A Cori arrivano i Re Magi a dorso di veri cammelli: domenica 5 gennaio la rievocazione in costumi d’epoca

CORI (LT) – Domenica 5 gennaio i tre Re Magi arriveranno a Cori a dorso di veri cammelli, accompagnati da un corteo di popolani, in costumi d’epoca, tra musiche e canti della tradizione natalizia, organizzati dalla compagnia “Tres Lusores” e dal complesso strumentale “Fanfarra Antiqua”, con la collaborazione di giovani volontari della Città di Cori, in particolare del comitato di quartiere di Porta Romana, del parroco don Angelo Buonaiuto e del vicario parrocchiale don Giovanni Grossi.

I Re Magi arriveranno presso la chiesa di Santa Maria della Pietà dove faranno visita alla Sacra Famiglia e adoreranno il Bambino Gesù portando oro, incenso e mirra al Re dei Re, e piccoli doni a tutti i bambini che incontreranno nel centro storico del paese, presso il sagrato della chiesa.

Seguirà il concerto del coro polifonico “Lumina Vocis”.




Albano Laziale, sabato 11 gennaio a palazzo Savelli l’appuntamento con la poetica di Fabrizio De André

Ultimo appuntamento con la poetica di Fabrizio De André, dopo le date di Velletri e di Lanuvio, quello ad Albano Laziale con “Per chi ti ha toccato il corpo con la mente”.

Sabato 11 gennaio, in occasione del 21imo anniversario della morte di De André, nella cornice della Sala Nobile di Palazzo Savelli, a partire dalle ore 18, un intreccio di letture tratte dai testi che hanno costituito un punto di riferimento per De André, facendone lievitare la scrittura, condurranno il pubblico nel cuore delle dinamiche complesse che sono alla radice dell’originalità e del portato culturale di ciascuno dei brani del cantautore genovese.

Alle letture, curate dall’attrice Benedetta Badaracco, si affiancheranno le esecuzioni di alcuni dei pezzi più amati della produzione di De André intercalati a brani originali dei cantautori e musicisti che si esibiranno in concerto.

Saranno gli strumenti e le voci di Emiliano Begni (Direttore Musicale); Giulia Briziarelli; Andrea Caovini; Daniela Di Renzo (Direttore Artistico) e di Alessio Ingravalle a instaurare un dialogo a stretto contatto con i testi di De André, facendoli vibrare anche attraverso l’incidenza che questi hanno avuto sulla maturazione di un proprio stile personale.

Si tratta di un progetto pensato in rete entro il territorio castellano, del quale è capofila il Consorzio SBCR (Sistema Bibliotecario Castelli Romani) e che ha ricevuto, oltre al supporto dei tre comuni di Velletri, Lanuvio e Albano Laziale, il patrocinio della Fondazione Fabrizio De André Onlus.




M5s, Gianluigi Paragone: “C’era una volta il 33%….ora..”

“Paragone deve essere buttato fuori perchè è uno strano Savonarola, uno strano predicatore che ci costringe a guardarci allo specchio. Bene, questo Paragone si appellerà all’ingiustizia arbitraria dei probiviri del nulla, guidati da qualcun altro che è il nulla, e si arroga il diritto di espellermi. Ma io farò ricorso e se mi gira mi rivolgerò anche alla giustizia ordinaria per far capire l’arbitrarietà delle regole”.

Così Gianluigi Paragone, in un video su Facebook, all’indomani della sua espulsione dal Movimento

https://www.facebook.com/gianluigi.paragone/videos/642795003196248/

“Gianluigi è infinitamente più grillino di tanti che si professano tali. Non c’è mai stata una volta che non fossi d’accordo con lui. Vi esorto a leggere quel che dice e a trovare differenze con quel che dicevo io nell’ultima campagna elettorale che ho fatto. Quella da non candidato, quella del 33%. Buon anno a tutti amici miei”. Lo scrive Alessandro Di Battista che prende così le difese del senatore espulso ieri dal MoVimento. Lo fa però non dai suoi profili social, ma commentando un post di un’attivista M5S.

“Ringrazio Alessandro Di Battista per le belle parole che usato per me, in mia difesa. Ale rappresenta quell’idea di azione e di intransigenza che mi hanno portato a conoscere il Movimento: stop allo strapotere finanziario, stop con l’Europa di Bruxelles, stop con il sistema delle porte girevoli, lotta a difesa dei veri deboli, stop alle liberalizzazioni che accomunano Lega e Pd. Io quel programma lo difendo perché con quel programma sono stato eletto. Ale lo sa”. Lo scrive su Facebook Gianluigi Paragone, espulso ieri dal MoVimento, in risposta alla ‘difesa’ giunta sempre via social da Di Battista.

“Sono stato espulso dal nulla. C’era una volta il 33%….ora..”. Lo scrive il senatore Gianluigi Paragone sulla carta intestata del Senato, in un messaggio scritto a penna. La foto è stata pubblicata su Facebook.

Cinque giorni per rasserenare animi e leader, prima del vertice del 7 gennaio: per Giuseppe Conte l’inizio del 2020 è in salita e ha, come primo appuntamento caldo, la riunione del post-Epifania sulla prescrizione. Pd e M5S restano lontani e l’entrata in vigore della riforma Bonafede, celebrata oggi dallo stesso Guardasigilli e da Luigi Di Maio, non raffredda il clima. Anche perché, dopo l’addio di Lorenzo Fioramonti e le voci insistenti di un nuovo gruppo ecologista-contiano alla Camera, il capo politico del Movimento è passato al contrattacco: in serata i probiviri notificano al senatore Gianluigi Paragone la sua espulsione dai Cinque Stelle. La cacciata di Paragone era nell’aria. Da tempo il senatore ex M5S non risparmia critiche ai vertici e ai colleghi e sulla legge di bilancio ha votato contro. Ma l’espulsione di Paragone è anche un avvertimento per gli altri dissidenti: i vertici sono passati al contrattacco e, come già era accaduto nei mesi scorsi, non hanno alcuna remora a lasciare su malpancisti e fuoriusciti la responsabilità della tenuta della maggioranza. “Qualcuno va al Misto dicendo che c’è un problema di verticismo, ma sono gli stessi che venivano a chiedermi una carica”, è la stoccata di Di Maio a Fioramonti, che non viene neanche citato. E la scure dei vertici potrebbe abbattersi, con sanzioni disciplinari, anche sui ritardatari nei rimborsi. Pratica che Di Maio difende: “Non è vero che solo il 12%” dei parlamentari del M5S è in regola”, sottolinea il ministro in una lunga diretta video su Fb. Chissà se la controffensiva dei vertici, e la contrarietà di Conte stesso, non freni il progetto di nuovo gruppo – il nome che gira nei rumors di palazzo è “Eco” – che Fioramonti ha in mente. Con lui ci sarebbe un drappello di deputati M5S e qualche ex del Movimento. Ma per avere un gruppo servono 20 deputati. Possibile quindi che si componga, almeno inizialmente, una componente nel Misto. Di Maio, nel frattempo, tira dritto. Annuncia che presto verranno nominati i facilitatori regionali e punta sugli Stati generali di marzo, che nei piani del leader dovrebbe registrare una sorta di nuovo inizio del M5S. “Nel 2020 saremo determinanti e per esserlo dobbiamo essere più strutturati e compatti”, afferma rivendicando i “40 provvedimenti approvati grazie al M5S”. Tra questi, chiaramente, c’è la riforma della prescrizione. “Ora ci sarà la riforma del processo penale e civile per garantire una drastica riduzione dei tempi dei processi: sono obiettivi importanti per i quali ci metteremo subito al lavoro”, assicura Bonafede tendendo una mano al Pd. Ma i Dem restano in subbuglio, stretti tra il pressing di Renzi da un lato e le necessità di non strappare su un tema spigoloso e dall’impatto elettorale imprevedibile. Toccherà a Conte fare da mediatore. Anche se il premier, dalla conferenza di fine anno in poi, ha ampliato i suoi spazi di manovra proponendosi come attore centrale della politica e come vera e propria antitesi a Matteo Salvini. Certo sulla sua collocazione partitica restano non poche incognite: Conte si rispecchia in una prospettiva di centro-sinistra cercando di dare questa impronta al suo stesso governo ma è ancora restio non solo a fare un suo partito ma anche gruppi in suo nome, a suo parere destabilizzanti. Destabilizzante rischia di essere anche il referendum che il 12 gennaio potrebbe essere di fatto ufficializzato dando il là alla tentazione del voto subito, senza il taglio dei parlamentari. E, non a caso, Di Maio già attacca: “chi non sarà eletto non vuole il taglio dei parlamentari perché non sarebbe eletto. Di questo referendum non c’era bisogno ma prepariamoci”.




Viterbo, teatro dell’Unione: attesa per il concerto dell’orchestra Filarmonica Vittorio Calamani

VITERBO – Dopo lo straordinario successo del concerto di debutto lo scorso agosto, l’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani, insieme con il suo sponsor principale Aisico Srl, sarà in concerto con un entusiasmante programma sinfonico che prevede Antonin Dvorak (Danze Slave op. 64 e op. 72) e Gioacchino Rossini (Dall’opera Guglielmo Tell – Ouverture), diretto ancora una volta dal M° Hossein Pishkar, stasera alle ore 21 al Teatro dell’Unione di Viterbo nell’ambito della stagione promossa da Comune di Viterbo e ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio.

L’Associazione Festival della Piana del Cavaliere, nel suo terzo anno
di attività, si concentra nella realizzazione di un progetto orchestrale che
valorizzi talentuosi musicisti provenienti dal panorama nazionale e
internazionale, affinché si confrontino all’interno di una realtà musicale
professionale che aspira ad una qualità d’eccellenza. L’obiettivo nasce dalla
volontà di investire nella bellezza, nella cultura e nell’arte, ma soprattutto
dalla certezza che i giovani siano un patrimonio da coltivare nel rispetto
delle loro capacità professionali e artistiche. L’opportunità di perfezionarsi
nell’ambito orchestrale e al tempo stesso di realizzarsi nell’ambito lavorativo
è attuabile grazie al sostegno dell’azienda Aisico srl nella persona
dell’Ingegner Stefano Calamani, che crede fortemente nel bisogno di investire nella
crescita culturale di questo Paese.

L’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani si è formata tramite
regolari audizioni tenutesi nel mese di maggio 2019 e si sviluppa all’interno
di un progetto pluriennale e continuativo il cui scopo è quello di tornare ad
investire nella cultura, nei giovani e nella musica, incoraggiando un approccio
al patrimonio culturale più facile da attuare e più accessibile, per dare ai
giovani musicisti la possibilità di mettere in pratica la propria
professionalità in un ambiente adeguato e stimolante grazie alla presenza di
colleghi, direttori e solisti provenienti dai più interessanti panorami
musicali italiani ed europei.

L’attività dell’OFVC vuole qualificarsi anche come portatrice di un
contributo positivo al patrimonio culturale regionale ed italiano, per rendere
un giusto merito ai valori storici e paesaggistici del nuovo territorio che la
ospita in cui l’Orchestra, grazie alle sue proposte, vuole farsi promotrice di
una crescita sociale e culturale.

L’OFVC ha fatto il suo debutto mercoledì 14 agosto sotto la guida del
giovane e talentuoso direttore iraniano M° Hossein Pishkar con un meraviglioso
concerto sinfonico realizzato in piazza XX settembre a Configni. Questo evento,
che ha visto eseguite la sinfonia 89 di Haydn e la sinfonia 4 di Schumann, ha
rappresentato la fine della III edizione del Festival della Piana del Cavaliere
e l’inizio dell’attività musicale e artistica dell’OFVC, registrando una
presenza record di più di 400 persone e un successo di pubblico e di critica
davvero degno di nota.

Come dice Luca Di Giulio nella sua recensione: “La cosa che però maggiormente stupisce è l’attenzione e il silenzio surreale in cui tutto ciò avviene, ormai cosa rarissima e apprezzata soprattutto dai musicisti impegnati nell’esecuzione. Anche nelle improvvise pause, nei momenti di sospensione con funzione umoristica del quarto movimento non scatta mai un applauso e anche dopo l’accordo conclusivo rimaniamo tutti immobili ascoltando il suono allontanarsi e disperdersi tra le montagne della Sabina.”

HOSSEIN PISHKAR

Il giovane direttore iraniano Hossein Pishkar vive in Germania dal
2012. La sua carriera è entrata in una nuova fase quando, nel 2017, ha vinto
sia il prestigioso premio Deutscher Dirigentenpreis nel contesto di una
competizione internazionale realizzata in collaborazione con le maggiori
istituzioni musicali di Cologne e la Westdeutscher Rundfunk (WDR), sia il
premio Ernst-von-Schuch-Preis, presentato annualmente in collaborazione con il
Dirigentenforum.

La stagione 2018/2019 porta con sé il debutto
come direttore ospite della Deutsche Staatsphilharmonie Rheinland-Pfalz, della
Royal Danish Orchestra a Copenhagen, della Staatsorchester Stuttgart, e il
ritorno alla Düsseldorf Symphony, alla Gürzenich Orchestra Cologne,
all’Orchestre Philharmonique de Strasbourg e alla WDR Symphony Cologne.
Dirigerà anche il Rigoletto di Verdi, con la regia di Cristina Mazzavillani
Muti, al Festival di Ravenna e coprirà il ruolo di assistente al direttore
François-Xavier Roth quando la Gürzenich Orchestra eseguirà le opere del
compositore francese contemporaneo Philippe Manoury. Più Avanti, debutterà
anche come direttore della Bremer Philharmoniker e della Nürnberger
Symphoniker.

Pishkar ha inoltre diretto orchestre come l’Orchestra Cherubini, la
Hofer Sinfoniker, l’ensemble St. Michel Strings a Mikkeli, la Staatskapelle
Halle, la Philharmonisches Staatsorchester Mainz e la Staatsorchester
Rheinische Philharmonie a Koblenz.

Come assistente direttore, Hossein Pishkar ha collaborato con Hermann
Bäumer allo Staatstheater Mainz nel 2018 dove ha diretto prove e performance
del Don Carlos di Verdi, con la Sylvain Cambreling atthe Junge Deutsche
Philharmonie nel 2016 dove ha diretto le prove per l’opera Lulu di Berg e per
la prima mondiale del concerto per violino di Rebecca Saunders. Ancora, per
tutta la stagione 2015/2016 con Daniel Raiskin, direttore principale della
Staatsorchester Rheinische Philharmonie di Koblenz. La sua lunga esperienza
come assistente direttore include anche l’opera Il mondo della luna di Haydn al
conservatorio Robert Schumann di Düsseldorf nel 2017.

Hossein Pishkar ha ricevuto ulteriori lezioni da Riccardo Muti (2017,
Aida a Ravenna durante l’Italian Opera Academy) e da Sir Bernard Haitink (2016,
Lucerne Festival Orchestra). Fin dal 2015 ha preso parte al prestigioso
programma tedesco Dirigentenforum, facendo lezione con John Carewe, Marko
Letonja, Nicolás Pasquet, Mark Stringer e Johannes Schlaefli.




Saldi invernali, Federconsumatori: “Diffidare degli sconti eccessivi”

Partiti oggi i saldi invernali in Sicilia, mentre nelle altre regioni prenderanno il via dal 4 o dal 5 gennaio.

Ma la stagione degli sconti dovrebbe rivelarsi più fiacca dell’anno scorso, con Federconsumatori che prevede una flessione degli acquisti dell’1,3% rispetto ai saldi 2019, mentre il Codacons si aspetta un “flop totale” con un -10%.

Le famiglie, come è già avvenuto per le spese natalizie, sono più propense a risparmiare, ma a incidere in modo consistente è l’effetto del Black Friday che di anno in anno assorbe una fetta sempre maggiore delle vendite.

Per Federconsumatori, ad approfittare dei saldi sarà solo il 38% delle famiglie (pari circa a 9,3 mln) e la spesa media si aggirerà sui 179 euro per ogni famiglia. Il Codacons calcola che la spesa media a famiglia scenderà a quota 145 euro e appena il 40% degli italiani approfitterà degli sconti.

Primi saldi dal 2 gennaio,
spesa media 145-179 euro

“Il Black Friday di fine novembre ha portato milioni di italiani ad anticipare acquisti che prima erano riservati al periodo dei saldi – spiega il Codacons – e così i saldi invernali di tradurranno in una debacle totale: solo outlet e boutique d’alta moda faranno registrare presenze e numeri positivi, ma saranno principalmente i turisti stranieri a fare acquisti”.

Per questo, l’organizzazione dei consumatori liquida come “inutili e obsoleti” i saldi di fine stagione che “andrebbero eliminati del tutto, per fare posto sia a iniziative come il Black Friday, sia alla liberalizzazione degli sconti, lasciando agli esercenti la facoltà di scegliere quando e come scontare la propria merce”.

Anche per Federconsumatori il Black Friday ha ormai definitivamente cambiato le abitudini degli italiani: “se prima le famiglie preferivano rimandare qualche regalo di Natale o il proprio shopping al periodo dei saldi – spiega l’associazione – quest’anno hanno approfittato delle promozioni del venerdì nero, con il vantaggio di avere più probabilità di aggiudicarsi l’articolo desiderato”.

Nel periodo dei
saldi, poi, “il rischio dell’inganno è sempre dietro l’angolo e la
possibilità che le promozioni si rivelino poco vantaggiose è concreta”,
avverte Federconsumatori, ricordando che il cartellino deve indicare sia il
prezzo ‘ordinario’ che quello scontato e di “diffidare degli sconti
eccessivi, pari o superiori al 60%”.




Roma, ragazze morte a corso Francia: interrogato Pietro Genovese

“Sono sconvolto e devastato per quello che è successo”. E’ quanto ha detto, in base a quanto riferito dai suoi difensori, Pietro Genovese nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip durato circa una ora. Genovese è ai domiciliari per avere travolto e ucciso due ragazzine di sedici anni, Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli. Giaccone scuro e sguardo basso, il 20enne era accompagnato dai suoi difensori, Franco Coppi e Gianluca Tognozzi.

“Questa è una tragedia per tutte e tre le famiglie coinvolte. Genovese non è il killer descritto e merita rispetto e comprensione come le famiglie di queste due ragazze”. Lo affermano gli avvocati Franco Coppi e Gianluca Tognozzi, difensori del giovane accusato dell’omicidio stradale di Gaia e Camilla. “Il nostro assistito – hanno aggiunto i penalisti – ha risposto alle domande. Ad ora non abbiamo presentato istanza di attenuazione della misura cautelare. Rifletteremo anche su un eventuale ricorso al Riesame”.




Gruppo Tod’s, Walter Chiapponi nuovo direttore creativo

Il gruppo Tod’s ha
reso nota la nomina di Walter Chiapponi come Direttore Creativo delle
collezioni donna e uomo del marchio Tod’s, a partire dalla collezione
Autunno-Inverno 2020/21, nei negozi dal prossimo autunno.

Per Diego Della
Valle, Presidente del Gruppo Tod’s,: “Walter
Chiapponi è un creativo italiano di talento che conosce e sa coniugare nel modo
migliore lo stile di vita italiano di Tod’s con un tocco di modernità, senza
mai perdere di vista la grande qualità e l’artigianalità che rappresentano il
DNA del marchio. A lui un benvenuto e tanti auguri di buon lavoro
”. A sua
volta, Walter Chiapponi dichiara: “E’ un
grande onore poter lavorare per questo Gruppo. Tod’s è un marchio che, da
sempre, rappresenta un’eccellenza nel panorama internazionale della qualità e
dello stile italiano. Poter contribuire a sviluppare sempre di più tale stile
rappresenta, per me, una sfida e un motivo d’orgoglio
”.

Walter
Chiapponi è nato nel 1978 a Milano. Dopo gli studi all’Istituto Europeo di
Design, debutta nel mondo della moda a fine Anni Novanta. Dopo un passaggio da
Givenchy, a Parigi, rientra in Italia nel 2007, lavorando per marchi come
Valentino, Gucci, Miu Miu e Bottega Veneta.




Riuso aree industriali dismesse e immobili in stato di abbandono da affidare agli artisti: prosegue l’impegno di Ugl Creativi Lazio

Continua l’impegno di UGL Creativi Lazio, che nel pomeriggio dello scorso 17 dicembre è stata protagonista di una conferenza stampa presso la Sala “Caduti di Nassirya” del Senato. Una iniziativa voluta dal senatore Manuel Vescovi (Lega).

Il tema oggetto della conferenza, “Il riuso delle aree industriali dismesse e immobili in stato di abbandono da affidare agli artisti” ha visto tra gli intervenuti il senatore William De Vecchis (Lega) e l’avv. Francesco Petrocchi (Coordinatore della Lega per gli Enti Locali e Provinciali di Roma), moderatrice la signora Irina Tomakhina (Collaboratrice del Segretario Regionale Lazio UGL Creativi).

Nell’incontro è stata ribadita l’importanza di realizzare una sinergia tra i requisiti economici e le necessità del mondo culturale, la quale spesso viene trascurata, privando opportunità al recupero del patrimonio artistico-culturale. L’iniziativa è stata anche l’opportunità per presentare il programma politico dell’UGL Creativi di cui ha parlato il segretario nazionale Giuseppe Cocco e delle iniziative concrete di cui ha parlato il segretario regionale Giovanni Battista Rossanese.

Il prossimo evento annunciato per l’inizio di questo 2020 sarà dedicato ai diritti d’Autore

Da questo incontro è scaturito
il pensiero che l’identità culturale italiana deve essere salvaguardata con il
coinvolgimento delle forze politiche, dell’associazionismo e dalle forze
sindacali, che attraverso un gioco di squadra abbiano lo stesso obiettivo.

Sarà importane anche il lavoro
con i territori e sui territori, per estendere il progetto su tutto il
territorio nazionale per diffondere la visione integrata del ruolo fondamentale
della collaborazione tra i lavoratori della cultura, l’UGL Creativi e gli enti
locali.

La conferenza si è conclusa
con l’intervento del dott. Francesco Paolo Capone segretario nazionale del UGL.