Trento, città del Natale: ecco il calendario ricco di eventi

TRENTODal 23 novembre al 6 gennaio Trento diventerà Città del Natale con un ricco calendario di eventi e appuntamenti che animeranno la città, vivacizzando il centro storico con numerose e interessanti proposte, tra le quali il Natale dei bambini.

Quale bambino infatti non è attratto dalla magia del Natale, da quel mondo pieno di luce e di mistero, in cui magari farsi trasportare da elfi e folletti su slitte piene di doni?

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 14/11/2019

Senza andare tanto lontano, questo sarà possibile in piazza Santa Maria Maggiore, dove verrà realizzato il Villaggio del Natale, un piccolo regno dove i bambini e le loro famiglie potranno vivere la vera magia natalizia, incontrare gli aiutanti di Babbo Natale, giocare in compagnia, scrivere le letterine dei desideri, ascoltare incantevoli fiabe e molto altro ancora.

Qui verrà allestita l’Officina del Natale, la casetta principale del villaggio, in cui i bambini potranno partecipare ai laboratori creativi, creare oggetti con la carta e minuterie del presepe, colorare disegni, realizzare piccoli addobbi, lavorare la creta e preparare i biscotti di Natale con l’aiuto dei folletti del bosco, in una vera atmosfera natalizia, ricca di emozioni, affetto e colori.

Oltre ai laboratori liberi, fino al 20
dicembre, saranno organizzati nel Villaggio dei laboratori didattici dal titolo
Alla scoperta degli antichi mestieri e delle tradizioni popolari, che
mirano a promuovere tra i bambini delle scuole dell’infanzia e primarie la
riscoperta delle tradizioni trentine e degli antichi mestieri, per mantenere
viva nel tempo la memoria dei nostri territori e valorizzarne il patrimonio
storico e culturale.

Accanto alla casetta principale si
troverà l’ufficio postale di Babbo Natale: una piccola e graziosa postazione
dove i bambini potranno incontrare Babbo Natale, arrivato a bordo della sua
meravigliosa slitta, consegnargli di persona le letterine, oppure decidere di
scriverle insieme alle animatrici ed imbucarle nella cassetta delle lettere.
Protagonisti del Natale saranno anche gli animali e per l’occasione nel
Villaggio verrà allestita una piccola fattoria dove grandi e piccini potranno
ammirare da vicino asini, cavalli, galline, pecore e caprette.

La città del Natale continua con la
festa di Santa Lucia e il 14 e il 15 dicembre alle 16 e alle 17 avrà luogo lo
spettacolo Circo di Luce, eseguito da attori e trampolieri, dove un
buffo personaggio e il suo asinello accompagneranno Santa Lucia ad incontrare i
bambini.

Per festeggiare il nuovo anno, invece,
il primo gennaio alle 14.30 si terrà L’eco gioco dell’oca, un mix tra
spettacolo ed intrattenimento che mira a promuovere lo sviluppo di una cultura
eco-sostenibile nel pubblico dei più piccoli, futuri custodi del pianeta.

Il Natale dei bambini si concluderà il
6 gennaio per la festa della Befana, con uno spettacolo di animazione
comica-interattiva dedicato a tutti i bambini, dal titolo La Befana vien di
Notte con le scarpe tutte rotte…
, organizzato dalla compagnia Teatro per
Caso.

Il villaggio di piazza Santa Maria
Maggiore aprirà ufficialmente le porte sabato 23 novembre alle 15.30. A
seguire verranno inaugurati i mercatini di piazza Cesare Battisti (ore 17)
e di piazza Fiera (ore 18).

Alle 19 si accenderà
l’albero di Natale allestito nel cuore della città, in piazza Duomo dove
sarà aperta una casetta, punto informativo dell’Azienda per il turismo Trento,
Monte Bondone e Valle dei Laghi e ad attendere i bambini e i turisti ci sarà il
tradizionale trenino di Natale, che accompagnerà i più curiosi per le
vie del centro storico, alla scoperta dei meravigliosi palazzi e monumenti
della città.

Continua l’iniziativa La piazza
che suona
, che nel periodo natalizio proporrà tra le 11 e le 17 un
paesaggio sonoro arricchito ogni giorno da scelte musicali natalizie,
dall’antico al contemporaneo. Martedì 24 dicembre, per ricordare il 250°
anniversario del passaggio a Trento di Wolfgang Amadeus Mozart, saranno
trasmesse le sue composizioni tratte dal repertorio sacro-liturgico.

Sempre in piazza Duomo sono in
programma anche tre appuntamenti di grande musica con Trento Christmas
Live
, nei giorni 14 (Abba show), 21 (Pianeta Zero) e 28 dicembre
(HillBilly Soul) dalle 17 alle 19.

Sabato 21 dicembre alle 16.30 uno spettacolo
di luci accompagnerà turisti e cittadini da piazza Duomo a piazza Santa Maria
Maggiore. Una performance sui trampoli e a terra che con la sua particolarità e
luminosità porterà gli spettatori a rivivere il tema del sogno e della fantasia
illuminando il buio della strada, a richiamo di quella luce che nella notte di
Natale illuminò gli uomini. Seguiranno gli auguri del Sindaco alla città.

Da piazza Duomo il Natale prosegue in piazza
Lodron
, dove si può ammirare l’installazione artistica raffigurante i
personaggi della Natività e del presepe, la cui ideazione, progettazione e
realizzazione è opera degli studenti del Centro di formazione professionale
Enaip di Villazzano e dell’Istituto d’arte A.Vittoria. Il tronco dell’albero
recentemente tagliato per motivi di sicurezza si trasformerà in una scultura
artistica a cura di abili artigiani trentini.

E per chi volesse ammirare la città
dall’alto, in piazza Dante verrà installata anche quest’anno la grande ruota
panoramica
.

Fino al 6 gennaio saranno esporti nel
cortile interno di palazzo Thun gli elaborati (testi, poesie, filastrocche,
disegni, canzoni, …) frutto del concorso Tutti in slitta verso il
Natale
, riservato alle scuole primarie e secondarie di primo grado
della città che si sono ritrovate per riflettere sulle tematiche ambientali,
sviluppo sostenibile e sull’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il comitato di Trento
dell’Unicef, la premiazione è in programma sabato 7 dicembre, alle 10.30 a
palazzo Thun.

Le sorprese non finiscono qui, perché
dal 29 novembre al 6 gennaio 2020 in via Garibaldi sarà presente il Mercatino
di Natale del volontariato e della solidarietà
, la cui inaugurazione è in
programma venerdì 29 novembre alle 11, dove le associazioni senza fine
di lucro venderanno i loro prodotti per sostenere le proprie attività e/o
finanziare progetti solidali.

Anche quest’anno ci sarà la Notte
Bianca
, prevista il 4 gennaio, con apertura serale di alcuni negozi in
centro storico e musica nei locali.

Per questa 26a edizione del
Mercatino di Natale di Trento, Miscele d’Aria Factory propone: Canto Trento
– ogni pietra un sentimento
, un nuovo spettacolo musicale itinerante con
ascolti in cuffia wireless
dedicato alla città ed alla sua storia.
Un’esperienza musicale, sensoriale, emozionale e divertente, dove i
protagonisti saranno i palazzi, le chiese, le strade e gli angoli più
suggestivi del centro, che al passaggio del pubblico prendono vita fra
narrazione, musica dal vivo e suoni.

Sono previste delle repliche dello
spettacolo il 23 e 30 novembre, il 14, il 21, il 28 dicembre e il 4 gennaio alle
15 e alle 17.

Per portare la bellezza a chi è in centro, ma si sente in periferia e a chi è in periferia e vorrebbe trovarsi in centro, nelle domeniche del periodo natalizio avranno luogo Suoni di quartiere: concerti nelle chiese periferiche, che consisteranno in cinque appuntamenti di grande spessore ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, con un’attenzione particolare al contesto sociale, laico e religioso della comunità.

domenica 1 dicembre ore 17

Antonella Ruggiero, voce e organo – Basilica di
Santa Maria Maggiore

domenica 8 dicembre ore 18

Gavino Murgia, Gruppo vocale K.J.
Feininger

– Chiesa di San Marco

domenica 15 dicembre ore 18

The Followers of Christ Gospel Singer – Chiesa di
San Pio X – Canova di Gardolo

domenica 22 dicembre ore 18

Radiodervish – Chiesa di
San Martino

domenica 29 dicembre ore 18

Solis String Quartet – Chiesa del
Sacro Cuore

A questi si aggiungono i Cantantibus
Organis
, concerti natalizi sugli organi più belli della città, a
cura dell’Associazione organistica trentina R. Lunelli, che si svolgeranno
sempre alle 16 il 1° dicembre presso la chiesa di San Francesco Saverio, l’8
dicembre presso la chiesa di Santa Maria del Suffragio, il 15 dicembre presso
la chiesa di Santa Maria Maggiore ed infine il 22 dicembre presso la cattedrale
di San Vigilio.

Non mancheranno neanche quest’anno i concerti
bandistici
domenicali, che si snoderanno lungo le vie del centro con
partenza da piazza Dante e che vedranno protagonisti il Corpo bandistico di
Lizzana (24 novembre ore 11.35), il Corpo bandistico di Vigo Cortesano (1
dicembre ore 10.30) e la Banda sociale Dro Ceniga (15 dicembre ore 10.30).

Dal 6 dicembre al 6 gennaio anche il quartiere
delle Albere
si illumina per il Natale con Cometa sonora,
spettacolo di suoni e luci, a cura del Consorzio Trento Iniziative. Dalle 15.30
alle 21 andrà in scena un’installazione artistica per riflettere sulla
responsabilità di ognuno rispetto a ciò che ci circonda che sia esso il pianeta
o la comunità. Un richiamo artistico per attirare l’attenzione e condurre i
turisti e i residenti verso una sorgente; saranno le architetture del quartiere
a prendere vita tra luci e suoni in uno spettacolo coinvolgente.

Nel cartellone di Trento città del
Natale
non mancano inoltre letture a tema nelle biblioteche e
numerosi appuntamenti nei musei della città.

Infine, per salutare l’anno nuovo,
come da tradizione aspetteremo tutti insieme il 2020 in piazza Duomo con
un brindisi e tanta buona musica e in piazza Santa Maria Maggiore con
l’animazione per i bambini il primo dell’anno alle 14.30.

Durante tutto il periodo della
manifestazione saranno attivi alcuni parcheggi supplementari in città.
Il calendario completo e aggiornato delle disponibilità è pubblicato su www.comune.trento.it




Il Mondo dell’Arte: l’esclusiva galleria capitolina spegne 45 candeline e prepara i festeggiamenti

La galleria “Il Mondo dell’Arte” spegne 45 candeline e prepara i festeggiamenti. Sabato 30 Novembre, dalle 18 fino alle 22 a Roma in via dei Castani, 193 sarà possibile brindare insieme al direttore artistico Elvino Echeoni e al direttore commerciale Remo Panacchia oltre che poter ammirare le varie opere esposte. Per l’occasione è stato previsto anche un pizza party.

“Il Mondo dell’Arte”, nel corso di quasi mezzo secolo di attività, è diventato un importante punto di riferimento per molti artisti e collezionisti. Un successo che riflette sicuramente la mission e lo spirito aziendale che è sempre stato quello di costituire una struttura capace di proporsi come polo di incontro e d’attrazione in grado di accogliere le diverse realtà artistiche e di orientare i suoi partecipanti nella complessa trama dell’Arte.




Cooperazione internazionale di polizia: a Trieste la VI conferenza regionale

Questa mattina
il Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Rizzi, ha
presieduto la sesta conferenza regionale sulla cooperazione internazionale di
polizia, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di
Trieste.

All’evento,
organizzato e realizzato dallo SCIP – Servizio per la Cooperazione
Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale sono
intervenuti i vertici della Magistratura e delle forze di polizia delle regioni
Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, ed ha visto la partecipazione del
Direttore dell’Ufficio Coordinamento e Pianificazione per le forze di polizia,
Prefetto Maria Teresa Sempreviva.

Lo scopo di
queste conferenze regionali è quello di illustrare ai reparti territoriali le
capacità operative, la forza dei canali di comunicazione e di interoperabilità
delle banche dati, la connessione con le agenzie Interpol ed Europol, le
piattaforme disponibili e gli strumenti che attualmente sostengono, attraverso
lo SCIP, le indagini internazionali e l’attività di prevenzione che valica anche
i nostri confini.

Nel suo
intervento il Prefetto Rizzi ha sottolineato che “il senso di queste conferenze
è sviluppare la consapevolezza della strategicità della cooperazione
internazionale di polizia per affrontare le varie minacce criminali dato che
terrorismo, traffico di droga, traffico di esseri umani, cybercrime non hanno un
territorio fisico nell’era globale.

Gli strumenti di
lavoro delle forze di polizia e della magistratura non possono prescindere da
una filosofia di contrasto basata sulla condivisione e sulla cooperazione
bilaterale e multilaterale.

Il Dipartimento
della Pubblica Sicurezza esprime con le quattro forze di polizia all’interno del
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia la propria forza,
attraverso l’unione delle specificità tecnico-operative di ciascuna
componente.

Pertanto
cooperazione, condivisione, innovazione e conoscenza sono parole chiave del
“network sicurezza” che si basano su un nuovo abito culturale che non può
prescindere dalla parola fiducia, dal trust del mondo
anglosassone.”




Marino, bosco Ferentano: che fine ha fatto il programma di interventi per il decoro e la pulizia?

MARINO (RM) – Da area considerata sacra in epoca preromana a ricettacolo di rifiuti d’ogni genere. Questo il triste destino dell’ingresso al bosco Ferentano che a gennaio del 2018 venne bonificato per l’ennesima volta dagli operatori della Multiservizi di Marino.

Operazione quest’ultima, sdoganata dagli amministratori come straordinaria grazie a quello che è stato definito come programma degli interventi messo a punto dall’amministrazione comunale per il decoro e la pulizia a favore dell’intero territorio marinese.

Ma così non appare oggi dove buste nere di plastica, elettrodomestici, scocche di auto, rifiuti
ingombranti di vario genere la fanno da padrone di fronte all’ingresso del bosco che rappresenta le
ultime vestigia della più vasta Selva Ferentana (Lucus Ferentinae).

Il bosco Ferentano che si
affaccia su una delle strade del vino riconosciute nel Lazio, la via dei Laghi,
posto ai piedi della città di Marino è sprovvisto  di telecamere o foto trappole e così per gli
incivili diventa più semplice gettare l’immondizia ed evitare di essere
scoperti.

E tra i soliti rimpalli tra Enti locali e sovracomunali, riguardo le competenze per effettuare la bonifica, il tutto finisce come sempre all’Autorità giudiziaria e nel frattempo passeranno mesi ed anni e i rifiuti aumenteranno sempre di più finché non torneranno le elezioni e qualcun altro si vanterà di aver effettuato un’operazione di decoro urbano.




Barcellona Pozzo di Gotto, esplode un deposito di fuochi d’artificio: 3 morti e due dispersi

Un’esplosione si è verificata in un deposito di fuochi d’artificio e polveri piriche a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. L’incidente è avvenuto in località Cavalieri. Sul posto ci sono diverse squadre dei vigili del fuoco.

Al momento è i tre morti e due dispersi il bilancio dell’esplosione. Tra le vittime c’èVenera Mazzeo, 71 anni, la moglie del titolare.

Nella zona si è sentito un boato e subito dopo uno più forte che si sono uditi fino a Milazzo e che hanno causato panico.

I feriti sono stati trasportati per un primo intervento all’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto (Me), con mezzi di fortuna. Nella zona dell’esplosione ci sono scene di dolore e di panico: sono accorsi parenti e amici della famiglia Costa. Le persone sono tenute a distanza dal luogo dell’esplosione dove ci sono ancora fiamme che i vigili del fuoco stanno spegnendo.

La famiglia Costa produce fuochi d’artificio di prima, seconda e terza categoria e organizza anche spettacoli pirotecnici per privati o enti pubblici. La fabbrica ha un punto vendita in via Salita 1 del Carmine a Barcellona Pdg.




Plants Vs. Zombies torna con La battaglia di Neighborville

Plants Vs. Zombies la Battaglia di Neighborville è il nuovo
videogame della serie di PopCap ed Electronic Arts già disponibile per
Playstation 4, Xbox One e PC. Per chi non lo sapesse, vogliamo ricordare che sono
passati ben dieci anni dall’uscita di Piante contro Zombi, peculiare “tower
defence game” che, prima su PC e successivamente su piattaforme mobile e
console, ha saputo guadagnarsi una fetta considerevole di appassionati.
L’aspetto strategico nei tower defence è sicuramente di prim’ordine e Piante vs
Zombie ha saputo coniugare a dovere l’aspetto “tattico” con l’immediatezza di
gameplay, rendendo di fatto il gioco godibile sia dai grandi che dai piccini.
La “genialata” dei PopCap Games di contrapporre due fazioni così diverse e
assurde, ovvero le piante e gli zombie mangia cervelli, si è dimostrata la
chiave vincente che ha portato questo brand al successo. Il team di Seattle,
tuttavia, cinque anni fa decise di affiancare alla serie principale,
esclusivamente tower defence, uno spin-off multiplayer, che avrebbe sempre
visto contrapposte le due assurde fazioni, ma riproponendo lo scontro con un
gameplay tipico degli sparatutto in terza persona. Plants vs. Zombies: Garden
Warfare è stato infatti il primo “esperimento” di PopCap Games, in congiunta
con Electronic Arts, capace di rivelarsi un successo sia di critica che di
pubblico.

L’immediatezza di gameplay, unita ad uno stile grafico unico
e cartoonesco, spinsero il team a riproporre un sequel l’anno successivo. A
circa tre anni di distanza dall’uscita di Plants vs. Zombies: Garden Warfare 2,
ecco arrivare Plants Vs. Zombies Battle for Neighborville, sequel spirituale
dei due precedenti spin-off, carico di novità in termini di modalità e
meccaniche di gioco, ma sempre ricchissimo di spunti intelligenti ed esilaranti.
Esaminando più da vicino il titolo possiamo dire che, questo terzo capitolo
della serie in versione shooter riparte dalle ottime basi gettate da Garden
Warfare 2 e prende tutto quello che c’era di buono per elevarlo alla massima
potenza. Inoltre, sono riscontrabili alcuni graditi miglioramenti che
sicuramente dipendono da un’attenta osservazione dei “rivali” nell’ambito degli
shooter online. Ad esempio, la presenza di variazioni delle classi è totalmente
scomparsa, rispetto alle precedenti iterazioni, lasciando spazio ad alcuni
personaggi base, più alcuni unici da aggiungere al roster principale, portando
il numero di personaggi giocabili a un totale di venti. Tra le novità, in
termini di pg giocabili, per le piante sono presenti la ghianda, mentre per gli
zombi un “pilota” spaziale in un minuscolo UFO circolare. Entrambi abbastanza
agili sul campo, sono dotati di una potenza di fuoco sostenuta, bilanciata però
da una difesa piuttosto fragile, anche se forniti di un’abilità unica in grado
di ribaltare le sorti dello scontro: la ghianda, ad esempio, potrà trasformarsi
in una quercia, mentre lo zombie spaziale potrà trasformarsi in una fortezza
galleggiante, lenta ma devastante. Le cose diventano più interessanti quando ci
sono più cadetti o ghiande in una squadra, perché più giocatori possono saltare
su una controparte più grande, con tutti i vantaggi e le complicazioni del
caso. Non è una novità per il genere di appartenenza, ma una grande novità per
la serie di PopCap Games, capace di rendere gli scontri multiplayer ancor più
variegati e divertenti rispetto al passato. Sul fronte meccaniche, ogni eroe di
Plants Vs. Zombies Battle for Neighborville possiede un’arma da fuoco e un set
di abilità unico. Di grande pregio, inoltre, la cura per i dettagli riservata
ai diversi personaggi che compongono i due roster. Tale attenzione per i
dettagli e la caratterizzazione dei singoli personaggi saranno sicuramente
apprezzate dai giocatori. La quantità di nuovi contenuti da cui si viene
accolti nel nuovo mondo hub è davvero sorprendente, l’opening del gioco è
semplice ma efficace e la struttura di gioco a dir poco entusiasmante. Una
volta lanciato il titolo ci si troverà subito catapultati in un mondo vivo,
denso di attività e ricco di cose da fare. Nella modalità single player ad
esempio sarà necessario correre, intraprendere missioni più facili, cercare
tesori, sconfiggere nemici e molto altro ancora. Ovviamente, questo da solo non
offre un motivo sufficiente per acquistare il gioco (è richiesta una
connessione a Internet), ma siamo rimasti molto soddisfatti dall’aggiunta della
modalità single player, soprattutto vista la varietà che offre al gioco. Altra
modalità presente in game è Garden/Graveyard Ops, che è fondamentalmente una
modalità orda in cui bisogna affrontare nemici sempre più difficili
all’avanzare dell’esperienza. Poiché le classi del gioco sono diverse e
variegate, si può facilmente cambiare le sorti in battaglia semplicemente
cambiando personaggio, quindi è importante non focalizzarsi su un solo tipo di “soldato”
ma sfruttare quello con le abilità più adatte al tipo di cosa che si vuole fare.
Abbiamo anche apprezzato molto la modalità Arena Battaglia, che mette in
competizione squadre di quattro persone in cui ogni giocatore che ha una sola
vita, uno contro l’altro. Questa nuova modalità di Plants Vs. Zombies Battle
for Neighborville ha aggiunto rapidamente un po’ di frenesia all’esperienza ed
è stata più intensa di quanto pensassimo fosse possibile da un gioco su piante
e zombi. Torna anche Turf War, modalità che consente di collaborare con altri
giocatori per raggiungere obiettivi specifici comuni. Questa modalità di gioco
è divertente, ma dal momento che non c’è molta strategia in gioco quando si è
accoppiati con giocatori casuali che sembrano pensare che ogni modalità sia un
deathmatch, purtroppo essa non raggiunge mai il suo pieno potenziale.

Oltre alle modalità sopra citate, è ovviamente presente il
classico Deathmatch, che è sempre divertente. Decidere se giocare al nuovo
Night Cap (un ninja furtivo di funghi), al brutale Kernel Corn o al classico
Peashooter ha un impatto importante su ciò che accadrà nel gioco e ci sono
anche obiettivi che incoraggiano a cambiare costantemente personaggio, per
spingere il giocatore a provare la varietà che il gioco ha da offrire. Proprio
come nelle precedenti iterazioni della serie, Plants vs.Zombies, questo nuovo Battle
for Neighborville si concentra principalmente sullo sbloccare oggetti cosmetici
come cappelli divertenti, pantofole consumate, combinazioni di colori e molto
altro. Ogni attività presente in game, che sia legata ad attività della storia
o partite competitive online, ricompenseranno i giocatori con delle monete,
spendibili nell’apposita slot machine presente nell’hub centrale, dove si verrà
premiati con componentistica estetiche in maniera randomica, come ad esempio
costumi ed emote per il proprio personaggio. Per quanto riguarda la nostra
prova, su Xbox OneX, ci sentiamo di elogiare il lavoro svolto dagli
sviluppatori per quanto concerne la cura del comparto audiovisivo. Battle for
Neighborville gode di una serie di effetti grafici ancor più avanzati rispetto
al passato, grazie all’utilizzo dell’ottimo Frostbite Engine di Electronic Arts,
in grado di riempire lo schermo di coloratissime esplosioni. La cura dei
dettagli e della composizione delle texture è quella di sempre, ma la varietà è
nettamente aumentata, anche all’interno della medesima mappa. Discreto il
comparto sonoro che, propone musiche divertenti, versi “gutturali” e rumori,
rimanendo però ancora distaccato da un doppiaggio classico e legato ai canonici
sottotitoli in italiano. Parlando di lati negativi, purtroppo c’è da dire che nel
corso della nostra prova purtroppo abbiamo riscontrato una presenza
fastidiosissima di freeze del gioco che ci ha costretto a riiniziare attività
più e più volte rendendo l’esperienza complessiva piuttosto frustrante. Speriamo
che gli sviluppatori riescano a risolvere questo problema in tempi brevi con
una patch ad hoc. Tirando le somme, con Plants vs. Zombies: Battle for
Neighborville annoiarsi è davvero impossibile in quanto è uno shooter online
immediato e divertente, caratterizzato da toni leggeri e da un comparto tecnico
colorato e convincente. La possibilità di affrontare le modalità cooperative e
competitive in compagnia di amici, grazie all’utilizzo dello split screen, è un
valore aggiunto in questa nuova produzione targata PopCap Games. Problemi,
annosi, di bilanciamento a parte che ci auguriamo vengano risolti con i
prossimi aggiornamenti, ci sentiamo di consigliare il titolo a tutte le persone
che cercano uno shooter leggero, intuitivo, originale e senza troppi fronzoli.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8

Sonoro: 8

Gameplay: 8

Longevità: 8

VOTO FINALE: 8

Francesco Pellegrino Lise




WhatsApp, un file Mp4 mette a rischio la sicurezza

Utenti di WhatsApp attenzione, un file Mp4 può mettere a
rischio la sicurezza della popolare applicazione di instant messagging e
consentire a malintenzionati di prendere il controllo del dispositivo. L’allarme
è stato lanciato dalla stessa società di proprietà di Mark Zuckerberg che conta
oltre 1 miliardo e mezzo di utenti attivi ogni mese. Viene consigliato agli
utenti di aggiornare l’app all’ultima versione in cui è stata inserita una
correzione di sicurezza. Secondo il sito GbHackers, al momento non ci sono prove
concrete del fatto che questa vulnerabilità sia stata sfruttata, ma in ogni
caso è bene proteggere il proprio WhatsApp eseguendo l’update. A fine ottobre
l’applicazione ha fatto causa alla società israeliana Nso, accusandola di
essere responsabile di attacchi mirati a circa 1.400 suoi utenti, utilizzando
uno spyware, cioè un software spia. Il problema è stato classificato come
“critico”. Un attacco di questo tipo avrebbe permesso all’hacker di
scaricare e installare sui dispositivi violati un malware, un software maligno,
oltre a rendere accessibili e trasferibili i dati sensibili contenuti nello
stesso. E tutto questo a insaputa dell’utente. Facebook ha dichiarato di aver
preso in carico il problema, etichettando la vulnerabilità come “CVE-2019-11931”.
“WhatsApp lavora costantemente per migliorare la sicurezza del servizio.
Rendiamo pubblici i potenziali problemi che abbiamo, risolvendoli con le
migliori pratiche del settore. In questo caso, non vi è motivo di credere che
gli utenti siano stati colpiti”, ha spiegato un portavoce della società. Sempre
secondo il sito GbHackers, le versioni interessate da questo problema sono,
nello specifico, quelle precedenti alla 2.19.274 su Android e alla 2.19.104 per
quanto concerne Whatsapp Business, alla 2.19.100 su iOS e alla 2.19.100 per
Business, e pari o inferiori alla 2.18.368 su Windows Phone. Per mettersi al
sicuro gli utenti devono mantenere l’applicazione aggiornata e non aprire file
o filmati, in particolare quelli con estensione MP4, provenienti da fonti non
conosciute. Eseguire costantemente gli update, ricordiamo, è l’unico modo di
mantenere le applicazioni al cento per cento sicure e non incappare in alcun
tipo di problemi. Non ignorate mai gli aggiornamenti.

F.P.L.




Planescape Torment e Icewind Dale sbarcano su Xbox One, Ps4 e Switch

Planescape Torment e Icewind Dale arrivano su Xbox One, Ps4 e Nintendo Switch. Dopo la recente uscita di Baldurs Gate 1 e 2 (qui la nostra recensione), anche questi titoli vedono nuova vita sulle console di attuale generazione e sono pronti a farsi conoscere dalle nuove generazioni di gamers, ma anche a fare la gioia di chi li ha giocati nello scorso millennio. Planescape Torment e Icewind Dale rappresentano due modi diversi, quasi opposti di vedere i giochi di ruolo. Torment è un rpg a tutto tondo dove la storia la fa da padrone pur con una certa dose di libertà. Una sceneggiatura degna di un ottimo film, personaggi caratterizzati e ben definiti, e una serie di sidequest splendide ne fanno un gioco di ruolo una spanna sopra ai Baldur’s Gate. Icewind Dale invece, propone un’avventura lineare, in certi versi simile ad una sessione cartacea vera e propria di Dungeon’s and dragons, con missioni a “moduli” e un party tutto da costruire, dove la storia è sì importante, ma di contorno rispetto a strategia e combattimento. Ma andiamo ad esaminare i tioli: Icewind Dale si propone come una sorta di Baldur’s Gate più concentrato sul sistema di combattimento. Certo, una storia è sempre presente, e al giocatore è richiesto di affrontarla dalla propria prospettiva: il che significa che risolvere determinate situazioni in un modo o nell’altro spetta alla sensibilità del giocatore, con tutte le conseguenze del caso. Per tutto il resto, Icewind Dale è molto simile a Baldur’s Gate, ossia è un classico gioco di ruolo con visuale isometrica, con sistema di combattimento in “tempo reale” con la possibilità di poter usare una pausa tattica per poter gestire al meglio le azioni dei membri del party del giocatore. Il party, infatti, è una delle prime differenze rispetto a Baldur’s Gate che saltano all’occhio. Mentre in BG il giocatore deve costruire il suo party mentre avanza nell’avventura selezionando i compagni man mano che si avanza, in Icewind Dale si comincia immediatamente con un party formato di tutto punto. Questo potrebbe allungare decisamente i tempi della creazione dei personaggi, ma per fortuna, il gioco mette a disposizione un party di base creato precedentemente, facendo così risparmiare tempo al giocatore. Inutile dire che l’editor di creazione è sempre lo stesso ed offre, come al solito, un’elevatissima mole elevata di opzioni di personalizzazione della propria squadra. D’altronde, si parla sempre di una campagna di D&D, e Icewind Dale riesce a catturare lo spirito pienamente, regalando centinaia di ore di gioco. Parlando di Planescape Torment, invece, possiamo dire che il titolo riprende le meccaniche dei giochi D&D precedenti e le rielabora per presentare un tipo di esperienza unica nel mondo dei giochi di ruolo. Infatti, a differenza degli altri titoli di cui abbiamo parlato, Torment è quello che presenta il livello di scrittura più alto, con uno stile che non disdegna anche picchi di black humor.

Il giocatore veste i panni del Nameless One, e le
informazioni che il giocatore ha su di lui sono uguali a quelle che il
personaggio stesso è a conoscenza: ovvero, niente. Tutto quello che si sa è che
il protagonista è stato portato in un obitorio perché si credeva fosse morto,
solo che all’improvviso si alza e cammina. Uno scheletro fluttuante si avvicina
e interagisce con il protagonista, e decide di accompagnarlo per scoprire cosa
gli è successo. Infatti, il personaggio principale soffre di un’amnesia che non
gli consente di ricordare assolutamente nulla degli eventi che lo hanno portato
a finire in un obitorio. Starà al giocatore guidarlo alla ricerca della verità,
in un mondo incredibilmente complesso e tutto da scoprire. Come già detto,
Planescape Torment ha un accento decisamente maggiore sulla storia e su come il
giocatore la può navigare ed influenzare. I testi a schermo sono tantissimi,
scritti in maniera davvero squisita. Nonostante la storia abbia una trama
assolutamente straordinaria però resta comunque un gioco con vent’anni alle sue
spalle. Infatti, chi sta dinanzi lo schermo non sa mai bene quello che deve
fare, dove deve andare, e soprattutto come farlo. Tutto ciò è lasciato al
giocatore stesso da scoprire; questo perché Torment richiede un’immedesimazione
molto elevata, richiede di tuffarsi nel mondo di gioco con grande attenzione e
concentrazione, senza lasciarsi sfuggire dettagli e cercando di non tralasciare
nulla. Se si è in grado di superare gli ostacoli iniziali dovuti all’età di
questo titolo, ci si ritroverà davanti uno degli esempi più sopraffini di
narrativa videoludica e credeteci, vivere un’esperienza del genere è davvero
fantastico. Adesso che abbiamo fatto un veloce excursus su ciò che i due titoli
hanno da offrire, andiamo ad analizzare il comportamento di Icewind Dale e Planescape
Torment su console. Come per Baldur’s Gate, il lato puramente estetico non
rappresenta un problema, e anche lo zoom che va a “distorcere” le texture, è
parte integrante di un compromesso impossibile da risolvere. Non è possibile, a
meno di non ricreare completamente la grafica partendo da texture ad alta
definizione, ma è una discussione prettamente accademica in quanto questo tipo
di lavoro richiederebbe una mole di risorse tale da scoraggiare qualsivoglia
progetto. E forse, soprattutto per i puristi, non sarebbe nemmeno corretto.
Infatti, questi giochi vanno goduti per ciò che offrono in termini di storia e
gameplay, non certo per l’aspetto estetico. Dal punto di vista tecnico,
esattamente come con la collection di Baldur’s Gate, anche qui Skybound Games e
Beamdog hanno fatto un lavoro molto ben riuscito. Il sistema di controlli funziona
alla perfezione: anche se stiamo anni luce dalla precisione che tastiera e
mouse, per cui questi giochi erano originariamente pensati, la mappatura dei pulsanti
però è decisamente convincente. Certo, c’è bisogno di un primo periodo di
apprendimento; ma dopo un po’, navigare il mondo di gioco e fra le varie
finestre dei menu diventerà facile come bere un bicchiere d’acqua, specialmente
per chi è abituato ad avere a che fare con i giochi di ruolo. Tirando le somme,
possiamo dire che con Planescae Torment e Icewind Dale su console, i giocatori
si trovano in mano due rpg indimenticabili. Strategia e personalizzazione ai
massimi livelli faranno la gioia degli appassionati di D&D, mentre le ambientazioni
da brividi, soprattutto quelle di Planescape Torment sono quanto di meglio si
possa trovare in circolazione. Certo, ve lo ripetiamo, questi titoli sono adatti
a utenti esperti, ma se si ha pazienza e costanza, anche un giocatore di primo
pelo può imparare e apprezzare la maestosità di queste vere e proprie opere
videoludiche.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8

Sonoro: 9

Gameplay: 9,5

Longevità: 9,5

VOTO FINALE: 9

Francesco Pellegrino Lise




Città di Valmontone, a Natale la Scuola calcio non si ferma: ecco il torneo per il settore di base

Valmontone (Rm) – Il Città di Valmontone non si ferma mai. E non lo farà nemmeno nel prossimo periodo di Natale perché la società lepina sta organizzando la seconda edizione del torneo dedicato alla Scuola calcio che si svolgerà interamente al centro sportivo di via della Pace. I dettagli li spiega il tecnico Raffaele Luciano che, in collaborazione col responsabile del settore di base Claudio Colonna, sta preparando il programma di questo evento (e di altri che il Città di Valmontone organizzerà nel corso della stagione): “Coinvolgeremo tutte le categorie della Scuola calcio e l’idea è quella di dedicare una giornata ad ognuna di loro, in cui far iniziare e finire il torneo. Lunedì 23 dicembre sarà il turno dei 2011, venerdì 27 quello dei 2010, sabato 28 toccherà ai 2009, domenica 29 ai 2008 e infine lunedì 30 sarà la volta dei 2007. Inoltre disputeremo anche i tornei dei nati nel 2012 e dei nati nel 2013-14, ma stiamo valutando se farlo nella vicina tensostruttura oppure nel campo sportivo di via della Pace. Le categorie maggiori avranno meno squadre ai nastri di partenza per esigenze di spazi visto che giocano a nove, ma in ogni caso siamo convinti che sarà una grande festa: la Scuola calcio ferma le sue attività ordinarie nel periodo che coincide con le vacanze scolastiche, ma la voglia di giocare di questi bambini va sempre “alimentata” in qualche maniera”. A mister Luciano il Città di Valmontone ha affidato quest’anno un gruppo dell’agonistica (l’Under 15 regionale) e anche uno del settore di base: “Le differenze tra l’agonistica e la Scuola calcio sono notevolissime: coi più piccoli bisogna prima essere educatori e poi istruttori, mentre coi grandi si fa proprio “l’allenatore” perché già hanno intrapreso un loro percorso caratteriale, oltre che calcistico. Nella Scuola calcio alleno i 2011, un gruppo piuttosto variegato nel senso che ci sono bambini al primo anno di attività e altri più pronti. Per questo è importante fare un lavoro specifico per quella che è la preparazione di ognuno di loro”. Luciano conclude ricordando un altro evento del prossimo mese “griffato” dal Città di Valmontone: “Sabato 14 dicembre ci sarà un importante incontro con i genitori dei nostri ragazzi, sia dell’agonistica che della Scuola calcio, in cui verrà trattato il delicato tema del bullismo e della dislessia. Invitiamo sin d’ora tutti a partecipare”.




Vis Artena (calcio, serie D), il dt Matrigiani aspetta il Latina: “Che bello sfidare l’amico Maurizi”

Artena (Rm) – Dopo l’amaro pareggio (subito in extremis) a Portici, la Vis Artena ha ripreso la marcia battendo sul campo di Lariano il Città di Anagni grazie alla decisiva doppietta di un sontuoso Delgado. Il direttore tecnico Roberto Matrigiani si divide tra un commento della sfida di domenica scorsa e la proiezione al match di domenica prossima sul campo del Latina.
«Col Città di Anagni è stata una prova convincente. Serviva una reazione dopo i punti persi a Portici e la squadra ha risposto presente. Gli ospiti hanno segnato nell’unico tiro in porta, un jolly pescato dalla distanza, ma il risultato non è stato mai in discussione: abbiamo vinto con le nostre armi che sono l’organizzazione e la concentrazione, oltre a una giornata super di un giocatore come Delgado che è stato preso proprio per i suoi eccezionali colpi (domenica scorsa ha segnato un gol direttamente da calcio d’angolo, ndr) e che da solo può portare una dozzina di punti anche in serie D. E poi va sottolineata un’altra prova sontuosa di Sabelli, un ragazzo che sta facendo vedere cose importantissime in questo inizio di stagione. Ora dobbiamo guardare al prossimo turno, alla sfida sul campo del Latina che è solo due punti avanti a noi in questo momento: un dato significativo che dovrebbe ricordare a tutto il nostro ambiente quali sono i miracoli che la Vis Artena, coi suoi mezzi, sta facendo anche in questa stagione in cui siamo ripartiti quasi completamente da zero, rifacendo l’organico in toto e prendendo un allenatore emergente come Campolo che è al suo primo anno di serie D. In tal senso voglio ringraziare una volta di più il patron Sergio Di Cori che mi ha sempre dato totale fiducia nelle scelte e anche il direttore sportivo Andrea Angelucci con cui c’è un confronto costante sulle idee di calcio che vogliamo portare avanti. Il Latina? E’ una sfida affascinante per cui avverto sensazioni molto positive, anche se di fronte avremo un avversario importantissimo. Sarà davvero particolare sfidare un amico fraterno come Agenore Maurizi, un tecnico capace di far rendere sempre oltre i limiti i suoi giocatori nonché un allenatore maniacale nella cura dei dettagli. Sono convinto che preparerà la partita al meglio, ma spero di riuscirgli a dare una piccola delusione con la Vis Artena. La classifica, al momento, ci vede a soli quattro punti dalla zona play off che comunque per noi non sono un’ossessione come per altri club. La mia favorita tra le squadre che sono in quella zona di classifica è la Torres che è guidata da un altro grande allenatore e che ha un organico ricco di giocatori di livello».




Rocca Priora (calcio, Promozione), Pieragostini: “Passato un momento di calo, guardiamo avanti”

Rocca Priora (Rm) – Un punto nelle ultime tre partite. Il Rocca Priora aveva bisogno di ripartire e lo ha fatto puntualmente sul campo dell’Alatri, battuto con uno squillante 4-1. A chiudere i conti della sfida è stato Cristian Pieragostini, attaccante classe 1998 con un passato a San Cesareo e Cave che ha segnato la terza rete personale stagionale (di cui una in Coppa Italia): “Abbiamo fatto una buona partita, anche se di fronte c’era una squadra imbottita di giovani forse per alcune problematiche interne. Noi, comunque, avevamo bisogno di fare bottino pieno e abbiamo giocato una gara determinata e concentrata: siamo andati sul doppio vantaggio nel corso della prima frazione grazie ad una doppietta di Bacchi, poi nella ripresa un’autorete e il mio gol hanno arrotondato i conti e reso superfluo il sigillo dei padroni di casa”. Il Rocca Priora è salito a quota 15 punti: un ottimo bottino nelle prime 11 giornate di campionato. “In pochi si aspettavano un inizio di stagione di questo tipo per una squadra neopromossa come la nostra – spiega Pieragostini – Fino a quattro partite fa stavamo facendo benissimo, poi abbiamo accusato un leggero calo e ora è arrivato questo successo ad Alatri che può darci nuovo entusiasmo. Siamo assolutamente in linea con il nostro obiettivo iniziale che è e rimane quello di una tranquilla salvezza”. Il Rocca Priora preparerà ora il complicato match interno con il Real Cassino Colosseo, ma intanto Pieragostini sottolinea il suo positivo inserimento all’interno del gruppo castellano: “L’anno scorso ho giocato in Seconda categoria a Colle di Fuori e avevo voglia di rimettermi in gioco in un campionato di livello superiore. E’ stato mister Paolo Lunardini, che mi conosce da una vita, a dirmi di aggregarmi al gruppo: sento costantemente la sua stima e riesco comunque a ritagliarmi uno spazio in ogni partita, nonostante davanti ci siano due giocatori di grande livello come Bacchi e Halauca che sta facendo benissimo. Io penso solo a farmi trovare pronto quando il mister mi chiama in causa e spero di riuscire a dare il mio contributo”.