Tc New Country Frascati, il tennis è senza età: dal 12 ottobre c’è la tappa del circuito “Veterani”

Frascati (Rm) – Il tennis? Uno sport senza età. Lo sanno benissimo al Tc New Country Frascati dove da sempre è possibile vedere imberbi ragazzini di talento impugnare la racchetta in contemporanea con “più esperti” atleti di un’altra epoca. In tale ottica il circolo di via dell’Acquacetosa per la prima volta ha voluto sposare il progetto del circuito “Veterani Numero blu”, una manifestazione organizzata in collaborazione col comitato regionale Lazio della Fit. La kermesse vuole essere un contributo per la promozione dell’importante settore Veterani, dove ogni singolo atleta deve essere al centro delle attenzioni dell’organizzazione, sia per lo stato dei campi, delle palle, dei premi e della disponibilità sugli orari di gioco. Dal 12 al 20 ottobre prossimi, il Tc New Country Frascati (in contemporanea col Tc Tor Carbone di Roma) ospiterà la quarta e ultima tappa della kermesse dedicata ai tennisti un po’ più in là con gli anni. Presso il circolo tuscolano sono aperte le iscrizioni per cinque differenti categorie, una al femminile e quattro al maschile. Per gli uomini ci saranno un tabellone dedicato agli Over 55 libero (vale a dire per atleti di seconda, terza, quarta categoria e non classificati), uno Over 55 limitato 4.1, uno Over 60 libero e uno Over 65 libero, mentre per le donne sarà possibile iscriversi solamente al tabellone Over 55 limitato 4.1. Le iscrizioni (che si possono effettuare tramite la mail del circuito, circuitoseniorlazio@gmail.com, o quella del circolo frascatano, admin@newcountryclub.it) rimarranno aperte fino a un paio di giorni prima dell’inizio della manifestazione e ovviamente i tabelloni seguiranno lo schema classico dell’eliminazione diretta. Per la definizione delle teste di serie si terrà conto della singola classifica dell’atleta e (in caso di pari valore) dei punti acquisiti nelle prime tre tappe del circuito “Veterani Numero blu”. Una volta terminati gli eventi che si svolgeranno al Tc New Country Frascati e a Tor Carbone, verrà stilata una classifica generale e i migliori atleti di ogni singola categoria potranno disputare il Master finale che si terrà dal 2 al 10 novembre presso il Ct Eur.




Il Capitano Ultimo a Bracciano e l’abbraccio con il sindaco [VIDEO]

BRACCIANO (RM) – È stato a capo dell’unità Crimor dei Carabinieri, la squadra della 1ª Sezione del 1º Reparto del R.O.S. creata nel settembre 1992 come nucleo “da impiegare in servizio provvisorio di lunga durata con compiti operativi di contrasto alla criminalità organizzata mediante l’analisi ed il raccordo informativo, nonché il supporto tecnico-logistico alle attività investigative ed in particolare la ricerca e la cattura di primari latitanti.

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IL VIDEO SERVIZIO TRASMESSO A OFFICINA STAMPA DEL 19/9/2019

Noto soprattutto per aver arrestato Totò Riina nel 1993 e con il grado di colonnello è stato vice comandante del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente a Roma. Fondatore della casa famiglia “volontari capitano ultimo” nella tenuta della mistica alle porte di Roma, dove porta avanti progetti di solidarietà nei confronti dei meno fortunati. Si tratta di Sergio De Caprio, meglio conosciuto come Capitano Ultimo che lo scorso sabato è stato presente nell’aula consiliare del Comune di Bracciano per la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria. Un’aula gremita soprattutto di tanti rappresentanti delle associazioni del territorio in cui le forti emozioni hanno lasciato spazio ai forti applausi dedicati all’uomo che ha fatto della lotta alla mafia la sua ragione di vita.

Il “Capitano Ultimo” si è presentato al pubblico nella sua più totale umiltà, spendendo tante parole importanti per la gente comune, per i carabinieri, per le “mamme” sottolineando l’importanza e il ruolo fondamentale che hanno le madri che amano i loro figli di un amore puro, senza guardare nulla, senza chiedere nulla in cambio. De Caprio ha citato i carabinieri, uomini che servono la comunità, che con i loro gesti sono da esempio.
E poi ha ripetuto più volte due parole: “Non ci allontaniamo mai – ha detto – dalle parole uguaglianza e fratellanza, lavoriamo per le persone più deboli e non dimentichiamoci dei valori.

Le persone importanti sono i nostri nonni e dobbiamo stare attenti a come tramandiamo la radice della nostra famiglia, non dimentichiamoci della dolcezza, dell’importanza di discutere tutti insieme, di prestare soccorso senza secondi fini anche a chi è ingrato. In questo modo possiamo continuare le battaglie per la legalità ed è proprio quel tipo di coraggio che dobbiamo trasmettere ai ragazzi ricordandoci sempre che l’inizio di una battaglia e non la fine di una speranza”.

Il sindaco Tondinelli legge le motivazioni

“Per aver dedicato la sua intera esistenza agli altri, ai più fragili ed ai più deboli, senza mai aspettarsi nulla in cambio, svolgendo il proprio servizio con grande semplicità ed umiltà, combattendo contro l’ingiustizia e la criminalità, promulgando, attraverso il suo esempio e la sua condotta di vita, quei valori etici e morali che devono sempre guidare le scelte e le coscienze di tutti i popoli”. Queste le parole del primo cittadino di Bracciano, Armando Tondinelli, alle quali ha fatto seguito un lungo applauso.

In tanti hanno ringraziato il Sindaco Tondinelli e l’Amministrazione per aver portato un uomo di valore a Bracciano, in un momento in cui i valori devono tornare al centro per auspicare benessere e prosperità.




Banca Popolare del Lazio, doppio macigno sull’istituto di credito – (L’inchiesta 10 parte)

Riprendiamo la nostra inchiesta giornalistica sulla Banca Popolare del Lazio. Nell’arco delle precedenti nove puntate, grazie alle indagini giornalistiche effettuate, abbiamo messo in luce molteplici casi che riteniamo essere contaminati dai conflitti d’interesse.

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IL VIDEO SERVIZIO TRASMESSO A OFFICINA STAMPA DEL 19/9/2019

Siamo partiti da una lettera di “soci” che si autodefiniscono coraggiosi i quali in forma anonima hanno evidenziato situazioni in cui sono stati concessi affidamenti temerari e senza garanzie a personaggi “amici di…”.
Avevamo detto che rispetto tutta questa situazione c’erano stati dei controlli di Banca d’Italia alla sede centrale di Velletri della Banca Popolare del Lazio e che era stato stilato un verbale che bacchettava la governance.

La sanzione di Banca d’Italia a Banca Popolare del Lazio

Ebbene la Banca d’Italia ha sanzionato la Banca Popolare del Lazio per 49mila euro a causa di carenze nell’organizzazione, nei controlli interni e nel processo del credito mettendo però a carico di tutti soci il costo delle responsabilità dei singoli amministratori.

Nessuno dei singoli amministratori è stato chiamato a rispondere personalmente delle proprie azioni benché rilevate sia nell’ultima ispezione di Banca d’Italia che nell’indagine giornalistica che abbiamo fatto. Ma non è tutto perché siamo in attesa di sviluppi penali.

Il decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Velletri

Avevano creduto nel sogno della banca del territorio investendo i loro risparmi in azioni della Banca Popolare del Lazio. Azioni che oggi, dopo aver assistito ad un sostanziale decremento del loro valore, versano in una situazione di illiquidità ovvero non si riescono a vendere. La vicenda riguarda due clienti dell’istituto bancario che hanno ottenuto un provvedimento emesso dal Tribunale di Velletri, emesso dal Giudice Paolo Goggi, il quale ha accolto la domanda dei due consumatori associati a Konsumer Italia, i quali si erano opposti al rifiuto della Banca Popolare del Lazio di consegnare la documentazione relativa ad investimenti per il decorso del termine. E così dopo una richiesta di chiarimenti il giudice ha sciolto la riserva e ha condannato l’istituto bancario a consegnare i documenti sottoscritti dai risparmiatori, anche anteriori agli ultimi dieci anni, e che si riveleranno fondamentali per l’avvio di un legittimo giudizio di risarcimento danni.

“Un risultato straordinario” – ha commentato l’Avvocato Massimo Melpignano, Responsabile Banca e Finanza di Konsumer Italia

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IL PUNTO DELL’AVVOCATO MASSIMO MELPIGNANO CHE HA ASSISTITO DUE CLIENTI DI BPL

Melpignano ha assistito i consumatori in questa vicenda. “Le Banche si sono sempre giustificate dando una lettura di comodo di un articolo del Testo Bancario. – Ha detto Melpignano – Il coraggioso provvedimento del Giudice Paolo Goggi del Tribunale di Velletri, chiarisce una volta per tutte, che la banca è obbligata in virtù del rapporto di correttezza e trasparenza, a consegnare alcuni documenti importanti che giustificano e che sono fondamento del rapporto instaurato con i risparmiatori.” Il responsabile di Banca e Finanza di Konsumer Italia ha poi invitato tutti coloro che hanno subìto il rifiuto della banca a consegnare la documentazione, utile per fare chiarezza sugli investimenti rivelatesi fallimentari, a non arrendersi e a far valere i propri diritti nelle sedi competenti.




Roma, preso l’uomo che rapinava e violentava prostitute [VIDEO]

ROMA – I Carabinieri della Stazione di Campagnano di Roma hanno arrestato N.D., 42enne italiano, responsabile di violenza sessuale e rapina nei confronti di tre donne che si prostituivano.




Contigliano, furia violenta contro figlio e compagna. arrestato 56enne

CONTIGLIANO (RI) – Nella serata di ieri 18 settembre, i Carabinieri della Stazione di Contigliano hanno arrestato un uomo del luogo, B.G. 56enne già noto alle forze dell’ordine.
Per lui, l’accusa è di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
L’attività è scaturita in seguito alla richiesta di intervento pervenuta sull’utenza di emergenza 112 nella quale la compagna dell’uomo segnalava un violento litigio da cui era scaturita un’aggressione fisica da parte del convivente. I militari immediatamente intervenuti sul posto i militari rintracciavano l’uomo in strada appena fuori dalla propria abitazione in evidente stato di alterazione psicofisica, che continuava ad inveire verbalmente contro i propri familiari barricati all’interno. Gli accertamenti esperiti nell’immediatezza hanno consentito di appurare che poco prima, all’interno dell’abitazione familiare, era scaturito un litigio tra l’uomo ed il proprio figlio minore, per dissidi su questioni economiche, che era sfociato in una violenta colluttazione ed aggressione fisica.

La degenerazione del litigio aveva indotto la compagna e madre del ragazzo a cercare di frapporsi tra i due al fine di dividerli. Nella circostanza, anche la donna è diventata bersaglio della violenza dell’uomo che l’ha percossa più volte fino a quando madre e figlio non sono riusciti a spingere l’uomo fuori di casa e chiamare i soccorsi. L’arrivo immediato dei carabinieri ha consentito di interrompere l’azione delittuosa, rendendo possibile anche l’intervento di personale sanitario che ha provveduto a trasportare le due vittima dell’aggressione presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Rieti dove hanno potuto ricevere le dovute cure. Fortunatamente per madre e figlio i medici hanno riscontrato solo diverse contusioni su più parti del corpo, ma nulla di più grave. Per l’uomo, comunque, è stato adottato un provvedimento di arresto in flagranza di reato, per cui è stato tradotto dai militari presso la Casa Circondariale di Rieti, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, informata dell’accaduto.

Occorre sottolineare quanto sia stato importante ai fini dell’adozione di una
misura pre-cautelare, che la donna abbia avuto il coraggio di segnalare ai
carabinieri quanto stava accadendo senza ritardo. L’uomo, infatti, non è nuovo a tali condotte: i suoi comportamenti aggressivi e violenti, infatti, erano già stati portati all’attenzione degli uomini della Stazione Carabinieri di Contigliano, tuttavia per ragioni non chiare, in un secondo momento, la donna aveva ritenuto, in un secondo momento, di rimettere la querela già presentata.




Castel Gandolfo, tutti pazzi per le Ferrari: partito il count down per la sfilata di domenica

CASTEL GANDOLFO (RM) – Oltre 80 Ferrari d’epoca sono attese a Castel Gandolfo domenica 22 settembre per la terza edizione di Cavalcade Classiche, la prima nella Capitale. Un’occasione unica per poter ammirare da vicino le celebri 750 Monza del 1954, la 500 TRC del 1957 e la 275 GTB del 1964.

Alla guida di Ferrari che hanno fatto la storia dell’automobilismo, la Cavalcade attraverserà paesaggi di grandi fascino, arrivando a Castel Gandolfo con una sfilata sul corso della Libertà e l’arrivo a mezzo giorno sulla piazza del borgo, dove saranno accolte per l’apposizione del Timbro sul Carnet de Passage.

La Cavalcade andrà alla scoperta della campagna laziale partendo da Borgo San Pietro sul Lago del Salto e da Rieti per poi salire il Monte Terminillo e visitare le grandiose Cascate delle Marmore. Protagoniste del secondo giorno saranno l’arte e la storia di Todi e Viterbo, con una sosta in orario di pranzo davanti al Palazzo dei Papi. Domenica è dedicata a Roma e ai suoi colli, lungo un percorso che si avvicina alla città eterna passando per Frascati, Castel Gandolfo e il Parco archeologico dell’Appia Antica. Una parata conclusiva per le strade di Roma sarà un grande spettacolo non solo per i proprietari delle Ferrari ma per tutti i cittadini e turisti amanti del Cavallino Rampante.




Roma, rapinava e violentava prostitute. Incastrato dalle foto fatte di nascosto dalle vittime: portato in carcere un 42enne

ROMA – I Carabinieri della Stazione di Campagnano di Roma hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di N.D., 42enne italiano, responsabile di violenza sessuale e rapina nei confronti di tre donne che si prostituivano.

Al momento, i casi accertati sono tre, tutti avvenuti tra il 2016 e il 2019

Il modus operandi era sempre lo stesso. L’uomo si muoveva con la sua autovettura per le vie di Roma, principalmente note per la presenza di donne che si prostituiscono (Salaria, Trigoria e Cristoforo Colombo), ove individuava le vittime. Subito dopo, le invitava a salire sull’auto, le portava in aree isolate distanti dalla Capitale e lì le costringeva con violenza ad avere rapporti sessuali non protetti (nonostante la ferma resistenza delle donne), per poi rapinarle ed abbandonarle in aperta compagna.

L’attività investigativa, coordinata dalla Procura di Tivoli, è stata avviata nei primi giorni del 2019, quando una pattuglia dei Carabinieri ha soccorso una donna, di cittadinanza rumena, trovata in stato di shock in un’area rurale del comune di Campagnano di Roma. Gli operanti, adeguatamente preparati per detto tipo di intervento in osservanza delle direttive diramate da questa Procura, una volta ricoverata la persona offesa hanno attivato il c.d. “protocollo rosa” presso l’Ospedale San Filippo Neri. Ciò ha permesso di individuare e prelevare rapidamente le tracce biologiche che l’ignoto violentatore aveva lasciato sugli abiti della ragazza.

La vittima ha riferito che dopo essere salita sull’auto dell’uomo, che l’aveva condotta in una via isolata, aveva immediatamente percepito di correre un grave pericolo tanto da avere cercato di chiamare aiuto con lo smart phone; ma l’uomo glielo aveva strappato costringendola, con violenza e minaccia, ad avere un rapporto sessuale, senza preservativo, prestazione diversa da quanto concordato. Alla fine della violenza l’aveva rapinata di tutti i magri guadagni della serata e del telefonino, abbandonandola in aperta campagna.

Successivamente la vittima della sopra descritta violenza si era confidata con un’amica, che svolgeva identica attività prostituiva, ed era venuta a conoscenza del fatto che la stessa aveva subìto analoga sorte a Capena (RM) nel febbraio del 2018, convincendola a denunciare.

Infatti, anche la seconda donna ha dichiarato che dopo avere concordato con un cliente la prestazione sessuale era stata condotta in una strada buia dopo 40 minuti di viaggio. Una volta arrivati a destinazione era stata bloccata dall’uomo mentre tentava di scappare, poi era stata picchiata e violentata senza preservativo, subendo la rapina di € 300,00, guadagno della serata, infine era stata scaraventata fuori dall’auto e abbandonata in una campagna isolata.

Sono così proseguite le indagini anche in relazione a detta seconda violenza con l’invito alle vittime di segnalare ogni eventuale elemento utile per l’identificazione del violentatore e rapinatore. Dopo pochi giorni, la seconda donna consegnava ai Carabinieri alcune foto scattate con lo smartphone di nascosto che ritraevano colui che era stato riconosciuto come l’aggressore mentre si aggirava con la medesima autovettura, nella zona in cui diverse donne straniere si prostituivano.

Grazie a dette immagini e ad altre indagini tecniche svolte dai Carabinieri sotto la direzione della magistrata assegnataria del procedimento, oltre che ai preziosi elementi forniti dalle due vittime, si identificava l’indagato ed emergeva una terza analoga violenza, subìta da altra donna rumena che si prostituiva nei medesimi luoghi.

Infatti, l’analisi del DNA dell’indagato, effettuata dal Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Roma, oltre a confermare l’individuazione dell’uomo, permetteva di rilevare una totale corrispondenza con un ignoto profilo genetico raccolto sulla scena di un altro identico crimine, occorso a Monterosi (VT) nel 2016 e rimasto ancora irrisolto. Anche in questo caso, una giovane donna romena che si prostituiva era stata violentata in autovettura, rapinata ed abbandonata in un’area disabitata. La denuncia, opportunamente presentata dalla donna, aveva consentito di acquisire il DNA del violentatore lasciato sui suoi abiti.

L’ordinanza che ha disposto l’applicazione del carcere nei confronti dell’indagato:

  • ha ritenuto pienamente credibili le vittime e inverosimile la difesa dell’uomo che sosteneva di avere avuto con loro un rapporto sessuale consenziente e di averle abbandonate in campagna perché avrebbero preteso una maggiorazione rispetto al prezzo iniziale pattuito;
  • ha sottolineato “la serialità delle condotte accertate nonché l’indole violenta ed aggressiva” dell’indagato che “rendono allarmante e concreto il pericolo di recidiva”.
    Sono tuttora in corso indagini, al fine di addivenire ad eventuali ed ulteriori delitti analoghi commessi dall’uomo.

Grazie all’impegno dei Carabinieri della Stazione di Campagnano di Roma e delle Compagnia di Bracciano (dipendenti dal Gruppo Carabinieri di Ostia) e alla determinazione e professionalità della collega della Procura coordinatrice delle indagini, che non hanno mai dubitato della credibilità delle denuncianti, è stato possibile dare fiducia a donne, che proprio per l’attività prostituiva che svolgono non solo sono vittime di numerosi reati (violenze sessuali, sfruttamento della prostituzione, estorsioni, rapine, ecc.) ma proprio per la loro condizione di vulnerabilità e per lo stigma sociale che viene loro assegnato non credono nelle istituzioni, non denunciano e sono certe di non essere credute.

La loro condizione di silenzio, imposta dal contesto sociale e culturale in cui vivono, da un lato rende certi dell’impunità gli autori dei reati commessi ai loro danni e dall’altro rende proprio queste donne più volte vittime: perché si prostituiscono quasi sempre dietro l’ imposizione violenta e il controllo di uomini e crudeli organizzazioni che le sfruttano; perché subiscono violenza sessuale, rapine e altri reati proprio nel corso della loro attività prostituiva.
In questo caso l’azione congiunta delle istituzioni, la costante attenzione ad una seria formazione delle Forze dell’ordine unita alla professionalità dei magistrati della Procura di Tivoli rispetto ai reati di violenza contro le donne, con una particolare cura nei confronti delle vittime più vulnerabili, oltre che il coraggio e la scelta delle vittime di denunciare e di rivolgersi alle istituzioni, ha consentito di acquisire elementi per interrompere l’attività criminosa dell’indagato attraverso l’applicazione della misura cautelare.
Ci si augura che l’esempio costituito dalle donne che hanno denunciato venga seguito da altre che hanno subìto analoghe violenze.




Stadio della Roma: Marcello De Vito a giudizio immediato

Giudizio immediato per Marcello De
Vito, presidente dell’assemblea capitolina, attualmente ai
domiciliari per l’accusa di corruzione in uno dei filone
dell’inchiesta sullo stadio della Roma. Il giudice Tomaselli ha
accolto la richiesta della procura e ha fissato il processo al
prossimo 4 dicembre. De Vito, quindi, resta ai domiciliari. La
decisone del giudice arriva a 48 ore dalla scadenza dei termini
della misura cautelare dopo l’arresto del 20 marzo scorso. Il 9
settembre la difesa di De Vito aveva rinunciato all’udienza
davanti al Riesame dopo che la Cassazione aveva annullato con
rinvio al tribunale della Libertà per valutare gli elementi alla
base dell’ordinanza cautelare. Per la Suprema corte, infatti, le
accuse si basano su “congetture” che non possono dimostrare un
collegamento con “il metodo corruttivo”.




Bibbiano, il sindaco querela Luigi Di Maio

Il sindaco Pd di Bibbiano Andrea Carletti, sospeso e attualmente ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sugli affidi della Procura di Reggio Emilia, ha presentato una querela segnalando 147 fra post e mail dal contenuto ritenuto offensivo o minatorio nei suoi confronti.

Tra i denunciati c’è anche Luigi Di Maio, che a metà luglio, prima della crisi di Governo e del patto coi dem, diffuse su Facebook un messaggio: “Col Pd non voglio avere niente a che fare. Col partito che fa parte dello scandalo di Bibbiano, con i bambini tolti ai genitori e addirittura sottoposti a elettroshock e mandati a altre famiglie, con il sindaco Pd che è coinvolto in questo, non voglio avere niente a che fare”.

La notizia, riportata dalla Gazzetta di Reggio, trova conferme in ambienti giudiziari. Il sindaco, difeso dagli avvocati Giovanni Tarquini e Vittorio Manes, è in attesa della pronuncia del tribunale della Libertà sul suo ricorso contro i domiciliari e su un ricorso della Procura che ne aveva chiesto l’arresto, negato dal Gip, in un altro filone.




Tuscania Volley. Esordio a Calci. Il ds Cappelli, “Siamo un bel gruppo”

Buona la prima per la Maury’s Com Cavi Tuscania ospite mercoledì sera della Peimar Calci squadra di A2. Un banco di prova sicuramente importante per capitan Buzzelli e compagni opposti ad una formazione che può vantare giocatori di assoluto livello come Coscione, Argenta, Fedrizzi, Barone, Lecat, costruita in estate per puntare direttamente alla Superlega.

“Al di là del divario tecnico -commenta il general manager laziale Alessandro Cappelli – possiamo dirci soddisfatti della prestazione che siamo riusciti a offrire per di più in tutti i ruoli. Abbiamo tenuto testa ad un avversario fortissimo dimostrando già da ora di essere un bel gruppo. Complimenti alla Peimar Calci, che vantava almeno cinque elementi di categoria superiore, anche per il bellissimo palazzetto che in un solo anno sono riusciti a costruire”.

La formazione pisana sarà una delle protagoniste, assieme a Globo Banca Popolare del Frusinate Sora e Maury’s Com Cavi, dell’annuale Trofeo PM&B che in programma domenica a Tuscania al Palazzetto dell’Olivo.

Così mercoledì sera in campo

PEIMAR CALCI – Lecat 7, Coscioni 3, Argenta 7, Zanettin 2, Ciulli 1, Nicotra 6, Razzetto, Sideri 4, Barone 3, Tosi, De Muro, Mosca 19, Fedrizzi 7. Allenatore Gulinelli. Assistente Grassini

MAURY’S COM CAVI PALLAVOLO TUSCANIA – Buzzelli 12, Leoni, De Paola 8, Rossatti 11, Ceccoli 6, Ragoni 3, Ceccobello 4, Tognoni 2, Rocchi, Polluaar 10, Ranalli, Pace, Ferraro 1, Sartori. All. Tofoli. Assistente Barbanti




Blera, 80enne reagisce ad una contravvenzione minacciando i carabinieri

BLERA (VT) – Un’ anziano di circa 80 anni, residente a Blera, aveva subito un controllo dell’ Arpa Lazio la scorsa primavera, su attivazione dei carabinieri di Blera poiché sul suo terreno risultava una gestione incontrollata di rifiuti, esattamente inerti da abbattimento, a seguito del quale l’Agenzia Protezione Ambiente elevava una contravvenzione di 500 euro che gli è stata notificata nella giornata di ieri; a quel punto l’ anziano girando per il paese incontrava una pattuglia di carabinieri, ed adducendo a loro la responsabilità del controllo, li iniziava ad offendere e minacciare utilizzando anche una stampella e colpendo uno dei carabinieri; la pattuglia con professionalità cercava di reagire tenendo conto dello stato di ira e dell’ età avanzata dell’ anziano e lo riconduceva alla calma ed alla ragione. Al termine i carabinieri denunciavano l’anziano per resistenza ed oltraggio.