“Io e mia nonna”, un cortometraggio che parla di Alzheimer

‘Io e mia Nonna’ nasce dall’idea di Filippo Piluso e di Christian Negroni di voler raccontare la quotidianità di una nonna malata di Alzheimer tra scene da copione e scene improvvisate.

I protagonisti del Cortometraggio sono gli stessi della vita reale

Dal Corto promana tutta la difficoltà nel vedere accanto a sè una persona con una memoria atrofizzata, dai comportamenti infantili, accudita da badanti difficilmente in grado di reggere a lungo termine la durezza del lavoro. Da qui il fulcro della storia: sfogare la nostra frustrazione sulle persone che più amiamo perchè non riconoscono più i nostri volti, sottoporli a domande incalzanti per ricordare il poco che ancora hanno in memoria. Ma tutto ciò aiuta la loro malattia? Le neuroscienze dicono di no. E a prescindere dalle dovute differenze tra demenza senile e Alzheimer, solo la percezione di un ambiente amorevole e pacifico aiuta realmente queste persone, che nel loro inconscio sono così portate a vivere con più serenità. È fondamentale quindi domandarsi come gestire la convivenza.

Questo è il tema del corto

Mentre l’obiettivo è quello di dare una visione diversa: una revisione. Rendere migliore la vita del malato (la nonna) e di chi gli sta vicino (suo nipote Filippo Piluso).

Il progetto che per completarsi ha impiegato 3 anni è stato elaborato inizialmente da due ragazzi che successivamente sono diventati una troupe di dieci membri. I giovani coinvolti si dividono tra tirocinanti e professionisti del settore. L’attrezzatura è stata fornita dall’Istituto Rossellini di Roma.

Il primo fotografo Ludovico Paiela era ancora studente dell’Istituto all’inizio delle registrazioni, il secondo fotografo Michelangelo Fratianni si è laureato al Dams di Roma tre, il co-sceneggiatore Christian Negroni viene da Storia del Cinema alla Sapienza, così come il montatore-colorist e aiuto alla regia Gabriele Tramontozzi, coadiuvati da un professionista del settore, addetto all’audio Gianluca Tomei. La colonna sonora di William Correale, talentuoso musicista dei Fil the Wild Nichilism e studente di Medicina, e degli Amsterdam Klezmer Band, gruppo klezmer-balkan di Amsterdam, noto nello scenario musicale indipendente europeo.

Il Corto è stato candidato nel mese di aprile in diversi Festival di alcune città italiane tra cui Lenola, Grosseto e Sessa Aurunca e Visciano.

Essendo stato realizzato con un budget totale di 150 euro, il documentario non voleva avere delle pretese tecniche da grandi Festival ma lasciare comunque un contenuto forte da poter suscitare l’interesse dei vari soggetti nel settore delle malattie neurodegenerative.




Viterbo, a Palazzo dei Priori il convegno “Le Pietà di Michelangelo”: sabato 26 ottobre ore 15

Le Pietà di Michelangelo, se ne parlerà dettagliatamente e scientificamente sabato 26 ottobre, a partire dalle 15, nella sala Regia di Palazzo dei Priori. L’evento, che rientra tra le iniziative promosse dall’amministrazione comunale per la valorizzazione del museo civico Rossi Danielli, è frutto della collaborazione tra Comune di Viterbo e l’Accademia Nazionale di San Luca per l’organizzazione di due incontri sui collaboratori di Michelangelo, e, in particolare su Sebastiano del Piombo e Marcello Venusti. Il primo evento, quello di sabato 26 ottobre, sarà un convegno dedicato al caso forse più celebre di cooperazione della storia dell’arte, ovvero quello tra Sebastiano e Michelangelo. Cooperazione che ha condotto alla realizzazione della Pietà di Viterbo, della Resurrezione di Londra e della Flagellazione Borgherini. La Pietà di Viterbo è conservata all’interno del museo civico e sarà il fulcro attorno al quale ruoterà il convegno del prossimo sabato.

Nello specifico, i relatori, introdotti e coordinati da Francesco Moschini, segretario generale dell’Accademia Nazionale di San Luca, affronteranno la pluridecennale meditazione sul tema iconografico della Pietà in Michelangelo. A intervenire saranno Claudio Crescentini (La “Prima” Pietà di Michelangelo), che getterà luce su una sua scoperta, il bozzetto in terracotta della Pietà di San Pietro, e accennerà alla storia di occultamento del manufatto connessa con le vicende del circolo degli Spirituali guidati dal cardinale Pole; Antonio Rocca (La Pietà di Viterbo, Michelangelo e Sebastiano), che si soffermerà sul contesto che generò la collaborazione tra Sebastiano Luciani e Michelangelo, anche valorizzando l’apporto teorico del cardinale Egidio da Viterbo; Lorenza D’Alessandro (La Pietà di Ragusa e le altre. Un esempio di technical art history) illustrerà invece il caso della Pietà di Ragusa, commissione ancora connessa con la cerchia del cardinale inglese e in particolare con la marchesa Vittoria Colonna; Marco Bussagli (Il tema della Pietà nell’opera di Michelangelo. Riflessioni iconografiche) si occuperà poi di ricucire l’intero discorso, fornendo un’interpretazione unitaria del tema e alcune inedite considerazioni iconografiche. Concluderà il convegno Claudio Strinati (Quanti anni ha, o dimostra, la Madonna nella Pietà di Viterbo?) che affronterà la tavola viterbese da un punto di vista inedito. Muovendo dall’età di Maria, l’insigne studioso proporrà una visuale del tutto originale. A fare i saluti istituzionali saranno il sindaco Giovanni Maria Arena e l’assessore alla cultura e al turismo Marco De Carolis.




Albalonga (calcio, serie D) in vetta, Louzada: “Continuiamo a lavorare, occhio al Tuttocuoio”

Albano Laziale (Rm) – L’Albalonga è vetta alla classifica del girone E di serie D. La formazione cara al presidente Bruno Camerini ha sbancato il campo del Foligno, inviolato da ben 33 partite tra Promozione, Eccellenza e quarta serie. Ad aprire le marcature nel 3-1 conquistato in terra umbra è stato l’esterno offensivo brasiliano classe 1994 Adriano Louzada, autore del secondo gol personale in questo campionato: “E’ stata una partita complicata contro un avversario sicuramente valido. Siamo partiti molto forte, ma poi gli umbri hanno reagito e hanno pareggiato i conti, sfiorando anche il sorpasso con un tiro salvato sulla linea da Santoni. Nella ripresa abbiamo ripreso a giocare e Casimirri ci ha portato di nuovo in vantaggio prima del gol decisivo di Magliocchetti che ha fiaccato le speranze dei nostri avversari”. L’Albalonga continua ad essere l’unica squadra laziale imbattuta dell’intera serie D: “E’ un dato che fa indubbiamente piacere come anche il primato in classifica, ma noi continuiamo a lavorare a testa bassa e a pensare semplicemente alla prossima partita”. Che metterà di fronte la testa e la coda del girone: al “Pio XII”, infatti, arriverà un Tuttocuio che sembra in piena crisi con appena due punti conquistati in otto incontri: “Non ci fidiamo assolutamente perché queste sono le partite più pericolose – avverte Louzada che ormai da oltre dieci anni è in Italia – In queste categorie nulla è facile e noi dovremo entrare in campo con la massima concentrazione. Già dal rientro di Foligno stiamo pensando a questa sfida”. L’inserimento di Louzada nel gruppo azzurro sembra procedere a gonfie vele: “Devo ringraziare la società che mi ha fatto sentire importante sin dal primo momento in cui sono arrivato qui. Il gruppo è giovane e mi ha accolto molto bene. Il reparto d’attacco? Ci sono tanti giocatori importanti, ma tra noi non c’è invidia: ci vogliamo bene e c’è sana concorrenza, questo è uno dei segreti dell’Albalonga”.




Palestrina (calcio, Eccellenza) non muore mai, Gallaccio da urlo: “Tre gol? Non sono così contento”

Palestrina (Rm) – Il Palestrina non muore mai. La squadra di mister Cristiano Di Loreto mantiene l’imbattibilità stagionale (e anche quella legata all’ormai lungo periodo di gestione dell’ex allenatore del Tor Sapienza, iniziato a febbraio scorso), ma c’è voluta una gran rimonta nel match interno di domenica contro il Formia. I pontini, infatti, hanno chiuso il primo tempo sul 2-0 e poi a inizio ripresa avevano triplicato i conti, ma a quel punto è uscito tutto il carattere dei prenestini, nonostante le assenze pesanti di Marini e Compagnone e gli infortuni dei giovani esterni difensivi Mascioli e Petroni. Il Palestrina ha messo tanto cuore, corsa e tecnica in campo, affidandosi alle doti realizzative dell’incredibile Michele Gallaccio, autore di una fantastica tripletta (il secondo gol su rigore) che lo ha portato a quota 11 reti in campionato. “Rimontare tre gol non è mai semplice, anche se addirittura ci rimane un po’ di rammarico per il finale di partita in cui ci è stato negato anche un rigore per fallo su Renzi e io stesso ho avuto l’opportunità di segnare la quarta marcatura di testa. Comunque la nostra è una squadra viva e lo ha dimostrato anche domenica scorsa, ma dobbiamo migliorare su alcuni aspetti come ad esempio le palle inattive”. Nel finale Gallaccio, che ha colpito anche due pali, ha dovuto alzare bandiera bianca per un problema fisico: “Valuteremo in queste ore, ho sentito una fitta” dice l’attaccante che è stato autore di uno strepitoso avvio di campionato: “Onestamente non me l’aspettavo nemmeno io di poter segnare con questa continuità. Indubbiamente fa piacere, ma se si fa tripletta e non si vincono le partite la soddisfazione è decisamente inferiore. Devo ringraziare tutti i miei compagni e lo staff tecnico che mi mettono nella condizione di poter incidere e poi qui ho trovato un ambiente e una società che mi fanno lavorare benissimo”. Nel prossimo turno il Palestrina sarà ospite sul difficile campo del Casal Barriera: “Obiettivi? Non ce ne poniamo, vogliamo solo pensare a dare il massimo partita dopo partita e poi a dicembre vedremo in quale zona di classifica saremo” conclude Gallaccio.




Rocca Priora (calcio, Prom.) settebello, Nuzzi doppietta: “Dedicata a mio padre e a tutta la famiglia”

Rocca Priora (Rm) – Vola alto il Rocca Priora che, in quel di Torre Angela, trova anche la prima vittoria esterna della stagione e tra l’altro con il roboante punteggio di 7-2. Oltre al gol di Ponzo e ai sigilli di Halauca e Rocchi (in rete due volte a testa), la formazione castellana ha applaudito la doppietta dell’esterno (o anche centrale) di centrocampo classe 2001 Mattia Nuzzi. “Sono i miei primi gol in prima squadra dopo qualche aver collezionato qualche presenza lo scorso anno in Eccellenza con lo Sporting Genzano e li voglio dedicare a tutta la mia famiglia, ma in particolare a mio padre Alfio che mi ha sempre seguito e sostenuto – dice con evidente emozione – Tra l’altro il primo gol, nato da un assist di Bacchi, è stato davvero molto bello”. Nuzzi, poi, analizza la vittoriosa trasferta di Torre Angela: “La gara non è stata semplice e all’inizio siamo pure andati sotto, ma l’abbiamo ribaltata presto prima sul 3-1 e poi sul 4-2 con cui si è chiusa la prima frazione. All’intervallo il mister Paolo Lunardini ci ha spronato a conquistare questa vittoria e nella ripresa abbiamo dilagato fino al 7-2”. Il Rocca Priora è sesto, ma Nuzzi non si fa prendere da facili entusiasmo: “Siamo appena all’inizio della stagione e il nostro obiettivo non cambia: dobbiamo cercare di raggiungere al più presto la salvezza, anche se questo è un inizio di campionato molto positivo”. Il suo inserimento all’interno del gruppo castellano è stato semplice: “Ho trovato tanti ragazzi umili che mi stanno dando molti consigli. Ho legato tanto con Filiberto Trinca, ma mi trovo bene con tutti”. E poi c’è il “ruolo” di Paolo Lunardini che è un allenatore molto importante per la crescita di un giovane: “Con il mister c’è un buon rapporto, mi ha dato tanta fiducia fin da subito: è un allenatore che ti fa costantemente migliorare, oltre ad essere un grande motivatore” conclude Nuzzi. Il Rocca Priora, nel prossimo turno, tornerà ad esibirsi tra le mura amiche: al “Montefiore” arriverà la capolista Atletico Torrenova per un big match davvero elettrizzante.




Frascati Scherma: Garozzo e la Vecchi vincono a Bastia, Toldo quinto ai mondiali militari

Frascati (Rm) – Sono tornati in pedana i big della scherma nazionale e all’appello non potevano mancare i tanti campioni del Frascati Scherma. Nello scorso fine settimana si è disputata la prima prova Open di qualificazione nazionale nella cittadina umbra di Bastia e gli atleti del club tuscolano sono stati subito protagonisti. Nel fioretto maschile Daniele Garozzo ha sbaragliato la concorrenza: il campione olimpico in carica ha faticato tanto contro il giovane compagno di società Guillaume Bianchi (ottimo quinto alla fine), battuto all’ultima stoccata 15-14 nei quarti di finale. In semifinale altra battaglia col compagno di Nazionale Alessio Foconi, sconfitto sempre in extremis per 15-14 e infine nell’ultimo atto è arrivato il successo per 15-10 su Edoardo Luperi delle Fiamme Oro.
Tra le donne, ha solo sfiorato il successo Alice Volpi, battuta in finale dall’altra azzurra Elisa Di Francisca col punteggio di 15-6. In semifinale la fiorettista aveva avuto la meglio su Martina Favaretto delle Fiamme Oro, sconfitta per 15-8. Nella stessa arma quinto posto per Arianna Errigo, frenata ai quarti di finale proprio dalla Volpi, e sesto posto per Camilla Mancini, sconfitta nello stesso turno da Martina Batini col punteggio di 15-9. Nella sciabola, è arrivato un beneagurante successo nella prima prova stagionale anche per Irene Vecchi: l’atleta toscana ha sconfitto in finale Martina Criscio (Esercito) col punteggio di 15-10, mentre in semifinale aveva avuto la meglio della sua ex compagna di società Loreta Gulotta con un tirato 15-13. Nei quarti, invece, la Vecchi si era sbarazzata di Benedetta Taricco (Aeronautica) col punteggio di 15-8. Ottavo posto conclusivo, invece, per Rossella Gregorio, uscita a testa alta sempre nei quarti di finale per mano della stessa Criscio col punteggio di 15-13.
Ai mondiali militari di scena a Wuhan (in Cina) ha sfiorato la medaglia il fiorettista brasiliano Guilherme Toldo che si è fermato al quinto posto e ai quarti di finale per “colpa” della sconfitta per 15-11 rimediata dal francese Pauty, poi argento iridato. Si era fermata agli ottavi, invece, la corsa di Valerio Aspromonte e Damiano Rosatelli. Infine nel torneo satellite di Zagabria (in Croazia) è arrivato un altro buon risultato per il fiorettista spagnolo Carlos Llavador, piazzatosi al secondo posto.




Frascati Sporting Village, il presidente Pavia lascia la gestione del 3T di Roma dopo 10 anni di successi

Frascati (Rm) – Il presidente del Frascati Sporting Village ha lasciato dopo ben dieci anni la gestione del 3T di Roma, uno dei tre poli sportivi della famiglia del club tuscolano assieme a quello di Frascati e al “Time Out” di Formello. Un centro molto importante situato nel quartiere capitolino di Tor Tre Teste da cui è partita la storia sportiva di Pavia, come ricorda il direttore sportivo del club Udo Paolantoni che da otto anni fa parte dello staff dirigenziale. “Il presidente ha fatto grandi sforzi per far crescere la struttura e ha ottenuto indiscutibili risultati nel mondo della pallanuoto (dove il club è arrivato anche ad avere una prima squadra nella A2 femminile e una nella B maschile, ndr), ma anche del nuoto e del salvamento. Il 3T è diventato velocemente un vero e proprio punto di riferimento per i giovani del territorio appassionati di quelle discipline e ovviamente per le loro famiglie. Sono stati dieci anni fruttuosi anche grazie al lavoro di persone dello staff dirigenziale e tecnico come Luana Saltarelli, Andrea Casaburi e Rino Fabiano (con quest’ultimo che continuerà a far parte della famiglia sportiva del Frascati Sporting Village lavorando nel centro di Formello, ndr) e in generale di tutte le persone che hanno fattivamente partecipato alla crescita del 3T. In questo momento, riuscire a seguire con la medesima attenzione tre centri di questo livello è diventato praticamente impossibile e quindi il presidente ha deciso di dedicarsi a quelli di Frascati e di Formello”. Con “l’addio” al 3T, si chiude (al momento) anche l’avventura del club di Pavia nel mondo della pallanuoto: “Continueremo a lavorare sul nuoto, sul salvamento (che ad oggi vede il Frascati Sporting Village al decimo posto nella classifica italiana per società, ndr) e sul sincronizzato per ciò che concerne le discipline natatorie, oltre che sul tennis e sul padel – spiega Paolantoni – L’impegno della nostra società sarà ancora maggiore sui due centri che abbiamo in gestione: insomma il Frascati Sporting Village non lascia, ma ha voglia di continuare a crescere e ottenere nuove soddisfazioni nello sport agonistico”.




Maltempo, prosegue l’emergenza al nord ovest

Persistono i temporali, anche di forte intensità, su Liguria, Piemonte e Lombardia. Lo indica una nuova allerta meteo della Protezione civile, che segnala la possibilità di frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Valutata allerta arancione per rischio idrogeologico su gran parte della Lombardia; gialla sul resto della Lombardia, su gran parte di Liguria e Piemonte e sulla Valle d’Aosta.

Scuole di ogni ordine e grado chiuse anche ad Alessandria, che si aggiunge a una serie di comuni della provincia, colpita dal forte maltempo che è proseguito anche nella tarda serata. Lo ha disposto il sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco. Ad Alessandria c’è apprensione per la piena del fiume Bormida, attesa nella nottata, con valori vicini al livello di pericolo, anche se non dovrebbe esservi rischio per le persone: già questa sera è stato chiuso un ponte e sono state evacuate le aree golenali. A Casalcermelli il fiume Orba ha già abbondantemente superato la soglia di pericolo, posta a 4,5 metri, raggiungendo i 5,78 metri. Evacuate alcune abitazioni a Casalnoceto, un comune di un migliaio di abitanti vicino alla provincia di Pavia. Sono rimaste senza energia elettrica 1.400 utenze in una decina di paesi, informa la Protezione civile provinciale. In alcune zone dell’Alessandrino oltre 250 mm di pioggia in 6 ore, con picchi di 60-80 mm in un’ora. Sul nord del Piemonte, in 6 ore il Lago Maggiore è cresciuto di 15 centimetri, il lago d’Orta di 6 cm.

Sono tutti tornati in stazione i treni coinvolti nell’emergenza maltempo tra Liguria e Piemonte. Lo si apprende da Ferrovie, secondo cui solo un convoglio sta ancora tornando verso Torino. I tratti interessati riguardano: Genova-Torino, Genova-Milano e Genova-Ovada

A Rossiglione, nell’entroterra di Genova, è critica la situazione per il maltempo con numerosi allagamenti: il Comune sulla propria pagina Facebook invita i cittadini a restare in casa e a non mettersi in movimento per nessuna ragione, segnalando che sono in corso interventi dei vigili del fuoco del soccorso alluvionale. Il comune invita anche a lasciare libere le linee telefoniche per le sole richieste di aiuto e segnalazioni. A Rossiglione, comunque, per adesso c’è da registrare solo una frana con terra e detriti su un condominio, evacuato per precauzione facendo sfollare i circa 30 residenti. Nello smottamento, che viene attentamente monitorato, è rimasto ferito anche un anziano in modo non grave: L’uomo è stato trasportato in ospedale dal 118 a causa del lieve trauma toracico subito, con una ferita alla spalla. Sempre a Rossiglione è in corso l’evacuazione di un secondo condominio, che coinvolge altre 20 famiglie. Gli sfollati vengono sistemati in una palestra condominiale. In nottata nell’area sono però attese altre forti piogge e c’è allerta per la situazione al limite del torrente Stura.

Peggiora la situazione del maltempo nella provincia di Alessandria. A Serravalle Scrivia è stato chiuso il casello della A7 ‘Milano-Genova’ in uscita. A Gavi è esondato il torrente Nerone ed è stato chiuso il guado sul fiume Lemme che è uscito dagli argini anche a Fraconalto, ai confini con la Liguria. Una Fiat Panda 4×4 guidata da un ultrasessantenne è stato travolta dall’acqua e si è capottata. L’uomo, bloccato e preso dal panico, è riuscito comunque a dare l’allarme ed è stato poi soccorso da vigili del fuoco e carabinieri. Disagi anche per i treni: sospeso il traffico ferroviario tra Novi Ligure e Arquata Scrivia, sulla linea Genova-Torino, in direzione del capoluogo ligure, per l’allagamento della sede ferroviaria. Ritardi fino a 30 minuti per i convogli diretti a Torino. Sospesa la circolazione anche sulla Genova-Acqui Terme tra Rossiglione (Genova) e Ovada.

Resta attivo il Centro operativo del Comune di Milano per monitorare il livello dei fiumi Seveso e Lambro. Prevista una nuova intensificazione delle precipitazioni. L’allerta meteo prevede l’attivazione delle squadre di Protezione civile e delle pattuglie della Polizia locale. Anche la squadra del Servizio idrico MM sarà pronta a intervenire in caso di necessità.

Due frane in via Rubens a Vesima con tre sfollati, una frana in via costa d’Erca in località Fabbriche con uno sfollato e una frana lungo la strada che va a San Carlo di Cese. Sono i principali danni provocati dal maltempo a Genova illustrati dal sindaco Marco Bucci  nel centro operativo della Protezione civile.

Allagamenti e fiumi carichi d’acqua nella Bergamasca, dove si registrano decine di alberi pericolanti e decine di interventi dei vigili del fuoco in tutta la provincia. Impressionanti le portate dei fiumi Serio e Brembo, carichi di acqua. Il monitoraggio delle portate è costante. I vigili del fuoco sono intervenuti per allagamenti sulle strade e alberi pericolanti in tutta la provincia, tra cui una strada a Verdello e sull’Asse interurbano a Bonate Sotto per l’allagamento della galleria San Roberto.

Qualche frana e numerosi allagamenti si sono verificati nel Savonese, una delle province più colpite dalla perturbazione che ha colpito alle prime luci dell’alba il centro e il ponente ligure. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco. A Laigueglia si sono verificati alcuni allagamenti così come in tutto il ponente savonese, soprattutto nella zona di Alassio, Albenga, Borghetto e Loano. A Savona caduti alcuni alberi, mentre i rii San Rocco a Ceriale e Fasceo a Albenga sono esondati ma presto rientrati negli argini. Allagamenti anche nell’Imperiese: a Oneglia si è allagato anche qualche ufficio a piano terra del tribunale dove stanno lavorando i vigili del fuoco con le idrovore. Verso le 7, i pompieri sono dovuti intervenire anche negli uffici postali di via Spontone, chiudendone una parte, per il crollo di calcinacci dal controsoffitto dovuto probabilmente a infiltrazioni d’acqua.




La consegna dei premi al MIA Market chiude l’edizione record del più importante evento di mercato in Italia

La quinta edizione del MIA, Mercato Internazionale Audiovisivo che si è tenuta a Roma, dal 16 al 20 ottobre 2019 si è chiusa con un successo senza precedenti e forti consensi da parte degli oltre 2500 operatori del settore partecipanti.

Domenica 20 ottobre, nel corso della cerimonia di chiusura, sono stati consegnati due premi da parte di partner di primo piano del MIA come Eurimages e Natinal Geographic. Riconoscendo Roma come uno dei mercati di coproduzione europea di maggior successo, Eurimages, il Fondo Europeo del Consiglio d’Europa, ha affidato alla giuria del 2019, composta da Fiorella Moretti, Ewa Puszczynska e Tobias Pausinger, il compito di selezionare il vincitore dell’Eurimages Co-Production Development Award: un premio in denaro di 20.000 euro per lo sviluppo del progetto che meglio riflette i criteri di collaborazione e coproduzione che ispirano Eurimages.

La Giuria ha assegnato l’Eurimages Co-Production Development Award a Triumph di Kristina Grozeva e Petar Valchanov prodotto da Kristina Grozeva e Petar Valchanov per Abraxas Film, Il premio è stato consegnato da Susan Newman, Project Manager di Eurimages, durante la cerimonia finale di premiazione del MIA, che si è tenuta domenica 20 ottobre presso il cinema Quattro Fontane. National Geographic tornava anche quest’anno a sponsorizzare il Premio per il Miglior Pitch, confermando la vocazione del MIA|DOC nell’individuare progetti capaci di combinare grandi qualità artistiche e produttive e significative potenzialità commerciali. Il vincitore dell’edizione 2019 è ‘I diari segreti del Papa – Gli Archivi Segreti Vaticani della WWII’, documentario-evento di Simona Ercolani e Cosetta Lagani, prodotto da Stand by Me con Vatican Media. Il progetto, dal forte interesse internazionale, prende spunto da una decisione storica di Papa Francesco: a marzo 2020 gli Archivi Segreti del Vaticano, contenenti i documenti della Seconda Guerra Mondiale, verranno aperti e i 16 milioni di documenti, sinora secretati, saranno rivelati. In occasione del 75° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, il documentario svelerà per la prima volta la verità sulla posizione della Chiesa, in particolare del Pontificato di Pio XII, in relazione al Nazismo e all’Olocausto, attraverso le evidenze che emergeranno dai documenti sinora secretati, da testimonianze inedite e immagini esclusive. Nel corso della cerimonia, è stato consegnato inoltre Il Premio Carlo Bixio, giunto all’8a edizione. Scopo dell’iniziativa – che il MIA ha ospitato per il terzo anno consecutivo – oltre a ricordare il grande e lungimirante produttore, è quello di premiare ed incoraggiare sceneggiatori di serie televisive di età compresa tra i 18 ed i 30 anni. Come è ormai tradizione Rai e Mediaset ad anni alterni consegnano il Premio, e quest’anno è stato RTI a riconoscere 5.000 euro al miglior concept e 10.000 euro alla migliore sceneggiatura, oltre alla possibilità di firmare un contratto per la realizzazione dei testi vincitori. A questi premi, si aggiunge il premio ‘SIAE Idea D’Autore’, di 3.000 euro, consegnato a chi ha proposto lo spunto di scrittura più originale. Merito quindi a SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, sponsor del Premio, ad APA, che dalla prima edizione si è presa carico dell’organizzazione, al comitato promotore (Eleonora Andreatta/Direttore RaiFiction, Francesco Nardella/Vice Direttore RaiFiction, Daniele Cesarano/Direttore Fiction Mediaset, Giancarlo Scheri/Direttore Canale 5 e Chiara Sbarigia/Direttore Generale APA), e ai giurati (Francesca Galiani per RTI, Leonardo Ferrara per RAI, Ivan Cotroneo, Graziano Diana, Francesco Vicario e Monica Rametta), che insieme a Gabriella Campennì Bixio, presidente del Premio, hanno selezionato i lavori e scelto i più meritevoli. Ecco i tre lavori vincitori:

Ingannamorte & Figli, di Vincenzo Cascone, Eleonora Galasso, Lorenzo Ongaro ha vinto il Premio Carlo Bixio per la migliore sceneggiatura, per l’originalità della proposta che riesce ad affrontare temi scomodi e spinosi con ironia e sarcasmo. Una commedia immersa nel territorio vesuviano dove due famiglie, una di becchini e l’altra di camorristi si fanno la guerra, e che grazie ad una scrittura brillante gioca con abilità con gli stereotipi del genere, muovendosi tra i toni dell’umorismo nero, raggiungendo a volte picchi di vero divertimento.

Fiele, di Dario Ascolese, ha vinto il Premio Carlo Bixio per il miglior concept per la sapienza romanzesca con cui in una Napoli violenta e contemporanea ci accompagna nel drammatico percorso del protagonista: un’anima divisa in due tra riabilitazione e crimine.

In Trap, di Elia Andreotti e Luigi Cervellati ha vinto il Premio SIAE – Idea d’Autore per l’originalità che mette in scena la musica e l’ambiente Trap come elemento di crescita e formazione, in un racconto teen potenzialmente fuori dagli schemi.

Il Premio Carlo Bixio anche quest’anno ha avuto l’onore di ricevere la medaglia del Presidente della Repubblica, riconoscimento importante per chi, come in questa occasione, dà ascolto alla voce dei giovani.

Anche quest’anno, la Regione Lazio ha assegnato il Premio Lazio Frames al titolo che più valorizza il territorio della Regione, a un’opera presente nelle sezioni del MIA – What’s next italy, Greenlit e Italians doc it better – il cui contenuto, impatto produttivo, possibili sviluppi internazionali e il coinvolgimento di risorse del territorio possono rappresentare al meglio le potenzialità produttive del Lazio, mettendo in evidenza i talenti e le location del territorio. Il premio è stato vinto da Simone Isola e Fausto Trombetta per Se c’è un Aldilà Sono Fottuto. Vita e Cinema di Claudio Caligari.




Sibelius e l’Italia, a Roma e Bologna la presentazione del libro

Il volume, in presentazione a Roma, costituisce un prezioso contributo di nuovi studi su Jean Sibelius, il grande compositore finlandese, con una messa a fuoco sulla statura dell’artista, sul suo contesto familiare e socio-culturale, attraverso nuove prospettive sul rapporto privilegiato e fruttuoso che il maestro ebbe con l’Italia, percepita come terra ideale, sorgente di natura e arte figurativa, di cui conservò per tutta la vita un’impressione straordinaria.

Dall’amicizia con Ferruccio Busoni al confronto storico- artistico con compositori come Mascagni, Puccini, Respighi, ai viaggi tra Venezia, Firenze, Foligno, Rapallo, Napoli, Capri e Roma, della quale scrisse “Di tutte le città che ho visto Roma è la più bella e la più aristocratica”. Dopo il primo concerto nel 1904 a Bologna, diretto da Arturo Toscanini, le sue musiche furono spesso eseguite in Italia; egli stesso, nominato nel 1916 accademico di Santa Cecilia, diresse nel 1923 all’Augusteo un concerto monografico di proprie composizioni e, nel luglio 1929, il Governo Italiano gli conferì l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce della Corona d’Italia. Un paese, il nostro, che ha influenzato profondamente l’orizzonte spirituale e lo stile di questo compositore, punto di riferimento di una giovane nazione, la Finlandia, che ha essa stessa verso l’Italia, Roma, la lingua latina e la nostra civiltà una particolare ammirazione, considerazione e devozione.

I saggi – quattro dei quali in lingua inglese – trattano argomenti interdisciplinari e anche inconsueti: il ‘paesaggio sonoro’ dell’Italia conosciuta da Sibelius, attraverso incisioni discografiche d’epoca; le musiche di Sibelius nel cinema e nei media; lo stato di avanzamento della pubblicazione dell’edizione critica delle sue opere; il suo rapporto con la canzone napoletana e le frequenti visite all’isola di Capri; un confronto tra gli itinerari di viaggio in Italia degli artisti e degli architetti del Romanticismo nazionale finlandese con l’esperienza italiana di Jean Sibelius per indagare i riflessi della classicità e delle atmosfere mediterranee sulle scelte compositive e linguistiche del musicista; le scelte di repertorio e l’interpretazione da parte dei più affermati direttori d’orchestra italiani; la ricezione delle composizioni sibeliane da parte della critica coeva. Segno della pur lenta, ma progressiva maturazione degli studi sibeliani in Italia, il libro parla ai musicisti, agli studiosi, agli addetti ai lavori ma anche agli appassionati e al grande pubblico, e corona degnamente la serie di iniziative con cui l’Italia ha celebrato nel 2015 la nascita di Sibelius, le cui composizioni sono ovunque eseguite da importanti interpreti ma del quale è ancora necessario nel nostro paese diffondere e approfondire la conoscenza. Nella stessa serata del 24 ottobre, alle ore 19.30, all’ Auditorium Parco della Musica di Roma è prevista nel programma della serata l’esecuzione del Concerto per violino di Sibelius con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Mikko Franck e la violinista Anna Tifu. Da segnalare al riguardo che attualmente nell’Accademia di Santa Cecilia, l’Orchestra e il Coro si avvalgono della presenza di un Direttore Ospite Principale: appunto il finlandese Mikko Franck, classe 1979, uno dei dirigenti più importanti della sua generazione, affermatosi a livello internazionale sui palcoscenici sinfonici e operistici. Nel suo incarico triennale a Roma, Mikko Franck dirigerà almeno tre produzioni in ogni stagione concertistica di Santa Cecilia e una tournée nazionale o internazionale.

Presentazione del libro curato da Annalisa Bini, Flavio Colusso e Ferruccio Tammaro presso Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Museo degli Strumenti Musicali, Roma, Parco della Musica, viale Pietro de Coubertin, alle 17,30 del 24.10.2019, ingresso libero.

Lo stesso volume, sarà presentato il 19.12.2019 alle 11, a Bologna presso il Museo internazionale e biblioteca della musica tel 051 2757711,fax 051 2757728, ‘Sibelius e l’Italia’, Roma, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, 2019, (L’Arte Armonica n.18, Serie III, Studi e testi), 584 pp. / Euro 35,00.




Manovra fiscale, Ue chiede chiarimenti all’Italia

E’ terminato dopo circa due ore a Palazzo Chigi il vertice di governo sulla manovra. Subito dopo è cominciato il Consiglio dei ministri.

L’applicazione obbligatoria di sanzioni sui Pos, a quanto si apprende, è posticipata al luglio del 2020, nell’attesa di un accordo sull’abbassamento dei costi delle commissioni delle carte di credito. L’accordo, si apprende ancora, vede la soddisfazione del M5S. “Così non si criminalizzano i commercianti”, viene spiegato.

La stretta sul carcere agli evasori arriverà con il decreto fiscale. E’ questo, secondo quanto si apprende, uno dei punti su cui si è trovata una intesa in maggioranza. Le norme entrerebbero in vigore però alla data di conversione del decreto.

Nel dl fisco, oltre all’inasprimento delle norme penali, per i grandi evasori entra la confisca per sproporzione. E’ quanto si apprende da fonti di governo che spiegano come ambedue le norme entreranno in vigore dopo la conversione in legge del decreto da parte del Parlamento.

Nel corso degli incontri bilaterali di ieri a palazzo Chigi sarebbero stati superati alcuni nodi come quello dei pos e la questione del carcere agli evasori. Temi che saranno definiti – si spiega in ambienti qualificati di governo – nel vertice di maggioranza in corso in questi minuti. Resterebbe ancora da definire il capitolo delle partite Iva

Il Pd, a quanto si apprende, ha difeso nell’incontro a Palazzo Chigi l’impianto della manovra e chiesto il taglio delle commissioni bancarie sui pos e di semplificare le norme per partite Iva in regime forfettario sotto i 65mila euro. I Dem hanno inoltre chiesto il reintegro in legge di bilancio del Fondo Imu-Tasi per i Comuni e l’abolizione delle comunicazioni trimestrali Iva “per semplificare la vita alle imprese e agli autonomi”.

Intanto – secondo quanto riferiscono fonti Ue – la Commissione Ue invierà oggi all’Italia una lettera per chiedere informazioni supplementari sulla bozza di legge di Bilancio presentata la scorsa settimana. Anche altri Paesi, tra cui la Spagna, riceveranno simili richieste di chiarimenti. Il governo si prepara a rispondere alle richieste della commissione Ue sulla manovra entro mercoledì 23 ottobre. Secondo quanto si apprende, la risposta a Bruxelles rientra in un percorso di dialogo che sta avvenendo in totale trasparenza. La Ue, viene spiegato, non dovrebbe mettere in discussione impianto e saldi del pacchetto della manovra ma potrebbero essere richiesti chiarimenti e approfondimenti su alcune voci di dettaglio.

Matteo Renzi, intanto, boccia la sugar tax. “Abbiamo bloccato i 23 miliardi di Iva e oggi sono rimasti 200 milioni di sugar tax, e io non sono d’accordo. Dobbiamo prendere l’impegno a evitare anche la sugar tax”. 

Nel frattempo si moltiplicano i richiami allo spirito di squadra. “Ogni anno – dice il ministro della Cultura e capo delegazione del Pd al governo, Dario Franceschini – dimentichiamo quello che è successo negli anni precedenti. Quando si discute una manovra c’è sempre una discussione tra le forze politiche. L’importante è che avvenga con buon senso, equilibrio, senza risse tra le parti di maggioranza“.

“Il Consiglio dei ministri di oggi – puntualizza anche il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano – deve deliberare in via definitiva la manovra, cosa che abbiamo già fatto, ma ci sono alcun dettagli tecnici da definire. Nessuno però deve mettere in discussione il lavoro fatto e, soprattutto, gli accordi che abbiamo sottoscritto quando abbiamo dato vita al governo”. 

“Renzi attacca Conte, Conte attacca Di Maio, Zingaretti attacca tutti, la Raggi s’attacca ai bidoni dell’immondizia, non è normale scherzare sulle tasse, la tassa sulle bibite gassate, hanno aumentato la tassa sugli affitti concordati, in manovra economica c’è l’aumento delle accise sui diesel Euro3 e Euro 4. Mi sembra che in un mese stiano litigando più di quanto non abbiamo fatto in un anno”, attacca il leader della Lega Matteo Salvini.