Anguillara Sabazia, l’acqua del “Montano” torna potabile

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Revocata l’ordinanza di non potabilità dell’acquedotto Montano ad Anguillara Sabazia dopo le ultime analisi dello scorso 6 marzo, che ne attestano la conformità dei valori di legge, inviate dalla ASL RM 4 agli uffici comunali.

Il Commissario prefettizio dr. Gerardo Caroli ha dunque revocato l’ordinanza di non potabilità che era stata emessa dagli ex amministratori comunali lo scorso 5 febbraio dopo che avevano ricevuto la comunicazione della ASL il 29 gennaio.




Coronavirus, costretta in casa col cadavere del marito

SAVONA – Costretta a rimanere in casa con il cadavere del marito. E’ quanto accade a una donna di Borghetto Santo Spirito in provincia di Savona.

Dopo il caso di alcuni giorni fa a Napoli, con Luca Franzese che mostrava su un video Facebook il cadavere della sorella Teresa, morta da ore nel letto matrimoniale, un episodio analogo nel savonese.

L’uomo, che da tempo mostrava sintomi riconducibili alla Covid-19, è deceduto nella notte, stroncato probabilmente da un malore

La moglie, anche lei potenzialmente infetta, ha chiamato subito i soccorsi ma i militi, una volta arrivati sul posto, hanno deciso di non entrare nell’alloggio. Trattandosi di un potenziale contagio, per rimuovere il cadavere sarà necessario attendere almeno 24 ore e l’esito dei tamponi. “Una situazione spiacevole che non so definire a parole – ha detto il sindaco Giancarlo Canepa, giunto sul posto – Sono vicino al dolore della donna e dei parenti che stanno vivendo questa situazione surreale”.




Coronavirus, farmaciopoli a Bari: vendevano mascherine con un ricarico del 6 mila percento

Perquisizioni in 30 società di 22 comuni della provincia di Bari sono state eseguite dalla Guardia di Finanza nell’ambito di una indagine su presunte manovre speculative, fraudolente e truffaldine nella commercializzazione di mascherine protettive e dei presidi medico-chirurgici disinfettanti (30mila i prodotti sequestrati), “approfittando – spiega la Procura – dell’attuale contesto emergenziale di natura sanitaria che sta interessando il nostro Paese a causa della sempre crescente diffusione di Coronavirus”.

Durante le perquisizioni sono state sequestrate mascherine protettive, gel e salviette per le mani per un valore commerciale di circa 220mila euro.

I titolari delle imprese commerciali sottoposte a perquisizione, prevalentemente operanti nei settori della produzione di cosmetici e del commercio all’ingrosso, al dettaglio e anche attraverso piattaforme di e-commerce, di saponi, detersivi, profumi, erboristeria e ferramenta, sono di nazionalità italiana e cinese.

Dall’indagine è emerso anche che alcune farmacie vendevano mascherine con una percentuale esponenziale di rincaro rispetto al prezzo di acquisto fino a + 6.000%.

“Nello specifico – spiegano gli inquirenti – è emerso che gli esercenti, allo scopo di massimizzare il proprio guadagno, avevano acquistato maxi confezioni di mascherine per poi immetterle in consumo, dopo averle riconfezionate, in singole bustine trasparenti”. In altri casi sono stati individuati venditori “che offrivano gel e salviette igienizzanti per le mani presentandoli, con scritte e simboli ingannevoli sulle confezioni nonché con messaggi pubblicitari, come prodotti con azione disinfettante”.




Coronavirus, il farmaco Tocilizumab sembra funzionare: provato con successo a Napoli su due pazienti gravi migliorati in 24 ore

All’ospedale Cotugno di Napoli nella cura al Coronavirus si sono avuti risultati positivi grazie al farmaco Tocilizumab, approvato nel 2010 negli Stati Uniti per l’artrite reumatoide, e commercializzato in Italia dalla casa farmaceutica Roche, con il nome di Actemra. Il farmaco è stato somministrato a due pazienti gravi affetti da polmonite severa covid-19 e sono migliorati in 24 ore.

Il farmaco è stato inserito, pochi giorni fa, dalla National Health Commission cinese nelle linee guida per il trattamento dei casi gravi da coronavirus: in Cina sono guariti 21 pazienti trattati con Tocilizumab, che hanno mostrato un miglioramento importante già nelle prime 24-48 ore.

La somministrazione di Tocilizumab è avvenuta sabato scorso per la prima volta in Italia ed è stata possibile grazie a una stretta collaborazione tra il direttore della Uoc di Oncologia dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, Vincenzo Montesarchio; il direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto “Pascale” di Napoli, Paolo Ascierto insieme al virologo Franco Buonaguro e alcuni medici cinesi, tra cui Wei Haiming Ming del First Affiliated Hospital of University of Science and Technology of China e il team composto da tutto il personale del Cotugno e che ha visto in prima linea, tra gli altri, Rodolfo Punzi, direttore del dipartimento di Malattie infettive e urgenze infettivologiche; Roberto Parrella, direttore della Uoc Malattie infettive ad indirizzo respiratorio; Fiorentino Fragranza, direttore della Uoc Anestesia rianimazione e terapia intensiva; Vincenzo Sangiovanni, direttore della Uoc Infezioni sistemiche e dell’immunodepresso; Nicola Maturo, responsabile del Pronto Soccorso infettivologico del Cotugno e Luigi Atripaldi, direttore del laboratorio di Microbiologie e virologia.




Grottaferrata, #iorestoacasa: chiusi parchi e isole ecologiche

GROTTAFERRATA (RM) – Il sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti in qualità di autorità sanitaria locale, alla luce degli ultimi provvedimenti contenuti nel DPCM 9 marzo 2020 (Decreto Presidente del Consiglio) ha emesso in data odierna una ordinanza avente come oggetto: “Adozione ulteriori misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 – Disposizioni inerenti la chiusura dei parchi comunali e la sospensione del mercato settimanale e del mercato agricolo, nonché delle isole ecologiche”.

L’ordinanza al fine di evitare il diffondersi del contagio da virus Covid-19 tra la popolazione ribadisce dunque la chiusura delle attività di ristorazione e bar dalle ore 18,00 alle 6,00 e ordina in via provvisoria e cautelativa, in attesa di ulteriori specificazioni, la chiusura al pubblico dell’isola ecologica e dei parchi comunali.

DISCIPLINA DEGLI INGRESSI NEGLI UFFICI COMUNALI

In un altro provvedimento, il decreto n. 15 del 9 marzo 2020, il sindaco stabilisce che fino al prossimo 3 aprile 2020 l’accesso agli uffici da parte dei cittadini sarà limitato ai soli casi di indifferibilità e alle ipotesi in cui non sia possibile interloquire con il Comune in forme diverse dalla comunicazione telematica o telefonica.
Gli accessi da parte di più cittadini contemporaneamente potranno essere consentiti con l’obbligo di osservare scrupolosamente le misure igienico sanitarie allegate al DPCM del 4 Marzo scorso (in primis il metro di distanza tra un utente e l’altro, evitare assembramenti ecc..) e comunque a un numero di utenti non superiore al numero degli addetti ai servizi presenti all’interno di ciascun ufficio di riferimento.

CHIUSURA UFFICI TEKNEKO

La Tekneko srl, affidataria dei servizi di igiene urbana e gestione integrata dei rifiuti solidi urbani sul territorio comunale ha inoltre comunicato che a partire da oggi, 10 marzo 2020, il front office di Grottaferrata della stessa Tekneko resterà chiuso al pubblico.




Coronavirus e trasporti. Sindacati Atac chiedono maggiori tutele: RomaTpl e SAP di Guidonia nel mirino

Servono misure più
stringenti, come “ridurre il servizio e contingentare l’accesso dei passeggeri”.
All’indomani del nuovo decreto del Governo, che estende la “zona rossa” in tutt’Italia,
si leva la voce dei rappresentanti sindacali dei lavoratori Atac, che pongono all’Azienda e alle
Istituzioni precise condizioni. Sui mezzi pubblici è altissima la possibilità
di rimanere contagiati dal coronavirus, anche perché non ci sono specifiche disposizioni
in tutela dell’utenza. E preoccupa, e non poco, la situazione in RomaTPL, circola nel web un video che
apre infiniti interrogativi sulla pulizia dei mezzi, e nella società SAP-Autolinee, che gestisce il trasporto
pubblico nel Comune di Guidonia-Montecelio.

Qualcosa sembra
non quadrare, fatte le dovute analisi, se da un lato – e giustamente – si invitano
i cittadini a rimanere in casa e di stare a un metro dall’interlocutore, dall’altra
si permette all’utenza – ancora – di viaggiare su bus e treni al di sotto della
distanza di sicurezza. E di entrare in contatto col personale viaggiante. Chi
controlla? Certo, da stamattina sono cambiate le abitudini nella Capitale, come
nelle altre città italiane, l’affluenza sui mezzi è notevolmente diminuita, ma
non a sufficienza per scongiurare contatti ravvicinati. Specie nelle
metropolitane e ferrovie concesse.

Qui Atac – «Torniamo nuovamente sull’argomento», scrive la Segreteria del Consiglio di Azienda (CGIL, CISL, UIL e FAISA CISAL), «per proporre soluzioni alla luce delle ulteriori disposizioni ministeriali emanate nella serata di ieri [9 marzo ndr]. A nostro modo di vedere è necessaria una sostanziale riorganizzazione e rimodulazione del servizio in tutte le direzioni, delle attività lavorative e delle relative procedure da concordare con tutto il personale operativo».  Come la «riduzione del servizio intensificato serale e nei fine settimana», l’aumento delle «concedibilità di ferie», l’«accorpamenti di linee bus presso snodi capolinea ave previsti servizi igienici adeguati», e «blocco immediato del servizio sostitutivo della metro B». Chiedono inoltre una verifica e controllo sulle pulizie e sulle sanificazioni in tutti gli ambienti di lavoro, «che stante gli sforzi profusi, risultano di gran lunga insufficienti», la fornitura di guanti e delle mascherine nonché di «sterilizzare tutte le penalità previste dalla contrattazione di secondo livello a tutto il personale in regime di contenimento del contagio (ERA 1)». D’accordo, ma solo in parte, SLM Fast-Confsal: «Noi abbiamo chiesto», spiega il Segretario Renzo Coppini, «di regolamentare il servizio TPL sulle esigenze del pendolarismo lavorativo, con orario lunedì/venerdì e fino alle ore 20.00, chiudendolo nel week-end ma senza perdite economiche per i dipendenti». Per l’Organizzazione è importante limitare la capienza interna dei bus, «massimo 25 persone», di contingentare l’ingresso sui treni regionali e di ricorrere, per il potenziamento del servizio (laddove necessario) al coinvolgimento di tutto il personale delle società private di TPL e noleggio, «che a fronte dei divieti ministeriali è rimasto inoperoso».  E sono i macchinisti e capitreno delle concesse (Roma-Viterbo, Roma-Lido e Roma-Giardinetti) a essere maggiormente preoccupati: «per eseguire il cambio banco», dicono, «siamo costretti a passare in mezzo alle persone. Vogliamo le mascherine».

E RomaTPL? – I lavoratori del secondo vettore di TPL romano (privato) sono in attesa di ricevere il kit sanitario. La distribuzione doveva avvenire ieri, lunedì, come per i colleghi di Atac, ma è stata rimandata a oggi per «un ritardo del fornitore», ha spiegato la Società in serata, nell’incontro coi dipendenti. Durante il quale la stessa azienda ha evidenziato di aver provveduto a fare uscire un ordine di servizio per inibire l’apertura della porta anteriore e applicare una divisione removibile che garantisce la distanza di sicurezza tra gli autisti e passeggeri. Provvedimento esteso su tutto il parco mezzi. Ma è sulla pulizia e l’igienizzazione delle vetture che ci sarebbero dei coni d’ombra.

Una riprova il video – eclatante – girato questa mattina da un autista a bordo di un bus in servizio, il quale, per fugare ogni sospetto, sfrega fazzoletti di carta sulle parti plastiche della vettura, ritraendoli visibilmente sporchi. Un caso?

Il caso della SAP di Guidonia – «Restiamo perplessi dalla mancanza di qualsiasi informazioni proveniente sia dal Comune di Guidonia Montecelio sia da parte della società SAP Autolinee, gestore del servizio urbano locale». Attacca così il comunicato congiunto delle associazioni TrasportiAmo e Cesmot di questa mattina. «A preoccuparci maggiormente è il fatto che sui mezzi del trasporto urbano è ancora prevista la vendita a bordo dei titoli di viaggio da parte degli autisti, oltre al fatto che i mezzi sono prevalentemente a due porte e senza cabina isolata dal resto della vettura. Appare evidente che allo stato attuale personale ed utenza sono potenzialmente esposti al rischio di un eventuale contagio. Chiediamo con urgenza di sapere dal Sindaco Michel Barbet quali misure voglia mettere in atto a tutela di lavoratori ed utenti e se le vetture in servizio vengano sottoposte a sanificazione». Bocche cucite dal Comune, in continuo affanno per le continue emorragie in seno alla maggioranza. Dall’opposizione è il consigliere Claudio Zarro, Presidente del Gruppo Misto, a prendere parola e rincarare le dose: «considero prioritaria l’attenzione che l’associazione TrasportiAmo e il Cesmot prestano circa la mancata informazione del TPL locale di Guidonia Montecelio. Si chiede una maggiore informazione e attenzione, sia per i lavoratori della SAP, che per gli utenti della stessa». E, ancora: «non ci si può permettere superficialità nella gestione del TPL locale, alla luce della continua evoluzione dei casi di Covid 19 nel territorio regionale. La categoria degli Autoferrotranvieri e l’utenza tutta merita maggiore attenzione ed anche un’Amministrazione Comunale che richiami a questi principi di sicurezza. Ricordiamo che il Sindaco di una città è il primo responsabile della sicurezza e della sanità del suo territorio e dei cittadini che insistono sullo stesso».

I nastri apparsi su alcuni bus SAP

«Dopo il nostro allarme», riprendono all’unisono le associazioni, «abbiamo constatato che le misure in tutela autisti SAP sono all’insegna dell’artigianalità. In pratica su alcune vetture ci si è limitato a chiudere con del nastro bicolore la parte anteriore della vettura, mentre in un altro caso (vettura 137) non solo non vi era alcuna “barriera” e un passeggero sostava sulla piattaforma anteriore vicino ad autista. Chiediamo ad amministrazione comunale di verificare corretta applicazione normative e di sensibilizzare azienda SAP ed utenza nel rispetto delle misure di tutela».




Emergenza coronavirus. Forse stop a rate mutui, pagamento contributi e ritenute: domani il decreto sul sostegno all’economia

Nel decreto per le misure di sostegno all’economia in approvazione mercoledì ci sarà “una parte fiscale molto importante di sospensione di pagamenti, pagamento di ritenute, contributi.” Lo ha detto la viceministra all’Economia Laura Castelli a Radio anch’io condotto da Giorgio Zanchini. Secondo quanto riporta una nota della trasmissione, alla domanda: “Ma anche i mutui?” La viceministra ha risposto: “Mutui, tasse, è tutto sospeso.” E ancora: “In tutta Italia?” La viceministra ha risposto: “Sui mutui di privati e famiglie.”  

Il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ospite di “Circo Massimo” su Radio capital, ha detto stamani: Uno dei “quattro canali” su cui si sta indirizzando il governo per aiutare famiglie e imprese “è quello della liquidità, che va garantita, e questo lo si fa con la sospensione dei pagamenti, di mutui, bollette, tributi. Dobbiamo ragionare su tutto il territorio nazionale“. E alla domanda se la sospensione varrà già dalla prossima scadenza fiscale del 16 marzo, ha risposto: “stiamo lavorando in questa direzione”.

C’è la possibilità di arrivare ad un pacchetto di aiuti, per fronteggiare l’emergenza coronavirus, fino a 10 miliardi chiedendo più deficit? “L’ordine di grandezza è quello”, ha risposto il ministro alla vigilia del decreto che domani dovrebbe andare in Cdm. “Probabilmente chiederemo un deficit leggermente più alto per avere più possibilità di interventi. Non è detto che utilizziamo tutto nel primo decreto. Il limite di 7,5 miliardi è un limite che superiamo”, ha aggiunto.

Bisogna “evitare gli assembramenti e rallentare la diffusione del virus, perché è evidente che il nostro nostro sistema sanitario sta andando in crisi”, ha spiegato Patuanelli, rimarcando l’obiettivo dell’ultimo Dpcm per fronteggiare l’emergenza. “E’ evidente che abbiamo preso queste decisioni non certamente a cuor leggero, consapevoli che stiamo chiedendo sforzi ai cittadini. C’è la necessità di evitare il più possibile la diffusione del virus e quindi di evitare gli assembramenti. Mai come in questo frangente comportamenti singoli determinano comportamenti collettivi”, ha sottolineato.

Quanto alla nomina di un supercommissario, Patuanelli ha detto: “Abbiamo già il commissario Borrelli che sta facendo un lavoro encomiabile”. Alla domanda sull’ipotesi Bertolaso, “non è in campo e non la ritengo nemmeno motivata – ha risposto -. C’è una linea di comando chiara, c’è il presidente del Consiglio che gestisce in prima persona la crisi, c’è Borrelli capo della Protezione civile che ha poteri di commissario straordinario, c’è il ministro dell’Interno. Credo che sia struttura sufficiente per gestire le criticità”.

Il ministro è al quindicesimo giorno di auto-isolamento cominciato in seguito all’incontro del 25 febbraio scorso al Mise a cui aveva partecipato l’assessore lombardo risultato poi positivo al coronavirus, ha spiegato, aggiungendo che quindi da domani sarà ‘libero’ nel “rispetto” delle disposizioni,  per cui “mi sposterò per motivi di necessità, di salute, che spero di non avere – ha detto – per andare a fare la spesa e per andare a lavoro”.




Manziana, domestica fa “pulizia” dei gioielli della pensionata per cui lavora

MANZIANA (RM) – I Carabinieri della Stazione di Manziana hanno denunciato a piede libero una donna italiana con l’accusa di furto all’interno dell’abitazione dove espletava servizi di pulizia.

La segnalazione è partita da una
signora, pensionata, che recentemente aveva denunciato la scomparsa di alcuni
gioielli dalla sua camera da letto.

Fin da subito, i militari hanno
rivolto l’attenzione nei confronti delle persone che frequentavano
l’abitazione, poiché già nel corso del sopralluogo nell’appartamento, non erano
emersi segni di effrazione esterni su porte o finestre.

Al termine di accertamenti più
approfonditi, i Carabinieri hanno accertato le responsabilità della domestica,
la quale, nel corso delle ultime settimane e in più occasioni per non destare
immediati sospetti, si era appropriata di dieci oggetti di valore.

Nel corso della perquisizione, scattata nel domicilio della domestica, i militari hanno rinvenuto la refurtiva. I beni rubati saranno restituiti alla legittima proprietaria.




F&D Waterpolis, la FIN sospende tutto. Il presidente Perillo: “La salute prima di tutto”. Stop anche per l’Evolution Fit Village

La Federazione Italiana Nuoto, in ottemperanza al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, ha disposto la sospensione di tutti i campionati di pallanuoto, delle gare a squadre, delle varie manifestazioni previste nel mese di marzo e nei primi giorni di aprile. Fino a nuovo avviso, anche le nazionali non parteciperanno alle competizioni internazionali. Una decisione che avrà sicuramente strascichi importanti, considerato il lungo ma necessario stop. Il Presidente Francesco Perillo ha così commentato la decisione assunta dagli organi nazionali: “Non possiamo che attenerci alle norme di legge e adoperare il buon senso per evitare il proliferarsi del contagio. La situazione è difficile e in questo momento la cosa più importante è la tutela della salute dei cittadini, dagli atleti ai tecnici, passando per i dirigenti e tutti i fruitori del centro. Sarà un sacrificio importante ma necessario per tutti noi ma non abbiamo altra scelta, come società ci adeguiamo alle direttive della FIN e comunicheremo tempestivamente la ripresa delle attività non appena l’emergenza, speriamo presto, sarà superata. Avevamo già disposto autonomamente, prima della decisione comunicata dal presidente Conte, forse tardiva, lo stop in via preventiva fino al 15 marzo e seguiamo gli eventi con attenzione”. La sospensione delle attività riguarda sia il settore nuoto che il settore pallanuoto dell’F&D Waterpolis, oltre che tutte le attività del centro sportivo “Evolution Fit Village” di Lariano, che resterà chiuso fino a data da destinarsi.




Frascati Scherma, Rossella Gregorio torna nelle prime otto di Coppa del Mondo dopo due anni

Frascati (Rm) – Ferma tutta l’attività nazionale per l’emergenza del Coronavirus, gli unici atleti del Frascati Scherma impegnati nello scorso fine settimana sono stati di scena ad Atene per un importante appuntamento di Coppa del Mondo di sciabola femminile. Un evento che ha registrato il ritorno a ottimi livelli di Rossella Gregorio che si è piazzata al settimo posto, tornando in un quarto di finale di Coppa del Mondo a distanza di due anni dall’ultima volta. Un risultato importante che ripropone a ottimi livelli la sciabolatrice campana in forza al club tuscolano. Davvero positivo il percorso della Gregorio che ha superato la fase a gironi con cinque vittorie e una sconfitta. Poi nelle dirette è arrivata la non semplice vittoria per 15-13 sulla padrona di casa, la greca Despina Georgiadou. Nel secondo turno di giornata la Gregorio aveva sconfitto la testa di serie numero 2, la francese Manon Brunet col punteggio di 15-11, prima di avere ragione agli ottavi di finale della spagnola Lucia Martin-Portugues per 15-13. La corsa della forte atleta azzurra si era conclusa ai quarti di finale dove l’ungherese Liza Pusztai (poi seconda) si è imposta col punteggio di 15-3. Buona anche la prova individuale di Chiara Mormile che ha concluso la prova al 16esimo posto: dopo averla spuntata nel tiratissimo assalto contro la statunitense Anne-Elizabeth Stone (15-14) ed aver vinto il match contro la sudcoreana Hayoung Jeon per 15-7, l’azzurra è stata eliminata agli ottavi dalla statunitense Dagmara Wozniak che si è imposta 15-10. Nel turno precedente si era fermata la corsa dell’altra atleta del Frascati Scherma Irene Vecchi (21esima alla fine), battuta dalla spagnola Lucia Martin-Portugues per 15-5. Infine non è andata oltre il 62esimo posto Lucia Lucarini, estromessa nei trentaduesimi di finale dalla cinese Qian Jiarui che ha avuto la meglio per 15-13.
Il week-end molto positivo della Gregorio si è concluso alla grande grazie al secondo posto nella prova a squadre, conquistato assieme alla compagna di società Irene Vecchi e alle altre due azzurre Martina Criscio e Michela Battiston. L’Italia si è arresa solo in finale alla Russia che ha avuto la meglio per 45-35, ma il piazzamento ha fatto guadagnare alle azzurre il pass per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020.




Monreale, pensionato spacciatore finisce in manette

I carabinieri della stazione di Monreale, con l’ausilio del nucleo cinofili di Palermo, hanno tratto in arresto per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, G.e. 64enne, pensionato già noto alle forze dell’ordine.

I militari a seguito di perquisizione personale e domiciliare hanno rinvenuto nella disponibilità del malfattore quasi 100 grammi di hashish, già suddiviso in dosi, un bilancino di precisione e 125 euro in banconote di piccolo taglio, ritenute provento dell’illecita attività.

L’arrestato, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo, tutto il materiale è stato sequestrato e la droga è stata inviata al laboratorio analisi sostanze stupefacenti di Palermo per le verifiche qualitative e quantitative.