Governo Conte bis… che pende che pende e mai non vien giù

Nella celeberrima piazza del Duomo di Pisa, domina il campanile della cattedrale di Santa Maria Assunta universalmente conosciuta come la Torre di Pisa. Questo famoso monumento, fu costruito nell’arco di due secoli, tra il XII ed il XIV secolo. E già nelle prime fasi della costruzione, a causa di un cedimento del terreno sottostante, si verificò un’inclinazione dell’edificio in misura 3,9° rispetto all’asse verticale. E da lì il detto la Torre di Pisa che pende che pende e mai non vien giù.

Con il trascorrere degli anni l’inclinazione si è allargata tanto che negli ultimi anni del XX secolo ci fu un concreto pericolo di crollo a causa dell’inclinazione, allora valutata in circa 4,5°. Fu subito posto rimedio con lavori di ingegneria avanzata iniziati nel 1990 e finiti nel 2001.
Fu così rispettata la saga della Torre di Pisa alla quale il governo Conte bis sembrerebbe essersi ispirato.

Nello storico palazzo di Montecitorio, che si affaccia su piazza del Parlamento, sede della Camera dei deputati della Repubblica, il 1 giugno 2018 si è insediato il governo Conte 1. Una coalizione rachitica strutturalmente ed asfittica progettualmente, formata dal M5S e dalla Lega. Già dai primi giorni dalla sua nascita dava segni di cedimento, incrinature e sfaldamenti. Coalizione nata per volontà di Palazzo dopo il risultato fallimentare del 4 marzo 2018. Questo primo governo Conte ha resistito in carica per 461 giorni e per un colpo di testa di Salvini, il 5 settembre 2019 ha dovuto buttare giù la spugna.

Invertendo l’ordine dei fattori, il prodotto non cambia

Il presidente Conte non mollava l’osso, non demordeva. Morto un papa se ne fa un altro. A Montecitorio, seduti imbronciati sui banchi dell’opposizione aspettando di vedere passare il cadavere politico dell’avversario c’erano tanti che bussando alla porta del presidente Conte offrivano i loro servizi, mossi animosamente, “sempre e solamente per il bene della Patria” e così è nato il Governo Conte II.

E’ proprio vero che al peggio non c’è mai fine

All’abbuffata si sono iscritti: come capo tavola il M5S, con accanto il Pd e Leu e Renzi si era riservato l’onore di scegliere il menù. Chi si pensava di assistere al “risorgimento” dell’economia, della finanza, l’inversione della disoccupazione, la riscossa dei consumi, la ricostruzione strutturale del paese e non solo, chi ci credeva in tutto questo e magari in una riforma della giustizia, è rimasto più che deluso. L’auto eletto avvocato del popolo si è dato da fare per tagliare un suo spazio a Bruxelles, sapendo inchinarsi, baciare le mani alla Merkel e ad Ursola von der Leyen ma in casa propria si è distinta solamente la sua politica “vade retro Matteo” e così facendo ha generato l’ennesimo “governo in bilico”.

Renzi a Bonafede… che Conte ascolta: “Fermati finché sei in tempo”

Il pomo della discordia, questa volta è il lodo Prescrizione. Dall’assemblea di Italia Viva, a Roma, Renzi ha lanciato il suo ultimatum, logoro e demodé, senza averne uno migliore: “Il 27 parte la campagna sulla giustizia giusta e lanceremo questa battaglia con un impegno molto chiaro che assumo: se qualcuno pensa che in nome del mantenimento dello status quo del governo, noi domani mattina veniamo meno ai principi di civiltà giuridica, si sbaglia clamorosamente”.

Tra liti e malumori il travaglio del lodo Conte

I ministri di Italia Viva disertano il Cdm e Conte se la cava con l’accordo tra Pd e 5s. Non si è fatta aspettare la dichiarazione di Renzi: “Sfiducia per Bonafede”. Conte trema ed il governo è in forse.

Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio

Allo stato attuale delle cose tutto è possibile e non si può escludere nulla. Una cosa è certa però che in previsione ci sono le 431 cariche da nominare, nomine che fanno gola a tutti e ai quali, si può stare certi, nessun Renzi, Pd o M5s saranno pronti a rinunciare. Poi all’orizzonte c’è sempre la nomina del futuro Presidente della Repubblica, che, sempre per il “bene del paese”, tutti vogliono partecipare attivamente. La conclusione non può essere che una, cioè la restaurazione del vecchio e questo sarebbe come cadere dalla padella alla brace perché come c’è scritto in Marco 2:21-28 : “ il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore.”

Ma i signori politici riusciranno a capirlo?




Quattro proposte di legge di iniziativa popolare: ad Albano Laziale prosegue la raccolta firme di FdI

ALBANO LAZIALE (RM) – Sabato anche ad Albano Laziale prosegue la raccolta firme di Fratelli d’Italia per l’elezione diretta del Capo dello Stato, per l’abolizione dell’istituto ottocentesco dei Senatori a vita, per il tetto alle tasse in Costituzione e per la supremazia dell’ordinamento italiano su quello europeo. “Venite a firmare in via Aurelio Saffi, 61 dalle 10,00 alle 19,00 – dichiara Roberto Cuccioletta, coordinatore FdI di Albano – Continua la raccolta firme – prosegue Cuccioletta su presidenzialismo e tetto tasse in Costituzione, per le battaglie storiche di Fratelli d’Italia e della destra italiana. Restituiamo il potere nelle mani del popolo italiano. Chi è con noi?”




Bellegra (calcio, I cat.), undicesima perla consecutiva. Neri: “Ora occhio alla Magnitudo”

Bellegra (Rm) – Undicesima vittoria consecutiva per il Bellegra che continua ad essere in vetta al gruppo F di Prima categoria. La squadra di mister Vinicio Quaresima ha violato con un secco 2-0 il campo dell’Oir: “Una partita tenuta sempre sotto controllo – dice l’attaccante classe 1989 Mario Neri che ha sbloccato il risultato attorno alla mezzora del primo tempo siglando il suo sesto sigillo stagionale – Abbiamo creato tante occasioni già prima del mio gol e successivamente a inizio ripresa Vagnoli ha realizzato la rete del raddoppio. L’Oir ci ha creato pochi pericoli, ma al di là di tutto contava vincere e lo abbiamo fatto con personalità”. Il Bellegra rimane davanti al Villa Adriana di un solo punto, ma secondo Neri non è ancora un duello esclusivo coi tiburtini: “L’Atletico Colleferro è a otto punti di distanza, ma ha giocato una partita in meno rispetto alle prime due della classe e poi è sicuramente una squadra importante. Credo che il discorso per la promozione si possa risolvere solamente nelle battute finali e che, di conseguenza, non sarà decisivo nemmeno lo scontro diretto contro il Villa Adriana del prossimo 8 marzo”. L’attaccante non nasconde che in casa Bellegra l’entusiasmo è alle stelle: “Avevo già vestito questa maglia qualche anno fa e sono tornato con piacere in estate. Questa è una piazza molto appassionata e chiaramente mai come adesso è vicina alla squadra. All’inizio della stagione non ci aspettavamo di poter competere per le posizioni di vertice, ma partita dopo partita abbiamo capito di avere un potenziale importante e ora ci vogliamo giocare le nostre carte”. Nel prossimo turno Neri e compagni ospiteranno la Magnitudo, altra squadra in lotta per evitare i play out: “All’andata pareggiammo 2-2 al termine di una gara molto complicata in cui andammo sotto di due reti e poi rimontammo – ricorda l’attaccante – Dobbiamo prendere quest’avversario con le molle, tra l’altro loro sono reduci dal pesante successo contro l’Atletico Monteporzio e quindi sono in un buon momento”.




Real Valle Martella (calcio, II cat.), mister Abate: “Il Colle di Fuori? E’ come un’ultima spiaggia”

Zagarolo (Rm) – Ha osservato il suo turno di riposo la Seconda categoria del Real Valle Martella. La squadra del presidente Daniele Imola è stata a guardare nello scorso fine settimana e ora è pronta a ripartire per la lunga volata finale del campionato. I ragazzi di mister Andrea Abate ripartono dal settimo posto: “Un piazzamento che non rispecchia assolutamente le qualità di questo gruppo e infatti nel recente passato ho anche rimesso il mio mandato nelle mani della squadra e della società, qualora fosse servita una scossa. I giocatori hanno assicurato di non avere nulla nei miei confronti e in effetti le ultime prestazioni sono state confortanti, anche se nell’ultimo periodo non siamo nemmeno accompagnati dalla buona sorte. Non sono il tipo che si aggrappa a queste cose, ma basti pensare ai sei pali colpiti in due partite e ad altri episodi non favorevoli che magari avrebbero potuto far prendere una piega diversa alle nostre gare”. Comunque ora bisogna solo guardare avanti e provare a rincorrere: domenica, presso il campo sportivo di Monte Compatri (sede scelta dal club del presidente Imola per le sfide casalinghe), arriva il Colle di Fuori secondo della classe che ha dieci punti (e anche un match giocato) in più rispetto al Real Valle Martella. “E’ una sorta di ultima spiaggia per rimetterci in carreggiata, ma da adesso in avanti per noi sono tutte finali – dice senza mezze misure Abate – Che tipo di partita mi aspetto? La solita da parte nostra, cercheremo di fare la gara e di mettere in difficoltà un avversario che ha dei valori individuali importanti come l’attaccante Testa, ma che è alla nostra portata. D’altronde all’andata pareggiammo 0-0 al termine di una sfida quasi sempre all’attacco”. Per Abate il valore fondamentale che deve animare il Real Valle Martella è “l’amor proprio e la voglia di andare oltre le difficoltà. Se riusciamo a mettere in campo le nostre qualità, possiamo giocarcela con ogni avversario”.




Vivace Furlani Grottaferrata (calcio, I cat.), Coppitelli lo sa: “Ci sarà da sudare fino alla fine”

Grottaferrata (Rm) – Un altro pareggio esterno per la Prima categoria della Vivace Furlani Grottaferrata. I criptensi hanno impattato per 1-1 sul campo dei Canarini Rocca di Papa al termine di una gara tosta, come era nelle previsioni. A parlarne è il centrocampista classe 1990 Francesco Coppitelli, fermo per un brutto infortunio, ma sempre vicino al gruppo avendo indossato anche la fascia di capitano: “Nel primo tempo abbiamo fatto un buon possesso di palla, pur senza creare grandi occasioni da rete. Nella ripresa la gara poteva cambiare con l’episodio del rigore a nostro favore e con la conseguente espulsione di un giocatore avversario, ma purtroppo stavolta Fanasca non è riuscito a segnare dal dischetto e la partita è rimasta sullo 0-0. Quel pericolo scampato ha dato forza ai Canarini Rocca di Papa che si sono addirittura portati in vantaggio, ma in extremis è arrivato il pareggio con Terribili: alla fine si tratta di un punto guadagnato perché è vero che avremmo potuto sfruttare meglio la superiorità numerica, ma è altrettanto vero che per come si era messa la partita uscire con un pareggio da quel campo è stato comunque positivo”. Delle squadre di vertice, ha vinto il solo Nettuno che ora è secondo a quattro punti di distanza: “Sappiamo bene che ci sarà da sudare fino alla fine per spuntarla – osserva Coppitelli – Il Nettuno e il Città di Pomezia hanno le carte per giocarsela fino in fondo e lo stesso vale per la Virtus Divino Amore. Mancano ancora tante partite e molti scontri diretti che probabilmente finiranno per essere decisivi”. Nel prossimo turno la Vivace Furlani Grottaferrata ospiterà l’altra squadra di Rocca di Papa, il Real: “E sarà un’altra battaglia, ma noi vogliamo sfoderare una prestazione importante e tornare alla vittoria. In casa, d’altronde, dobbiamo cercare di fare bottino pieno se vogliamo alimentare le nostre ambizioni di vittoria”. Intanto si avvicina il mese di marzo, quello che rivedrà la Vivace Furlani Grottaferrata impegnata anche sul fronte della Coppa Italia con la doppia semifinale contro il Ginestra: “Lo abbiamo sempre detto, anche quello è un obiettivo di questa stagione anche se ci ha tolto energie preziose nel recente passato. Ora, però, abbiamo l’organico quasi completamente a disposizione e quindi possiamo affrontare il doppio impegno al meglio”.




Rugby Frascati Union 1949, serie C k.o. all’esordio nella poule promozione. Bronzini: “Ci rialzeremo”

Frascati (Rm) – Il cammino nella poule promozione non è iniziato come avrebbe voluto il Rugby Frascati Union 1949. La squadra dei tecnici Luciano Bronzini e Claudio Girini è stata sconfitta per 28-15 sul campo del Rieti al termine di una gara non brillantissima. “Non siamo particolarmente preoccupati per questo k.o., d’altronde è solo la prima giornata di questo girone e anche nella prima fase avevamo pagato dazio nel match d’esordio contro il Latina, in quel caso perdendo tra le mura amiche”. L’analisi è di coach Luciano Bronzini che poi entra più nel dettaglio della partita di domenica scorsa: “Siamo stati sempre vicini nel punteggio, ma abbiamo commesso due ingenuità (una per tempo, ndr) che ci sono costate la sconfitta. I reatini hanno dimostrato di essere una buona squadra, quadrata e ben messa in campo: ci hanno messo in difficoltà soprattutto sulla mischia, mentre in touche non siamo stati brillanti. Inoltre non siamo stati capaci di “interpretare” nel modo migliore il metro arbitrale e quindi in qualche frangente della partita ci siamo innervositi, perdendo lucidità”. Bronzini commenta poi i risultati della prima giornata della poule promozione che assegna un posto per la serie B 2020-21: “Ci sono state tre vittorie casalinghe e tra l’altro tutte con il punto di bonus aggiuntivo – rimarca l’allenatore del Rugby Frascati Union 1949 – Spicca il successo della Lazio che ha travolto Arnold, le altre due squadre (assieme al Rieti, ndr) provenienti dal girone di prima fase che non era il nostro”. A proposito dei biancocelesti capitolini, il team tuscolano ne capirà molto presto lo spessore: “Ora abbiamo una settimana di pausa per il Sei Nazioni e avremo modo di recuperare qualche infortunato – osserva Bronzini – Alla ripresa ospiteremo proprio la Lazio e quella per noi sarà una sorta di prova d’appello. Giochiamo in casa e vogliamo far valere il fattore campo, ma sappiamo che avremo di fronte un avversario tosto che forse è il favorito in questa poule promozione. Il nostro obiettivo, però, è quello di tornare immediatamente alla vittoria”.




Club Basket Frascati (C Gold/m), Cecconi: “E’ un momento delicato, ma non dobbiamo mollare”

Frascati (Rm) – E’ una stagione davvero poco fortunata quella della serie C Gold maschile del Club Basket Frascati. I ragazzi di coach Rossella Cecconi hanno perso per 83-84 al supplementare il match interno contro Civitavecchia: una gara fondamentale in ottica play off in cui la dea bendata ha voltato le spalle ai frascatani. “E’ veramente un’annata difficile da analizzare – spiega la Cecconi – E il match di sabato scorso può essere una buona fotografia. Sinceramente ho poco da rimproverare ai ragazzi che, dopo la vittoria del turno precedente a Fondi, hanno messo in campo tutto quello che avevano. Abbiamo tenuto Civitavecchia a 69 punti alla fine del tempo regolamentare e questo non è un dato da poco, considerato che gli avversari di turno avevano appena inflitto quasi 100 punti al San Nilo Grottaferrata e che nell’ultimo periodo viaggiavano su una media di 80 a partita. E’ chiaro che possiamo stare qui a recriminare sulla gestione dell’ultimo pallone, ma si tratta di dettagli che purtroppo non ci hanno visto brillare”. Il k.o. complica notevolmente i piani del Club Basket Frascati che ora si trova a quattro punti di distanza da Civitavecchia (ultima squadra virtualmente dentro i play off) che però ha pure il vantaggio degli scontri diretti: “E’ chiaro che ora non dipende più da noi e che il morale non può essere alto, ma da adesso l’unica cosa da fare è ragionare sul breve termine e non sugli obiettivi a “lunga scadenza” – spiega la Cecconi – Di certo non possiamo mollare sia per una questione di amor proprio, ma anche e soprattutto per le risposte che dobbiamo alla società e in particolare al presidente Fernando Monetti che ci ha sempre messo nelle condizioni migliori per lavorare. Purtroppo dal mese di dicembre siamo stati anche penalizzati molto dagli infortuni e di fatto non abbiamo mai avuto la rosa al completo: non sono giustificazioni, ma questa situazione ha indubbiamente pesato”. Nel prossimo turno i frascatani saranno ospiti di Albano per un altro derby “infuocato”: “All’andata incassammo una sconfitta casalinga sanguinosa – ricorda la Cecconi – Di fronte avremo una squadra che lotta su ogni pallone, non sarà una partita da fioretto”.




Anguillara Sabazia, sospensione del Consiglio comunale: Gerardo Caroli è il Commissario prefettizio

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Dopo le dimissioni della maggioranza dei
consiglieri comunali di Anguillara Sabazia, il Prefetto di Roma,
Gerarda Pantalone, ha nominato Commissario Prefettizio il viceprefetto
Gerardo Caroli. Ne dà notizia la Prefettura di Roma. “A seguito delle
dimissioni rassegnate dalla maggioranza dei consiglieri”, si legge in
una nota, il Prefetto di Roma “ha disposto la sospensione del
Consiglio Comunale di Anguillara Sabazia e ha nominato Commissario
Prefettizio, per la provvisoria amministrazione dell’Ente, il
Viceprefetto dott. Gerardo Caroli in servizio presso questa
Prefettura”.

Gerardo Caroli ha preso servizio nell’aprile del 1990 presso il Commissariato del Governo per la Provincia di Bolzano dove ha ricoperto vari incarichi quale dirigente delle diverse aree del predetto Ufficio.
Trasferito nel gennaio del 2011 presso il Ministero dell’Interno – Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, ha svolto incarichi presso la Direzione Centrale per i Servizi Demografici nel ruolo di dirigente del servizio del contenzioso; dirigente del Centro Nazionale dei Servizi Demografici (CNSD) e dirigente in posizione di staff del servizio relativo all’attività contrattuale della predetta Direzione Centrale.
Nominato Viceprefetto nel luglio del 2015, è stato assegnato alla Prefettura – UTG di Ascoli Piceno nell’aprile del 2016 dove ha ricoperto fino al 29 gennaio del 2017 il ruolo di dirigente dell’Area I. Dal 30 gennaio 2017 ricopre l’incarico di dirigente dell’Area III ter della Prefettura – UTG di Roma.




Anguillara Sabazia, dimissioni di massa. Lista Civica Pizzigallo sindaco: “E’ arrivata finalmente la fine della amministrazione cinque stelle Anselmo!”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – “La più incapace e sprovveduta Amministrazione della storia di Anguillara Sabazia finisce finalmente qui di esistere e di fare danni per la Città! – Così in una nota congiunta i Consiglieri comunali Antonio Pizzigallo, Roberto Guiducci e Christian Calabrese della lista Civica Pizzigallo sindaco dopo le dimissioni di massa protocollate nella mattinata odierna in Comune che hanno decretato la fine della legislatura più chiacchierata della storia di Anguillara Sabazia. “L’incapacità amministrativa del Sindaco e della Giunta pentastellata – proseguono i consiglieri – che hanno portato la Città nell’isolamento, nell’oblio e nella catastrofe più totale e che ha fatto dell’arroganza, della presunzione e dell’ignoranza sui temi amministrativi il loro motivo di esistere, è giunta al termine. Sono state protocollate, infatti, questa mattina le dimissioni contestuali di 9 consiglieri di maggioranza e minoranza. A fronte dello sfaldarsi della maggioranza, il nostro atto politico si è reso necessario per il bene della Città e per interrompere l’azione devastante di questa ormai inaffidabile giunta. Dopo aver sopportato in questi anni l’arroganza e l’incapacità di un’amministrazione, quella guidata dall’ex Sindaco Anselmo, che fin da subito ha mostrato chiari segni di allergia alle regole democratiche, la maggioranza ha ceduto. Un’Amministrazione durata fin troppo per i modi e per le scellerate azioni messe in campo non nell’interesse dei cittadini, ma per la soddisfazione di pochi. L’atteggiamento narcisistico ed autoreferenziale del Sindaco ha esasperato, con colpevole ritardo, i suoi consiglieri e compagni di viaggio tanto da indurli alle dimissioni. Non possiamo che ringraziare le forze di minoranza che hanno saputo lavorare in modo unitario, analizzando e criticando consiglio dopo consiglio le azioni di questa giunta, adoperandosi, come suo dovere, a mettere in evidenza le contraddizioni che stavano emergendo. Un ringraziamento va anche a quei i consiglieri di maggioranza che si sono resi finalmente conto che Anguillara stava sprofondando in un decadimento culturale, morale ed amministrativo senza precedenti. Si apre ora per Anguillara la possibilità di uscire da un immobilismo che da ormai 10 anni la attanaglia. Accanto ad una verifica puntuale delle potenzialità economiche del bilancio comunale – concludono i consiglieri – è necessario che tutte le forze politiche e civiche lavorino per un progetto comune con coraggio, impegno e spirito di sacrificio come Anguillara MERITA”.




Anguillara Sabazia, caduta del governo Anselmo. Manciuria (AnguillaraSvolta): “Anguillara ritorna a sorridere. Anselmo go home!!!”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – “E’ una giornata storica e indimenticabile per Anguillara Sabazia, liberata dalla peggior Giunta della storia sabatina grazie alla formalizzazione delle dimissioni della metà più uno dei consiglieri comunali che comporteranno inevitabilmente la decadenza dalla carica del sindaco pentastellato Anselmo”.

E’ il commento del leader di AnguillaraSvolta, Sergio Manciuria, in
merito all’avvio della procedura di scioglimento della Giunta Anselmo ai sensi
dell’art. 141 TUEL a seguito delle dimissioni presentate questa mattina da nove
consiglieri comunali.

“Un’azione coraggiosa e significativa che ha visto
finalmente convergere minoranza e parte della maggioranza nell’unica soluzione
auspicata per il bene dei cittadini 
enfatizza il referente sabatino –
 la messa in liquidazione
senza se e senza ma di
una prima cittadina incapace, arrogante e cinica,
 che ha
tradito non solo i propri elettori con il casellario giudiziale mascherato, ma
ingannato la speranza di coloro che
speranzosi si erano lasciati persuadere dall’uso di paroloni per governare bene
 come
cambiamento, trasparenza e partecipazione”.

“Oggi 
continua il presidente di AnguillaraSvolta –
 brindiamo ma
non festeggiamo, in quanto siamo consapevoli che un minuto dopo il decreto
prefettizio, chi ha veramente a cuore le sorti di questa città dovrà accantonare le ambizioni
personali e lavorare unitariamente
 tirandosi su le maniche
con rispetto e devozione assoluta. Gli esperimenti fin qui rivelatosi
disastrosi, sono finiti: per far risorgere Anguillara è ora di cambiare passo e strategia
politica
 per darle un’immagine degna del ruolo che merita
non solo nel Lazio ma anche al di fuori dei confini nazionali”




Anguillara Sabazia, Lega: “È finita l’amministrazione Anselmo

Le contamporanee dimissioni di nove consiglieri del Comune di Anguillara Sabazia protocollate questa mattina dall’ormai ex presidente del consiglio comunale Silvia Silvestri hanno fatto cadere la sindaca M5S Sabrina Anselmo.

I motivi nell’atto delle dimissioni parlano di “inconciliabità politica avvenuta nel tempo tra i componenti della maggioranza”  e del fatto che il gruppo consiliare di maggioranza è stato tenuto all’oscuro delle scelte di giunta. Le considerazioni contenute nell’atto parlano di piano regolatore, scuola e di politica gestionale che porta inevitabilmente al dissesto finanziario, il sindaco preferirebbe ingessare il bilancio comunale per costruire una nuova scuola in Via Duca degli Abruzzi piuttosto che mettere in sicurezza le stesse. L’esperienza dei containers dovevano sopperire per un solo anno alla repentina chiusura del plesso materna e primaria di Via Verdi, alle condizioni delle scuole di Monte Le Forche, nido il Ranocchio, materna e primaria Scala e medie San Francesco per i quali il Sindaco non ha disposto alcun provvedimento restrittivo all’agibilità, prefigurando una evidente incapacità nella gestione attuale: il perservare di tale gestione comporterebbe inevitabilmente dissesto finanziario del Comune con ricadute economiche sulle tasche dei concittadini ormai intolleranti alle politiche di arroganza e saccenteria.

Per Anguillara ci sono tante sfide da affrontare e vincere, questo è possibile – afferma il coordinatore della LEGA Daniele De Vito – attraverso una politica che sappia parlare ai cittadini in modo efficace. Anni di convinta opposizione, coerenza e proposta hanno portato a un grande risultato evitando così l’approvazione di un bilancio che avrebbe portato il nostro paese all’orlo del dissesto.

Si apre ora una nuova fase per riportare Anguillara degna del ruolo che merita!