Bracciano, famiglie in difficoltà. Il sindaco mette in campo 10mila euro. Tondinelli: “Il Governo cominci a pensare alla devastante crisi economica che stiamo vivendo”

BRACCIANO (RM) – L’Amministrazione comunale di Bracciano guidata dal Sindaco Armando Tondinelli ha destinato al Coc (Centro Operativo Comunale) di Bracciano la somma di 10mila euro per servizi di acquisto e consegna a domicilio di beni di prima necessità a favore di nuclei familiari particolarmente fragili, attualmente privi di sostentamento economico e più esposti al disagio.

È lo stesso primo cittadino ad annunciare ancora sostegni economici in favore delle famiglie di Bracciano in difficoltà

“Mentre il Governo sta decidendo come fare l’ennesima autocertificazione – dice Tondinelli – noi stiamo pensando alla devastante emergenza economica che silente sta mettendo in ginocchio moltissimi cittadini. A Bracciano, vi assicuro, il nostro sostengo non mancherà mai perché capiamo la tragedia che questo brutale virus ha causato con un bilancio di morti a cui nessuno avrebbe mai voluto assistere e con un conseguente, lo ripeto, devastante tracollo della nostra economia. Questi altri 10 mila euro serviranno a dare risposte immediate ai nostri concittadini in difficoltà a cui va il mio caloroso sostegno e abbraccio virtuale. Come primo cittadino che conosce i problemi sul campo che quotidianamente interessano le famiglie che devono poter mettere del cibo a tavola e garantirsi farmaci e beni primari, rinnovo al Governo un appello al buonsenso: abbiamo bisogno di un segnale concreto di vicinanza, non possiamo permetterci di lasciare indietro nessuno”.

Il Sindaco comunica inoltre il bilancio dei contagi di oggi: “Registriamo oggi – aggiunge Tondinelli – un nuovo caso positivo al Coronavirus. Torno a ribadire con forza che dobbiamo restare in casa perché dobbiamo assolutamente vincere questa guerra. Insieme possiamo farcela, il nostro sostegno è forte più che mai. Sono con voi!”




Covid-19, da Shangai 3 milioni di mascherine per la Protezione Civile: partite oggi con voli Alitalia e Rif Line

L’atterraggio all’aeroporto di Roma Fiumicino, è previsto in serata, alle 21:45 circa, ora italiana

Oggi alle ore 9:52 italiane (16:52 ora locale), dall’aeroporto di Shanghai, è partito il primo volo speciale gestito da Rif Line e operato da Alitalia, su autorizzazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con a bordo oltre 3.5 milioni di mascherine indirizzate alla Protezione Civile italiana.

L’atterraggio all’aeroporto di Roma Fiumicino, è previsto in serata,alle 21:45 circa, ora italiana.

Un
carico prezioso, in arrivo durante quella che molti esperti definiscono una
fase cruciale, durante la quale sarà possibile vedere concretamente gli effetti
delle misure di contenimento del contagio del coronavirus, a 14 giorni dall’entrata
in vigore.  Giorni difficili per medici, infermieri e operatori della
protezione civile, che devono portare avanti il proprio lavoro nonostante
la scarsa disponibilità di dispositivi per la protezione individuale, come
le mascherine.

Con
il supporto di Alitalia, che in questo periodo di pandemia sta svolgendo
un ruolo importantissimo, riportando a casa i nostri connazionali che si
trovavano in vari paesi del mondo, lka società Rif Line è riuscita
ad organizzare in tempi record la spedizione di questo importante carico.

Da
anni siamo presenti in diverse città in Cina con i nostri uffici
– ha dichiarato Francesco
Isola, CEO di Rif Line, azienda italiana di logistica internazionale presente
in molti paesi del mondo – Conosciamo bene il mercato della logistica
cinese, le procedure da rispettare e abbiamo diversi contatti in loco. Questo
ci ha permesso di organizzare il trasporto della merce in breve tempo e con
successo. Il prezioso contributo di Alitalia, infine, lo ha reso possibile
”.




Asl Roma 4, dieci nuovi casi positivi: il bollettino comune per comune

La Regione Lazio ha appena comunicato 10 nuovi positivi nel territorio della Asl Roma 4.

I nuovi positivi aggiornati alle 12 di oggi sono così suddivisi:

5 a Civitavecchia, 1 a Manziana, 1 a Campagnano, 1 a Santa Marinella, 1 a Bracciano, 1 a S. Oreste.

È avvenuto un decesso di una donna di 88 anni proveniente dalla Rsa Madonna del Rosario.

Di seguito i totali per Comuni dall’inizio dell’epidemia da Covid 19

Allumiere : 2 positivi riscontrati di cui una persona deceduta, attuali 1 positivo
Anguillara :5
Bracciano: 5
Campagnano: 4
Canale Monterano :7
Cerveteri : 14 positivi di cui 1 persona deceduta, attuali 13 positivi
Civitavecchia: 109 positivi riscontrati (inclusi pazienti Rsa Madonna del Rosario), di cui 6 persone decedute, per un totale attuale di 103 positivi.
Fiano Romano: 4
Formello: 3
Ladispoli : 14 positivi, di cui una persona deceduta, per un totale di 13 positivi attuali.
Manziana: 17
Sacrofano :19
Sant’Oreste: 1
Santa Marinella: 13 positivi riscontrati, di cui una persona deceduta, per un totale attuale di 12 positivi.
Tolfa: 7




Castelli e litorale, ecco come la Asl Rm6 gestisce l’emergenza Coronavirus

Medici e sindaci favorevoli a proposta di Italia Viva di inserire nella rete regionale il laboratorio analisi situato presso l’ex Ospedale di Genzano per analisi tamponi

La Asl Roma 6 ha scelto di gestire l’emergenza Covid-19 puntando innanzitutto su un potenziamento del NOC (tende pre-triage con 4 postazioni per pazienti in attesa di risultato tampone, 26 stanze singole per pazienti in attesa di risultato tampone, 73 posti letto a bassa e media intensità di cura di cui 26 da trasformare in sub-intensiva).

Il trasferimento dei punti nascita degli Ospedali di Velletri ed Anzio presso il Noc deriva dalla necessità di dare assistenza a donne in gravidanza affette da Covid-19: si tratta di misura temporanea che vedrà la ricollocazione dei reparti presso Velletri e Anzio alla fine dell’emergenza.

Il potenziamento del Noc si aggiunge alla creazione di un hub Covid presso l’ospedale Regina Apostolorum, con 20 posti di terapia intensiva.

Gli altri ospedali (Frascati, Velletri, Anzio) hanno approntato un reparto infettivologico per i pazienti in attesa di tampone o trasferimento.Il vero problema è che i pazienti con sintomi non dovrebbero arrivare in ospedale, perché si dovrebbero effettuare i test a domicilio.

Da ieri sono stati assunti altri infermieri e medici, ma per poter aumentare il numero di tamponi effettuati è necessario implementare la capacità dei laboratori che li analizzano: su questo molti medici e Sindaci hanno avanzato la proposta di inserire nella rete regionale il laboratorio analisi situato presso l’ex Ospedale di Genzano, proposta sostenuta in particolare da Italia Viva, come spiegato dai Coordinatori Provinciali Luca Andreassi e Ileana Piazzoni

Il laboratorio analisi situato presso l’ex Ospedale di Genzano è tuttora funzionante e l’analisi dei tamponi per Covid-19 potrebbe essere immediatamente avviata, consentendo di dimezzare i tempi necessari ora ad avere i risultati con l’invio al laboratorio analisi del Campus Bio-Medico. Il Dg della Asl si è detto d’accordo e di aver già inviato comunicazione alla Regione, da cui si attende il nulla osta.

La possibilità di effettuare in tempi rapidi e in maniera estesa i tamponi è fondamentale per individuare il prima possibile i contagiati e procedere alle cure e/o al loro isolamento: indispensabile per le categorie a rischio (medici, infermieri e operatori sanitari, tutti coloro che svolgono un’attività lavorativa essenziale), ma anche per chi segnala i sintomi dal proprio domicilio al medico di base.

“Apprendiamo con soddisfazione – dicono Andreassi e Piazzoni – l’appoggio dei Sindaci di molti Comuni alla proposta di apertura del laboratorio di analisi situato presso l’ex ospedale di Genzano, al fine di dotare la Asl RM6 di un laboratorio dedicato ai test per la ricerca del virus Sars-Cov-2. Come abbiamo sottolineato più volte, siamo convinti che il virus si possa debellare, oltre che con le misure di lockdown, solo con un tracciamento delle singole linee di contagio attraverso test mirati, a partire da chi è impegnato in prima linea come medici, infermieri e tutti gli operatori sanitari, così come a tutte le persone che svolgono oggi un’attività lavorativa che rientra tra quelle essenziali, arrivando poi a intervenire a domicilio sui casi sintomatici e risalendo ai loro contatti. Confidiamo in una rapida risposta positiva da parte di Asl e Regione, così che si possa mettere in campo immediatamente un’azione indispensabile a limitare e circoscrivere ancora di più la diffusione del coronavirus sul territorio”.




Sindaco di Messina denunciato dal ministro dell’Interno per Vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali e delle Forze armate

Sono stati segnalati all’autorità giudiziaria i comportamenti del sindaco di Messina, Cateno De Luca, “perché censurabili sotto il profilo della violazione dell’articolo 290 del Codice penale (Vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali e delle Forze armate)”.

La decisione, informa il Viminale, è stata assunta dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, “a seguito delle parole gravemente offensive, e lesive dell’immagine per l’intera istituzione che lei rappresenta, pronunciate pubblicamente e con toni minacciosi e volgari”. “Proprio in una fase emergenziale in cui dovrebbe prevalere il senso di solidarietà e lo spirito di leale collaborazione – spiega il Viminale – le insistenti espressioni di offesa e di disprezzo, ripetute per giorni ai media da parte del sindaco di Messina all’indirizzo del ministero dell’Interno, appaiono inaccettabili, e quindi censurabili sotto il profilo penale, per il rispetto che è dovuto da tutti i cittadini, alle istituzioni repubblicane e ai suoi rappresentanti”




Il sindaco di Bergamo a confronto con i media internazionali

Si è svolta martedì 24 una conferenza
stampa con il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che, dal suo ufficio, ha
interloquito, rispondendo cortesemente e pacatamente, alle domande rivoltegli
da numerosi corrispondenti dei media esteri in Italia, soci dell’Associazione
della Stampa Estera, ASEI, sul triste primato bergamasco nell’epidemia in
corso.

La sede ASEI è chiusa per il periodo
attuale, e quindi è stato utilizzato un sistema streaming che ha visto la
partecipazione di una novantina di corrispondenti da tutto il mondo.

Come è risaputo, purtroppo Bergamo, città con
provincia, è la più pesantemente colpita dalla pandemia in corso in tutta
Italia, e nel mondo. La città, con tutta la provincia, ha circa un milione e
centomila abitanti (la città 120mila) ma sta pagando un tributo alquanto
pesante in termini di malati e vittime del Covid-19: dei circa 30mila
contagiati in tutta la regione, Bergamo e provincia ne ha dovuti subire circa 6728
con circa 1176 deceduti. E la curva discendente non sembra ancora voler
procedere come tutti desiderano. Sul numero dei morti causati da Covid, sulla
base di una ricognizione fatta telefonicamente anche con altri sindaci della
provincia, si è constatato un rapporto di circa 1 su 4 per Covid, rispetto allo
stesso periodo dell’anno precedente.

Il sindaco Gori, nel giorno del suo 60°
compleanno, ha risposto con tutta la sua disponibilità alla raffica di domande online
dei giornalisti.

In particolare, taluni interrogativi
riguardavano i motivi dell’accanimento del virus in quella zona,e in Lombardia:
Gori ha ricordato, tra ipotesi già citate, la elevata densità della
popolazione, circa 10 milioni di abitanti, la mobilità accentuata, che porta
molti a viaggiare all’estero specie per affari ma anche diporto, la densità ed
operosità industriale ed economica, e forse, anche la partita Atalanta-Valencia con 40mila
persone euforiche e ravvicinate…Ma era il 19 febbraio e non facilmente
prevedibile quel che sarebbe successo dopo.

Al quesito su quanti stranieri risultino contagiati nella
zona, il sindaco ha risposto di avere notizia di non incisiva contagiosità e
che si sta analizzando il dato, incerto, su una possibile, maggiore resistenza
al contagio da parte di persone di colore; alcuni medici stanno facendo
ricerche anche nei centri d’accoglienza dei richiedenti asilo, ove il contagio
risulterebbe minimo.

Il sindaco ha sottolineato la situazione a
due facce della città, quella sanitaria e quella dell’ambiente ordinato e
deserto, con famiglie chiuse in casa, rispettose delle disposizioni vigenti,
con forte comprensione della responsabilità individuale. Resta critico il
fronte sanitario, anche se, per fortuna, che Bergamo è stata sempre ai primi
posti in Italia per la qualità dei suoi servizi sanitari.

Ha molto colpito gli osservatori ed il
pubblico internazionali la difficoltà di gestire le persone decedute, dato il
numero dei feretri e la saturazione delle strutture cimiteriali, per cui, ha
detto il sindaco, si fa fronte a questo alto numero di decessi trasportando le
salme in altre strutture ed altre città, con la collaborazione dell’esercito.
Gori ha chiarito che La cremazione
è una pratica consigliata (quindi non obbligatoria) dal medico necroscopo, un
medico incaricato dalla ATS locale (quindi l’azienda per la tutela della salute
locale di Regione Lombardia, che ha la competenza della sanità sul territorio)
per certificare il decesso di una persona. Si lascia alle famiglie la
possibilità di decidere se inumare o cremare (e successivamente tumulare) il
proprio caro. Si consente inoltre, a un contingentato numero di persone (10)
che devono anche seguire le disposizioni vigenti (distanza, protezione, ecc) di
assistere al momento della sepoltura o della tumulazione. Viene inviata una
lettera a tutti i cittadini di Bergamo che hanno perso un loro caro, spiegando
dove sarà cremato e garantendo tutti la cura e il decoro possibili. Su immigrati
deceduti o positivi, vittime straniere, le salme non possono essere trasferite
nei paesi di origine oggi, allo stato attuale.

A chi chiedeva perché non fosse stata
istituita una zona rossa in val Seriana, Gori ha ricordati come il governo avesse
preferito istituire una zona arancione, comprensiva della Lombardia, dato il
carattere molto urbanizzato ed industriale della zona, e quindi obiettivamente difficile
da realizzare.

Gori ha detto che ritardare nel prendere
le misure ora in vigore in Italia, può essere un errore, e l’unico modo è il
blocco, al quale in Italia si è arrivati per gradi ma che è consigliabile ad
altri Stati, e che lo facciano senza esitazioni.

Due sono stati i focolai in Lombardia:
Codogno e Val Seriana, Alzano, ove polmoniti sono state diagnosticate non come
Covid e quindi si è perso tempo. Gori pensa che la scintilla sia sta quanto
successo nell’ospedale di Alzano ove si è concentrato il focolaio. Sulla
possibilità che altri malati possano essere curati all’estero, dopo quelli
ricoverati a Lipsia, Gori ha informato che il numero attuale dei curati fuori
provincia è d circa 400 sia in Italia che all’estero, e per questo ringraziava.

Sulla situazione dei medici: il sistema
ospedaliero locale è buono ma si può fare meglio nella medicina del territorio,a
domicilio, perché potrebbe essere troppo tardi quando i sintomatici arrivano in
ospedale. Ma 140 medici si sono ammalati perché non adeguatamente protetti, su
600 medici, e ciò ha provocato problemi. Ora stanno arrivando i rinforzi e in
poco tempo il presidio sul territorio sarà rafforzato. Ma servono ancora vari specialisti,
e si attende l’arrivo in Lombardia anche di medici dall’estero.

Sulla soluzione proposta di fare il test del
tampone a tutta la popolazione, poteva esser fatto forse all’inizio, ma ora non
è più fattibile, nel senso che i buoi sono fuggiti dalla stalla mentre invece sarebbe
più utile ora il test di uscita dall’infezione. Gori ha detto di ritenere che
non ci siano persone anziane lasciate sole in  casa o senza che lo si sappia: i medici di
famiglia sono al corrente dei loro assistiti ma gli anziani sono più
vulnerabili e magari alcuni deceduti senza poterli ricoverare. Non sono persone
cui sia stato fatto il test e sfuggono al conteggio statistico.

Sulla durata dell’emergenza, il sindaco ha
risposto di nutrire speranza che le misure adottate aiutino il rallentamento o
miglioramento epidemico, ma i tempi non sono prevedibili. Il blocco attuale
arriva al 3 aprile, ma si vedrà man mano. Sarebbe utile avere una certezza
della uscita della condizione di malattia, la guarigione. Bisogna mantenere
forte la protezione nei soggetti più vulnerabili, e mortalità e gravità sono
diverse a seconda della anzianità e patologie pregresse.

Sui 14 aerei russi,con aiuti, è stato
chiesto se vi sia una destinazione anche per Bergamo. Gori ha detto che dovrebbe
arrivare un centinaio di persone con aiuti vari e materiali, ma non è certo a
chi siano destinati gli aiuti. Bergamo, come tutta l’Italia, si è trovata
impreparata a questa situazione,e la difesa è stata costruita man mano con
l’aggravarsi dell’emergenza. Obiettivamente, col senno di poi, forse tutta
l’Europa doveva prepararsi meglio, secondo Gori, citando i governi inglese e americano
un po’ tentennanti.

Se si  potevano chiudere più attività produttive,
Gori ha affermato che si tratta  di una
decisione difficile ed ultimo gradino del blocco delle attività non essenziali
e che anche i sindaci interessati sono stati ascoltati dal governo; concorda
con le eccezioni previste e il numero delle industrie coinvolte può anche
essere maggiore. È complesso valutare esattamente ciò che essenziale e ciò che
non lo è, ritenendo che Il governo abbia agito con equilibrio e che sui territori
ci sarà anche la valutazione dei prefetti. Sulla situazione nelle fabbriche: il
75-80% dell’attività produttiva è ferma e nei luoghi attivi vigono protocolli
tra sindacati e proprietà. Misure rispettate e lavorarti protetti, e situazioni
critiche da bloccare, se non ci siano elementi certi di rischiosità.

A chi gli chiedeva se ritenesse che il
rincorrersi di disposizioni regionali e normative nazionali possa creare difficoltà
gestionali o confusione operativa, Gori ha risposto che si può creare una certa
confusione che però è sopportabile, anche per esser stata l’Italia una zona di
frontiera e il coordinamento a volte ha qualche sfasatura ma in Lombardia il
sistema sanitario è solido e può affrontare le sfasature, restando la volontà
di mantenere coesa la collaborazione e le polemiche si dissolvono presto.

Gori ha sottolineato come, per lottare
contro la pandemia, ritiene necessario: rafforzare i i presidi territoriali di
cura, e che a Bergamo un ospedale da campo in allestimento e pronto tra qualche
giorno, perdurando la necessità di disporre di specialisti, respiratori,
dispositivi adeguati di protezione, ventilatori, potenziando la medicina del territorio,
con cure domiciliari pre ospedaliere.

Concludendo il confronto, il sindaco ha
detto, con un tocco di leggerezza, che, con riferimento al suo compleanno,lo avrebbe
trascorso con una serata in famiglia, ma che, non sentendosi di festeggiare,
sarebbe ancora rimasto nel suo 59° anno…

https://srv1.selftv.video/video/stampaestera/14968

https://www.comune.bergamo.it/




Covid-19, emergenza economica: tra affitti, mutui, tasse, tassarelle e gabelle varie Salvini ricorda i “dimenticati” da questo governo

Guardiamo
al futuro e raccogliamo l’appello Come stiamo facendo da giorni e da settimane
con proposte concrete per rispetto a chi è in questo momento è a casa e ha
problemi immediati i problemi di chi è a casa sono di questo fine settimana Quindi
al di là delle dichiarazioni di intenti delle dotte citazioni storiche
umanistiche

“La
gente vuole capire se la cassa integrazione gli arriva questo mese o se gli
arriva fra due mesi perché le bollette non aspettano. I mutui non aspettano,
gli affitti non aspettano” Così il leader della Lega Matteo Salvini durante la
seduta in Senato di questa mattina. “La Svizzera – ha proseguito Salvini – sta
affrontando l’emergenza economica, alle porte, con un foglio non con 13 decreti
300 divieti e 600 pagine da studiare che neanche un consulente del lavoro
riesci a capire. La confederazione elvetica manda ai suoi imprenditori un
foglio perché garantisce adesso esattamente soldi liquidi in banca il 10% del
fatturato dell’anno scorso con un tetto fino a 500omila euro e lo farà per 5
anni con un foglio da compilare adesso. Questo è il modello che dobbiamo
seguire”.

https://www.facebook.com/salviniofficial/videos/553536808623242/
L’intervento integrale di Matteo Salvini

Il
leader della Lega ha poi riproposto l’appello a lavorare insieme

“Lavoriamo
insieme. Se ci vuole spettatori allora ce lo dica, noi continuiamo a fare
proposte però vorremmo anche che queste proposte fossero ascoltate, perché nei
decreti, capisco fretta e furia e le dirette di mezzanotte, ci sono degli
evidenti errori sugli affitti”.

Gli
emendamenti che la Lega il centrodestra portano avanti ci arrivano dai
commercianti, dagli artigiani, dalle partite IVA dimenticate. In Italia ci sono
5 milioni di lavoratori autonomi, 5 milioni di commercianti e imprenditori, 14
milioni di lavoratori del settore privato che non hanno la certezza sui tempi. Ci
saranno i soldi per la cassa integrazione per tutti? Non si sa quali sono i
tempi di erogazione, non si sa se i mutui vengono effettivamente sospesi,
qualcuno del governo ha provato a chiamare una banca per vedere l’odissea che
sta dietro la norma decreto?

Non
c’è nulla per l’affitto dei privati e io ringrazio la Regione Lombardia che
c’ha messo 30 milioni di euro per aiutare gli inquilini delle Case Popolari che
evidentemente stanno a casa da un mese e non hanno i quattrini per pagare
l’affitto.

L’agricoltura
la pesca stanno soffrendo in maniera pesantissima e non hanno certezze. Noi
chiediamo è troppo chiedere la sospensione degli adempimenti almeno per tutto
il 2020. Io lo dico agli amici del PD: avete messo nel decreto la sospensione
dei pagamenti fino al 31 maggio. Ma qualcuno pensa seriamente che il primo
giugno milioni di lavoratori e imprenditori italiani possano tornare a pagare
le tasse? Diamo certezze a questo paese, non miracoli, certezze.




Roma, denunciata proprietaria di un cagnolino: denutrito, malato e non curato il piccolo Paco

Le Guardie Zoofile dell’OIPA hanno trovato in un grave stato di denutrizione, affetto da un’evidente alopecia, anemico e con le pulci, il piccolo “Paco” un meticcetto tutto nero che viveva in un’abitazione in zona Casilina , periferia est di Roma.

Oltretutto Paco era privo di microchip identificativo, ed è stato accertato
dagli agenti dell’OIPA che non era in cura per le sue evidenti patologie a causa delle quali era completamente privo di pelo sulla schiena e in parte sulle zampe.

Alla richiesta di spiegazioni circa lo stato del cane, da parte delle Guardie Zoofile, la proprietaria non è stata in grado di produrre alcuna documentazione attestante eventuali cure in corso.

Su richiesta delle Guardie Zoofile è intervenuto sul posto anche il Medico Veterinario reperibile per le urgenze della ASL Roma 2.

La proprietaria di Paco è stata sanzionata e denunciata all’Autorità Giudiziaria, il piccolo cagnolino è stato sottoposto a sequestro e trasferito presso il canile municipale di Roma per gli accertamenti clinici e le urgenti cure del caso.




Covid-19, 18 positivi alla casa di riposo Hermitage di Fiuggi

FIUGGI (FR) – Dai controlli a tappeto effettuati a Frosinone emergono criticità alla casa di riposo Hermitage di Fiuggi. Su 37 tamponi, 18 risultano positivi. Predisposto isolamento e verifica su tutti gli ospiti e dipendenti da parte della Asl di Frosinone. Avviata indagine epidemiologica. Iniziate verifiche anche a Ceprano, preseguiranno su tutte le strutture della Provincia di Frosinone.




Football Club Frascati, Ettore La Rosa: “Società nuova e con idee chiare, è in evidente crescita”

Frascati (Rm) – Ha “sposato” il progetto del Football Club Frascati con la sua attività commerciale, vale a dire il punto vendita di Alice Pizza a Frascati. Ettore La Rosa ha deciso di sostenere il club dei presidenti Claudio Laureti e Stefano Lopapa attraverso un rapporto di sponsorizzazione: “Conoscevo Laureti per motivi di lavoro da diverso tempo, ma l’idea di collaborare è nata per via del grande rapporto di amicizia che ho con mister Alessandro Rodo (tecnico del club tuscolano, ndr). D’altronde ho spesso fatto da sponsor ad associazioni sportive frascatane come ad esempio la pallavolo (La Rosa ha una figlia che gioca con il Volley Club Frascati, ndr) o anche il biathlon: credo che, nei limiti del possibile, sia molto importante sostenere i club dilettantistici perché hanno una funzione sociale di grande spessore per i nostri ragazzi”. Tra l’altro La Rosa è stato uno sportivo: “Ho giocato a calcio per tanti anni, anche se quella col Football Club Frascati è la prima sponsorizzazione in questa disciplina”. Vista la sua esperienza “sul campo”, La Rosa può parlare con competenza della crescita del club tuscolano: “E’ una società nuova, ma con le idee chiare. Purtroppo per motivi di lavoro non sono riuscito a recarmi spesso al campo, ma mister Rodo mi relaziona su tutto: hanno fatto un’ottima stagione con la “nuova” prima squadra e anche nel settore giovanile e nella Scuola calcio le cose vanno bene. Una società in evidente espansione”. Intanto con la sua attività La Rosa svolge un altro servizio molto importante in questo periodo caratterizzato dall’emergenza Coronavirus. “Il punto vendita è ovviamente chiuso al pubblico, ma stiamo portando avanti il servizio di consegna a domicilio sul territorio di Frascati, Grottaferrata e Monte Porzio nella fascia oraria dalle 18,30 alle 22. In quel campo abbiamo un’esperienza importante ormai da tempo e ci siamo fatti trovare pronti”. Per tutte le informazioni ci si può rivolgere al numero di telefono 06-9417579.




Roma, Tor Vergata: a passeggio con la droga in tasca

ROMA – Ieri pomeriggio, nel corso di un servizio di controllo del territorio nel quartiere di Tor Vergata, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un 47enne romano con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, ed è stato anche denunciato per violazione dei provvedimenti emesse dall’Autorità (art. 650 C.P.).

I Carabinieri hanno notato l’uomo, già conosciuto per i suoi precedenti, passeggiare in strada e lo hanno fermato per un controllo. Il 47enne, oltre a non aver giustificato la sua presenza in strada in violazione al D.P.C.M., è stato trovato in possesso di 48 g di hashish e 3 dosi di cocaina. Unitamente alla droga rinvenuta, i Carabinieri hanno sequestrato anche circa 100 euro, ritenuti provento dell’attività illecita.

Al termine delle formalità, in attesa del processo, l’arrestato è stato scarcerato data l’emergenza sanitaria Covid-19, come disposto dall’ Autorità Giudiziaria.