Ariccia, diffamazione e procurato allarme: l’amministrazione querela il Caffè dei Castelli

ARICCIA (RM) – L’amministrazione comunale di Ariccia presenta querela nei confronti del direttore responsabile del settimanale “Il Caffè dei Castelli Romani” per “Diffamazione col mezzo della stampa” e per “Procurato allarme presso l’Autorità”.

Lo scorso 28 novembre il settimanale ha pubblicato un
articolo a firma Francesco Buda dal titolo: “Ariccia, allarme in Comune:
rischio radon”, nel quale viene affermato che i locali dell’edificio comunale
sarebbero caratterizzati da una concentrazione di gas radon “ben sopra la
soglia di guardia”. Lo stesso giorno dall’amministrazione comunale è stata
inviata una pec alla direzione del settimanale con la richiesta di rettifica ai
sensi dell’art. 8 della legge sulla stampa. Richiesta di rettifica dove dall’amministrazione
comunale si sottolineavano alcune inesattezze riportate nell’articolo.

In pratica secondo quanto riportato dagli amministratori comunali l’articolo non ha tenuto conto “dell’ultima indagine tecnica, che ha rilevato concentrazioni di rado inferiori ai limiti di legge, e del continuo monitoraggio effettuato dall’Ente a tutela della salute dei dipendenti e degli utenti. E il 2 dicembre la Uilfpl ha presentato al Comune di Ariccia un’istanza di accesso agli atti per ricevere copia di tutta la documentazione in possesso dell’Ente riguardante il gas radon e motivando tale richiesta con le perplessità per la salute dei dipendenti comunali sorte a seguito della lettura dell’articolo.

A questo punto gli amministratori comunali hanno deciso di querelare il settimanale avendo ritenuto che: “Il contenuto dell’articolo è da ritenersi lesivo dell’immagine e della onorabilità dell’Amministrazione comunale in quanto incide sulle considerazioni di cui l’Ente gode nella collettività ed è, altresì, idoneo a generare pubblico allarme; – l’Amministrazione comunale ritiene imprescindibile e doveroso attivarsi al fine di tutelare l’Ente da tutte le condotte che potrebbero screditarne l’immagine e l’affidabilità.”




Roma, metro Barberini. Mussolini: dopo 9 mesi di promesse è ancora agonia

“Un paese civile non merita questa agonia, 9 mesi di gestazione non sono bastati a far ripartire una delle fermate del centro di Roma.” – Così commenta Rachele Mussolini, Consigliere Capitolino per la lista civica “Con Giorgia”, la mancata riapertura nei tempi promessi della fermata metro “A” Barberini.

Una stazione fondamentale per chi si dirige nel cuore della Città Eterna che ancora oggi alle soglie del Natale resta ancora chiusa creando non pochi disagi all’utenza diretta a piazza Barberini e zone limitrofe come la via della “Dolce Vita”. “Ormai il Natale è alle porte – prosegue Rachele Mussolini – ed a subire questo disagio sono gli operatori commerciali, i cittadini, e i turisti sbigottiti. Gli annunci ripetuti, e mai mantenuti, di riaperture hanno ulteriormente complicato il quadro di incertezza. Più volte ci siamo occupati di questa situazione senza avere risposte. Nei prossimi giorni farò una mia personale testimonianza di vicinanza agli operatori del luogo e visiterò gli uffici preposti per avere notizie certe sui tempi di riapertura”.




Lega, Durigon nomina Tony Bruognolo responsabile per i Castelli Romani. Prossima tappa le amministrative di Genzano

Continua il radicamento territoriale della Lega con le nomine dei responsabili delle Aree della Provincia di Roma.

Il Coordinatore di Roma e Provincia della Lega On. Claudio Durigon ha nominato oggi i Responsabili di Area del Partito.

Nel nostro territorio, denominato Area Castelli Romani, è stato individuato Tony Bruognolo politico esperto e profondo conoscitore del territorio Castellano. E’ stata certamente premiata la sua militanza e gli importanti risultati conseguiti in termini di consenso per la Lega nei comuni in questione. Tony Bruognolo, pertanto, è da oggi Responsabile della Lega per l’Area Castelli che ricomprende i comuni di Albano Laziale, Ariccia, Artena, Castelgandolfo, Ciampino, Frascati, Genzano, Grottaferrata, Lariano, Marino Montecompatri, Nemi, Rocca di Papa, Rocca Priora, Velletri.
Il nome scelto per coadiuvarlo quale suo responsabile degli enti locali è quello di Giorgio Leopardi consigliere comunale di Ariccia.

Tony Bruognolo è già al lavoro da mesi per selezionare una classe dirigente leghista che possa candidarsi a ben governare i comuni suddetti e sarà certamente aiutato in tale compito dal giovane consigliere Leopardi che sta facendo certamente molto bene al governo della sua città.

In particolare il Consigliere Leopardi vede riconosciute queste sue capacità proprio con questa nomina prestigiosa che rappresenta il coronamento del suo percorso politico/amministrativo.
Il Responsabile politico dell’Area, Tony Bruognolo, è molto soddisfatto: “Ringrazio l’On Durigon e l’On. Zicchieri – dice Bruognolo – per la fiducia che mi hanno voluto accordare, ringrazio inoltre il nostro Leader Matteo Salvini che ha ricreato un grande entusiasmo nel popolo del centro-destra. Spero che con l’aiuto dei coordinatori comunali e dei tanti amici che si stanno prodigando da tempo nei territori a me affidati si riesca a portare il buon governo leghista anche nei Castelli Romani. Ho fiducia – aggiunge – che il mio amico Giorgio Leopardi riuscirà ad aiutarmi a cogliere il risultato, in particolare nei comuni che andranno presto al voto, a tal proposito ho voluto affidargli la selezione della classe dirigente che dovremo schierare a Genzano nella prossima primavera”.




Finnair annuncia collaborazione con lo chef stellato DeAille Tam: più Cina nel menu

La compagnia aerea di bandiera finlandese, Finnair, ha annunciato che collaborerà con lo chef  DeAille Tam per offrire sapori cinesi moderni e freschi ai propri clienti di classe business che viaggino su tutte le rotte Finnair dalla Grande Cina a Helsinki.

L’iniziativa si inserisce in un quadro di costante impegno della compagnia nel rendere più attraentei e confortevoli i propri collegamenti verso l’Estremo Oriente.

La serie di piatti, progettati
dalla chef Tam, sono disponibili a partire dal 5 dicembre 2019.

DeAille Tam, nata a Hong Kong, è una chef pluripremiata, il cui lavoro l’ha portata nei migliori ristoranti di tre continenti.

È stata la prima cuoca a ricevere una stella Michelin nel 2018 in Cina, e ha creato esperienze culinarie per diversi marchi internazionali. I gustosi piatti creati da DeAille formano un moderno menu di ispirazione cinese in cui l’Oriente incontra l’Occidente in una forma deliziosa e fresca.

Una delle mie passioni è quella di portare la cucina cinese a un
pubblico più vasto
“, afferma DeAille Tam. “La mia missione è di dare alle persone un’esperienza quando mangiano,
un ricordo da conservare. Penso che l’aereo sia un posto perfetto per questo
.

Siamo lieti di collaborare con lo chef Tam mentre tratta tutti i sapori
e tutti i piatti come un’avventura culinaria
“, afferma Maarit Keränen,
responsabile di Inflight Food & Beverage Concepts presso Finnair. “Il nostro programma Chef d’Autore
onora le cucine dei nostri mercati chiave e siamo orgogliosi di avere il menu
di Chef Tam come parte della nostra esperienza Finnair.”

Il primo menu comprende un
antipasto e un piatto principale così articolato:

Antipasto

Gamberi ubriachi

Gelée al pomodoro, piselli,
taro croccante, crema all’aglio

Portata principale

Costata di manzo

Marmellata di pepe nero, miele
caramellato, pepe cinese in salamoia, patata dolce,,nage di crescione

Finnair ha avviato il
programma Signature Chef  (‘Chef d’Autore’) nel 2013 e da allora ha
lavorato con una serie di acclamati chef provenienti da Finlandia, Giappone,
Cina, Corea e Stati Uniti, che hanno tutti creato i propri menu d’Autore per la
suabusiness class.

La compagnia aerea opera
attualmente verso sette importanti aeroporti della Grande Cina: Pechino
Capitale, Pechino Daxing, Shanghai, Nanchino, Canton, Xián e Hong Kong.




Incontrare Babbo Natale senza muoversi da casa: da Rovaniemi, in Lapponia, parte l’esperienza in realtà virtuale

Mancano ormai poche settimane al Natale, e uno dei personaggi chiave di questa festa è senza dubbio Babbo natale. La residenza ufficiale di Babbo Natale “Joulupukki” in finnico) in Finlandia, Rovaniemi e l’agenzia di realtà virtuale Zoan hanno creato un’esperienza unica nel villaggio di Babbo Natale e nella natura della Lapponia.

Rovaniemi, capoluogo della
Lapponia finlandese, riceve ogni anno oltre mezzo milione di persone, grandi e
piccoli,  da tutto il mondo per
realizzare il sogno di incontrare Babbo Natale. Solo a dicembre Babbo Natale
incontra visitatori provenienti da oltre 130 paesi. Il locale ente di
promozione turistica, Visit Rovaniemi
e lo studio di realtà virtuale Zoan hanno creato un’esperienza unica che offre
un modo alternativo di far visita a Babbo Natale nella realtà virtuale.
Incontrare Babbo Natale è ora possibile senza viaggiare a Rovaniemi.
L’esperienza è stata lanciata nel corso dell’evento sulla tecnologia Slush a
Helsinki il 21 e 22 novembre.

Riteniamo che il viaggio virtuale sia un fenomeno in crescita ed è per
questo che volevamo portare l’esperienza Rovaniemi più essenziale, incontrare
Babbo Natale di persona, in un formato virtuale. Speriamo che il regalo di
Babbo Natale piaccia e tocchi le persone, ma ci ricordi anche che tutti
dobbiamo prenderci cura della natura
”, spiega l’amministratore delegato di
Visit Rovaniemi, Sanna Kärkkäinen.

Durante la visita virtuale, si
attraversa il circolo polare artico nel villaggio di Babbo Natale e si incontra
Babbo Natale nel suo ufficio. Babbo Natale fa un regalo che accompagna il
viaggiatore virtuale in tutte e quattro le stagioni della Lapponia, compresi i
fenomeni artici unici.

Zoan ha precedentemente creato
l’esperienza Virtual Helsinki che
aveva ottenuto ampi riconoscimenti come, ad esempio, l’Unreal Experience Award.
È un’esperienza di città realistica che combina urbano, natura e design, con il
meglio che Helsinki ha da offrire. Virtual Helsinki viene utilizzata dalla
città di Helsinki e da alcune ambasciate finlandesi in tutto il mondo e, ad
esempio, nelle grandi città della Cina. L’obiettivo è avere anche una
distribuzione globale di Virtual Rovaniemi.

Negli ultimi anni, la tecnologia e il contenuto dei viaggi virtuali
hanno fatto passi da gigante, quindi le esperienze stanno diventando più
versatili. Alcune esperienze possono persino essere più impressionanti
virtualmente che nella vita reale. Noi di Zoan vogliamo aiutare la Finlandia a
diventare il primo Paese del viaggio virtuale”, sottolinea
 il fondatore e CEO di Zoan, Miikka Rosendahl.

Oltre a Slush, l’esperienza
virtuale sarà presentata allo stand Rovaniemi nella fiera internazionale del
turisrmo Matka Nordic 2020 ad Helsinki dal 17 al 19 gennaio e altri eventi
imminenti. Entro la fine dell’anno, Visit Rovaniemi renderà disponibile
l’incontro con Babbo Natale per tutti i possessori di occhiali VR in tutto il
mondo.

Dall’Italia in crescita i visitatori

Molti operatori turistici
italiani stanno tuttavia allestendo viaggi charter verso Rovaniemi, per chi non
si accontenta, e sono tanti, della realtà virtuale ma preferisce l’incontro
diretto. Visitatori italiani sono in costante crescita su questa suggestiva
destinazione artica e il viaggio tradizionale, reso peraltro facile dei comodi
collegamenti della compagnia aerea di bandiera, Finnair, rimane un regalo natalizio sempre appetibile.

Nel periodo gennaio-settembre
2019 i pernottamenti di italiani nelle locali strutture ricettive è aumentato
del 27,4% sullo stesso periodo del 2018, per 10.800 unità.

Babbo Natale ha aperto
ufficialmente il tempo natalizio con un evento a Rovaniemi lo scorso 10
novembre; a questo link si può vedere l’evento:

https://livestream.com/onair/santa

Info:

https://www.visitrovaniemi.fi/it/



L’italia che affonda e il governo mai nato mentre le piazze si riempiono di “sardine”, “gretine”, “racketiane” e altre “divinità…”

In autunno inoltrato, mentre impietose “si aprono le cateratte del cielo”, crollano i ponti ed i viadotti, tracimano i fiumi, a Taranto agonizza la ex Ilva e a Fiumicino gli aerei spengono i motori. I “Fridays for future” non tranquillizzano le centinaia di operai e le loro famiglie che scivolano inesorabilmente in fondo alla povertà più nera. Le città si affollano di entusiasti dei Black Fridays ansiosi di acquistare qualsiasi cosa, non importa cosa, qualcosa da mostrare alla vicina e se si dovesse avere la fortuna di essere intercettati da qualche cronista tv mentre si esce dalla boutique, sarebbe una gioia piena ed immensa.

Le piazze si riempiono di “sardine”, di gretine, di racketiane e altre “divinità” in cerca di gloria e notorietà, di popolarità e rinomanza. Poco importa che il rapporto Ocse certifica che gli studenti italiani peggiorano ancora in lettura, leggono ma non capiscono e già negli anni scorsi non erano proprio dei fenomeni. In compenso, però, conoscono tutte le cause dei cambiamenti climatici e i danni sull’ambiente e sanno parlare d’ecologia perché, per loro fortuna, sono stati adeguatamente istruiti dalla mancata premio nobel Greta Thunberg.

Le commesse saltano i riposi in vista dei saldi di fine anno e le officine si affrettano a consegnare gli ultimi ordinativi prima della chiusura natalizia. Gli studenti preparano gli zaini pronti per la settimana bianca pagata dai genitori e dappertutto nell’aria già si respira l’atmosfera natalizia.

Solo l’emisfero politico non trova pace. Da Montecitorio arrivano brutti presagi, tuona e si addensano nuvole foriere di tempesta. Ad un tratto il cielo si oscura, un lampo e poi un gran boato. Il peggio che si temeva da mesi sta sfuggendo di mano ai duellanti.

Materiale esplosivo che incautamente maneggiano con incuria! Il botto si è sentito da tutta la penisola e l’eco del suo rimbombo ha oltrepassato il mare e le frontiere. Gli occhi di tutta l’Europa si sono puntati su Roma, mentre a noi indigeni, ancora mezzi storditi dal fracasso, non c’è stato concesso di riprendere fiato. Al tuonare fragoroso è seguito il fetore che si è propagato per tutto il paese e come un fiume in piena ha pervaso tutta la carta stampata ed i salotti-bene-televisivi. Le fogne straripando, fuoriuscendo hanno invaso tutte le città.

E’ stato l’inizio di un giorno infelice per tutta l’Italia. Nessuno può dirsi indenne , qualcosa ha scricchiolato. Per intorpidire gli scenari, già opachi per conto proprio, è scoppiato il caso Renzi e la Fondazione Open. La Giustizia non fa mancare mai la sua “presenza”.

Guai ai vinti! Ormai il Paese si trova nell’occhio del ciclone. I mestieranti della politica, facendo lo struscio lungo il “transatlantico” intruppandosi l’un l’altro come uccelli impazziti in gabbia saltano da un’asticella all’altra. La parola d’ordine è “salvare il fondo schiena”.

Il giorno dopo, in piazza, al bar, nei vari talk show e nelle trasmissioni di approfondimento non si è parlato d’altro che di Mes, di prescrizioni e di elezioni anticipate. Tutti si danno da fare. L’Italia è diventata un suq, il Black Friday del deputato d’annata.

Che pena! Che vergogna! Ma che brutta fine hai fatto o Belpaese!

Oggi il cittadino medio si sente smarrito, deluso e sfiduciato. Sono mesi che viene sottoposto ad assistere alle scene più meschine recitate sul proscenio di una politica nazional-popolare. In questo momento i partiti stanno tutti recitando la solita parte.

Quello che ci si augura e si chiede ai politici è di smetterla di litigare per dimostrare ai cittadini chi di loro ha davvero più amore per la patria.
Corrado Alvaro in “Gente in Aspromonte” agli onorevoli che stanno dando il pessimo di se stessi insegna : “I calabresi mettono il loro patriottismo nelle cose più semplici, come la bontà dei loro frutti e dei loro vini. Amore disperato del loro paese, di cui riconoscono la vita cruda, che hanno fuggito, ma che in loro è rimasta allo stato di ricordo e di leggenda dell’infanzia.”

L’artista digital, Ivan Venerucci nella sua semplicità ha sintetizzato tutto ciò che il cittadino possa chiedere dal suo rappresentante e cioè “Comprensione, fratellanza, solidarietà ed un sano e doveroso amor di patria: è di questo che l’Italia ha bisogno.” Sono qualità semplici e naturali , eppure il cittadino si sente il dovere di ricordarli a chi spetta essere di essi garante.

Niente da meravigliarsi, siamo nell’era del virtuale. “Per me si va nella città dolente, per me si va nell’eterno dolore, per me si va tra la perduta gente”. Possibile che Dante avesse in mente Montecitorio quando ha scritto l’Inferno? Domani è un altro giorno. Incrociamo le dita e facciamo gli scongiuri sperando che il Paese superi anche questa ennesima crisi esistenziale.




Fonte Nuova: sequestrati beni per 400 mila euro a pregiudicato ai domiciliari

Fonte Nuova (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro patrimoniale, emesso ai sensi del D. L.vo 159/2011 (T.U. Antimafia) dal Tribunale di Roma – Sezione Specializzata Misure di Prevenzione, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma , nei confronti di un 42enne di Fonte Nuova, pregiudicato per reati in materia di stupefacenti, attualmente ristretto agli arresti domiciliari.

Le indagini patrimoniali hanno consentito di accertare che l’uomo, arrestato il 30 gennaio 2019 per la detenzione di 2 Kg. di cocaina, avesse la disponibilità, per interposta persona, di beni il cui valore è risultato sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati al fisco, tali da farne presumere la provenienza illecita.

Nella circostanza, sono stati sequestrati:

  • 3 immobili, siti rispettivamente a Fonte Nuova, Mentana e Amatrice;
  • 1 veicolo;
  • 2 conti correnti.

I beni sequestrati ammontano ad un valore complessivo di oltre 400mila euro.

L’odierna misura patrimoniale è la terza operata nel 2019 dalla Compagnia Carabinieri di Monterotondo, dopo quelle eseguite nel mese di luglio e nel mese di novembre, attività che hanno portato al sequestro, in totale, di 18 immobili, 7 veicoli e 15 conti correnti per un valore totale di oltre 2 milioni di euro.




Varese, schiaffi a bimbi e insulti: “Sei un terrone”. Sospesa maestra

Una maestra di asilo nido di Coquio Trevisago (Varese) è stata sospesa dalla professione per sei mesi dal gip con l’accusa di aver maltrattato bambini di età compresa tra pochi mesi e due anni. La donna, a quanto emerso da un’indagine dei carabinieri, urlava ed offendeva i piccoli e in alcune occasioni li avrebbe schiaffeggiati e lasciati da soli in preda a crisi di pianto. A far scattare le indagini i genitori di un bimbo che aveva avuto incubi notturni e mostrava difficoltà relazionali.

“Sei proprio un terrone”, “guardati, fai schifo” e, ancora, “piangi che così ti passa”. Queste alcune delle frasi che la maestra ha rivolto ai piccoli affidati dai genitori. La maestra, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, avrebbe maltrattato i bambini a partire dal 2017, in venti occasioni.

La maestra si appartava in uno stanza con il compagno fatto entrare di nascosto all’asilo nido. Le telecamere installate dai carabinieri, su disposizione del pm di Varese, hanno filmato l’uomo mentre entrava nella struttura e si chiudeva in una stanza, nascosta ai bambini, con la donna per consumare rapporti sessuali.




Censis, il 65% degli italiani dominati dall’incertezza e ansia per il futuro

Lo stato d’animo dominante tra il 65% degli italiani è l’incertezza. Dalla crisi economica, l’ansia per il futuro e la sfiducia verso il prossimo hanno portato anno dopo anno ad un logoramento sfociato da una parte in “stratagemmi individuali” di autodifesa e dall’altra in “crescenti pulsioni antidemocratiche”, facendo crescere l’attesa “messianica dell’uomo forte che tutto risolve”. Lo rileva il Censis nell’ultimo Rapporto sulla situazione sociale del Paese. Per il 48% degli italiani ci vorrebbe “un uomo forte al potere” che non debba preoccuparsi di Parlamento ed elezioni.

Il 62% degli italiani è convinto che non si debba uscire dall’Unione europea, ma il 25%, uno su quattro, è invece favorevole all’Italexit, emerge dall’ultimo rapporto Censis. Se il 61% dice no al ritorno della lira, il 24% è favorevole e se il 49% si dice contrario alla riattivazione delle dogane alla frontiere interne della Ue, considerate un ostacolo alla libera circolazione di merci e persone, il 32% sarebbe invece per rimetterle.

Negli ultimi tempi sembra essere montata una pericolosa deriva verso l’odio, l’intolleranza e il razzismo nei confronti delle minoranze. Il 69,8% degli italiani è convinto che nell’ultimo anno siano aumentati gli episodi di intolleranza e razzismo verso gli immigrati. Un dato netto, confermato trasversalmente, con valori più elevati al Centro Italia (75,7%) e nel Sud (70,2%), tra gli over65 (71%) e le donne (72,2%). Lo si evince dal 53° rapporto del Censis che indica come per il 58% degli intervistati è aumentato anche l’antisemitismo.

L’aumento dell’occupazione nel 2018 (+321.000 occupati) e nei primi mesi del 2019 è un “bluff” che non produce reddito e crescita. Secondo il Censis il bilancio della recessione è di -867.000 occupati a tempo pieno e 1,2 milioni in più a tempo parziale. Il part time involontario riguarda 2,7 milioni di lavoratori, con un boom tra i giovani (+71,6% dal 2007). Dall’inizio della crisi al 2018, le retribuzioni del lavoro dipendente sono scese di oltre 1.000 euro ogni anno. I lavoratori che guadagnano meno di 9 euro l’ora lordi sono 2,9 milioni.

Il 25,8% di chi possiede uno smartphone non esce di casa senza il caricabatteria al seguito. Oltre la metà (il 50,9%) controlla il telefono come primo gesto al mattino o l’ultima attività della sera prima di andare a dormire. Sono alcune istantanee scattate nel 53/o Rapporto Censis che dimostrano come la diffusione su larga scala dei telefonini ‘intelligenti’ nell’arco di dieci anni abbia finito con il plasmare i nostri desideri e i nostri abitudini. Nel 2018 il numero dei cellulari ha superato quello delle tv.

L’aumento dell’occupazione nel 2018 (+321.000 occupati) e nei primi mesi del 2019 è un “bluff” che non produce reddito e crescita. Per il Censis, il bilancio della recessione è di -867.000 occupati a tempo pieno e 1,2 milioni in più a tempo parziale. Il part time involontario riguarda 2,7 milioni di lavoratori, con un boom tra i giovani (+71,6% dal 2007). Dall’inizio della crisi al 2018, le retribuzioni del lavoro dipendente sono scese di oltre 1.000 euro ogni anno. I lavoratori che guadagnano meno di 9 euro l’ora lordi sono 2,9 milioni.

Il 73,2% degli italiani è convinto che la violenza sulle donne sia un problema reale della nostra società che evidenzia come in Italia sia ancora presente una forte disparità tra uomini e donne, mentre il 23,3% ritiene che sia un problema che riguarda solo una piccola minoranza, emarginata dal punto di vista economico e sociale. Solo il 3,5% della popolazione ritiene che non si tratti di un problema e che siano casi isolati cui viene data una eccessiva attenzione mediatica. Ma nel periodo tra il 1° agosto 2018 e il 31 luglio 2019 in Italia ci sono stati 92 omicidi di donne maturati in ambito familiare e affettivo. Nello stesso periodo le denunce di stalking sono state 12.733 e nel 76% dei casi la vittima era una donna. Le denunce per maltrattamenti contro familiari e conviventi erano 15.626 nel 2017 e nell’80% dei casi la parte offesa era una donna. Le violenze sessuali denunciate nel 2018 sono state 4.887, aumentate del 5,5% in un anno.

Nel 2017 il 31,1% degli emigrati italiani con almeno 25 anni era in possesso di un titolo di studio di livello universitario e il 53,7% aveva tra i 18 e i 39 anni (età media di 33 anni per gli uomini e di 30 per le donne). Tra il 2013 e il 2017 è aumentato molto non solo il numero di laureati trasferiti all’estero (+41,8%), ma anche quello dei diplomati (+32,9%). Tra il 2008 e il 2017 i saldi con l’estero di giovani 20-34enni con titoli di studio medio-alti sono negativi in tutte le regioni italiane. Quelle con il numero più elevato di giovani qualificati trasferiti all’estero sono Lombardia (-24.000), Sicilia (-13.000), Veneto (-12.000), Lazio (-11.000) e Campania (-10.000). Il Centro-Nord, soprattutto Lombardia ed Emilia Romagna, ha compensato queste perdite con il drenaggio di risorse umane dal Sud.

Gli “arrabbiati” si informano prevalentemente tramite i tg (il 66,6% rispetto al 65% medio), i giornali radio (il 22,8% rispetto al 20%) e i quotidiani (il 16,7% rispetto al 14,8%). Tra gli utenti dei social network “compulsivi” (coloro che controllano continuamente quello che accade sui social, intervengono spesso e sollecitano discussioni) troviamo punte superiori alla media sia di ottimisti (22,3%) che di pessimisti (24,3%). Per leggere le notizie scelgono Facebook (46%) come seconda fonte, poco lontano dai telegiornali (55,1%), e apprezzano i siti web di informazione (29,4%). Facebook (48,6%) raggiunge l’apice dell’attenzione tra gli utenti “esibizionisti” (pubblicano spesso post, foto e video per esprimere le proprie idee e mostrare a tutti quello che fanno). I “pragmatici” (usano i social per contattare amici e conoscenti) si definiscono poco pessimisti (14,6%) e più disorientati (30,7%). Mentre gli “spettatori” (guardano post, foto e video degli altri, ma non intervengono mai), sono poco pessimisti (17,1%). I media influenzano gli umori degli italiani, come dimostra il 53/o Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese. In generale, le diete mediatiche – rileva l’istituto di ricerca – hanno subito una grande trasformazione. Nel 2009 le persone con diete mediatiche solo audiovisive (radio e televisione tradizionale), cioè gli utenti con le diete più povere, erano il 26,4% degli italiani. Il loro numero è sceso progressivamente e nel 2018 rappresentano il 17,9% del totale. Il 73,5% della popolazione ha superato il digital divide (erano il 48,7% nel 2009: +24,8% in dieci anni) e un terzo degli italiani ha una dieta mediatica ricca ed equilibrata, al cui interno trovano spazio tutti i principali media (audiovisivi, a stampa e digitali): sono il 35,5% nel 2018, ma il dato è stabile perché erano il 35,8% anche dieci anni fa. Le diete mediatiche più complete sono appannaggio della classe dei 30-44enni (41,5%), seguiti da chi ha tra i 45 e i 64 anni (39%), mentre i giovani under 30 si collocano, con il loro 34,4%, al di sotto del dato medio. La spiegazione di questa carenza tra i più giovani è data dal numero di quanti utilizzano tutti i media eccetto quelli a stampa, che in questa fascia d’età arrivano al 52,8%, nettamente al di sopra del 38% riferito alla popolazione totale.




Paliano, Natale 2019: un mese di eventi per tutti

PALIANO (FR) – Countdown iniziato per il Natale nella città di Paliano. Domenica 8 dicembre si darà ufficialmente inizio alle feste con l’incontro con Babbo Natale nel teatro Esperia e “l’invio” in aria con i palloncini delle letterine dei bambini. Il tutto con il sottofondo musicale della banda “Città di Paliano”. Inoltre l’associazione Palio dell’Assunta & Corteo Storico ha allestito un suggestivo percorso dei Presepi con degustazione e assaggi con i prodotti delle terre di Paliano. E da qui un susseguirsi di eventi che occuperanno tutti i week end fino al giorno dell’Epifania: concerti di musica classica ma anche swing, le esibizioni dei cori parrocchiali e della Banda musicale, spettacoli di magia e di teatro per bambini, l’immancabile presepe vivente di S.Maria Pugliano fino ad arrivare alla tombolata di chiusura con la Befana. Spazio anche alla beneficenza con la quinta edizione della Partita del Cuore in cui l’Amministrazione Comunale affronterà le vecchie glorie del calcio palianese.

Il Sindaco Domenico Alfieri: «Anche quest’anno la magia del Natale animerà per un mese intero le strade della città. Inizierà nel giorno dell’Immacolata il ricco programma di eventi organizzati per le festività natalizie dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Proloco e l’Associazione Palio, per consentire alle persone di ogni età di vivere l’atmosfera della festa più amata. Una serie di eventi pensati per riunire la comunità e non solo attraverso momenti di svago, divertimento, riflessione e cultura».

«Il cartellone presentato – sottolinea il Vicesindaco e Assessore alla Cultura Valentina Adiutori – è pieno di appuntamenti artistici, culturali e legati alla solidarietà. Spettacoli musicali e teatrali per grandi e bambini, un percorso nelle vie del centro storico alla scoperta dei presepi allestiti dai rioni che aiuteranno a riscoprire il territorio, a vivere la città, a passeggiare nelle strade in una città illuminata e vestita a festa. Insomma tanti eventi da non perdere».




Parto naturale dopo aver subito il cesareo? Oggi è possibile: ecco come e dove

Affrontare il parto
naturale dopo che in precedenza si era partorito con un taglio cesareo è oggi
una frontiera raggiungibile per quelle donne che intendono optare per questa scelta.

Un traguardo, reso
possibile, grazie ai miglioramenti delle tecniche chirurgiche che ora
permettono il parto naturale dopo il cesareo in più della metà dei casi.

CLICCARE SULLA FOTO PER GUARDARE IL VIDEO SERVIZIO

Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 5/12/2019

Il problema principale
è che l’utero della donna, che ha già subito un taglio cesareo in passato,
presenta forzatamente una cicatrice che è associata a una ridotta elasticità
rispetto al tessuto uterino sano, questo è causa di un aumento del rischio di
rottura dell’utero durante le contrazioni del travaglio.

E Morena Mancinelli è
una delle tante neo mamme che hanno voluto vivere la gioia e i dolori, di diventare madre in modo spontaneo
dopo aver subito precedentemente il parto cesareo così lo scorso 15 settembre Morena
è riuscita a realizzare il sogno di partorire naturalmente facendo venire alla
luce la piccola Celeste.

Un obiettivo raggiunto
grazie all’alta professionalità dell’equipe medica del reparto di Ostetricia e
Ginecologia dell’ospedale San Camillo di Roma, che ha sostenuto fin dal primo
momento Morena dandole la possibilità di realizzare il proprio sogno.

Un’equipe che ha visto
il 39enne ginecologo dottor Massimo Testi che ha incoraggiato al parto naturale
e seguito passo passo la propria paziente e l’ostetrica Paola Marchetti che ha
assistito Morena durante il travaglio durato ben 7 ore e 20 minuti.   

Un reparto, dunque, quello di Ostetricia e Ginecologia
dell’ospedale San Camillo di Roma, che oggi rappresenta una vera e propria eccellenza
per tutte quelle donne che vogliono provare il parto naturale dopo aver subito
un cesareo.