Bracciano, contagi fermi a 3: intanto continuano le denunce a chi non rispetta le regole

BRACCIANO (RM) – Altre denunce nella giornata di oggi effettuate dalla polizia locale di Bracciano diretta dal Comandante Claudio Pierangelini.

Gli agenti hanno fermato e denunciato persone provenienti da altri Comuni che sono venuti a fare la spesa nel nostro territorio”. A darne notizia è il Sindaco di Bracciano Armando Tondinelli che oggi, domenica 22 marzo, ha inteso comunicare il consueto aggiornamento sulla situazione dei contagi sul territorio: “Anche oggi come ieri – dice il Sindaco Tondinelli – non registriamo ulteriori casi positivi a Bracciano. Pertanto i contagi rimangono stabili a tre persone risultate positive al Covid-19.

La strada da fare insieme è ancora lunga e dobbiamo assolutamente rispettare l’unica regola possibile per evitare focolai e contagi fuori controllo: restiamo a casa per il nostro bene, per tutelare la salute di chi amiamo e della collettività. Il momento è difficile, che potranno esserci attimi di sconforto ma restiamo uniti. L’Amministrazione continuerà a fornire tutto il supporto possibile. Insieme ce la faremo!”  




Genzano di Roma, Flavio Gabbarini al Commissario Straordinario: “I cittadini chiedono la disinfezione delle strade”

“Con questa breve nota mi rivolgo al Commissario Straordinario del Comune di Genzano di Roma affinchè ponga fine al più presto agli “approfondimenti” del dirigente e degli uffici a lui afferenti riguardo la pratica, già annunciata e poi sospesa, della disinfezione delle superfici stradali e della pavimentazione urbana con disinfettanti come l’ipoclorito di sodio.

Tre giorni
mi sembrano eccessivi per interpretare delle direttive impartite dall’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e
la ricerca ambientale) sull’utilizzo di prodotti chimici disinfettanti in questo momento di emergenza sanitaria dove
tante persone sono in prima linea per combattere il covid-19 e la quasi
totalità della popolazione diligentemente resta a casa nel rispetto delle
regole impartite da Governo e Regione.

In questi
giorni è necessario informare tempestivamente i cittadini e spiegare loro cosa
si sta facendo,
senza  che la comunicazione compaia  e scompaia lasciando i cittadini nell’incertezza a causa di
un comunicato scarno e tardivo la cui lettura è lasciata alla libera
interpretazione.

Ma venendo al caso in questione: sanificare o no le superfici stradali e la
pavimentazione urbana?

Io rispondo si!

E sarebbe
confortante che anche l’istituzione pubblica e i suoi apicali prendessero tale
decisione senza ulteriori tentennamenti.

Infatti
leggendo con attenzione le indicazioni e le line guida di vari istituti di
prevenzione e controllo delle malattie e dell’ambiente non si evince il divieto
di utilizzo di prodotti disinfettanti/igienizzanti come l’ipoclorito di sodio
(contenuto nella candeggina per uso domestico) ma si deduce una chiara
raccomandazione a non usarli ripetutamente
e in quantità eccessive per la disinfezione delle strade poiché  potrebbe causare inquinamento ambientale.

È
vero anche che, ad oggi,
non vi sono evidenze a supporto dell’efficacia del trattamento, ma è pur vero
che è opportuno procedere alla pulizia ordinaria con detergenti convenzionali e
alla disinfezione stradale e della pavimentazione della città con disinfettanti
chimici (ipoclorito di sodio) una tantum in situazioni di emergenza
sanitaria. Se tale trattamento non avrà efficacia contro il covid-19 lo vedremo
in seguito ma comunque sarà servito a garantire uno stato di igiene più
avanzato per il territorio cittadino.

In ultimo, a
prova che l’ISPRA ha comunicato agli Enti locali delle indicazioni tecniche e non il divieto di utilizzo di ipoclorito di sodio
le chiedo di soffermarsi su quando scritto nell’ultima parte delle
raccomandazioni suggerite.

“ Pertanto, nel caso
in cui le autorità locali ritengano necessario, per finalità di tutela
della salute pubblica, l’utilizzo di ipoclorito di sodio
nelle pratiche di pulizia delle superfici stradali e pavimentazione
urbana, dovrebbe intendersi come integrativo e non sostitutivo delle modalità
convenzionali di pulizia stradale e limitato ad interventi straordinari”.

Tutto ciò
conferma che la decisione ultima spetta a Lei in quanto Commissario straordinario del nostro Comune e che come tanti di noi
cittadini ritenga necessario questo intervento straordinario di disinfezione
pur con tutte le accortezze sugerite 
nell’uso straordinario di ipoclorito di sodio.

A riprova di
quanto affermato in precedenza vorrei ricordare tutte le raccomandazioni suggerite dall’Ispra
per la “pulizia” delle strade per dare rassicurazioni ai cittadini che le disposizioni, che Lei impartirà ai dirigenti,
saranno in linea con il sentimento comune della popolazione che esige azioni a
tutela della salute e dell’ambiente.

– I sistemi
di aspersione devono operare in prossimità delle superfici minimizzando il
trasporto a distanza di aerosol;

– È
consigliabile che il servizio di pulizia sia effettuato con macchine
spazzatrici e solo ove non possibile con dispositivi manuali a getto d’acqua a
pressione ridotta e sospendendo in ogni caso l’utilizzo di soffiatori
meccanici;

– È
preferibile avviare le operazioni di aspersione esclusivamente in aree urbane
pavimentate che siano drenate in pubblica fognatura mista o dedicata alle sole
acque meteoriche;


L’applicazione delle soluzioni di ipoclorito di sodio deve avvenire bagnando le
superfici ma evitando ruscellamenti che trasportino la sostanza in
significative quantità nel sistema fognario con possibili ripercussioni sui
sistemi biologici dei depuratori; in tutti i casi risulta necessario informare
il gestore del Servizio Idrico Integrato, per consentire l’attivazione, dove
possibile di misure di mitigazione;


L’applicazione delle soluzioni di ipoclorito di sodio deve avvenire osservando
adeguate distanze da fossi, fossati, corsi e specchi d’acqua, preferendo per
queste situazioni, ove possibile, metodi di nebulizzazione rispetto a quelli di
lavaggio e comunque, in modo da evitare ruscellamenti di soluzione nelle acque
superficiali che possano comportare effetti nocivi diretti e indiretti su fauna
e flora che le abitano;

– Va
mantenuta un’adeguata distanza dalle colture in modo che queste non siano
interessate da aerosol;

– Va evitata
l’applicazione sul suolo non impermeabilizzato (limitarsi a irrorare le
superfici urbanizzate strade, piazze, marciapiedi);

– Per
ottimizzare l’azione dell’ipoclorito di sodio l’impiego dello stesso è
opportuno avvenga nelle ore di minore insolazione (ore notturne);

– Va evitata
l’applicazione in caso di presenza di vento.

Flavio Gabbarini”




Paliano, Covid-19: ulteriore giro di vite per gli spostamenti delle persone

PALIANO (FR) – Il Sindaco Domenico Alfieri, infatti, nella giornata di domenica 22 marzo, ha firmato l’ordinanza che impone a chiunque debba spostarsi  per attività motoria o per l’uscita con l’animale di compagnia per le sue necessità fisiologiche, a rimanere nelle immediate vicinanze della residenza o dimora e comunque a distanza non superiore a 500 metri, con obbligo di documentazione agli organi di controllo. Disposizione questa che, al fine di contenere il rischio di diffusione del COVID-19 nell’ambito del territorio comunale in via provvisoria e cautelativa, sarà efficace fino alla data del 3 Aprile 2020.

“La presenza di un tasso di contagi sempre crescente, ci impone ancora altre restrizioni. Purtroppo è facile rilevare che, nonostante le misure restrittive adottate e il costante monitoraggio del territorio operato dal personale del Comando di Polizia Locale, l’attività motoria risulta comunque svolta con modalità che non consentono di garantire il rispetto del distanziamento, né un efficace controllo da parte degli organi preposti. Oltre a ciò è stato constato che  molti proprietari di cani ed animali da compagnia, in occasione delle uscite necessarie per consentire agli stessi lo svolgimento delle proprie necessità fisiologiche, percorrono distanze ragguardevoli dalle proprie abitazioni. Per cui nonostante le regole già in vigore sugli spostamenti, i dati dei contagi ci dimostrano che questo non è ancora sufficiente ad arginare l’epidemia. Non possiamo permetterci di mantenere la situazione attuale. Questo è un ulteriore messaggio ai cittadini tutti, ancora più chiaro e inequivocabile: dobbiamo limitare gli spostamenti superflui. La situazione è grave e la nostra libertà personale va usata con responsabilità da parte di tutti. Il controllo da parte delle Forze dell’Ordine sul territorio verrà intensificato per scoraggiare chi non avesse capito che le passeggiate e le ore di svago nei luoghi pubblici non sono consentiti”. Queste le parole del Sindaco Alfieri.




Albano laziale, Fratelli d’Italia: ecco le proposte per affrontare insieme il presente ed il futuro

ALBANO LAZIALE (RM) – Fratelli d’Italia ad Albano laziale sta inviando in queste ore via pec al protocollo del Comune alcune proposte.

Riceviamo e pubblichiamo:

“E’ il momento di lavorare tutti insieme, pensando già al futuro oltre che a gestire i problemi del quotidiano. L’unico modo per riprenderci da questa crisi è rimboccarci le maniche tutti insieme mettendo da parte antichi rancori personali e posizioni politiche, solo con un tavolo unitario mettendo a disposizione le migliori risorse di ognuno potremo rialzare la testa”.

“Fratelli d’Italia di Albano Laziale, in queste ore e giorni di difficoltà, non dimenticando il proprio ruolo che è e rimane, in qualsiasi situazione, quello di fungere da organo di trasmissione tra le esigenze della cittadinanza e le istituzioni e di attuare qualsiasi iniziativa utile per i cittadini sulla base dei principi di solidarietà sociale.

Per questo motivo riteniamo doveroso ed utile alla cittadinanza condividere con il Sindaco, la giunta e la maggioranza di governo, alcune nostre proposte che siano di aiuto a sostenere ed aiutare la popolazione in questi giorni convulsi. Riteniamo, infatti:

  • che è necessario condividere le misure con il
    Sindaco e la sua Giunta attraverso un tavolo permanente con le opposizioni che
    possa concordare e aggiornare le misure economiche/sociali al mutare delle
    condizioni;
  • che la sicurezza sanitaria deve essere accompagnata
    immediatamente da un piano di messa in sicurezza delle imprese e delle attività
    commerciali, pena una catastrofe per il tessuto economico e sociale della
    Città;
  • che debba essere, già da oggi, individuato un
    pacchetto di misure che dovrà interessare tutti i settori colpiti: turismo,
    agroalimentare, manifatturiero, cultura, spettacolo, commercio, liberi
    professionisti ed artigiani.

Queste sono le nostre proposte:

SANITA’

  • Attivazione di un numero telefonico dedicato alle emergenze che funga anche da point informativo all’intero territorio comunale;
  • Emissione di una ordinanza che obblighi i gestori dei supermercati di limitare gli accessi della clientela e verificare che quest’ultima acceda ai locali dotata di protezione della bocca e del naso. Nel caso in cui i clienti non fossero dotati di protezione delle vie aeree il supermercato dovrà distribuire i  dispositivi di protezione individuale (maschere e guanti) ed in caso di mancanza di disponibilità deve essere negato l’accesso. Si fa presente che è sufficiente coprirsi bocca e naso con sciarpe, foulard o similari in assenza di mascherine. Si richiede, inoltre, che il gestore si faccia carico di igienizzare i poggia mano dei carrelli dopo ogni uso;
  • Distribuzione nel territorio, in prossimità delle attività commerciali autorizzate, di dispenser igienizzanti;
  • Sanificare quotidianamente i mezzi di trasporto pubblici e gli uffici pubblici;
  • Verificare la disponibilità di personale medico e sanitario (medici, infermieri, psicoterapeuti) utilizzabile sul territorio ed istituzione di uno specifico albo comunale;

FAMIGLIE, IMPRESE, COMMERCIANTI,  PROFESSIONISTI, ARTIGIANI

  • Sospendere per 90 giorni i verbali e/o gli accertamenti emessi dal Comune;
  • Sospensione per i commercianti delle tasse comunali;
  • Semplificazione delle pratiche amministrative previo utilizzo della posta elettronica certificata come, a titolo esemplificativo, presentazione delle pratiche edilizie;
  • Elaborare da subito un piano di supporto e di rilancio immediato delle attività produttive, commerciali e  professionali del territorio, condiviso con tutto il consiglio comunale;
  • Istituzione di uno Sportello “Cura Italia” per supporto e chiarimenti ad imprese ed aziende del territorio;
  • Una deroga al limite volumetrico del mastello nella raccolta dell’indifferenziato;
  • Rinvio dei pagamenti TOSAP ed ICP;
  • Predisposizione di un albo di badanti per accudire disabili e /o anziani

VOLONTARIATO

  • Semplificazione delle procedure di affiliazione alla Protezione Civile per svolgere attività di volontariato e di assistenza anche utilizzando, sotto il coordinamento e controllo della Protezione Civile stessa, le associazioni di volontariato presenti sul territorio;

Queste sono le nostre proposte, siamo a disposizione
dell’amministrazione per dare ogni strumento per realizzarle. Insieme ne
usciremo.

Il  Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia Massimo Ferrarini, Federica Nobilio, Edmondo Segrella, Marco Silvestroni

Il Coordinamento di Fratelli d’Italia di Albano Roberto Cuccioletta




Asl Rm5, sanitari e cittadini in guerra… a mani nude

Il disorientamento generato da altalenanti e pasticciate azioni governative oltre ad una mancanza di comunicazioni esaustive è aggravato dalla mancanza di generi sanitari necessari.

Dove sono le mascherine? Dove i cosiddetti DPI? I Dispositivi di Protezione Individuale che insieme all’alcool, le sovrascarpe, i guanti, gli occhiali e le tute sanitarie monouso gli stessi che tutti i cittadini verrebbero acquistare: sono introvabili.

Dai filmati dei TG si vedono sanitari in Cina bardati da assomigliare all’omino Michelin, ben altro i nostri. Sui social c’è chi invita ad usare in bagno le ultime mascherine fornite dalla Protezione Civile. Ancora prima dei Sindacati di categoria e senza allarmismi, diversi operatori sanitari della ASL RM5, tra le più grandi d’Italia, avevano denunciato già l’11 marzo di essere costretti a visitare gli assistiti privi di guanti e mascherine e come definiscono centinaia di titoli sui giornali “a mani nude”.

La Asl aveva risposto: “La Direzione provvede quotidianamente all’invio in Regione Lazio dei fabbisogni di DPI comprensivi di quelli destinati al MMG/PLS secondo le vigenti indicazioni regionali. Si deve tuttavia evidenziare che le scorte sono, come è noto, contingentate e che i quantitativi ed i tempi di consegna sono dettati da Istituzioni diverse. Per il semplice motivo che sono introvabili.”

Sebbene fosse stato diffuso da parte dell’Azienda Sanitaria un documento relativo ai comportamenti da tenere nella gestione dell’emergenza (Protocollo 218196 del 11.03.2020) con relativi allegati; nell’allegato B del documento è esplicitamente indicato che “La modalità distributiva dei DPI e dispositivi medici monouso legati all’emergenza è competenza della Direzione Regionale”.

Ad oggi ancora nessuna traccia di detti materiali e dispositivi, né comunicazione di dispensazione è giunta agli operatori sanitari. La Medicina Generale/Medicina di Famiglia è la branca specialistica che si occupa in modo specifico di medicina di comunità, cure primarie e gestione delle patologie sul territorio in ambiente extraospedaliero. I medici di medicina generale sono figure da non confondere con il “medico generico”, che identifica il laureato in medicina senza formazione post laurea. I medici hanno nei loro studi dei dipendenti, nei confronti dei quali hanno degli obblighi relativi alla sicurezza sul luogo di lavoro. Oltre ad una particolare posizione lavorativa di medici convenzionati con il SSN non li pone in dipendenza diretta, ma si fa presente che la Direzione Generale della ASL ROMA 5 ha nei confronti delle responsabilità di tutela della salute. Una esposizione ad un concreto pericolo, che mette nelle condizioni di essere inibiti nel normale svolgimento della professione, limitando nella possibilità di visitare in sicurezza i pazienti affetti da sintomatologia respiratoria.

Colpa di una spending review sanitaria che alla fine fa pagare il conto a tutti gli Italiani. Dal 2011 con Monti ogni Governo ha pensato di risparmiare sulla sanità anzi che sul superfluo. Bene lo ribadisce un dossier intitolato “La spending review sanitaria”, risalente allo scorso 4 marzo e pubblicato dagli uffici della Camera.

Dai tagli sui posti letto ai tempi di ospedalizzazione, spese per dispositivi e aumentando ogni due anni i metri quadrati da mettere a disposizione per i pazienti che hanno fatto chiudere decine di cliniche private. Tutti gli esecutivi hanno fatto il possibile per risparmiare quasi che la sanità fosse superflua, eccedente ed inutile. Di queste ore la denuncia dei quattro sindacati dei camici bianchi contro Zingaretti che con i soldi che ci sono, oggi in piena emergenza covid 19, sta pensando bene di acquisire una App, chissà a quali costi, per monitorare a distanza i pazienti in quarantena. Troppi gli errori di valutazioni e della burocrazia che mette a nudo la irrazionalità di una nazione che non ha fabbriche capaci di creare certi prodotti a scapito di centinaia di maestranze che ben sarebbero capaci ma non a disdegnare l’acquisto in Ucraina ed in Cina dove nessuno si è sognato di chiedere la conformità costruttiva degli opifici, i durc, gli impianti antincendio , le referenze bancarie, la tripla messa a terra o la quantità di aria introdotta nell’azienda per addetto: basta che ci sia il marchio CEE. Grazie alla emergenza sono tante le camicerie o i cravattifici che hanno diversificato la produzione con le mascherine. Una burocrazia mostruosa che ha fatto male dopo aver fatto desistere chiunque. Ha creato un danno all’intera Nazione che dovrebbe far arrossire e non solo i responsabili di settore al Ministero e nei venti assessorati alla sanità regionali. Oggi si paga il conto di avere tanti marchese del grillo che amava dire io so io e voi…




Roma, piazzale Tiburtino: due senza fissa dimora rapinano un ragazzo dopo averlo minacciato con un coltello

ROMA – Arrestati due cittadini del Marocco di 27 e 17 anni, entrambi senza fissa dimora. Nel pieno del pomeriggio di ieri, in piazzale Tiburtino, i due rapinatori, insieme ad un complice, che è riuscito a far perdere le proprie tracce, si sono avvicinati ad un 22enne di origini calabresi, lo hanno accerchiato e lo hanno rapinato del denaro che aveva con se, sotto la minaccia di un coltello, per poi darsi alla fuga. 

Il ragazzo, ha incrociato una pattuglia dei carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, in transito in quel momento, ed ha fornito una descrizione dei rapinatori.

Dopo pochi minuti i militari sono riusciti ad individuare i due malfattori e li hanno bloccati dopo un breve inseguimento a piedi, terminato in piazza San Lorenzo, recuperando parte della refurtiva.

Per il 27enne si sono aperte le porte del Carcere di Regina Coeli, mentre il rapinatore minorenne è stato accompagnato presso il Centro di Prima Accoglienza per i Minori.




Velletri, discarica “Lazzaria”: 210mila euro per le prime operazioni di chiusura

VELLETRI (RM) – Aggiudicate alla ditta SQUALO 7 srl le attività preliminari di chiusura definitiva della discarica esaurita Lazzaria nel comune di Velletri.

La SQUALO 7 ha offerto un ribasso del 33,162% sull’importo a base di gara, per un importo di aggiudicazione pari ad 183.676,38 euro oltre oneri della sicurezza pari ad 7.504,10 euro e oltre IVA 10% pari a 19.118,05 euro per un totale complessivo di € 210.298,52.




Grottaferrata, fake news quotidiane: nessuna suora è andata in viaggio a Cremona

GROTTAFERRATA (RM) – I responsabili dell’Istituto delle Figlie di San Camillo stanno valutando azioni legali in merito all’articolo del “Fatto Quotidiano” dove viene affermato che le suore di Grottaferrata avrebbero potuto contagiarsi in occasione di un viaggio fatto a Cremona.

Dalla direzione dell’Istituto viene chiarito che nessuna suora di Grottaferrata si è mai recata a Cremona negli ultimi due mesi. “C’era stata una suora di Cremona – specificano dalla direzione dell’Istituto – che si era fermata a Grottaferrata più di due settimane fa, più specificatamente intorno alla fine di febbraio”.

La Asl Rm2 fa sapere che tutte le suore che lavorano come caposala all’Ospedale Madre Giuseppina Vannini sono risultate negative al tampone. A conferma che il cluster è focalizzato e isolato presso l’Istituto di Grottaferrata posto sotto isolamento.




Roma, ventenne taglia la testa alla madre

ROMA – Omicidio, poco prima della mezzanotte, in un appartamento in via James Joyce, in zona Laurentina, a Roma. Un ragazzo di 20 anni, al culmine di una lite, ha ucciso la madre.

Il giovane, da una ricostruzione dei carabinieri intervenuti sul posto, ha afferrato un coltello da cucina e ha colpito la mamma fino a decapitarla. In casa c’era anche la sorella del 20enne, che ha provato a bloccarlo senza riuscirci ed è dunque scappata per rifugiarsi dai vicini che hanno chiamato i carabinieri. Sul posto i militari di Cecchignola e dell’Eur. Il 20enne è stato arrestato con l’accusa di omicidio.




Coronavirus, chiuse le attività non essenziali. Aperti alimentari e farmacie

Intervento in tarda sera di Giuseppe Conte che, su Facebook annuncia, la chiusura di tutte le attività produttive non strategiche. “Al di fuori delle attività ritenute essenziali consentiremo solo lo svolgimento di lavoro in modalità smart working e consentiremo solo le attività produttive ritenute comunque rilevanti per la produzione nazionale”, spiega. Quelle messe in atto sono “misure severe, ne sono consapevole, ma non abbiamo alternative. In questo momento dobbiamo resistere, perché solo così riusciamo a tutelare noi stessi”  continua  il premier. Sono misure “che richiederanno tempo per far vedere i loro effetti”, sottolinea. “E’ la crisi più difficile che il paese sta vivendo dal secondo dopoguerra. la morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova”.

“Rallentiamo il motore produttivo del paese ma non lo fermiamo. Non è una decisione facile, ma si rende necessaria oggi per poter contenere quanto più possibile la diffusione dell’epidemia” ha poi aggiunto il premier. 

Le nuove misure restrittive annunciate sono valide fino al 3 aprile.  “Abbiamo deciso di chiudere in tutta Italia ogni attività produttiva che non sia cruciale, indispensabile, a garantirci beni e servizi essenziali” ha spiegato Conte. “Continueranno a venire assicurati i servizi bancari, postali, assicurativi e finanziari” ha anche detto.

“Mai come ora la nostra comunità deve stringersi forte come una catena a protezione del bene più importante, la vita. Se dovesse cedere un solo anello questa catena saremmo esposti a pericoli più grandi, per tutti. Quelle rinunce che oggi ci sembrano un passo indietro domani ci consentiranno di prendere la rincorsa”. ha concluso il presidente del Consiglio

“Misure necessarie e inevitabili. Finalmente!”. Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha commentato così i nuovi provvedimenti adottati dal Governo.