Droga a Campobasso, maxi operazione con 150 agenti: sgominata piazza di spaccio

La Polizia di Stato di Campobasso ha concluso un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo molisano e supportata dal Servizio Centrale Operativo (SCO). L’attività ha visto impegnati oltre 150 agenti ed ha interessato la città e la Provincia di Campobasso nonché le Province di Foggia, Isernia, Caserta, Chieti, Roma e Bologna con l’esecuzione 5 misure cautelari, di cui 3 di custodia cautelare in carcere e 2 di divieto di dimora in Molise. Sono state eseguite oltre 70 perquisizioni personali e domiciliari. e che ha visto indagate, a vario titolo, per reati in materia di stupefacenti 19 soggetti. L’operazione denominata in codice “Pinocchio”, dall’appellativo attribuito dagli acquirenti di droga ad uno dei “protagonisti” dello spaccio, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Campobasso, ha consentito di disarticolare in circa sei mesi di indagine il flusso di stupefacente del tipo cocaina, crack, eroina, hashish, marijuana e metadone proveniente dalle limitrofe province di Foggia, Napoli e Caserta.

Nel corso dell’indagine sono stati identificati circa 250 consumatori di stupefacenti, documentando circa 1.700 cessioni di sostanza; circa 3mila le dosi di stupefacente sequestrate del tipo cocaina, crack, eroina, hashish, marijuana e metadone e circa 7mila le cessioni rilevate sia con attività investigativa tradizionale che con attività tecnica di intercettazione. Sequestrati, inoltre, circa 10mila euro in contanti più svariate carte di credito e postepay ricaricabili utilizzate per il pagamento della droga. Le fasi finali dell’esecuzione delle misure e delle perquisizioni hanno interessato le Province di Campobasso, Foggia, Isernia, Caserta, Chieti, Roma e Bologna, coinvolgendo oltre alle Squadre Mobili di quei capoluoghi di Provincia, anche poliziotti delle Squadre Mobili di Napoli, Salerno, Benevento, Bari, Avellino,  Frosinone, Latina,  Bologna e Potenza nonché il personale dei  Reparti Prevenzione Crimine di Napoli e Roma, del Commissariato di P.S. di Civitavecchia, impegnando nella sola Provincia di Campobasso 146 agenti, 3 squadre cinofile della Questura di Pescara con il supporto di un elicottero della Polizia di Stato del Reparto volo di Bari.  Per la prima volta nella Città e Provincia di Campobasso sono stati sottoposti a perquisizione personale e domiciliare 49 assidui assuntori di stupefacente, soggetti che pur non sottoposti ad indagine, intrattenevano rapporti con gli indagati per l’acquisto della droga. L’attività di indagine ha tratto origine da diverse segnalazioni di cittadini residenti a Campobasso, nel Quartiere “Venezia”, esasperati per la presenza di numerosi soggetti che si recavano in un appartamento, base operativa dello smercio di droga, inizialmente gestita da una coppia, colpita da ordinanza di custodia cautelare in carcere. Un quartiere battezzato – a seguito dei numerosi servizi di appostamento operati dalla Polizia – come la nuova “Scampia” campobassana, con “vedette” pronte a segnalare ai protagonisti dello spaccio, ogni accesso nella strada di personale in divisa.

La coppia si approvvigionava nelle Province di Napoli, Foggia e Caserta di stupefacente destinato allo spaccio, in quantità non elevate, ma con ciclicità tale da poter rifornire costantemente il “market” della droga, un vero e proprio bazar dove si pesava, confezionava, si consumava, si faceva credito, si otteneva merce rubata da alcuni sodali del gruppo e dove i fornitori si avvicendavano esponendo e contrattando la merce, per qualità e prezzo, differenziandola da quella presente sul mercato per “fidelizzare” la clientela. I due soggetti ad un certo punto si sono separati, dando vita ognuno alla propria “piazza di spaccio”. La donna inizialmente ha continuato a mantenere attivo il market in quell’appartamento, poi, incalzata dai controlli della Polizia, ha deciso di attivare uno spaccio itinerante a Campobasso. Altrettanto ha fatto l’uomo, associandosi dapprima ad un altro degli indagati per svolgere attività di spaccio in un paese limitrofo a Campobasso e poi “espandendosi” anche nel Capoluogo.  Nel corso dei mesi, poi, era frequente trovare basi logistiche dello spaccio in alberghi e B&B, sempre per tentare di eludere le investigazioni della Polizia.  Inoltre l’uomo non disdegnava di portare con sé più volte al Parco Verde di Caivano, anche in orario serale e notturno, il figlio di due anni per rifornirsi di stupefacente e cercare di utilizzare il bambino come “scudo” per eventuali controlli della Polizia. Proprio su segnalazione della Polizia, la Procura per i Minorenni di Campobasso ha richiesto e ottenuto dal Tribunale per i Minorenni di Campobasso l’urgente collocamento del bambino in una struttura protetta. Il gruppo criminale smantellato con l’operazione “PINOCCHIO” era ben strutturato ed ognuno dei componenti aveva un  preciso ruolo: alla coppia a fasi alterne, si affiancava una serie di soggetti tutti ben inseriti nel mondo dello spaccio di stupefacenti. Alcuni di loro si procacciavano i soldi per l’acquisto di droga commettendo furti in abitazioni, chiese, negozi, cantieri e rubando auto che utilizzavano per i viaggi verso le città di rifornimento della droga. In un paio di casi, taluni esponenti del gruppo, non disdegnavano di “rubare” al compagno in “affari” lo stupefacente, sia per farne uso personale che per piazzarlo sul mercato in modo autonomo. Taluni, con la complicità di commercianti locali, si facevano monetizzare  per l’acquisto della droga, i soldi della card del reddito si cittadinanza, truffando il fisco. Due soggetti sono risultati essere i fornitori di droga della “piazza” di Campobasso, dalla Provincia di Foggia e da quella di Napoli, mentre, una 22enne campobassana, aveva un suo specifico settore di alienazione di stupefacenti. Nella presente attività investigativa, sono state ricostruite le condotte dei singoli componenti ed i compiti che ognuno di essi svolgeva: i soggetti che, in qualità di ideatori, fornivano il denaro necessario all’acquisto della droga e mantenevano i contatti per l’approvvigionamento delle sostanze stupefacenti; coloro che si occupavano del taglio e confezionamento dello stupefacente da vendere; i rifornitori, che con viaggi frequenti trasportavano le sostanze nella base logistica di Campobasso dalla provincia di Foggia e dalla limitrofa Regione Campania.

L’attività investigativa così svolta, si inserisce nel contesto delle linee di intervento che la Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Campobasso,  ha messo in atto per contrastare la diffusione e lo spaccio delle sostanze stupefacenti, fattore di moltiplicazione di condotte delittuose e motivo di attrazione della criminalità organizzata sul territorio molisano.




Roma Primavalle, in manette salernitano violento: picchiava la compagna di fronte ai figli piccoli

ROMA – Ieri mattina, i Carabinieri della Stazione Roma Bravetta hanno messo fine all’incubo vissuto da una 34enne romana, arrestando il compagno convivente, 34enne originario della provincia di Salerno e con precedenti, che da mesi ormai la maltrattava e picchiava anche in presenza dei loro figli piccoli.

Intervenuti su richiesta al 112 NUE, i Carabinieri sono giunti nell’abitazione della coppia, in via Pietro Bembo, a Primavalle, dove hanno trovato la donna in stato di agitazione e con evidenti segni di percosse. La vittima ha raccontato di essere stata aggredita, poco prima, dal compagno, davanti ai bambini; aggiungendo poi che tali episodi andavano avanti da alcuni mesi ma che non li aveva mai denunciati.

I Carabinieri hanno ammanettato l’uomo, poi portato in carcere a “Regina Coeli”, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

La vittima è stata medicata presso il pronto soccorso dell’ospedale “Cristo Re” per le contusioni riportate.




Campagnano,Caramanica (RA): “No al forno crematorio”

“Rivoluzione Animalista è totalmente contraria alla realizzazione del forno crematorio sul territorio cittadino di Campagnano di Roma. Quella dell’amministrazione comunale, infatti, rappresenta una scelta scriteriata, illogica, che rischia di incidere negativamente sulla salute degli abitanti di Campagnano e sugli animali, in particolare i volatili. D’altronde, viviamo in un territorio già duramente colpito dall’inquinamento ambientale e reputiamo fuori luogo la costruzione di una struttura del genere, che potrebbe immettere nell’aria sostanze inquinanti come diossina e mercurio. Così facendo, il sindaco Fiorelli e la sua maggioranza stanno dimostrando impietosamente di tenere maggiormente all’interesse economico e privato piuttosto che al diritto alla salute della comunità cittadina e animale di Campagnano di Roma. Ci opporremo con tutti i mezzi democratici a disposizione per far tornare l’amministrazione sui propri passi: Rivoluzione Animalista dice no alla realizzazione del forno crematorio. Infine, vogliamo stigmatizzare con forza l’atteggiamento maleducato e irrispettoso del primo cittadino di Campagnano che ha chiuso per ben tre volte il telefono in faccia a un responsabile del nostro partito, “reo” soltanto di chiedere delucidazioni sul progetto di forno crematorio. Un atteggiamento, quello di Fulvio Fiorelli, inaccettabile e vergognoso. Il sindaco chieda scusa”.

Così, in una nota, il segretario nazionale del partito “Rivoluzione Animalista”, Gabriella Caramanica.




Campagnano, fuori controllo: sfonda la porta di una villa e tenta di estorcere soldi alla domestica

Campagnano di Roma (RM) – I Carabinieri della Stazione di Campagnano di Roma hanno arrestato un cittadino austriaco di 51 anni, senza fissa dimora e con precedenti, con l’accusa di tentata estorsione e violazione di domicilio aggravata.
La scorsa mattina, l’uomo, in stato confusionale dovuto all’assunzione di alcol e stupefacenti, è entrato nel giardino di una villetta isolata, scavalcando la ringhiera, ma è stato sorpreso dalla domestica. Vistosi scoperto, lo straniero si è avvicinato alla donna minacciandola e proferendole frasi sconnesse, pretendendo di farsi consegnare del
denaro contante.
La vittima impaurita è riuscita a rinchiudersi nell’abitazione e ha chiamato subito il 112.
L’immediato intervento dei Carabinieri, ha permesso di bloccare l’uomo mentre era ancora intento a colpire la porta d’ingresso della villetta, nel tentativo di entrare.
Dopo l’arresto l’uomo è stato accompagnato al carcere di Rebibbia.




Ciampino, due “angeli dell’Arma” salvano un pilota dell’Alitalia

CIAMPINO (RM) – Il pilota dell’Alitalia, S.M. di 57 anni, è stato salvato da due militari dell’Arma dopo che aveva perso conoscenza a causa di un arresto cardiaco dovuto ad un infarto.

Il fatto è avvenuto presso l’aeroporto di Ciampino lo scorso venerdì 25 ottobre quando il Maresciallo maggiore Fabio Adinolfi e l’appuntato Michele Gigante, ambedue della Compagnia di Fiumicino diretta dal Maggiore Emanuele Meleleo, si trovavano in servizio di pattugliamento e vedendo l’uomo privo di sensi lo soccorrevano immediatamente e alternandosi gli praticavano per oltre 15 minuti il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca in attesa dei soccorsi.

Subito dopo arrivava sul
posto il personale del 118 che provvedeva ad usare il defibrillatore con
scarica elettrica per sbloccare l’arresto cardiaco.

Il pilota dopo la
defibrillazione riprendeva quindi a respirare normalmente restando però privo
di conoscenza. Veniva dunque trasportato d’urgenza al policlinico di Tor
Vergata dove è stato ricoverato in terapia intensiva e sottoposto ad un
intervento di angioplastica.

Il 57 enne si trova ora fuori
pericolo e le sue condizioni sono migliorate.

Fatto sta che senza il pronto intervento dei due militari, che non hanno esitato un istante a soccorrere il malcapitato praticandogli il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca per oltre 15 minuti in attesa dei sanitari del 118, con tutta probabilità il pilota non sarebbe sopravvissuto.     

Tanti gli applausi e gli
attestati di stima rivolti ai due carabinieri dalla folla di persone presenti
che non hanno esitato a chiamrli i “due angeli salvatori”.




Latina, atto vandalico al coordinatore comunale della Lega Armando Valiani

“La famiglia della Lega, a partire dai militanti di tutta la provincia, si stringe intorno al coordinatore comunale di Latina del partito Armando Valiani, al quale sono stati tagliati nei giorni scorsi i pneumatici dell’auto nel centro della città”. Così in una nota il coordinatore regionale della Lega Francesco Zicchieri, il coordinatore provinciale del partito Silviano Di Pinto, il deputato e l’eurodeputato del Carroccio Claudio Durigon e Matteo Adinolfi e il capogruppo del partito in Consiglio regionale Orlando Angelo Tripodi. “Sia fatta chiarezza sul gravissimo gesto – commentano gli esponenti della Lega – probabilmente legato all’azione del partito sul territorio, di cui Valiani è uno dei protagonisti, il che dimostra come la Lega sia sulla strada giusta per rilanciare la città, la provincia e il Lazio. Rafforzeremo la nostra presenza sul territorio e non abbasseremo mai la guardia, ma sia chiaro: #siamotuttiArmandoValiani”.




Guidonia, commemorazione dei defunti: dopo 4 anni ancora 195 bare accatastate

Ammaturo (FdI): “La giunta grillina di Guidonia Montecelio se ne stropiccia di una sentenza del Consiglio di Stato e della pietà umana e religiosa. 2030 loculi e 695 ossari attendono il collaudo del Comune.”

Mancano poche ore per la commemorazione dei defunti. Una ricorrenza non solo della Chiesa latina che si celebra il 2 novembre. Un rito che si perde nella mitologia perché in tutti gli umani c’è sempre stato il sacro rispetto per i cari estinti e per tutti i defunti.

“Ma non a Guidonia Montecelio dove da 4 anni è in atto una barbarie. – Afferma a gran voce il consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Guidonia Montecelio Giovanna Ammaturo – Ho preso a cuore la questione – prosegue Ammaturo – è una vergogna che non si abbia rispetto per i morti oltre che per la comunità. Il protrarsi della permanenza delle salme mummificate sotto il pavimento della piccola Cappella cimiteriale, incompatibile con la funzione di deposito stesso è contraria alle norme di igiene pubblica. Girare solo intorno alla cristiana costruzione ti fa stare male. È tempo che questa Amministrazione a guida M5S mostri il sacro rispetto dovuto e faccia qualcosa. Il 26 luglio 2018 il Consiglio di Stato, n° 00772, si è pronunciato contro il Comune, rappresentato e difeso dall’avvocato Auciello, sentenziando a ” provvedere alla rimozione senza indugio dei 195 cadaveri giacenti nel deposito cimiteriale, la cui permanenza determina una situazione di pericolo per l’igiene e la salute pubblica. In pratica – prosegue il Consigliere di FdI – ancora prima dell’affidamento del cimitero al Consorzio Comor, il Comune aveva estumulato le salme dai fornetti già dal 2016 per sopraggiunta concessione trentennale e aveva trasferito il problema al Comor, che non ha voluto provvedere alla cremazione perché mancava la firma di almeno un familiare e quindi contro legge incorrendo nell’art 411 ccp delitti contro il sentimento religioso e la pietà dei defunti. Comor si è reso disponibile a realizzare una struttura dove riporre i resti ma il Comune fino ad oggi non ha dato un parere definitivo alla risoluzione. È evidente è scritto in sentenza “ la violazione degli art. 411 ss. ccp. e per mancato espletamento degli adempimenti propedeutici per legge alla cremazione dei resti mortali, in quanto ogni questione relativa alla destinazione delle spoglie mortali mummificate, dovendo essere affrontata e risolta dall’amministrazione comunale”.

Ci sono state decine di liti giudiziarie sorte tra il Consorzio Comor che si è aggiudicato l’appalto del cimitero della seconda città non capoluogo di provincia in Italia e l’Ente.

Perfino l’ordinanza di demolizione, n° 409 del 27 novembre 2017, di 2030 loculi e 695 ossari pure oggetto di liti giudiziaria conclusa davanti al Tar che annullò il provvedimento. Sarebbe stato il primo Comune in Italia che ordina di demolire una sua proprietà. Una costruzione i cui progetti furono approvati nel dicembre del 2010 con delibera di giunta n° 316. Ad oggi sebbene concluso questo plesso che misura 80 metri alto venti e profondo 15 metri su tre piani attende il collaudo del Comune. Il Consorzio ha ufficializzato il Comune a provvedere con lettera dell’avvocato i cui termini stanno per scadere. Intanto tutte le Istituzioni interessate latitano. La ASL risulta assente eppure il problema è serissimo. Nel frattempo non è semplice trovare oggi posto al cimitero che fu affidato al Consorzio, il 2 marzo 2017 per 25 anni. Una responsabilità che prevede ogni genere di obbligo per il Concessionario fino al 2042 quando tutto ritornerà alla Città oltre ad un appannaggio annuo pari a duecentomila euro. Anche i soldi sono stati stanziati già dal 2017 e impolpano il conto corrente del Comune dove giacciono mediamente inutilizzati 19 mln di euro. È tempo di smettere le liti giudiziarie e con la supponenza amministrativa ma agire ed in fretta. Ogni giorno che passa si disonora l’intera Città. È evidente il crimine contro l’umanità di tante povere spoglie quanto il negazionismo di questa amministrazione grillina contro ogni evidenza e la storia di tanto scellerato ritardo. Dopo un anno non è più indugio ed incapacità, ma omissione e ostruzionismo alle responsabilità ed al buonsenso.




Governo, manovra: rispunta l’aumento sulla “tassa della fortuna”

E’ terminato dopo circa due ore il vertice di governo sulla manovra, e domani ce ne sarà un altro ‘per chiudere’ fanno sapere fonti di Palazzo Chigi.

“L’impianto della manovra resta quello che si conosce: l’accordo sostanziale c’è. L’incontro è avvenuto in un clima assolutamente tranquillo. Andiamo avanti determinati, con più coesione”. Lo dice Loredana De Petris, capogruppo di Leu al Senato, uscendo da Palazzo Chigi dopo il vertice di governo. L’obiettivo, spiega, è chiudere la manovra “tra giovedì e venerdì”.

Restano in manovra la tassa sulla plastica e la sugar tax, mentre è stato fermato l’aumento della cedolare secca.”La cedolare secca, oggi al 10%, era previsto che salisse al 15%: in una prima bozza di manovra era stata portata al 12,5% ma oggi si è fatto uno sforzo per tenerla al 10% e rendere questa aliquota permanente”. “C’è stata la forte volontà di tutte le forze politiche di non aumentare le tasse sulla casa”, aggiunge. Lo spiegano fonti di Palazzo Chigi al termine del vertice di maggioranza. Ci saranno per il 2020 in legge di bilancio 140 milioni in più per finanziare Industria 4.0: in tre anni saranno 420 i milioni in più. Intesa su digitalizzazione la svolta green, per sostenere le famiglie e il welfare, per rafforzare la crescita delle imprese, per sostenere gli investimenti e semplificare la fiscalità degli enti locali. “Una buona notizia dal vertice di maggioranza sulla legge di bilancio: la cedolare secca sugli affitti a canone calmierato resta al 10% (a legislazione vigente sarebbe passata al 15%)”. Lo scrive su Twitter il viceministro all’Economia del Pd Antonio Misiani.

Rispunta l’aumento della “tassa sulla fortuna” per le coperture della manovra. Secondo quanto si apprende il governo, per finanziare la stabilizzazione al 10% della cedolare secca sugli affitti sociali, starebbe pensando di ripescare il rialzo dal 12% al 15% del prelievo sulle vincite oltre i 500 euro (che saliva al 25% sopra il milione), comparso nelle prime bozze del decreto fiscale, poi sostituito dall’intervento sul Preu. La vecchia norma valeva circa 96 milioni a regime, circa la metà il primo anno. In manovra ci saranno 600 milioni aggiuntivi, nel 2020, per le misure per la famiglia. Lo confermano fonti di Palazzo Chigi.

Il nodo restano la flat tax e quota 100. “Siamo a lavoro per individuare i 100 milioni necessari per confermare il regime agevolato per le partite Iva fino a 65.000 euro, eliminando tutti i vincoli. La maggioranza ha condiviso questa sollecitazione del Movimento 5 Stelle” ha dichiarato il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli. Marattin ha ribadito che “per noi Quota 100 va abolita, se la nostra opinione non sarà condivisa dal Parlamento avremo la soddisfazione di aver fatto una battaglia in cui crediamo, non è che si fanno solo battaglie per vincere”.

“Nella manovra ci sarà il pacchetto di norme relativo agli Enti Locali, su cui ho lavorato in questi mesi. Ci saranno le misure relative alla riscossione, quelle relative all’accorpamento di Imu-Tasi nella local tax, ed i 110 milioni di ristoro per l’Imu”. Lo ha detto il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli. Con la manovra arriverà un nuovo inasprimento della tassazione sui tabacchi ‘tradizionali’. Lo confermano fonti di governo. Il prelievo, che non interesserà le sigarette elettroniche, però sarà ridotto rispetto alle cifre circolate nelle scorse settimane e si dovrebbe fermare a 88 milioni.

Dagli Stati Uniti Renzi “Sono contentissimo che abbiamo bloccato l’aumento dell’Iva e ora anche la cedolare secca, la vera sfida sara’ nei prossimi mesi bloccare la sugar tax e altre misure: tutto quello che e’ tassa fa male all’Italia”: lo afferma da New York il leader di Italia Viva Matteo Renzi, ricordando che “il nuovo governo nasce per evitare la Salvini tax”. “Giuseppe Conte ha innanzitutto un presente, ovviamente ha anche un futuro. La cosa importante e’ che il presidente del consiglio sia aiutato da tutti a fare il presidente del consiglio. E’ un lavoro difficile”. Lo ha detto Matteo Renzi, leader di Italia viva, a margine di un evento a New York.