Roma, Metro A, slitta la riapertura di Barberini. Forse a Natale?

Bisognerà attendere i primi di dicembre per vedere riaperta la fermata Barberini della metro A, chiusa lo scorso marzo per un incidente. Così sembra, con buona pace degli utenti, turisti e commercianti. E, comunque, sarà una riapertura a trazione ridotta, “per i passeggeri solo in uscita”, come hanno spiegato il direttore di esercizio Atac delle metropolitane Giovanni Battista Nicastro e il responsabile dellamanutenzione Stefano Pisani nel corso della commissione capitolina Trasparenza di questa mattina, presieduta dal dem Marco Palumbo.

Sala gremita e tensione alle stelle. Assenti ingiustificati l’assessore alla mobilità Calabrese, esplicitamente invitato a partecipare, e gli esponenti della maggioranza pentastellata. Bislacco, si direbbe, data la delicatezza dell’argomento e la necessità di avere risposte esaustive su una telenovela che si trascina da circa nove mesi.  “L’avvocato Middei ci disse che la ditta Otis avrebbe operato su due scale mobili entro settembre e sulle altre due entro ottobre. Oggi vedo che la maggioranza è assente, come la Giunta. Purtroppo la situazione è drammatica”, attacca il consigliere Figliomeni (FdI). “Oltre ai disagi per i cittadini, ci sono soprattutto quelli per i commercianti. L’altra volta si era pure parlato di aiutare i commercianti con indennizzi”. “La parte politica purtroppo se ne strafrega – non gliele manda a dire Svetlana Celli, capogruppo di RomatornaRoma – la faccia ce la mettono sempre gli uffici e Atac ormai nelle ultime commissioni. Prima di richiedere questa commissione, avevo richiesto una commissione mobilità, che è più adeguata.Oggi mi sarei aspettata la presenza della parte politica di maggioranza. Ricordo quando tempo fa, l’attuale Assessore Calabrese inveiva contro l’azienda come Presidente della commissione mobilità. Avrei voluto sapere cosa ne pensa la parte politica di questa situazione”.

L’azienda prova a far quadrato: “a
Barberini avevamo un programma di riparazione di quattro scale mobili ed è
stato completato. Abbiamo scritto al Ministero per effettuare i collaudi, e
siamo in attesa delle risposte. Tre scale mobili sono state completate alla
fine del mese”.Poi l’amara sorpresa
che spiazza tutti. “Una volta effettuati
i collaudi, e ottenuto il nulla osta, avremo quattro scale mobili, e la stazione
verrà aperta solo in uscita. Riparate anche le altre due scale mobili, e
ottenuto il nulla osta anche per loro dopo i collaudi, potremo aprire
definitivamente la stazione anche in entrata
”.“Non c’è modo per evitare l’apertura solo in uscita?”, domanda l’esponente
di Fratelli di Italia. “Si tratta di un problema della gestione delle emergenze
previsto dalle norme. Di conseguenza, in caso di emergenza ci sono flussi di
entrata e di uscita, non possiamo correre il rischio di avere un flusso
maggiore dei moduli di uscita di sicurezza. Dobbiamo rimuovere un flusso, e
procediamo mantenendo solo il flusso di uscita”.

La temperatura sale, “qui ci
stanno prendendo in giro”, urla un cittadino, mentre un altro domanda: “Quando
avete fatto le richieste simili per Spagna e Repubblica all’Ustif, che tempistiche
avete avuto?”. “Quindici giorni”. “Possibile che non potete dirci la data
precisa? Non è protocollata?”. Seppur incalzata su quest’ultimo punto, dall’azienda
non arriva risposta esauriente.

Stando a questi calcoli, la
fermata potrebbe riaprire in nei primi giorni di dicembre o, male che vada, nel
periodo di Natale. Nodo al fazzoletto. Restano, invece, incerti i tempi della riapertura
completa. “Noi abbiamo comunque subito eventi che hanno mutato la situazione,
come gli interventi della Magistratura – afferma Atac in chiusura – non potremo
dare le stesse tempistiche che sono avvenute per Repubblica. Ci impegneremo
entro due o tre settimane per avere un cronoprogramma delle altre due scale
mobili”.

Lapidario il commento della Celli
a termine della commissione: “Un altro bus andato a fuoco nella notte, la
stazione metro Spagna chiusa per fumo proveniente da un convoglio rotto.
Notizie allarmanti che si accavallano a quella della riapertura a metà della
stazione Barberini. La situazione del
trasporto pubblico è al collasso
. Aspettiamo il prossimo video su Facebook
per avere notizie da questa maggioranza, perché sui disagi che i cittadini sono
costretti a subire, amplificati in questi giorni di forte maltempo, nessuno
della Giunta Raggi ci mette mai la faccia, per dare spiegazioni o anche solo
chiedere scusa. Inammissibile l’assenza dell’assessore alla mobilità Calabrese –
continua – eppure il danno a causa della chiusura prolungata per nove mesi è
ingente, per romani e commercianti. Per questo giovedì porterò in Aula la
mozione per una diminuzione dei tributi locali alle imprese della zona, sulla
scia di quella già approvata per la stazione Repubblica. Mi auguro che i
consiglieri di maggioranza ne riconoscano la giusta importanza”. E si auspica
che almeno per questa volta, il M5S sia presente.

Grazie a #DirettamenteRoma




Trento, ingoia gli ovuli di eroina davanti gli agenti

Verso le 12.15 dello scorso 8 novembre, durante un controllo del territorio finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti in prossimità di edifici scolastici (“Progetto Scuole sicure”), gli agenti del Nucleo civico della polizia locale hanno notato un individuo che, per atteggiamenti e frequentazioni, era presumibilmente dedito allo spaccio. Da piazza Dante, l’uomo era diretto verso il sottopasso che da via Dogana porta verso via Lampi. Alla luce delle numerose segnalazioni riguardanti lo spaccio nei giardini di piazza Dante, presidiati quotidianamente dalle varie forze di
Polizia, e dell’atteggiamento furtivo e sospetto del soggetto, gli agenti hanno deciso di seguirne gli spostamenti.

Percorsa via Lampi dal lato del dormitorio universitario, l’uomo, O.O., nigeriano, 24 anni, senza fissa dimora sul territorio nazionale e in attesa dell’accoglimento della richiesta di permesso di soggiorno, ha imboccato corso Buonarroti in direzione sud. Salito su un’autovettura in sosta, ha iniziato a contrattare la cessione di alcune dosi di sostanza stupefacente con un giovane trentino proprio di fronte all’edificio scolastico della scuola media “A. Manzoni”.
Il soggetto aveva in mano dei piccoli ovuli di cellophane e nell’altra mano stringeva venticinque euro in contanti. Alla vista degli agenti che, nonostante operassero in abiti borghesi, erano conosciuti dall’extracomunitario, con un gesto repentino ha ingoiato le dosi di sostanza stupefacente che teneva nella mano destra.
Portato all’ospedale Santa Chiara di Trento, è stato sottoposto ad esami
radiodiagnostici che hanno confermato la presenza nello stomaco di numerosi corpi estranei riconducibili agli involucri ingeriti. E’ stato quindi ricoverato in stato di fermo, sia per consentire di recuperare le dosi di stupefacente che per tutelare la sua salute visto che, in caso di rottura degli ovuli, le conseguenze potevano essere letali.
Sono stati quindi recuperati 27 ovuli contenenti una sostanza che, da una prima analisi risulta essere eroina, per un peso complessivo di 7,51 grammi.
Ottenuta la prova dell’attività di spaccio, O.O. è stato arrestato e trattenuto altri due giorni in ospedale fino alla completa evacuazione degli ovuli. Nel pomeriggio di ieri, su disposizione del magistrato, è stato condotto nella casa circondariale di Trento in attesa di giudizio. E’ stata inoltre sequestrata una somma di 215 euro, presumibilmente il provento dell’attività di spaccio nella mattina precedente al fermo da parte degli agenti.




Brescia, blitz dei carabinieri Forestali: vacche da latte in agonia

Vacche da latte in agonia e lasciate morire, fosse comuni, condizioni igienico-sanitarie raccapriccianti con bovini malati, tra escrementi, infestati da vermi, e cisterne di raccolta del latte invase da blatte: è l’orrore confermato da un blitz dei Carabinieri Forestali di Brescia nella struttura, in seguito a una denuncia LAV. Accade nella civilissima Italia, non nel medioevo ma in questi giorni, nel cremonese.
Per i bovini è stato disposto il sequestro (probatorio per 21 animali, fermo sanitario per i restanti 400 circa) e l’affido al Sindaco di Robecco d’Oglio (Cremona) dove ha sede l’allevamento. Tra le ipotesi di reato, il maltrattamento (544 ter C.p.) e l’abbandono di animali (727 C.p.)

“Non è ammissibile che al giorno d’oggi esistano realtà tanto gravi da arrecare inaudite sofferenze agli animali, con risvolti molto inquietanti in termini di sicurezza sanitaria e ambientale, e da un punto di vista etico – afferma Roberto Bennati, Vicepresidente LAV – chiediamo al neo Ministro della Salute Roberto Speranza l’urgente convocazione di una Conferenza Stato-Regioni per esaminare la situazione degli allevamenti regione per regione, un piano straordinario di controlli, e la previsione di meccanismi di trasparenza sui controlli effettuati dai servizi veterinari delle ASL a titolo di rendicontazione annuale, con una puntuale e periodica comunicazione al pubblico dei risultati di indagine, al fine di mostrare le attività di tutela del benessere e della salute pubblica dei cittadini, rafforzando quindi lo strumento del Piano nazionale benessere animale del Suo Ministero, oggi non più al passo con le esigenze dei cittadini e consumatori.”

“Decine di vacche sarebbero in condizioni particolarmente gravi: siamo disponibili a prenderne alcune più malate in affido, per garantire loro le cure necessarie e, speriamo, salvavita – prosegue LAV – Chiediamo la chiusura immediata e definitiva della struttura e la bonifica dell’area. Se fosse confermata l’indiscrezione che esisteva un fascicolo aperto su questa struttura, le cui condizioni dunque dovevano essere già note alle autorità sanitarie locali, ci chiediamo come sia stato possibile non intervenire prima per mettere in sicurezza gli animali e l’area. Se la struttura chiuderà questi bovini potranno avere un futuro diverso, (ci appelliamo al Sindaco affinché non siano messi in vendita e reintrodotti nella filiera di latte e carne) sarà grazie a LAV e alla sua squadra investigativa che è andata fino in fondo in questa raccapricciante vicenda. Ringraziamo il Comando dei Carabinieri Forestali di Brescia per l’intervento e ci auguriamo che ogni responsabilità ed eventuali negligenze o omissioni vengano severamente perseguite”.




Fiction Rai, grande debutto per “Enrico Piaggio, un sogno italiano”

La storia di un imprenditore di successo e di un’idea capace di rilanciare la vita economica e civile del Paese che, dopo la tragedia della guerra, vuole rialzare la testa e farsi riconoscere per le sue qualità.

La fiction in prima serata su Raiuno, vede protagonista Alessio Boni, nel ruolo dell’imprenditore toscano. Troviamo Enrica Pintore nei panni della moglie Paola, Beatrice Grannò nelle vesti di Suso e Francesco Pannofino nel ruolo di Rocchi-Battaglia. La regia è di Umberto Marino, il soggetto è di Roberto Jannone e Francesco Massaro che firmano anche la sceneggiatura insieme a Franco Bernini.




Stefano Cucchi, il giudice alla prima udienza contro 8 militari: “Mi astengo, sono un ex carabiniere”

Comincia con un colpo di scena il processo che riguarda i depistaggi sul caso Cucchi, il giovane detenuto morto nel 2009 all’ospedale Pertini di Roma. In apertura dell’udienza il giudice, Federico Bonagalvagno, si è astenuto dal processo, che vede imputati otto carabinieri.
Bonagalvagno ha giustificato la sua astensione spiegando di essere un ex carabiniere attualmente in congedo.

oggi il processo sui presunti depistaggi che sarebbero seguiti alla morte del 31enne romano, arrestato il 15 ottobre del 2009 per droga e deceduto sette giorni dopo all’ospedale Sandro Pertini di Roma. Giovedì poi la giornata centrale, con la sentenza del processo bis sulla morte di Stefano Cucchi e la decisione dei giudici del processo in Corte d’assise d’appello contro cinque medici dell’ospedale.

Per i depistaggi, che per il pm Giovanni Musarò “hanno toccato picchi da film dell’orrore”, sono imputati il generale Alessandro Casarsa all’epoca dei fatti comandante del Gruppo Roma, e altri 7 carabinieri, tra cui Lorenzo Sabatino, allora comandante del reparto operativo dei carabinieri di Roma. Gli otto carabinieri sono accusati a vario titolo e a seconda delle posizioni di falso, favoreggiamento, omessa denuncia e calunnia. Oltre a Casarsa e Sabatino, sono a processo Francesco Cavallo, all’epoca dei fatti tenente colonnello e capo ufficio del comando del Gruppo Roma; Luciano Soligo, all’epoca dei fatti maggiore dell’Arma e comandante della compagnia Roma Montesacro; Massimiliano Colombo Labriola, all’epoca dei fatti comandante della stazione di Tor Sapienza; Francesco Di Sano, all’epoca in servizio alla stazione di Tor Sapienza; Tiziano Testarmata, comandante della quarta sezione del nucleo investigativo dei Carabinieri e il carabiniere Luca De Cianni, accusato di falso e di calunnia.

Ma l’attesa è tutta rivolta alla giornata di giovedì prossimo, quando nell’aula bunker di Rebibbia si conoscerà la sentenza del processo bis sulla morte di Cucchi in cui sono imputati 5 carabinieri. Il pm ha chiesto di condannare Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro a 18 anni di reclusione con l’accusa di omicidio preterintenzionale e l’assoluzione dalla stessa accusa ‘per non aver commesso il fatto’ per il militare dell’Arma Francesco Tedesco, imputato che poi ha svelato il pestaggio subito da Cucchi accusando i suoi due colleghi.

Per Tedesco il pm ha invece chiesto la condanna a 3 anni e mezzo per l’accusa di falso. Chiesta inoltre la condanna a 8 anni di reclusione per il maresciallo Roberto Mandolini (all’epoca dei fatti comandante interinale della Stazione Appia) per l’accusa di falso, mentre il non doversi procedere per prescrizione dall’accusa di calunnia è stata sollecitata per il carabiniere Vincenzo Nicolardi, per Tedesco e Roberto Mandolini.

Sempre giovedì prossimo poi è prevista la sentenza del terzo processo d’Appello che per la morte di Cucchi vede imputati cinque medici dell’ospedale Sandro Pertini: Aldo Fierro, Stefania Corbi, Flaminia Bruno, Luigi De Marchis Preite e Silvia Di Carlo, i medici che si occuparono a vario titolo di Stefano durante il ricovero nel reparto protetto dell’ospedale.

Il sostituto procuratore generale Mario Remus nell’udienza del 6 maggio scorso ha chiesto il non doversi procedere per prescrizione del reato. “La prescrizione del reato è una sconfitta per la giustizia ma questo processo è stato fatto fra mille difficoltà” aveva detto il pg nella sua requisitoria sottolineando come per salvare il 31enne romano “sarebbe bastata un po’ di umanità”.

L’iter processuale ha visto gli imputati, inizialmente alla sbarra con l’accusa di abbandono di incapace diventata poi di omicidio colposo, prima condannati nel giugno 2013 e poi assolti in appello. Successivamente intervenne la Cassazione che ordinò un processo d’Appello bis dove i nuovi giudici confermarono l’assoluzione. Infine il nuovo rinvio stabilito dalla Suprema Corte che ha dato vita al terzo processo d’Appello.




Palestrina (calcio, Eccellenza), Stefano Scaricamazza è il neo tecnico: “Qui si respira calcio”

Palestrina (Rm) – Il Palestrina ha un nuovo allenatore. La società, nella giornata di ieri, ha sollevato dall’incarico mister Cristiano Di Loreto e ha affidato il compito di guidare la prima squadra a mister Stefano Scaricamazza. L’ex tecnico (tra le altre) della Valle del Tevere, fortemente voluto dal direttore sportivo Francesco Pistolesi che ha avuto carta bianca dal club, dirigerà oggi il primo allenamento e rivela le sue prime sensazioni da neo allenatore del Palestrina: “Ho ricevuto la chiamata del ds Pistolesi e ci siamo visti per chiudere l’accordo che è stato molto rapido. Con mia grande gioia abbiamo sistemato tutto in fretta e ora non vedo l’ora di cominciare: questo è un club dove si respira calcio, è la migliore soluzione che mi potesse capitare”. Nonostante lo splendido lavoro fatto con la Valle del Tevere, Scaricamazza era rimasto a spasso: “Non si erano incastrate le condizioni giuste dopo la fine dell’avventura col club reatino – dice il neo tecnico del Palestrina – C’erano state anche due proposte da fuori regione, ma non le avevo approfondite per una serie di motivazioni. Ora, comunque, sono carico per vivere questa nuova avventura e approfitto per ringraziare il ds Pistolesi che mi ha dimostrato tutta la sua stima: ci eravamo incrociati una sfida di Coppa Italia tra Morolo e Valle del Tevere e ora lavoreremo fianco a fianco”. La classifica del girone B, d’altronde, è aperta ad ogni tipo di discorso: “Mancano alcune partite prima dell’apertura del mercato: valuterò i ragazzi che abbiamo a disposizione e verificheremo assieme al direttore quali aggiustamenti fare. Conosco alcuni elementi della rosa e sono che in questa squadra ci sono atleti di grande spessore. La società è ambiziosa, la piazza è esigente e noi cercheremo di fare bene e lottare per qualcosa di importante. Per farlo, però, serve la disponibilità di tutti”. L’avventura di Scaricamazza inizierà col match interno di domenica contro l’Itri.




Virtus Divino Amore (calcio, I cat.), il morso del “Cobretto” Tovalieri: “Sto ritrovando la condizione”

Roma – Un’altra cinquina. La Prima categoria della Virtus Divino Amore bissa il 5-0 rimediato nel match contro il Podgora e “ribadisce il concetto” sul campo del Real Marconi Anzio: “L’abbiamo fatta diventare facile, ma non era semplice – dice l’attaccante classe 1990 Simone Tovalieri, uno dei colpi di mercato estivi del club capitolino – Siamo scesi in campo molto concentrati per non ripetere la brutta prestazione di due settimane prima sul campo, sempre in terra, della Clembofal: abbiamo sbloccato velocemente il risultato con D’Amanzo, poi un’autorete è valsa il 2-0 e infine ho segnato io prima dell’intervallo. Nella ripresa la rete immediata del 4-0, firmata ancora da D’Amanzo, ha chiuso virtualmente i giochi e poi nel finale è arrivato pure il quinto sigillo di Bayslach”. Il successo ha consentito alla Virtus Divino Amore di salire al quarto posto in classifica, a meno sei punti dalla vetta occupata dal Nettuno che finora non ha sbagliato un colpo: “Fare un filotto iniziale di sei vittorie significa che si tratta di una squadra importante, ma lo stesso vale per la Vivace Furlani, per il Città di Pomezia e dentro ci metto anche la Pro Cecchina: assieme a noi, probabilmente, saranno le squadre che si giocheranno la promozione, anche se al momento è presto per fare questo tipo di discorsi”. Tovalieri, al secondo sigillo personale, è alla ricerca della migliore condizione: “Ho avuto un problema alla caviglia e ho dovuto saltare tutta la preparazione – racconta il “Cobretto” – Non sono ancora al meglio, ma sto lavorando sia per raggiungere la condizione atletica migliore, sia per trovare la giusta intesa coi miei compagni di squadra”. Nel prossimo turno la Virtus Divino Amore ospiterà il Tor de’ Cenci che ha 5 punti in cascina: “Li conosco poco, ma mi aspetto una sfida ostica. In questo girone raramente puoi fare passeggiate e non è un caso che i prossimi avversari hanno fatto sudare la capolista Nettuno che si è imposta “solo” 2-1. Il nostro obiettivo? La società ha palesato le sue ambizioni, facendo sforzi importanti in estate: noi cercheremo di ripagarli” conclude Tovalieri.




Vis Artena (calcio, serie D), il rammarico del dt Matrigiani: “A Portici due punti persi”

Artena (Rm) – La Vis Artena ha inanellato un altro pareggio. Dopo quello interno col Cassino, ecco quello esterno per 2-2 col Portici al termine di una gara rocambolesca che gli artenesi sono stati a un passo dal vincere dopo la doppietta (su rigore) di Prandelli. Il direttore tecnico Roberto Matrigiani parla del match in terra campana e poi si proietta alla prossima delicata sfida interna (ancora a Lariano) contro il Città di Anagni.
«C’è ancora tanto amaro in bocca per il pareggio col Portici. La squadra ha giocato con personalità e autorevolezza per gran parte del match, ma poi da parte di qualcuno non c’è stata la giusta voglia di vincere e questo mi ha fatto abbastanza arrabbiare. La partita era stata preparata benissimo ed altrettanto bene era stata costruita la vittoria: a maggior ragione dopo la parata di Manni sul primo rigore, quando eravamo ancora sul 2-0, non pensavo che potesse finire diversamente. Invece abbiamo preso due reti negli ultimi otto minuti, di cui il secondo (ancora su rigore, ndr) in pieno recupero e quindi inevitabilmente è rimasta tanta delusione per questi due punti persi. Un peccato doppio perché una vittoria a Portici, a mio parere, ci avrebbe consentito il cambio di passo che avevo auspicato la scorsa settimana, ma ora dobbiamo immediatamente guardare avanti perché la sfida di domenica prossima con il Città di Anagni ultimo della classe non sarà per nulla scontata. Anzi, conosco il valore della prossima avversaria, una formazione battagliera che non può continuare ad avere il trend negativo di questa prima parte di stagione e che verrà a Lariano per fare una partita tosta. Purtroppo, pur continuando ad esprimere gratitudine alla città di Lariano e al Lariano per la squisita ospitalità, sono convinto che le dimensioni di gioco del campo “Abbafati” non siano quelle ideali per permettere alla Vis Artena di esprimere le sue qualità e non è un caso che l’unica vittoria “interna” l’abbiamo ottenuta a Ciampino contro il Ladispoli. Domenica troveremo tante difficoltà e ci vorrà una prestazione importante per uscire dal campo con i tre punti».




Frascati Scherma: fiorettisti terzi nel circuito U17 a Budapest, sciabolatrici sbancano nell’U23

Frascati (Rm) – Un week-end di grandi soddisfazioni giovanili internazionali per il Frascati Scherma. Un risultato eclatante è arrivato dalla prova del circuito europeo Under 17 di fioretto che si è tenuta a Budapest (Ungheria). La squadra tutta frascatana composta da Mattia Raimondi, Valerio Vinciguerra, Alberto Mascioli e Davide Pellegrino e accompagnata dalla maestra Alessandra Nucci è riuscita a salire sul podio, anticipando tutte le altre selezioni azzurre (quella “convocata” si è piazzata al decimo posto): un risultato di grande prestigio che conferma le notevoli qualità dei talenti tuscolani, fermati solo in semifinale dall’Ungheria padrona di casa e poi vincenti nella finale per il bronzo contro l’Ucraina. Nella gara individuale, Ludovica Mancini si è fermata agli ottavi e Guia Di Russo nel turno precedente, mentre i quattro ragazzi che hanno poi centrato il bronzo a squadre sono stati stoppati tutti tra i 32esimi e i 64esimi di finale.
Grandissime notizie anche da Grunwald (Germania) dove si è tenuta una prova del circuito europeo Under 23 di sciabola. In questo caso il trionfo è stato “griffato” dal maestro Marco Ciari: sia la prima classificata (Benedetta Baldini, entrata a far parte della famiglia sportiva del Frascati Scherma da questa stagione) che la seconda (Flaminia Prearo) sono allieve del tecnico tuscolano e sono state entrambe autrici di una prova sopra le righe. Nella medesima gara il Frascati Scherma ha applaudito anche il buon nono posto di Camilla Fondi.
Infine, sempre in Germania, si è tenuta la prima prova di Coppa del Mondo assoluta di fioretto in quel di Bonn: il miglior risultato è stato quello di Daniele Garozzo, quinto dopo l’eliminazione dei quarti di finale per mano dell’americano Meinhardt che si è imposto per 15-9. Si è fermato nello stesso turno anche lo spagnolo Carlos Llavador, sconfitto dall’azzurro Cassarà e ottavo alla fine. La squadra azzurra (con Garozzo) non è riuscita ad andare oltre il quarto posto.




Club Basket Frascati (C/f), buona la prima. Alessia Candidi: “Obiettivi? Vogliamo fare il massimo”

Frascati (Rm) – Buona la prima per la serie C femminile del Club Basket Frascati. Le ragazze di coach Manuel Monetti hanno battuto con un netto 76-40 il malcapitato Città di Ladispoli. Una partita dominata sin dalle prime battute come conferma la playmaker classe 2003 Alessia Candidi: “Non conoscevamo il valore delle avversarie, ma abbiamo cominciato bene la partita e abbiamo dato il ritmo che volevamo. Abbiamo ipotecato la vittoria già alla fine del primo tempo, poi c’è stato qualche calo di concentrazione, ma abbiamo avuto sempre in pugno la partita”. Per lei è iniziata la sesta stagione al Club Basket Frascati: “Questa società è speciale per me, questo ambiente è come una seconda casa”. Coach Manuel Monetti l’ha vista crescere: “Il rapporto con lui è ottimo, sento la sua stima e so che può aiutarmi a migliorare giorno dopo giorno”. La Candidi parla poi degli obiettivi stagionali della squadra: “Dobbiamo cercare di scendere in campo provando a vincere ogni partita, poi si tireranno le somme”. D’altronde il gruppo del Club Basket Frascati è estremamente giovane: “Mi trovo bene in questo club e con le mie compagne di squadra. Di fatto il gruppo della serie C è composto per la maggior parte da atlete che disputano pure il campionato Under 18, fatta eccezione per le “over” Rossella Cecconi e mia sorella Arianna”. Nel prossimo turno le ragazze frascatane faranno visita all’Atletico San Lorenzo e la speranza è di vedere nuove conferme dopo l’ottimo esordio.

Intanto si avvicina il grande evento di domenica 24 novembre: il club tuscolano ha organizzato una sfida con la Nazionale Italiana Artisti col patrocinio della Federazione e del Comune di Frascati. La partita si terrà dalle ore 18,30 al palazzetto dello sport di Vermicino e avrà un alto scopo, quello di aiutare e sostenere Unicef. Per partecipare all’evento denominato “Frascati a canestro per Unicef” si potranno acquistare i biglietti presso le segreterie del Club Basket Frascati (al palazzetto dello sport di Frascati e in quelli di Monteporzio e Montecompatri) o presso il rivenditore del circuito Vivaticket Frascati in via del Castello 62 o altrimenti on line sul sito Vivaticket. Per qualsiasi altra informazione si può contattare la società tuscolana sulla pagina Facebook ufficiale e consultare la locandina dell’evento.