Sabato 12 ottobre lo sport per tutti arriva a Casalotti. “Sport in Piazza”, l’appuntamento di sport per tutti che rientra nel progetto “Coni e Regione, Compagni di Sport” del CONI Lazio e della Regione Lazio, farà tappa per la seconda volta nel 2019 a Roma. Dopo l’appuntamento a Parco Schuster, l’area che ospiterà sabato 12 ottobre il villaggio multi sportivo allestito dal CONI Lazio sarà quella di Via Borgo Ticino (nei pressi del mercato rionale) a Casalotti, nel Municipio XIII. L’ingresso è completamente gratuito.
Dalle 10 alle 18, grazie anche agli istruttori delle Federazioni sportive, degli Enti di promozione sportiva e delle associazioni sportive del territorio, coinvolte dal Municipio XIII, ci sarà l’occasione per tutti i cittadini di praticare pallavolo, pallacanestro, ginnastica, danza, scherma e calcio.
Sarà una giornata con l’area di Casalotti che sarà trasformata in un villaggio sportivo in grado di ospitare contemporaneamente centinaia di appassionati di sport. Alle ore 11 ci sarà il saluto istituzionale alla presenza del presidente del CONI Lazio, Riccardo Viola, della presidente del Municipio XIII con delega allo sport, Giuseppina Castagnetta e della presidente della commissione sport, cultura e politiche giovanili del XIII Municipio, Arianna Ugolini.
Oltre alla pratica, ci saranno anche diverse iniziative collaterali che trasformeranno la giornata di sport in una vera e propria festa per il quartiere. Tra le società che hanno aderito figurano la Asd Freestyle Italia, Asd Uisp Mazzalupo, la Asd Uisp XVIII, la Acli Nuove Fiamme Azzurre Saet, l’Accademia Romana d’armi, l’Asd Aries Roma, l’ASD Rosmini, l’ASD Aurelio Volley, Asd L. Tempesta, L’Asd U.C. Basket Primavalle, l’Asd Polimnia Ritmica Romana, Asd Ritmica Academy e Asd Tuttisport.
Tra queste, spicca la presentazione, e la distribuzione gratuita ai partecipanti, del nuovo numero del fumetto realizzato con il sostegno della Regione Lazio nell’ambito del programma “Talento & Tenacia” promosso dall’IPAB Asilo Savoia e che vede protagonisti i ragazzi della squadra del Montespaccato calcio, che milita nel Campionato di Eccellenza Regionale. Saranno presenti alcuni calciatori in rappresentanza della prima squadra.
A presentare la giornata sarà Angelo Martini, già conduttore di Numeri Uno su Rai 2 e di altri programmi televisivi di successo, che intratterrà il pubblico coinvolgendolo nelle tante iniziative previste.
ROMA – Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Compagnia Roma Centro in collaborazione con i Carabinieri dell’VIII Reggimento Lazio hanno effettuato un servizio di controllo straordinario nelle aree adiacenti alla stazione Termini e piazza dei Cinquecento, finalizzato a prevenire ed arginare situazioni di degrado, abusivismo e illegalità diffusa nonché ad identificare soggetti di interesse operativo e prevenire la commissione di reati in genere.
In questo contesto, i Carabinieri del Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un uomo di 43 anni, con precedenti che a seguito di un controllo è risultato colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il 2 ottobre dal Tribunale di Roma – V Sezione Penale – per furto aggravato. L’uomo è stato condotto in caserma, e una volta notificato il provvedimento, è stato portato nel carcere di Regina Coeli.
Due cittadini stranieri – un senegalese di 20 anni e un marocchino di 59 – senza fissa dimora, disoccupati e con precedenti, sono stati sorpresi sulla banchina della metropolitana della fermata Termini, linea “A”, nel tentativo di derubare alcuni utenti, intenti a salire sui vagoni della metro.
Denunciati invece 3 cittadini stranieri – un cittadino dell’Iraq di 48 anni, un polacco di 40 e un senegalese di 37 – tutti disoccupati e con precedenti, due dei quali senza fissa dimora, per inosservanza del “D.A.C.U.R.”, precedentementeemessi e notificati nei loro confronti a seguito delle richieste propugnate dai Carabinieri dello Scalo Termini.
Denunciate invece 2 cittadine romene di 38 e 34 anni, senza fissa dimora e con precedenti, per l’inosservanza al foglio di via obbligatorio, con divieto ritorno nel comune di Roma, emesse nei loro confronti sempre su richiesta dei Carabinieri dello Scalo Termini. In fine una cittadina romena di 53 anni, è stata denunciata in stato di libertà, perché sorpresa dai militari a permanere all’interno della Stazione, mentre molestava e recava disturbo ai viaggiatori in transito, con richieste di elemosina o offrendo, con insistenza, la sua assistenza, nei pressi dei distributori automatici di biglietti.
Altre 7 persone, sorprese nei pressi degli ingressi della Stazione Termini, sono state sanzionate per violazione del divieto di stazionamento, con contestuale ordine di allontanamento per 48 ore, pena la richiesta dell’emanazione del decreto divieto accesso del Questore (fino a 2 anni – cd. daspo urbano).
091019
SALERNO – A gennaio saranno 10 lunghi anni passati nella vergogna di avere tutti gli occhi del paese addosso, di essere additati come i “mostri di Cetara”, accusati di uno dei reati più orribili che possano esistere: violenza sessuale ai danni di una minore. Tutto è iniziato con una denuncia verbale. Una 15enne sostenne di essere vittima di abusi sessuali sin da quando era piccola. Sarebbe stata stuprata e filmata dai suoi genitori, dal fratello e dal vicino di casa con il silenzio e la complicità di quasi un intero paese che avrebbe beneficiato di quei filmini pedopornografici. Fu addirittura prodotto un diario ad hoc dopo la confessione choc della giovane.
A gennaio 2010 questa famiglia e il vicino di casa furono arrestati. Uno scandalo senza precedenti per il paese sulla costiera salernitana.
Vennero perquisite le abitazioni di 18 famiglie, sequestrati più di 50 computer e oltre 5 mila supporti video, tra cd e DVD.
Addirittura la ragazzina fu allontanata dal nucleo familiare ed affidata ad una comunità e i suoi genitori si separarono. L’uomo, al carico del quale furono contestate le più infamanti accuse, perse la dignità, il lavoro, la stima per se stesso e, ancora oggi, è additato come mostro. Quante ne ha dovute passare.
Nel 2017 si inizia a quantificare economicamente l’enorme danno subito.
Oltre un milione di euro di risarcimento. È la somma che la Corte d’appello di Salerno rischia di dover liquidare ai tre protagonisti ingiustamente accusati. Perché ingiustamente? Perché non ci sono prove. Sostanzialmente è crollato tutto il teorema accusatorio «per insufficienza probatoria degli elementi raccolti». La fine di un incubo per padre e figlio, anche se la famiglia è ormai devastata con la ragazza che è andata via di casa e la moglie che lo ha lasciato. Dopo 6 lunghissimi anni di indagine, dunque, i pubblici ministeri Cristina Giusti e Vallerverdina Cassaniello, hanno chiesto e ottenuto dal Gip l’archiviazione per insufficienza probatoria. I tre destinatari di quella misura cautelare, padre, fratello e vicino di casa della ragazzina, che scontarono da innocenti 9 interminabili mesi di carcere con accuse infamanti, attraverso gli avvocati Antonio Bruno e Gaspare Dalia, hanno fatto istanza di risarcimento. Per il padre e il fratello c’è una richiesta di circa 500mila euro ciascuno. Per il vicino di casa, c’è invece una richiesta pari a 300mila euro. Un risarcimento che non potrà però ricostruire la vita di una famiglia intera distrutta da una vicenda paradossale e allucinante. Una figlia e una moglie perse e danni psicologici senza precedenti.
Le Iene denunciano una mega truffa della raccolta differenziata per le utenze non domestiche della Capitale.
Il servizio di Filippo Roma ha mostrato i dipendenti della società Roma Multiservizi controllata da AMA che a sua volta è controllata dal Comune di Roma che, su preciso ordine dei dirigenti, “beggiano e scappano”, ovvero fanno passare la tesserina sul codice a barre presente davanti ai negozi ma non prendono poi l’immondizia che si trova nei “bidoncini” che ammorbano i marciapiedi dell’intera città perché questo sistema permette loro di “strisciare” più spesso il badge (fino a 200 volte a notte) da cui dipende il pagamento del servizio da parte dell’AMA.
Le Iene, la truffa della differenziata non raccolta e Virginia Raggi che scappa
Il sistema si va a inserire all’interno di una realtà in cui il cittadino romano paga una delle tariffe rifiuti più alte d’Italia mentre la città è ridotta “una merda”, come ha detto la stessa sindaca Raggi in una registrazione clandestina effettuata dall’ex amministratore dell’AMA Lorenzo Bagnacani e consegnata al tribunale. Il tutto è certificato nella chat su Whatsapp “Spara e scappa” che mette in contatto lavoratori e dirigenti i quali incitano le maestranze a fare esattamente quello che viene denunciato nei filmati.
Roma va a chiedere conto di quanto accade nella sede AMA di via Calderon de la Barca e qui viene mostrata una scena surreale: mentre parla con Marcello Bronzetti, responsabile servizio prevenzione e sicurezza AMA, e gli chiede conto del fatto che Roma Multiservizi non stia raccogliendo i rifiuti ma solo “sparando (il badge, ndr) e scappando“, c’è una voce che dice “Questo non è giornalismo, però”.
Alberto Angela dovrebbe fare uno dei suoi documentari sugli addetti stampa delle aziende municipalizzate e delle istituzioni romane che ogni volta che un loro dirigente viene messo in difficoltà da domande diventa improvvisamente un sommelier del giornalismo e spiega al professionista come deve fare il suo mestiere dall’alto del fatto che il suo stipendio viene appunto pagato dalle tasse dei romani mentre Roma è ridotta una monnezza. Invece di stare zitto e andare a lavorare, l’addetto ai rapporti con la stampa a Roma normalmente cerca di ostacolare il lavoro dei colleghi (che lavorano) insultandoli e tentando di spiegare loro come si lavora (in tv, nei giornali, sui siti online) invece di spiegarci perché loro non lavorano e noi romani paghiamo le tasse per garantire i loro stipendi.
L’incontro e la Grande Fuga di Virginia Raggi
Il servizio prosegue con l’incontro tra Roma e Virginia Raggi, la quale, messa di fronte ai filmati che mostrano gli operatori di Roma Multiservizi che non raccolgono i rifiuti chiede ripetutamente alla Iena se è andato in procura a denunciare e poi gli dice che lo attende in Campidoglio con i video per farseli consegnare e fare un esposto in procura per truffa. La sindaca dice a Roma di contattare “i suoi” per definire un appuntamento in Comune per la consegna dei filmati.
Ebbene, inutile dirvi che le successive telefonate e i messaggi di Filippo Roma a Teodoro Fulgione per fissare un appuntamento con la sindaca, a differenza delle promesse di Raggi, rimangono senza risposta.
Nessun rinvio per la formazione della cordata che dovrà rilanciare Alitalia: la data resta quella del 15 ottobre.
A una settimana esatta dalla scadenza del termine per presentare le offerte vincolanti e dare finalmente il via alla cordata che dovrà salvare e rilanciare l’azienda, la situazione non sembra avviata a una soluzione. L’incontro del presidente del Consiglio Giuseppe Conte nelle scorse ore con i vertici di Atlantia non ha sciolto i nodi ancora presenti. Ieri c’è stato l’incontro tra i commissari di Alitalia e il ministro Stefano Patuanelli al termine del quale ha detto chiaramente che la data non slitta.
“Oggi ho incontrato la struttura commissariale di Alitalia. È stata esaminata la situazione complessiva della compagnia, convenendo sul fatto che ci sono le condizioni affinché entro il 15 di ottobre possa giungere una proposta vincolante da parte del consorzio acquirente”, ha evidenziato il ministro aggiungendo che “quella su Alitalia è stata infatti sin dal principio un’operazione di mercato per rilanciare la compagnia e nulla hanno a che fare con essa altre rivendicazioni”.
Il riferimento del ministro è chiaramente alla lettera di Atlantia nella quale la holding legava il suo intervento al futuro delle concessioni autostradali. La settimana scorsa infatti la holding dei Benetton ha mandato una lettera al governo in cui scriveva che il piano così come era non andava bene sottolineando inoltre che nel caso in cui l’esecutivo fosse andato avanti nella procedura di revoca delle concessioni autostradali (Autostrade per l’italia e’ controllata da Atlantia) la società non si sarebbe potuta impegnare “in un’operazione onerosa e di complessa gestione ed elevato rischio” come quello del rilancio di Alitalia.
Ma a preoccupare i commissari e il ministro anche la liquidità presente nelle casse della compagnia scesa a fine settembre sotto i 300 milioni di euro.
Ieri intanto c’è stato il botta e risposta tra Fs e Atlantia, i soci privati che insieme a Delta e a Mef dovrebbero dar vita alla newco per il rilancio. Atlantia chiede un ruolo maggiore di Alitalia nella alleanza Blue Skies e una quota di ricavi maggiori sulle rotte verso il Nord America. Intanto oggi è previsto lo sciopero del personale che costringerà la compagnia a cancellare quasi 200 voli.