Vicovaro (calcio, Prom.), Ianzi: “Il pareggio col Sant’Angelo Romano è comunque positivo”

Vicovaro (Rm) – Prima partita senza vittoria per il Vicovaro di mister Luciano Orati. La squadra arancioverde è stata inchiodata sull’1-1 domenica scorsa al “Tancredi Berenghi” nel big match contro il Sant’Angelo Romano. Ad analizzare la sfida è il difensore centrale classe 1988 Alessandro Ianzi, tra l’altro andato due volte in rete nel roboante 7-2 di mercoledì scorso in Coppa Italia contro il Certosa. “Probabilmente ai punti avremmo meritato qualcosa in più, ma alla fine l’1-1 è un risultato giusto. Siamo andati in vantaggio a metà della prima frazione con la solita punizione di Cecchini che ormai ha preso una continuità incredibile sui calci da fermo. Poi abbiamo avuto un paio di opportunità per raddoppiare, ma nulla di clamoroso. Nella ripresa probabilmente abbiamo un po’ pagato le fatiche di Coppa: gli ospiti hanno pareggiato i conti e forse un po’ di rammarico può rimanere per i venti minuti finali in cui abbiamo giocato in superiorità numerica, ma alla fine ci prendiamo questo punto che è comunque positivo”. Il Vicovaro è costretto ancora a rincorrere in classifica e questo, magari, può far spendere energie mentali eccessive al gruppo di Orati: “Ma spesso il dover rincorrere si trasforma in un forte stimolo – replica Ianzi – All’inizio del campionato ci è mancato qualche punto per via di episodi poco fortunati, poi con l’arrivo di mister Orati la squadra ha trovato una continuità di risultati importante. Inoltre abbiamo avuto un calendario molto tosto che ci ha messo già di fronte, ad esempio, alle due battistrada. Proprio l’incrocio con le prime ci ha dato ulteriore convinzione nei nostri mezzi: si tratta di squadre forti con cui, però, possiamo assolutamente giocarcela”. Nel prossimo turno il Vicovaro è atteso da un’altra trasferta delicata: Ianzi e compagni, infatti, dovranno far visita allo Zena Montecelio. “E’ una squadra neopromossa che ha iniziato bene in questa categoria e infatti hanno un solo punto meno. Noi sappiamo che dobbiamo cercare di vincere spesso visto che dobbiamo rimontare in classifica e con questo spirito entreremo in campo. Tra gli avversari c’è l’ex Grassi a cui voglio molto bene e a cui auguro di segnare tanto, ma a partire da lunedì prossimo: domenica deve fare il bravo…”.




Atletico Lodigiani (calcio), giovanili da urlo. Il ds Sentinelli: “Ottimo inizio, ma c’è tanto da fare”

Roma – Le giovanili dell’Atletico Lodigiani hanno iniziato forte la stagione. Tre gruppi del club capitolino sono in vetta alle rispettive classifiche: si tratta dell’Under 16, dell’Under 15 e dell’Under 14 che militano tutte nelle categorie regionali. Il responsabile dell’agonistica Davide Sentinelli (che continua a fare l’atleta dando il suo pesantissimo contributo alla prima squadra in Eccellenza) traccia un primissimo bilancio dell’avvio dei campionati: “Non siamo sorpresi dalle nostre tre squadre al comando. L’Under 14 di mister Mauro Gattanella, in particolare, è un gruppo che si conosce molto bene e che è stato costruito nella Scuola calcio del nostro club: una squadra che probabilmente può tentare di agganciare la categoria Elite. Anche l’Under 15 allenata da Gianluca Job ha tutte le carte in regola per stare ai vertici della classifica, in special modo se riuscissimo a completarla con qualche piccolo rinforzo. L’Under 16 di Michele Sassone è un gruppo a cui credo tanto, ma è una squadra rinnovata e quindi deve crescere dal punto di vista dell’amalgama”. Sentinelli completa il discorso parlando delle altre due squadre dell’agonistica giovanile dell’Atletico Lodigiani: “L’Under 17 regionale di mister Niccolò Di Clemente ha cominciato con qualche difficoltà, ma queste erano preventivate. In ogni caso si sono già visti dei miglioramenti a livello di gioco e di intensità, sono convinto che questi ragazzi potranno tranquillamente centrare il loro obiettivo stagionale che è quello della permanenza in categoria. Nello scorso fine settimana ha fatto il suo esordio anche l’Under 19 provinciale di mister Andrea Durante che è stata sconfitta in casa dall’Atletico Morena, ma che farà sicuramente un buon campionato”. Sentinelli, in chiusura, parla della sua avventura nel ruolo di responsabile del settore agonistico: “Per me è la prima volta in questa veste e devo ringraziare la società per avermi concesso questa opportunità. Io qui sono cresciuto calcisticamente e mi sento a casa: posso relazionarmi con alcuni grandi dirigenti della “vecchia” Lodigiani e per me è un grande piacere. Portare avanti il doppio ruolo di atleta e dirigente non è semplice, ma è sicuramente avvincente. Non sono uno che si “accontenta”, ma se ho accettato la proposta dell’Atletico Lodigiani è perché qui c’è un progetto estremamente ambizioso”.




Ssd Colonna (calcio, I cat.), prima gioia. Tiberi: “Ora a Colleferro: non hanno ancora subito gol…”

Colonna (Rm) – La Prima categoria del Colonna ha rotto il ghiaccio. La squadra di mister Luca Esuperanzi ha vinto con un pirotecnico 5-4 il match casalingo contro il Vittoria Roma e si è finalmente sbloccata: “Non c’era tensione per la mancata vittoria, ma anzi siamo entrati in campo con grande determinazione e voglia di vincere – dice l’attaccante classe 1994 Mattia Tiberi – Già alla fine del primo tempo eravamo in vantaggio di tre reti grazie alle marcature di Manè, del sottoscritto su calcio di rigore e di Porfirio. Nel secondo tempo abbiamo continuato a proporre il nostro gioco e siamo andati prima sul 4-0 (con un’autorete, ndr) e poi sul 5-1 (con la seconda segnatura personale dello stesso Tiberi, ndr), ma negli ultimi minuti stavamo rischiando di complicarci la vita: abbiamo subito tre reti nel giro di pochissimo tempo anche se per fortuna ormai mancava un soffio al fischio finale. In ogni caso dobbiamo capire che in questa categoria non si può mai abbassare la guardia perché la differenza con la Seconda è evidente”. L’ex Santa Maria delle Mole, che si è sbloccato domenica scorsa, è tornato in Prima a distanza di due stagioni dopo aver segnato 21 gol con la maglia del Colonna in Seconda categoria: “Rispetto a qualche anno fa, probabilmente, il livello è sceso. Ma questo rimane comunque un campionato complicato anche se noi abbiamo un gruppo che ha tutte le carte in regola per salvarsi tranquillamente”. La coppia con Manè sembra fare scintille: “Ci integriamo bene dal punto di vista tecnico: lui più mobile e veloce, io più prima punta”. Domenica prossima il Colonna è atteso dalla visita all’Atletico Colleferro che arrivò davanti ai castellani nel campionato di Seconda dello scorso anno: “Vinsero entrambi gli scontri diretti e tra l’altro quest’anno hanno cominciato con tre vittorie su tre partite. Inoltre non hanno ancora subito gol e quindi cercheremo di infrangere questo tabù, anche se sappiamo che ci aspetta una partita tosta” conclude Tiberi.




Club Basket Frascati (C Gold/m), capitan Manuel Monetti: “Ad Anzio una vittoria che vale doppio”

Frascati (Rm) – La brutta sconfitta interna con la Tiber è già alle spalle. La serie C Gold del Club Basket Frascati si è immediatamente riscattata vincendo nello scorso fine settimana sul difficile campo dell’Anzio: un 79-74 che testimonia tutto l’orgoglio dei ragazzi di coach Rossella Cecconi, come confermato anche dalle parole del capitano e playmaker classe 1993 Manuel Monetti. “La gara con Anzio è stata un partita a ritmo alto, come ci aspettavamo e come abbiamo preparato nei giorni precedenti. Dopo la sconfitta con la Tiber c’era la voglia di riscattarsi: è stata una settimana dura di lavoro sul campo e tutti avevamo poca voglia di scherzare. Siamo una buona squadra che ancora si sta amalgamando, di conseguenza sono ancora normali gli alti e bassi che abbiamo e che a volte paghiamo a caro prezzo. Con Anzio è arrivata una vittoria al fotofinish, ad un minuto e mezzo dalla fine eravamo sotto di sette punti, poi le tre giocate offensive di Luca (Cammillucci, ndr) e altrettante difensive di tutto il collettivo hanno portato di nuovo la partita punto a punto, permettendoci di spuntarla alla fine. Per come è arrivata, è una vittoria che vale doppio e ci dà una carica enorme. Oltretutto è un successo ottenuto su un campo ostico dove è difficile uscire con i punti in tasca. Mi sento di dire che questi due punti sono fondamentali per l’umore, per il lavoro duro che abbiamo fatto in settimana e che continueremo a fare e per la nostra consapevolezza sul collettivo. Sono contento del roster che abbiamo costruito: i nuovi (Pierangeli e Cecchetti, ndr) sono ragazzi super, mi trovo benissimo con loro e ovviamente lo stesso vale anche per Cammillucci che non considero nuovo perché già aveva giocato con noi in passato. Inoltre speriamo tutti di riavere prima possibile a disposizione Pedemonte, è fondamentale in questo momento poter contare su ogni pedina”. Il Club Basket Frascati, ora, dovrà osservare un turno di riposo “forzato”: la gara col Fondi di sabato prossimo, infatti, è stata rinviata a data da destinarsi e la squadra di coach Cecconi tornerà in campo solamente tra due settimane sul parquet di Civitavecchia: “Visto lo spostamento con la gara con Fondi, non giocheremo questa settimana e quindi avremo diversi giorni per preparare la dura trasferta contro Civitavecchia” conclude Manuel Monetti.




Asd Judo Frascati: Attenni e Cannavale oro e Proietti bronzo all’European Open di brazilian jiu jitsu

Frascati (Rm) – Nuove soddisfazioni internazionali per il settore brazilian jiu jitsu dell’Asd Judo Frascati. I ragazzi del Pound for Pound Team (che si allenano presso la palestra dello storico club tuscolano) sono stati protagonisti al prestigioso “European Open No-Gi” tenutosi a Ostia presso il PalaPellicone Fijlkam nello scorso fine settimana e organizzato dalla International Brazilian Jiu Jitsu Federation (Ibjjf), il secondo appuntamento agonistico più importante dopo il mondiale. Alla manifestazione, a cui hanno partecipato oltre duemila atleti da tutto il mondo che hanno assicurato un alto livello tecnico, erano presenti tre tesserati del team che fa parte della famiglia sportiva dell’Asd Judo Frascati: Diego Attenni e Davide Cannavale, entrambi Master 1 e cinture blu, hanno sbaragliato la concorrenza e hanno trionfato rispettivamente nei pesi gallo e nei pesi medi, mentre Daniele Proietti (che è anche il responsabile tecnico del settore brazilian jiu jitsu dell’Asd Judo Frascati) si è piazzato al terzo posto tra le cinture nere dei pesi medium healty Master 3. “Per quanto riguarda Attenni e Cannavale, siamo molto felici del loro risultato – commenta Proietti – Sono tra i migliori atleti d’Italia, ma probabilmente non pensavamo che potessero essere protagonisti assoluti anche in una manifestazione di questa portata anche per via di un bagaglio di esperienza ancora non ampio. Decisamente una grande soddisfazione che premia la loro abnegazione e la continuità negli allenamenti, ma anche la concentrazione mostrata nel corso della manifestazione. Anche personalmente sono soddisfatto del risultato ottenuto: ho combattuto con atleti di alto calibro ed il podio ripaga i miei sforzi”. Ora il gruppo degli atleti di brazilian jiu jitsu dell’Asd Judo Frascati è proiettato sui prossimi impegni: a dicembre la partecipazione al “Roma Challenge” e a gennaio l’European Open con il gi.




Frosinone, sgominato il business dei migranti nel Lazio, Campania e Molise: coinvolti anche sindaci e pubblici ufficiali VIDEO

Sin dalle prime luci dell’alba, gli uomini della Polizia di Stato e della Guardai di Finanza di Frosinone stanno eseguendo, su disposizione del G.I.P. Dott. Domenico di Croce, ordinanze di applicazione di misure cautelari personali e reali in tre diverse Regioni (Lazio, Campania e Molise) e cinque Province (Frosinone, Latina, Rieti, Caserta ed Isernia), nei confronti degli appartenenti a due sodalizi criminosi attivi nel settore dell’accoglienza ai migranti.

Le indagini, dei Poliziotti del commissariato di Cassino e della squadra Mobile,e del Comando Provinciale GdF di Frosinone, coordinate dal Sost. Proc. Dott. Alfredo Mattei, hanno acceso i riflettori su un articolato sistema di frode che, anche grazie alla corruzione di pubblici ufficiali preposti ai controlli e Sindaci, ha consentito ai sodali di appropriarsi indebitamente di ingenti somme di denaro.




Milano, antimafia: maxi sequestro alla ‘ndrangheta

La Polizia di Stato di Milano sta eseguendo un sequestro antimafia per un noto esponente della ‘ndrangheta di Garbagnate Milanese.

I poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Milano, in collaborazione con l‘Anticrimine di Reggio Calabria, coordinate dal Servizio Centrale Anticrimine, ha eseguito un ingente sequestro di beni a carico di un noto membro della cosca MORABITO-PALAMARA-BRUZZANTI, egemone nell’area jonica della provincia di Reggio Calabria.

Il destinatario del sequestro, disposto dal Tribunale di Reggio Calabria, su proposta congiunta del locale Questore e Procuratore della Repubblica, vive a Garbagnate Milanese da molti anni, comune dove sono ubicati i beni sequestrati.

Secondo le indagini patrimoniali svolte dalla Divisione Anticrimine di Milano, i beni sequestrati hanno un valore complessivo di circa 3 milioni di Euro




Roma, sgominata la piazza di spaccio di Tor Bella Monaca: in manette anche il fratello del boss Vincenzo Moccia

ROMA – A seguito di serrate e complesse indagini, dalle prime luci dell’alba, i Carabinieri del Gruppo di Frascati stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 16 soggetti (di cui 2 donne e tre minori degli anni diciotto divenuti maggiorenni nel corso delle indagini), appartenenti a un’organizzazione criminale dedita al traffico illecito di sostanza stupefacente del tipo cocaina, nonché di detenzione illegale di armi comuni da sparo clandestine, radicata nella città di Roma con base operativa e logistica nel quartiere di Tor Bella Monaca.

Le indagini, condotte dai Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca, traggono origine dalla denuncia presentata da un uomo, vittima di continue estorsioni da parte di un malvivente, prossimo congiunto del defunto “boss” di Tor Bella Monaca Vincenzo Moccia, detto “Vincenzino”, deceduto in carcere nel 2008.

Nonostante il forte stato di paura, la vittima trovava il coraggio di denunciare ai Carabinieri le continue richieste estorsive. I successivi approfondimenti investigativi, svolti sotto le direttive della locale Direzione Distrettuale Antimafia, facevano emergere che l’estorsore era anche parte integrante di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di stupefacenti, costituito da malviventi residenti in zona, alcuni dei quali legati da vincoli di parentela, operante nella piazza di spaccio di via dell’Archeologia – luogo comunemente denominato nel quartiere , “ferro di cavallo” – tristemente noto alla cronache giudiziarie in quanto divenuta nel tempo una vera e propria roccaforte dello spaccio di stupefacenti, in particolare “cocaina”, luogo nel quale nel corso degli anni numerosi sono stati gli arresti già operati dai Carabinieri in flagranza di reato.




Dopo cinque anni di processi, la Cassazione ribalta tutto: Non è Mafia Capitale

Proprio così, dopo 5 lunghi anni di processo è arrivata la sentenza che ha tolto la parola “mafia” e ha ridimensionato la situazione.

Alessia Marini, la moglie di Massimo Carminati, “il nero”, scoppia in lacrime e poi dice di aver fatto la scelta giusta e cioè di abbandonare il suo legale di famiglia Bruno Naso per l’avvocato Alessandro Diddi: “Ho fatto la scelta giusta, mi riporto mio marito a casa”.

La Cassazione ha dichiarato esclusa l’associazione mafiosa nel processo “Mondo di mezzo”, ribattezzato Mafia capitale, dopo la sentenza d’appello che aveva invece riconosciuto l’articolo 416 bis. Cadono anche molte delle accuse contestate a Salvatore Buzzi e Massimo Carminati. La sesta sezione penale aveva al vaglio la posizione di 32 imputati, di cui 17 condannati dalla Corte d’Appello di Roma, lo scorso anno, a vario titolo per mafia (per associazione a delinquere di stampo mafioso, o con l’aggravante mafiosa o, ancora, per concorso esterno). L’accusa, mossa dalla procura di Roma, ruotava attorno alla costituzione di una “nuova” mafia, con propaggini nel mondo degli appalti della Capitale. Mercoledì scorso la procura generale della Cassazione aveva chiesto la sostanziale convalida della sentenza d’appello.

Ci sarà un nuovo processo d’appello per ricalcolare le pene per Salvatore Buzzi, Massimo Carminati e i principali imputati del processo al Mondo di mezzo dopo che la Cassazione ha dichiarato esclusa l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso, riqualificata dalla Suprema Corte in associazione a delinquere ‘semplice’. Tra gli imputati per i quali dovrà essere ricalcolata la pena ci sono Luca Gramazio, ex capogruppo Pdl alla Regione Lazio, e Franco Panzironi, ex ad dell’Ama. Inoltre, per quanto riguarda Buzzi, la Cassazione lo ha assolto da due delle accuse contestategli, di turbativa d’asta e corruzione, mentre per Carminati cade anche un’accusa di intestazione fittizia di beni. In conseguenza della riqualificazione del reato di associazione mafiosa in associazione a delinquere semplice, la Cassazione ha pure annullato alcuni risarcimenti nei confronti delle parti civili, tra cui associazioni antimafia.

“Non trovo giustificate le esultanze di qualcuno – ha commentato il procuratore generale della Capitale, Giovanni Salvi – visto che la Suprema Corte ha riconosciuto l’esistenza di associazioni, nei termini affermati dalla sentenza di primo grado, che aveva irrogato pene non modeste: due associazioni a delinquere che erano state capaci di infiltrare in profondità la macchina amministrativa e politica di Roma”. “Siamo in presenza di una sentenza molto complessa e per un commento più approfondito occorrerà leggere con attenzione il dispositivo e le motivazioni. Va detto che si ritorna all’esito di primo grado in cui non fu riconosciuta l’associazione di stampo mafioso, un elemento senza dubbio importante”.

“Buzzi su mia indicazione – lo ha detto l’avvocato difensore Alessandro Diddi – aveva ammesso alcune delle contestazioni. A Roma c’era un sistema marcio e corrotto e la sentenza di primo grado l’ha riconosciuto. La procura ha provato a sostenere la mafia. La Cassazione ha detto quello che avevamo sostenuto fin dall’inizio”.

“La Cassazione – ha detto il difensore di Massimo Carminati, l’avvocato Cesare Placanica – ha ritenuto la sentenza di appello giuridicamente insostenibile”.

“Ma vi pare possibile – ha detto il difensore di Riccardo Brugia e Matteo Calvio nonché ex difensore di Massimo Carminati, l’avvocato Giosuè Naso – che la mafia sia stata riconosciuta a Roma in questi ultimi 7 anni, cioè da quando c’era Pignatone, e prima tutti i procuratori della Repubblica e le forze di polizia non si erano mai resi conto dell’esistenza della mafia? La mafia è una cosa molto seria, molto grave, che paralizza un territorio, l’economia di un territorio, la libertà da un punto di vista politico, sociale, economico. A Roma c’è invece una cultura mafiosa, che è una cosa completamente diversa dall’associazione di stampo mafioso, cultura mafiosa”, anche nelle istituzioni. “Questo è stato un processetto, cioè un processo nel quale si è voluto enfatizzare, gonfiare, esagerare, dopare una realtà criminosa di margine per fare un processo nel quale si riconoscesse la mafiosità”, ha concluso il legale.

“Questa sentenza – commenta la sindaca di Roma, Virginia Raggi – conferma comunque il sodalizio criminale. È stata scritta una pagina molto buia della storia di questa città. Lavoriamo insieme ai romani per risorgere dalle macerie che ci hanno lasciato, seguendo un percorso di legalità e diritti. Una cosa voglio dire ai cittadini onesti: andiamo avanti a testa alta”.

“La Corte di Cassazione – scrive il presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra – smentisce l’impianto della sentenza della Corte d’appello di Roma: Buzzi e Carminati nella capitale non avevano costituito un sodalizio di stampo mafioso che, mediante l’intimidazione solo paventata e la leva della corruzione, aveva in pugno tanti uffici dell’amministrazione comunale capitolina, ottenendo appalti ed affidamenti in maniera del tutto illecita. A Roma non c’era mafia. Secondo la Cassazione. Le sentenze si rispettano. Ma le perplessità, i dubbi, le ambiguità permangono tutte”.