Un “Killer per casa” al teatro Golden di Roma

Fino al 23 febbraio sul palcoscenico del Teatro GoldenStefano Pesce e Giorgia Wurth sono protagonisti di “Killer per casa”,  un’atipica commedia romantico-noir. C’è un doppio tradimento, un raggiro economico e un omicidio da consumare. 

Saranno in scena, diretti da
Massimo Natele, a fianco dei protagonisti, anche Paolo Gasparini e
Patrizia Casagrande
.

E tutto questo dà vita a una storia in cui il divertimento, la risata e la suspense vanno insieme a braccetto. 

Eleonora ha
scelto un lavoro molto particolare non tanto per passione quanto per
soldi, Ennio ha costruito una posizione con passione per arrivare anche a
far soldi, Marco è il classico amico che fa
rimpiangere i nemici, vista la sua propensione a sottrarre soldi.

Sono i nostri
tre protagonisti. E questa è una storia che racconta di come, anche
nelle situazioni più estreme, può sbocciare la complicità e che la vita,
da nera, può diventare rosa.

Ennio è un giovane imprenditore e il giorno del suo matrimonio scopre
che la Guardia di Finanza ha sequestrato i libri contabili delle sue
aziende e messo i sigilli a tutto, conti correnti compresi.

L’amico
di vecchia data Marco, che è anche il suo commercialista di fiducia,
prova a tranquillizzarlo dicendogli che ci penserà lui a sbrogliare la
matassa.

Nonostante le assicurazioni dell’amico, la situazione
precipita ancora di più quando Ennio scopre in modo del tutto fortuito
che la sua quasi sposa Paola lo tradisce proprio con Marco.

Distrutto
dagli eventi, disperato, devastato, Ennio decide di suicidarsi, ma
viene interrotto dalla nuova vicina di casa, Eleonora, che, nel più
tradizionale degli schemi, gli chiede un po’ zucchero. Si è appena
trasferita e si è dimenticata di comprarlo. Eleonora non tarda però a
rivelarsi uno spietato

killer professionista. Di fronte alla
signorile casa di Ennio c’è infatti un albergo di un certo rango e nella
stanza al secondo piano, secondo le informazioni a sua disposizione,
dovrà passare fra qualche giorno una persona speciale. Una persona che
dovrà essere fatta fuori.

Da quel momento in poi si sviluppa una vicenda ricca di colpi di scena, di attese snervanti, di piani portati a compimento e di piani che invece saltano, in un tourbillon che vedrà più di un finale a sorpresa.




Roma Cassia, accoltellano un uomo al collo: due arresti

CASSIA – Nella serata dell’11 febbraio 2020 un cittadino libico di 19 anni è stato accoltellato al collo all’esterno di un bar della zona Olgiata di Roma, da parte di due ragazzi della zona. Immediate le ricerche da parte del personale intervenuto sul posto che hanno consentito di appurare la dinamica dell’evento risalendo all’identità degli autori. A scatenare il folle gesto ci sarebbe stata l’intenzione di far pagare alla vittima le dichiarazioni rese, quale testimone, per un precedente reato, organizzando una vera e propria spedizione punitiva aggredendo la vittima a calci e pugni per poi colpirlo con un fendente al collo.

Un solo centimetro e non ci sarebbe stato nulla da fare per il ragazzo libico, trasportato d’urgenza al Policlinico Agostino Gemelli dove tuttora si trova sotto stretta osservazione.

Il personale della Polizia di Stato del Commissariato Flaminio è intervenuto sul posto per i primi accertamenti e, subito, sono partite le ricerche dei due autori.

Grazie alla completa e fattiva sinergia instaurata con i Carabinieri della Compagnia Roma- Cassia è stato possibile, dopo l’intera notte di ricerche, sorprendere i responsabili, di 19 e 27 anni, in due distinte abitazioni, poco lontane dal luogo del reato.

I due sono stati arrestati per tentato omicidio e condotti presso il carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Grosso giro di spaccio di droga a Monterotondo, Fonte Nuova, Mentana e Guidonia: 24 arresti

Questa mattina, i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno disarticolato una associazione per delinquere composta da 24 soggetti italiani (5 dei quali donne) in esecuzione di una Ordinanza di Custodia Cautela in Carcere disposta dal GIP del Tribunale di Roma, nell’ambito di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia.

L’indagine, avviata dai carabinieri nel settembre 2018, e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, riguarda un sodalizio criminale operante nei comuni di Monterotondo, Fonte Nuova, Mentana e Guidonia Montecelio, dedito alla detenzione e allo spaccio di stupefacenti del tipo cocaina e hashish.

Il sodalizio, mediante un’organizzazione stabile, ha continuato l’attività di spaccio rifornendo centinaia di assuntori, per l’intera durata dell’indagine, superando le difficoltà create dagli interventi repressivi dell’Arma operante, e sopperendo alle defezioni degli spacciatori arrestati in flagranza durante le indagini, con altre persone reclutate sul territorio. Ricorreva inoltre ad un violento sistema di recupero crediti nei confronti dei clienti insolventi: sono stati, infatti, ricostruiti episodi di estorsione, in un caso effettuati anche con l’uso di una pistola.

L’indagine ha anche permesso di ricostruire le attività di un ulteriore gruppo di spaccio, il quale si avvaleva della collaborazione di 5 pusher che spacciavano quotidianamente nei comuni di Guidonia Montecelio e Fonte Nuova.

Il volume di affari dei due gruppi criminali collegati tra loro si aggirava intorno alle 100 dosi di cocaina quotidianamente vendute, per un introito di circa €3000 al giorno.

Nel corso delle investigazioni, oltre ai 25 arresti in flagranza di reato, sono stati sequestrati kg. 5 di cocaina, kg. 1 di hashish, e € 4.550,00 in contanti.

In due episodi di arresti in flagranza i carabinieri hanno scoperto anche uno strano escamotage utilizzato dall’associazione per delinquere: occultavano ingenti quantitativi di stupefacente (1 Kg di cocaina per volta) in casseforti di cui i proprietari di casa compiacenti non possedevano né chiavi né combinazione per l’apertura, possedute e conosciute solo dal vertice dell’organizzazione.

Infine, nell’ambito del medesimo procedimento penale i Carabinieri di Monterotondo avevano già eseguito una misura di prevenzione con il sequestro di beni, in data 05.12.2019, disposto dal Tribunale di Roma – Sezione specializzata misure di prevenzione nei confronti del soggetto vertice dell’intera associazione per delinquere. Nella circostanza erano stati sequestrati 3 immobili siti in Mentana, Fonte Nuova e Amatrice (RI), 1 veicolo e 2 conti correnti per un valore complessivo di circa € 400.000.




Prescrizione, Renzi: “L’ex dj avrà mai letto il codice penale?”

“Quanto a Bonafede, che ci accusa di molestarlo (ma l’ex dj avrà mai letto il codice penale? Lo sa che la molestia è un reato?), noi auguriamo al Ministro buon lavoro. Gli diamo due mesi di tempo. Se le cose cambiano, bene. Altrimenti ci vediamo in Senato”. Così Matteo Renzi nell’e-news ribadendo che “sulla battaglia della giustizia giusta non molliamo perché è una questione di civiltà”.

Le ministre di Italia viva Teresa Bellanova ed Elena Bonetti non dovrebbero prendere parte al Consiglio dei ministri di questa sera. Lo si apprende da fonti di Iv. Bellanova è in queste ore impegnata in una visita istituzionale a Mosca ma l’assenza dal Cdm di questa sera, salvo ripensamenti dell’ultima ora, sarebbe anche un modo per ribadire la distanza sul “lodo Conte bis” che dovrebbe essere discusso in Cdm insieme alla riforma del processo penale, testo che Iv si è riservata di valutare.

IL PUNTO

Fallisce il tentativo dei renziani di sconfiggere i loro alleati di maggioranza sulla prescrizione. Non passa alla Camera il “lodo Annibali” per rinviare di un anno la riforma Bonafede: con 49 no e 40 sì M5s, Pd e Leu battono Iv e le opposizioni. Ma il dossier giustizia resta il più caldo per il governo. In Consiglio dei ministri giovedì notte è atteso il testo del “lodo Conte bis” ma fonti parlamentari di maggioranza lamentano di non averlo ancora visto: non è detto che il Cdm approvi già domani un disegno di legge, mentre prende quota una proposta di legge parlamentare.

Nel frattempo però in Senato si apre un fronte intercettazioni: Forza Italia tende una “trappola” alla maggioranza presentando in commissione un emendamento, che Iv potrebbe votare, per cancellare la riforma Bonafede. A via Arenula si tiene un vertice di maggioranza assai teso sul decreto sugli ascolti, che sarà in Aula la prossima settimana: si litiga sul testo e si prova a serrare le fila in vista della trappola di Fi. Ma Matteo Renzi sembra già spostare la sfida più in là: “Gli do due mesi per dare un segnale sulla prescrizione, poi ce la vediamo in Aula al Senato e lì – spiega ai suoi – non escludo niente, neanche la sfiducia a Bonafede”. Il premier Giuseppe Conte, che viene descritto assai irritato con i renziani, affronterà i ministri nel Cdm convocato per dare il via libera alla riforma del processo penale. Una riforma che, rimarcano 5s e Dem, mira ad abbreviare fino a un massimo di 5-6 anni i tempi dei processi. Ma i fari sono sulla prescrizione. Anche perché tra i Dem c’è chi, come Andrea Marcucci, spinge per trovare altri spazi di mediazione e “recuperare” i renziani: rinviare al secondo grado il blocco della prescrizione a Italia viva potrebbe andare bene.

“In coalizione è meglio trovare una soluzione”, apre da Iv Luigi Marattin. Ma Alfonso Bonafede chiude per ora la porta: “Non esiste alcun ‘lodo Conte ter'”, dichiara senza mezzi termini alla Camera. Sul ‘lodo Conte bis’, ovvero la modifica che fa scattare lo stop alla prescrizione dopo una condanna in primo grado e lo rende definitivo solo dopo una seconda condanna in appello, “si sta valutando il veicolo normativo migliore”, null’altro: se ne parlerà in Cdm. Tra i parlamentari di Pd e Leu si avverte nervosismo e qualche timore per come la mediazione raggiunta – che sperano ancora di migliorare in Parlamento – verrà tradotta in norma. Per sminare ancora in campo la mediazione potrebbe diventare non un disegno di legge del governo (i ministri Iv voterebbero contro o si asterrebbero in Cdm) ma una proposta di legge parlamentare. Anche se resta ancora la possibilità di presentare un emendamento alla proposta di legge del forzista Costa, che sarà votata la prossima settimana in commissione alla Camera. Si archivia intanto, dopo diversi rinvii, il “lodo Annibali” che puntava a rinviare la legge Bonafede: Iv vota con l’opposizione ma viene battuta di nove voti. Nessuna sorpresa, dice Renzi, che sa di poter incidere nei numeri a Palazzo Madama ma non a Montecitorio: “1-0 per i giustizialisti. Vediamo tra due mesi come finisce al Senato…”.

“Il 2-0 per Renzi sarà quando, votando con Salvini, farà cadere il governo? Non lo permetteremo”, ribatte il Dem Michele Bordo. La scena si sposta da subito al Senato, dove Fiammetta Modena (FI) presenta un emendamento al decreto sulle intercettazioni che introduce l’udienza di stralcio degli ascolti non rilevanti ma cancella anche la legge Bonafede. Se il presidente leghista della commissione Andrea Ostellari lo riterrà ammissibile, sarà votato, ma i voti di Iv sommati a quelli dell’opposizione sarebbero 12 contro i 12 di maggioranza e la norma non passerebbe. In Aula poi il decreto potrebbe essere blindato con la fiducia.

Il problema per la maggioranza è che sugli ascolti si sta litigando. Perché, spiega una fonte parlamentare, M5s spinge per aumentare le possibilità di pubblicazione delle intercettazioni e difendere l’uso dei trojan anche per i reati contro la Pa e anche Iv avrebbe poi presentato emendamenti sgraditi agli altri partiti. Nel vertice di maggioranza convocato a via Arenula sul tema si fa presto incandescente, anche se sul finale sembra arrivare una schiarita: è una corsa contro il tempo per non spaccarsi in commissione.




Palermo, spaccio ai giovani a Montepellegrino: un arresto

PALERMO: I Carabinieri della stazione Falde con l’ausilio del nucleo cinofili del capoluogo, nel corso di un servizio antidroga finalizzato alla repressione del traffico al dettaglio di sostanze stupefacenti tra i giovani, hanno tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio, D.F. g. 37enne palermitana, già nota alle forze dell’ordine.

Durante una perquisizione a casa della donna, in via Brigata Aosta nel quartiere Montepellegrino, i Carabinieri hanno rinvenuto dieci dosi di crack, pronte per essere immesse sul mercato, e 1260 euro in banconote di piccolo taglio ritenuti provento dell’attività illecita di spaccio.

Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e la sostanza stupefacente è stata inviata al laboratorio analisi per gli accertamenti di competenza.

L’arrestata è stata associata presso la casa circondariale Pagliarelli – Lorusso a disposizione dell’autorità giudiziaria.




Carmignano, sfruttamento manodopera: sequestrata azienda agricola gestita da cinesi

I Carabinieri della Stazione di Carmignano e della Squadra di Intervento Operativo del Battaglione di Firenze, avvalendosi del supporto qualificato della locale Polizia Municipale, personale dell’ASL, Stazione Carabinieri Forestale di Prato e personale dell’Ispettorato del Lavoro, hanno controllato una azienda agricola situata nei pressi di via Statale. In particolare, per quanto riguarda l’attività dell’Arma, al termine del controllo e di successivi accertamenti, i militari hanno denunciato all’autorità giudiziaria pratese due coniugi di origini cinesi titolari della ditta per impiego della manodopera clandestina e deposito incontrollato di rifiuti. L’accesso alla ditta ha consentito di accertare che erano stato impiegato un lavoratore irregolare. All’interno del terreno agricolo e delle serre è stato rinvenuto un considerevole quantitativo di rifiuti speciali (materiale in plastica di vario genere, batterie di autoveicoli, veicoli in stato di abbandono nonché veniva riscontrata una illecita combustione di rifiuti).

Il Nucleo CC Ispettorato del lavoro disponeva provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, comminando sanzioni amministrative per oltre 4000
euro. Il personale della Stazione Carabinieri Forestale di Prato sottoponeva a sequestro circa 200 confezioni di sementi abusivamente importati dalla Cina, privi della prescritta certificazione. La Polizia Municipale rintracciava, all’interno di una porzione della casa colonica, dieci cittadini stranieri regolari alloggiati a titolo oneroso dai coniugi sequestrando la parte dell’immobile poiché abusivamente adibita a struttura ricettiva. Sono stati sottoposti a sequestro 35.000 mq di terreno agricolo
oggetto di inquinamento.




Torre Angela Acds (calcio, Under 19 prov.), Polletta: “Tra un mese la situazione sarà più chiara”

Roma – L’Under 19 provinciale del Torre Angela Acds ha ricominciato con un bello slancio il suo cammino che d’ora in avanti non sarà più interrotto da altre soste se non da quella per le festività pasquali. La squadra di mister Daniele Polletta ha vinto con un roboante 6-0 sul campo del malcapitato Sporting San Cesareo, anche se la partita non è stata affatto scontata come sembra raccontare il risultato: “Alla fine del primo tempo il risultato era fermo sullo 0-0: eravamo molto frenetici e c’era troppa precipitazione nelle scelte, non eravamo fluidi nel gioco – spiega l’allenatore del team capitolino – Nella ripresa i ragazzi sono entrati in campo con un altro spirito e il gol di Trifici dopo dieci minuti ha messo la sfida in discesa. Poi sono arrivati la doppietta di D’Orazi e i gol di Middei (dopo un bello scambio a tre con Trifici e Fabrizio, ndr), dello stesso Fabrizio (che ha sfruttato l’assist con la “rabona” di D’Orazi, ndr) e infine di De Silvio (l’ultimo dei nei arrivi dicembrini a non aver ancora “timbrato” il cartellino, ndr). Un successo importante, ma ora dobbiamo già guardare alla prossima sfida”. Che vedrà l’Under 19 provinciale del Torre Angela Acds impegnata nel match casalingo con il Real Velletri: “Hanno quattro punti e sono penultimi, ma questa partita rappresenta una trappola: abbiamo tutto da perdere. Dobbiamo scendere in campo con la giusta concentrazione e ripetere il secondo tempo di San Cesareo”. Il girone rimane incertissimo anche se per Polletta “la situazione sarà più chiara tra un mese. Dopo il Real Velletri avremo tre gare molto delicate: lo scontro diretto sul campo del Morena capolista, l’incrocio con la Vivace Furlani Grottaferrata e infine l’altro match d’alta quota con la Magnitudo”. Polletta è comunque soddisfatto di come la squadra abbia lavorato in questo periodo “condizionato” da tante pause a singhiozzo: “In tal senso devo ringraziare i ragazzi, ma soprattutto i miei collaboratori che li supportano in maniera costante: il mio vice Daniele Platania, il preparatore atletico Luca Iantosca e il dirigente Giovanni Siciliani, senza dimenticare il preparatore dei portieri Giuliano Villa che “cura” da vicino gli estremi difensori dell’intero settore agonistico del Torre Angela Acds”.




Ssd Roma VIII (calcio, Under 17 prov.), Brunetti: “Coi ragazzi ci siamo scambiati una promessa…”

Roma – E’ da solo alla guida dell’Under 17 provinciale della Roma VIII dopo quasi due mesi. Ma Roberto Brunetti, inizialmente collaboratore tecnico del club capitolino, ha seguito da vicino tutto il percorso di stagionale di questo gruppo passato per le mani di mister Sebastiano Orto e poi per quelle di mister Dino Di Julio (che ha poi preso in consegna la Prima categoria della Roma VIII): “I ragazzi hanno mostrato indubbiamente dei progressi rispetto alla prima parte di campionato, ma hanno ancora qualche limite soprattutto di carattere mentale. Comunque io ho chiesto loro di promettermi una cosa e anche io ho promesso qualcosa a loro, ma rivelerò queste chiacchiere interne solo alla fine della stagione”. La sua Under 17 provinciale ha ripreso il cammino nel girone di ritorno con il 4-0 interno alla Virtus Pionieri: “Gli avversari, che si trovano nelle zone basse della classifica, si sono presentati purtroppo in dieci uomini per una serie di assenze, pur onorando l’impegno. Ai ragazzi, prima della gara, ho chiesto di tenere comunque alta la concentrazione e invece la squadra ha completamente sbagliato l’approccio alla partita: pur creando alcune occasioni, abbiamo pure preso dei rischi su qualche contropiede e comunque all’intervallo siamo arrivati sullo 0-0. Nella ripresa l’atteggiamento è stato nettamente diverso e sono arrivate le reti di Sciarillo, Trombetti, Pirisino e Giucci che ci hanno consentito di guadagnare altri tre punti importanti”. Per Brunetti la squadra ha le potenzialità per risalire ancora rispetto al quinto posto in classifica attuale: “Il gruppo lavora bene, è presente agli allenamenti e ha voglia di crescere: ogni tanto “stacca la spina” e questo le costa caro. L’obiettivo? E’ cercare di fare il massimo da qui alla fine, provando a sopravanzare qualche avversario che al momento ci precede”. Nel prossimo turno i capitolini avranno una sfida molto stimolante: “Saremo ospiti della Libertas Centocelle prima della classe – ricorda Brunetti – Una squadra che ha delle buone potenzialità, soprattutto nel reparto offensivo. Anche per noi, però, vale lo stesso. Credo che sia una partita da tripla, ma la cosa più importante sarà provare a giocare il nostro calcio anche in un campo molto difficile”.




Football Club Frascati, Marcelli: “Il lavoro di tecnica individuale per la Scuola calcio ha ottimi riscontri ”

Frascati (Rm) – Un’iniziativa che il Football Club Frascati ha fortemente voluto ad inizio stagione, tra l’altro senza alcun aggravio di costo per le famiglie dei piccoli tesserati tuscolani. Il responsabile della Scuola calcio Lorenzo Marcelli parla con soddisfazione del lavoro di tecnica individuale che è stato lanciato (appositamente per il settore di base) da settembre e che è stato affidato a mister Alessandro Rodo, già tecnico dell’Under 16 provinciale: “Abbiamo scelto lui perché è un uomo della società, un allenatore estremamente preparato sia dal punto di vista professionale che umano e per il rapporto che sa instaurare con i ragazzi sia dell’agonistica che della Scuola calcio: ha dato ampia disponibilità a portare avanti questo incarico in cui crediamo molto. Nella sostanza, due volte a settimana, mister Rodo è presente all’Otto Settembre in orario di Scuola calcio e a rotazione “prende da parte” tre o quattro bambini di uno dei nostri gruppi del settore di base. I ragazzi fanno con lui un lavoro di poco meno di un’ora totalmente basato sulla tecnica individuale, iniziando e finendo l’allenamento col resto del loro gruppo». Un’iniziativa originale che sta riscuotendo successo: “I nostri ragazzi possono “intensificare” il lavoro portato avanti secondo la metodologia studiata assieme all’As Roma (con cui il club dei presidenti Lopapa e Laureti ha avviato da quest’anno un rapporto di affiliazione, ndr) e velocizzare il loro processo di crescita, sfruttando anche quel momento di “allenamento praticamente personalizzato” che altrove fanno pagare a parte – rimarca Marcelli – Un servizio in più che vogliamo offrire ai nostri ragazzi e alle loro famiglie”. Non a caso, la Scuola calcio del Football Club Frascati è stata premiata qualche mese fa con la certificazione di “Elite” dal Settore Giovanile e Scolastico della Figc: anche e soprattutto per iniziative come queste che arricchiscono il bagaglio tecnico dei propri piccoli calciatori.




Rugby Frascati Union 1949 (Under 16/f), Di Cesare: “Giocare in serie A sarebbe un sogno”

Frascati (Rm) – Il Rugby Frascati Union 1949 è tra le pochissime realtà regionali (e non solo) ad avere tutte le selezioni giovanili oltre ad un primo XV che da questa stagione si sta cimentando nel campionato di serie A. Se l’Under 18 (che conta su diverse ragazze già nel giro della prima squadra) ha disputato un raggruppamento sul campo amico di Spinoretico domenica scorsa, l’Under 14 e l’Under 16 nel week-end precedente avevano vissuto una bella esperienza ad Orvieto. “Una trasferta che è servita ulteriormente ad amalgamare e compattare un gruppo già molto unito – specifica la dirigente Laura Scisciani – Nella prima parte di stagione abbiamo avuto buone prestazioni e risultati altalenanti, ma molte delle nostre ragazze sono all’inizio del loro percorso rugbystico e questo fa parte della loro formazione. A Orvieto, comunque, abbiamo potuto incrociare anche nuove avversarie come le squadre umbre e marchigiane oltre alle solite laziali, arricchendo l’esperienza delle nostre giovanissime”. L’Under 16, in particolare, rappresenta un potenziale “serbatoio” per la futura prima squadra: “Ci sono alcune ragazze interessanti e un paio in special modo sono già pronte per il salto, mi riferisco in particolare a Martina Cupperi (che ritroverebbe la mamma nel gruppo maggiore per una storia davvero particolare, ndr) e Giulia Di Cesare”. Proprio quest’ultima, pilone o tallonatore classe 2003, racconta come si è avvicinata al mondo del rugby: “Non conoscevo questa disciplina, poi tramite la scuola ho imparato ad apprezzarla e ho iniziato a giocare coi maschi dell’Arnold tre anni fa. La società romana ha un ottimo rapporto di collaborazione con il Rugby Frascati Union 1949 e così mi hanno indirizzato qui. Sulla possibilità di andare a giocare in serie A? Sarebbe un sogno, anche se da una parte mi dispiacerebbe lasciare un gruppo di compagne con cui ho legato tanto”. A proposito della squadra, la Di Cesare sottolinea come “il gruppo abbia fatto notevoli progressi rispetto all’inizio del campionato. Sarà molto complicato riuscire a centrare un posto nelle finali nazionali, ma cercheremo di dare il massimo sia in allenamento che in ogni raggruppamento da qui alla fine”. Infine l’8 marzo la società ospiterà un raggruppamento con tutte le categorie giovanili (Under 18, Under 16 e Under 14) e sta pensando di legare all’evento alcune iniziative per celebrare nel miglior modo la festa della donna.




Senato, via libera a processo Salvini: l’ex ministro “In tribunale rivendicherò quello che ho fatto, non da solo”

Con 152 voti il Senato ha dato il via libera al processo per Matteo Salvini sul caso Gregoretti. Tanti i senatori che hanno bocciato l’ordine del giorno di Forza Italia e Fratelli d’Italia, che fino all’ultimo hanno provato a salvare l’ex ministro dall’accusa di sequestro per i 131 migranti bloccati a luglio per 4 giorni sulla nave militare, prima di poter sbarcare ad Augusta.

Invano. Si chiude così una partita con un finale già scritto

Lo sa bene il leader della Lega. Parla in Aula un po’ a fatica e riconosce che contro di lui i “numeri della maggioranza sono evidenti” ma tiene il punto: “Ho fatto il mio dovere. La difesa dei confini nazionali è un sacro dovere”. E rilancia: “Se ci deve essere un processo, che ci sia”. Alza le mani il ‘capitano’ pronto ad affrontare il tribunale e chiede ai suoi parlamentari di non opporsi. Loro eseguono “per rispetto”: non partecipano al voto ed escono dall’Aula. L’esito definitivo arriva in serata: l’ordine del giorno si ferma a 76 ‘sì’, ma non bastano. Serve la maggioranza assoluta dei senatori ossia 160.

Numeri che il centrodestra non ha a Palazzo Madama (sulla carta sono in tutto 139). La maggioranza invece si compatta sull’ordine del giorno e in 152 lo respingono (si aggiungono due delle Autonomie). Dunque, senza nessun soccorso rosso (che non c’è stato nemmeno da Italia viva, come qualcuno sospettava), il caso Gregoretti finisce all’opposto di quello della Diciotti, stoppato un anno fa dal ‘no’ al processo, complice il sostegno del M5s allora alleato di Salvini. A proposito di ex alleati, l’ex vicepremier comincia l”arringa’ attaccando il governo assente. “Se c’è qualcuno che scappa oggi non è la Lega, ma tra i banchi del governo”. Gli scranni in effetti sono deserti ma alcuni sottosegretari sono seduti tra i colleghi di partito. La presidente Casellati puntualizza: “Non era prevista la presenza del governo”. Salvini va avanti, insiste che la sua è stata difesa della patria, altro che sequestro di persona. E annuncia che disobbedirà ai consigli dell’avvocato fidato Giulia Bongiorno. Lei che è pure senatrice, ci prova anche pubblicamente: “Salvini non si faccia processare” e ancora più accorato è l’appello all’Aula: “Siate liberi, coraggiosi e forti”, votando no al processo perché “non siamo azzeccagarbugli”.

Il leghista non cambia idea: “Lei ha ragione ma sono testone e stufo di impegnare quest’aula con il caso Diciotti, Gregoretti, Open arms e chissà quanti altri ne arriveranno”. Profetico, da Milano spunta la chiusura delle indagini sulla diffamazione nei suoi confronti dopo la querela di Carola Rackete, comandante della Sea Watch3. “E’ surreale”, osserva poi e finge ironia: “I processi li mettiamo in serie. Una speronatrice di motovedette militari italiane ha poco da insegnarmi”. Resta sulle sue anche dopo il voto: “Lo sapevo, ma sono tranquillo e orgoglioso di quello che ho fatto. Lo rifarò appena torno al governo”. Ma aggiunge: “In tribunale rivendicherò quello che ho fatto, non da solo” dicendo che non teme di non potersi ricandidare, in caso di processo.

In Aula perde la pazienza solo sui figli. “Mi spiace per loro, non per me” raccontando che il figlio gli ha mandato un messaggio con un ‘Forza papà”. Alcuni senatori allora protestano vociando, altri lo criticano apertamente: “Io i miei figli non li tiro in ballo per questioni di politica – attacca il capogruppo M5s Gianluca Perilli – La verità è che Salvini cerca l’ombrello del presidente del Consiglio”.

L’affondo più duro è del leader dei 5 Stelle: “Salvini è da mesi in stato confusionale”, dice Vito Crimi che ricorda: “Prima dice di volersi far processare, poi non vuole più, poi vuole di nuovo. Ha cambiato idea talmente tante volte che è impossibile capire come la pensi veramente”. Intanto Salvini deve affrontare subito un’altra battaglia, questa volta all’interno del suo campo. Appena chiusa la vicenda Gregoretti è Fratelli d’Italia ad alazare la voce sulle regionali: “non rompa l’unità del centrodestra”, minaccia il capogruppo Lollobrigida. Serve aria nuova, è l’immediata replica che trapela dalla Lega.