazza per dire no ai cambiamenti climatici

Non sappiamo se il problema del cambiamento climatico verrà affrontato con la dovuta diligenza ma una cosa ci è chiara: mai si erano visti scendere in piazza così tanti giovani per reclamare un loro sacrosanto diritto, quello di avere un pianeta nel quale poter vivere nei prossimi cento anni.

Sono 173 i presidi nelle strade italiane più le assemblee tematiche che si svolgeranno nelle aziende. Presenti il movimento Fridays for future, associazioni ma anche politici che hanno deciso, forse spinti dalla grande eco mediatica prodotta dalle manifestazioni, di imbracciare il tema ambientalistico.

Le richieste a livello nazionale passano dall’abolizione dei sussidi alle fonti fossili, alla dichiarazione di emergenza climatica da parte di Comuni ed Enti locali ma anche la decarbonizzazione dell’economia e la giustizia climatica per i popoli più esposti. Tali rivendicazioni vengono tradotte anche a livello locale: a Roma i comitati parleranno di trasporto pubblico e piste ciclabili, a Napoli di rifiuti e roghi mentre a Milano della riduzione del consumo del suolo.

Mentre il Planpincieux del Monte Bianco collassa e i dati Onu prospettano la riduzione al 20% dei ghiacciai in Europa per il 2100, critici come Vittorio Feltri bollano come “bufala” quella del climate change. Il direttore di Libero asserisce: “Qui più che il cuore manca il cervello, ho i conati di vomito. Ci rassegniamo a constatare che questa ragazzetta – Greta Thunberg ndr – ha un seguito popolare vastissimo. Preferisco ascoltare il Premio Nobel per la Fisica Rubbia sui cambiamenti climatici”. Tolto il fatto che la parabola della sedicenne svedese può essere anche messa sotto una diversa lente di ingrandimento, le va comunque riconosciuta la forza di aprire gli occhi a molti giovani. Sono infatti le nuove generazioni che si devono e evidentemente si stanno ponendo il problema di dove vivranno tra qualche decennio. L’anagrafe impedisce a Feltri di impegnarsi in un’elucubrazione che interessa il futuro dove molto probabilmente lui non sarà e se, nel contempo, decide di rifarsi ad un premio Nobel per la fisica invece che ad esperti di climatologia restituisce immediatamente la cifra del suo ragionamento privo di qualsiasi tipo di fondamento.

Bisogna intendere con una certa celerità che il mondo nel quale ci ritroviamo a vivere ha a disposizioni risorse sempre più limitate anche considerando l’aumento costante della popolazione mondiale. Pensare che il modello capitalistico dell’usa e getta sia ancora possibile è da incoscienti. Ritenere che solamente fonti fossili possano produrre energia è da ignoranti. Occorre uno sforzo a livello globale per indirizzare una nuova forma di sviluppo e fornire alla ricerca scientifica (l’unica in grado di salvarci) un indirizzo agli antipodi rispetto quello finora utilizzato.

Non bastano pannelli fotovoltaici, pale eoliche e lo sfruttamento del moto ondoso, è urgente trovare un sistema energetico che soddisfi il fabbisogno di città o addirittura continenti sempre più informatizzati ed energicamente dispendiosi.

Per esempio, Bill Gates ha finanziato una ricerca in tal senso ed è riuscito ad elaborare con un think tank di scienziati una innovativa centrale nucleare in grado di utilizzare l’uranio impoverito al posto di quello arricchito riducendo al minimo la possibilità di incidenti che sono, quasi nella totalità, ricollegabili ad una manchevolezza umana. Le emissioni di CO2 di questa centrale sono pari a zero. La guerra economica tra Cina e Usa ne ha reso, però, impossibile la costruzione in diversi siti. In questi giorni il ministro dell’ambiente Costa ha dichiarato: “Una grande proposta dell’Italia è stata quella di scorporare dal debito gli impegni green: spendiamo delle risorse, i fondi ci sono ma non vincoliamo al sistema finanziario attuale. La situazione richiede soluzioni emergenziali: l’Italia e la Germania hanno fatto questa proposta, mi auguro che l’Unione Europea e altri Paesi la facciano propria. Una risposta che possa andare incontro a questo grido di dolore dei giovani è quella di cambiare il paradigma”.

Il 25% delle malattie e delle morti nel mondo sono dovuto al cambiamento climatico

Muoiono ogni anno 7 milioni di persone per lo smog. Per poter parlare di sovranismo, populismo, destra, sinistra, relazioni internazionali, benessere, c’è necessità innanzitutto di un luogo dove vivere in salute. Questa necessità è diventata la sfida più rilevante del nostro tempo, una sfida che esige la risposta più urgente e meditata possibile.. Per questo tutte le critiche costruttive sono ben accette mentre posizioni come quelle di un Feltri qualsiasi vanno assolutamente evitate.




Lazio, politica a confronto: Luca Andreassi (PD) e Marco Cacciatore (M5s) su piano rifiuti 2019-2025

La giunta regionale del Lazio
ha approvato ad agosto il Piano rifiuti 2019-2025, che prevede
l’autosufficienza di Roma nella gestione della spazzatura con impianti per il
trattamento e lo smaltimento, ovvero con una discarica di servizio. Inoltre è
previsto l’innovativo presidio industriale di Colleferro, la raccolta
differenziata al 70% nel Lazio entro il 2025, legalità e investimenti regionali
per sostenere Comuni e aziende pubbliche nella realizzazione di impianti per il
trattamento e lo smaltimento dei rifiuti.

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Piano Rifiuti 2019-2025: le posizioni del professor Luca Andreassi (Facoltà di Ingegneria all’Università di Tor Vergata ed esponente del partito Democratico e del Consigliere regionale del Lazio Presidente della X Commissione Urbanistica-Politiche Abitative e Rifiuti Marco Cacciatore 

Nel Piano rifiuti regionale è
ricompresa anche la dismissione del termovalorizzatore di Colleferro,
assegnando a LazioAmbiente la progettazione di un nuovo presidio industriale.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 26/09/2019

Il nuovo complesso vedrà la luce nel 2021

In pratica sarà incentivata la promozione dei centri per il riuso alla realizzazione dell’innovativo compound industriale di Colleferro, dove verranno trattati i rifiuti indifferenziati con processi di lavorazione a freddo, permettendo il recupero di materie prime secondarie, senza alcun impatto ambientale, che potranno essere rimesse sul mercato. Ma ci sono dubbi sulla sua fattibilità e finalità.

Inoltre, per contribuire a
colmare il gap impiantistico, la Regione stanzierà circa 6 milioni di euro, che
verranno messi a disposizione di Comuni e aziende pubbliche del settore,
attraverso un bando pubblico, per la realizzazione di impianti di trattamento e
smaltimento dei rifiuti.

È di qualche giorno fa infine
la notizia che la Giunta regionale abruzzese ha autorizzato, su proposta
dell’assessore Nicola Campitelli, il trattamento di ulteriori 16 mila
tonnellate di rifiuti negli impianti di Aielli (Aciam) e Chieti Scalo (Deco
Spa), in base ad un accordo sottoscritto tra Regione Abruzzo e Regione Lazio,
dopo aver verificato la compatibilità ambientale e gestionale. Si tratta di
rifiuti urbani indifferenziati prodotti da Roma capitale.

Nel frattempo lo scorso 17
settembre è stata approvata in Consiglio Regionale del Lazio la proposta di Legge
113, a prima firma del consigliere Marco Cacciatore (M5S) volta a incentivare
le pratiche di compostaggio aerobico di comunità, di prossimità,
l’autocompostaggio e il compostaggio domestico. Come verrà digerita dai
cittadini del Lazio?




Omicidio Alpi – Hrovatin, i giornalisti: “Noi non archiviamo”

“Noi non archiviamo” il sit-in per chiedere di non archiviare l’indagine sull’omicidio della giornalista Ilaria Alpi e dell’operatore Miran Hrovatin avvenuto il 20 marzo del 1994 a Mogadiscio in Somalia, quello organizzato lo scorso venerdì 20 settembre sotto l’ingresso del Tribunale di piazzale Clodio a Roma dalla Federazione Nazionale Stampa Italiana insieme all’Unione Sindacale Giornalisti Rai, al Comitato di redazione del Tg3, ad Articolo 21, a Libera e Libera Informazione, ad Amnesty International Italia, all’Ordine dei giornalisti del Lazio e dalla Rete NoBavaglio.
Le persone intervenute al raduno hanno chiesto con forza di continuare le indagini per individuare gli esecutori e i mandanti dell’omicidio di Ilaria a Miran e di accertare le responsabilità di chi ha depistato le indagini.

Il sit in è stato organizzato a seguito della seconda richiesta di archiviazione avanzata dal sostituto procuratore Elisabetta Ceniccola dopo che nel giugno del 2018 il Gip, accogliendo un’istanza dei legali della famiglia Alpi, aveva disposto ulteriori accertamenti dai quali, però, a detta del pm, non sono emersi elementi tali a proseguire le indagini. Ora si attende l’esito della decisione che prenderà il Gip di Roma che si è riservato di decidere in merito alla richiesta di archiviazione, avanzata dalla Procura. Una cosa è però certa: i giornalisti non archiviano.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 26/09/2019



Puglia, allarme batterio Xylella: nuovi ulivi contagiati

Il batterio della Xylella va diffondendosi in maniera non indifferente in diverse zone della Puglia. In seguito al monitoraggio avvenuto lo scorso mese di agosto, sono stati ritrovati ben 61 nuovi alberi d’ulivo infetti, nelle province di Taranto e Brindisi. Un risultato alquanto preoccupante, che testimonia come il batterio sia diventata una concreta minaccia per gli agricoltori.
“Da sempre sosteniamo che la Xylella non avrebbe atteso i tempi della politica, della burocrazia e della giustizia”. – sottolinea il vicepresidente della Cia Agricoltori Italiani di Puglia, Giannicola D’Amico– aggiungendo che “i nuovi focolai ritrovati a Montemesola e San Marzano, purtroppo, confermano come anche in provincia di Taranto vi sia un consolidamento delle infezioni.”
A riguardo si è espresso anche il Presidente della Commissione Regionale bilancio, Fabiano Amati: “Per evitare la diffusione del batterio, auspico che i sindaci dei comuni interessati, a cui sono stati notificati gli atti d’estirpazione, collaborino con la Regione Puglia, assistendo i proprietari delle piante infette nella più rapida e preferibile esecuzione volontaria dei provvedimenti”.
Il procedimento per abbattere la minaccia prevede l’estirpazione volontaria degli alberi infetti, previo compilazione di un modulo scaricabile da internet, per autorizzare l’estirpazione degli alberi; effettuazione dei trattamenti fitosanitari preventivi autorizzati; infine, distruzione in loco della parte frondosa dell’albero, separata dal tronco, mediante trinciatura o (se consentito) bruciatura.

Giampiero Laera




Anguillara Sabazia, a scuola nei container: dignità e onestà intellettuale arriva dai genitori

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Dignità e onestà intellettuale arriva dai rappresentanti dei genitori del 205esimo circolo rispetto alla nota poco istituzionale, poco comprensiva, poco vicina ai principi ispiratori del Movimento Cinque Stelle che il sindaco Sabrina Anselmo ha pubblicato sulla sua pagina Facebook

Intanto questo è il lungo commento del sindaco Anselmo che riportiamo integralmente

Ieri è stata una lunga mattinata, in cui i riferimenti dell’amministrazione si sono prodigati nel confermare la piena agibilità della scuola temporanea in Via Duca degli Abruzzi, in condizioni sufficienti per accogliere finalmente i bambini ai quali i ritardi operativi avevano già mangiato 5 giorni di scuola. Nessuno ha nascosto l’assenza di alcune rifiniture e la necessità di continuare ad eseguire quelle lavorazioni che già erano state programmate nei pomeriggi di assenza degli scolari, probabilmente per almeno un altro mese. Abbiamo fatto accedere anche i consiglieri del Circolo Didattico, i rappresentanti di classe ed una delegazione di genitori non rappresentanti ed ovviamente se avessimo avuto qualcosa da nascondere avremmo censurato il loro ingresso. Il caos è stato generato a livello mediatico da giorni e giorni su varie chat e sui social ed era stato ampiamente programmato e di questo ci dispiace perché si è anteposta la politica più becera al diritto allo studio tanto sbandierato da tanti ma preso sul serio solo da questa amministrazione, che ha lavorato a fianco della ditta anche di notte insieme ai tecnici comunali che ringraziamo per la grande disponibilità, per far aprire la scuola ieri 23 settembre dopo averla costruita da zero nel tempo record di soli 21 giorni. Queste sono le prescrizioni della ASL ossia i motivi per i quali i vostri figli ieri non hanno potuto accedere e fare regolare lezione:
• certificazione della corretta funzionalità delle porte antipanico (porte funzionanti ma da registrare);
• posizionamento del pavimento mancante (incollaggio di 15 mq di linoleum);
• interdizione accessi alle aree non completate (chiusura delle porte degli ambienti da completare)
• posizionamento degli estintori

Inutili e pretestuose tutte le fotografie pubblicate che volevano ingigantire a tutti i costi i problemi presenti, anche facendone nelle parti della struttura non ancora completate e quindi non consegnate; il dato di fatto è che le operazioni per la sistemazione di questi problemi sono state eseguite in circa 1 ora di lavoro dalla ditta incaricata che lavorerà tutti i pomeriggi dopo la scuola.

Come specificato ieri mattina dall’amministrazione, la scuola viene consegnata nelle modalità sufficienti per lo svolgimento delle lezioni.

Le migliorie ed i completamenti, che NON sono cause ostative all’utilizzo della struttura come detto ieri mattina dal consigliere delegato alla Pubblica Istruzione, saranno tutte eseguite nel prosieguo dei lavori, compresa ad esempio la contropannellatura esterna colorata come da progetto che abbiamo volutamente lasciato indietro poiché non strettamente necessaria per far avviare le lezioni.

Come detto le problematiche si potevano risolvere facilmente ed avremmo potuto evitare la perdita di un altro giorno di scuola per far piacere ai maestranti della politica che oggi inneggiano alla sicurezza ma che ieri erano totalmente assenti.

Ci troviamo di fronte ad una realtà mai avvenuta ad Anguillara Sabazia negli ultimi 20 anni, ossia l’unica scuola di Anguillara Sabazia in possesso di tutte le certificazioni tramite le quali è stato possibile rilasciare la CERTIFICAZIONE DI AGIBILITA’ di cui il 77% delle scuole d’Italia è sprovvisto e che comprende:

• ACCATASTAMENTO DELLA STRUTTURA
• COLLAUDO STATICO
• CERTIFICAZIONE DI ANTISISMICITA’
• NULLA OSTA IGIENICO SANTARIO ASL
• CERTIFICAZIONE ANTINCENDIO (SCIA)
• CERTIFICAZIONE PROTEZIONE FULMINI
• CERTIFICAZIONE DI CONFORMITA’ DEGLI IMPIANTI ELETTRICI E DI CLIMATIZZAZIONE
• CERTIFICAZIONE DI RISPETTO DELLA NORMATIVA PER IL SUPERAMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE
• AUTORIZZAZIONE IMBOCCO IN FOGNA
• ATTESTAZIONE ALLACCIO IDRICO

lasciamo a tutti voi giudicare se quelli trovati ieri mattina a tutti i costi da persone piene di livore nei confronti di chi sta dando alla comunità finalmente una scuola ultrasicura, e soprattutto per motivi che vanno oltre qualsiasi limite comprensibile essendo diventati solo degli attacchi politici forzati da personaggi che con la loro totale inerzia decennale hanno perso ogni titolo di affidabilità, erano gli insormontabili ostacoli che non garantivano la sicurezza dei vostri bambini.

Non ci siamo fatti mancare neanche le assurde affermazioni circa presunti “allagamenti” della scuola.

Nulla di più falso poiché il residuo di bagnato era dovuto al passaggio dei macchinari utilizzati per le pulizie finali terminate alle 5.30 di mattina. Non si negano alcuni gocciolamenti dal soffitto ma solo di acqua “residua” legata alle lavorazioni sul tetto eseguite domenica pomeriggio durante le forti piogge.

Anche i Vigili del Fuoco infatti, intervenuti probabilmente su chiamata dei soliti noti, hanno perlustrato l’intera struttura, anche salendo sul tetto, certificando che non vi era alcuna problematica di infiltrazioni dal tetto né allagamenti presunti poiché in caso contrario diverso sarebbe stato lo stato della scuola se l’acqua avesse “allagato” la struttura.

Onde evitare ulteriori strumentalizzazioni da persone forzatamente NON in grado di dare giudizi “oggettivi” perché fortemente inquinate da questioni sempre e solo attinenti alla politica, stamattina l’accesso alla scuola è stato consentito esclusivamente ai membri che, valutato il riscontro positivo della ASL alla verifica di ieri pomeriggio alle 19.00, avevano il titolo per accedere e firmare il passaggio di consegne.

Estendiamo i ringraziamenti a tutti coloro che si sono prodigati a vario titolo, anche fuori dal loro orario lavorativo, compreso il funzionario della ASL intervenuto ieri alle 19.00 ampiamente al di fuori del suo normale orario poiché aveva a cuore che i bambini potessero finalmente fare gli scolari.

Si, si la nota è finita. Niente paura. Delirante? C’è chi l’ha definita così

Abbiamo desistito dal commentarla aspramente come forse andava fatto. Ma prendiamo atto che non è passata inosservata a tutte quelle mamme e papà che hanno preso per mano i loro figli con gli zaini sulle spalle per accompagnarli a quello che poi non è stato il loro primo giorno di scuola.Perché? Perché un’accoglienza dignitosa è il minimo che si può offrire a dei bambini, perlopiù della materna e della primaria, che passeranno metà della loro giornata in delle classi prefabbricate.

Perché se i genitori vedono il pavimento bagnato, le infiltrazioni d’acqua e gli spifferi devono potersi sentire autorizzati a chiamare carabinieri, Asl e vigili del fuoco, perché la politica qui non c’entra nulla ma si parla di minori che vanno tutelati, salvaguardati e che hanno diritto a trascorrere delle ore avvolti in un ambiente che contribuisce allo sviluppo del loro benessere.

I genitori non sono dei visionari o marionette in preda ai comandi dell’opposizione oscura che vorrebbe annientare la povera amministrazione che lavora sodo.

I genitori sono esseri pensanti che sanno quando è giusto contestare e quando collaborare. Complimenti, nonostante i chiari di luna (non di stelle sia ben inteso), i rappresentanti del circolo 205 hanno scritto. Da quotare tutto. Anche i punti esclamativi sono giusti. Per questo motivo, L’Osservatore d’Italia intende promuovere un incontro pubblico per parlare del problema scuola, per ascoltare, analizzare e riunirsi. Presto lo faremo. E come sempre, inviteremo anche il sindaco Anselmo con la speranza che almeno questa volta provi a lasciare la tastiera e i social e a confrontarsi de visu con i media che, purtroppo per lei, sono i rappresentanti di una gran bella fetta democratica della nostra penisola.

Ecco la nota dei genitori con gli attributi che si sono guadagnati uno spazio di democrazia, un margine di raziocinio

Anguillara Sabazia, 26 settembre 2019

I rappresentanti dei genitori del consiglio di circolo

Riteniamo doveroso, in quanto rappresentanti dei genitori del 205° circolo, e testimoni di quanto avvenuto la mattina del 23 settembre c.a., difendere tutti coloro che hanno manifestato perplessità in merito alla regolarità dei locali che avrebbero dovuto ospitare i bambini dell’ex Via Verdi e che a causa di ciò sono stati accusati, nel comunicato del sindaco, di aver anteposto al diritto allo studio dei propri figli, becere finalità politiche.

Pensare che un’intera comunità scolastica, perché di questo stiamo parlando, che comprende oltre ai genitori, le insegnanti e il personale, abbia cospirato, tramato e fatto sì che il giorno 23 non si entrasse nella nuova “scuola” in modo subdolo e premeditato e che i genitori siano tutti “politicizzati” ci sembra un’idea a dir poco fantasiosa e poco sostenibile. Immaginare una schiera di mamme perfide che, dopo aver magari preso un giorno di ferie, svegliano i propri bambini alle 7.00 del mattino, gli preparano gli zaini con le merende e tutto il necessario per iniziare il nuovo anno, consapevoli di riportarli a casa dopo una squallida pantomima, lo troviamo davvero offensivo e irrispettoso. Parliamo di una comunità che dal 22 maggio vive nell’incertezza e nella precarietà e che abbiamo tastato con mano, aspettava speranzosa e fiduciosa, contro ogni evidente ritardo nello stato di avanzamento lavori, l’inizio dell’anno scolastico. Ci abbiamo creduto tutti. Oltre il danno anche la beffa!!!




Salvini: “Presenteremo interrogazione su presunti conflitti d’interesse di Giuseppe Conte”

“Presenteremo la prossima settimana in Parlamento un’interrogazione sui presunti conflitti di interesse del professore Giuseppe Conte nel suo passato”. Ad annunciarlo su Facebook è il leader della Lega, Matteo Salvini che aggiunge di voler partire “dalle segnalazioni del Pd” che sono state “semplicemente lette e aggiornate”. “Vediamo – incalza – se dopo un anno di silenzio Conte si degnerà di rispondere agli italiani. Se qualcuno ha qualcosa da nascondere e chiede protezione in Europa ricordi che le bugie hanno le gambe corte…”.

Quindi attacca il governo sottolineando come i ministri stiano “litigando sulla riforma della Costituzione, su quella giustizia perchè la vedono in maniera opposta e sulle tasse”.

Ma nella sua diretta Facebook l’ex ministro dell’Interno commenta anche le manifestazioni sul clima: “Buon venerdì alle ragazze e ai ragazzi che sono scesi in piazza per un futuro migliore e un mondo più pulito: meritano rispetto sempre. Un po’ meno gli adulti che li sfruttano”. E lancia un appello ai giovani italiani: “Per difendere l’ambiente anche mangiare i prodotti della nostra terra, del nostro mare, è fondamentale: così si inquina di meno. Mangiare italiano e bere italiano fa bene alla salute e all’ambiente perché si inquina di meno, visto che non si trasportano le merci che vengono chissà da dove”.

Salvini critica poi la decisione dei magistrati di indagare Berlusconi: “Ho visto che Berlusconi è indagato perchè secondo qualcuno avrebbe tentato di uccidere Maurizio Costanzo…Ma basta…giudici che usano risorse pubbliche per indagini senza logica…Siamo seri, ma indaghiamo su stupratori, ‘ndranghetisti e camorristi!”.




Volley F Vbc Viterbo. Debutto stagionale per B2 e serie D

Prima uscita stagionale per la Vbc Polistampa Viterbo impegnata domani pomeriggio a Ponte Felcino (PG).
A partire dalle 15,30 le ragazze di Emiliano Giandomenico prenderanno parte ad un triangolare assieme a Pieralisi Volley Jesi e alle padroni di casa della Digital Point Ponte Felcino.
Si tratta di formazioni che prenderanno parte al prossimo campionato nazionale di B2. Per le viterbesi, l’occasione per testare lo stato della preparazione contro formazioni sicuramente più esperte che già frequentano da anni la categoria. Per quanto riguarda le umbre, si sono salvate nell’ultima gara utile lo scorso anno contro Marino, mentre le marchigiane hanno mantenuto per sette tredicesimi la formazione dello scorso anno. Ogni incontro si giocherà con la formula di tre set obbligatori al 25.

Debutto anche per la Vbc Conad Viterbo (via Garbini 23f) in vista dell’inizio del campionato regionale di serie D. Le ragazze di Francesco Gori prenderanno parte a Viterbo al tradizionale Torneo Test. Giunto quest’anno alla sua quattordicesima edizione il Torneo offre alle squadre regionali e provinciali del Lazio la possibilità di provare gli schemi di gioco, registrare gli automatismi ed entrare nell’ottica agonistica dell’imminente stagione che si appresta a iniziare.