Claudio Simonetti, il “complice” di Dario Argento a “Ci vediamo a via Veneto”

Sabato 15 febbraio alle 18 Claudio Simonetti sarà ospite della trasmissione in diretta dall’Harry’s Bar “Ci vediamo a via Veneto” condotta dalla giornalista Chiara Rai per un’intervista da non perdere.

Suspiria, Pheanomena, Non ho sonno, Profondo Rosso questi alcuni dei titoli delle colonne sonore scritte da Claudio Simonetti per i film di Dario Argento. Ma anche Tenebrae, Phenomena, Dawn of The Dead, Zombi, Demons per un percorso discografico, quello dei Goblin, iniziato nel lontano 1973, che li ha visti salire alla ribalta con la musica di Profondo Rosso che ha stabilito, con il singolo 45 giri, l’ancora ineguagliato record di permanenza consecutiva al primo posto della Hit Parade Nazionale. Una formazione, quella dei Goblin che ha segnato un percorso indelebile per il rock progressive italiano e che ancora oggi, dopo 45 anni, vede Claudio Simonetti con suoi Goblin, band in versione rinnovata, girare il mondo nelle tante tournée dove registrano sempre il tutto esaurito.




Nemi allo sbando, Insieme per Nemi: “I negozi chiudono… e loro litigano”

NEMI (RM) – Critico il manifesto di “Insieme per Nemi” contro l’amministrazione guidata da Alberto Bertucci. Nello scritto si elencano una serie di problematiche che interessano ilpiccolo paese delle fragole che sembra vivere un clima di tensione politica. Ecco il manifesto di Insieme per Nemi

“L’Amministrazione Comunale è allo sbando insieme a tutti i suoi servizi. Infatti l’ufficio dell’assistente sociale e quello dell’anagrafe non funzionano, neppure a singhiozzo.

Il Segretario Comunale, attualmente irreperibile, sarà a mezzo servizio con altri Comuni del circondario con le conseguenze negative facilmente immaginabili. E poi, che cosa accadrà quando l’attuale responsabile dell’Ufficio Tributi andrà in congedo?

Ultima perla: il Sindaco ha licenziato in tronco la responsabile dell’ufficio tecnico. Qualcuno pensa che forse ha atteso troppo tempo. Comunque, però, lo ha fatto senza stile e senza alcuna programmazione. Tutti aspettano con trepidazione e preoccupazione il nominativo del professionista che verrà prescelto in sostituzione. In ogni caso la questione ha fatto scoppiare il putiferio tra gli amministratori favorevoli alla defenestrazione e quelli contrari che hanno trovato una ulteriore ragione al loro scomposto accapigliarsi. Zuffe quotidiane e contese di un pollaio in lotta per il
becchime.

I Consiglieri Comunali di maggioranza vengono contesi dai due prodi “cavalli di razza” anche con le mollichelle delle sportule, vanto e limite di tutti questi protagonisti. Invece di lavorare per risolvere i gravi problemi del paese litigano su tutto. E intanto Nemi sprofonda nel dimenticatoio, scivola nel baratro del declino: i negozi chiudono……e loro litigano.

Un ultimo esempio: vi rendete conto che in sette anni non sono riusciti a realizzare l’Isola Ecologica per portare la raccolta differenziata in tutto il territorio comunale? E pensare che hanno persino comprato inutilmente un terreno con i soldi dei contribuenti.

Ma queste sono soltanto alcune delle innumerevoli riflessioni che balzano agli occhi ripensando alle promesse elettorali delle consigliature Bertucci-Libanori.

Promesse, annunci roboanti e poi il nulla.
Una sintesi: CHIACCHIERE E DISTINTIVO”.

Insieme per Nemi




Catania, sequestrato un arsenale in un terreno al lido Le Capannine

Un arsenale nascosto in due serbatoi per l’acqua custoditi a due metri sottoterra è stato sequestrato da militari del nucleo Pef della guardia di finanza di Catania in un terreno adiacente al lido Le Capannine, sul lungomare Plaia. Sono stati trovati sei fucili (semiautomatici, a pompa, doppiette a canne mozze), 24 pistole di diversi modelli, una mitragliatrice, un Kalashnikov, 3.000 cartucce di vario calibro, comprese munizioni da guerra e alcune simili a quelle in uso a forze di polizia.

Sequestrato anche materiale d’armamento vario, come cinturoni, fondine, caricatori di munizioni e kit per la pulizia delle armi, che avevano tutte il numero di matricola abraso. Sul ritrovamento la Procura distrettuale di Catania ha aperto un’inchiesta, al momento contro ignoti. Indagini sono in corso per identificare chi avesse l’uso del terreno in era nascosto l’arsenale, visto che i proprietari hanno dichiarato di non averne da anni la gestione di fatto, tanto da aver avviato dei contenziosi in sede civile.




Grottaferrata, quella riunione criminale tra Diabolik e Casamonica in un noto ristorante della città dei Castelli

I Finanzieri del comando provinciale di Roma e i loro uomini sotto copertura hanno intercettato, in presa diretta, Salvatore CASAMONICA e “DIABOLIK” (Fabrizio Piscitelli) mentre concordavano la pax mafiosa tra il clan SPADA e il sodalizio lidense facendo capo a ESPOSITO.
Per siglare e mantenere l’accordo, i due “garanti” (“…io e te ci stiamo mettendo in mezzo per fare da garanti eh!…”) avevano però bisogno del supporto di un professionista quale trait d’union con libertà di movimento, credibile agli occhi degli altri criminali e con possibilità di accesso alle aule di Tribunale e agli istituti carcerari.
Il 13 dicembre 2017, il legale giungeva in un ristorante a Grottaferrata (RM) dove, di lì a poco, sarebbe iniziata la riunione illecita, suscitando lo stupore di uno dei presenti (“…Ho paura di tutti questi delinquenti che stanno a questo tavolino… l’avvocato, mamma mia che coraggio che ha! Mamma mia… in mezzo a tutti questi scatenati…”).
Ma – come riporta il G.I.P. di Roma nell’ordinanza – “…la presenza dell’avvocato… non era affatto casuale”, tant’è che CASAMONICA e “DIABOLIK” iniziavano a parlare della necessità di avviare il processo di pacificazione fra le due fazioni egemoni nel territorio di Ostia solo
quando il professionista giungeva al ristorante.
D’altronde, la pace da imporre sul litorale si inseriva in un momento storico particolarmente complesso per il clan SPADA, dovuto allo stato di detenzione dei propri vertici Ottavio SPADA detto “Marco” e Roberto SPADA (per il fermo conseguente all’aggressione del giornalista della RAI Daniele PIERVINCENZI), alle limitazioni cui era soggetto il capo indiscusso della consorteria, Carmine SPADA detto “Romoletto” (sottoposto all’obbligo di
dimora e vittima di due tentati omicidi nel novembre del 2016) e al fatto che i capi e numerosi sodali del clan FASCIANI, federati agli SPADA, erano detenuti da anni.
In virtù del momento di difficoltà del clan SPADA, l’organizzazione riconducibile al “BARBONCINO” aveva intenzione di “riprendersi” Ostia con atti di forza e di alto impatto sulla cittadinanza




Roma, pax mafiosa per scongiurare la guerra con gli Spada e Barboncino: arrestato Salvatore Casamonica e un avvocato

Intercettato Casamonica e Diabolik

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della capitale, nei confronti di Salvatore CASAMONICA (esponente apicale dell’omonimo clan, attualmente sottoposto al regime detentivo speciale di cui all’articolo 41-bis, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere) e di un avvocato del Foro di Roma (agli arresti domiciliari), entrambi indagati
per il reato di concorso esterno in associazione per delinquere di stampo mafioso (articoli 110 e 416-bis del codice penale).
I due, in concorso tra loro e con Fabrizio PISCITELLI alias “DIABOLIK” – il noto capo ultrà ucciso il 7 agosto 2019 al Parco degli Acquedotti – hanno contribuito concretamente al perfezionamento di un accordo finalizzato a stabilire la pace fra il clan mafioso SPADA e un altro gruppo criminale operante a Ostia capeggiato da Marco ESPOSITO detto “BARBONCINO”, contribuendo, in tal modo, a conservare la capacità operativa degli stessi
SPADA. Le indagini, coordinate dalla D.D.A. e condotte dagli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma, si sono sviluppate nel medesimo contesto investigativo delle precedenti operazioni delle Fiamme Gialle denominate “BRASILE LOW COST” e “GRANDE RACCORDO CRIMINALE”, grazie alle quali sono stati arrestati per reati
di narcotraffico, oltre a Salvatore CASAMONICA, Dorian PETOKU, Tomislav PAVLOVIC, Fabrizio FABIETTI ed altri 51 sodali. Monitorando sul territorio l’evolversi di diverse trattative criminali, i Finanzieri e i loro undercover hanno intercettato, in presa diretta, Salvatore CASAMONICA e “DIABOLIK”
mentre concordavano la pax mafiosa tra il clan SPADA e il sodalizio lidense facendo capo a ESPOSITO.
Per siglare e mantenere l’accordo, i due “garanti” (“…io e te ci stiamo mettendo in mezzo per fare da garanti eh!…”) avevano però bisogno del supporto di un professionista quale trait d’union con libertà di movimento, credibile agli occhi degli altri criminali e con possibilità di accesso alle aule di Tribunale e agli istituti carcerari.
Il 13 dicembre 2017, il legale giungeva in un ristorante a Grottaferrata (RM) dove, di lì a poco, sarebbe iniziata la riunione illecita, suscitando lo stupore di uno dei presenti (“…Ho paura di tutti questi delinquenti che stanno a questo tavolino… l’avvocato, mamma mia che coraggio che ha! Mamma mia… in mezzo a tutti questi scatenati…”).
Ma – come riporta il G.I.P. di Roma nell’ordinanza – “…la presenza dell’avvocato… non era affatto casuale”, tant’è che CASAMONICA e “DIABOLIK” iniziavano a parlare della necessità di avviare il processo di pacificazione fra le due fazioni egemoni nel territorio di Ostia solo
quando il professionista giungeva al ristorante.
D’altronde, la pace da imporre sul litorale si inseriva in un momento storico particolarmente complesso per il clan SPADA, dovuto allo stato di detenzione dei propri vertici Ottavio SPADA detto “Marco” e Roberto SPADA (per il fermo conseguente all’aggressione del giornalista della RAI Daniele PIERVINCENZI), alle limitazioni cui era soggetto il capo indiscusso della consorteria, Carmine SPADA detto “Romoletto” (sottoposto all’obbligo di
dimora e vittima di due tentati omicidi nel novembre del 2016) e al fatto che i capi e numerosi sodali del clan FASCIANI, federati agli SPADA, erano detenuti da anni.
In virtù del momento di difficoltà del clan SPADA, l’organizzazione riconducibile al “BARBONCINO” aveva intenzione di “riprendersi” Ostia con atti di forza e di alto impatto sulla cittadinanza: in appena tre giorni venivano infatti perpetrati tre distinti atti intimidatori nei confronti di soggetti organici o contigui agli SPADA:
 il 23 novembre 2017 venivano gambizzati Alessandro BRUNO e Alessio FERRERI (quest’ultimo fratello di Fabrizio, cognato del detenuto Ottavio SPADA);
 due giorni dopo, il 25 novembre 2017, venivano esplosi colpi di arma da fuoco contro la vetrina del bar “Music” a Piazza Gasparri a Ostia, nella disponibilità di Roberto SPADA;
 lo stesso 25 novembre altri colpi d’arma da fuoco venivano esplosi in via Forni verso la porta di casa di Silvano SPADA (nipote del boss Carmine detto “Romoletto” e di Roberto SPADA, nonché organico all’omonimo clan).
Come evidenzia il G.I.P., “una guerra non sarebbe convenuta a nessuna delle due organizzazioni, tanto che PISCITELLI Fabrizio e CASAMONICA Salvatore dichiaravano apertamente che stavano fungendo da garanti di un accordo tra i due gruppi contrapposti”.
I citati atti intimidatori avevano turbato Ottavio SPADA detto Marco, tanto che CASAMONICA e PISCITELLI, per scongiurare quella che il Giudice definisce “una vera e propria guerra di mafia”, decidevano di dettare all’avvocato una lettera che questi avrebbe dovuto consegnare, qualche giorno dopo, allo stesso Ottavio, ristretto in carcere.
In effetti, da lì a poco, cessavano le ostilità sul litorale. Nel mondo criminale romano questa vicenda aveva una tale eco da diventare tema di
discussione per mesi: se ne trovano tracce anche tra le righe dell’ordinanza di custodia cautelare relativa all’operazione “MAVERIK”, che il legale leggeva con preoccupazione ad un suo conoscente. In quelle pagine spiccavano ai suoi occhi alcune frasi di Fabio DI FRANCESCO che, parlando di “Barboncino”, raccontava come solo l’intervento pacificatore di PISCITELLI avesse potuto mettere fine ad una faida destinata, altrimenti, a mietere molte vittime: “Romoletto (Carmine SPADA) gliel’hanno apparato Diabolik e Fabietti. Perché (Marco ESPOSITO) se stava a cacà in mano”.

La lettura delle intercettazioni metteva in agitazione il professionista, che affermava: “mo riarresteranno pure il mio povero Diabolik!” e, consapevole del proprio ruolo in quelle vicende, chiedeva “secondo te mi arrestano? Sicuramente mi indagano”.
Quando, nel gennaio del 2019, il G.I.C.O. dava esecuzione all’operazione “BRASILE LOW COST”, l’avvocato realizzava come alla riunione del 13 dicembre 2017 ci fossero “le guardie” (l’infiltrato delle Fiamme Gialle) tant’è che, forte della sua esperienza forense e consapevole dell’illiceità delle proprie condotte, così si sfogava con un suo collega: “… concorso esterno…”.
Nel corso dell’indagine, emergeva anche che il legale – il 19 giugno 2018 – nel corso del colloquio telefonico con il detenuto Carmine SPADA, “obbedendo” alla esplicita richiesta di “Romoletto”, lasciava la cornetta in favore della sua convivente Emanuela LEONE, consentendo al proprio assistito un colloquio non autorizzato.
Qualche mese dopo, nel novembre del 2018, sfruttando una breve evasione di un altro suo assistito, Alessio LORI – all’epoca ristretto agli arresti domiciliari presso il Centro di solidarietà “Don Guerrino Rota” di Spoleto (PG) – gli consegnava un telefono cellulare, 2 SIM e denaro contante al fine di permettergli, come lo stesso professionista dichiarava in una conversazione intercettata dal G.I.C.O., di “fare impicci”. E proprio con quel telefono, nei mesi successivi, il LORI – sebbene in stato di arresto – riusciva a comunicare indirettamente con il noto narcotrafficante Arben ZOGU, detenuto in carcere a Viterbo.
Ancora, durante una cena in occasione del Natale 2018, tenutasi a casa di un soggetto condannato definitivamente per narcotraffico e ristretto agli arresti domiciliari (con divieto di comunicare con persone diverse dai familiari), il G.I.C.O. intercettava un dialogo nel corso del quale l’avvocato – parlando a pregiudicati – teneva una specie di “corso d’aggiornamento”, illustrando alcune tecniche utili ad ostacolare le intercettazioni delle
Forze di Polizia e spiegando, in particolare, come evitare l’inoculazione dei “virus” informatici nei loro cellulari.
L’esecuzione dell’odierno provvedimento cautelare testimonia l’impegno profuso quotidianamente dalla Direzione Distrettuale Antimafia e dalle Fiamme Gialle capitoline per la tutela della legalità e il contrasto alla criminalità organizzata.




Roma, rifiuti interrati nel parco di Centocelle: “Codici” presenta esposto

Un esposto alla Procura. È l’iniziativa immediata adottata dall’associazione Codici sulla scia del servizio trasmesso questa mattina a Buongiorno Regione Lazio sulla situazione di grave pericolo nel parco di Centocelle a Roma. Un’inchiesta su quella che può essere ribattezzata la Terra dei Fuochi capitolina.

“Siamo rimasti sgomenti di fronte alle immagini inedite trasmesse dalla TGR Lazio – dichiara il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – un servizio che ripercorre quello che è un autentico scandalo. Nel gennaio 2010 la giunta Alemanno diede inizio allo sgombero del campo rom Casilino 900, tra i più grandi d’Europa, ma invece di una bonifica accurata, i rifiuti sono stati interrati dalle ruspe in una valle. A 3-4 metri di profondità, coperte da teli azzurri, ci sono tonnellate di rifiuti pericolosi. Alla fine degli anni ’90 – prosegue l’avvocato Giacomelli – ci fu un altro sgombero, quello del campo rom Casilino 700 e c’è il timore che anche quel materiale si trovi ora nel sottosuolo. Al riguardo c’è un episodio inquietante, che risale al gennaio 2017, quando da un canalone si levarono dei fumi tossici, dovuti ai roghi innescati per reazione chimica dai rifiuti stratificati sottoterra. La giunta Raggi rassicurò i cittadini con un’ordinanza di bonifica da eseguire entro 30 giorni, ma poi non successe nulla. Parliamo di un’area di 120 ettari – sottolinea il Segretario Nazionale di Codici – una zona ad alta densità demografica, sottoposta a vincoli archeologici e paesaggistici. Siamo di fronte ad un’autentica bomba ecologica nel secondo sito archeologico di Roma dopo quello dei Fori Imperiali, dove sono presenti anche 20 autodemolitori irregolari, con tutti i rischi che ne conseguono per l’ambiente e la salute. Tutto questo non è tollerabile, è indecente. Alla luce delle denunce dei cittadini e della preziosa inchiesta della TGR Lazio – conclude l’avvocato Giacomelli – abbiamo deciso di presentare un esposto in Procura con cui chiediamo alla magistratura di intervenire per fare chiarezza. Ne va della salute di migliaia di romani, che hanno subito fin troppo”.




Roma, partite Iva in piazza a marzo: “A rischio i nostri risparmi”

L’appuntamento è per lunedì 30 marzo alle ore 11 in piazza del Popolo a Roma con una grande manifestazione organizzata dalle “PARTITE IVA”.
“Non danno la caccia ai capitali illegali – dicono gli organizzatori – bensì ai nostri risparmi, vogliono farci indebitare per controllarci. Del resto per combattere l’evasione sarebbe bastato adottare il modello fiscale anglosassone: la tassazione del risparmio. Permettendo a tutti i cittadini di detrarre dall’imponibile i consumi personali e dei familiari a carico, l’evasione scomparirebbe da se, Senza dover ricorrere ad altre misure tributarie. Vi aspettiamo il 30 marzo, unitevi a noi”.




Prato, minacciava, perseguitava e seguiva una sua ex: arrestato

A Prato, i militari del nucleo investigativo del Reparto operativo del comando provinciale carabinieri di Prato in sinergia operativa con gli agenti della polizia municipale di Prato, rintracciavano in questo centro ed arrestavano in esecuzione di Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 23.01.2020 dal Giudice delle indagini preliminari del tribunale di pistoia, per “atti Persecutori(stalking)” Vannucchi Riccardo 54enne nato a Prato, senza fissa dimora, celibe, disoccupato e con numerosi precedenti
per reati contro il patrimonio e la persona, poiché, come da indagini
Scaturite dalla querela sporta il 26.10.2019 presso la questura di
Pistoia da una signora sua coetanea originaria di Pistoia, nel corso
del 2019, a Prato e Pistoia, con condotte reiterate, minacciava e
molestava la donna, già a lui legata da relazione affettiva, con
ripetuti sms, messaggi Whatsapp, pedinamenti ed appostamenti,
cagionandole un perdurante stato d’ansia e paura ed altresì
costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita. La misura
restrittiva è stata motivata dal giudice in relazione ai trascorsi
avuti con la legge dal soggetto sulla base dei quali viene ritenuta
una persona in grado di porre in essere fatti gravi e della stessa
natura di quelli da lui in precedenza attuati. L’arrestato, espletate
le formalità di rito, è stato associato al carcere di Prato a
disposizione della autorità giudiziaria di Pistoia.




Rocca Priora (calcio, Under 19 prov.), mister Mari: “Il derby? Sarà una partita equilibrata”

Rocca Priora (Rm) – Il girone di ritorno è iniziato nel migliore dei modi per l’Under 19 provinciale del Rocca Priora. La squadra di mister Adriano Mari ha vinto con un largo 6-0 sul campo dei capitolini della Elis: una gara senza storia che i castellani hanno “sistemato” già prima dell’intervallo. “Il primo tempo si è chiuso sul 5-0 grazie ai sigilli di Gatta, autore di una tripletta, Trinca e Luciani – racconta Mari – Nella ripresa Rossi ha arrotondato ulteriormente il risultato. Questa poteva rilevarsi una partita molto pericolosa, ma i ragazzi l’hanno approcciata nel modo giusto e hanno evitato qualsiasi tipo di problema, facendo pesare la differenza tecnica tra le due squadre”. Il Rocca Priora rimane in scia alle due prime della classe (-4 dalla capolista Atletico Morena e -1 dal Torre Angela secondo), ma domani è atteso da un altro match molto delicato: “Giocheremo il derby casalingo con l’Atletico Monteporzio che al momento ha solo due punti di ritardo rispetto a noi – sottolinea Mari – Probabilmente giocarlo sul nostro campo (a Colle di Fuori, ndr) ci darà un piccolo vantaggio per le dimensioni più ampie rispetto a quello di Monte Porzio, ma la cosa che conterà di più sarà l’aspetto mentale ed emotivo. Tanti ragazzi si conosco e bisognerà rimanere lucidi nei momenti focali della sfida, ma da questo punto di vista ho un gruppo che sa rimanere freddo ed essere equilibrato. All’andata vincemmo per 5-3, ma fu una gara davvero particolare: andammo in largo vantaggio nel primo tempo, ma l’Atletico Monteporzio dimostrò di essere una squadra forte e sono convinto che anche domani sarà una sfida equilibrata”. L’allenatore è comunque soddisfatto di questa prima parte di stagione del suo gruppo: “I ragazzi si allenano con costanza e serietà, ora siamo lassù e vorremmo giocarci le nostre carte. Credo che a metà del girone di ritorno la situazione di classifica sarà più chiara” conclude Mari.




Uln Consalvo (calcio), un gradito ritorno: Angelo Maura ha preso in carico i Pulcini 2010

Roma – All’inizio della stagione aveva allenato l’Under 17 provinciale del Consalvo, proseguendo il lavoro portato avanti nello scorso campionato. Poi, per una serie di motivi, mister Angelo Maura aveva lasciato la guida di quel gruppo, ma i rapporti tra il tecnico e il club capitolino erano rimasti ottimi. E a distanza di pochi mesi eccolo rientrare alla guida dei Pulcini 2010 e nel settore Scuola calcio dove, nonostante la lunga carriera da allenatore, non ha mai lavorato prima. “Ma ho accolto l’idea della società e in particolare del responsabile del settore di base Armando Ciarrocchi con grande entusiasmo anche perché a me piace stare in mezzo al campo assieme ai ragazzi – dice l’esperto allenatore – La mia volontà è chiara: ho scoperto un “mondo nuovo” e di rientrare prossimamente nell’agonistica non ne sento alcun bisogno. Ringrazio il Consalvo per la fiducia dimostratami una volta di più e sono felice di poter cercare di trasmettere qualcosa a questi piccoli calciatori”. E’ chiaro che il lavoro di allenatore non è proprio lo stesso tra agonistica e Scuola calcio. “Sto cercando di capire in questi primi giorni di approccio coi ragazzi quale sia il modo comportamentale e il linguaggio giusti per catturare la loro attenzione e anche questo è sicuramente stimolante” dice Maura che a breve inizierà coi suoi Pulcini 2010 l’attività federale della seconda parte di stagione. “Ho un gruppo molto numeroso a disposizione, ma già dalle prime amichevoli mi piace molto il clima che c’è dentro e fuori dal campo, anche grazie alla serenità e alla genuinità dei genitori. E’ chiaro che non tutti gli elementi del gruppo possono essere sullo stesso livello tecnico e dovrò regolarmi di conseguenza per portare avanti un lavoro produttivo: abbiamo alcuni ragazzini già ben impostati, altri novizi del calcio e anche due bambine che sono molto appassionate e attente. Ma lavorare con questi ragazzi è veramente piacevole”.




Virtus Divino Amore (calcio, I cat.), il ds Matarazzo: “La Clembofal? Ogni gara è pericolosa”

Roma – La Prima categoria della Virtus Divino Amore ha frenato la sua rincorsa sul campo del Marino. Dopo aver vinto il match interno col Real Rocca di Papa e il successivo recupero infrasettimanale sul campo del Lanuvio Campoleone, la formazione dei tecnici Fabio Petruzzi e Andrea Fagiolo ha inciampato in terra castellana, mancando un “filotto” notevole da nove punti. “Ma non siamo stati molto fortunati domenica scorsa – si rammarica il direttore sportivo Giuseppe Matarazzo – Dopo essere andati sotto, siamo riusciti a pareggiare con un gol di Tovalieri. Poi la gara si è complicata quando all’intervallo è stato espulso il nostro Chianese e siamo rimasti in inferiorità numerica: tra l’altro il gol decisivo del Marino è arrivato nel finale ed è stato un peccato perché avremmo voluto sfruttare l’onda delle precedenti vittorie. Di positivo, comunque, c’è che la distanza dal secondo posto è rimasta sempre di quattro punti, stante la caduta del Città di Pomezia sul campo del Real Marconi Anzio ultimo della classe: d’altronde questo è un girone davvero complicato dove si rischia di perdere punti contro ogni avversario”. La Virtus Divino Amore, però, ha l’esigenza di rimettersi in moto al più presto, magari già domenica nella sfida interna con il Clembofal: “Sono terzultimi con appena un punto di vantaggio sulla coppia di ultime, ma anche il Marino domenica scorsa aveva 14 punti, esattamente quelli del prossimo avversario. Come detto, di scontato non c’è nulla, ma bisogna ripartire perché tutti i giochi sono aperti: la Vivace Furlani Grottaferrata, forse, ha preso un buon margine, ma il campionato è ancora lungo e noi dobbiamo pensare a fare il massimo per poi tirare le somme a fine stagione e vedere ciò che abbiamo raccolto”. La chiusura di Matarazzo è sui suoi primi mesi da direttore sportivo: “Mi trovo bene in questo ruolo e chiaramente ora sto maturando l’esperienza “sul campo”. Il rapporto coi miei ex compagni di squadra? Si è inevitabilmente modificato, ma a livello umano non è cambiato assolutamente nulla. Anzi mi sento molto vicino a loro e credo che per loro valga lo stesso”.