Anzio, sanità: D’Amato e Mostarda inaugurano la 21ima casa della salute

ANZIO (RM) – L’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria, Alessio D’Amato e il Direttore generale della ASL Roma 6, Narciso Mostarda, hanno inaugurato questa mattina la Casa della Salute di Anzio.

“Nel Lazio sta nascendo una nuova rete sociosanitaria territoriale di cure primarie e di continuità assistenziale. Un sistema – ha spiegato l’Assessore D’Amato – che prima non c’era, dove i cittadini possono incontrare una nuova offerta di servizi, più accessibili e meglio organizzati. Una rete di servizi di continuità assistenziale dove si può effettuare una visita medica, richiedere certificati e prenotare le prestazioni più urgenti. Grazie all’accordo con i pediatri di libera scelta è possibile inoltre effettuare una visita pediatrica”. Quella di Anzio è la 21° Casa della Salute aperta nella Regione Lazio. Le Case della Salute hanno raggiunto la quota di 1 milione e 800 mila prestazioni totali nel I° semestre del 2019 e il trend è in continua crescita. I dati delle prestazioni di specialistica ambulatoriale eseguite nelle Case della Salute nel primo semestre del 2019 sono in crescita del 5,3% se confrontate con quelle eseguite nel primo semestre del 2018(oltre 1,6 milioni di prestazioni).

Tutte le informazioni sulle 21 Case della Salute attivate su tutto il territorio regionale sono disponibili sul portale SaluteLazio.it e scaricando la App SaluteLazio. Nella Provincia di Roma sono state già attivate la Casa della Salute di Rocca Priora, Ladispoli-Cerveteri e Zagarolo. La prossima attivazione riguarderà la Casa della Salute di Aprilia (Latina).

La Casa della Salute di Anzio ha sede nel complesso di Villa Albani (via Aldobrandini 32) e serve un bacino di utenza di oltre 100 mila abitanti riferito ai Comuni di Anzio e Nettuno. E’ dotata di un’area accoglienza, un Punto Unico di Accesso (PUA), uno Sportello Unico di Prenotazioni (CUP) per pagamento ticket e prenotazione prestazioni specialistiche, punto prelievi, Medicina di Base (Ambulatorio di cure primarie aperto nei fine settimana-Ambufest), Continuità Assistenziale, Cardiologia, Pneumologia, Diabetologia (PDTA), Oculistica, Otorinolaringoiatria, Angiologia, Neurologia, Diagnostica di primo livello. A breve verranno, inoltre, avviate altre attività, fra cui: il servizio ambulatoriale infermieristico e quelli di Ginecologia, Chirurgia Generale, Gastroenterologia. “In questa nuova struttura i cittadini possono usufruire di tutti quei servizi e attività legati alla gestione quotidiana e ordinaria della tutela della salute”, ha concluso il Dg Narciso Mostarda. “Le Case della Salute garantiscono, cioè, la continuità assistenziale fuori dal luogo delle emergenze: l’ospedale. L’attivazione di questo presidio fa parte di quel mosaico di provvedimenti e investimenti, in personale, tecnologie e lavori strutturali, volti a riqualificare l’offerta sanitaria della zona di Anzio e Nettuno. E’ di pochissimi giorni fa, infatti, l’attivazione all’Ospedale ‘Riuniti’ di una colonna laparoscopica di ultima generazione, che consente di effettuare interventi mini-invasivi avanzati, con la miglior qualità delle immagini”. La Casa della Salute di Anzio è aperta al pubblico con il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 19,00; il sabato dalle 7,30 alle 14,00.




Roma, operazione “Grande raccordo criminale”. 51 arresti tra Lazio, Calabria e Sicilia: sgominata organizzazione di narcotrafficanti in grado di rifornire tutta la Capitale con a capo Fabrizio Piscitelli e Fabrizio Fabietti

ROMA – 400 militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, con il supporto di elicotteri ed unità cinofile, stanno eseguendo – nel Lazio, in Calabria e in Sicilia – un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del locale Tribunale, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, nei confronti di 51 persone (50 in carcere e 1 ai domiciliari), appartenenti a un’organizzazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti, con base nella Capitale.

All’esito
delle indagini coordinate dalla D.D.A.
capitolina, gli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo
di Polizia Economico-Finanziaria
hanno smantellato uno strutturato
sodalizio dedito al traffico di cocaina
e hashish, capeggiato dai pregiudicati Fabrizio PISCITELLI (classe
1966 – il capo ultrà ucciso il 7 agosto
scorso al Parco degli Acquedotti) e Fabrizio FABIETTI (classe 1977).

FABIETTI, in particolare, si colloca sulla scena
criminale quale importante broker del narcotraffico
capitolino
, dotato di qualificate relazioni sia sul fronte degli approvvigionamenti di
droga – risultando in affari con soggetti contigui a organizzazioni di matrice
mafiosa (cosca di ‘ndrangheta BELLOCCO),
quali i fratelli Emanuele (classe 1986) e Leopoldo COSENTINO (classe 1983), entrambi
destinatari del provvedimento cautelare – sia rispetto a un nutrito “portafoglio clienti”.

Questi
ultimi rappresentano gli acquirenti
all’ingrosso
che, a loro volta, sono i referenti/responsabili di
sotto-gruppi criminali che
riforniscono le diverse “piazze” di spaccio di quartiere, esercitando il business della droga sull’intero territorio della Capitale (con
basi a Nord nel quartiere Bufalotta,
a Est nei quartieri San Basilio, Colli Aniene, Tor Bella Monaca e Borghesiana,
a Sud nei quartieri Tuscolano e Romanina, a Ovest nei quartieri Ostia e Primavalle)e nelle zone
limitrofe (comuni di Frascati, Ardea e Artena), secondo una vera e propria logica imprenditoriale di divisione
dei compiti.

Suggestiva
l’espressione con la quale FABIETTI manifesta a un sodale l’influenza
esercitata sul mercato illegale capitolino: “…la devo dà a tutta Roma …”.

Parallelamente
alle attività illecite strettamente connesse al traffico di droga, le indagini hanno
consentito di ricostruire il ruolo di Fabrizio
PISCITELLI
, alias Diabolik”,
il quale, comunque coinvolto nella compravendita di stupefacenti, si ergeva a figura di riferimento nel “controllo” del
territorio, nonché di garanzia e affidabilità dell’associazione, che si avvantaggiava
della sua leadership
.

PISCITELLI godeva, infatti, di un particolare
riconoscimento nella malavita e operava avvalendosi di soggetti, alcuni dei
quali coinvolti anche nella presente associazione dedita al traffico di droga [Ettore ABRAMO alias “Pluto” (classe 1966), Aniello MAROTTA (classe 1976), Alessandro TELICH (classe 1987)], che
fanno parte di una frangia ultrà di
tifosi
di cui era divenuto capo.

Le
investigazioni hanno fatto emergere uno spaccato delittuoso che vede il
sodalizio di narcotrafficanti evolversi
e costituire una “batteria di picchiatori(“…oh
gli ho preparato una macchina, li
massacriamo tutti
eh…”)

composta da soggetti appositamente incaricati dell’esecuzione di
attività estorsive per il recupero dei crediti maturati nell’ambito del
traffico di droga, mediante l’impiego della violenza, non escludendo l’uso
delle armi (“…vabbè spariamogli, che dobbiamo fare?…).

Una batteria che agisce in concreto: sono
almeno due gli episodi di estorsione con metodi violenti ricostruiti. Il primo
ai danni di un vecchio
compagno di cella di FABIETTI che,
responsabile di non aver onorato un pregresso debito di droga di circa 100.000 euro, diviene vittima di una
brutale aggressione, prima di cedere alle richieste dei vertici del sodalizio.  

Il
secondo episodio estorsivo matura, invece, nei confronti di altri due soggetti
già noti alle cronache giudiziarie per i loro trascorsi nel settore del
narcotraffico. Ancora una volta, dopo le minacce di morte, gli associati
riescono a farsi promettere la dazione di 90.000 euro.

L’operatività
del sodalizio è garantita e supportata anche dal ricorso a propri sistemi di
comunicazione all’avanguardia
, quali sono quelli forniti dall’associato Alessandro
TELICH
, già tratto in arresto nell’ottobre del 2013 per aver favorito la
breve latitanza di PISCITELLI. TELICH, alias “Tavoletta”, è un tecnico informatico, titolare di una società
con sede a Dubai (Emirati
Arabi Uniti), operante nel settore del controspionaggio industriale e delle
telecomunicazioni, che esegue bonifiche
sulle autovetture e nelle abitazioni degli associati, fornisce sistemi di
comunicazione criptati che convogliano i dati presso server ubicati negli Emirati, così da
rendere il sistema ancora più impenetrabile agli investigatori.

La costante e immediata
disponibilità di rilevanti somme di denaro permette all’organizzazione
criminale di ottenere condizioni economiche favorevoli nel corso delle
trattative promosse con i fornitori dello stupefacente. Potendo pagare con la
formula “subito e cash”, il prezzo ottenuto è sempre vantaggioso e il “giro
si allarga a dismisura
, anche perché il sodalizio garantisce poi la
consegna “a domicilio” da parte di Fabrizio
BORGHI (classe 1977) e Daniela Viorica GERDAN (classe 1980).

Accanto ai promotori del
sodalizio, si affianca una schiera di acquirenti
“all’ingrosso”
che, in ragione
dello stabile rapporto di fornitura che li lega, sono considerati parimenti
associati all’organizzazione
, garantendole costanti disponibilità
economiche, fondamentali per la sua esistenza e operatività.

Tra
questi spiccano i fratelli Nicolas ed
Emiliano PASIMOVICH
(entrambi classe 1985), originari del Sudamerica ma
residenti sul litorale pontino. I due sono tra i più affidabili acquirenti
selezionati dal FABIETTI, cui si
aggiungono Adnan IBRAKOVIC (classe
1981), Stefano PICCIONI (classe 1971), Paolo SALVEMINI (classe
1977), Stefano CONIGLIO (classe 1983), Adamo CASTELLI (classe
1967), Angelo BARTOCCI (classe 1963), Giuliano CAPPOLI (classe
1993), Abramo DI GUGLIELMO (classe 1980) e Sabatino DI
GUGLIELMO
(classe 1968) – questi ultimi due contigui al clan dei CASAMONICARoberto
MONTANARO (classe 1961) e Marco TRIPODI (classe 1976).

Nonostante
l’elevato numero degli associati (trentadue), l’organizzazione criminale è
comunque aperta alle nuove occasioni di profitto generate dai soggetti che
ruotano attorno ad essa. Questi ultimi, che siano fornitori occasionali [come i
fratelli COSENTINO o Maurizio CANNONE (classe 1973)],
acquirenti saltuari [Gianluca ALMAVIVA (classe 1979), Marco DE
VINCENTIIS
(classe 1979), Fabio DE TOMMASI (classe 1962), Ruben ALICANDRI
(classe 1977), Danilo PERNI (classe 1970)] ovvero, ancora, corrieri
e factotum arruolabili all’occorrenza
[Umberto SCARPELLINI (classe 1974), Marco ADAMO (classe 1980) e Luigi
CENTI
(classe 1974)], riconoscono il sodalizio e ne individuano
un’opportunità di investimento.

Nell’ambito
delle indagini, svolte nel periodo febbraio-novembre 2018, è stata ricostruita
la compravendita di circa kg. 250 di cocaina e kg. 4.250
di hashish, per un valore complessivo stimato “al dettaglio” di circa
120 milioni di euro
.

L’attività
repressiva nel contempo condotta ha consentito di evitare che parte dello
stupefacente (oltre kg. 60 di cocaina e circa kg. 3.800 di hashish)
venisse immessa sul mercato. In occasione dei sequestri operati sono state
tratte in arresto, in flagranza di reato,
18 persone tra corrieri e fiancheggiatori.

L’associazione
poteva contare su un flusso costante di
droga proveniente dal Sud America
(cocaina da Colombia e Brasile) e dal Nord Africa (hashish dal
Marocco), garantito dai fornitori abituali, quali Dorian PETOKU (classe
1988), Francesco Maria CURIS (classe 1961) e Alessandro SAVIOLI (classe 1961), tutti destinatari dell’odierna ordinanza.

Le azioni di contrasto
assicurate nel corso delle indagini, suggellate dall’esecuzione dell’odierno
provvedimento cautelare emesso dal Tribunale di Roma, costituiscono la
testimonianza dell’impegno profuso dalle Fiamme Gialle nella tutela della
legalità e nel contrasto ai traffici illeciti.




Marino, ripulito il bosco Ferentano: ora chi è che deve vigilare?

MARINO LAZIALE (RM) – Grandi pulizie per l’ingresso al bosco Ferentano sulla via dei Laghi posto ai piedi della città di Marino dopo l’articolo denuncia de L’Osservatore d’Italia.

Il sito fino a qualche giorno fa appariva come un ricettacolo di rifiuti d’ogni genere abbandonati dai soliti incivili nell’area che rappresenta le ultime vestigia della più vasta Selva Ferentana (Lucus Ferentinae).

E così nella giornata di ieri l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Carlo Colizza si è attivata tramite la propria partecipata Multiservizi dei Castelli di Marino che ha bonificato l’ingresso del bosco dove erano presenti buste nere di plastica gonfie di rifiuti, elettrodomestici, scocche di auto e ingombranti di vario genere.

La pulizia del sito non rientra nei compiti istituzionali della Multiservizi

“Abbiamo ripulito l’intera area anche se non rientra nei nostri compiti istituzionali” ha detto Michele Bernardini direttore della Multiservizi dei Castelli di Marino. “L’amministrazione comunale ci ha chiesto di effettuare la bonifica e ci siamo messi subito a disposizione.”

Ora il sito è stato ripulito

Resta sotto il pericolo costante di essere di nuovo preso di mira da personaggi senza scrupoli che in assenza di videosorveglianza potrebbero inquinarlo nuovamente.

L’ingresso al bosco Ferentano dopo la bonifica di ieri

E se la competenza, per quanto riguarda la pulizia dell’ingresso al bosco, non è della Multiservizi dei Castelli di Marino tantomeno dei Guardiaparco dell’Ente Regionale Parco dei Castelli Romani, chi deve vigilare e mettere in atto misure preventive – foto trappole – per scoraggiare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti?

Sul sito ufficiale dell’Ente Regionale si leggeIl Parco regionale dei Castelli Romani ha alle spalle una storia di grande consapevolezza, sensibilità, lungimiranza e senso civico: furono proprio gli abitanti dei Castelli Romani a raccogliere le firme per chiedere l’istituzione di un’area protetta che difendesse il patrimonio ambientale della zona dei Colli Albani.

Che si aspetta allora a difendere quest’area?




Salsomaggiore Terme, tutto pronto per la X edizione del convegno “Traumatologia Clinica e Forense”

SALSOMAGGIORE TERME (PR) – Frattura degli arti, complicanze chirurgiche, implicazioni medico-legali, riabilitazione motoria. Questi i temi del rinnovato appuntamento con il Convegno di Traumatologia Clinica e Forense di Salsomaggiore Terme, ormai giunto alla X edizione, che si svolgerà il 29 e 30 novembre presso il Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore Terme.

Sotto la Presidenza dei prof.i Fabio M. Donelli, M.Gabrielli e G.Varacca il convegno si divide in quattro sessioni, coinvolgendo importanti specialisti in ortopedia e traumatologia e medici legali di importanza nazionale tra i quali il Presidente di SIMLA, il Prof. Riccardo Zoja. Il venerdì si sviluppa tra le sessioni della biomeccanica, dell’imaging fino alla chirurgia ortopedica degli arti superiori e inferiori, mentre il sabato è interamente dedicato alla medicina legale con la simulazione di un processo e l’analisi delle problematiche di maggiore interesse sia in ambito di gestione dei casi di responsabilità professionale, sia della valutazione dei diversi tipi di invalidità.

Al Convegno sono abbinati diversi corsi di aggiornamento professionale: il 17° Corso di Ortopedia, Traumatologia e Medicina Legale; il seminario sul Back Pain ovvero un corso specifico in Traumatologia dello sport; il workshop sui modelli organizzativi, l’adozione di specifiche procedure, l’applicazione di una corretta progettazione dei dispositivi medici e la disamina del loro impatto sul verificarsi degli avventi avversi in sanità; il corso per Infermieri sulle lesioni da pressione e deiescenza da ferita; il workshop sulle terapie innovative e implicazioni medico-legali; il corso di aggiornamento specifico in terapia riabilitativa basato sul recupero della motricità ed infine il workshop pratico focalizzato sull’arto superiore e sul taping flossing.

La partecipazione all’evento darà crediti formativi agli operatori sanitari che vi parteciperanno.




Catania, blitz della squadra “Lupi”: arrestato il “custode delle armi”

I Carabinieri della Squadra “Lupi” del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno arrestato nella flagranza un pregiudicato catanese di 34 anni, poiché ritenuto responsabile dei reati di detenzione illegale di armi comuni da sparo e relativo munizionamento, ricettazione e detenzione
di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Gli investigatori dell’Arma da tempo hanno posto in essere un’attività di analisi dell’humus criminale operante nei quartieri a rischio del capoluogo etneo che, a ragion veduta, comincia a dare i suoi frutti.
È della scorsa notte, infatti, il rinvenimento di numerose armi e droga nel quartiere del “Pigno”, esattamente in via Del Tarocco, ma andiamo con ordine.
I militari, a seguito della pregressa attività info investigativa svolta, avevano individuato come obiettivo un’abitazione in uso al 34enne nella quale, quest’ultimo, avrebbe occultato delle armi.

Dopo aver a lungo ed inutilmente bussato alla porta, alla presenza dei genitori della compagna dell’uomo, abitanti nell’appartamento attiguo, che dichiaravano di non avere le chiavi per accedervi, gli operanti decidevano di irrompervi attraverso una finestra.
La sorpresa non tardava ad arrivare in quanto in una delle stanze, avvolti in una coperta, i militari rinvenivano:

  • un fucile marca Breda modello Vega Special cal. 12;
  • un fucile semiautomatico Luigi Franchi cal. 12;
  • due fucili semiautomatici Benelli cal. 12;
  • un fucile Pietro Beretta semiautomatico cal. 12;
  • un fucile di fabbricazione estera cal. 12;
  • un fucile semiautomatico Vincenzo Bernardelli cal. 9 Flobert ;
  • una carabina ad aria compressa;
  • una pistola Revolver, marca BBM, cal. 380 a salve, priva del previsto tappo rosso;
  • una pistola fedele riproduzione della Beretta 92 FS, priva del previsto tappo rosso;
  • una pistola Bruni, cal. 8 mm a salve, priva del previsto tappo rosso,
    nonché vario munizionamento.
    I presenti non fornivano quindi alcuna spiegazione in merito al rinvenimento delle armi nell’appartamento che, in effetti, è di proprietà di un loro figlio residente però al nord Italia, pertanto i militari si recavano presso l’abitazione della loro figlia chiedendole del convivente che non era presente in casa.
    Analoga e successiva perquisizione nell’abitazione di residenza dell’arrestato consentiva poi ai carabinieri di rinvenire altresì degli involucri contenenti circa 3 grammi di cocaina e 5 di marijuana,
    due bilancini di precisione, del materiale comunemente utilizzato dagli spacciatori per il confezionamento della droga da porre in commercio, nonché un fucile ad aria compressa e, soprattutto, un mazzo di chiavi.
    Quest’ultimo rinvenimento invero, ad ultimazione dell’operazione, consentiva così di far convergere tutte le responsabilità a carico del 34enne, poi rintracciato e tratto in arresto da un’altra pattuglia, in quanto gli operanti avevano modo di constatare come quelle chiavi effettivamente consentissero di aprire il cancello d’ingresso e la porta dell’abitazione dov’erano state rinvenute le armi.
    Queste, da successivi accertamenti effettuati, risultano essere state rubate il 12 aprile scorso ad un cittadino di Ispica (RG) in occasione di un furto perpetrato nella sua abitazione che, tra l’altro, gli
    aveva cagionato un danno di circa 50.000 euro, dei quali 10.000 costituiti esclusivamente dal valore dei fucili.

Le armi e le sostanze stupefacenti sono state sequestrate, mentre l’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza.




Italia, Gargano (ANBI) su stati di calamità e rimborsi dei danni: “Di fronte alle sciagure siamo campioni nel passare dall’emozione alla rimozione”

“L’Italia è un campione di velocità nel passare dall’emozione per una sciagura alla sua rimozione nella memoria collettiva e conseguentemente nelle scelte politiche per eliminarne le cause”: la frase ad effetto è di Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), intervenuto al convegno per i 30 anni della Legge 183 sulla Difesa del Suolo, organizzato nella Capitale dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Roma.

Sono trascorsi ben tre decenni dalla fondazione dell’Autorità di Bacino, ente istituito, in Italia, con la legge 183 del 18 maggio 1989 – la cosiddetta legge De Marchi – relativa alle norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo.

La legge prevedeva che un unico organismo avocasse a sè la materia idrogeologica, in tutta la sua complessità ma non è stato così.

Il dato di base è che l’Italia è sottoposta a questi fenomeni. Dal 1950 ad oggi, i terremoti hanno causato 5.000 vittime e quelli avvenuti tra il 1968 e il 2017 hanno prodotto danni diretti per 108 miliardi di euro. Lo stato ha speso 122 miliardi per i sismi accaduti tra il 1968 e il 2012, spesso erogati a distanza di anni dall’evento. Le alluvioni avvenute dal 1950 hanno causato 1.200 tra morti e dispersi.




Ssd Roma VIII (calcio, Under 17 prov.), Di Julio: “La squadra cresce, ma c’è tanto da lavorare”

Roma – Un buon inizio per mister Dino Di Julio, subentrato da qualche settimana sulla panchina dell’Under 17 provinciale della Roma VIII. Dopo il k.o. all’esordio col Nuova Milvia, è arrivato un doppio successo consecutivo: prima fuori casa col Guidonia e nello scorso fine settimana tra le mura amiche col Santa Francesca Cabrini: “Il risultato ha un valore relativo in questo momento della stagione, bado più alla prestazione dei ragazzi anche se mi rendo conto che le vittorie portano entusiasmo – dice Di Julio – Sono concentrato su concetti come l’approccio alla gara, lo spirito di gruppo, l’intensità, l’aggressività e i ritmi di gioco: qualcosa si comincia a vedere, ma i ragazzi sanno che c’è tanto da lavorare”. Nell’ultimo match di domenica scorsa, l’Under 17 provinciale della Roma VIII ha piegato 3-1 il Santa Francesca Cabrini: “Siamo andati in vantaggio nel primo tempo con una rete di Giucci e poi in avvio di ripresa è arrivato il raddoppio di Trombetti. A quel punto la squadra ha un po’ mollato a livello di concentrazione e gli ospiti hanno accorciato le distanze rientrando in partita. Per fortuna, chi è entrato lo ha fatto con lo spirito giusto e alla fine abbiamo siglato il 3-1 conclusivo con Sciarillo, ma bisogna tenere alta l’attenzione per tutta la durata della partita”. Nel prossimo turno i ragazzi di Di Julio sono attesi da un match molto delicato: il derby sul campo del Torre Angela Acds. “Una squadra che sta molto bene come dimostra il fragoroso 7-1 con cui hanno battuto la Nuova Lunghezza nell’ultimo turno di campionato. Quando si vince con un punteggio così largo, anche contro le ultime della classe, non è mai un caso: bisognerà stare attenti perché sarà una sfida complicata”. L’allenatore non si sbilancia sulle prospettive stagionali del suo gruppo: “La società ha fatto chiaramente capire ai ragazzi che conta su di loro e che li vuole protagonisti. L’obiettivo è quello di arrivare più in alto possibile perché il gruppo ha qualità importanti e la squadra è disposta al sacrificio e all’ascolto delle idee del sottoscritto”.




Football Club Frascati (II cat.), Romei aggiorna i suoi numeri: “Ma occhio al Colle di Fuori”

Frascati (Rm) – Appena otto turni di campionato, ma il Football Club Frascati fa già capire di avere intenzioni serissime. La squadra di mister Mauro Fioranelli è al comando del girone G della Seconda categoria anche se le prime inseguitrici (Colle di Fuori, Sgurgola, Real Valle Martella e Real Montefortino) hanno tutte una gara giocata in meno. Il club tuscolano, però, ha dato un segnale importante nell’ultimo turno con il successo al “Francesca Gianni” di Roma, tana momentanea del Real Valle Martella battuto per 3-1. Tra i protagonisti dell’incontro c’è stato l’attaccante classe 1988 Emanuele Romei, autore di una doppietta: “Non è stata una gara facile perché di fronte c’era un’ottima compagine che tra l’altro annovera anche Maurizio Brunetti, fratello del nostro capitano Emiliano che ha dovuto saltare in extremis l’appuntamento per un problema fisico – racconta il bomber – Noi abbiamo vinto grazie ad una maggiore lucidità nei momenti decisivi della partita: dopo il vantaggio realizzato da Al Atiqi, abbiamo raddoppiato nel secondo tempo con la mia prima rete e a quel punto la gara sembrava chiusa. Invece il Real Valle Martella ha segnato immediatamente il gol dell’1-2 tornando in partita, poi in contropiede Savina mi ha servito l’assist giusto e il match è finito lì”. Due gol molto belli per Romei (realizzati nello stesso centro sportivo che poche ore prima aveva applaudita la fantastica “prodezza mattutina” di Gallaccio nel match di Eccellenza tra Atletico Lodigiani e Palestrina) che così può aggiornare i suoi notevolissimi numeri: “Sono a sei gol stagionali, ma soprattutto a 92 qui a Frascati e a 184 complessivi da quando gioco in prima squadra” sorride la punta che ora guarda al match interno di sabato contro il Colle di Fuori: “Sarà il secondo di tre scontri diretti consecutivi calcolando pure quello successivo con la Sgurgola. Conosco molto bene diversi giocatori del Colle di Fuori dove ho giocato: si tratta di una squadra molto pericolosa che ha sempre voglia di fare risultato, dovremo essere molto bravi per portare a casa un’altra vittoria. D’altronde il nostro obiettivo lo conoscono tutti: siamo una squadra con pochi atleti esperti, ma con tanti ragazzi giovani molto validi e cercheremo di arrivare il più in alto possibile” chiosa Romei.




Asd Judo Frascati, un “esercito” di 82 atleti alla prima tappa del torneo “Quattro Stagioni”

Frascati (Rm) – La solita grande festa per “aprire” la stagione. Domenica scorsa, presso l’istituto Raffaello di Roma (zona Romanina), si è svolta la prima tappa del torneo “Quattro stagioni”. La manifestazione prevede quattro appuntamenti (uno per ogni stagione) e riguarda i bambini e i ragazzi delle classi non agonistiche. Come al solito, l’Asd Judo Frascati ha partecipato in massa all’appuntamento con ben 82 atleti ai nastri di partenza (più due mini judoka che in extremis sono stati costretti a saltare l’evento per motivi familiari): tra questi 17 sono nati nella fascia d’età 2008-2009 contraddistinta dalla denominazione di “guerrieri e samurai”, mentre 26 di loro sono nati nel 2010-11 (fascia denominata “diavoletti”) e ben 39 sono nati tra il 2012 e il 2015 (nella fascia definita “supereroi”, la più corposa della rappresentanza del club tuscolano). A seguire i piccoli atleti dell’Asd Judo Frascati c’era ovviamente il presidente e maestro Nicola Moraci: “Siamo contenti del comportamento dei nostri bambini, alcuni dei quali erano alla prima “garetta” della loro vita. A livello tecnico le risposte sono state più che positive anche se la manifestazione ha previsto una medaglia di partecipazione per tutti i ragazzini in gara e lo spirito dell’evento è quello di sottolineare valori come crescita, rispetto, divertimento, onestà e inclusione. I vari partecipanti sono stati divisi dall’organizzazione secondo le loro abilità: semaforo rosso per i più “esperti” che hanno praticato il randori (vale a dire il combattimento classico), semaforo giallo per la fascia intermedia che si è districata in scambi di tecniche e lotta a terra e infine semaforo verde per i principianti che si sono cimentati in attività propedeutiche come il ruba palla, il tiro alla fune e il piede schiaccia piede. Volevo ringraziare i miei collaboratori Alfonso Licenziato, Veronica Farina, Lorenzo Ranalli, Maria Laura e Piera Moraci che mi hanno affiancato durante la manifestazione e mi hanno aiutato a seguire tutti i ragazzi”.
Chiusa questa prima parentesi stagionale coi più piccoli, l’Asd Judo Frascati guarda ai prossimi appuntamenti in programma: sabato Alfonso Licenziato (73 chili) e Andrea Casagrande (81) gareggeranno nella classe Cadetti al “Gran Prix Campania” che si disputerà a Nocera Inferiore.




Roma, tutto pronto per il convegno “Atti vessatori e persecutori. La patologia dei rapporti interpersonali”

L’Associazione EMotivAzione organizza con il Patrocinio Università Telematica PEGASO, Ordine degli Avvocati di Roma, Ordine degli Avvocati di Velletri il convegno dal titolo ATTI VESSATORI E PERSECUTORI
La patologia dei rapporti interpersonali
che si terrà a Palazzo Bonadies Lancellotti – Aula Rettorato Via di San Pantaleo, 66 – Roma Università telematica PEGASO il prossimo 2 dicembre 2019 (Ore 15.00 – 18.00). D’eccellenza il Comitato Scientifico composto dal Prof. Luigi IAVARONE, l’ Avv. Donatella CERRONI, Avv. Maurizio COLANGELO, Ten. Col. Me. Giampiero GUIDO, Dr.ssa Alessia ANZELMO

Alla manifestazione saranno presenti i docenti del MASTER di I Livello in
VIOLENZA INTERPERSONALE, BULLISMO, MOBBING, STALKING
:
Strategie efficaci e modelli psicosociali integrati per l’identificazione
e la gestione dei conflitti e dei comportamenti aggressivi
in soggetti vittime di vessazioni e atti persecutori.
Il Convegno intende affrontare il fenomeno dei conflitti e dei comportamenti aggressivi in soggetti vittime di vessazioni e atti persecutori secondo un modello interdisciplinare utile alla formazione professionale degli Operatori impegnati nel trattamento di manifestazioni comportamentali che comprendono diversi profili psicologici e psicopatologici, oltre che tipologie di disturbi e malattie somatiche che vi si associano.

A tal fine, saranno esaminate e approfondite le conoscenze giuridiche per poter fruire al meglio degli strumenti legislativi di contrasto alla violenza, alle vessazioni e agli atti persecutori.
In particolare, l’incontro è dedicato alla presentazione del master di I livello in “VIOLENZA INTERPERSONALE.BULLISMO, MOBBING, STALKING: Strategie efficaci e modelli psicosociali integrati per l’identificazione e la gestione dei conflitti e dei comportamenti aggressivi in soggetti vittime di vessazioni e atti persecutori” per il perseguimento e la realizzazione di obiettivi partecipati e controllati su procedure di gestione dello stress, dell’emotività e su competenze relazionali e comunicative per il Ben-Essere e l’equilibrio psico-fisico della persona.

Ore 14.30 REGISTRAZIONE
Modera
Dr.ssa Annapaola RICCI
Giornalista RAI –Tg1

Saluti Istituzionali

Prof. Alessandro BIANCHI
Rettore Università UNIPEGASO

Avv. Antonino GALLETTI
Presidente Ordine Avvocati di Roma

Sen. Prof. Francesco CASTIELLO
Senato della Repubblica
(Primo firmatario ddl Senato sul Mobbing)

On. Federica Zanella Camera dei Deputati

On. Marco SILVESTRONI
Camera dei Deputati

Prof. Luigi IAVARONE
Presidente Associazione EMotivAzione

Avv. Gaetano PARRELLO
Consigliere Ordine Avvocati Velletri

Dr.ssa Rosj GUIDO
Psicologa – Pisicoterapeuta
Delegata Ordine degli Psicologi del Lazio

Relatori

Dr Fabio Massimo GALLO
Presidente Vicario Corte di Appello – Roma

Prof. Calogero DI CARLO
Responsabile Sedi Nazionali Università telematica Pegaso

Avv. Donatella CERRONI
Mediatore familiare

Dr.ssa Daniela IOZZI
Psicologa e Psicoterapeuta

Conclusioni

Dr. Danilo IERVOLINO
Presidente Università telematica PEGASO

Al termine del Convegno verranno rilasciati ai partecipanti gli attestati di partecipazione.

L’evento è stato accreditato ai fini della formazione continua dall’Ordine degli Avvocati di Roma