Asd Judo Frascati: Di Stefano, Farina e Alivernini trionfano nel trofeo “Città di Massa Martana”

Frascati (Rm) – Un week-end di grandi soddisfazioni quello messo alle spalle dall’Asd Judo Frascati. Ben diciassette atleti tuscolani, seguiti dai maestri Nicola Moraci e Alessio Lepore, sono stati impegnati domenica scorsa a Todi nel trofeo internazionale “Città di Massa Martana” a cui hanno partecipato judoka di ben 77 società provenienti da tutta Italia. Una manifestazione molto importante aperta a tutte le classi: Esordienti A e B, Cadetti e Junior-Senior (che hanno gareggiato insieme). Davvero brillanti le prestazioni dei ragazzi dell’Asd Judo Frascati: Federico Maria Di Stefano (classe Senior, 60 chili) ha aggiunto l’ennesimo successo in un avvio di stagione che è stato eccellente dal punto di vista personale. L’atleta frascatano, infatti, ha vinto per ippon tutti i tre incontri disputati ed ha conquistato il suo terzo successo dall’inizio della sua ripresa agonistica. Non è stata da meno Veronica Farina, tornata a fare gare dopo un breve periodo di stop: anche per lei è arrivato un primo posto tra i Senior nella categoria dei 52 chili. Molto positivo anche il terzo posto di Alfonso Licenziato (primo anno Junior, 73 chili), che ha perso con il finalista del torneo al primo turno, ma che poi nel tabellone di recupero ha vinto quattro incontri per ippon conquistando una meritata medaglia di bronzo. Sul gradino più basso del podio anche Flavio Stoduto (Cadetti, 55 chili) che ha vinto tre incontri, compresa la finale per il bronzo disputata contro il compagno di società Alessio Mariotti (buon quinto). Nella stessa classe dei Cadetti va segnalato pure il discreto settimo posto di Flavio Favorini (66 chili). Ottimi riscontri anche dalle categorie dei più piccoli: negli Esordienti B vanno evidenziati i secondi posti di Simone Antonelli (46 chili) e Niccolò Perotti (40), ma anche il terzo di Matteo Karol Cusano (60), vincitore di tre incontri. Nella medesima classe da ricordare pure i quinti posti di Flavio Gallozzi (40) e Tommaso Fioranelli (55) e il settimo di Jacopo Quartucci (36). Negli Esordienti A, invece, il risultato migliore è stato quello della bravissima Sara Alivernini, oro nei 48 chili. Notevoli anche le prestazioni di Amy Simbi (52 chili) e Rocco Caramoni (36) che si sono piazzati al secondo posto e quella di Andrea Paciotti (60 chili) che ha chiuso terzo. Da segnalare nella stessa classe il quinto posto di Federico Tallini (36). L’Asd Judo Frascati, pur non avendo una rappresentativa numerosa come altri club, si è piazzata ad un ottimo quarto posto nella classifica per società.




Sistema elettorale maggioritario, la Corte costituzionale dice no al referendum leghista

Il referendum sul sistema elettorale maggioritario è stato dichiarato “inammissibile” dalla Corte Costituzionale, che lo scorso giovedì 16 gennaio si è espressa, dopo otto ore di camera di consiglio.

Il referendum era stato proposto dalla Lega e sostenuto anche da otto Consigli regionali, fra cui quello ligure, con il presidente Giovanni Toti in testa.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 23/01/2020

Il referendum mirava a
proporre ai cittadini di esprimersi a favore o contro l’abrogazione delle norme
sulla distribuzione proporzionale dei seggi elettorali.

La Corte ha motivato il
respingimento del referendum per una “assorbente ragione dell’eccessiva
manipolatività del quesito referendario”.

Una decisione che ha
scatenato le ire del leader leghista Matteo Salvini, che ha chiaramente parlato
di una “difesa del vecchio sistema, con Pd e 5 Stelle che restano attaccati
alle poltrone”.

Il ministro delle Riforme
Federico D’Incà ha subito annunciato che il Governo andrà avanti “per superare
il Rosatellum e dare al paese una legge elettorale proporzionale con soglia
alta”.

E il proporzionale trova
soddisfatti anche il pentastellato Luigi Di Maio e il segretario del Pd Nicola
Zingaretti. Per Giovanni Toti, invece, la decisione della Corte Costituzionale,
“ci riporta indietro alla Prima Repubblica, in quanto con il sistema
maggioritario, gli elettori avrebbero finalmente potuto scegliere i propri
parlamentari, le alleanze, il Governo del Paese prima del voto”. Ora, sempre
secondo Toti, “il rischio è che la maggioranza parlamentare voti una legge
proporzionale, che ci riporterà alla Prima Repubblica, consentendo ai partiti
di accordarsi dopo il voto, alle spalle dei cittadini, mandando a Roma una
serie di raccomandati, senza nessuna esperienza sul territorio”.




Anguillara Sabazia, dimissioni Vicesindaco Galea. Serami (FdI): amministrazione 5 stelle ai titoli di coda

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Sulle dimissioni della Vicesindaco di Anguillara Sabazia, Sara Galea, protocollate ieri in Comune, che hanno assistito alla immediata nomina, da parte della sindaca Anselmo della nuova Vicesindaco Viviana Normando, arriva un primo commento politico da parte del portavoce locale di Fratelli d’Italia Enrico Serami.

“Con le dimissioni del vicesindaco M5S di Anguillara – dichiara Serami – si certifica l’arrivo al capolinea della più sgangherata amministrazione che la città potrà mai ricordare. Al netto delle motivazioni private e personali che hanno portato il Vicesindaco Gàlea a rassegnare le proprie dimissioni e al quale vanno gli auspici di buona fortuna, non possiamo esimerci dall’analizzare le conseguenze, tutte politiche, che tali dimissioni producano e produrranno nei prossimi giorni per la nostra Città.

Apprendiamo da organi di stampa – L’Osservatore d’Italia Ndr. – infatti, dell’immediata sostituzione della Gàlea con l’assessore Viviana Normando sin qui delegata al Centro Storico, alla Cultura, al Turismo, alla Biblioteca, alle Relazioni Internazionali, alla Pace e ai Diritti Umani (sic!).

E’ banalmente evidente a tutti – prosegue il portavoce di FdI – che si possa motivare la “promozione” sul campo di un “tecnico” al ruolo più politico che esista in un’Amministrazione Comunale, dopo quello del Sindaco, solo che per i meriti, le capacità e gli incontrovertibili risultati ottenuti. E che importa però, se ai più (ed anche a voi névvero?) sfuggano.

Abituati ormai alle stramberie politiche ed amministrative che pendono sui cittadini di Anguillara grazie alle magnifiche gesta dei 5Stelle e nella speranza che un qualche barlume di coscienza alberghi ancora negli animi dei Consiglieri di maggioranza quanto nella certezza che anche l’ultimo spettacolo di “pantomima politica” al servizio dei vecchi e stantii giochi di potere Anguillarini sia finito, con la mesta consapevolezza di chi sa riconoscere l’attaccamento alla poltrona l’unico vero collante di un “improvvisato carrozzone” di prestati alla politica chiediamo, a nome della maggioranza reale della Città: le DIMISSIONI IMMEDIATE DEL SINDACO e dei suoi seguaci, al fine di portare Anguillara, il prima possibile, a nuove elezioni che la consegnino, finalmente, ad una Amministrazione che sappia guidarla in un difficile percorso di rinascita sociale culturale ed economica che parta da subito dalla ricostruzione di una comune coscienza popolare, di un comune spirito di appartenenza e di Comunità attraverso una sana visione politica a supporto di limpide capacità amministrative sin qui colpevolmente assenti.

Il nostro appello principale però, non può che andare a tutti i Cittadini di Anguillara: abbiate pazienza, – conclude Serami – saprete e sapremo di nuovo dare ad Anguillara un’Amministrazione capace di farla tornare a pensare in grande”.




Formello: schiaffi, urla e offese. Arrestate due maestre di una scuola d’infanzia

Formello (RM)– Nella serata di ieri i Carabinieri della Compagnia Roma Cassia hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa – su richiesta della Procura della Repubblica di Tivoli – dal G.i.p. del locale Tribunale, dott. Aldo Morgni.

Da ieri due educatrici di una scuola dell’infanzia di Formello sono agli arresti domiciliari per maltrattamenti ai danni di numerosi alunni. Le insegnanti, come ricostruito dal Gip, sono gravemente indiziate di una serie di violenze, fisiche e psicologiche: schiaffi, urla e offese verbali, all’interno delle aule scolastiche, che hanno condizionato la vita dei bambini loro affidati.

Le indagini sono state avviate dai carabinieri della stazione carabinieri di Formello a seguito delle segnalazioni di alcuni genitori, visibilmente preoccupati per alcuni gravi eventi che avevano coinvolto i loro figli, tanto che alcune delle giovani vittime avevano replicato, nella loro quotidianità insulti ed atteggiamenti visti a scuola. Alcuni di loro, inoltre, avevano paura di frequentare le lezioni, palesando il grande stato di stress cui erano stati sottoposti nel corso del tempo.

Le intercettazioni audio-video, autorizzate dal Gip, hanno documentato in pochi giorni i metodi violenti e le punizioni esemplari verso i bambini.

Si è deciso di non diffondere le immagini delle violenze, pur oscurando i volti, per rispettare la dignità delle giovani vittime.

Le indagini sono state svolte in tempi rapidissimi per porre immediatamente fine ai maltrattamenti; la richiesta di applicazione della misura cautelare è stata esaminata (e accolta) dal Gip del Tribunale di Tivoli in tempi brevissimi.

Ancora una volta si è dimostrato, nel circondario di Tivoli, che le denunce dei cittadini fiduciosi nell’azione della magistrature e delle forze dell’ordine, specificamente dell’Arma dei Carabinieri cui va fatto un plauso per la professionalità e sensibilità dimostrata, consentono di interrompere gravi azioni criminose.




Roma, traffico di droga a Borghesiana: 13 arresti

FRASCATI – Dopo i 16 arresti al Trullo, Monteverde e Montespaccato della scorsa settimana e i 21 arresti a S. Basilio di lunedì scorso, una terza operazione antidroga, nell’arco di soli 10 giorni, è in corso dalle prime luci dell’alba nella Capitale, questa volta nel quartiere de la Borghesiana ad opera dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma.

I militari stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 13 persone (tra cui una donna), appartenenti ad un’organizzazione criminale dedita al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

L’indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frascati, ha permesso di accertare l’esistenza di un’importante piazza di spaccio, capeggiata da un soggetto di origine calabrese, ma residente a Roma da diversi anni, organizzata in turni di lavoro con vedette, e capace di assicurare la fornitura della cocaina nel corso delle 24 ore grazie alla continua presenza di pusher che, previo contatto telefonico, assicuravano la consegna della sostanza stupefacente. Perquisizioni sono tuttora in corso con il coinvolgimento di circa 100 Carabinieri, coadiuvati da unità cinofile e da un elicottero dell’Arma.

Le indagini, condotte dal dicembre 2015 al novembre 2018, dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Frascati, hanno permesso di individuare l’esistenza di un’organizzazione formata da soggetti italiani dediti alla gestione del traffico di droga, in particolare cocaina, all’interno del quartiere Borghesiana, situato a sud est della capitale.

Il sodalizio delinquenziale, sito nel citato quartiere, era capeggiato da un 55enne, di origine calabrese, ma residente a Roma da diversi anni, il quale, coadiuvato anche da parenti, era riuscito ad assicurare una forma di controllo capillare all’interno dell’intera borgata. Le indagini, grazie anche all’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno consentito di individuare i vari pusher e di cristallizzare le diverse compravendite di cocaina, nonché di individuare il fornitore del gruppo in un 43enne romano, cognato del promotore, residente nel quartiere di Tor Bella Monaca.

Gli arresti odierni rappresentano l’epilogo di una lunga e complessa indagine che ha permesso di accertare l’esistenza di un’importante piazza di spaccio, nata oltre dieci anni addietro, organizzata in turni di lavoro con vedette, e capace di assicurare la fornitura della cocaina nel corso delle 24 ore grazie alla continua presenza di pusher che, previo contatto telefonico, assicuravano la consegna della sostanza stupefacente all’interno del quartiere.

L’attività investigativa è stata resa particolarmente difficile dall’asfissiante controllo assicurato dai membri dell’organizzazione pronti a segnalare, di volta in volta, la presenza delle Forze dell’ordine all’interno del quartiere. A causa della costante presenza degli investigatori, il gruppo criminale è stato costretto a mutare le diverse modalità di cessione dello stupefacente. Infatti, i pusher, inizialmente consegnavano lo stupefacente all’angolo delle strade della borgata o all’interno di un parco pubblico mentre, successivamente, hanno proceduto all’affitto di alcuni appartamenti all’interno dei quali venivano fatti convergere gli acquirenti che ricevevano così la droga. I locali, dopo essere stati individuati dal sodalizio, venivano blindati con grate di ferro e fornite di un sofisticato servizio di videosorveglianza, capace di monitorare ogni movimento.

Le indagini hanno consentito di: accertare che l’illecita attività di spaccio degli stupefacenti avveniva quotidianamente, per l’interno arco della giornata e senza sosta con oltre 150 episodi giornalieri di spaccio di stupefacente, in particolare cocaina ed hashish; quantificare un volume di affari dell’organizzazione pari a circa 5.000,00 € giornalieri, con punte di 10.000,00 € nel fine settimana; arrestare in flagranza di reato di n.10 persone, resisi responsabili della violazione della legge sugli stupefacenti; rinvenire e sequestrare oltre 1 kg di cocaina, 160 gr di hashish e 5 gr di marijuana; sequestrare 35.000,00 €uro in contanti, provento dell’illecita attività di spaccio; deferire in stato di libertà di ulteriori 3 soggetti, per la violazione agli artt.74,73 d.p.r. 309/1990 e 110 c.p.; segnalare alla Prefettura di Roma, quali assuntori, n. 27 acquirenti.

Quella odierna è solo l’ultima delle importanti e recenti attività investigative condotte dai Carabinieri e dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, finalizzate alla disarticolazione di consolidati sodalizi criminali che, per anni, hanno gestito il traffico di sostanze stupefacenti nei quartieri della zona sud-est di Roma. Tali operazioni testimoniano la costante attenzione degli inquirenti sul fenomeno in atto e la capacità investigativa di monitorare, anche nelle fasi successive ad importanti indagini, le evoluzioni dei sodalizi criminali e di individuare, immediatamente, i nuovi vertici, al fine di stroncarne “sul nascere” qualsiasi tentativo di riorganizzazione.

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Piano bar e spettacoli di musica dal vivo, il permesso Siae non basta più: il direttore commerciale Soundreef spiega le nuove regole

Aperte nuove frontiere per gli operatori del settore musicale italiano dopo la sottoscrizione di un accordo, dello scorso 10 aprile, tra SIAE e SOUNDREEF-LEA.

Un accordo arrivato a seguito del recepimento della Direttiva Barnier e dopo alcune battaglie legali tra le due società riguardo la liberalizzazione dell’attività di intermediazione dei diritti d’autore.

A spiegare nel dettaglio come funziona oggi la procedura relativa la richiesta dei vari permessi per quei utilizzatori che operano nel settore della musica dal vivo, il Direttore commerciale della SOUNDREEF dr. Massimo Scialò.

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L’intervista di Chiara Rai al dr. Massimo Scialò Direttore commerciale della SOUNDREEF trasmessa a Officina Stampa del 23/01/2020

In Italia con il Decreto legislativo 35/2017, è stata infatti riconosciuta agli autori la libertà di scegliere l’organismo di gestione collettiva a cui affidare le proprie opere.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 23/01/2020

Un accordo che ha visto terminare dopo oltre un secolo il monopolio della
SIAE per la gestione dei diritti d’autore e che ha assistito quindi alla
nascita di SOUNDREEF, società di diritto anglosassone, che in Italia riscuote i
diritti d’autore dei propri associati attraverso l’associazione senza fini di
lucro LIBERI AUTORI EDITORI (LEA).

L’accordo, per quanto riguarda le esecuzioni musicali dal vivo, prevede l’obbligo
per gli organizzatori di munirsi di doppia licenza, SIAE e SOUNDREEF-LEA qualora
durante l’evento siano eseguiti brani del repertorio tutelato da SIAE e quelli del repertorio
tutelato da LEA-SOUNDREEF.

Ma il problema per gli organizzatori è quello di non poter sapere in anticipo cosa suoneranno i musicisti durante un evento

Non si può infatti prevedere durante una serata di piano bar, a titolo di esempio, se sarà suonato solo repertorio tutelato da SIAE oppure tutelato solo da SOUNDREEF/LEA o se tutelato da ambedue le società.

Molti brani musicali, infatti, sono tutelati sia da SIAE che da SOUNDREEF/LEA

Così come la famosa canzone cantata da Umberto Tozzi “Ti Amo” che è stata composta dallo stesso Tozzi iscritto SIAE insieme a Giancarlo Bigazzi il cui repertorio è tutelato da SOUNDREEF/LEA.

Così come altri brani che rappresentano dei veri e propri evergreen e che sovente si ritrovano nelle scalette musicali dei piano bar sparsi lungo la nostra penisola. Brani come “Gloria”, “I migliori anni della nostra vita”, “Almeno tu nell’universo”, “Quello che le donne non dicono” tanto per citarne alcuni, ma lista è molto più ampia ed è destinata a crescere esponenzialmente viste le ultime acquisizioni di grandi successi interpretati da celebri artisti come Laura Pausini, Vasco Rossi, Andrea Bocelli, Gianni Morandi, Ligabue, Francesco Renga, Eros Ramazzotti, Jennifer Lopez, Marco Masini, Gianna Nannini, Marco Mengoni, Robert Miles e molti altri.




Cancro, individuate cellule killer in grado di sconfiggere qualsiasi tipo di tumore

Alcuni ricercatori dell’Università britannica di Cardiff hanno individuato le nuove cellule immunitarie grazie alla tecnica che taglia e incolla il Dna, la Crispr. Queste cellule sono capaci di colpire a colpo sicuro ogni forma di tumore, risparmiando le cellule sane: si tratta delle nuove cellule immunitarie sulla cui superficie si trova un recettore potenzialmente in grado di riconoscere cellule tumorali di tipo diverso.

Si aprono dunque
“interessanti opportunità” per forme di immunoterapia
“globali” finora ritenute impossibili.

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Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 23/01/2020

Queste cellule killer
appartengono alla famiglia del sistema immunitario, i linfociti T, e grazie al
recettore che si trova sulla loro superficie, si riescono a distinguere le
cellule sane da quelle tumorali al punto da uccidere soltanto quelle cattive.

Nessuna discriminazione,
invece, per le cellule tumorali in generale: il recettore è in grado di colpire
tumori solidi e liquidi. I primi esperimenti condotti in laboratorio sono
interessanti: le nuove cellule T hanno dimostrato di riuscire a riconoscere e
uccidere i tumori di polmoni, pelle, colon, seno, ossa, prostata, ovaie, reni e
cervice uterina. In tutti gli esperimenti, inoltre, hanno aggredito
esclusivamente cellule tumorali, ignorando completamente quelle sane. Positivi
anche i risultati preliminari ottenuti nei topi modificati con cellule tumorali
umane e sistema immunitario umano.