Aggressioni agli agenti di Polizia Penitenziaria: De Pasquale scrive al ministro Bonafede

Il presidente del SIPPE (Sindacato Polizia Penitenziaria) Alessandro De Pasquale ha scritto una lettera al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per chiedere più tutela al personale penitenziario che tutti i giorni è in prima linea nelle carceri per garantire sicurezza e per arginare i disordini e subire, sempre più spesso, le aggressioni da parte dei detenuti. Aggressioni che spesso scaturiscono anche e soprattutto per futili motivi. Gli agenti purtroppo non hanno possibilità di difendersi e spesso finiscono in medicheria, subendo danni fisici e soprattutto morali.

Ecco la lettera che Alessandro De Pasquale ha scritto a Bonafede.

Onorevole Ministro, lo scorso sabato 16 novembre, c’è stata una nuova violenta aggressione ai danni degli agenti della polizia penitenziaria ad opera di un detenuto, questa volta i fatti si sono verificati fra le mura della casa circondariale di Bari. I casi di aggressione verso gli operatori penitenziari sono sempre più frequenti. Il fatto in sé, oltre ai dati allarmanti delle aggressioni in continua crescita, devono fare riflettere il Ministro della Giustizia; alle parole devono adesso seguire i fatti, al fine di garantire al personale penitenziario più tutela e di conseguenza più autorità e autorevolezza. Il legislatore dovrà prevedere un reato specifico per i detenuti che all’interno del carcere usano violenza verbale o fisica nei confronti del personale penitenziario; un ottimo deterrente per limitare le aggressioni e garantire più sicurezza nei penitenziari. Voglia pertanto l’Onorevole Ministro tener conto della suddetta proposta.




“Non si Lega”, le sardine sbarcano anche a Modena

Dopo Bologna e Modena le ‘sardine’ si mobilitano anche a Reggio Emilia con un flash mob dal titolo ‘Non si Lega’ in programma per sabato nonostante non sia prevista una visita elettorale di Matteo Salvini. Nella città emiliana il leader del Carroccio ha già fatto tappa il 9 novembre scorso. L’appuntamento è per il 23 novembre alle 18.30 in Piazza Prampolini, davanti al Municipio, cuore del centro storico reggiano. A organizzare l’evento un gruppo di dieci persone tra cui Stefano Salsi, di professione comunicatore. “Abbiamo percepito la voglia di scendere in piazza anche a Reggio e di riappropriarci della nostra città – ha detto all’ANSA – Tutto ciò era qualcosa che mancava da tempo. L’obiettivo è essere in tanti, stretti come sardine e tutti col sorriso. Salvini è già stato a Reggio e sabato non ci sarà? Questo depone a nostro favore in un certo senso perché significa che non c’è una strategia, ma semplicemente la voglia di esserci”.

Domenica a Rimini, ‘un pesce palla per Salvini’ – Nuova manifestazione convocata dalle ‘sardine’ anti-Salvini in Emilia-Romagna: l’appuntamento è per domenica alle 17 alla Vecchia Pescheria a Rimini. L’evento sarà in contemporanea con la visita in città del leader della Lega che – si legge nella convocazione su Facebook – “insieme alla sua candidata ombra inaugurerà la nuova sede della Lega a Rimini, facendo passare il messaggio che la Romagna è ormai presa”. Il titolo dell’evento è ‘Rimini non abbocca (Pesce palla in arrivo)’. “Salvini e la sua macchina del marketing hanno già dichiarato che il capitan Pesce Palla verrà in piazza a ‘conoscere’ le sardine. Quindi – si spiega ancora – oltre alla vostra sardina, preparate un bel pesce palla da regalargli. E poi giù di selfie così è contento. Tutto rigorosamente in silenzio”. Anche in questo caso l’invito è a “nessuna bandiera, nessun insulto, nessuna violenza”, perché “fa più rumore un mare in silenzio che un pirata che urla”.




Cesare Battisti resta condannato all’ergastolo: lo ha deciso la Cassazione

No alla cancellazione dell’ergastolo per Cesare Battisti. Lo ha deciso la Cassazione che ha dichiarato oggi inammissibile il ricorso proposto dall’ex terrorista contro l’ordinanza con cui, il 17 maggio scorso, la Corte di assise di appello di Milano aveva negato la commutazione della pena dell’ergastolo in quella di trent’anni di reclusione.

La decisione della prima sezione penale della Corte di Cassazione è stata assunta stamani, all’esito dell’udienza in camera di consiglio. Le questioni sollevate con il ricorso, respinto, “concernevano – sottolinea la Suprema Corte – la persistente efficacia dell’accordo di commutazione della pena stipulato tra le Autorità italiane e brasiliane, in vista dell’estradizione dal Brasile, poi non avvenuta, nonché la legittimità della procedura culminata nell’espulsione del condannato dalla Bolivia”. La Corte di Cassazione ha ritenuto corretta la decisione del Corte di assise di appello




Trenta, il marito rinuncia all’alloggio: un atto d’amore per tacitare la schifezza mediatica

“Mio marito, che è il titolare dell’alloggio, pur essendo tutto regolare e non essendoci nulla che ci debba far sentire in imbarazzo, per salvaguardare la serenità della famiglia, sta presentando istanza di rinuncia per l’alloggio, l’ha già fatto. Spero che questo atto di amore serva a tacitare la schifezza mediatica che è caduta su di me”. Lo ha detto intervistata da Radio 24 l’ex ministra della Difesa, Elisabetta Trenta.

“Lasceremo l’appartamento nel tempo che ci sarà dato per poter fare un trasloco e poter rimettere a posto la mia vita da un’altra parte”, ha aggiunto Trenta a Radio24, che ha detto di pretendere “rispetto” per sè. “Sono una donna di Stato e ho fatto dell’etica la base della mia vita”, ha affermato tra l’altro.

“Non sono stata trattata bene ma nei valori del M5S ci credo, non ho nessuna intenzione di lasciare il Movimento. Mi è dispiaciuto che prima di parlare e giudicare nessuno mi ha chiamata per chiedermi come stanno le cose. La mia faccia è pulita, non smetterò di fare politica e di essere del Movimento. Ma forse una pausa di riflessione me la prendo, non ho deciso nulla”. Lo ha detto l’ex ministra della Difesa sulle critiche che le sono state rivolte da Luigi Di Maio e da altri esponenti del M5S per la vicenda della casa. “Credo che Di Maio, con cui ho parlato, abbia capito le mie ragioni- ha affermato tra l’altro- Io sono un militare e so che prima di comandare le persone ci si parla, so che un comandante difende i propri uomini”.




Rocca di Papa, Andrea Perrozzi al Teatro Civico

Uno spettacolo musicale che accompagnerà gli spettatori nel mondo delle più grandi canzoni dei cantautori italiani, con innata verve comica e momenti emozionanti. Qualcuno sostiene che, quando una vita si spegne sulla terra, si accende una stella di più nel cielo. Cantastelle sarà proprio questo: un saltimbanco, un artista di strada, che canterà la vita e racconterà la storia di esistenze significative. Dall’asso sportivo che però soffrirà per amore ai due amici inseparabili che, crescendo, abbracceranno ideali politici estremi e contrari, alla donna che troverà l’uomo della sua vita, ma il luogo e il tempo rappresentati saranno quelli della Germania del lontano 1961, dove un muro li dividerà per ventotto lunghi anni…
In un’atmosfera magica, irreale e poetica, senza rinunciare all’ironia che è parte fondamentale della vita di ciascuno, questo cantastorie osserverà l’universo, s’interrogherà sull’esistenza di Dio, accenderà i cuori dell’uditorio e regalerà al cielo le composizioni più belle ed emozionanti del nostro tempo, scritte dai cantautori italiani più amati – altre “stelle” del nostro firmamento artistico. A rappresentare questo personaggio così ricco di umanità sarà Andrea Perrozzi, che presterà la propria voce alle parole per dipingere le emozioni della vita, anzi di molte vite, forse frutto della sua fantasia o forse realmente esistite, sicuramente vicine all’esperienza di ciascuno di noi. E quando le parole non basteranno più, la voce diventerà musica.

Andrea Perrozzi, classe 1972, cantautore, musicista, attore e interprete dall’animo sensibile, la battuta pronta e la voce inconfondibilmente calda, vanta nel suo curriculum prestigiose collaborazioni. E’ il famoso Serenante nella fortunata edizione di Rugantino con Enrico Brignano al Teatro Sistina ed è autore delle musiche originali degli spettacoli dello stesso Brignano dal 2014 a oggi e di alcune nelle rappresentazioni di Michele La Ginestra.  Attore nel Musical Pippi calze lunghe, con la supervisione artistica di Gigi Proietti, e nell’opera rock Jesus Christ Superstar con la Compagnia della Rancia, nel ruolo di Pilato con la direzione artistica di Fabrizio Angelini.  Con la regia di quest’ultimo ha rivestito i panni del protagonista nel fortunatissimo spettacolo Sotto il cielo di Roma…Trasteverini. Compositore del brano Tra tegole e cielo, cantato da Marco  Menichini al Festival di Sanremo 2011 e della colonna sonora del Film Young Europe di Matteo Vicino. Nel 2012, Andrea è stato cantante e tastierista degli UT – anima Prog dei New Trolls e ha inciso anche un CD Live UT Live in Milano. Nel 2003, ha scritto e interpretato La voce di Roma, la splendida canzone dedicata ad Alberto Sordi e con la quale ha vinto il premio Gabriella Ferri e con il quale è stato ospite al Natale di Roma 2012. Sempre nello stesso anno, a settembre, ha aperto lo show di Fiorello come cantante al Pala Lottomatica. Ha lavorato e lavora come cantante al Gran Teatro di Roma, con Fiorello, Pino Insegno, Giorgio Borghetti, Fabrizio Frizzi, Dario Bandiera e regia di Claudio Insegno. Come pianista e cantante nello spettacolo comico di Dario Bandiera con Teo Mammuccari, Gigi Finizio, Antonio Giuliani Al Salone Margherita. Tante, anche, le sue apparizioni in diverse trasmissioni televisive.
Con i testi di Manuela D’Angelo, sostenuto da un gruppo di affermati musicisti – Pino Iodice, Alessandro Sanna, Salvatore Mennella – dalla grande carica emotiva, Andrea Perrozzi offrirà davvero agli spettatori una serata emozionante, a tratti divertente, a momenti struggente. Di certo, indimenticabile.




Il ministro Fioramonti alla Stampa estera: docenti italiani “Eroi civili”

Ai periodici incontri che i corrispondenti dei media esteri hanno a Roma con esponenti governativi o politici, recentemente è stato invitato il neoministro all’Istruzione, Lorenzo Fioranonti, (M5S), 42 anni, economista e docente universitario.

Il suo incontro con i giornalisti nell’affollata sala della Stampa Estera a Roma è risultato in una panoramica, tra domande e risposte, molto ampia e documentata sulle problematiche che interessano ed affliggono il sistema educativo nazionale.

Avendo il ministro toccato il punto della scarsa corrispondenza retributiva dei docenti italiani, da lui definiti ‘eroi civili’, a fronte di impegni gravosi e di responsabilità educative non trascurabili, lo scrivente gli ha chiesto se un certo riconoscimento per tale valore non debba provenire da un adeguamento retributivo, dato che sono tra i peggio pagati d’Europa, facendo l’esempio della Finlandia, ove un insegnante è pagato meglio del medico.

Il ministro ha replicato affermando di essere lieto di interloquire con qualcuno “che si intende di Finlandia, siccome io ho studiato il sistema finlandese ed anche visitato quel paese due volte e ritengo sia il sistema più interessante al mondo anche se poi questi studi internazionali lo collocano sempre tra i primi posti.” Se è necessario, per il ministro, l’adeguamento degli stipendi non lo è meno la valorizzazione del ruolo dei docenti “perché in Finlandia non solo vengono pagati di più ma c’è anche una valorizzazione culturale del ruolo del docente Cioè chi ha l’ambizione nella vita di voler fare l’educatore, ha la possibilità di farlo “ laddove, ha proseguito Fioranonti, “da noi si verifica l’opposto cioè che la cultura del paese tende a screditare certe professioni al punto tale che chi poi vuole magari sviluppare quella ambizione personale e professionale viene scoraggiato perché vi viene associato un cliché negativo, essendo considerata inferiore rispetto ad altre professioni”.

A questo proposito, Fioranonti ha sottolineato di considerare invece il ruolo dell’insegnante fondamentale essendo la persona che modella il futuro ed a cui si consegnano i nostri figli per gran parte della loro vita. “È paradossale consegnare le persone più importanti che abbiamo ad un’istituzione che magari è fatiscente ed a figure che non ricevono la stessa valorizzazione che ricevono in altri paesi e che gli spetta”.

Ma i riferimenti di Fioramonti al modello finlandese, ben noto in tutto il mondo, sono stati vari ed in varie occasioni. In varie interviste, per esempio, ha dichiarato di voler puntare su una scuola di qualità, spiegando che “in Finlandia, per esempio, si è ridotto l’orario scolastico, facendo insegnamenti trasversali, inserendo nuove tecnologie in modo divertente e accattivante e rendendo così la matematica più accessibile a tutti”. E proprio per tentare di importare il modello finlandese, ha precisato di aver aperto dei tavoli di lavoro su questo obiettivo.

Fioramonti non ha mancato di citare l’innovazione che è stata molto ripresa a livello dei media internazionali: ovvero che l’Italia sarà probabilmente il primo Paese ad introdurre nei programmi scolastici l’educazione ambientale, un insegnamento per 33 ore annue che sarà operativo da settembre inserite nel corso di educazione civica, materia che sarà oggetto di voto finale. “E’ una legge dello stato che conferisce al ministero dell’istruzione l’obbligo di strutturare tale insegnamento e noi lo stiamo facendo in questa direzione e senza costi ulteriori perché’ tale insegnamento sarà inserito in materie che già esistono. I costi riguardano solo la formazione degli insegnanti, ed a gennaio e febbraio partiranno i corsi di formazione per i docenti che costeranno 10 milioni di euro”, ha concluso il ministro.

Affrontando la questione del’edilizia scolastica, in gran parte costituita da molti edifici fatiscenti o maltenuti, ha affermato trattarsi di un grande tema ed anche argomento di grande contraddizione perché, pur disponendo di stanziamenti insufficienti essi tuttavia sono importanti, aggirandosi su circa 10-11 miliardi di euro tra mutui BEI, finanziamenti strutturali e finanziamenti pubblici. Ciò che ostacola l’investimento di tali risorse è la divisione di competenze tra enti locali, regioni, comuni e province, che spesso ritarda o blocca l’utilizzo di tali fondi.

Il ministro ha poi informato che, proprio per cercare di accelerare queste procedure, ha creato una ‘task force ‘di 86 tecnici su tutto il territorio nazionale: tecnici, architetti, ragionieri ieri, in generale esperti di amministrazione e di project management nonché di realizzazione di opere pubbliche per affiancare enti locali piccoli o non preparati nella predisposizione di procedure per la realizzazione di gare pubbliche e di manutenzioni di edifici o costruzione di nuovi.
Allo scopo, è stata poi ideata la nuova anagrafe dell’edilizia scolastica reperibile anche sul sito del MIUR contenente tutti i dati e tutte le informazioni aggiornate giorno per giorno per verificare lo stato dell’arte dell’edilizia scolastica del nostro paese.

Nel complesso, il ministro è apparso a suo agio e ben preparato, riuscendo a navigare con destrezza tra domande spesso insidiose di vari colleghi dei media esteri. Ha anche acconsentito ad interviste singole di alcuni media, rispondendo in inglese o spagnolo in modo scorrevole e senza esitazioni.
Non succede spesso, purtroppo, che il Italia un ministro si occupi di un settore che gli sia congeniale, ma questo non è sembrato il caso di Fioramonti.

https://srv1.selftv.video/video/stampaestera/14738




Palermo: duro colpo alla mafia di Brancaccio

Dalle prime luci dell´alba, la Polizia di Stato di Palermo sta eseguendo un vasta operazione antimafia ai danni del mandamento mafioso di Brancaccio.

I soggetti coinvolti dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, auto riciclaggio, danneggiamento fraudolento di beni assicurati ed altro. Il provvedimento di “Fermo di indiziato di delitto”, disposto dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Palermo che ha coordinato le indagini, è eseguito dai poliziotti della squadra mobile.
L´odierna operazione è l´epilogo di una complessa attività d´indagine, effettuata dalla Squadra Mobile di Palermo sul mandamento mafioso di Brancaccio e sulle famiglie mafiose di Corso dei Mille e Roccella, che ha reso una inedita radiografia di Cosa Nostra e dei suoi interessi criminali.
Accanto agli storici interessi per le rapine e lo spaccio di droga, capillarmente controllato anche attraverso l´ausilio di quadri intermedi, è emerso come anche il lucroso mercato delle truffe assicurative richiamasse le attenzioni mafiose.
In quest´ottica, è stato riscontrato come “Cosa Nostra” avesse esteso la sua “longa manus” anche sul fenomeno criminale delle truffe assicurative, realizzate attraverso la violenta condotta criminale dei cosiddetti “spaccaossa” e del “sacrificio” di vittime scelte in contesti sociali degradati, disposte ad avere cagionate fratture gravissime. Si tratta di un desolante spaccato criminale già scoperto dalla Polizia di Stato nei mesi di agosto 2018 e aprile 2019, che portò all´arresto di decine di malviventi privi di scrupoli.
E´ emerso adesso come a beneficiare delle laute liquidazioni del danno, conseguenti ai finti incidenti, fossero le casse di Cosa Nostra che introitavano grosse somme dedotte le “spese” di poche migliaia di euro da destinare agli “spaccaossa” e agli altri partecipi della messa in scena Nel corso dell´odierna operazione, sono in corso, altresì, effettuati ingenti sequestri di beni mobili ed immobili.




“L’inedito politico-costituzionale del contratto di governo”. L’interessante focus dell’avvocato Angelo Lucarella

Presentato a Martina Franca, il libro di Angelo Lucarella dal titolo ” L’inedito politico-costituzionale del contratto di governo”.
L’avvocato Lucarella, premiato quest’anno, per il settore tributario, dal Sole 24 Ore, tra i migliori legali d’Italia e dal Le Fonti Legal Awards come “Boutique legale d’eccellenza”, nel raccontare il suo libro, ha risposto a molte domande in merito al Governo del cambiamento, all’accordo di Coalizione, agli effetti giuridici delle norme menzionate nel Contratto di Governo in chiave politico-costituzionale.

Questi e tanti altri gli argomenti discussi durante la presentazione del libro, nella quale sono intervenuti Maria Trivisano, Pino Pisicchio e Nunzia Convertini. Tra i partecipanti all’incontro anche il Generale dei Carabinieri Francesco Zito e il prefetto Francesco Tagliente.
L’Avvocato Lucarella ha evidenziato che “Il Contratto per il Governo del cambiamento, almeno giuridicamente inteso, pur volendo rappresentare una svolta sul piano del metodo di accordo tra forze politiche contrapposte, di fatto ne diventa l’arma di condizionamento più violento”.
Chiamato a porgere un saluto, il prefetto Tagliente ha voluto omaggiare i meriti dell’autore con un significativo discorso: “Rivolgo all’Avvocato Lucarella il mio saluto, i miei complimenti e l’invito a continuare con sempre maggiore determinazione a promuovere i valori del nostro ordinamento costituzionale. Durante i miei 47 anni di servizio come Prefetto, ho sempre tenuto come filo conduttore della mia attività istituzionale i valori fondanti del nostro ordinamento costituzionale, primo fra tutti la persona umana, rivolgendo particolare attenzione a quelle persone che si trovano in una condizione di fragilità, colpite da una crisi economica incolpevole o vittime della burocrazia.
Come delegato nazionale ai rapporti istituzionali dell’Associazione nazionale insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana ( ANCRI), sto portando avanti un progetto denominato “Viaggio tra i valori e i simboli della nostra Repubblica”. L’Avvocato Lucarella è un giovane talento con radici profonde, ricco di quei valori che la nostra terra e il nostro contesto ambientale riesce a far trasmettere da padre in figlio”.
Giampiero Laera




Giro di corruzione a Roma e provincia: 3 arresti

I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma stanno dando esecuzione ad un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica, che dispone la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di tre persone ritenute responsabili di un giro di corruzione.

L’attività d’indagine è partita dopo la denuncia di un imprenditore al quale era stata prospettata la possibilità di attenuare la sua posizione nell’ambito di un’indagine che lo vedeva coinvolto purché si affidasse ad un professionista indicato per la gestione di un settore amministrativo della sua società.

I reati contestati ai tre arrestati, a vario titolo, sono tentata induzione indebita a dare o promettere utilità; corruzione; rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio nonché tentata violenza privata.

Perquisizioni nei domicili e luoghi di lavoro degli indagati sono tuttora in corso.




Virtus Divino Amore (calcio, I cat.), altra cinquina. Quagliariello: “Stiamo bene, guardiamo avanti”

Roma – Avanti a forza cinque. La Prima categoria della Virtus Divino Amore è letteralmente scatenata: nelle ultime tre gare la formazione dei tecnici Fabio Peruzzi e Andrea Fagiolo ha realizzato 15 gol (equamente distribuiti) e ne ha subito uno solo. Domenica scorsa al “Millevoi” è caduto fragorosamente anche il Tor de’ Cenci, anche se il centrocampista classe 1992 Federico Quagliariello sottolinea come “non sia stata una partita così semplice. Nel primo tempo siamo passati in vantaggio grazie ad un gol di Bayslach, poi a inizio ripresa gli ospiti hanno raggiunto momentaneamente il pareggio. Poco dopo, però, siamo tornati in vantaggio con un guizzo di Tovalieri e a quel punto la strada è andata in discesa: gli avversari sono rimasti in dieci (e nel finale anche in nove, ndr) e siamo andati a segno col sottoscritto, ancora con Bayslach e infine con Urbano. In ogni caso un altro bel successo contro un avversario tutt’altro che sprovveduto e con un reparto avanzato composto da buoni giocatori che ci hanno messo in difficoltà in alcuni momenti della partita”. Il tris di vittorie consecutive con cinquina annessa dà sicuramente entusiasmo alla Virtus Divino Amore: “Stiamo molto bene e a mio parere il cambio di modulo col passaggio al 3-5-2 ci ha regalato ulteriore solidità ed equilibrio”. Il “problema” è che davanti non sbagliano un colpo: il Nettuno capolista ne ha vinte sette su sette ed è a +6 e la Vivace Furlani Grottaferrata ha un ruolino simile e viaggia a +4. “Non è affatto frustrante leggere i risultati delle dirette concorrenti, ma anzi è uno stimolo per cercare di fare ancora meglio”. La storia di Quagliariello è abbastanza particolare: al momento sembra essere uno dei punti fermi del club capitolino anche se il centrocampista ex Fonte Meravigliosa arriva da tre anni di inattività. “Avevo fatto questa scelta per motivi di studio e di lavoro, ma ora ho trovato una certa stabilità e sono contento di essere entrato a far parte di questo gruppo, sulla spinta dei miei ex compagni Salveta e Marino. Ho trovato una società molto ambiziosa e sto cercando di dare il mio contributo”. La chiusura di Quagliariello è sul prossimo impegno della Virtus Divino Amore sul campo dell’Atletico Lariano: “Ci aspetta un’altra battaglia perché su quel campo è sempre difficile fare risultato pieno e poi basta guardare i risultati ottenuti dal prossimo avversario per capire che se l’è sempre giocata, a dispetto di una classifica un po’ complicata al momento”.




Albalonga (calcio, serie D), pari in extremis a Bastia. Paolelli: “Ora col Monterosi senza paura”

Albano Laziale (Rm) – L’Albalonga non molla mai. L’ennesima conferma è arrivata domenica scorsa nel match sul campo (ai limiti della praticabilità) del Bastia Umbra dove i castellani hanno impattato 1-1 grazie ad un gol in extremis del giovane Di Vico. Tra i protagonisti dell’incontro c’è stato anche il difensore centrale classe 1997 Andrea Paolelli che ha sostituito lo squalificato Sossai: “Si è giocato poco a calcio viste le condizioni del terreno di gara – dice l’ex Gubbio – Nel primo tempo i padroni di casa sono passati in vantaggio, poi nel secondo siamo riusciti a fare di più la partita e alla fine abbiamo trovato il pareggio: un premio ai nostri sforzi e la conferma delle forti qualità caratteriali di questa squadra”. Paolelli parla del suo avvio di stagione abbastanza complicato vista la scelta di mister Mauro Venturi di affidare la coppia centrale difensiva al duo Sossai-Santoni: “Innanzitutto voglio ringraziare la società, lo staff tecnico e i compagni perché sono reduce da un grave infortunio al crociato e qui tutti mi sono sempre stati vicini. Il mister ha fatto le sue scelte per una serie di considerazioni e le rispetto, anche se ovviamente ogni giocatore vorrebbe avere più spazio possibile. In ogni caso cerco di farmi trovare pronto quando c’è bisogno del mio contributo come accaduto domenica scorsa”. Nel prossimo turno il “Pio XII” si vestirà con l’abito dei momenti migliori visto che è in programma l’incrocio con l’attuale capolista Monterosi, tornata a +2 sui castellani in virtù dei risultati dell’ultimo turno: “E’ una partita che dà grandi stimoli, ma noi la prepareremo come tutte le settimane con il pensiero di provare a vincere – dice Paolelli – Conosciamo tutti il valore del Monterosi che probabilmente è la squadra favorita per la vittoria finale, ma noi siamo convinti di poterci giocare le nostre carte e daremo tutto per fare una grande partita”.