Rocca Priora: via della Molara si rifà il look

Sono iniziati i lavori di manutenzione straordinaria su via della Molara per il rifacimento della pavimentazione stradale.

L’intervento, che rientra in una serie di lavori previsti sul territorio in programma nei prossimi mesi, interesserà il tratto usurato a scendere a partire dall’intersezione con via San Sebastiano e via Soland sul Spree.

I lavori sono stati finanziati grazie ad un contributo assegnato al Comune di Rocca Priora dal Ministero degli Interni come previsto dalla Legge di bilancio 2019 e destinato “alla manutenzione di strade, scuole ed altre strutture di proprietà comunale”.




Tragedia nelle Marche: incendio in un appartamento. Muore bambina di 7 anni

Una bambina di circa 7 anni è morta in un incendio divampato per cause ancora in corso di accertamento in un’abitazione a Servigliano (Fermo); sono salve invece la mamma e la sorellina di poco più piccole, che sono riuscite a lasciare la casa che si trova all’ingresso del paese. La madre si è svegliata a causa dell’odore acre del fumo ed è riuscita a portare fuori casa la figlia più piccola, poi ha tentato di rientrare in casa per prendere la più grande, ma non ci è riuscita. Solo i vigili fuoco, intervenuti da Amandola e Fermo sono poi riusciti a raggiungere la bambina, ma ormai non c’era più nulla da fare. La madre e la sorellina sono ricoverate al Pronto soccorso dell’ospedale di Fermo e sarebbero in buone condizioni. Si tratta di una famiglia dell’est Europa. L’allarme è scattato intorno alle 3. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri di Montegiorgio, la Croce Azurra di Santa Vittoria in Matenano, il 118, e i vigili del fuoco di Amandola e Fermo.




Poveri ma belli, Belle ma povere e Poveri milionari: l’Italia tra reale, virtuale e governo Conte

Poveri ma belli, Belle ma povere e Poveri milionari è la famosa trilogia di film di Dino Risi, tre film di successo del 1957/1959. E oggi ci si domanda chi sono i belli, le belle e i milionari?

I poveri si riconoscono a vista. Non si trovano certamente a Courmayeur come non si trovano a prendere il sole sulle coperte di costosi yacht al largo di Viareggio e tantomeno a bordo di lussuose Ferrari, Lamborghini o Bentley parcheggiate nelle vie della Versilia e non si vedono come alcuni personaggi a pranzo al ristorante “Il Porto” o da “Gattuso” oppure da “Dolce & Gabbana”, sorseggiando champagne e assaporando ostriche e delizie affini. L’Italia dei poveri va cercata altrove ed è un’esclusiva per pochi in quanto l’argomento pare non interessare a nessuno.

In quale veste di questi tre scenari egregiamente proposti da Dino Risi si presenta oggi l’Italia?

C’è un Italia reale che si trova nelle periferie, c’è un’Italia virtuale largamente promossa dai mass media, c’è poi l’Italia del governo Conte, l’Italia del “Tutto va bene madama la marchesa” prostrata e con il cappello in mano, rassegnata nell’atrio dei palazzi della Ue.

Andando a ritroso si può sintetizzare lo scenario attuale in tre quadri, un canovaccio lacerato e sbiadito:

L’Italia di Conte

L’Italia di Conte, generazione del “Faccio tutto mi”, belli ed eleganti, che si atteggiano a Muse dell’alto Olimpo, veri dei che tutto conoscono, a tutti assistono dall’alto del loro sapere, ma che poi in effetti sono poveri di progetti, barcollano nel buio, sconvolgendo strutture, imprese ed il poco che di rassicurante che ancora si può rinvenire dopo la crisi. E’ l’Italia dei saputelli, dei presuntuosi e degli improvvisati.

L’Italia dei mass media

Subito dopo viene l’Italia virtuale massicciamente rappresentata dai mass media e dalla “Raccomandati ed Associati” club di privilegiati che si affacciano a turno nei vari talk show che assillano le serate televisive del popolo italiano, ansiosi di dire la loro sui vari argomenti. Sparano percentuali a piacere e alzano polvere e polveroni per colmare il non detto, per coprire il vuoto che creano ogni volta che si affacciano al pubblico.
Ahinoi, sono fortemente reclamizzati, usano il linguaggio dei giovani, sposano lo slogan “green deal” di Ursula von Der Leyen, si dichiarano gretini e gretine, celebrano in piazza i Fridays for Future, si fanno sentire e per questo, e non solo per questo, risultano vincenti.

Come si dice, fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce. Questa Italia virtuale rappresenta i valori che cadono e cadendo fanno tanto rumore.

L’Italia dei “poveri milionari”

Questa Italia è come un fiume carsico. Cammina e trascina con se una parte del Paese che conta. E’ l’Italia della corruzione, dell’evasione. Se è vero come asseriva durante il primo governo Conte il vicepremier nonché ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi Di Maio, che l’evasione era arrivata alla cifra astronomica di euro 300 miliardi, quasi il 16% del prodotto interno lordo ma anche se fosse di soli 100 miliardi di euro come aveva corretto allora la Commissione del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), nulla cambia e non c’è da stare allegri.

Solamente, come al solito, vige la legge “forti con i deboli e deboli con i forti”. Il governo Conte 2 ha preso di mira i piccoli imprenditori, i consumatori ed i pensionati. Il conto delle tasse in Italia per i giganti del web e della sharing economy, Amazon e Google, inerente al 2018 ammontano ad appena 14 milioni di euro. Le tasse pagate da Facebook non sono pervenute, però si sa che per il 2017 il colosso web avrebbe pagato la vergognosa cifra di 120 mila euro.

Quale lotta, a quali evasori? Si cercano quelli sconosciuti ma guai a nominare gli intoccabili

Lo scorso 9 luglio il Tribunale di Roma ha decretato che “I gestori di slot machine sono obbligati, al pari dei concessionari, a versare la quota della tassa di euro 500 milioni prevista dalla legge di stabilità 2015 per la filiera degli apparecchi da gioco”. Attualmente all’appello mancano circa 110 milioni di euro. Chi è che s’incarica di recuperarli?

Alla fine è il caso di dire, c’è l’Italia dei poveri, che poi siano belli o brutti poco importa. Quello che si sa di certo è che la loro povertà è brutta che più brutta non si può. Pochi sanno bene dove vivono, quanti sono, come campano, di che cosa vivono.

I politici si ricordano di loro solamente durante i comizi elettorali. Parlano dei poveri con voce rotta e qualche lacrima d’occasione.

La sceneggiata convince e il deputato di turno guadagna consensi

Si promette di tutto: lavoro, casa, sussidi, asili nido, buoni da spendere a piacere, felicità, benessere e giù con le promesse, tanto promettere non costa nulla.

Una volta eletto però, che nessuno si azzardi ad avvicinare quel politico, prima ed innanzi tutto deve sistemare la sua situazione, poi quella dei suoi cari, degli amici e degli amici degli amici. Ci si deve rassegnare, Montecitorio non è più lo stesso. A Montecitorio la voce della periferia non riesce ad arrivare, non arrivano le frequenze dei quartieri dell’ombra, le periferie sono rimaste sole e da tutti dimenticate.

”È inutile chiamare, non risponderà nessuno – Soli, mangiando un panino in due – Soli, il mondo chiuso fuori con il suo casino”. Caro Adriano, le tue sono parole profetiche, sono frasi d’amore per la bella. Non fa niente, il povero della periferia se ne appropria per gridare la sua solitudine, il suo abbandono, sperando che qualcuno lo ascolti.




Harry e Meghan si sfilano dagli obblighi della famiglia reale

I due rinunciano al loro status per avere più autonomia finanziaria

Harry e Meghan hanno deciso di rinunciare al loro “ruolo senior” di membri della famiglia reale britannica per avere maggiore “autonomia finanziaria” nelle loro attività pubbliche e di beneficenza. Lo rende noto Buckingham Palace confermando le anticipazioni del Sun anche sull’intenzione dei duchi di Sussex di dividere nel prossimo futuro il loro tempo “fra il Regno Unito e il Nord America”. La decisione è stata ufficialmente approvata dalla regina.

«Dopo molti mesi di riflessione e discussioni interne, abbiamo scelto di fare una transizione quest’anno, iniziando a ritagliarsi un nuovo ruolo progressivo all’interno di questa istituzione. Intendiamo fare un passo indietro come membri “senior” della famiglia reale e lavorare per diventare finanziariamente indipendenti, pur continuando a sostenere pienamente Sua Maestà la Regina», scrivono in una nota alla famiglia reale Harry e Meghan. E ancora: «Ora abbiamo in programma di bilanciare il nostro tempo tra il Regno Unito e il Nord America, continuando a onorare il nostro dovere nei confronti della Regina, del Commonwealth e dei nostri mecenati.




Polizie Locali del Lazio in festa a Marino per San Sebastiano: 19 e 20 gennaio 2020 il motoraduno, esibizione delle fanfare degli alpini e dei bersaglieri e… tanto altro

Ricco programma di festeggiamenti: dal motoraduno delle forze di polizia, all’esibizione della fanfara degli Alpini e della fanfara dei bersaglieri di Roma, l’inaugurazione della bandiera del corpo della Polizia Locale di Marino che compie 150 anni, fino alle celebrazioni istituzionali e religiose

Sarà una due giorni di festa ed esibizioni aperte al pubblico per la Polizia Locale dei comandi del Lazio, quella organizzata a Marino, nel cuore dei Castelli Romani, dall’Associazione Polizia Locale comandi del Lazio in occasione del santo patrono del corpo, San Sebastiano, nei giorni di domenica 19 e lunedì 20 gennaio 2020, con la collaborazione del Corpo di Polizia Locale di Marino ed il patrocinio dell’Amministrazione comunale.

Tantissime le iniziative celebrative sia per l’annuale festa, giunta alla sua 32esima edizione dell’associazione, sia per la ricorrenza dei 150 anni dalla costituzione del Corpo della Polizia Locale di Marino, nate come “guardie municipali”.

Il programma di domenica 19 gennaio

I festeggiamenti inizieranno domenica 19 gennaio, in località Santa Maria delle Mole, che sarà “invasa” dal rombo di decine di moto delle Polizie Locali (hanno confermato la loro presenza i comandi di Roma, Latina, Frosinone, Ariccia, Ciampino, Fondi, Genzano, Pomezia, Velletri e tre comandi dell’Abruzzo come Francavilla a mare, Sant’Omero e Nereto, in attesa di ulteriori conferme) delle altre forze di polizia (Polizia di Stato, Carabinieri, Associazione Polizia di Stato) e di diversi motoclub, le quali, insieme a tutti i motociclisti amici delle donne e degli uomini in divisa, si ritroveranno alle 8.30 all’ex Palaghiaccio su Via Appia Nuova per arrivare – dopo aver percorso le strade dei castelli romani, transitando per il Lago di Castel Gandolfo, Via dei Laghi, Ariccia, Albano Laziale e la Via Appia – in Largo Sciotti, dove rimarranno in mostra per la cittadinanza dalle ore 10.30 alle 12.30 circa, insieme ad alcune eccellenze delle Polizie Locali del Lazio.

Al termine del motoraduno, dopo il pranzo sociale, il corteo arriverà nel centro della città di Marino, in Piazza San Barnaba, dove alle ore 15 il gruppo SAF dei Vigili del Fuoco stenderà il tricolore accompagnato dalle note della Fanfara degli Alpini, che si esibirà per tutta la cittadinanza. Al termine, le autorità inaugureranno la mostra dei 150 anni della Polizia Locale di Marino, e verrà inaugurata la bandiera celebrativa del corpo.

All’interno sarà possibile ammirare le opere realizzate dagli studenti dell’IIS Amarai Mercuri di Marino, oltre 30, dedicate ai 150 anni della Polizia Locale di Marino, tra le quali le tre selezionate come migliori.

Lunedì 20 gennaio: gli eventi in programma il giorno di San Sebastiano

Lunedì 20 gennaio, giorno di San Sebastiano martire, patrono degli ufficiali ed agenti di Polizia Locale d’Italia, avrà luogo la tradizionale festa del corpo, con alle ore 15 il momento istituzionale presso la sala consiliare di Marino, a Palazzo Colonna, ove oltre ai saluti da parte delle autorità, verranno consegnati alcuni encomi ad ufficiali ed agenti che si sono contraddistinti con attività operative di eccellenza nel corso dell’anno 2019 nei territori del Lazio.

Successivamente, alle ore 16.30 in Piazza della Repubblica si esibirà la fanfara dei Bersaglieri di Roma, mentre nella sala Lepanto si potrà ammirare l’esposizione delle opere artistiche realizzate dall’Istituto d’arte di Marino. Alle ore 18 inizierà il momento solenne dei festeggiamenti, con la messa officiata dal Vescovo, al termine della quale un corteo si recherà presso il monumento dei caduti di guerra ed ai caduti in servizio a deporre una corona di alloro.

I festeggiamenti saranno poi conclusi con la cena conviviale, dove oltre duecento tra ufficiali ed agenti di decine di comandi del Lazio avranno modo di confrontare le loro esperienze e di trascorre una serata insieme.

Un programma di festeggiamenti ricco, dove le Polizie Locali del Lazio festeggiano la loro ricorrenza e invitano tutta la cittadinanza di Marino e dei comuni del Lazio a partecipare.




Al “King of Paparazzi” Rino Barillari la tessera d’onore dell’ANCRI

Tagliente: “Ha fissato oltre mezzo secolo di storia del nostro Paese con le immagini dei fatti più dolorosi e i più belli, dalla dolce vita ai grandi personaggi passando per gli anni di piombo, la mafia, i sanguinosi fatti di cronaca, sempre tenendo al centro della scala dei valori il rispetto della persona”.

Al termine della cerimonia celebrativa della Festa del Tricolore, organizzata presso la Scuola Superiore di Polizia dall’Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (ANCRI), il presidente del sodalizio Tommaso Bove e il delegato ai rapporti istituzionali, prefetto Francesco Tagliente, hanno consegnato al re dei paparazzi Rino Barillari, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, la tessera di socio onorario dell’ANCRI.
Il suo impegno sociale è sintetizzato nella motivazione del riconoscimento. “Con il suo ironico motto ‘La guerra è guerra’, Rino Barillari ha fissato oltre mezzo secolo di storia del nostro Paese con le immagini dei fatti più dolorosi e i più belli, dalla dolce vita ai grandi personaggi passando per gli anni di piombo, la mafia, i sanguinosi fatti di cronaca tenendo al centro della scala dei valori il rispetto della persona. Ricoveri ospedalieri, costole rotte, coltellate, minacce e macchine fotografiche fracassate non lo hanno fermato. Con la sua tenace e vulcanica attività continua a regalarci la fotocronaca dei suoi servizi esclusivi”.
Alla cerimonia Celebrativa del Tricolore sono intervenuti il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Franco Gabrielli, i Vicecapi della Polizia Antonio De Iesu e Alessandra Guidi, i prefetti Maria Teresa Sempreviva e Angelo Sanna, i Dirigenti Generali della Polizia di Stato Armando Forgione, Maria Luisa Pellizzari, Francesco Messina, il Questore di Roma Carmine Esposito, i rappresentanti dei Capi di Stato Maggiore dell’Esercito Gen. Vasco Angelotti, della Marina Contrammiraglio Cesare Fanton, dell’Aereonautica Col Gianfranco Monteleone e dei Comandi Generali della Finanza Col Paolo Campagnone,
Presenti anche l’ex Comandante generale della Guardia di Finanza Giorgio Toschi, Generale di Squadra Aerea (r) Settimo Caputo Settimo Caputo, l’ex Sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa Generale Domenico Rossi, l’ex Ambasciatore Claudio Bisogniero, i passati direttori del Cerimoniale di Stato Ilva Sapora e Eugenio Ficurilli
L’ANCRI ha visto una nutrita partecipazione di soci, in rappresentanza delle 75 delegazioni italiane e 18 estere, guidati dal presidente Tommaso Bove e dai Vicepresidenti nazionali Domenico Garofalo e Francesco Graziano.
Sono intervenuti inoltre il Prof. Alberto Villani, Osvaldo Bevilacqua e la telegiornalista Dania Mondini che ha fatto una interessantissima intervista sui sessant’anni di scatti al “The king of paparazzi” Rino Barillari.
Grandi emozioni da parte della inseparabile Antonella Mastrosanti e da parte degli amici di sempre come Piero Lepore titolare dell’Harry’s Bar di Via Veneto, il tenore Francesco Grollo, Nicola Colucci e Antonietta Greco, Maria Teresa Magrini con figlie Eliana e Irene Tagliente.




Città di Valmontone, il torneo di Natale “casalingo” per la Scuola calcio è stato un successo

Valmontone (Rm) – La Scuola calcio del Città di Valmontone non si è fermata nemmeno sotto le festività natalizie. La società del presidente Massimiliano Bellotti ha organizzato un torneo dedicato alle categorie del settore di base che ha riscosso grande successo di partecipazione e tanti apprezzamenti dalle società ospitate. Tra queste hanno risposto presente (con una o più selezioni) Colleferro, Cynthia, Città di Anagni, Olevano Romano, Sporting Ariccia, Rocca Priora, Polisportiva Paliano, Semprevisa Carpineto, Vjs Velletri, Labico, Atletico Lariano, Vis Artena, Energy San Cesareo, Veliterna Juventus Sport e Vivace Furlani Grottaferrata. Ovviamente ai nastri di partenza c’erano anche le varie squadre del Città di Valmontone che si sono ben comportate, anche se il valore del risultato a questi livelli ha sempre un peso specifico relativo. Un gruppo lepino si è messo particolarmente in evidenza, vale a dire quello dei 2011 allenati da mister Raffaele Luciano che tra l’altro ha curato in prima persona gli aspetti organizzativi della manifestazione assieme al responsabile della Scuola calcio Claudio Colonna: “Siamo contenti del comportamento del gruppo 2011 e di tutte le nostre squadre – dice Luciano – Con i miei ragazzi siamo riusciti ad arrivare alla finale della manifestazione contro la Vis Artena vincendo ai calci di rigore dopo l’1-1 dei tempi regolamentari. Questo è un gruppo numeroso che ovviamente presenta una preparazione disomogenea, ma che sta crescendo in maniera promettente”. L’allenatore parla con soddisfazione anche dell’aspetto organizzativo dell’intera manifestazione: “La cosa più importante era il divertimento dei piccoli calciatori e da questo punto di vista abbiamo avuto tanti riscontri positivi. Per il nostro club è stato un impegno notevole, ma la buona riuscita ci spinge a tornare ad organizzare eventi di questo tipo anche nel prossimo futuro, ovviamente cercando di migliorare alcuni aspetti”.
A proposito di tornei, ha vissuto un’esperienza particolare il gruppo dei 2008 dei tecnici Labaro, Fanfoni e Innocenzi che hanno partecipato al torneo internazionale “Viesse Cup” che si è disputato in provincia di Napoli tra Torre Annunziata e Sant’Anastasia.




Real Valle Martella (calcio, II cat.), Abate è chiaro: “Il secondo posto? Sarebbe un fallimento”

Zagarolo (Rm) – E’ iniziato con un brutto scivolone l’anno nuovo della Seconda categoria del Real Valle Martella. La squadra del presidente Daniele Imola è stata sconfitta per 3-0 nell’anticipo contro il Città di Fiuggi, un match storto che mister Andrea Abate commenta senza cercare alibi: “E’ vero che dopo dieci minuti siamo rimasti in dieci per l’espulsione del nostro primo portiere Mattogno e che nel secondo tempo siamo rimasti pure in nove per il rosso all’altro estremo difensore Bucarini, ma la prestazione della squadra non è stata buona e probabilmente avremmo perso anche in undici contro undici. L’unica notizia positiva è arrivata dai risultati delle dirette concorrenti che, Colle di Fuori a parte, non hanno vinto”. Il tecnico prova a dare una spiegazione al black out di sabato scorso: “Purtroppo non ci siamo potuti allenare benissimo sotto le festività natalizie e in generale credo che il comitato regionale avrebbe fatto meglio a far riprendere il campionato di Seconda categoria dal prossimo fine settimana. Inoltre noi soffriamo molto le gare al sabato per le difficoltà di avere tutti gli effettivi a disposizione, ma ora dobbiamo guardare oltre”. E cioè al primo match casalingo del 2020 in programma domenica a Monte Compatri contro il Città di Cave: “Una squadra giovane e sicuramente valida. A livello di rendimento non sono stati sempre continui, ma sarà indubbiamente una partita complicata come tutte quelle di questo girone” avverte Abate che parla in maniera chiara degli obiettivi stagionali del Real Valle Martella: “C’è poco da parlare, arrivare secondi sarebbe un fallimento: abbiamo un organico forte, ma tutti dobbiamo dare qualcosa in più per centrare l’obiettivo”. L’allenatore è al terzo anno con la società di Daniele Imola: “Col presidente c’è un’amicizia che dura da tempo: assieme siamo saliti dalla Terza categoria e ora stiamo provando a fare un ulteriore salto” conclude Abate.




Virtus Divino Amore (calcio, I cat.), inizio 2020 da urlo. Tovalieri: “Pesante vittoria col Nettuno”

Roma – La Prima categoria della Virtus Divino Amore ha aperto il suo 2020 con una vittoria molto importante sul Nettuno secondo della classe che ora è distante appena tre punti (con i capitolini che hanno una gara da recuperare). La squadra dei tecnici Fabio Petruzzi e Andrea Fagiolo ha vinto 1-0 grazie al settimo sigillo stagionale dell’attaccante classe 1990 Simone Tovalieri, andato a bersaglio nel corso della prima frazione: “Abbiamo giocato un primo tempo molto buono – racconta il match winner – Prima e dopo il gol abbiamo avuto altre occasioni importanti e pure in avvio di secondo tempo siamo stati pericolosi. Nella parte finale siamo un po’ calati e poi il Nettuno, che è sicuramente un’ottima squadra, si è buttato in avanti alla ricerca del pareggio. E’ stato molto bravo il nostro portiere De Biase (al debutto stagionale, ndr) nel parare il calcio di rigore del possibile pareggio agli avversari, ma credo che alla fine la nostra vittoria sia stata meritata”. Per lui, dopo un inizio non semplice, è arrivato un altro gol pesante: “Sto trovando la condizione migliore e ora sembra che anche il problema alla caviglia che mi trascino da un po’ di tempo non mi crei ulteriori problemi”. Da un big match a un altro per un inizio 2020 davvero “ad alta tensione” per la Virtus Divino Amore: “Domenica ospiteremo la capolista Vivace Furlani Grottaferrata che al momento è ancora imbattuta e che può contare su alcuni giocatori importanti come Fanasca – sottolinea Tovalieri – Hanno avuto un ruolino di marcia molto importante anche se nel primo turno del 2020 non sono andati oltre il pari sul campo del Real Marconi penultimo della classe. Noi abbiamo il morale a mille e siamo in un momento di grande convinzione: il calendario ci offre la possibilità di accorciare le distanze dalla vetta e faremo di tutto per provare a conquistare l’intera posta in palio. Come giudicherei un pareggio? Noi scendiamo in campo per vincere, poi un pari in una sfida così importante non sarebbe certamente uno scandalo. Ma come detto siamo fiduciosi di poter far bene anche domenica prossima” conclude l’attaccante.




Tc New Country Frascati (nuoto), Cordasco: “Il Trofeo Babel è stato utile per ripartire”

Frascati (Rm) – E’ iniziato prestissimo l’anno agonistico del settore nuoto del Tc New Country Frascati. I ragazzi del responsabile tecnico Daniele Tavelli e del suo “braccio destro” Davide Cordasco hanno partecipato dal 3 al 5 gennaio al “Trofeo Babel” nella omonima piscina romana in zona Infernetto. “Un test utile per smaltire qualche “eccesso natalizio” – sorride Cordasco – Un modo per ripartire in vista dei prossimi appuntamenti, ma devo dire che i ragazzi si sono allenati con serietà e costanza nel periodo festivo entrando in vasca perfino il 24 e il 31 dicembre”. Non sono mancate utili indicazioni anche a livello individuale dai circa venti atleti del club tuscolano (compresi tra la categoria Ragazzi e quella degli Assoluti) ai nastri di partenza della manifestazione: “Martina Cannone è stata sicuramente tra i più brillanti nella categoria dei Cadetti, ottenendo anche dei buoni piazzamenti nella sua specialità preferita del delfino. Positivo anche il comportamento di Simone Miron tra i Juniores, ma anche dell’Assoluto Gianmarco Gindre anche lui arrivato sul podio. A proposito di atleti della categoria maggiore, una buona risposta è arrivata pure da Elisa Fioravanti che quest’anno è rientrata nel gruppo agonistico dopo un periodo di pausa. Una decisione che aveva preso pure Simone Coccia all’inizio della stagione, poi il “richiamo della vasca” è stato troppo forte e da un mesetto è tornato anche lui a far parte del gruppo e nello scorso fine settimana ha gareggiato nella categoria Cadetti avvicinandosi ai suoi tempi migliori. Ma il comportamento in generale di tutti i ragazzi scesi in vasca è stato positivo, la strada è sicuramente giusta”. Un buon test per preparare al meglio i prossimi appuntamenti: “Nel week-end del 25 e 26 gennaio prossimo torneranno in vasca sia i grandi, presso la piscina di Pietralata, sia gli Esordienti A: è evidente che ci aspettiamo ulteriori buoni responsi” rimarca Cordasco.




Riforma tributaria, avvocato Lucarella su eliminazione di un grado di giudizio: “Serie perplessità. Ecco perché”

“Quale neo incaricato alla guida della Consulta Legale Nazionale di Asso-Consum esprimo perplessità, soprattutto sul piano giuridico, in merito alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe
Conte, recentemente riportate dalla stampa nazionale, in relazione all’idea di una riforma tributaria che elimini un grado di giudizio.
Quest’ultima idea di riforma contrasta fortemente con lo spirito di uno Stato di diritto; l’appello esiste nel nostro sistema giuridico, specie nel settore tributario, quale strumento di revisione delle decisioni di primo
grado, talvolta, ingiuste sia da un punto di vista procedurale che di merito.
E’ dato ufficiale del Ministero di Economia e Finanza che il contenzioso tributario a fine 2018, in termini statistici, ha registrato un meno 10,34% del numero complessivo delle controversie rispetto al 2017 (per un complessivo contenzioso nazionale di 373.685 cause pendenti).
Pertanto, voler modificare il processo tributario nell’ottica appena rappresentata, con molta probabilità non favorirà un sano rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini. A ciò si aggiunga che nei
primi 9 mesi del 2019 le commissioni tributarie provinciali e regionali hanno definito circa 160.000 ricorsi e che, in primo grado, la parte pubblica (cioè lo Stato) è riuscita a vincere quasi una volta su due (47,4% dei
successi), mentre il contribuente ha avuto ragione meno di una volta su tre (28,7%).
Sempre dati alla mano, in secondo grado le decisioni dei primi giudici subiscono un ribaltamento per un buon 32,6% contro il 49,5%; in Cassazione, nel 2018, la parte pubblica ha vinto più di due volte su tre nei
confronti del cittadino.
Dinanzi a questi dati ufficiali è difficile comprendere ove possa risiedere la ragione effettiva di una scelta di Governo così poco digeribile per i contribuenti italiani. Privare i cittadini di uno strumento così
importante per garantire l’effettiva difesa dei diritti non equivale, di contro, ad incamerare più soldi a titolo di imposte e tasse.
Tutt’al più ne aumenterà la percezione di soggiogamento di quei contribuenti ritenuti vessati e destinatari di atti amministravi-tributari illegittimi.
Spiace aver ascoltato una proposta del genere da parte di un Presidente del Governo come il Prof. Conte il quale dovrebbe vestire di diritto, sartorialmente parlando, l’azione del potere esecutivo e farne
essenza irrinunciabile.
Tuttavia, senza presunzione e pregiudizio alcuno, come Presidente incaricato della Consulta Legale Nazionale di Asso-Consum, proprio perché rappresento un organo consultivo di una delle poche associazioni riconosciute dal Ministero dello Sviluppo Economico (e perciò indirettamente dal Governo stesso), sarei curioso di comprendere l’intera portata dell’idea di riforma al fine di meglio apprendere la
tipologia degli eventuali bilanciamenti giuridici che si offriranno sul piatto legislativo: nella pratica reale, ho il timore che il costo effettivo relativo al sacrificio di diritti ed interessi legittimi dei cittadini sarà troppo più alto
rispetto alle ragioni di Stato.
Credo che una scelta di riforma, come quella accennata dal Prof. Conte, non possa prescindere dall’interazione giuridica che esiste ai più alti livelli di sistema: si considerino, ad esempio, la Convenzione
Europea dei Diritti dell’Uomo e la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.
Prima di tutto c’è, però, la Costituzione italiana la quale, pur non esplicitamente, riconosce l’impugnazione quale elemento essenziale di dignità stessa dello Stato di Diritto.
Non è certamente privando i cittadini di diritti e sistemi di garanzia a loro tutela che si posso ridurre i tempi di giustizia od aumentare il gettito fiscale; si genererebbe tutto l’effetto opposto: ulteriore sfiducia nello Stato democratico con progressiva degenerazione del rapporto di fedeltà e leale collaborazione tra Pubblico e Privato.
Occorrerebbe, piuttosto, semplificare il sistema tributario alla fonte e non a valle: una riforma della giustizia tributaria è improcrastinabile e non più differibile, ma non credo che eliminando un grado processuale si potrà ritenere di aver fatto una cosa giusta e socialmente utile per le sorti della società italiana per quanto, in realtà, significativa per le casse dell’erario statale.
Una riforma tributaria necessita sempre di molta attenzione perché si mettono in gioco principi democratici delicati ed importanti: primi fra tutti la dignità del cittadino e la capacità di uno Stato di rispettare i dettati costituzionali oltreché la tutela dei diritti umani inviolabili”.

Presidente CLN Asso-Consum
Avv. Angelo Lucarella