Bracciano, Marco Teodori nominato portavoce di Fratelli d’Italia

BRACCIANO (RM) – Marco Teodori è stato nominato Portavoce di Fratelli d’Italia a Bracciano.

Il partito della Meloni nella città di Bracciano ha un portavoce ufficiale e presto verrà tagliato il nastro nella nuova sede in via Fausti 50.

Circa un anno fa Fratelli d’Italia ha festeggiato l’ingresso del sindaco Armando Tondinelli, del vicesindaco Luca Testini, dell’assessore Roberta Alimenti e del Consigliere Comunale Natascia Carboni

“Teodori ha una storica militanza nella politica di centrodestra – commentano gli amministratori Fdi – ed è persona onesta che crede fortemente nei valori che tengono ancora in piedi l’Italia e che dovranno tornare protagonisti per risollevare il nostro Paese. Siamo sicuri che Teodori saprà aggregare tante persone e coinvolgere soprattutto i giovani che si sono allontanati dalla politica, quella del fare. In bocca al lupo da tutti noi”.

Meno di un anno fa i dati di Fratelli d’Italia registrati a Bracciano sono impennati passando dal 4,2 percento delle europee del 2014 al 12,6 percento ottenuto con le ultime consultazioni nel 2019.

Teodori si dice pronto a cavalcare come da sempre le battaglie di Fratelli d’Italia a Bracciano: “Intanto – dice il nuovo coordinatore Fdi – invito i cittadini a partecipare sabato 29 febbraio in piazza IV Novembre a Bracciano per firmare per l’elezione diretta del presidente della Repubblica, l’abolizione dei senatori a vita, il tetto alle tasse in costituzione e per far sentire la nostra voce in Europa”.




Commissione Giustizia del MISE: l’avvocato Angelo Lucarella designato per ASSOCONSUM

Angelo Lucarella, avvocato pugliese di Martina Franca, esperto di
contenzioso tributario, designato da poche ore per fare ingresso nella
Commissione “Giustizia e Legislazione”
istituita dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Si tratta di una delle otto Commissioni che il MISE ha istituito nell’ambito delle attività istituzionali del CNCU (Consiglio Nazionale dei Consumatori); quest’ultimo nato di fatto con la famosa riforma del 1998 confluendo, successivamente, nel c.d. Codice del consumo del 2005.

L’Avv. Lucarella, da pochissimi mesi chiamato a presiedere la Consulta
Legale Nazionale di AssoConsum, precisa:

“Con comunicazione del
18 febbraio 2020 mi è stato notiziato di esser stato designato per far parte
della Commissione “Giustizia e Legislazione” istituita in seno al Ministero
dello Sviluppo Economico.

In attesa della ratifica
della nomina ministeriale, dopo aver assunto da qualche mese la presidenza della
Consulta Legale Nazionale Asso-Consum, non posso che sentirmi onorato di poter
rappresentare ai più alti livelli istituzionali le questioni giuridiche più
delicate e i problemi più diffusi e sentiti da parte dei cittadini. Spero che
il mio contributo in sede di Commissione Giustizia al MISE possa essere utile a
migliorare, pur nel piccolo, l’evoluzione normativa italiana nel prossimo
futuro”.




Renzi lancia “il sindaco d’Italia” e sulla situazione economica chiede abolizione del reddito di cittadinanza

Matteo Renzi parla a Porta a porta. Hanno provato a cacciarmi dalla
maggioranza, dice il leader di Italia Viva. “Non
ce l’hanno fatta ma ci hanno provato: hanno cercato di raccogliere i senatori
responsabili che vorrebbero prendere il nostro posto
. Ma se
vogliono farlo non c’è niente di male. Se il presidente del Consiglio o qualche
suo collaboratore vogliono sostituirci non c’è nulla di male, ma la prossima
volta farebbero meglio a riuscirci”. “Io
non voglio morire grillino
. Sono colpito dal modo in cui il Pd
ha inseguito i grillini. Non diventeremo la sesta stella’. Il casus belli resta
la giustizia con la prescrizione. Se non viene ritirata la proposta Bonafede e
se non ci sarà accordo, Renzi conferma la possibilità di presentare una mozione
di sfiducia.”Penso proprio che sarà così. Spero che ci sia buonsenso e si
arrivi all’accordo”. Ma la vera sfida è la proposta del leader di Italia
Viva sull’elezione diretta del premier. “Siccome
non si può andare avanti così con le scene che abbiamo visto, fermi tutti:
faccio un appello a tutte le forze politiche, a Zingaretti, Di Maio, Crimi,
Conte, Leu, Salvini, Berlusconi, Meloni. Dico: portiamo il sistema del sindaco
d’Italia a livello nazionale. Si vota una persona che sta lì cinque anni ed è
responsabile
. Per me la soluzione è l’elezione diretta del
presidente del Consiglio”. E a supporto della sua proposta: “Lancerò una raccolta di firme, insieme
al lavoro preparatorio che faremo
” con gli altri partiti,
“perché si arrivi al sindaco d’Italia”. “Ci sono due modi diversi” per fare la
riforma del premierato
: “Il primo è il modello del patto
del Nazareno che non toccava la forma di governo, per cui Berlusconi non votava
le mie leggi ma c’era un patto istituzionale per cambiare le regole. L’altra
ipotesi è l’esempio del governo Maccanico che non vide la luce nel 1996, è il
governo stesso a essere istituzionale o costituzionale”. Lo dice il leader
di Italia viva Matteo Renzi a Porta a porta. Che rilancia: “E’ secondario
il tema di chi fa il presidente del Consiglio se c’è il grande obiettivo della
grande riforma” del premierato. “Se portiamo a scegliere per una
persona che per cinque anni governa, l’Italia diventa competitiva. Evitiamo
l’indecorosa pagliacciata dello scontro quotidiano”. “Non butto la palla in tribuna perché
quand’anche cadesse il governo non si può votare fino all’autunno, quando mai
nella storia si è votato.
E’ presumibile pensare che almeno
fino al 2021 non si vota. Siccome non si può votare per un impedimento tecnico,
dico che è il momento di guardarsi negli occhi e
pensare prima agli italiani e poi ai partiti
” dice il
leader di Italia viva Matteo Renzi a Porta a porta lanciando la proposta di
riforma per l’elezione diretta del premier.

Poi Renzi risponde
direttamente a Conte sulla
situazione economica
. “Conte
vuole fare una cura da cavallo? Abolisca il reddito di cittadinanza
.
E’ un fallimento, se hai messo soldi per 2,3 milioni di persone e l’1,7%
ha trovato lavoro e oggi
Gaetano Scotto, mafioso, è stato interrogato e ha detto che ha il reddito di
cittadinanza
e metta i soldi per il taglio delle tasse alle
aziende”. “Occhio che arriva una recessione e allora i posti di
lavoro saltano. Allora in un clima normale forse Pd e Cinque stelle
respingerebbero la proposta dei commissari per far ripartire le opere ma in
questo clima straordinario dobbiamo finalmente sbloccare opere pubbliche per
cui i soldi ci sono già. Sono già finanziate e se partono creano ricchezza e
posti di lavoro”. 

L’apertura di Renzi
al tavolo delle riforme scatena il dibattito politica. Mentre Fraccaro (M5s) difende Bonafede,
Dario Franceschini, vicesegretario
del Pd commenta: “…mentre stavano per morire la rana chiese all’insano
ospite il perché del suo folle gesto. ‘Perché sono uno scorpione..’. rispose.
‘E’ la mia natura!'”. Così Dario Franceschini commenta, senza citarlo, le
parole di Matteo Renzi a Porta a porta. Il riferimento è alla fiaba di Esopo in
cui lo scorpione uccide la rana che lo sta portando in salvo. “Prendiamo atto delle affermazioni di Renzi sull’elezione
diretta del premier. Dopo anni, viene sulle nostre posizioni storiche. È ovvio
che Italia Viva, per essere credibile su questi temi, deve sciogliere il nodo
in merito al sostegno al governo Conte bis.
Renzi per essere
coerente e concreto deve far cadere questo esecutivo. Provvedimenti scandalosi
come lo stop alla prescrizione o il decreto intercettazioni non possono e non
devono andare avanti”. Lo afferma Mariastella Gelmini, capogruppo Fi. Il
leader di Iv raccoglie anche il no della Lega.”Avessimo un governo che fa
delle cose che non condivido, sarebbe un fatto. Ma
avere un governo che non fa nulla perchè litiga su tutto, è un dramma. Quindi
spero che si voti il prima possibile
e non esistono governini,
governicchi, accordi segreti, trucchetti di Palazzo. Prima
si vota, meglio è”
. Tace invece il premier Conte che si
trincera dietro un ‘no comment’ e fa sapere che deciderà nei prossimi
giorni 

Il decreto intercettazioni approda in Aula al
Senato senza il voto finale della Commissione giustizia.
Non è stato infatti trovata una intesa su
un emendamento della Lega (prima firma di Simone Pillon) la cui approvazione
era condizione del centrodestra per consentire di concludere regolarmente i
lavori della Commissione con il mandato al relatore. Ai fini pratici ciò non
muta le intenzioni del Governo che ha
posto la questione di fiducia in Senato che sarà espresso domani alle 12
.
Ad annunciarlo in Aula è stato il ministro per i rapporti con il Parlamento
Federico D’Incà che ha posto la fiducia sul testo del decreto integrato dagli
emendamenti approvati dalla Commissione Giustizia. La
presidente Maria Elisabetta Casellati ha convocato la Conferenza dei capigruppo
per decidere il prosieguo dei lavor
i.

“Mi prenderò qualche giorno per poi
lanciare una cura da cavallo per il sistema Italia – ha detto il premier Giuseppe Conte -.
Siamo in emergenza, e dobbiamo tutti lavorare, ciascuno chiaramente per le
responsabilità che si assume in base al ruolo che ha. Dobbiamo ragionare come
fossimo in emergenza, quando ragioniamo di emergenza riusciamo a coordinarci al
meglio. Non possiamo essere fanalino di coda ci sono delle situazioni anche
congiunturali. C’è l’emergenza coronavirus, ci sono le tensioni commerciali
internazionali…”. 

Una verifica in parlamento?
“Noi siamo concentrati” sull’azione di governo, “i titoli dei
giornali non mi appassionano. In questo momento siamo concentrati su una
priorità che è far crescere l’Italia”, ha aggiunto Conte, conversando con
l’ANSA, prima di lasciare il Senato, commentando l’ipotesi che si possa
stabilire un patto di legislatura sulle riforme.

LA PRECISAZIONE DEL PREMIER: “‘Questo Renzi?’ Non si dice ‘questo
Renzi’, è il senatore Matteo Renzi, leader di un partito di maggioranza, Italia
Viva”, ha detto Conte, ‘bacchettando’ benevolmente un cronista che gli
chiede se “questo Renzi” lo tenga “sulle spine”.

Intanto l’aula del Senato ha approvato la
risoluzione della maggioranza sulle comunicazioni del premier Conte
sul
bilancio comunitario
. Il documento ha avuto 150 voti
favorevoli, 101 contrari e 13 astensioni. La mozione impegna il governo a
lavorare per “un bilancio europeo all’altezza delle sfide future”,
chiarendo che “la proposta del presidente Michel sul bilancio, nonostante
qualche leggero passo avanti rispetto al quadro negoziale della presidenza
finlandese, non appare ancora adeguata rispetto alle ambizioni
dell’Europa”.

LE COMUNICAZIONI DI CONTE A PALAZZO MADAMA IN
VISTA DEL CONSIGLIO UE

– “Il Parlamento non esiterebbe a bocciare un bilancio Ue inadeguato sulla
svolta verde e sugli altri temi all’ordine del giorno”, ha detto Conte,
intervenendo al Senato alla vigilia del Consiglio europeo. “L’Italia
è perfettamente consapevole di essere parte della casa comune europea ma non
siamo disposti ad accettare in nome di una rapida conclusione del negoziato un bilancio insufficiente per le
esigenze dei nostri cittadini. Sarebbe una sconfitta non tanto contabile, ma
politica”. 

“Rispetto all’ambizione
rilevata nel programma della commissione europea” guidata da Ursula von
der Leyen, nella proposta Michel sul quadro finanziario pluriennale “resta
poca traccia”.

“Quello di domani si
presenta come un vertice complesso e complicato per il fatto che la proposta
non rispetta le aspettative di dotare il bilancio Ue di strumenti
innovativi”, dice Conte. “La proposta che il presidente Michel ha
fatto circolare il 15 febbraio apporta alcuni, lievi, avanzamenti rispetto alla
proposta fatta durante la presidenza finlandese” ma “resta comunque
inadeguata” rispetto agli obiettivi dell’Unione, dice il premier.

“Alla luce
della difficoltà della politica nazionale, sui temi della politica continentale non è possibile alcuna divisione, sarebbe un
atto sbagliato”
, ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, intervenendo al
Senato dopo le comunicazioni del premier Giuseppe Conte in vista del Consiglio
europeo straordinario.

“Lei al Consiglio europeo
ci rappresenta appieno”, ha aggiunto. “Il bilancio 2021-27 è un fatto
decisivo, ci giochiamo il futuro dell’Europa. Ci aspettano mesi economicamente
molto delicati. Ci sono potenze fuori dall’Europa che giocano una partita che
io definisco profondamente sbagliata, mi riferisco alla Turchia. La Turchia non
è un problema italiano, è un problema europeo.” 




Napoli, Cappella Sansevero, al via il nuovo progetto dedicato ai ragazzi con disturbo dello spettro autistico

NAPOLI – Al via il nuovo percorso espositivo Sansevero in Blu al Museo Santa Maria della Pietà Cappella Sansevero nel cuore di Napoli. Il nuovo progetto è dedicato ai ragazzi con disturbo dello spettro autistico in collaborazione con la Cooperativa sociale il Tulipano.

Le
visite sono gratuite per le persone con DSA, il tour per i bambini/ragazzi tra
gli 8 e i 18 anni è studiato e calibrato sulle necessità e le caratteristiche
dei visitatori con bisogni speciali con lo scopo di inclusione di tutta la
famiglia.

 L’iniziativa non ha lo scopo di terapia, ma
vuol essere uno strumento di inclusione, uno strumento in più per la fruizione
delle opere all’interno della Cappella Barocca ed è diviso in due percorsi in
base alla sfera del ragazzo.

L’arte
come strumento di comunicazione universale, il museo che si adatta alle
esigenze dei visitatori e non più viceversa, i ragazzi faranno una visita
esperienziale e parteciperanno al tour sia a livello tattile e sia a livello
olfattivo.

Un
progetto che attraverso percorsi inclusivi e permetterà alle persone con DSA di
scoprire le meraviglie della Cappella, le sue opere, le leggende e le storie
del principe Raimondo di Sangro.

L’iniziativa
si avvale del contributo scientifico del Dipartimento di Scienze Mediche
Traslazionali dell’Università Federico II, del Dipartimento di Architettura
dell’Università Federico II e del Dipartimento di Scienze Motorie  e del Benessere dell’Università Parthenope.




Guidonia Montecelio, fondazione Caponnetto e bando di gara sui rifiuti: Ammaturo (FdI) chiede un Consiglio comunale straordinario per dare spiegazioni alla città

GUIDONIA MONTECELIO (RM) – Il Consigliere comunale Giovanna Ammaturo di FdI, dopo l’intervento della Fondazione Caponnetto in merito al bando di gara sui rifiuti, chiede al sindaco Barbet un Consiglio comunale straordinario per dare spiegazioni alla Città.

“A Guidonia Montecelio è imminente l’uscita del bando di gara per l’affidamento dei servizi di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani e di nettezza urbana per i prossimi tre anni. Negli ultimi giorni il sindaco ha revocato la delega alla legalità all’assessore Davide Russo [ufficio presidenza Fondazione Caponnetto] e sono di ieri le dimissioni dell’assessora all’ambiente Manuela Bergamo. Siamo preoccupati, seguiremo la situazione con grande attenzione .” Così afferma il presidente, Salvatore Calleri, unico a poter prendere posizione della Fondazione Caponnetto, sorta il 16 giugno del 2003, con una nota stampa.
“Anche Fratelli d’Italia ha interrogato il Sindaco sulla questione rifiuti per ben due volte, in maniera articolata, senza avere nessuna risposta, conferma il capogruppo Giovanna Ammaturo, mentre l’assessore alla legalità era il dott. Davide Russo. Abbiamo così appreso e verificato sul blog della Fondazione che l’ex vicesindaco risulta affianchi la Presidenza della Fondazione sia per la Regione Lazio che per la Sicilia oltre specificatamente per Catania e Bronte. Dove pure l’ex vice sindaco era consigliere comunale sempre con il M5S ed aveva dimenticato od omesso di descrivere nella trasparenza dovuta per legge. Un parere forte ed unico quella della Fondazione Caponnetto perché non risulta che abbia mai preso analoghe posizione davanti ad identiche surroghe nei 8025 Comuni italiani.
Neanche il Senatore del M5S Mario Michele Giarrusso ha mai parlato con tanto sprezzo della revoca di fiducia a Russo. Il Senatore infatti insieme a Renato Scalia sono nella Commissione Parlamentare di inchiesta sulla mafia e affiancano entrambi la Fondazione Caponnetto. Dobbiamo credere alla incisiva affermazione del presidente Calleri che riferisce di un atto preciso al centro della questione: il bando dei rifiuti. Da eletta il primo atto nei confronti della Amministrazione della seconda Città d’Italia non capoluogo di provincia, con oltre centomila residenti , ho chiesto inutilmente la creazione di una Commissione di indagine per verificare una montagna di mancanze che hanno indebitato Guidonia Montecelio e i suoi cittadini per oltre 25 mln di debiti pregressi. Ma l’assessore alla legalità e l’amministrazione grillina oltre ad irridere ha negato. Lo stesso quando ho chiesto che il 75% degli emolumenti da gettoni di presenza fosse devoluto per acquisire videocamere e far lavorare cittadini disoccupati, a tutela delle persone e per un generale controllo. Ho dovuto difendermi da denuncie civili per aver chiesto semplicemente il costo economico delle liti giudiziarie nella terza Città del Lazio dopo Roma e Latina oltre che di aver indicato l’assessore Russo di Palermo anzi che di Catania. 195 cadaveri mummificati sono ancora accatastati nelle chiesetta del cimitero e nonostante una sentenza dal luglio 2018 del Consiglio di Stato a ” provvedere alla rimozione senza indugio dei 195 cadaveri giacenti nel deposito cimiteriale, la cui permanenza determina una situazione di pericolo per l’igiene e la salute pubblica”. L’assessore alla legalità non ha fatto nulla sebbene reputo che una sentenza vada eseguita e che i morti di Guidonia Montecelio vanno rispettati. Non abbiamo mai letto interventi di Russo nel merito del nostro cimitero ma diverse note stampa per il cimitero di Bronte. Appena insediata l’assessore Bergamo ho chiesto una maggiore attenzione per le strade costeggiate da rifiuti e per la brutta abitudine di troppi esercizi di frutta a verdura ad occupare i marciapiedi e le strade con la mercanzia in terra. Nulla è cambiato. Ci siamo rivolti alla Magistratura ordinaria, al Prefetto, alla Corte dei Conti ed alla Procura della Corte per far valere il principio di legalità che , in diritto, afferma che tutti gli organi dello Stato sono tenuti ad agire secondo la legge. Tale principio ammette che il potere venga esercitato in modo discrezionale, ma non in modo arbitrario. Lungi da me di voler difendere l’operato del Sindaco Barbet ma non è politicamente corretto lanciare accuse senza spiegazioni, soprattutto quando l’intervento proviene da una Fondazione che richiama Caponnetto. Non pochi i dubbi che mi assalgono pertanto chiederò al Sindaco Barbet un consiglio comunale straordinario con l’ascolto diretto del presidente Calleri oltre che di Russo e Bergamo nel merito delle spiegazioni dovute su quanto scritto: “ ci domandiamo cosa stia succedendo intorno alla questione dei rifiuti, delle cave e relativi appalti.”
La Città attende chiarimenti. Non siedo in Consiglio Comunale con il suffragio democratico degli elettori per pettinare le bambole. Sono certa che se a conoscenza di fatti e/o misfatti sul bando di gara dei rifiuti nel nostro Comune sentirei l’obbligo di denuncia. I paladini della democrazia a Guidonia Montecelio si chiamano eletti e personalmente nella vita professionale e politica non mi sono mai tenuta niente ma non è corretta l’entrata a gamba tesa . Gli assessori non sono eletti ma nominati, hanno un rapporto di fiducia con il sindaco con l’unico rispetto del rapporto di genere. Terremo informati i Cittadini sui prossimi sviluppi del bando, invieremo al presidente Calleri le note già pronte e non rese pubbliche per slittamento del Consiglio Comunale e tutti saremo attenti al consiglio comunale straordinario che il Sindaco Barbet, chiamato direttamente in causa con tutta la sua amministrazione grillina, dovrà fissare. Ritenere che due assessori siano stati revocati e/o dimessi in odore di banda di gara sui rifiuti dalla nostra Città è un’onta che coinvolge tutti. Ed allora resta solo la trasparenza di un consiglio. Non subisco passivamente certe affermazioni subdole: personalmente e per tradizione familiare, mafia, terrorismo e il favoritismo per tornaconto sono banditi.”

Il comunicato stampa della fondazione Caponnetto

18 FEBBRAIO 2020 – RIFIUTI, CI CHIEDIAMO COSA STIA SUCCEDENDO A GUIDONIA MONTECELIO

Comunicato stampa
Rifiuti, ci chiediamo cosa stia succedendo a Guidonia Montecelio relativamente alla questione dei rifiuti.
Preoccupano il ritiro della delega alla legalità all’assessore Davide Russo e le dimissioni dell’assessora all’ambiente Manuela Bergamo.
“A Guidonia Montecelio è imminente l’uscita del bando di gara per l’affidamento dei servizi di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani e di nettezza urbana per i prossimi tre anni.
La Fondazione Caponnetto segue da tempo la situazione relativamente alle infiltrazioni criminali a Guidonia Montecelio, grosso comune della città Metropolitana di Roma Capitale, ad una ventina di chilometri a nord-est della capitale.
Nel 2018 è uscito un nostro Focus sulla situazione ed ora ci domandiamo cosa stia succedendo intorno alla questione dei rifiuti, delle cave e relativi appalti.
Negli ultimi giorni il sindaco ha revocato la delega alla legalità all’assessore Davide Russo [ufficio presidenza Fondazione Caponnetto] e sono di ieri le dimissioni dell’assessora all’ambiente Manuela Bergamo, maresciallo ordinario dei Carabinieri Forestali, esperta in bonifiche ambientali, biodiversità e legislazione relativa ai rifiuti.
Inutile dire che siamo preoccupati, seguiremo la situazione con grande attenzione”.
Lo dichiara Salvatore Calleri, presidente fondazione Antonino Caponnetto. Addetto stampa: Nazareno




Nemi, nessuna conciliazione con i lavoratori e il sindaco diserta gli appuntamenti in prefettura: sanzionato il Comune

La Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali nella seduta del 13 febbraio 2020 con delibera n. 20/29 ha irrogato una sanzione pecuniaria per l’ammontare economico complessivo di € 7.000.00 nei confronti del Comune di Nemi, in persona del legale rappresentante.
Tutto era iniziato con una nota del 25 ottobre 2019, con cui le Segreterie territoriali di Roma e Lazio delle Organizzazioni sindacali FP CGIL e CISL FP chiedevano al Prefetto di Roma di esperire le procedure di raffreddamento e di conciliazione per individuare una possibile soluzione alle “gravi problematiche del personale del Comune di Nemi legate alla mancanza totale di relazioni sindacali”; L’amministrazione Comunale di Nemi per ben due volte, seppur convocata dalla Prefettura di Roma, è risultata assente e la procedura si è quindi conclusa con esito negativo.
Su nostro esposto ed a seguito della comunicazione della Prefettura di Roma, la Commissione ha disposto l’apertura del procedimento per il “mancato espletamento delle procedure di raffreddamento e di conciliazione”, nonostante l’obbligo di esperire un tentativo preventivo di conciliazione, presso la competente Prefettura, prima della proclamazione di un eventuale sciopero.
Nel corso di tale procedimento di valutazione, il Comune di Nemi non ha presentato osservazioni né, tantomeno, ha chiesto di essere sentita in audizione, omettendo anche di comunicare, ai fini dell’applicazione dell’eventuale sanzione i riferimenti del proprio legale rappresentante pro-tempore.
Per tale motivo è stata irrogata la sanzione ed è stato invitato l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Roma ad adottare apposita ordinanza-ingiunzione entro 30 giorni dal ricevimento della delibera.
Riteniamo comunque necessario che il Comune di Nemi metta in atto
immediatamente tutte le azioni necessarie affinché ci sia una maggiore attenzione alle politiche del proprio personale e che non sia più necessario, per le parti sociali, rivolgersi ad enti terzi per la risoluzione delle problematiche dei lavoratori.
Auspichiamo che la sanzione non debba essere a carico degli ignari cittadini di Nemi, ma sia pagata dai diretti responsabili.




“Pinocchio, il musical” torna in scena a San Cesareo

Al teatro
Auditorium “Giulanco”
di San Cesareo, l’associazione ‘Marionette senza
fili’,
torna in scena solo dal 28 febbraio al 5 aprile (venerdì e
sabato ore 21.00 e domenica alle ore 18.00) con
il musical dell’annoPinocchio”, il grande capolavoro di
Collodi,
diretto e interpretato da Claudio Tagliacozzo, con le
coreografie di Manuela Serpetti e le musiche dei Pooh.

Tradotto in
oltre 240 lingue, Pinocchio è universalmente riconosciuto come uno dei simboli
della cultura e della identità italiana nel mondo. Il personaggio di Pinocchio
è infatti senza dubbio uno dei più famosi al mondo, nato dalla penna di Collodi
e rappresentato in centinaia di forme artistiche, dalla letteratura ai film,
dalla musica ai videogiochi, fino a dare il nome a un asteroide (Pinocchio
12927).

Lo spettacolo
è adatto a tutta la famiglia: un musical che diverte e commuove, sorprende con
effetti speciali, con canzoni e coreografie che restano nel cuore degli
spettatori. Le emozioni accompagnano tutto lo spettacolo: dal suggestivo numero
di apertura, quando, nel corso di un temporale, un fulmine abbatte un albero in
scena, alla sorprendente nascita del burattino costruito dal legno di un pino. Questo
musical è un esempio trascinante di family entertainment per bambini e
adulti che si lasceranno incantare dalla poesia del teatrino di Mangiafuoco,
dalle gag di Gatto e Volpe, dalla magia di Turchina che moltiplica Pinocchio
nella scena degli specchi e dal ritmo esplosivo del paese dei Balocchi, fino
poi al toccante finale. Spettacolari cambi scena, coloratissimi costumi e un
grande cast danno vita ad oltre due ore di spettacolo dal ritmo travolgente,
affrontando problematiche sempre attuali, come la diversità, la famiglia, il
rapporto genitori-figli, l’amicizia e vi porterà ad accompagnare il burattino
più famoso nell’impegnativo “viaggio” verso la crescita.

Una vera
garanzia di successo, targata Marionette senza fili! Vi aspettiamo a teatro!

INGRESSO
INTERO € 13,00
INGRESSO RIDOTTO € 9,00 (under 20 e over 65)
GRATUITO = under 5

Per le prenotazioni chiamare il numero
338.2523004

Oppure tramite sms o whatsapp un semplice
messaggio indicando il giorno, un nome ed il numero dei  posti!




Zagarolo, sicurezza: più telecamere a Valle Martella

Zagarolo – Con Determina n°158 del 31 Dicembre scorso, il Comune di Zagarolo ha affidato i lavori di ripristino e potenziamento del sistema di videosorveglianza urbana nella zona di Valle Martella.
“Attualmente gli uffici comunali stanno svolgendo le ultime pratiche amministrative propedeutiche all’avvio dei lavori – spiega il Sindaco di Zagarolo, Lorenzo Piazzai. – La videosorveglianza sarà installata
su nostre infrastrutture, ma su strade di proprietà della Città Metropolitana di Roma: per questo stiamo inviando le comunicazioni all’Ente sovracomunale in materia di privacy. Si tratta di un intervento
importante che va ad adeguare, ristrutturare ed ampliare gli impianti di videosorveglianza per motivi di sicurezza urbana sull’intera area di Valle Martella”.
“I sistemi di videosorveglianza sono sempre più utilizzati come strumento di rassicurazione – aggiunge l’Assessore ai Lavori Pubblici, Emanuela Panzironi. – Dopo l’installazione di impianti di sicurezza in alcune
zone del centro urbano, ampliamo il raggio d’azione nell’intero territorio, in un quadro di progressiva ottimizzazione delle attività di contrasto ai reati e alla criminalità. Dopo l’approvazione del progetto esecutivo a metà Dicembre, siamo passati all’affidamento dei lavori, in attesa che a breve partano i lavori di installazione. Una bella notizia da condividere con gli uffici comunali e la Comunità di Valle Martella”.




Velletri, un’altra aggressione alla polizia locale: clima di tensione

Era il 2 novembre del 2019 quando un uomo, ubriaco e drogato, in pieno centro di Velletri, ha aggredito i passanti nonché ferito n. 4 Agenti e Ufficiali della Polizia Locale del Comune di Velletri, unicamente intenti a svolgere il loro lavoro, riportando, quest’ultimi, lesioni con prognosi comprese tra i 5 ed i 15 giorni.
Ora l’ennesimo caso di aggressione si ripete nuovamente con insulti e minacce a due agenti che lo avevano multato.
Un grave atto, perpetrato ancora una volta, contro chi è impegnato nello svolgere il proprio lavoro con l’unico intento di tutelare la legalità, la sicurezza dei cittadini e del territorio ma soprattutto per il rispetto della legge e della civile convivenza.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza al Comandante del Corpo della Polizia Locale del Comune di Velletri volgendo lo sguardo a tutti gli Agenti del Corpo e in particolar modo per i gravi e ingiustificati attacchi subiti in questi ultimi mesi.
Questo episodio testimonia, se mai ce ne fosse stato bisogno, che la tensione ormai vive nella quotidianità degli Agenti e Ufficiali della Polizia Locale di Velletri, in attesa da anni di nuove norme che ne ridefiniscano status e compiti, ma che con professionale diligenza sono impegnati a far rispettare la legge.
Come FP CGIL riteniamo che la Pubblica Amministrazione debba tornare impegnare le risorse per garantire un idoneo investimento sul fabbisogno del personale, chiediamo da subito, un piano delle assunzioni funzionale ai bisogni veri.
E infatti, pur in presenza di evidenti carenze di organico e mezzi, tutti gli Agenti a disposizione cercano di garantire un professionale e ottimale servizio su tutto il territorio comunale.
Più volte, in questi anni, come FP CGIL, abbiamo sempre evidenziato la necessità di dotare la Polizia Municipale di adeguata strumentazione e, in particolare, di idonei dispositivi di protezione individuale (giubbotti, guanti anti-taglio, ecc..), oltre alla necessità di investire risorse importanti sulla formazione permanente che, nel caso di specie, non può essere solo di tipo
teorico.
Su questo invitiamo l’Amministrazione Comunale di Velletri ad adoperarsi con urgenza affinché gli operatori della Polizia Municipale siano messi nelle condizioni di poter rendere i servizi alla cittadinanza in condizioni di sicurezza, garantendo al Comando la fattiva possibilità di fruire di tutti gli strumenti indispensabili, atti alla protezione individuale e collettiva.
Pur nella consapevolezza che gli Agenti continueranno a prestare il loro lavoro con l’impegno e la dedizione di sempre come FP CGIL ci preme nuovamente ricordare, come più volte evidenziato che la sicurezza è un tema di vitale importanza e non può e non deve essere assolutamente trascurato.




Mafia, arrestato il fratello della vedova del poliziotto Vito Schifani

Tra gli arrestati dalla Dia di Palermo nell’inchiesta che ha portato in carcere il boss Gaetano Scotto c’è anche Giuseppe Costa, 53 anni, fratello di Rosaria, la vedova di Vito Schifani, uno dei tre poliziotti morti nella strage di Capaci col magistrato Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo, il 23 maggio ’92. 

Giuseppe Costa è accusato di associazione mafiosa: sarebbe affiliato alla famiglia di Vergine Maria. Per conto della cosca avrebbe tenuto la cassa, gestito le estorsioni, “convinto” con minacce le vittime – imprenditori e commercianti – a pagare la “tassa” mafiosa, assicurato alle famiglie dei mafiosi detenuti il sostentamento. Ristoranti, negozi, concessionarie di auto, imprese: nel quartiere pagavano tutti e Costa sarebbe stato tra i collettori del pizzo. Gli inquirenti lo descrivono come pienamente inserito nelle dinamiche mafiose della “famiglia”, tanto che, alla scarcerazione del boss della zona, Gaetano Scotto, per rispetto al padrino invita le sue vittime a dare il denaro direttamente a lui. L’indagine fotografa anche il ruolo di vertice che Scotto aveva riconquistato nel clan. Già accusato di mafia, il boss è ora parte civile nel processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio, costata la vita al giudice Paolo Borsellino. Accusato ingiustamente da falsi pentiti fu condannato all’ergastolo e poi scarcerato. Oggi siede come vittima davanti ai tre poliziotti accusati di aver depistato l’indagine. Nel blitz di oggi è stato coinvolto anche il fratello Pietro, tecnico di una società di telefonia, anche lui accusato nell’inchiesta sull’uccisione di Paolo Borsellino. Per la polizia aveva captato la chiamata con cui il magistrato comunicava alla madre che stava per andare a farle visita nella sua abitazione di via D’Amelio davanti alla quale fu piazzata l’autobomba. Pietro Scotto, condannato in primo grado, era stato poi assolto in appello




Anguillara Sabazia, l’ex presidente del Consiglio comunale: ecco perchè mi sono dimessa

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – L’ormai ex presidente del Consiglio comunale di Anguillara Sabazia e Consigliere delegato al ciclo dei rifiuti, Silvia Silvestri spiega i motivi che l’hanno portata a rimettere le proprie dimissioni, quindi insieme ad altri 8 consiglieri a determinare la fine della consiliatura Anselmo.

“Le dimissioni di oggi rappresentano un senso di responsabilità verso la cittadina e verso tutti quei principi per i quali sono stata eletta. L’incompatibilità politica tra i componenti della maggioranza, che avevano fondato la propria credibilità su valori assoluti quali onestà, trasparenza, partecipazione attiva dei cittadini, è cresciuta nel tempo. I principi che ci hanno portato ad amministrare con la volontà di far rifiorire Anguillara sono stati – di volta in volta – disattesi per saccenza e arroganza di pochi. In questi mesi si è’ cercato di mantenere la fiducia ad un sindaco sempre più individualista, più volte si sono cercati condivisione, partecipazione e confronto sui procedimenti per il bene della città ma sempre questa fiducia veniva disattesa. Il gruppo consigliare di maggioranza era tenuto all’oscuro delle scelte dell’esecutivo presenziato dal Sindaco Sabrina Anselmo che ha, di fatto, voluto uno scollamento tra la Giunta e il Consiglio stesso, (noi e voi). Purtroppo molti consiglieri delegati sono stati messi in disparte rispetto alla delega e all’operatività del loro ruolo, tale da renderelo marginale, facendo ricadere le colpe del non avanzamento dei lavori sull’incapacità dei consiglieri stessi. Ad oggi molti procedimenti sono fermi, più volte il sindaco e’ stato sollecitato ma cose più importanti avevano la precedenza: soprattutto quelle legate al suo assessorato: Lavori Pubblici.
La volontà del gruppo consigliare di maggioranza era quello di revocare il P.R.G. (piano regolatore in variante ) e diminuire il consumo di suolo sul territorio di Anguillara Sabazia ed invece si è ritrovato solo a spendere risorse senza ottenere quanto originariamente sbandierato in campagna elettorale. Oggi purtroppo, a causa di alcune scelte legate alla gestione dell’emergenza sismica e statica dei plessi scolastici, l’ormai ex Sindaco preferirebbe ingessare il bilancio comunale per costruire un nuova scuola in Via Duca degli Abruzzi, piuttosto che mettere in sicurezza le strutture che non raggiungono il grado minimo di vulnerabilità sismica: ennesima scelta individualista che non ha visto il coinvolgimento tecnici ed esperti del settore. Non sembra sia bastata l’esperienza fortemente negativa del bando di gara sui moduli provvisori scolastici denominati containers che, secondo l’iniziativa amministrativa, dovevano sopperire per un solo anno alla repentina chiusura del plesso della materna e primaria di Via Verdi, dichiarata inagibile per evidenti carenze strutturali rivelatesi successivamente anche per le scuole di Monte Le Forche, Nido il Ranocchio , Materna e Primaria Scalo e Medie San Francesco, dove per queste il Sindaco non ha disposto alcun provvedimento restrittivo all’agibilità; una leggerezza nella valutazione oppure una evidente incapacità nella gestione attuale. I perseverare dell’attuale gestione sindacale e di conseguenza il proseguio del mandato consiliare comporterebbe inevitabilmente il dissesto finanziario dell’ ente. Per questi e altri motivi ancora oggi ho rassegnato le dimissioni, spiace molto ma era un passo necessario e non più procrastinabile. Ringrazio tutta la parte gestionale dell’ente dai capoarea a tutti gli amministrativi, con i quali ho lavorato a stretto contatto in un clima di collaborazione e aiuto nelle procedure tecniche amministrative, ringrazio la polizia locale sempre presente sul territorio, gli assessori per la professionalità e la dedizione anche quando non hanno potuto portare a compimento i loro obiettivi, ringrazio il Segretario Generale Alessandra Giovinazzo e alcuni colleghi consiglieri della maggioranza. E’ stata un esperienza importante e di crescita a livello personale ma sopratutto sociale. Ringrazio i cittadini e mi scuso per non essere riuscita a portare a termine il nostro programma, sopratutto nell’ambito sportivo.