Asl Rm6, i dati non sono allineati: l’editoriale del direttore

A volte è importante riflettere ad alta voce. Per alcuni versi sono profondamente toccata dall’umanità e dalla competenza di molti colleghi che ai tempi del Coronavirus preferiscono tacere e contare fino a dieci anziché correre dietro una conta spasmodica dei positivi, anche ufficiosi, svilendo e demolendo tutto il lavoro buono che la categoria porta avanti.

Non è semplice per nessuno. E mi si permetta uno sfogo, non sono affatto soddisfatta di come certe Asl, come la Rm6, gestiscano la comunicazione con i giornalisti, le amministrazioni locali che diventa poi la comunicazione con la cittadinanza.

Mi spiego meglio, spesso la realtà non coincide con la conta. Si vedono camper che circolano e fanno i tamponi, cittadini chiusi in casa perché hanno ricevuto i risultati, altri con parenti stretti positivi ma che non riescono a ottenere la possibilità di fare un tampone per escludere un possibile contagio.

Mi arrivano telefonate di persone in lacrime che non possono dire addio ai loro cari entrati per una patologia e diventati positivi nelle strutture.

Ci sono altri residenti del territorio Asl Rm6 che comunicano la loro positività al loro sindaco, tanto per essere trasparenti e per ricevere una parola di solidarietà ma che non risultano nel conteggio del giorno che fa la Asl.

I dati che arrivano dalla Asl Rm6 ai sindaci non appaiono allineati con la realtà. Le dimostrazioni sono innumerevoli basta citare i casi di Albano, è stata data notizia sia dei primi casi positivi che non erano stati comunicati, sia dell’età delle persone e delle circostanze del contagio vedi la gita religiosa ad Assisi che poi ha causato almeno cinque ricoveri e una persona deceduta ieri.

Tutta questa cronaca chi ce l’ha fornita? Nessuna delle istituzioni, proiettandoci come cronisti allo sbaraglio a caccia dei contagiati omessi. Poi con il contagocce sono arrivate le informazioni e questo grande gap ha fatto sì che si creasse un grande spartiacque tra i quotidiani che come il nostro preferiscono non fare falsi allarmismi e si attengono a una conta ufficiale che ci arriva con enorme approssimazione e i quotidiani che comunque vogliono contare anche i positivi sommersi.

In pratica la carenza d’informazione ha messo tutti contro tutti. Invece, questo non dovrebbe accadere. Qui non si pretende di sapere nome e cognome ma soltanto il numero di positivi esatto di ogni giorno con specifica dei Comuni di appartenenza e di informazioni che si ritengono importanti per la collettività come ad esempio se il contagiato sia entrato a contatto con qualcuno con particolare attenzione ai focolai (case di riposo, posti di lavoro come addetti ai supermercati ecc)…

Lavoro encomiabile stanno facendo quasi tutti i sindaci che cercano il più possibile di aggiornare i cittadini sullo stato dei fatti, sui contagi sebbene leggo in alcune situazioni la volontà di mettere la polvere sotto il tappeto. Di dire che i contagi sono pochi, di sminuire una situazione pandemica unica e devastante.

La mia impressione, confortata anche da lunghe chiacchierate con chi naturalmente e per ovvi motivi non può palesarsi e metterci la faccia è che le conte giornaliere siano poco attendibili e che se un giorno ci sono 3 contagiati e il giorno dopo 20 dipende soltanto dal numero di tamponi che si effettuano. Ci sono giorni dove in alcuni Comuni non si effettuano tamponi e quindi i contagiati risultano stabili, non aumentano. E noi pensiamo che sia un bene ma in realtà non è un dato attendibile. Si muore per delle patologie pregresse o soltanto per coronavirus? In entrambi i casi penso ma sarebbe bene scindere meglio questo dato perché se ogni giorno contiamo i decessi di anziani già malati rischiamo di non avere i dati puliti.

Bisognerebbe fermarsi. Oggi abbiamo perso molto tempo intorno alla comunicazione di un sito online fatta ieri nel tardo pomeriggio (3 aprile) su un contagiato a Nemi.

Si è aperta una vera e propria caccia al positivo cercando di circoscrivere il campo. In tanti ci hanno telefonato e tanti abbiamo contattato noi: “Come stai cara vicina di casa? Quanto tempo che non ci sentiamo…”. I sospetti hanno cavalcato e predominato sulla nostra capacità di essere razionali. Chi non ha una stabilità psicofisica ben salda con una notizia del genere può essere colto da attacco di panico, da crisi e non a caso i distretti sanitari hanno attivato i consulti psicologici per telefono.

Ma torniamo ai fatti. Come è possibile che abbiano scritto di un contagiato senza che sia stata diffusa alcuna comunicazione ufficiale? Evidentemente avranno avuto i loro motivi e le loro fonti. Ma perché nel 2020 queste fonti rimangono carbonare? Ebbene su Nemi, la Asl non comunica nulla al Comune (quindi si deduce che ad oggi non ci siano contagi) ma il sito locale è ancora lì con la notizia di un positivo e il link rimbalza sui social, viene condiviso e crea agitazione, preoccupazione e anche tanti sospetti: cosa ci nascondono? Di chi è la mancanza? Perché?

Non ho scritto per dare delle risposte a tutte queste domande ma per denunciare una gestione della comunicazione da parte della Asl Rm6 che non funziona. Ripeto, i decessi, i dati, i fatti spesso non sono confortati dai numeri che vengono dati con ritardo o messi in un calderone approssimativo e dunque poco attendibile. sicuramente sono dati non allineati con la realtà. Domani è domenica e chissà quanti tamponi fatti avranno un esito, chissà se la situazione sarà stabile per poi tornare a impennarsi lunedì e soprattutto chissà se veramente c’è questo positivo a Nemi a cui a questo punto facciamo i nostri migliori auguri ovunque egli sia e se realmente esista.




Milano, Covid-19. Lavori pubblici: misure di sostegno alle imprese dei cantieri sospesi

MILANO – A sostegno delle imprese che stavano eseguendo lavori pubblici sul territorio di Milano, sospesi secondo i provvedimenti adottati a livello nazionale e regionale per contenere l’espandersi della pandemia in corso, l’Amministrazione ha deciso di consentire il pagamento immediato dei lavori effettivamente eseguiti al momento del fermo. 

Questa misura ha carattere di eccezionalità e modifica i capitolati vigenti; su richiesta dell’impresa infatti, sarà possibile effettuare il pagamento di ogni importo dovuto anche prima del decorso dei quarantacinque giorni dalla sospensione dei lavori. 

Per contenere la diffusione del Covid-19 sono stati emanati da Governo e Regione alcuni provvedimenti – il DPCM del 22 marzo 2020 e successive modifiche e l’ordinanza n. 514 del 21 marzo 2020 del Presidente della Regione Lombardia e successive integrazioni –  che hanno disposto l’interruzione di tutti i cantieri ad eccezione di quelli relativi alla realizzazione e manutenzione di strutture sanitarie e di protezione civile, alla manutenzione della rete stradale, autostradale, ferroviaria, del trasporto pubblico locale, nonché di quelli relativi alla realizzazione, manutenzione e funzionamento di altri servizi essenziali o per motivi di urgenza o sicurezza. Per questo anche a Milano è stato necessario fermare oltre duecento cantieri pubblici riguardanti l’attuazione di progetti di riqualificazione, ristrutturazione di immobili strumentali ai servizi comunali, di edifici storico-artistici, biblioteche, scuole, immobili di edilizia residenziale pubblica, nonché interventi afferenti infrastrutture viabilistiche e del trasporto, arredo e verde pubblico.

“Vogliamo venire incontro alle imprese che stavano operando a Milano – dichiara Marco Granelli assessore ai Lavori pubblici – affinché a loro volta possano procedere al pagamento di operai e fornitori. Il nostro auspicio è che la ripresa dei lavori pubblici avvenga il più presto possibile ma fin da ora è importante sostenere le imprese e la loro operatività, il lavoro e soprattutto le famiglie in un momento di grave difficoltà. Con i nuovi provvedimenti di questi giorni e l’auspicata disponibilità sul mercato di mascherine e altri dispositivi di sicurezza e prevenzione contiamo che nelle prossime settimane possano riprendere alcuni lavori in condizioni di sicurezza e atte a prevenire il contagio”.




Bracciano, 6 nuovi positivi: il Sindaco dichiara guerra a coloro che non rispettano le regole

BRACCIANO (RM) – “Oggi a Bracciano abbiamo 6 nuovi positivi al Covid-19. – Fa sapere Armando Tondinelli Sindaco di Bracciano – Questo sta ad indicare che questa situazione non si è affatto conclusa e mi rivolgo soprattutto a chi pensava che tutto fosse finito: non è così. Dobbiamo rimanere a casa!

https://www.facebook.com/comunedibracciano/videos/814302825727170/

Questa mattina – prosegue il Sindaco – ho fatto un giro a Bracciano e purtroppo ho visto troppa gente in giro, gente che parlottava, gente che camminava come se stesse facendo una passeggiata. Non va affatto bene! Pochi giorni fa sono stato criticato per l’uso del drone e su questo punto voglio ribadire un concetto: utilizzerò tutti i mezzi a disposizione che ho, anche se sono pochi, per colpire coloro che non rispettano le regole.

Sarò intransigente e ho già dato disposizione alle forze dell’ordine di accentuare ancora di più i controlli. Non è possibile andare avanti così e voglio continuare questa linea forte e ben delineata di invito al rigore perché lo devo all’Istituzione che rappresento, lo devo a tutti i cittadini perbene che rispettano le regole, lo devo a tutti coloro che lavorano senza sosta e parlo degli operatori sanitari che sono in prima fila per tutelarci dai contagi e lo devo soprattutto a coloro che sono morti a causa di questo virus.

Infine – conclude Tondinelli – voglio ringraziare tutti coloro che stanno facendo beneficenza in silenzio senza apparire sui social: li ringrazio veramente di cuore, sono tanti e così intendo essere il vero concetto di beneficenza: donare in silenzio senza protagonismi. Grazie di cuore, insieme ce la faremo!”




Cori, Covid-19: internet gratis per studenti di famiglie in difficoltà

CORI (LT) – Con deliberazione della Giunta Municipale n. 45 del 03/04/2020 l’Amministrazione comunale di Cori ha approvato l’intervento di sostegno all’accesso online alle attività didattiche a distanza in favore delle famiglie in difficoltà di Cori e Giulianello a causa dell’attuale stato di emergenza epidemiologica da Covid19. Ad esse sarà garantita la connessione alla linea fissa internet fino alla fine dell’anno scolastico, anche se dovesse essere posticipata, per consentire ai propri figli-studenti delle scuole di I° e II° grado e dell’Università di poter seguire le lezioni per via telematica, garantendo e tutelando il loro diritto allo studio.

I requisiti necessari per la richiesta del servizio internet – linea fissa sono:

  • – la residenza o il domicilio nel Comune di Cori capoluogo e frazione di Giulianello;
  • – il possesso di un titolo di soggiorno in corso di validità, in caso di cittadini stranieri non appartenenti all’UE;
  • – la mancanza di linea fissa per la connessione ai servizi internet alla data del 01/04/2020;
  • – avere figli-studenti di ogni ordine e grado;
  • – trovarsi in una situazione di bisogno causata dall’applicazione delle norme relative al contenimento della epidemia da Covid-19;
  • – non essere beneficiari di altre forme di sostegno al reddito e alla povertà erogati da enti pubblici, salvo eccezioni autorizzate dai Servizi Sociali, previa indagine.

Le domande dovranno essere recapitate ai Servizi Sociali a partire da lunedì 6 aprile. Il modulo, reperibile e scaricabile dall’Albo Pretorio del Comune di Cori, debitamente compilato e firmato in ogni sua parte, unitamente all’autocertificazione attestante lo stato di bisogno, dovrà essere inviato tramite e-mail agli indirizzi: servizisocialicomunedicori@pec.itservizisociali@comune.cori.lt.it Per maggiori informazioni si potrà scrivere o telefonare ai Servizi Sociali ai seguenti contatti: servizisociali@comune.cori.lt.it – 06/96617216.

“Credo sia doveroso garantire una connettività efficiente a tutti – spiega il Sindaco Mauro De Lillis – Le lezioni e gli esami saranno in modalità telematica fino a fine emergenza. È opportuno che tutti gli alunni di Cori e Giulianello abbiamo una linea internet fissa. Tutte quelle famiglie che si trovano in difficoltà troveranno il sostegno del Comune, perché il diritto allo studio deve continuare ad essere uguale per tutti”. 




Francia, richiedente asilo aggredisce con un coltello diversi passanti: morte 2 persone

Un attacco con coltello è avvenuto a Romans-Sur-Isére, dipartimento Drome, nel sud-est della Francia dove due persone sono morte, secondo fonti citate dall’agenzia France Presse e da altri organi di stampa.

Ancora incerto il bilancio dei feriti. Secondo fonti giornalistiche locali, l’aggressore sarebbe un sudanese richiedente asilo, di 33 anni. E secondo quanto si apprende, l’uomo ha aggredito e ferito con un coltello diverse persone, uccidendone due, prima di venire arrestato. Sette persone sono rimaste ferite, una delle quali è in gravi condizioni, secondo alcune fonti, mentre per la tv Bfm, invece, i feriti sarebbero 5, di cui uno in gravi condizioni.

Secondo le prime informazioni, l’aggressore ha attaccato prima il gestore di una tabaccheria e due clienti, prima di uscire e colpire a caso le persone che incrociava per strada e finire arrestato dalla polizia intorno alle 11 di mattina, ha riferito una fonte vicina alle indagini. Intanto, il ministro dell’Interno, Cristophe Castaner, su Twitter parla di ‘atto odioso’ e afferma che le autorità giudiziarie di Lione stanno cercando di stabilire la natura e le circostanze dell’attacco.




Gran Bretagna, Keir Starmer eletto leader del Laboristi

Keir Starmer, 57 anni, è il nuovo leader del Partito Laburista britannico e dell’opposizione al governo Tory di Boris Johnson. E’ stato eletto oggi superando come da pronostici le due rivali Rebecca Long-Bailey e Lisa Nandy. Già capo della Procura della Corona, poi deputato dal 2015, Starmer rimpiazza Jeremy Corbyn travolto dalla batosta elettorale di dicembre. Al fianco di Corbyn come ministro ombra nei 5 anni di svolta a sinistra del Labour, Starmer si dichiara “socialista”, ma è ritenuto più moderato dell’ex leader. 




Macerata e provincia, controlli a tappeto dei carabinieri per tutelare la salute dei cittadini

Proseguono i controlli da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Macerata nel territorio dell’intera provincia con uomini e donne di pattuglia nei vari comuni sia dell’entroterra che della zona costiera, con l’elicottero del 5° N.E.C. (Nucleo Elicotteri Carabinieri) di Pescara che osserva dall’alto.

È particolarmente intensa l’attività di controllo messa in campo dall’Arma in questo periodo e purtroppo non accenna a diminuire il numero delle persone che non rispettano i divieti imposti. Sempre più spesso si trovano infatti persone che si inventano i motivi più strani pur di uscire di casa per fare un giro in città o peggio ancora, in spiaggia o nelle zone dell’interno.

Massiccio il controllo effettuato nella mattinata di oggi secondo le direttive del Colonnello Roberti, con sorvolo dell’elicottero dall’entroterra alle località balneari attraversando la città di Macerata, con posti di controllo presso i punti nevralgici di Tolentino, Civitanova Marche, Porto Recanati e Porto Potenza.
Complessivamente 42 i militari impiegati dall’Arma, guidati dai rispettivi Comandanti di Compagnia, con la collaborazione a Tolentino anche del personale della Polizia Locale, presente con 6 unità compreso il Comandante.

330 le persone controllate, 7 i soggetti sanzionati amministrativamente ai sensi dell’art. 4 comma 1 del Decreto Legge del 25 marzo 2020 n.19 e 1 cittadino tunisino deferito in stato di libertà ai sensi dell’art. 6 D.Lgs 286/98 poiché non aveva al seguito il documento di identificazione. 23 gli esercizi pubblici controllati, tutti rispettosi delle misure previste.

L’Arma dei Carabinieri proseguirà i controlli a tutela della salute di tutti i cittadini, che ancora viene messa a repentaglio da quelle persone che dimostrando superficialità continuano a uscire senza necessità e quindi in violazione delle norme dettate dalle Autorità di Governo finalizzate al contenimento della diffusione del virus Covid-19.

Continua, inoltre, in questi difficili giorni di piena emergenza sanitaria, l’azione di rassicurazione sociale e di assistenza quotidianamente svolta dagli operatori delle Centrali Operative dell’Arma. Migliaia sono le chiamate che giungono al 112 – se ne contano mediamente 300 al giorno – dal tenore più disparato: a partire dai dubbi di persone sulla possibilità di spostarsi per lavoro da un comune all’altro (ipotesi consentita) a consigli sanitari (per cui si suggerisce comunque di rivolgersi prima al proprio medico e poi ai competenti numeri di pubblica utilità 1500 o al numero regionale 800.936.677 a cui rispondono medici a disposizione dei cittadini per informazioni sull’emergenza e sui comportamenti da tenere).

Bisogna diffidare di finti addetti del comune che bussano alle case con la scusa di consegnare mascherine o per far compilare moduli per chiedere sussidi economici o ancora di finti operatori sanitari per effettuare tamponi a domicilio.

Sui social si registrano segnalazioni di persone che si presentano nelle case spacciandosi per incaricati dei Comuni, dell’Asur, della Croce Rossa. Al momento, in zona, non sono state organizzate campagne di sensibilizzazione sui tamponi a casa o di consegna a domicilio di DPI; ogni eventuale iniziativa benefica viene adeguatamente pubblicizzata dall’ente promotore.

Quindi si raccomanda a tutti i cittadini, specialmente alle persone sole ed anziane, di non aprire la porta di casa ma di contattare il 112 per segnalare ogni tentativo di truffa e di farlo immediatamente per consentire alle nostre pattuglie di intervenire con la massima tempestività.

In questa fase emergenziale che ha comportato un netto calo dei reati predatori, con molte attività commerciali chiuse e con la maggioranza dei cittadini dentro casa, l’azione dell’Arma è prevalentemente volta alla prevenzione, all’informazione e alla sensibilizzazione del cittadino. Ma allo stesso tempo non si ferma il controllo delle piazze sensibili di spaccio di stupefacenti, sia sulla costa che in area montana. Ne sono testimonianza la quotidiana e costante attività di monitoraggio e vigilanza sull’Hotel House, fortemente voluta dal Prefetto e svolta da tutte le forze di polizia e l’arresto della giovane coppia sorpresa l’altro ieri dai Carabinieri a Pioraco con 150 grammi di cocaina.

Anche oggi, come sabato scorso, le forze dell’ordine hanno reso omaggio a operatori e pazienti di tutti gli ospedali della provincia. Le pattuglie si sono allineate con i mezzi davanti agli ingressi principali indirizzando il saluto al personale affacciato ai balconi e ad alcuni malati che hanno seguito dalla finestra le brevi cerimonie. In particolare a Civitanova, sia all’ospedale che alla Casa di Cura Villa dei Pini, il silenzio composto del personale schierato è stato interrotto dal rombo dell’elicottero dei Carabinieri, che ha voluto unirsi al significativo momento di rispetto e solidarietà tra le istituzioni.




Covid-19 sguardo su Napoli e città a confronto: cosa si aspetta?

Covid-19 sguardo su Napoli e città a confronto: cosa si aspetta?

Chiara Rai giornalista e direttore de L’Osservatore d’Italia e Marco Martone giornalista Canale 21 e direttore di scrivonapoli.it fanno il punto sulla situazione.

https://www.facebook.com/paginaosservatoreitalia/videos/652701578624367/



Nemi, nessun contagio Covid-19: queste le notizie ufficiali

NEMI (RM) – Apprensione tra i cittadini di Nemi in merito alla notizia, diffusa ieri da un sito locale, relativa un presunto caso positivo di Covid-19, dopo quelli che hanno interessato nei giorni scorsi i tre ricoverati della RSA Villa delle Querce.

La notizia non ha trovato nessun tipo di riscontro da parte dell’amministrazione comunale fino a questa mattina. E sempre dal Comune fanno sapere che se ci fosse stato un caso positivo la competente ASL Roma 6 avrebbe quantomeno informato gli amministratori.

In attesa, dunque, di notizie certe e verificate la popolazione di Nemi registra zero contagi. Ovviamente questo non significa che si può abbassare la guardia o che si è “esseri” geneticamente modificati, ma sicuramente i cittadini del paese delle fragole rispondono alla lettera, con una rigorosa condotta, rispetto le norme anti Covid-19.




Napoli, Parco Archeologico dei Campi Flegrei: chiuso ma non spento. Ecco tutti i tour virtuali

Il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, diretto da Fabio Pagano, continua la sua attività virtualmente anche in tempo di quarantena con iniziative per tutta la famiglia dal titolo #ChiusiMaNonspenti dove si può partecipare e interagire comodamente da casa.

Il Museo Archeologico dei Campi flegrei resta attivo per poter “narrare” le proprie storie e mantenere il rapporto con “viaggiatori” offrendo percorsi, seppur virtuali, di conoscenza e nell’occasione anche offrire qualcosa in più che normalmente non era possibile.

 Il Parco flegreo si trova in provincia di Napoli e si espande a macchia di leopardo su una vasta area ricca sia dal punto archeologico che paesaggistico. È una mappa assolutamente da visitare quando finirà l’emergenza.

Il Direttore del Parco, Fabio Pagano ha dichiarato: “il Parco archeologico dei Campi Flegrei ha attivato una straordinaria strategia di comunicazione sui propri canali digitali con l’obiettivo di far passare il messaggio che il Parco è chiuso, ma non spento. Tutto passa per la relazione che il Parco ha con la propria “gente” anche nella prospettiva che la comunicazione social possa essere uno strumento di avvicinamento di nuovi pubblici.” Prosegue il Direttore Pagano: “ Le risposte dei nostri “seguaci virtuali” sono confortanti e stimolanti e ci spingono a insistere nell’accompagnare questa delicata fase continuando ad accendere i riflettori sul nostro patrimonio”.

Le iniziative virtuali da seguire sono:

– #parco4family:  Si tratta di un percorso  virtuale per grandi e bambini e ha l’obiettivo di conoscenza e di svago dove si ruota intorno ai luoghi e alle storie del Parco flegreo. L’iniziativa virtuale, dove si può imparare divertendosi, si trova sulla pagina fb e sul sito ufficiale del Parco ogni venerdì dove si possono scaricare materiale didattico da stampare.

– #unparcodistorie: È la mappa della comunità social dove coloro che  hanno visitato o che vivono e lavorano nel territorio possono raccontare le proprie storie personali e condividerle. Ed è possibile contribuire con la propria esperienza accedendo a questo link: www.cityopensourse.com/#/space/109

– #carteggiosocial: Si tratta di un dialogo social virtuale con le Università e i Centri di ricerca che svolgono attività di studio nel territorio aprendo uno sportello di discussione con il nostro pubblico.

– #thrwbackthoursday: l’appuntamento è di giovedì ed è dedicato alle foto storiche dove sono a parlare le immagini che ci raccontano momenti indelebili del passato, ritrovamenti archeologici, procedure di scavo, o semplici ricordi dei luoghi del patrimonio dei Campi flegrei.

– #ilparcochenonhaimaivisto: sono stati aperti “virtualmente” spazi che solitamente non visitabili attraverso video appositamente realizzati in cui il direttore Fabio Pagano ha accompagnato i visitatori digitali alla scoperta di questi luoghi meno noti.

– #statueparlanti: In questo momento particolare abbiamo immaginato di far parlare le statue del Museo archeologico dei Campi Flegrei per raccontare le proprie storie e le sensazioni da museo chiuso.

Qui seguenti link:

http://www.paefleg.it/

https://www.facebook.com/parcoarcheologicodeicampiflegrei

https://twitter.com/pa fleg/

https://www.instagram.com/pa fleg/

I musei dall’8 marzo sono chiusi da quando il Presidente Conte ha firmato il DPCM che prevede la chiusura dei musei, scavi archeologici, cinema e teatro, ma le opere all’interno dei poli museali restano “vive” ed è giusto “viverle” anche da lontano.




Roma, Guardie Zoofile: denunce e sanzioni tra Civitavecchia, Tolfa e Allumiere per maltrattamento animali

Ancora un intervento delle Guardie Zoofile dell’OIPA di Roma nell’ambito dell’operazione denominata “Spartacus” volta alla repressione dei maltrattamenti dei cani in generale, ma in particolare di quelli sfruttati per la caccia.

Questa volta gli agenti dell’OIPA sono intervenuti nella provincia nord di Roma, tra Civitavecchia, Tolfa e Allumiere, zona di cosiddetti “cinghialari” ovvero cacciatori dediti alla caccia al cinghiale, la più cruenta per gli animali e la più pericolosa per gli umani, questa tipologia di caccia infatti ogni anno causa tantissime vittime tra gli stessi cacciatori e a non solo, spesso vengono coinvolte persone estranee all’attività venatoria che per loro sfortuna si vengono a trovare sulla traiettoria dei pallettoni.

Trentadue cani da caccia sono stati trovati in un canile abusivo in zona boschiva, legati a catene cortissime, nel fango, con cucce improvvisate realizzate con tavole di legno e non coibentate, esposti alle intemperie in una zona dove l’inverno le temperature scendono spesso sotto lo zero.

Le Guardie Zoofile dell’OIPA hanno sottoposto a sequestro tutti gli animali e richiesto l’intervento della ASL Roma 4 la quale ha confermato la detenzione degli animali in condizioni incompatibili con la loro natura, condizione che integra il reato previsto dall’articolo 727 del codice penale.

I cacciatori di cinghiali sono organizzati in squadre, per braccare gli ungulati impiegano mute di cani composte da molti esemplari, molti di questi muoiono nello scontro. Altri cani restano vittime del “fuoco amico”, amico per modo di dire visto il trattamento che i cacciatori gli riservano.

Alcuni cacciatori per contenere le spese di mantenimento dei cani, realizzano delle strutture fatiscenti, completamente abusive, spesso nelle zone boschive e di campagna; oltretutto i poveri cani nei mesi durante i quali la caccia è chiusa (febbraio-settembre) sono costretti in tuguri in completo isolamento e senza la possibilità di attività fisica nè rapporti sociali, con gravidanze continue per il commercio dei cuccioli.

L’operazione “Spartacus” dell’OIPA ha già portato al rinvenimento di molte strutture abusive a Roma e provincia, con le conseguenti denunce all’Autorità Giudiziaria per i maltrattamenti ai quali sono sottoposti gli animali, oltre alle sanzioni per migliaia di euro.